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Il vicesindaco Mazzi replica al consigliere Giovannini “per il Pozzo di San Patrizio i materiali sono già pronti”

Il materiale per i lavori al Pozzo di San Patrizio, ovvero corrimano e protezioni per i finestroni fatti realizzare da un fabbro con la supervisione e l’autorizzazione della Soprintendenza, sono pronti per essere installati. Successivamente si procederà alla seconda fase dei lavori che prevede la nuova illuminazione e la sistemazione dei gradini. Si tratta di interventi importanti attesi da anni che garantiranno una maggiore sicurezza ai visitatori del monumento”.

Il vicesindaco di Orvieto con delega al Patrimonio, Mario Angelo Mazzi, replica così alla lettera inviata alla stampa dal consigliere comunale Federico Giovannini.

Per consentire il montaggio delle opere – prosegue il vicesindaco – sarà necessario chiudere al pubblico il Pozzo di San Patrizio pertanto stiamo programmando l’intervento in maniera tale da ridurre al minimo i disagi per l’utenza”.




Lettera del consigliere Giovannini al vicesindaco per lo stato dell’arte dei lavori di messa in sicurezza dell’area del Pozzo e del muro di Piazza Cahen

Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta che il consigliere comunale del PD, Federico Giovannini, ha scritto al vice-sindaco di Orvieto, Mario Mazzi, sulla questione importante della messa in sicurezza della zona del Pozzo di San patrizio e di Piazza Cahen interessati lo scorso anno da un evento atmosferico intenso che ha provocato il crollo di un muro di contenimento e alcuni problemi all’interno del Pozzo stesso. Sono previsti dei lavori ma ancora non sono iniziati e il consigliere Giovannini chiede di conoscere i tempi previsti.

Carissimo Vicesindaco, il sottoscritto consigliere comunale Le chiede come mai ancora non sono iniziati i lavori per la messa in sicurezza del Pozzo di San Patrizio nonostante ad aprile sempre ad una mia interrogazione aveva annunciato che i lavori erano stati appaltati ad un’impresa che opera nel settore dei beni culturali?
Ricordo che tali lavori interessano i finestroni con sistemi, concordati con la Soprintendenza, per evitare la caduta delle persone( sempre più di frequente visitatori nel fare i selfie si sporgono), una adeguata illuminazione a LED dei percorsi di salita e discesa, sistemi anti scivolo da apporre sui gradini e griglia nella parte finale per consentire il regolare deflusso dell’acqua.
Ricordo che il 12 agosto 2022 mezz’ora di pioggia battente bastò a gettare nel panico visitatori che in fondo al Pozzo si ritrovarono senza luce con l’acqua che saliva rapidamente.
In quegli istanti crollava il muro in tufo a Piazza Cahen ancora purtroppo non ripristinato come pure la strada sottostante che subì ingenti danni e niente da allora è stato fatto.
In questi giorni il nostro Paese continua ad essere flagellato dal maltempo.
Le chiedo non solo da consigliere ma da semplice cittadino che ha a cuore questa città di provvedere in tempi certi a far partire questi importanti lavori a salvaguardia delle persone e dei beni storici ed artistici unici in tutto il Mondo che richiamano molte persone ogni anno.
Grazie per l’attenzione e spero in una Sua risposta precisa e puntuale.




25 aprile particolare per un turista che ha avuto un malore mentre scendeva nel Pozzo di San Patrizio

Sono stati momenti apprensione quelli passati nel pomeriggio del 25 aprile al Pozzo di San patrizio. Un turista americano stava scendendo i 248 gradini del Pozzo quando ha avuto un malore e immediatamente è stato dato l’allarme. Sul posto sono arrivate Vigili del Fuoco, 118, carabinieri e polizia locale. I sanitari hanno prestato le prime cure allo sfortunato turista che si è ripreso già dopo pochi minuti.

Solo una settimana fa l’ex-assessore Massimo Gnagnarini aveva fatto notare come il grande afflusso di turisti nel monumento forse andava oltre il numero massimo consentito dalle norme di sicurezza. Probabilmente le norme sono state rispettate per quanto riguarda i numeri ma alcuni presenti hanno fatto notare l’assenza di un defibrillatore nell’area a altissima affluenza di persone sia per il Pozzo che per la vicinanza con la funicolare.




Pozzo di San Patrizio e Pozzo della Cava, due gioielli a confronto nel libro di Intermedia Edizioni

Due opere di grande rilievo sono al centro dell’ultimo volume pubblicato da Intermedia Edizioni. Il titolo è semplicissimo, “Il Pozzo di San patrizio e il Pozzo della Cava”, così vengono messi a confronto i due pozzi monumentali della città, uniti tra loro dalle vicende che legarono Orvieto a Papa Clemente VII e all’architetto Antonio da Sangallo il Giovane

Il Pozzo della Rocca, conosciuto come Pozzo di San Patrizio, realizzato sul lato est della rupe a ridosso della fortezza papale, è considerato da secoli uno dei capolavori del Rinascimento. Ben altra sorte ha avuto il Pozzo della Cava, nel cuore antico del quartiere medievale, sul versante ovest di Orvieto, di cui si erano perse le tracce fino al ritrovamento fortuito del dicembre del 1984. Da una parte un’opera ingegneristica colossale che, assieme al Duomo, rappresenta Orvieto nel mondo, dall’altra una struttura che affonda le proprie origini in uno scavo etrusco di duemila anni prima e che non ha mancato di rivelare storie sorprendenti.

Sono queste due grandi opere dell’ingegno umano a cui è dedicato il libro con tante immagini realizzate dalla fotografa Maria Giulia La Rosa e con i testi di Marco Sciarra e Claudio Lattanzi.  Da un lato il monumento che ha legato il suo nome al celeberrimo santo irlandese e alla sua leggendaria grotta, dall’altro un singolare doppio pozzo inserito in un complesso ipogeo di nove grotte ricche di ritrovamenti etruschi, medievali e rinascimentali. Due strutture imponenti con storie incredibili che spaziano dal sacco di Roma alla guerra di Castro, dalla medaglia di Benvenuto Cellini ai lustri di mastro Giorgio da Gubbio, dalle vicende del cardinale Egidio Albornoz alle lotte fratricide tra Monaldeschi e Filippeschi. Il volume sarà in distribuzione nazionale a partire da sabato 12 febbraio e disponibile anche nelle librerie e negli store on line a partire dal 14 febbraio.