Il Liceo Artistico compie 50 anni. Il 21 maggio convegno al Mancinelli sull’importanza della formazione artistica

Venerdì 21 maggio sarà il giorno di avvio dei festeggiamenti per i 50 anni del Liceo Artistico di Orvieto.  Il primo appuntamento sarà al Teatro Mancinelli con un convegno dal titolo “l’importanza della formazione artistica: retrospettive e prospettive” che si potrà seguire anche in modalità webinar al link  https://global.gotomeeting.com/join/970493029

Al Teatro saranno presenti Roberta Tardani, sindaco di Orvieto, Cristiana Casbauro, dirigente scolastico dell’Iisacp, Donato Catamo, preside e dirigente dell’Istituto d’Arte, poi Liceo Artistico e una serie di relatori di grande rilievo fra i quali Laura Danieli, (Luzzitelli Danieli Production) e Sara Purgatorio, direttrice della fotografia AIC e AMC.  Sarà la professoressa Marella Pappalardo a coordinare i lavori che si occuperanno degli aspetti e del valore della formazione artistica.  Il secondo appuntamento è programmato per ottobre con un’esposizione dei lavori degli ex-allievi che si sono affermati nel campo artistico e non solo; saranno esposte le opere anche degli ex-docenti della scuola.




Baschi, il 20 maggio nuova chiusura dalle 8 alle 20,30 del ponte sul Lago di Corbara

Procedono a pieno regime i lavori per riaprire al traffico pesante il ponte sul lago di Corbara sulla SS di Baschi, la strada che collega Orvieto con Todi.    Già nei mesi scorsi i ponte è stato chiuso al traffico in alcune giornate e ora la prossima è prevista per giovedì 20 maggio dalle 8 alle 20,30 della sera.  Le deviazioni saranno segnalate con congruo anticipo e in particolare, per il traffico diretto a odi si potrà utilizzare l’autostrada fino a Orte per poi proseguire sulla E45 fino a Todi, e viceversa per il traffico proveniente da Todi e diretto ad Orvieto Per quanto riguarda gli autoveicoli e i mezzi fino a 3,5 tonnellate potranno utilizzare anche la strada regionale da Orvieto scalo e Pontecuti, innesto con la SS448 e viceversa.

Durante le altre giornate il traffico sarà sempre regolato da un semaforo con senso unico alternato e con divieto di transito per i mezzi pesanti superiori a 3,5 tonnellate.  Potranno comunque transitare, così come è avvenuto fino ad ora, gli autobus della linea E643 di BusItalia e i mezzi di soccorso dei Vigili del Fuoco con massa a pieno carico inferiore alle 2,1 tonnellate.




Le forze dell’ordine controllano la strada della “Castellana”, centauri controllati e 4 multati

I residenti della frazione Colonnetta di Prodo avevano inviato degli esposti al commissariato di Pubblica Sicurezza di Orvieto lamentando l’invivibilità delle strade della zona nel fine settimana – ogni fine settimana senza pioggia – per il continuo transito di motociclette che, arrivando anche da altre regioni – attirati dalla particolarità del tratto di strada, famoso per la corsa conosciuta come “Cronoscalata della Castellana” – causavano pericolo per la circolazione ed inquinamento sia dell’aria che acustico.  Di seguito alle giuste e comprovate lamentele della cittadinanza, il Questore di Terni ha disposto dei controlli interforze, anche in vista della stagione estiva, attuati lo scorso fine settimana.

Con il coordinamento del Commissario Antonello Calderini, le pattuglie della Polizia di Stato – Commissariato di PS e Sottosezione della Polizia Stradale – dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Polizia Locale, quest’ultima munita di apparecchio autovelox, hanno controllato ed identificato 93 persone, alla guida di altrettanti motoveicoli; 4 le sanzioni elevate: una per la velocità elevata, una per la mancata revisione del veicolo, una per la targa non regolare e una per mancato possesso dei documenti.  Durante i controlli, che verranno ripetuti, è stata accertata anche una violazione alle norme anti-Covid, alla quale è seguita la relativa sanzione.




Praesidium, con Bari continua il dialogo e la ricerca di un ristoro per gli azionisti di BPB

Riceviamo e molto volentieri pubblichiamo una nota dell’Associazione Praesidium relativa al secondo incontro che la stessa ha avuto con i vertici della Banca Popolare di Bari relativamente alla situazione degli azionisti del gruppo bancario pugliese.

Come avevamo annunciato, si è tenuto il secondo incontro tra l’Associazione Praesidium ed i vertici della Banca Popolare di Bari.  In tale incontro si sono definite le modalità con cui si svolgerà un procedimento di conciliazione “solidaristico”, teso ad aiutare persone proprietarie di azioni della Banca Popolare di Bari, emesse prima del 2014, che si trovano attualmente in difficoltà per motivi di salute o per motivi economici legati alla situazione determinata dalla pandemia.

A tale scopo si è deciso di istituire una commissione paritetica, a cui parteciperà un rappresentante della CRO e uno di Praesidium, che dovrà esaminare le domande di indennizzo sottoposte dai soci e rientranti nel regolamento che sarà a breve pubblicato e che Vi sottoporremo.  Analoga iniziativa si terrà a Bari.  Nell’incontro è stata anche esaminata una possibile modalità di utilizzo delle minusvalenze derivanti dalla svalutazione delle azioni ai soli fini fiscali.  Trattandosi di argomento tecnico molto complesso, ci riserviamo un approfondimento direttamente con gli associati che ne avessero necessità per mezzo di un apposito incontro da tenersi telematicamente e singolarmente.  Siamo stati inoltre informati della risposta negativa da parte della UE in ordine al riconoscimento dei danni causati alla BPB dalla nota questione del blocco degli aiuti del FITD (Fondo interbancario di tutela dei depositi), considerati aiuto di stato dalla stessa UE, al momento dell’acquisizione di Tercas. La banca insisterà sull’argomento e le risorse eventualmente reperite potrebbero in parte andare anche a beneficio dei soci.

La BPB ha infine promesso di insistere presso le Istituzioni per il riconoscimento della possibilità per gli azionisti di ottenere un indennizzo dal F.I.R. (Fondo indennizzo risparmiatori), ad oggi previsto soltanto per gli ex soci delle banche poste in liquidazione coatta amministrativa.  Su questo punto, come fatto presente nelle precedenti comunicazioni, continuiamo però a nutrire un certo pessimismo.

 




Museo della Ceramica a Palazzo Simoncelli, progetto da oltre 600 mila euro inserito negli interventi di interesse regionale

La giunta regionale dell’Umbria ha inserito il progetto di adeguamento post Covid e ampliamento del Centro integrato di documentazione, ricerca e sperimentazione della ceramica orvietana a palazzo Simoncelli nell’elenco degli interventi di interesse regionale proposti all’Agenzia per la Coesione territoriale da finanziare con le risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione.   Il Ministero per il Sud e la Coesione territoriale ha infatti assegnato alla Regione Umbria una prima quota di risorse del Fondo pari a 27,7 milioni di euro per interventi di immediata cantierabilità e attivazione. Nella ricognizione effettuata dalla giunta regionale, e nello specifico dall’assessorato al Bilancio, sono stati presi in considerazione progetti inseriti in bandi già pubblicati riservando particolare attenzione ai settori produttivi più colpiti dagli effetti generali della crisi pandemica da Covid-19. Tra i 15 progetti di interesse regionale presentati dalla Regione Umbria è stato dunque inserito l’intero finanziamento del progetto definitivo relativo al Museo della ceramica di Orvieto per un importo complessivo di 620.000 euro.

“Il progetto figurava già nel programma regionale di interventi strutturali per gli attrattori culturali diffusi e la Regione si era impegnata a reperire la quota di cofinanziamento prevista, circa 300mila euro

“Il progetto – spiegano il sindaco di Orvieto, Roberta Tardani e l’assessore ai Lavori pubblici, Piergiorgio Pizzo – figurava già nel programma regionale di interventi strutturali per gli attrattori culturali diffusi e la Regione si era impegnata a reperire la quota di cofinanziamento prevista, circa 300mila euro. La decisione di inserirla tra le azioni da finanziare con le risorse del Fondo di coesione nel settore Cultura – Patrimonio e paesaggio non solo potrebbe accelerare i tempi ma ci consentirebbe di finanziare interamente l’intervento. Restiamo ora in attesa delle valutazioni dell’Agenzia per la coesione territoriale e della successiva approvazione del Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (Cipess)”.“Portare a compimento questo progetto – proseguono – servirebbe a rifunzionalizzare uno degli importanti contenitori del centro storico come Palazzo Simoncelli, a valorizzare un settore produttivo di lunga tradizione come quello della ceramica e ad arricchire l’offerta turistica ed esperienziale della città. Come amministrazione crediamo molto in questa operazione per rilanciare il comparto e le decisioni dell’assessore al Bilancio, Paola Agabiti testimoniano l’attenzione della Regione per il nostro territorio. Un altro segnale importante è arrivato in questi giorni anche dal Parlamento con l’approvazione nelle commissioni Bilancio e Finanze del Senato dell’emendamento al ‘Decreto Sostegni’ presentato dai senatori umbri Luca Briziarelli e Fiammetta Modena che prevede l’aumento da 2 a 4 milioni di euro dei fondi per il comparto della ceramica artistica e tradizionale di cui auspicabilmente potrà beneficiare anche Orvieto”.




La triste storia di Carlo, paziente oncologico, invalido ma senza diritto al vaccino, almeno così sembra

Vi vogliamo raccontare una storia di malattia, sofferenza, vaccinazioni non eseguite.  La storia clinica di Carlo (nome di fantasia ndr) inizia nel 2017.  Carlo si reca in ospedale per effettuare degli esami conseguenti a visite di controllo.  La diagnosi è dure, di quelle che non lasciano molte speranze e ti fanno vedere il futuro del tutto nero, senza se e senza ma.  Il 12 luglio Carlo entra in ospedale per essere operato di carcinoma squamoso alla lingua.  Lontano da Orvieto, in un ospedale organizzato, sicuramente, con un’equipe medica preparata e professionale, ma lontano da casa.  Carlo sa benissimo che la sua vita cambierà e al risveglio è tutto ancora più drammaticamente chiaro.  Lingua operata, tolti i denti…prova a muovere il braccio ma lo fa con grandissima fatica perché gli è stato reciso il nervo spinale.  Come tanti altri pazienti oncologici prova a ripartire nonostante le difficoltà, le terapie comunque pesanti, e gli evidenti handicap fisici.  Poi c’è la psiche.  Le ferite si devono rimarginare ma non è facile, assolutamente.  Basta fermarsi a riflettere per rendersi ancora meglio conto che è tutto cambiato.  Anche il piatto preferito è un ricordo.  Da luglio 2017 Carlo deve seguire una “dieta” semiliquida.

La burocrazia, intanto, fa il suo corso e riconosce a Carlo l’esenzione 048 per malati oncologici cono prossima scadenza ad agosto 2022 e gli viene riconosciuta anche l’invalidità al 100%.

A marzo 2020 esplode l’emergenza covid in tutta la sua drammaticità.  E Carlo è ovviamente una persona a rischio.  Attenzione massima, distanziamento e socialità praticamente azzerata.  Qui inizia un’altra storia per Carlo.  Vivere nel timore di essere contagiati…ritornano i timori del 2017.  Intanto si devono proseguire i controlli.  Siamo al 2021.  Ora ci sono i vaccini e Carlo è convinto di avere la precedenza.  Sicuramente sarà tra i primi ad essere vaccinati.  Ne siete certi?  In realtà non è così.  Inizia il rimpallo tra call center, medico di famiglia che non concordano nel diritto ad essere vaccinato dell’amico Carlo.  Il numero verde della Regione Umbria risponde di sì una prima volta, poi un’altra operatrice, risponde nettamente “no”.  Assolutamente!  Sulla piattaforma Carlo non ha diritto ad essere vaccinato.  Nel frattempo c’è per fine maggio una TAC con contrasto prenotata entro la fine di maggio.  Durante uno dei controlli che vengono effettuati ogni 4/6 mesi c’è qualcosa che non va.  Ma Carlo continua a non darsi per vinto nella sua personale battaglia per il vaccino e chiede al medico di famiglia.  Niente da fare, anche in questo caso la risposta è negativa, “non ne ha diritto!”.

Questa è la storia che vi abbiamo voluto raccontare.  Carlo non ha diritto ad essere vaccinato perché non è considerato estremamente fragile e persona a rischio.  E noi domandiamo alla USL e alla Regione Umbria, e lo domandiamo in maniera diretta e semplice: perché Carlo non può essere vaccinato?  Cosa serve per essere definiti estremamente fragili?  E’ possibile che il medico di famiglia possa giudicare in maniera personale?  Noi, insieme a Carlo e sua moglie, attendiamo una risposta da chi è titolato e ha la responsabilità della campagna vaccinale umbra…




Controlli anti-droga e prevenzione covid dei Carabinieri di fronte le scuole superiori di Orvieto, tutto in piena regola

Nella giornata del 13 maggio, nell’ambito del progetto “Scuole Sicure”, i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile del Comando Compagnia Carabinieri di Orvieto e del locale Comando Stazione, anche con l’impiego di una unità cinofila del Nucleo di Ponte Galeria di Roma, hanno svolto una serie di controlli antidroga all’esterno degli Istituti d’Istruzione della Scuola Secondaria di Orvieto finalizzati al contrasto dell’uso di sostanze stupefacenti, con l’ispezione delle aree esterne ai plessi scolastici, della stazione ferroviaria e delle fermate dei bus extraurbani.  Contemporaneamente sono state eseguite verifiche sul rispetto dei protocolli per la limitazione del contagio da virus covid-19 all’interno dei plessi degli Istituti d’Istruzione Secondario Scientifico e Tecnico di Ciconia e Artistico, Classico e Professionale di Orvieto centro, rilevando il rispetto delle norme di sicurezza anti-contagio. 

Nel corso delle attività si è proceduto al controllo di 19 mezzi, all’identificazione di 31 persone, a 3 ispezioni locali delle aree scolastiche con l’unità cinofila, ad esse si sono aggiunte le attività di controllo presso la Stazione ferroviaria, anche sui bagagli di alcuni viaggiatori, e presso la fermata dei bus. Nel corso di dette ispezioni non sono state rinvenute sostanze stupefacenti.




Anche quest’anno niente Palombella, Orvieto in Fiore e Corteo Storico, ma non saranno assenti del tutto

I simboli della tradizione per la ripartenza della città. Si svolgeranno in forma ridotta, statica e simbolica gli eventi della tradizione della città di Orvieto, la Festa della Palombella (23 maggio) e il Corteo storico in occasione delle celebrazioni del Corpus Domini (6 giugno).   Ridotte anche le iniziative della manifestazione “Orvieto in fiore”, annullati invece gli appuntamenti del Corteo delle Dame e della Staffetta dei Quartieri che solitamente si tengono nel corso del week end del Corpus Domini.

“Le limitazioni imposte dal Governo per far fronte all’emergenza sanitaria tuttora in corso – spiegano congiuntamente gli organizzatori Comune di Orvieto, Opera del Duomo, Associazione “Lea Pacini” e Comitato cittadino dei quartieri – non consentono ancora di poter tornare a festeggiare gli eventi identitari della nostra città nella maniera nella quale eravamo abituati, senza contare che l’incertezza su data e modalità delle riaperture ne ha condizionato anche l’organizzazione che solitamente inizia nei mesi precedenti.   Malgrado questo – proseguono – nei prossimi giorni Orvieto si vestirà con i colori della sua storia e non rinuncerà a celebrare le sue tradizioni con iniziative simboliche ma dal grande significato nel rispetto delle disposizioni per garantire il distanziamento interpersonale e il divieto di assembramenti. Aspettando di poter tornare alla normalità che abbiamo perso – concludono – vogliamo comunque dare una tangibile testimonianza di coraggio e fiducia nel futuro, una manifestazione collettiva di passione e di attaccamento alla nostra città”.

Domenica 23 maggio, festa di Pentecoste, come già avvenuto lo scorso anno, non ci sarà il tradizionale e suggestivo volo della Palombella sul sagrato del Duomo. Proseguendo nel solco tracciato nel 2020, anno della Pandemia, anche quest’anno la colomba bianca non sarà donata all’ultima coppia di sposi ma la consegna avrà un significato particolare. Nell’edizione 2020 venne consegnata al personale dell’ospedale di Orvieto come segno di gratitudine per il lavoro svolto da medici e infermieri in tutta Italia per combattere il Coronavirus, quest’anno l’Opera del Duomo ha scelto di consegnarla agli studenti delle scuole superiori della città e quindi idealmente a tutti i giovani che più di altri hanno subito le limitazioni alla socialità imposte dalla pandemia tra cui la prolungata chiusura delle scuole. La colomba verrà consegnata dai figuranti del Comitato Cittadino dei Quartieri che rappresentano Giovanna Monaldeschi della Cervara e Pietro Antonio Monaldeschi della Vipera.

In Duomo, nell’ambito delle iniziative di “Orvieto in fiore”, sarà realizzata una infiorata dai componenti del gruppo infioratori dei quartieri di Orvieto utilizzando il disegno ritenuto migliore tra quelli realizzati dagli studenti delle classi 3C-3D-2A-2C del Liceo Artistico di Orvieto, guidati dalle professoresse Ambrosone, Colonnelli, Moretti e Torsello. Come tutti gli anni il liceo ha collaborato con “Orvieto in fiore” per la realizzazione degli elaborati sul tema scelto dal Vescovo della Diocesi di Orvieto-Todi, S.E. Mons Gualtiero Sigismondi, “Amici perché Fratelli”. Nella settimana che precede la Palombella si terrà il concorso (senza gara) “Balconi e vetrine in fiore con i colori dei Quartieri” in collaborazione tra Comune di Orvieto, Fidapa Bpw e Comitato cittadino dei quartieri con cui si inviteranno gli orvietani a rendere bella e suggestiva la città decorando finestre e balconi con fiori e stendardi del proprio quartiere. I negozi del centro storico esporranno nelle loro vetrine le foto delle edizioni passate di “Orvieto in fiore” in una sorta di mostra diffusa. Il Palio della Palombella non si potrà svolgere ma verrà registrato un breve video con uno spettacolo di sbandieratori e balestrieri che sarà diffuso sui social network. In ricordo del professor Santo Ciconte, infine, verrà esposta nella chiesa di San Domenico l’opera che rappresenta il logo di “Orvieto in fiore” realizzata su idea dell’artista con il laboratorio scultura dell’Unitre.

Per quanto riguarda il Corteo Storico, nella giornata del 6 giugno, non potendosi svolgere la tradizionale sfilata, ci sarà una delegazione dei costumi più rappresentativi che presidierà i palazzi e le finestre di piazza Duomo nel corso della celebrazione in Cattedrale (per cui saranno predisposti anche posti all’aperto) accompagnando poi l’uscita del Sacro Corporale sul sagrato del Duomo. In questi giorni ci sarà modo di omaggiare anche il Corteo delle Dame con le telecamere di una tv nazionale che saranno in città per un servizio di costume.




Roberta Tardani replica al PD, “assessore operativo e vaccinato con Astrazeneca, a marzo indicato per gli under 60, nessun salto quindi”

Il PD è partito lancia in resta all’attacco nei confronti di un assessore vaccinatosi a inizio marzo come previsto dal piano vaccinale regionale.  I consiglieri hanno chiesto e ottenuto con ritardo l’accesso agli atti e da questi si evince che l’assessore che ha tra le sue deleghe quella al bilancio è stato sottoposto a vaccinazione a marzo.  Il sindaco, Roberta Tardani, ha replicato quasi in tempo reale al comunicato dei consiglieri di minoranza.

“L’assessore di cui parla la nota dei gruppi di opposizione ha partecipato attivamente alle funzioni del Centro operativo comunale di Protezione civile e alla gestione delle attività connesse all’emergenza Coronavirus. Tra queste, in diretta collaborazione con il responsabile della Protezione civile comunale e i membri del Coc, la pianificazione e il monitoraggio degli interventi strutturali necessari alla riapertura in sicurezza delle scuole, la gestione dei fondi destinati alla Protezione civile e delle risorse per bonus e incentivi legati all’emergenza sanitaria.

Come ho già avuto modo di spiegare nei giorni scorsi, nell’elenco inviato ad Anci Umbria e seguendo le indicazioni del Cor sono stati correttamente inseriti i membri del Coc, il personale della Polizia locale e quello impiegato attivamente nell’emergenza Coronavirus tra cui anche rappresentanti della Funzione associata di Protezione civile. Categorie che, ribadisco, ne avevano diritto in base alle disposizioni previste dal Piano vaccinale nazionale del Governo in quel momento.

Per correggere nuovamente le velenose insinuazioni dei gruppi di opposizione, preciso che a marzo il vaccino Astrazeneca, oggi Vaxzevria, utilizzato per la campagna destinata ai Coc e alla Polizia locale, era somministrato esclusivamente alle fasce di età sotto i 60 anni e non veniva somministrato agli over 80 e ai soggetti fragili che venivano vaccinati in quel periodo”.




Il PD di Orvieto, “il bilancio dei vaccini in giunta”, è grave e senza giustificazioni

Abbiamo ricevuto venerdì riscontro alla richiesta di accesso agli atti inoltrata il 21 Aprile scorso.   Dieci giorni dopo il termine previsto dal regolamento comunale (Art. 28, comma 3), e dopo reiterati e vani tentativi di ottenere risposte, abbiamo avuto conferma di quanto segnaliamo da oltre un mese. 

Apprendiamo infatti che le deleghe a programmazione e bilancio, tributi, enti e partecipazioni, informatica, lavori pubblici, attività produttive e sviluppo economico, hanno costituito titolo per ottenere il vaccino i primi di marzo (quando l’Umbria vaccinava gli over 80 e gli estremamente fragili).

Qualcosa evidentemente non torna se lo stesso sindaco, con una nota del 20 aprile (http://www.comune.orvieto.tr.it/notizie/precisazione-amministrazione-comunale-su-vaccinazi), precisava che si erano sottoposti a vaccino i soggetti direttamente coinvolti nell’attività operativa del COC e tra questi due membri della Giunta proprio in virtù delle loro deleghe. Ora, come possono le deleghe al bilancio comportare una diretta attività nel COC?

Del resto nessuna funzione di supporto al COC è stata attivata per il titolare delle deleghe al bilancio.

Questi i fatti, gravi, rispetto ai quali è scaduto il tempo delle giustificazioni.

I consiglieri

Martina Mescolini e Federico Giovannini (Partito Democratico), Cristina Croce (Siamo Orvieto), Franco Raimondo Barbabella (Prima gli Orvietani), Giuseppe Germani (Orvieto Civica e Riformista)