Primo incontro per discutere di ritardi, treni, possibili soluzioni tra Regione, Comune e Trenitalia

Si è riunito martedì 9 gennaio a Perugia il tavolo tra la Regione Umbria, la direzione regionale Umbria di Trenitalia e il Comune di Orvieto per analizzare la situazione dei trasporti ferroviari sul territorio orvietano alla luce degli ultimi episodi che si sono verificati lungo la linea ferroviaria Roma-Firenze. All’incontro hanno partecipato Enrico Melasecche, assessore regionale ai trasporti; Amelia Itlaiano, direttore generale Umbria di Trenitalia; Marina Balsamo, amministratore unico di Umbria Mobilità; Gianluigi Giusti, per il coordinamento dei comitati dei pendolari umbri e il sindaco di Orvieto insieme all’assessore comunale ai trasporti, Gianluca Luciani.

Sul tavolo – spiega l’assessore ai Trasporti, Gianluca Luciani – sono state analizzate le problematiche e le esigenze di centinaia di viaggiatori che quotidianamente si muovono dal nostro territorio per motivi di lavoro e di studio. Alla Regione e alla direzione regionale di Trenitalia sono state avanzate richieste specifiche per abbattere i tempi di percorrenza con la Capitale, in particolare per il rientro da Roma dell’Ic 598 la cui partenza con l’orario invernale è stata spostata al Binario 2 Est accumulando spesso ritardi, e per andare a colmare alcuni buchi negli orari dei treni in partenza da Orvieto durante la settimana tra le 7 e le 9, e quindi garantire l’arrivo a Roma entro le 9, così come per assicurare collegamenti anche nei giorni festivi. Per quanto riguarda le situazioni emerse in particolare negli ultimi mesi e relative ai ritardi dei treni utilizzati dai pendolari del territorio orvietano da e per Roma, gran parte dei disagi, è stato detto, sono dovuti ai problemi del materiale rotabile e ai numerosi cantieri che si sono aperti lungo le tratte ferroviarie in tutto il territorio nazionale per gli interventi finanziati dal Pnrr che provocano spesso rallentamenti e ritardi dei convogli sull’intera rete. Come richiesto dall’assessore Melasecche, siamo ora in attesa di avere un monitoraggio puntuale degli ultimi mesi per valutare le possibili soluzioni da adottare. Il tavolo di confronto – conclude l’assessore – resta aperto e l’interlocuzione con la Regione e con la direzione regionale di Trenitalia è sempre stata costante e l’attenzione non è mai mancata come dimostra la celerità con cui l’assessorato regionale ai Trasporti ha convocato la riunione. Sabato 13 gennaio incontreremo i rappresentanti dei pendolari orvietani per approfondire alcune questioni e preparare il prossimo confronto che sarà allargato anche alla direzione regionale Toscana di Trenitalia, dalla quale dipendono molti dei treni che attraversano il nostro territorio, e alla divisione competente per gli Intercity”.




Pendolari, l’IC 581 arriva a Roma con 32 minuti di ritardo, eppure a Orvieto era in perfetto orario

Nuova mattina movimentata per i pendolari orvietani. L’IC 581 delle 7,25 del 10 gennaio arriva in orario in stazione. Sembra tutto perfetto. E invece, arriva l’amara sorpresa. Appena uscito dalla stazione il treno si ferma a poche centinaia di metri dal bivio per entrare in direttissima. Orario saltato. Il ritardo arriva a oltre 30 minuti. Riparte a passo d’uomo mentre i passeggeri vedono operai che lavorano presso una cabina e circola insistentemente la voce che una delle cause sia la mancanza di comunicazione tra il macchinista e il personale di bordo del treno.

Ai passeggeri poco importa, e intanto il treno riparte a passo d’uomo. Finalmente entra in direttissima e inizia a correre fino a Roma. Sembra recuperare gran parte del ritardo, almeno 10 minuti quando i passeggeri vedono passare Roma Nomentana.

Alla fine del viaggio, secondo i dati del sito viaggiatreno.it l’IC 581 è arrivato a Roma Termini con 32 minuti di ritardo cioè alle 8,52. Ora può iniziare la giornata di lavoro o di studio sperando che i pendolari siano più fortunati al loro ritorno.

ENGLISH VERSION

COMMUTERS, THE IC 581 ARRIVES IN ROME WITH 32-MINUTE DELAY, YET IT WAS PERFECTLY ON TIME IN ORVIETO

Another eventful morning for Orvieto commuters. The 7:25 AM IC 581 train on January 10th arrives on time at the station, seemingly perfect. However, a bitter surprise awaits. Shortly after leaving the station, the train stops just a few hundred meters from the junction to enter the high-speed line. The schedule is skipped, and the delay exceeds 30 minutes. It resumes at a slow pace, with passengers observing workers near a cabin, and rumors circulate about a lack of communication between the train driver and onboard personnel.

Passengers are indifferent, and the train finally resumes at a slow pace. It eventually enters the high-speed line and starts picking up speed towards Rome. It appears to recover much of the delay, at least 10 minutes, when passengers see Rome Nomentana passing by.

At the end of the journey, according to data from the viaggiatreno.it website, IC 581 arrived at Rome Termini with a 32-minute delay, at 8:52 AM. Now, commuters can begin their work or study day, hoping for better luck on their return journey




Pendolari, l’IC cancellato alle 7,30 di mattina quindi a Roma non prima delle 10,49

Mattina del 14 dicembre, è il giorno di nuovi disagi per i pendolari orvietani che quotidianamente si recano a Roma per lavoro o studio. Arrivano in stazione quelli dell’IC 581 pronti a una nuova giornata “romana”. Ecco la sorpresa dietro l’angolo. In una stringata mail che ricevono le persone registrate a Trenitalia, “La informiamo che, a seguito di un controllo tecnico al treno, l’Intercity 581 da Lei prenotato è cancellato intera tratta. Per raggiungere la Sua destinazione, è autorizzato a viaggiare a bordo del treno regionale 4099 fino alla stazione di Roma Tiburtina”.

Quasi da ringraziare se non fosse che invece di arrivare in orario per il lavoro o la lezione all’università, con l’IR 4099 si arriva alle 10,49 e a Tiburtina. Qualche fortunato attento è riuscito a prendere l’autobus sempre Trenitalia per Orte per poi scegliere la coincidenza più comoda e fruibile perché il primo treno disponibile, un regionale, è stracolmo.

Certamente un treno cancellato per controllo tecnico è sintomo di attenzione e tutela dei passeggeri ma forse si poteva fare di più per i pendolari, magari organizzando un bus supplementare anche perché quello normalmente programmato ha come orario le 7,10. Poi non ci sono solo i pendolari. Magari l’IC 581 era stato scelto da chi aveva una visita specialistica a Roma o un appuntamento di lavoro o ancora un incontro programmato da tempo per un lavoro, un’operazione immobiliare o altro ancora. Tempi stretti per organizzare il tutto? Ma il treno non è proprio partito quindi, a parte l’ora sicuramente non comoda, si poteva fare un piccolo sforzo per limitare i disagi.

ENGLISH VERSION

COMMUTERS, THE IC TRAIN CANCELED AT 7:30 IN THE MORNING, SO IN ROMA NOT BEFORE 10:49

Morning of December 14th, it’s a day of new inconveniences for commuters from Orvieto who daily travel to Rome for work or study. Those on IC 581 arrive at the station ready for a new “Roman” day. Here’s the surprise around the corner. In a concise email received by those registered with Trenitalia, “We inform you that, following a technical check on the train, the entire route of the booked Intercity 581 has been canceled. To reach your destination, you are authorized to travel on regional train 4099 to Rome Tiburtina station.”

Almost worthy of thanks if it weren’t for the fact that instead of arriving on time for work or a university lecture, with IR 4099, you arrive at 10:49 at Tiburtina. Some fortunate and attentive individuals managed to take the Trenitalia bus to Orte, then choose the most convenient and accessible connection because the first available train, a regional one, is overcrowded.

Certainly, a canceled train for technical inspection is a sign of attention and passenger protection, but perhaps more could have been done for commuters, maybe organizing an additional bus, especially since the regularly scheduled one departs at 7:10. Then there are not only commuters. Perhaps IC 581 was chosen by someone with a specialist appointment in Rome, a work meeting, or a long-planned appointment for work, a real estate transaction, or something else. Tight deadlines to organize everything? But the train hasn’t left yet, so aside from the certainly inconvenient time, a small effort could have been made to limit the inconveniences.




Pendolari, ancora sulla lenta il Regionale delle 17,20 e qualcuno chiede di cambiare l’orario di lavoro

E’ iniziata la settimana e per i pendolari del treno regionale delle 17,20 da Roma non è cambiata la musica, purtroppo. Ancora una volta il gracchiare dell’altoparlante ha ricordato ai passeggeri che il treno avrebbe percorso sulla linea lenta. Cosa significa? Semplicemente che dalle 17,20 i poveri pendolari sono arrivati alle 19,11 invece delle 18,36. Quindi 35 minuti di ritardo, per l’ennesima volta. OrvietoLife ha raccolto la richiesta di aiuto dei pendolari e ha rivolto una domanda a FS sui continui ritardi e su eventuali cambiamenti di orario per il Regionale 4106. Laconica la risposta, “la programmazione per Regionali e Intercity in direttissima non cambia per il 2024. Eventuali istradamenti in Linea Lenta dipendono esclusivamente da fattori non prevedibili/accidentali e/o lavori all’infrastruttura”. Insomma, tutto normale ma non per i pendolari che sono testimoni diretti e vittime di un disservizio praticamente quotidiano, o quasi. Sempre i passeggeri continuano a sottolineare che il Regionale successivo, per pochi minuti, non viene dirottato sulla linea lenta. Per loro anche un soffrire un po’ per uno sarebbe un piccolo compromesso.

Un pendolare che ci ha contattati ha deciso di cedere e chiedere una variazione dell’orario al proprio datore di lavoro. Almeno ci prova. “Non è possibile andare avanti così, partendo alle 17,20 e arrivare praticamente sempre oltre le 19, tutti i giorni”. Praticamente si dovrà alzare prima, prendere il treno di mattina per riuscire poi a tornare con un regionale più regolare, oppure prendere il treno successivo e decidere di arrivare molto più tardi. C’è sempre un’alternativa, quella di “cedere al ricatto e viaggiare con IC acquistando la Carta Tuttotreno e spendere di più”.

Buon viaggio ai pendolari, dimenticati da tutti!

ENGLISH VERSION

COMMUTERS STILL ON THE SLOW TRAIN FOR THE 5:20 PM REGIONAL SERVICE, ANDO SOME ARE REQUESTING A CHANGE IN THEIR WORK HOURS

The week has begun, and for the commuters on the 5:20 PM regional train from Rome, unfortunately, nothing has changed. Once again, the crackling of the loudspeaker reminded passengers that the train would take the slow route. What does this mean? Simply that, from 5:20 PM, the poor commuters arrived at 7:11 PM instead of 6:36 PM. So, another 35 minutes of delay, once again. OrvietoLife has gathered the commuters’ pleas for help and posed a question to FS about the constant delays and possible schedule changes for Regional train 4106. The response was succinct, ‘The scheduling for Regionals and Intercity on the fast track will not change for 2024. Any rerouting onto the slow track depends solely on unforeseeable/accidental factors and/or infrastructure work.’ In other words, everything is normal, but not for the commuters who are direct witnesses and victims of a virtually daily, or almost daily, service disruption. Passengers continue to point out that the subsequent Regional train, just a few minutes later, is not rerouted onto the slow track. For them, even enduring a bit of suffering would be a small compromise.

One commuter who contacted us has decided to give in and request a change in their working hours. At least they’re trying. ‘It’s not possible to continue like this, leaving at 5:20 PM and almost always arriving after 7 PM, every day.’ Basically, they will have to wake up earlier, take the morning train to then be able to return with a more regular regional service, or take the next train and decide to arrive much later. There’s always an alternative, that of ‘giving in to the extortion and traveling with IC by purchasing the Carta Tuttotreno and spending more.’

Safe travels to the commuters, forgotten by everyone!




Pendolari, cittadini in viaggio con tanti ritardi e l’incubo “linea lenta”, dimenticati un po’ da tutti

La solita odissea dei pendolai ricomincia con l’inizio della settimana. Scorrono i giorni ma i problemi restano costanti. I treni regionali non hanno di certo il percorso e la durata del viaggio. Basta poco, basta un semplice annuncio dalle gracchianti altoparlanti che annuncia laconicamente “oggi il treno verrà instradato sulla linea lenta”. Le facce già stanche per la giornata lavorativa, diventano scoraggiate, “anche oggi si ritorna a casa più tardi”. Partono i soliti messaggi e poi si prova a riposare, sempre che ci si riesca vista l’ergonomia tutta particolare dei sedili.

Il 6 novembre il treno IR4106 delle 17,20 per Firenze è la solito binario nell’area “Est” di Roma Termini pronto a partire, poi l’annuncio che è diventato una sorta di leit motiv temutissimo dai pendolari. E’ così quasi ogni giorno soprattutto per i treni più frequentati e affollati. I pendolari sono al limite della sopportazione nel silenzio più assoluto di chi se ne deve occupare. In Regione spiegano e snocciolano numeri di puntualità e rispetto dei termini del contratto che sulla tratta Orvieto-Roma sembrano lontano. Già, andare sulla linea lenta significa avere un viaggio più lungo e ritardi continui. La domanda che fanno le persone che utilizzano il servizio è semplicissima. perché non ammettere che per percorrere la tratta tra la Rupe e Roma ci vuole più dell’ora e 16 minuti previsti nell’orario ufficiale? Perché si preferisce il ritardo quotidiano o quasi?

I pendolari hanno la sola e costosa alternativa della Carta Tuttotreno e dell’abbonamento InterCity, altrimenti si deve sopportare la linea lenta. I pendolari sono cittadini che chiedono maggiore attenzione perché hanno scelto di continuare a vivere a Orvieto nonostante il lavoro o lo studio a Roma. Hanno scelto di “allungare” il loro orario di lavoro di circa tre ore al giorno per vivere, spendere, pagare le tasse a Orvieto e non a Roma o magari, a Orte. A quando un intervento più determinato? Quando si farà pesare la posizione di Orvieto, posto sulla direttissima, quasi unico comune in Umbria, ma snobbato per l’eventuale collegamento veloce con Roma e Milano preferendo stazioni fuori Regione? Quando una protesta formale visto che, sempre secondo quanto riferito dai pendolari, altri treni di pari categoria diretti verso altri comuni, ad esempio Foligno, non devono subire quasi mai la stessa sorte della linea lenta?

Intanto per i pendolari, oltre un migliaio, i risultati concreti soon un peggioramento evidente della qualità della vita, tante ore di mancata vita sociale e familiare e stress perché non si sa mai a chi rivolgersi per una protesta formale se non al solito call center…e intanto le ore effettive di viaggio crescono.

ENGLISH VERSION

COMMUTERS, TRAVELING CITIZENS FACE WIDESPREAD DELAYS AND THE NIGHTMARE OF THE “SLOW LINE”, SOMEWHAT FORGOTTEN BY ALL

The usual odyssey of commuters begins anew with the start of the week. The days go by, but the problems remain constant. Regional trains certainly don’t have the route and travel duration. It takes very little, just a simple announcement from the crackling speakers that laconically declares, “today the train will be routed on the slow line.” The already tired faces for a day’s work become disheartened, “once again, we’re returning home later today.” The usual messages start, and then an attempt to rest is made, provided one can actually achieve it given the unique ergonomics of the seats.

On November 6th, the 17:20 IR4106 train to Florence is on the usual track in the “East” area of Rome Termini ready to depart, then comes the announcement that has become a dreaded leitmotif for commuters. It’s like this almost every day, especially for the most frequented and crowded trains. Commuters are at the limits of endurance in complete silence from those who are supposed to address it. In the region, they explain and provide numbers of punctuality and contract compliance that seem distant on the Orvieto-Rome route. Indeed, taking the slow line means having a longer journey and constant delays. The question that those who use the service ask is very simple: why not admit that it takes more than an hour and 16 minutes as indicated in the official timetable to cover the stretch between Orvieto and Rome? Why is daily or near-daily delay preferred?

Commuters have the expensive and sole alternative of the Carta Tuttotreno and the InterCity subscription; otherwise, they must endure the slow line. Commuters are citizens who demand more attention because they have chosen to continue living in Orvieto despite their work or studies in Rome. They have chosen to “extend” their daily working hours by about three hours to live, spend, pay taxes in Orvieto, and not in Rome, or perhaps in Orte. When will a more determined intervention take place? When will Orvieto’s position, located on the direct route, be taken into account? It is almost the only municipality in Umbria but is ignored for a fast connection with Rome and Milan, preferring stations outside the region. When will a formal protest take place since, as reported by commuters, other trains of the same category bound for other municipalities, such as Foligno, rarely have to suffer the same fate as the slow line?

Meanwhile, for the commuters, over a thousand of them, the concrete results are a clear deterioration in their quality of life, many hours of missed social and family life, and stress because it’s never clear who to turn to for a formal protest other than the usual call center… and in the meantime, actual travel hours increase.




Odissea per i pendolari per un guasto sulla linea a Roma, cancellazioni e ritardi anche oltre i 250 minuti

Un pomeriggio di passione per i pendolari orvietani nel pomeriggio del 23 ottobre a Roma Termini e Tiburtina. a causare ritardi e cancellazioni è stato il guasto ad un treno AV tra Roma Tiburtina e Prenestina che ha avuto ripercussioni pesantissime sull’intera tratta Roma-Firenze.

Ritardi fino a 250 minuti per i convogli in partenza verso nord da Roma per il blocco totale della circolazione. Alle 14,15 RFI comunica la ripartenza lentissima della circolazione ma con riprogrammazioni, ritardi e cancellazioni anche sulla linea Orte-Fiumicino e Roma-Viterbo. La media è superiore ai 150 minuti. I pendolari si sono ritrovati in stazione insieme ai tanti altri passeggeri con informazioni scarne e molteplici proteste. Gli annunci solo in audio, poco personale tra la gente e assistenza anche sanitaria quasi assente. Questo hanno sottolineato i passeggeri piuttosto provati dalle lunghissime attese. Al momento in cui scriviamo RFI ha emesso un nuovo comunicato in cui è scritto, “Circolazione ferroviaria fortemente rallentata nel nodo di Roma. I treni Alta Velocità registrano ritardi fino a 250 minuti, variazioni di percorso o cancellazioni. Ripercussioni su tutte le linee Regionali con riprogrammazione del servizio ferroviario”.

ENGLISH VERSION

COMMUTERS FACED AN ODYSSEY DUE TO A FAULT ON THE RAILWAY LINE IN ROME, WITH CANCELLATIONS AND DELAYS EXCEEDING 250 MINUTES

An afternoon of passion for Orvieto commuters on the afternoon of October 23 in Rome at Termini and Tiburtina stations. The cause of delays and cancellations was a fault on a high-speed train (AV) between Rome Tiburtina and Prenestina, which had a significant impact on the entire Rome-Florence route.

Trains departing north from Rome experienced delays of up to 250 minutes due to a complete blockage of the railway. At 2:15 PM, RFI (Rete Ferroviaria Italiana) announced that the circulation was resuming very slowly, but with rescheduling, delays, and cancellations on the Orte-Fiumicino and Rome-Viterbo lines as well. The average delay exceeded 150 minutes. Commuters found themselves in the station along with many other passengers, receiving limited information and expressing multiple protests. Announcements were audio-only, and there was minimal staff among the passengers, with almost no medical assistance. Passengers, who were rather exhausted from the long waits, emphasized these issues.

As of the time of writing, RFI has issued a new statement which reads, “Railway circulation is severely slowed in the Rome hub. High-speed trains are experiencing delays of up to 250 minutes, route changes, or cancellations. This has repercussions on all Regional lines with a rescheduling of railway services.




CiviciXOrvieto, “la sindaca e i pendolari, brutta cosa manipolare la verità”

La sindaca non riesce a togliersi l’elmetto: qualunque cosa si discuta, qualunque problema le si segnali lei parla di strumentalizzazioni. Non si accorge che sono problemi veri. E deforma anche ciò che gli altri dicono o scrivono (intenzionalmente o gli viene spontaneo?).

Noi non abbiamo detto che “non fermerà più nessun Intercity a Orvieto e tantomeno che saranno scelte definitive”, come ci attribuisce la sindaca rispondendo a una questione del consigliere Moscetti (da notare la tempestività). Noi abbiamo posto domande: “È un fatto stagionale? È un problema temporaneo per la manutenzione straordinaria della rete? O è una scelta di politica aziendale di Trenitalia che sarà definitiva se nessuno interviene?”.

Soprattutto, abbiamo posto un problema di disagi seri per i pendolari. La sindaca non si rapporta al problema, non guarda in faccia la realtà effettiva, ma si preoccupa solo di dire che va tutto bene, come per la sanità e per ogni questione che direttamente o indirettamente la coinvolge nelle sue funzioni. Ma i pendolari non vivono in una bolla pubblicitaria, vivono nella realtà, che spesso, troppo spesso, ai disagi normali (sic!) aggiunge disagi insopportabili.

E allora accade che le accuse di falsità fatte a noi le si ritorcano contro per iniziativa spontanea, mossa con tutta evidenza da vita vissuta, di un cittadino pendolare che la realtà la conosce perché la vive. Basta così. Noi ci auguriamo solo che la sindaca prenda atto della situazione e si dia da fare non per nascondere ma per risolvere i problemi.




La sindaca Tardani in consiglio, “i nuovi orari dei treni per i lavori sulla Bologna-Prato, ma non vengono tagliati i collegamenti”

Nei giorni scorsi in un comunicato CivicixOrvieto aveva sottolineato le difficoltà nel raggiugnere Orvieto per il taglio di alcuni ma fondamentali treni da e per Roma. Basandosi su tale comunicato il consigliere della Lega Gionni Moscetti, durante il question time in consiglio comunale ha chiesto al sindaco la situazione per la prossima estate e per i pendolari.

Abbiamo letto anche noi dalla stampa – ha risposto il sindaco Tardani – ma la realtà è diversa e le preoccupazioni non sono supportate da fatti concreti. Le modifiche agli orari di cui si parla, a partire dal 12 giugno, sono infatti dovute ai lavori che interesseranno la tratta Bologna-Prato fino all’11 settembre come comunicato già a febbraio scorso anche al Coordinamento Pendolari Umbri con cui questa amministrazione comunale intrattiene rapporti costanti per confrontarsi sulle istanze e le esigenze dei pendolari orvietani. Per effetto di questi lavori i servizi Intercity saranno temporaneamente rimodulati fino a settembre per poi tornare alla configurazione ordinaria. Sono confermati complessivamente 20 Intercity al giorno a servizio della regione ai quali si aggiungono 4 treni periodici nel fine settimana. I lavori comporteranno l’instradamento temporaneo di 6 Intercity via Terni, sulla Dorsale Orientale Umbra, che avrà 14 collegamenti invece che 8. Alcune corse che non fermeranno temporaneamente a Orvieto saranno sostituite con il potenziamento del Regionale di Trenitalia che garantirà cinque nuove combinazioni di viaggio tra Orvieto e Roma e viceversa nella fascia pomeridiana nei giorni feriali e due nuove combinazioni nei giorni festivi dal 18 giugno al 20 agosto.  Sulla Dorsale Occidentale Umbra, al servizio anche di Orvieto, sono previsti in questo periodo di lavori 6 servizi Intercity con un potenziamento della coppia Firenze-Roma (581-598) che fino al 10 settembre passa a circolare 7 giorni su 7,  mentre nel fine settimana viene confermata la coppia Milano-Reggio CalabriaE’ quindi fuorviante la nota dei Civici X – ha proseguito il sindaco – che sostiene che non fermerà più nessun Intercity a Orvieto e tantomeno che saranno scelte definitive visto che si parla di rimodulazioni temporanee dovute ai lavori. Inoltre, su richiesta della Regione Umbria, il servizio regionale di Trenitalia sarà potenziato nel periodo estivo per facilitare gli arrivi sulla città con 23 nuovi collegamenti sperimentali da e per Orvieto fino al 29 luglio. Siamo sempre aperti e disponibili al dialogo e al confronto con tutti ma sulla base di informazioni corrette. A meno che, anche in questo caso, non si sia voluto trovare un pretesto strumentale per attaccare l’amministrazione comunale dopo le informazioni inesatte diffuse nei giorni scorsi sui fondi del Pnrr che non corrispondono al vero per il Comune di Orvieto e smentite anche dal Comune di Narni”.




La Regione blocca gli aumenti degli abbonamenti ferroviari e autorizza “solo” il +6,2% per il 2023

“La Regione Umbria ha deliberato che, anche per l’anno in corso, non venga applicato l’aumento tariffario del 6,6 per cento previsto per il 2022 sugli abbonamenti per i servizi ferroviari effettuati da Trenitalia. Un ulteriore rinvio, dopo che tale aumento era stato azzerato lo scorso anno, a dimostrazione della massima attenzione e del sostegno che questa Giunta regionale profonde nei confronti dei pendolari e delle famiglie, gravati prima dalle difficoltà generate dalla pandemia da Covid 19 e ora dal caro prezzi e dal caro bollette energetiche”. È quanto dichiara l’assessore regionale ai Trasporti, Enrico Melasecche.  “Abbiamo deciso di non ripristinare integralmente gli aumenti tariffari programmati nel Contratto di Servizio 2018-2032 sottoscritto dalla precedente Giunta regionale con Trenitalia – spiega Melasecche – limitando ai soli biglietti di corsa semplice l’applicazione dell’incremento del 13,20% risultante dagli incrementi previsti con decorrenza 1 gennaio 2022, pari al +6,6%, e con decorrenza 1 gennaio 2023, + 6,2 per cento”.

“Tenuto conto della fase congiunturale attuale, che vede ulteriori quanto pesanti problematicità economiche per le famiglie – prosegue l’assessore -, anche nel recepire le istanze del Coordinamento dei Comitati dei pendolari umbri che aveva chiesto di attuare in maniera più graduale il ripristino totale degli aumenti, abbiamo stabilito che per gli abbonamenti venga applicata solo la percentuale di incremento più modesta, del 6,20 per cento, prevista per quest’anno dal Contratto di servizio vigente”.

“In questo modo – conclude l’assessore Melasecche – nonostante l’aumento dell’inflazione sia molto più elevato, siamo di nuovo venuti incontro alle esigenze dei pendolari umbri che quotidianamente si spostano con i servizi ferroviari, per motivi di lavoro o studio, sia all’interno sia fuori regione, calmierando l’incremento in un momento storico in cui permangono notevoli problemi per le famiglie”.




Per lavori sulla linea ferroviaria veloce tra il 27 e 28 dicembre IC più lenti e regionali, con cancellazioni e sostituzioni

Sulla linea ad alta velocità Roma-Firenze sarà installato il secondo tratto di linea con tecnologia ERTMS (European Railway Traffic Management System), il più avanzato sistema per la supervisione e il controllo del distanziamento dei treni, in grado di garantire una migliore regolarità e gestione del trasporto ferroviario. Per consentire lo svolgimento dei lavori la circolazione ferroviaria sarà sospesa dalle ore 17 di martedì 27 dicembre alle ore 11 di mercoledì 28 dicembre in un tratto di 85 chilometri fra Arezzo Sud e Orvieto Sud.

Tutti i treni a lunga percorrenza, alta velocità e Intercity, percorreranno la linea convenzionale con allungamenti dei tempi di viaggio, mentre i treni regionali potranno subire variazioni, cancellazioni e sostituzioni con autobus.

I sistemi di vendita delle imprese ferroviarie sono già aggiornati con le modifiche previste.

Si tratta del secondo intervento di upgrade tecnologico dopo la contestuale attivazione, a dicembre 2020, del primo tratto Rovezzano-Arezzo Sud (64 km). L’attrezzaggio del sistema ERTMS sull’intera linea si concluderà a settembre 2024, con l’attivazione della tecnologia sui restanti 88 chilometri fra Orvieto Sud e Settebagni.