Vivere bene e più a lungo si può! Il ciclo di incontri Fidapa BPW Orvieto continua con A.Ge e il “Paese delle rose”

Penultimo appuntamento in streaming il 30 maggio alle ore 16.30 del ciclo organizzato dalla FIDAPA di Orvieto “Vivere bene e più a lungo si può!”. Per questa occasione è stata invitata Monia Pieroni, Presidente dell’Associazione Genitori (A.Ge.) di Orvieto e Roberta Porpori, fidapina e membro del direttivo A.Ge, titolare del salone “Centro Estetica Roberta”.
Ci presenteranno il tema “Il paese delle rose: dedizione, cura e bellezza”. L’A.Ge di Orvieto nel piccolo borgo di Rocca Ripesena ha dato vita, attraverso la realizzazione di un roseto di oltre cinquecento varietà di piante, al “Paese delle rose”, un luogo ameno dove coltivare l’armonia e riscoprire la Bellezza. Il contatto diretto con la Natura
rasserena i cuori e favorisce il benessere psicofisico, specialmente se vi si giunge a piedi attraverso gli antichi sentieri e si passeggia tra i vicoli del paese, dove ogni casa è abbellita da una miriade di fiori. Serenità ed equilibrio, appagamento ed energia sono le emozioni che scuotono i sensi di tutti coloro che si inoltrano tra le viuzze del borgo e le stradine che portano al pianoro, da cui si apre una spettacolare veduta di Orvieto. La sensazione di pace, antidoto naturale allo stress giornaliero, e la magia del momento (specialmente al tramonto), stimolata dai delicati profumi e dai multiformi colori delle rose, avvolgono i visitatori come in un percorso di cromoterapia e aromaterapia. Questa “full immersion” estetica nella Natura favorisce uno stato di Benessere generale, principale tema del nostro ciclo di incontri. Infine, grazie a Roberta Porpori scopriremo le proprietà delle rose, i prodotti naturali che se ne ricavano e alcuni segreti di bellezza per apparire più giovani e belle. Dunque verrà
presentato un percorso completo, in cui Natura e Bellezza si incontrano e fondendosi si amalgamano. La conduzione dell’evento è affidata, oltre alla presidente Fidapa Laura Cicognolo, alla Vice Francesca Compagnucci, membro altresì del Direttivo A.Ge Orvieto. Porteranno i loro saluti la Presidente nazionale Fidapa, Maria Concetta Oliveri, la Presidente Distrettuale Fidapa, Sandra Boldrini, e la Presidente nazionale A.Ge Rosaria D’Anna.
L’incontro potrà essere seguito attraverso la pagina Facebook Fidapa BPW Italy Orvieto e il canale YouTube Fidapa Orvieto




Nuovo logo della città, nuovo portale turistico e promozione digital, parte da liveorvieto la campagna “esperienziale” di Orvieto

Un invito alla scoperta, questo il messaggio che lancia l’operazione di rebranding e restyling del portale turistico del territorio www.liveorvieto.com che sarà on line dalla prossima settimana nella sua veste rinnovata.  Il nuovo logo e il nuovo sito, realizzato dall’agenzia H2H, sono stati presentati questa mattina in conferenza stampa alla presenza del Sindaco di Orvieto e Assessore al Turismo, Roberta Tardani, della responsabile dell’ufficio Cultura e Turismo, Carla Lodi e dalla dirigente del settore, Alessandra Pirro.Si tratta di uno degli interventi previsti nel progetto “Orvieto, un’esperienza aumentata”, in partnership con il Comune di Porano, cofinanziato della Regione Umbria nell’ambito dell’Avviso volto al sostegno alla realizzazione di progetti di valorizzazione e sviluppo dell’offerta turistica territoriale e dei servizi.  Il nuovo brand turistico è un gioco di lettering che descrive il modo con il quale si vive la città di Orvieto e il suo territorio: colorata, movimentata, inaspettata e accogliente. I colori scelti rimandano al primo impatto che si ha arrivando a Orvieto:  la Rupe, con il tufo riconosciuto come tratto identitario, e il cielo sul quale sembra sospesa la città. I tagli delle lettere O che aprono e chiudono il nome della città svelano diversi piani da scoprire e sono aperti al territorio e a chi vorrà esplorarlo.  Il restyling del sito riprende e declina questo concept. La nuova architettura informativa è stata costruita in modo da valorizzare al meglio i contenuti presenti, renderli più fruibili e definendo gerarchie basate sulle aspettative degli utenti. Tre le macroaree: Scopri, dedicata ai contenuti descrittivi e di approfondimento del territorio nel suo complesso, della sua storia e delle sue tradizioni; Visita, dedicata alla promozione dell’offerta ed attività turistica, come le attrazioni naturali e culturali, gli itinerari e le proposte di viaggio composite; Organizza, dedicata ad informazioni utili alla pianificazione di viaggio, come le informazioni logistiche, l’elenco delle strutture presenti e le informazioni sulle visite guidate.Tra i nuovi contenuti più spazio alle proposte di viaggio e agli itinerari outdoor mentre parte fondamentale del sito resta la piattaforma di prenotazione e acquisto on line dei principali monumenti della città già lanciata lo scorso anno e oggi implementata con la possibilità di acquistare i biglietti non solo del pozzo di San Patrizio e del Duomo ma anche del pozzo della Cava e del Museo etrusco “Claudio Faina” alla quale prossimamente si aggiungeranno altre attrazioni della città e del territorio.  

“Con questa operazione di rebranding – ha detto il Sindaco, Roberta Tardani – Orvieto mette al centro il suo territorio ma allo stesso tempo si mette al centro del territorio come marchio unico, immediato e riconoscibile. Il nuovo logo di promozione turistica andrà a sostituire ‘Orvieto città narrante’ ma nel gioco di lettering ne riprende alcuni tratti distintivi rinnovando e innovando l’intuizione di allora di Piergiorgio Maoloni. Un’immagine aperta che si presta a diversi significati: la scritta su due livelli può rimandare alla città di sopra e alla città sotterranea, c’è chi nei tratti della T riconosce le strisce del Duomo o le finestre del pozzo di San Patrizio oppure chi vede nella prima O e nella I un calice di vino. In ogni caso un vero e proprio invito alla scoperta della città e del suo territorio”.“Questo – ha aggiunto – è il primo tassello di un più ampio progetto inserito all’interno del nuovo piano di marketing territoriale che è stato costruito, partecipato e condiviso con gli stakeholder cittadini, dall’Opera del Duomo, alla Fondazione CRO e alla Fondazione Faina, agli operatori perché la comunicazione sulla promozione del città sia una e condivisa.   Il piano sarà presentato l’8 giugno prossimo alla presenza dell’assessore regionale al Turismo, Paola Agabiti.  Da giugno partirà anche una nuova campagna di promozione digital che accompagnerà il lancio del nuovo brand. Ci stiamo preparando alla ripartenza convinti che il turismo e la promozione siano motori fondamentali. I segni di ripresa si cominciano a vedere.   Solo nell’ultimo fine settimana sono stati circa 2000 gli ingressi al pozzo di San Patrizio che, soprattutto dopo l’eliminazione della prenotazione obbligatoria, sta tornando ai livelli pre Covid e complessivamente ha fatto registrare circa 6000 visitatori dalla riapertura. Stiamo allestendo una stagione estiva di eventi per far tornare la città a vivere pronti anche a riorganizzare la città stessa per essere viva e accogliente. Per questo, come avevamo detto prima dell’emergenza sanitaria, anche alla luce delle manifestazioni in programma che saranno presentate la settimana prossima perché si stanno ancora definendo gli aspetti della sicurezza, a partire dal 26 giugno e per tutta l’estate il sabato e la domenica piazza del Popolo sarà completamente pedonale per ospitare piccole e grandi iniziative e per essere a disposizione della città e dei turisti senza penalizzare, nel resto della settimana, l’accessibilità al centro storico. Un lungo lavoro di coordinamento di cui ringrazio l’ufficio cultura e turismo e l’ufficio di staff che ha portato alla progettazione di un marchio di qualità nato dalla verifica puntuale di come la nostra realtà è percepita dall’esterno, cercando di cogliere le criticità e quindi colmare le fragilità che erano abbastanza evidenti all’esterno ma che non vedevamo”.

“Il rebranding e il nuovo piano di marketing territoriale – ha spiegato Carla Lodi – è il frutto del lavoro di tre workshop finalizzati alla definizione di una strategia di alto livello per la valorizzazione dell’offerta turistica di Orvieto e del suo territorio. In particolare il primo workshop è stato dedicato al portale liveorvieto.com, considerato come un elemento centrale di tutta la strategia futura di posizionamento dell’offerta turistica, e ha contribuito alla proposta del nuovo logo in un formato consono all’utilizzo digitale.   Il secondo e il terzo workshop sono stati organizzati allo scopo di raccogliere riflessioni, priorità e idee progettuali relativi al potenziamento e alla promozione del potenziale turistico del territorio orvietano. I due workshop hanno coinvolto i principali stakeholder del territorio con attività di generazione di idee, voto e discussione condivisa.   La discussione è stata aperta dalla presentazione di una serie di ‘challenge’ generate a partire dalle precedenti operazioni di analisi e intervista, corredate da case-studies di successo provenienti dal panorama turistico nazionale e internazionale. A partire dai risultati raccolti durante le attività di workshop e dalle idee proposte e discusse dai partecipanti, sono stati costruiti tre concept di progetti strategici per il potenziamento dell’offerta turistica di Orvieto e del territorio circostante che saranno illustrati nei prossimi giorni e con i quali potremmo  partecipare ai prossimi bandi dedicati della Regione Umbria”.“L’Amministrazione Comunale mai come quest’anno è riuscita a rivitalizzare la città sebbene abbia attraversato un momento difficile e la comunicazione è parte importante di questo processo che in pochi mesi ha visto la città di Orvieto proposta su vari programmi e canali mediatici nazionali  – ha affermato la Dirigente, Alessandra Pirro – in questo senso, possiamo anticipare che dal 7 giugno sarà ad Orvieto, Alberto Angela per un programma di ulteriore approfondimento sulla nostra città e il territorio. La strategia di comunicazione passa attraverso un sito che mediante il sistema delle prenotazioni apre alla città. Il marchio è bello e accattivante e sarà esportato anche nella prospettiva di un marchio che accomuni tutte le principali attività private che operano sul nostro territorio”.  




Lions Club Orvieto, “tutto è pronto per il restauro dei clipei e antefisse in ceramica del porticato di Sant’Andrea opera del Maestro Ciaurro”

Il porticato di Sant’Andrea ha necessità di un profondo restauro, è sotto gli occhi di tutti.  E il Lions Club di Orvieto ha raggiunto l’obiettivo che si era prefissato nell’estate del 2018.  L’anno successivo, il 14 ottobre del 2019 è stato sottoscritto un “Patto di Collaborazione” con il Comune di Orvieto, autorizzato dalla Sovraintendeza Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria.  Un piccolo passo di avvicinamento, allora, che oggi finalmente arriva a compimento per quanto riguarda le pratiche e l’intero iter burocratico.  I Lions sottolineano il grande lavoro svolto da Valentina Satolli, architetto e responsabile dell’Ufficio Patrimonio comunale.  Altri ringraziamenti arrivano per il Comitato Cittadini dei Quartieri “che ha condiviso l’iniziativa – è scritto nel comunicato Lions – e contribuisce con il ricavato della vendita del bellissimo volume La staffetta del Corpus Domini 1968-2018”.  E’ stato molto importante, spiegano dall’associazione il contributo del Consorzio Pragma, che si occupa di conservazione e restauro di beni culturali, e dei restauratori coordinati dalla dottoressa Furelli, responsabile della Sovraintendenza per il procedimento autorizzativo.  Alla fine tutto è pronto per iniziare il restauro dei sei clipei in ceramica raffiguranti le corporazioni orvietane.  Nel lavoro è compreso il restauro o rifacimento delle antefisse in terracotta.

“Contiamo di poter restituire in tempi brevi agli orvietani – conclude il comunicato dei Lions – e ai tanti turisti che amano la nostra città anche questo altro angolo di bellezza completamente restaurato valorizzando l’estro e l’arte del Maestro Ciaurro”




La lettera di protesta di Diana Primavera, “la tomba di mio padre tra sporcizia e risposte mancate dal Comune”

Riceviamo e molto volentieri pubblichiamo questa lettera aperta scritta da Diana Primavera riguardante la situazione della tomba del padre in costruzione nel cimitero di Orvieto. Viene segnalata la manutenzione nulla dell’area

 

Questa è la tomba di mio padre: ciò che gli amministratori definiscono “posto distinto”, per cui chiedono un deposito cauzionale in contanti (nel 2021 IN CONTANTI!) di 516,00 euro, nel caso in cui i parenti sciagurati rovinassero i muri fatiscenti e i vialetti distrutti; restituibile soltanto dopo il controllo attento di un addetto del Comune. Un posto “Distinto” per il quale viene fatta pagare alla famiglia anche la licenza per costruire la lapide, come se si dovesse edificare un appartamento.

Questo è lo spettacolo che si trova davanti mia madre, ogni mattina, con i fiori freschi, scelti uno ad uno, quando va a cercare un minimo di conforto ad un dolore che consolazione non ha. Questa è la tomba di mio padre, piena di cacche viola. È il luogo che in pieno inverno abbiamo scelto non pensando minimamente alla manutenzione conseguente alle defecazioni degli uccelli; abbiamo pensato stupidamente (come succede in quei momenti) che lì ci batte un po’ di sole, c’è un po’ d’ombra, che si trova in una posizione facile da raggiungere, ma alle cacche viola, tra l’altro impossibili da pulire, la nostra mente non c’era proprio arrivata…

Dopo aver fatto presente questa situazione alla signora custode (e so per certo di non essere la prima a segnalare situazioni del genere), al sindaco, all’assessore che dovrebbe occuparsi del cimitero e al personale del Comune, l’unica risposta che ho ricevuto è stata: «capisco, ma non è che posso tagliare i cipressi»!

Il geometra che mi ha liquidato così ha ragione: non può tagliare i cipressi e, tra l’altro, nessuno glielo ha chiesto. Magari, però, avremmo gradito un sopralluogo per valutare, decidere se e come intervenire e assicurarsi che vengano fatte le manutenzioni, che vengano tagliati i rami sporgenti, che vengano puliti i cigli dei vialetti, che venga tagliata l’erba alta…

Pensavo che il compito dell’amministrazione fosse ascoltare i cittadini che chiamano, senza ridicolizzare le loro richieste con risposte ovvie come quella che abbiamo ricevuto io e mia madre, asserendo che era la prima volta che si presentava un problema del genere, quando tutti i frequentatori del cimitero, chi per un motivo e chi per un altro, descrivono situazioni di incuria e di degrado ogni giorno.

Nessuno chiede che gli amministratori o i dipendenti del Comune provvedano a pulire le tombe al cimitero, ma penso sia compito di chi di dovere prendersi cura della nostra (mia, degli amministratori, del personale comunali e di tutti!) città, controllando, per esempio, che chi ha l’appalto delle pulizie, del verde pubblico e delle manutenzioni faccia i lavori per cui viene pagato.

Come posso risolvere questa situazione, che, tra l’altro, sta ritardando la posa in opera del rivestimento in pietra sulla tomba di mio padre? Posso rivolgermi, come privata cittadina, alla ditta cui è affidata la manutenzione del cimitero o deve farlo il Comune? Posso intervenire direttamente (facendo tagliare un ramo o spostare un nido) in un luogo pubblico quando subisco dei danni su una proprietà che ho pagato per 50 anni? Chi potrebbe darmi le risposte che non ho avuto dal Comune?

 

Diana Primavera




Il capitano Giuseppe Viviano, tornato dalla missione in Kosovo, riprende il comando della Compagnia di Orvieto

Il capitano Giuseppe Viviano torna alla guida della Compagnia Carabinieri di Orvieto dopo aver trascorso gli ultimi sette mesi impegnato come “capo cellula” nella base italiana dei Carabinieri MSU (Multinational Specialized Unit) di Pristina in Kosovo.  Recentemente Viviano ha fatto rientro ad Orvieto riprendendo il comando della Compagnia, retta in sua assenza dal neo-promosso capitano Luciano Lappa.

I Carabinieri impegnati nei Balcani sono parte, da oltre vent’anni, della missione “Joint Enterprise NATO” e partecipano attivamente al mantenimento della pace in un territorio difficile, dilaniato dalla guerra e indipendente da pochissimo tempo.

Da parte della redazione di OrvietoLife  buon ritorno e soprattutto buon lavoro al capitano Giuseppe Viviano.




Tentata truffa con falso sms INPS a cittadina orvietana che denuncia tutto alla Polizia

Tornano a colpire i cybercriminali con il sistema dello “smishing” o SMS fishing.  Una cittadina orvietana, ha ricevuto un sms sospetto e senza esitare ha segnalato immediatamente il fatto al Commissariato di Polizia della città.  Questa volta i truffatori digitali hanno escogitato un nuovo metodo piuttosto efficace in questo momento particolarmente difficile.  Gli sms spesso arrivano a persone che sono ancora in attesa dei sussidi di disoccupazione o della cassa integrazione COVID da parte dell’Inps.  Nella pratica l’sms recapitato appare emesso direttamente da “I.N.P.S” e già questo è un primo indizio non non genuinità visto che manca il punto dopo l’ultima lettera.  La cittadina orvietana che si è rivolta alla forze dell’ordine ha sottolineato quanto sia fondamentale la cooperazione tra società civile e polizia. 

Anche lei si è vista recapitare il messaggio  dal falso mittente I.N.P.S con l’avvertimento che l’Ente ha emesso un bonifico invitando a cliccare su un link.  Da tale link si accede ad una pagina con i siti delle principali banche italiane.  L’utente, in attesa del pagamento, viene invitato, nel caso in cui dovesse trovare la sua banca in elenco, a entrare con le proprie credenziali.  Qui scatta il raggiro, infatti, anche l’emittente dell’sms ha accesso ai dati sensibili e molto probabilmente invia un virus “trojan” che di fatto autorizza direttamente il truffatore a trasferire i fondi disponibili sul proprio conto corrente.  In pochi minuti le vittime si vedono svuotati i loro conti.

La polizia invita i cittadini a non aderire a richieste di inserimento di credenziali e altri dati personali e sensibili e di rivolgersi direttamente alle proprie filiali per verificare che effettivamente sia presente in entrata un bonifico a nome “I.N.P.S.”.




Confcommercio Orvieto, “no al nuovo regolamento sul decoro urbano ora e stop alla sagre nel 2021”

Con molta cautela ma a passo spedito l’Italia sta tornando ad una certa normalità.  A giugno avremo la prova generale.  Se i dati epidemiologici continueranno ad essere positivi e in decisa discesa il prossimo mese potrebbe anche farci la sorpresa di aperture più ampie, specialmente all’aperto.  Intanto dal 1° giugno è prevista la riapertura per le attività di somministrazione anche al chiuso fino all’orario del coprifuoco, fin quando previsto.  Intanto a Orvieto, in parallelo si torna a discutere di dehors, nuovo regolamento di arredo urbano e di sagre.  Tutti punti dolenti che ha convinto Giuseppe Santi, presidente di Confcommercio Orvieto, ad intervenire.  In particolare Santi sottolinea come si siano rafforzate le perplessità “circa la proposta di modifica al regolamento in materia di arredo e decoro urbano nel Comune di Orvieto, concernente l’introduzione della possibilità di autorizzare la realizzazione di dehors chiusi”.

Secondo il rappresentante di Confcommercio in questo momento storico con gli esercizi pubblici fortemente penalizzati dalla pandemia, “è particolarmente delicato il tema di un intervento pubblico che incide, in modo selettivo e forse non definitivo, sulla creazione di opportunità di business”.  Durante il confronto tra esercenti e amministrazione è stato proposto il rinvio della modifica anche per favorire ulteriori approfondimenti soprattutto per la “definizione di possibili fattori perequativi che in qualche modo riescano a compensare eventuali vantaggi/svantaggi tra operatori di uno stesso settore”.  Non è assolutamente una bocciatura, si affrettano a sottolineare da Confcommercio, che anzi accoglie con estremo piacere la volontà del Comune di tutelare la qualità urbana del centro storico cittadino, ad esempio “disciplinando i canoni estetici relativi agli arredi esterni allestiti dai pubblici esercizi”.  Ma, ribadiscono da Confcommercio, “nonostante il regolamento vigente già prevedesse tali criteri, in fase autorizzativa, non sono state realmente applicate dall’Ente”.

Il tentativo di rendere omogeneo l’arredo esterno con l’ambiente e soprattutto se si ha a che fare con autorizzazioni multiple in una determinata zona è un must per elevare la qualità urbana ma da Confcommercio chiedono che “stante la situazione attuale, si proceda gradualmente al riallineamento”.  Anche sul fronte della concorrenza Confcommercio critica la scelta temporale, “siamo in una fase in cui le attività – scrive in un comunicato l’organizzazione guidata da Santi – sono in fortissima sofferenza ed è evidente che si rischia di avvantaggiare solo pochi, tanto più che l’urgenza della modifica viene meno in quanto si delinea la possibilità di somministrare anche al chiuso”.  C’è poi il grande punto interrogativo riguardante i vincoli della Sovrintendenza e le deroghe legate all’emergenza covid che, oggi sono ancora valide, ma che in futuro potrebbero anche essere cancellate ingenerando sicura confusione e nuove incertezza in un settore sotto stress finanziario.  “A fronte di una simile prospettiva – sottolinea Giuseppe Santi – ovviamente esprimiamo forte preoccupazione per gli effetti economici che tale indeterminatezza potrebbe provocare sulle attività che dovessero sostenere investimenti per la realizzazione di simili strutture”

Contemporaneamente Confcommercio ricorda un altro punto molto dolente, orami da anni e ora con l’emergenza covid, ancor di più e cioè la presenza delle sagreFipe Confcommercio ha ufficialmente chiesto uno anno bianco per il 2021 e anche Santi invita l’amministrazione comunale ad attivarsi con la regione per chiedere che venga urgentemente rivista l’attuale normativa puntando sulla valorizzazione di un prodotti tipico locale e chiedendo che vanga inserito l’obbligo di somministrate esclusivamente pietanze che hanno quel tale prodotto fra gli ingredienti.

Insomma un contrattacco frontale da parte di Confcommercio che teme un’approvazione in tempi rapidi, secondo alcune indiscrezioni non confermate, addirittura entro luglio, del nuovo regolamento sul decoro urbano e che si riapra il fronte sagre, da sempre molto contestato dagli esercenti che sottolineano come nel corso degli anni queste siano diventate veri e propri esercizi di somministrazione senza i tanti obblighi e con tante, troppe deroghe.




Orvieto va in promozione sulla piattaforma Omnia for Italy dell’Opera Romana Pellegrinaggi

Orvieto è tra le città italiane che saranno in vetrina su Omnia for Italy, il nuovo progetto on line dell’Opera Romana Pellegrinaggi presentato in conferenza stampa a Roma presso la Sala Cardinale Ugo Poletti del Palazzo Lateranense, sede del Vicariato. Presenti il sindaco di Orvieto, Roberta Tardani e il presidente dell’Associazione Carta Unica, Gianluca Polegri.   Sul sito web www.omniaforitaly.org il “pellegrino 2.0”, straniero o italiano, potrà scoprire, prenotare e acquistare diverse esperienze del patrimonio culturale, religioso e artistico dell’Italia cristiana. Il progetto Omnia for Italy nasce, infatti, dall’esperienza digitale di Omnia Vatican&Rome durante i primi mesi della pandemia e sfrutta appieno le risorse della piattaforma dell’Orp creata nel 2016 per Roma Cristiana.  Orvieto sarà presente con il pozzo di San Patrizio, la Carta Unica e i prodotti turistici pensati per la città da Sistema Museo, società che gestisce in concessione i servizi del pozzo di San Patrizio. Complessivamente sono 12 le regioni italiane coinvolte (Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Marche, Molise, Piemonte, Sicilia, Toscana, Umbria, Calabria, Puglia), per un totale di 45 città e 26 diocesi. Ben 70 le diverse proposte in programma: dai Cammini di Leuca alla scoperta di Viterbo con il Duomo e il Palazzo dei Papi, dal Complesso Monumentale del duomo di Siena alla scoperta di Orvieto. E ancora passeggiate al Quartiere dei Gesuiti a Parma, pellegrinaggi nella penisola sorrentina, camminate a Pienza, Cortona, Montepulciano.

“L’accordo con Opera Romana Pellegrinaggi – spiega il sindaco di Orvieto e assessore al Turismo, Roberta Tardani – è il frutto della proficua sinergia tra l’amministrazione comunale, l’associazione ‘Carta Unica’ e Sistema Museo che ci ha consentito di cogliere questa importante opportunità di promozione turistica della città di Orvieto.  L’Opera Romana Pellegrinaggi, oltre all’attività pastorale, gestisce i servizi di incoming per i pellegrini che da tutto il mondo arrivano a Roma e ora con questo nuovo progetto allargherà la propria proposta su tutta l’Italia. Questo ci permetterà di intercettare l’ampio bacino del turista-pellegrino italiano e straniero che attraverso la Carta Unica avrà la chiave per accedere a tutte le meraviglie della nostra città ma soprattutto scoprire l’importante patrimonio religioso di Orvieto, città del Corpus Domini, festività celebrata in tutto il Mondo, e del Duomo che custodisce le reliquie del Miracolo eucaristico.  Questa amministrazione ha voluto e lavorato fortemente  alla riorganizzazione di Carta Unica, che oggi ha una nuova governance,  per metterla al centro dei progetti di promozione – conclude – e allo stesso tempo anche la valorizzazione del turismo religioso rientra tra gli obiettivi del piano di marketing territoriale che è ormai definito e che presenteremo nei prossimi giorni agli stakeholder cittadini e quindi pubblicamente”.

Il lancio del sito web Omnia for Italy tiene a battesimo anche il nuovo logo di Carta Unica, una C e una U che si abbracciano dove la U rappresenta l’immagine astratta della rupe e dei suoi sotterranei che si riempie con le riproduzioni stilizzate e colorate dei principali monumenti della città.“E’ il primo tassello dell’operazione di rebranding e digitalizzazione di Carta Unica che abbiamo avviato nei mesi scorsi su input dell’amministrazione comunale e con il lavoro del nuovo consiglio direttivo”, afferma il presidente Gianluca Polegri. “A metà giugno – prosegue – sarà on line il nuovo sito web dove finalmente sarà possibile acquistare direttamente Carta Unica e quindi l’accesso a tutte le principali attrazioni della città. Successivamente ci concentreremo sull’altro obiettivo che ci siamo dati ovvero ricostruire e ampliare una efficace rete di commercializzazione e vendita inserendo maggiori servizi per i turisti. In questo senso l’accordo con Opera Romana Pellegrinaggi rappresenta una prestigiosa vetrina sul web per Orvieto e per Carta Unica”.




Grave furto alla sede di “Mister T”, rubate tutte le attrezzature musicali

Un grave furto ha colpito il centro di aggregazione giovanile Mister T, un luogo d’incontro e di crescita per gli adolescenti e non solo della città.  Gli appassionati di musica sono i più colpiti perché i ladri hanno portato via tutte le attrezzature frutto di sacrifici da parte di tutti.  Un episodio inqualificabile e che fa tornare in primo piano il tema della sicurezza e soprattutto della prevenzione dei crimini predatori che già due anni fa, prima della pandemia, aveva sollevato polemiche e allarme in particolare tra i più anziani.  Non è la prima volta che strutture pubbliche o a disposizione della popolazione sono bersaglio di furti e l’episodio relativo al Mister T conferma che il problema è presente più che mai.  Di seguito la lettera scritta dall’associazione P285.

Carissimi amici,

a malincuore dobbiamo comunicare alla comunità orvietana che il nostro centro di aggregazione giovanile è stato oggetto di una grave effrazione. Chi si è introdotto furtivamente negli spazi del Mr. Tamburino ha sfondato le porte delle sale prova e di alcuni uffici per poi rubare mixer, casse, amplificatori ecc., saccheggiando la quasi totalità delle dotazioni musicali.   Si pensa che il furto con scasso sia avvenuto non più tardi di qualche giorno fa. Questo accadeva esattamente a ridosso della decisione da parte dell’associazione di riaprire al pubblico dopo la lunghissima chiusura imposta dalla contingenza pandemica. Tutto ciò non è per noi motivo di scoraggiamento ma anzi ci obbliga a riflettere sull’importanza dell’educazione alla comunione e alla civiltà, valori ai quali, evidentemente, gli autori del furto non sono stati formati. 

Il centro d’aggregazione per anni ha dato vita ad attività laboratoriali e vari eventi di natura artistica. Sono state messe a disposizione due sale prova frequentatissime dalla maggior parte delle band locali e una sala concerti per le esibizioni. Tutto ciò è stato portato avanti in forma pressoché volontaria da un piccolo gruppo di associati col solo obbiettivo di offrire uno spazio di espressione ai giovani del territorio e favorire uno spirito di amicizia e responsabilità depotenziando marginalità e devianze.

Chiediamo pertanto l’aiuto di tutti coloro che si sentono vicini al Centro e desiderano sostenerlo materialmente e moralmente. Nelle prossime ore comunicheremo le modalità attraverso cui avviare una piccola “raccolta fondi” per ridare ‘corpo’ all’anima ancora forte e motivata del nostro Mr. T. 

Associazione P285




I gruppi di minoranza, Palazzo del Capitano del Popolo, quale futuro?

Dallo scorso agosto il Palazzo del Capitano del Popolo è tornato nella disponibilità diretta del Comune di Orvieto per lo scioglimento anticipato della convenzione che legava l’amministrazione alla Tandem SpA dall’anno precedente.  A chiedere lo scioglimento è stata la stessa Tandem, per le difficoltà emerse a causa del covid-19 che hanno di fatto bloccato ogni attività congressuale che riprenderà solo a partire dal prossimo mese di luglio.  I gruppi di opposizione hanno presentato un’interrogazione per conoscere quali siano le azioni e le possibili soluzioni che intende adottare l’amministrazione per far ripartire uno dei principali attrattori della città.  Di seguito il teso integrale dell’interrogazione.

 

Nello scorso mese di agosto l’amministrazione ha accettato la richiesta presentata da Tandem S.p.A. di scioglimento, per mutuo consenso, stante le difficoltà scaturite dall’emergenza Covid-19, della convenzione tra il Comune di Orvieto e la società stessa per la concessione in gestione del Palazzo del Capitano del Popolo di Orvieto sottoscritta il 14 marzo 2019;

in tale occasione l’amministrazione faceva sapere attraverso i mezzi di comunicazione che lo scioglimento anticipato della convenzione con Tandem, con il conseguente rientro del controllo diretto da parte del Comune, imponeva di “individuare soluzioni che garantissero la fruibilità del Palazzo” e che “aveva già intrapreso un confronto per valutare la forma migliore di gestione in grado di valorizzare l’asset in maniera integrata attraverso modalità che ne assicurassero la piena funzionalità anche a vantaggio dell’economia cittadina”;

Considerato che 

dal momento dello scioglimento della convenzione con la società Tandem spa ad oggi sono trascorsi nove mesi e non si intravedono le soluzioni individuate dall’amministrazione per il ripristino della funzionalità del Palazzo del Capitano del Popolo, mentre si è a conoscenza esclusivamente dell’utilizzo, una tantum, del piano terra dello stesso come location per il meritorio evento di Orvieto Comics, nonchè per l’espletamento delle procedure amministrative relative ai concorsi pubblici indetti dal Comune; 

Considerato ancora che

Con l’ultimo DPCM recante misure urgenti per la graduale ripresa delle attività economiche e sociali nel rispetto delle esigenze di contenimento della diffusione dell’epidemia da COVID-19” è stata disposta per il 1° luglio la ripresa di convegni e congressi, nel rispetto di protocolli e linee guida attualmente adottati;

Il Palazzo del Capitano del Popolo è uno degli asset strategici della città la cui gestione efficiente rappresenterebbe, soprattutto in un momento storico come quello che stiamo attraversando, di rinascita e ripartenza post Covid, non solo un prezioso valore in se, ma anche una concreta risorsa economica, in particolare in un’ottica di sviluppo di quel segmento turistico-congressuale a cui Orvieto è naturalmente vocata sia per posizione geografica sia per il peculiare contesto storico-architettonico e ambientale;

Quanto premesso

Si chiede 

  • quale tipologia e/o forma di gestione ha potuto individuare l’amministrazione per la fruibilità del Palazzo del Popolo;
  • quali sono i soggetti e/o gli operatori con i quali l’amministrazione ha intrapreso il confronto e quali  strategie sono emerse.

Cristina Croce, Martina Mescolini, Federico Giovannini, Giuseppe Germani, Franco Raimondo Barbabella