Franco Raimondo Barbabella, “Una riflessione nel Giorno della Memoria”
Senza memoria la vita diventa un banale passaggio senza senso. Peggio, ognuno può sentirsi autorizzato a pensare che la storia inizia e finisce con lui/lei, per cui senza ritegno la storia si può anche negare o inventare come ci pare. La storia, ma anche la scienza, la verità documentata, insomma la realtà.
Lo sappiamo, lo tocchiamo, si sta perdendo il senso, lo spessore, il ruolo della memoria. Cresce l’indifferenza e con essa l’ignoranza, e con l’ignoranza la protervia degli ignoranti. Non ci sono solo i terrapiattisti, i no-vax, i negazionisti di tutto e di più purché sia negazione di qualcosa frutto di studio e di documentata consistenza, negazione della stessa evidenza storica, come i campi di concentramento nazisti e l’Olocausto. No, c’è l’ignoranza diffusa, nei gangli vitali dello stato, nella politica e nelle istituzioni. E c’è l’indifferenza diffusa che con l’ignoranza fa il paio.
Tutto questo va tenuto ben presente in questa giornata, il 27 gennaio, Giorno della Memoria, la giornata dedicata al ricordo di ciò che avvenne 76 anni fa, quando le truppe dell’Armata Rossa abbatterono i cancelli di Auschwitz e il mondo ebbe la certezza di ciò che già si sospettava, la realtà dell’orrore del genocidio, lucidamente, programmaticamente, tecnicamente, organizzato. Il senso del Giorno della Memoria è perciò tutto racchiuso nelle parole di Anna Frank: “Quel che è accaduto non può essere cancellato, ma si può impedire che accada di nuovo”.
Si sa che la memoria degli uomini/delle donne è labile. La cura non è l’ossessione, ma la rielaborazione, la conoscenza come fondamento della capacità di domandarsi ad ogni passaggio della storia come agire perché il male vissuto non si affacci di nuovo e non abbia a ingannare ancora, magari sotto altre forme le coscienze.
Siamo ora in uno di quei momenti della storia. Dobbiamo chiedere a coloro che in questo momento sono investiti da responsabilità per decisioni che riguardano la vita di tutti noi e delle generazioni che verranno di essere all’altezza delle domande della storia. Essi hanno, come tutti noi ma ancor più di noi, il dovere di non dimenticare e di adoperarsi perché usciamo dal tunnel in cui ci siamo cacciati. Se non ci sarà uno scatto i pericoli che incombono, che non sono solo economici ma sociali, politici e ideali, rischiano di materializzarsi.
Dobbiamo invocare dunque oggi, proprio oggi, nel bel mezzo di una crisi che rischia di risolversi in crisi di sistema, non un governo purchessia, poggiato su una maggioranza raccogliticcia e senz’anima, interpretata alla stracca da gente inadeguata attaccata ad un ruolo sovradimensionato, ma un governo che per qualità delle persone, per obiettivi programmatici determinati e per validità dei metodi, si ponga come garanzia solida per l’intero Paese della speranza di farcela nei tempi giusti e con il futuro da costruire.
Questo, io penso, è oggi per noi la celebrazione del Giorno della Memoria, fuori da ogni retorica. La storia non va dimenticata, ma nel senso che va continuamente riconosciuta e reinterpretata con competenza e lungimiranza.
Alessandra Pirro, comandante Polizia Locale, “innovazione e sicurezza sono le parole d’ordine per Orvieto. Progetto per un’area pedonale nel centro storico”
E’ tempo di bilanci anche per la Polizia Locale di Orvieto. Il comandante, colonnello Alessandra Pirro, ha presentato i dati relativi al 2020 ma soprattutto ha spiegato il programma degli interventi su due direttrici, sicurezza e innovazione. Al primo posto è indubbiamente la sicurezza stradale visto che, come ha spiegato Pirro “quando sono arrivata, poco più di un anno fa, avevamo una media di un incidente a settimana mentre oggi siamo a più di 3 e alcuni con conseguenze importanti per chi è coinvolto”. Si partirà con l’illuminazione e il miglioramento della fruibilità degli attraversamenti pedonali in particolare per quelli situati nei punti a più alto traffico come via dei Tigli, via monte Peglia e viale dello Stadio. Sempre per implementare la sicurezza stradale nei prossimi mesi verranno attivati gli autovelox in modalità mobile sulla strada che collega Orvieto Scalo con il centro storico, quella che sempre dallo Scalo va verso Sferracavallo e sulla strada del Piano, tre arterie ad alto traffico e che spesso sono teatro di incidenti anche con gravi conseguenze.
L’altro punto nodale riguarda l’innovazione che passata attraverso un cambio dei parcometri per renderli utilizzabili anche da remoto, questo entro il 2022, le convenzioni con Telepass e Easypark per il pagamento dei parcheggi. “E’ un modo per essere più vicini ai turisti – ha spiegato la comandante – e offrire la più ampia gamma di modalità di pagamento dei parcheggi. Ma a cambiare sarà anche il sistema delle contravvenzioni con il QRcode, presente anche sui preavvisi, che permetteranno il pagamento attraverso PagoPA”. Insomma la digitalizzazione di tutto il processo di controllo, prevenzione, contravvenzione sta andando avanti speditamente. Il sindaco Roberta Tardani, intervenuta alla conferenza stampa, ha ricordato che la gratuità dei parcheggi a pagamento di superficie dalle 16 alle 22 è stata prorogata sino al prossimo 15 febbraio, “per venire incontro in questo periodo difficile, alle esigenze delle tante attività commerciali presenti nel centro storico che stanno soffrendo per la mancanza di turisti che, speriamo, possano tornare il più presto possibile”. Nel corso del 2020 sono stati elevati nel complesso 5833 verbali contro i 7mila circa del 2019. “Il calo è dovuto – ha spiegato Pirro – alla prima fase di lockdown che di fatto ha fermato la circolazione privata e, probabilmente, ad un maggior rispetto del codice della strada da parte dei cittadini orvietani”. Per quanto riguarda i parcheggi a pagamento il 2020 rischiava di essere veramente una debacle per i conti del Comune, invece, il boom del turismo in estate ha permesso di limitare di molto i danni con una contrazione piuttosto contenuta. Per l’emergenza COVID, la comandate ha sottolineato il grande impegno del personale di Polizia Locale che in 294 giorni ha effettuato 600 ore di servizio ad hoc con 865 persone controllate, 1895 esercizi commerciali, 9 verbali e 4 procedimenti penali”. Alessandra Pirro ha voluto sottolineare come “ad Orvieto nella prima fase di lockdown per assicurare parità di trattamento, nella gdo abbiamo fatto chiudere quei reparti che avevano in vendita beni che nei negozi di vicinato non potevano essere acquistati per l’obbligo di chiusura, un provvedimento che non tutti i comuni hanno applicato”.
La novità più rilevante per il centro storico riguarda la rete di sicurezza e sorveglianza che nei prossimi mesi verrà fortemente implementata con altre telecamere che saranno poste nei punti sensibili come Torre del Moro, Duomo, Piazza del Popolo e Palazzo Comunale. La vera anticipazione riguarda invece la circolazione. “Stiamo studiando la creazione di un’area pedonale nel centro storico, visto che manca totalmente, da un certo punto di corso Cavour, sempre con alcune fasce orarie dedicate alle attività commerciali. E’ necessaria la pedonalizzazione, ha spiegato la comandante – perché il centro storico è estremamente fragile e in alcune zone, soprattutto con il ritorno del turismo, è difficilmente conciliabile il traffico veicolare con quello pedonale”. La creazione di un’area pedonale tra Teatro Mancinelli, piazza della Repubblica, Torre del Moro e Duomo è una proposta che da tempo è stata presentata da alcune associazioni e che anche noi di orvietolife abbiamo spesso sostenuto. Non serve una pedonalizzazione allargata, ma mirata laddove il turismo di massa transita, dove gli orvietani stessi sono abituati a passeggiare e soprattutto per dare un’immagine di maggiore decoro alla città.
Umberto Garbini, presidente del consiglio comunale, “2020 anno particolare, forte vicinanza a chi è stato colpito dal covid”
Congresso UISP Orvieto Medio Tevere Aps: Isabella Tedeschini nuova presidente
Eletto il consiglio direttivo che si farà carico di guidare l’associazione per i prossimi quattro anni
di Mara Monachino – Resp. Comunicazione Uisp Umbria Aps
Orvieto, 10 gennaio 2021 – Una nuova presidente e un Consiglio rinnovato per affrontare le sfide che il mondo dello sport sociale ha davanti, anche nel territorio orvietano e della media valle del Tevere, per – come dice lo slogan della campagna congressuale Uisp – “capovolgere il futuro”.
Si è svolto sabato 9 gennaio in modalità mista, parte in presenza presso il Centro Agorà di Ciconia e parte on line, su apposita piattaforma e nel rispetto delle normative anti-covid in vigore, il XIX Congresso territoriale del Comitato Uisp Orvieto Medio Tevere Aps.
All’unanimità è stata eletta presidente Isabella Tedeschini, che riceve il testimone da Federica Bartolini, alla guida dell’associazione per due mandati consecutivi, termine oltre il quale per Statuto nazionale Uisp è previsto l’avvicendamento alla massima carica rappresentativa dell’ente di promozione sportiva a tutti i livelli.
E’ stato un congresso molto partecipato e a tratti commovente, nonostante le restrizioni imposte dalla pandemia. La presidenza dei lavori è stata affidata a Fabrizia Mencarelli, coadiuvata da Maria Tamara Lupi.
Importanti gli interventi, a partire dai livelli nazionali dell’Associazione, con il presidente Nazionale Uisp Vincenzo Manco e il vicepresidente e candidato unico alla presidenza nazionale, Tiziano Pesce. E ancora Stefano Rumori, presidente regionale Uisp Umbria Aps, e il suo vice e candidato unico alla presidenza regionale, Fabrizio Forsoni. Il vice-presidente Uisp Orvieto Mediotevere della legislatura appena conclusa, Gianfranco Ciliani, e il neo riconfermato presidente Uisp Terni, Giuliano Todisco.
Nutrita anche la rappresentanza degli amministratori locali che hanno voluto portare il loro saluto all’assemblea: Giampiero Lattanzi, Presidente della Provincia di Terni; Carlo Moscatelli, Assessore allo Sport del Comune di Orvieto e presidente Fidal Umbria; Angelo Larocca, Sindaco di Monteleone d’Orvieto; Damiano Bernardini, Sindaco di Baschi; Giovanni Ciardo, Sindaco di Alviano; Francesca Barbini, Vicesindaco di Ficulle; Valentino Filippetti, Sindaco di Parrano; Marco Conticelli, Sindaco di Porano.
Interventi anche dei rappresentanti del Terzo Settore, del volontariato e della cultura: Erasmo Bracaletti (Ass. ApertaMenteOrvieto), Rita Custodi (Panathlon Umbria), Lucia Custodi (Panathlon Orvieto), Paola Cecconi (Compagnia Mastro Titta), Giuliana Bianconi de Valletta (AIRC), Paola Quattoni (Asd Tartaruga xyz Aps); nonchè delle società affiliate, tra cui Stefano Silvi (Asd New Ave di Castel Giorgio) e Marco Lucaroni (Arcus Tuder Tiro con l’arco di Todi).
Tra tutti i passaggi meritano menzione quelli del presidente Nazionale Uisp Vincenzo Manco e del vicepresidente e candidato unico alla presidenza nazionale, Tiziano Pesce: “Come giunta nazionale abbiamo deciso di svolgere le assemblee congressuali pur in questo particolare momento, proprio per garantire l’ascolto e il confronto sulla sofferenza delle nostre articolazioni associative e delle società affiliate, per esprimere al meglio il dovere di rappresentanza che l’Uisp ha svolto fin dall’inizio della pandemia sui tavoli istituzionali, a partire da quello del governo centrale. E dove Uisp continuerà a chiedere di più, perchè non bastano i ristori, ma interventi strutturali anche dopo l’emergenza e un riconoscimento normativo da parte dello Stato dello sport di base e sociale, sia per i numeri dei propri tesserati che per la molteplicità delle proposte sportive e sociali, con pari allocazione delle risorse. Uisp è una grande associazione democratica e l’ha dimostrato anche in questo tempo di crisi”.
Il presidente regionale Uisp Umbria Aps, Stefano Rumori, ha ringraziato il Comitato di Orvieto Medio Tevere per il grande lavoro svolto in questi anni e ha ricordato i progetti futuri, alcuni già iniziati, che si spera di poter portare a compimento quanto prima con rinnovato slancio e fiducia.
E ancora il vice presidente regionale e candidato unico alla presidenza Uisp Umbria, Fabrizio Forsoni, per il quale dopo la pandemia, che ha pesantemente penalizzato lo sport di base, l’Uisp dovrà essere pronta per avere un ruolo propositivo e innovativo, per una nuova cultura dello sport sociale.
Un ringraziamento da parte di tutti i delegati e gli intervenuti a Federica Bartolini e in un in bocca al lupo per la vicepresidenza regionale in pectore che è stata annunciata proprio durante il congresso. “Mai ci saremmo immaginati di celebrare così il nostro congresso – ha detto Federica Bartolini – si chiude oggi per me il secondo mandato, in questi anni ho lavorato in sinergia con enti pubblici e le realtà del terzo settore, sono state portati avanti campagne sui temi tanto cari a Uisp come salute, qualità della vita, integrazione, ambiente, con attività, tra cui anche nuove, eventi, e manifestazioni. Abbiamo intrapreso la gestione degli impianti sportivi e ci siamo impegnati a testa alta a promuovere il valore sociale dello sport. Ringrazio tutto il gruppo dirigente uscente, i collaboratori, l’Uisp regionale e nazionale per le grandi opportunità ricevute e che continuerò a portare avanti con impegno e dedizione e rivolgo un in bocca al lupo ad Isabella Tedeschini che si è messa a disposizione dell’Associazione con determinazione e volontà”.
Queste le dichiarazioni a caldo della neoeletta presidente Isabella Tedeschini: “Metterò le mie competenze professionali in ambito legale e amministrativo a disposizione del volontariato e dell’associazionismo. L’ascolto delle esigenze e delle istanze che verranno rappresentate dai soci e dalle società sarà al primo posto, la fase successiva sarà la programmazione. Programmeremo insieme al nuovo gruppo dirigente tutte le attività, anche per prevenire, se possibile, problematiche che potrebbero sopraggiungere. E poi lo sguardo verso il futuro: il valore della sconfitta, come ha ricordato Papa Francesco, è qualcosa che questa pandemia ci ha insegnato. Uisp deve farsi interprete di queste esigenze ed innovare: lo stare insieme, il valore inclusivo di questo nostro mondo deve essere il nostro biglietto da visita per presentarci su tutti i tavoli istituzionali locali, regionali e nazionali. Sono solo quattro anni che collaboro con Uisp e ringrazio Federica e Stefano per avermi coinvolto subito in tanti percorsi anche di formazione e crescita professionale. Questo è l’inizio di un percorso per me, avrò bisogno di tutti voi per costruire insieme il futuro di questa importante associazione”.
Consiglio direttivo Uisp Orvieto Medio Tevere Aps 2021-2025: Isabella Tedeschini (presidente), Stefano Rumori, Gianluca Pelorosso, Giovanni Pace, Fabrizia Mencarelli, Domenico Lo Conte, Marco Cerquaglia, Gianfranco Ciliani, Fausto Ferraldeschi, Matteo Lucaroni,Samuele Costantini, Daniela Vignanelli, Maria Tamara Lupi. Supplenti: Vitantonio Affatati, Paolo Caporali, Mara Monachino, Francesco Prosperi, Giorgio De Vigili, Vanni Tomassi.
Eletto il consiglio direttivo che si farà carico di guidare l’associazione per i prossimi quattro anni di Mara Monachino – Resp. Comunicazione Uisp Umbria Aps Orvieto, 10 gennaio 2021 – Una nuova presidente e un Consiglio rinnovato per affrontare le sfide che il mondo dello sport sociale ha davanti, anche nel territorio orvietano e della media valle del Tevere, per – come dice lo slogan della campagna congressuale Uisp – “capovolgere il futuro”. Si è svolto sabato 9 gennaio in modalità mista, parte in presenza presso il Centro Agorà di Ciconia e parte on line, su apposita piattaforma e nel rispetto delle normative anti-covid in vigore, il XIX Congresso territoriale del Comitato Uisp Orvieto Medio Tevere Aps. All’unanimità è stata eletta presidente Isabella Tedeschini, che riceve il testimone da Federica Bartolini, alla guida dell’associazione per due mandati consecutivi, termine oltre il quale per Statuto nazionale Uisp è previsto l’avvicendamento alla massima carica rappresentativa dell’ente di promozione sportiva a tutti i livelli. E’ stato un congresso molto partecipato e a tratti commovente, nonostante le restrizioni imposte dalla pandemia. La presidenza dei lavori è stata affidata a Fabrizia Mencarelli, coadiuvata da Maria Tamara Lupi. Importanti gli interventi, a partire dai livelli nazionali dell’Associazione, con il presidente Nazionale Uisp Vincenzo Manco e il vicepresidente e candidato unico alla presidenza nazionale, Tiziano Pesce. E ancora Stefano Rumori, presidente regionale Uisp Umbria Aps, e il suo vice e candidato unico alla presidenza regionale, Fabrizio Forsoni. Il vice-presidente Uisp Orvieto Mediotevere della legislatura appena conclusa, Gianfranco Ciliani, e il neo riconfermato presidente Uisp Terni, Giuliano Todisco. Nutrita anche la rappresentanza degli amministratori locali che hanno voluto portare il loro saluto all’assemblea: Giampiero Lattanzi, Presidente della Provincia di Terni; Carlo Moscatelli, Assessore allo Sport del Comune di Orvieto e presidente Fidal Umbria; Angelo Larocca, Sindaco di Monteleone d’Orvieto; Damiano Bernardini, Sindaco di Baschi; Giovanni Ciardo, Sindaco di Alviano; Francesca Barbini, Vicesindaco di Ficulle; Valentino Filippetti, Sindaco di Parrano; Marco Conticelli, Sindaco di Porano. Interventi anche dei rappresentanti del Terzo Settore, del volontariato e della cultura: Erasmo Bracaletti (Ass. ApertaMenteOrvieto), Rita Custodi (Panathlon Umbria), Lucia Custodi (Panathlon Orvieto), Paola Cecconi (Compagnia Mastro Titta), Giuliana Bianconi de Valletta (AIRC), Paola Quattoni (Asd Tartaruga xyz Aps); nonchè delle società affiliate, tra cui Stefano Silvi (Asd New Ave di Castel Giorgio) e Marco Lucaroni (Arcus Tuder Tiro con l’arco di Todi). Tra tutti i passaggi meritano menzione quelli del presidente Nazionale Uisp Vincenzo Manco e del vicepresidente e candidato unico alla presidenza nazionale, Tiziano Pesce: “Come giunta nazionale abbiamo deciso di svolgere le assemblee congressuali pur in questo particolare momento, proprio per garantire l’ascolto e il confronto sulla sofferenza delle nostre articolazioni associative e delle società affiliate, per esprimere al meglio il dovere di rappresentanza che l’Uisp ha svolto fin dall’inizio della pandemia sui tavoli istituzionali, a partire da quello del governo centrale. E dove Uisp continuerà a chiedere di più, perchè non bastano i ristori, ma interventi strutturali anche dopo l’emergenza e un riconoscimento normativo da parte dello Stato dello sport di base e sociale, sia per i numeri dei propri tesserati che per la molteplicità delle proposte sportive e sociali, con pari allocazione delle risorse. Uisp è una grande associazione democratica e l’ha dimostrato anche in questo tempo di crisi”. Il presidente regionale Uisp Umbria Aps, Stefano Rumori, ha ringraziato il Comitato di Orvieto Medio Tevere per il grande lavoro svolto in questi anni e ha ricordato i progetti futuri, alcuni già iniziati, che si spera di poter portare a compimento quanto prima con rinnovato slancio e fiducia. E ancora il vice presidente regionale e candidato unico alla presidenza Uisp Umbria, Fabrizio Forsoni, per il quale dopo la pandemia, che ha pesantemente penalizzato lo sport di base, l’Uisp dovrà essere pronta per avere un ruolo propositivo e innovativo, per una nuova cultura dello sport sociale. Un ringraziamento da parte di tutti i delegati e gli intervenuti a Federica Bartolini e in un in bocca al lupo per la vicepresidenza regionale in pectore che è stata annunciata proprio durante il congresso. “Mai ci saremmo immaginati di celebrare così il nostro congresso – ha detto Federica Bartolini – si chiude oggi per me il secondo mandato, in questi anni ho lavorato in sinergia con enti pubblici e le realtà del terzo settore, sono state portati avanti campagne sui temi tanto cari a Uisp come salute, qualità della vita, integrazione, ambiente, con attività, tra cui anche nuove, eventi, e manifestazioni. Abbiamo intrapreso la gestione degli impianti sportivi e ci siamo impegnati a testa alta a promuovere il valore sociale dello sport. Ringrazio tutto il gruppo dirigente uscente, i collaboratori, l’Uisp regionale e nazionale per le grandi opportunità ricevute e che continuerò a portare avanti con impegno e dedizione e rivolgo un in bocca al lupo ad Isabella Tedeschini che si è messa a disposizione dell’Associazione con determinazione e volontà”. Queste le dichiarazioni a caldo della neoeletta presidente Isabella Tedeschini: “Metterò le mie competenze professionali in ambito legale e amministrativo a disposizione del volontariato e dell’associazionismo. L’ascolto delle esigenze e delle istanze che verranno rappresentate dai soci e dalle società sarà al primo posto, la fase successiva sarà la programmazione. Programmeremo insieme al nuovo gruppo dirigente tutte le attività, anche per prevenire, se possibile, problematiche che potrebbero sopraggiungere. E poi lo sguardo verso il futuro: il valore della sconfitta, come ha ricordato Papa Francesco, è qualcosa che questa pandemia ci ha insegnato. Uisp deve farsi interprete di queste esigenze ed innovare: lo stare insieme, il valore inclusivo di questo nostro mondo deve essere il nostro biglietto da visita per presentarci su tutti i tavoli istituzionali locali, regionali e nazionali. Sono solo quattro anni che collaboro con Uisp e ringrazio Federica e Stefano per avermi coinvolto subito in tanti percorsi anche di formazione e crescita professionale. Questo è l’inizio di un percorso per me, avrò bisogno di tutti voi per costruire insieme il futuro di questa importante associazione”. Consiglio direttivo Uisp Orvieto Medio Tevere Aps 2021-2025: Isabella Tedeschini (presidente), Stefano Rumori, Gianluca Pelorosso, Giovanni…
Leggi tutto su: OrvietoSport
Congresso UISP Orvieto Medio Tevere Aps: Isabella Tedeschini nuova presidente
Orvieto 2021, l’anno della ripartenza e di una città più sicura, da vivere e con servizi migliori, questo il programma del sindaco
Allerta neve con macchine spalaneve in azione a Morrano e al Monte Peglia. San Venanzo, scuole chiuse l’11 gennaio
Variazioni al traffico veicolare a Sferracavallo per la chiusura di via Panaro dall’11 al 13 gennaio
7 gennaio, il quasi de profundis per la sanità orvietana recitato dai vertici della Regione
Il 7 gennaio è andato in onda il quasi de profundis della sanità orvietana. Andiamo con ordine. In una conferenza stampa della Regione c’è il top della sanità umbra a partire dall’assessore Luca Coletto, che vede anche la partecipazione del commissario Domenico Arcuri. Si parla di investimenti per le terapie intensive con moduli prefabbricati. ( milioni di investimento da parte del governo per affrontare l’emergenza coronavirus con dei prefabbricati con tutto quello che occorre per 44 posti di terapia intensiva complete. Queste, terminata l’emergenza, diverranno parte degli ospedali COVID, dell’elenco non fa parte Orvieto mantenuto covid-free, per supportare l’attività ordinaria della sanità regionale.
Recentemente la Regione ha detto sì agli ospedali di Narni e Amelia e così in circa 20 minuti di auto abbiamo ben tre diversi nosocomi a disposizione degli utenti. Spoleto e Foligno e sempre in una ventina di minuti sono due le strutture ospedaliere a disposizione. Poi c’è un territorio, l’orvietano, che dista circa un’ora di auto dall’eventuale secondo ospedale disponibile. Il territorio certamente non ha i numeri di quelli succitati, ma bisogna ragionare in altri termini. C’è la direttissima, la linea lenta FS e l’autostrada e un territorio extra-regionale, l’alta Tuscia, che storicamente fa riferimento al nosocomio orvietano. I numeri quindi crescono notevolmente e, anzi, diventano difficilmente quantificabili.
Ma dopo un po’ di gloria, soprattutto scritta, del Santa Maria della Stella non si parla quasi più. Ormai da un decennio abbondante manca il personale sia medico che infermieristico ma i concorsi banditi vanno troppo spesso deserti o quasi. Chi può cera di avvicinarsi a casa o di trasferirsi verso ospedali più rinomati e Orvieto rimane senza guida ciclicamente in reparti tra l’altro di vitale importanza per un ospedale delle emergenze-urgenze. Non solo, ma alcuni necessari miglioramenti tecnologici ritardano e altri progetti che già nel breve periodo possono portare vantaggi sia nella qualità dei servizi che risparmi per la USL, sono sospesi in attesa di tempi migliori. Quali tempi migliori?
La sanità orvietana rimane in attesa di risposte a partire dall’ex-ospedale per il quale dovrebbe essere partita un’interlocuzione tra la stessa USL e il Comune così come ci ha sottolineato l’allora commissario straordinario Massimo De Fino, recentemente confermato come direttore generale della stessa USL Umbria2. Nel frattempo i servizi sono concentrati nell’angusta, scomoda e poco funzionale di via Postierla. Capitolo ospedale: manca il personale, i progetti di controllo da remoto sono fermi nonostante votati all’unanimità in Regione e le prestazioni vanno a rilento. E’ un combinato disposto potenzialmente esplosivo che per ora non deflagra grazie alla buona volontà di chi lavora all’interno della struttura ospedaliera ma fino a quando? Il rischio, poi, che altri professionisti decidano di “lasciare” è dietro l’angolo. Ma come mai Orvieto, tanto appetibile non lo è per un professionista in ambito sanitario? Sono misteri inspiegabili. C’è la questione dell’emodinamica che in un ospedale dell’emergenza e urgenza è cogente così come importante è l’avvio del controllo da remoto dei cardiopatici, approvato in Regione all’unanimità, che è rimasto nel cassetto invece di essere ampliato ad altre patologie croniche sempre nell’ottica di un’ottimizzazione di costi e benefici.
Niente, tutto tace e mentre 8 milioni di euro vengono investiti per il covid, e per la fase successiva in altri ospedali umbri, mentre si da il via libera a due ospedali a 10 minuti di macchina l’uno dall’altro, Orvieto resta pericolosamente al palo perché zavorrata da antiche discussioni sterili sulla pagliuzza mentre la trave è lì pronta a colpire l’occhio e in tanti sono pronti a recitare il de profundis, anche a Orvieto.