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Pd, nasce il comitato under 30 per Bonaccini “il partito rinsaldi la vocazione maggioritaria e identità progressista e europeista”

Il percorso congressuale è ormai entrato nel vivo e mai come in questo frangente così fondamentale occorre che le giovani generazioni partecipino attivamente a questa cruciale tappa della vita del Partito Democratico, contribuendo a immaginarne il migliore dei futuri possibili.
Per tale ragione vogliamo che il Partito Democratico rinsaldi la vocazione maggioritaria con la quale è nato e allo stesso tempo rafforzi la sua identità progressista ed europeista, radicale se necessario.
Il Partito Democratico che vogliamo deve guardare al di là della singola scadenza elettorale e ritrovare l’ambizione di preparare una classe dirigente che traghetti il Paese fuori dalle voragini generate dalle diseguaglianze economiche, territoriali, sociali e di genere.
Tuttavia è impensabile andare lontano senza delle buone gambe ed è pertanto fondamentale ricostruire una struttura partitica capillare, radicata nei territori, in grado di crescere e formare i propri giovani, che trovi il coraggio di affermare che quello della politica non è un costo ma un investimento.
Come “Comitato Under 30 Orvieto per Bonaccini” riteniamo fondamentale sostenere, portare avanti e alla vittoria la mozione “Energia popolare”, con Stefano Bonaccini Segretario Nazionale del Partito Democratico ed invitiamo chiunque voglia a partecipare alla fase costituente del Partito Democratico.
Con l’auspicio di una pronta e curiosa partecipazione di tutti coloro che come noi hanno a cuore il nostro territorio e ciò che potremmo creare per il futuro, INSIEME.

Coordinatori
Carlotta Akeredolu
Marco Spirito Cesari
Filippo Ciolfi
Leonardo Cruciani (Segretario Giovani democratici Orvieto)
Elisa Germani
Matteo Rossi (Segretario PD Ciconia)




Il 4 marzo alla Sala Corsica di Ciconia il Pd parla di “Sos sanità pubblica e ospedale di Orvieto”

È programmata per venerdì 4 marzo alle 18,30 alla Sala Corsica del Centro Sociale di Ciconia un’iniziativa pubblica dal titolo “SOS: Sanità Pubblica ed Ospedale di Orvieto – Garantire il diritto alla salute ed invertire la rotta” promossa da Partito Democratico di Orvieto. Un’iniziativa che nasce dall’urgenza di riportare al centro della riflessione le esigenze inascoltate di un territorio marginalizzato dalla geografia sanitaria del nuovo piano regionale. Un territorio per il quale, stante la sostanziale impossibilità di accesso ai servizi pubblici di cura e diagnostica, nonché le discutibili scelte strategiche adottate, si impone un’analisi sul modello di sanità delineato e sulle prospettive future.

Alla tavola rotonda, coordinata dalla segretaria comunale del PD di Orvieto Maria Flavia Timperi, interverranno il consigliere regionale e segretario del PD dell’Umbria Tommaso Bori, il responsabile alla sanità della segreteria provinciale di Terni Leonardo Pimpolari, il sindaco di Castel Viscardo e consigliere provinciale Daniele Longaroni, il sindaco di Baschi Damiano Bernardini ed il sindaco di Montecchio Federico Gori. Concluderà Sandra Zampa, responsabile salute della segreteria nazionale del Partito Democratico.

Raccolta straordinaria di beni di prima necessità per il popolo Ucraino

In Ucraina la situazione è ogni giorno più drammatica, con centinaia di migliaia di cittadini che, per salvarsi, stanno abbandonando le loro case, le loro famiglie, il loro lavoro. Sia in Ucraina, che nei primi luoghi di accoglienza ai confini, iniziano a scarseggiare medicinali e beni di prima necessità.

Durante l’iniziativa, presso la sala Corsica del Centro Sociale di Ciconia, sarà predisposto un punto di raccolta straordinaria di beni di prima necessità.

In particolare sono necessari medicinali da banco e materiale farmaceutico (garze, bende, cerotti per adulti e bambini, disinfettanti cutanei senza alcool, farmaci, antidolorifici, tachipirine ecc.). Non potranno essere raccolti articoli infiammabili con presenza di alcool o altro materiale infiammabile.




Il Pd, “sanità orvietana al collasso. Una lettera ci salverà?”

Riceviamo e pubblichiamo la risposta del PD di Orvieto alla lettera aperta scritta dal sindaco Roberta Tardani alla presidente della Regione Umbria Donatella Tesei, sulla situazione critica della sanità orvietana.

i buoni propositi sono utili solo ad infondere vane speranze nella cittadinanza orvietana e negli operatori sanitari ma sono privi di qualunque fondatezza viste le carenze che tuttora sussistono presso il nosocomio orvietano. La Regione Umbria mantenga gli impegni presi più volte con questo territorio affrontando concretamente le problematiche urgenti che riguardano la sanità locale!

Così tuonava dai banchi della minoranza l’allora consigliera Tardani.

Oggi Sindaco, Tardani, dopo mesi di silenzi ed imbarazzi, in risposta alle innumerevoli sollecitazioni sul tema Sanità, giunto ad una situazione drammatica per il nostro territorio, piegato da criticità ormai insostenibili, scrive una lettera aperta alla Presidente Tesei. Una lettera affinché la Regione si accorga di noi. Un timido richiamo alla Presidente, con la quale si rivendica un rapporto di reciproca collaborazione e si ringrazia per l’attenzione fino ad oggi dimostrata, ma a cui ci si rivolge attraverso una lettera aperta diffusa a mezzo stampa, ad uso e consumo dei lettori.

Chi per anni ha denunciato la subalternità del nostro territorio alle determinazioni che promanano da Perugia, indirizza alla Regione, ed al suo nuovo governo, un garbato invito a trovare soluzioni “senza ulteriore indugio”. E lo fa senza rinunciare ad un attacco a “chi usa la vicenda sanità a fini di strumentalizzazione politica”, dopo aver ignorato ogni appello ad un’azione corale, ad un impegno concreto e risolutivo delle carenze strutturali, strumentali, organizzative e di personale che gravano sul nostro ospedale e sulla capacità di erogare servizi sanitari ai cittadini (era luglio 2020 quando in consiglio fu bocciata dalla maggioranza la mozione PD, sostenuta dalle altre forze di minoranza, con la quale si chiedeva un impegno per la ripresa a pieno regime dei servizi del nosocomio ed un potenziamento dello stesso).

Che lo strumento “epistolare” risulti stonato e inappropriato è testimoniato dai fatti.

Quei fatti che continuano a denunciare cittadini, operatori, rappresentanze sindacali e che abbiamo cercato con ogni mezzo di portare all’attenzione del Sindaco, sollecitando un intervento tempestivo che scongiurasse l’aggravarsi di una situazione ormai precipitata. Alle interrogazioni consiliari si è scelto spesso di non rispondere (calpestando regole e buona norma). Si è scelto di non vedere, minimizzare e tacciare di strumentalizzazione ogni istanza. Si è scelto di aggrapparsi al consolidato “è colpa di quelli di prima”, un refrain che dopo due anni non regge più. Si è scelto di non assecondare le nostre richieste di un tavolo con le forze politiche e sindacali. Si è scelta la passerella con L’assessore Coletto al Santa Maria della Stella e le promesse che con la squadra dei migliori tutto sarebbe stato risolto. Si è scelto di non agire con determinazione nei confronti degli organismi dirigenziali a livello amministrativo e politico. Si è scelta l’”arma” della lettera aperta, con la quale si confeziona l’illusione di difendere il diritto alla sanità pubblica, ormai in agonia, mentre prospera e fiorente è la sanità privata, ad unico beneficio di chi può permettersela.

Tutto ciò non sorprende, era scritto a chiare lettere nel programma elettorale della Presidente Tesei.

C’è chi ha scelto e sostenuto questo programma ed ora, faticando con imbarazzo a sostenere altro, non batte i pugni ma scrive lettere.

Nella sua il Sindaco stigmatizza il fatto che in piena pandemia l’opposizione non abbia recepito il doveroso senso di unità di tutta la comunità. Ci domandiamo se compito dell’opposizione non fosse quello di denunciare un’assenza regionale che il Sindaco oggi sostanzialmente ammette.

Meglio tardi che mai.

Ora, dopo esserci domandati come si possa essere ottimisti sul futuro di una sanità pubblica allo sbando quando a governarci sono i “pasdaran” della sanità privata, ci auguriamo che il Sindaco ci renda pubblicamente partecipi della risposta della Presidente e, ove non arrivasse o risultasse la sequenza del nulla, ne tragga le dovute conseguenze. Stiamo parlando della salute, del lavoro e della vita dei cittadini.

PD di Orvieto