Ferzan Ozpetek al Macinelli per girare la serie “Le fate ignoranti”

Il Teatro Mancinelli di Orvieto ha fatto da location alle riprese de “Le Fate Ignoranti”, la serie tv ispirata al film omonimo che sarà disponibile su Star per la piattaforma Disney+. Nel set allestito sul palco del teatro orvietano il regista Ferzan Ozpetek e due dei protagonisti, Cristiana Capotondi ed Eduardo Scarpetta. Otto gli episodi previsti, scritti da Gianni Romoli (che aveva firmato anche il film per il cinema), Carlotta Corradi e Massimo Bacchini. La regia è a cura di Ferzan Ozpetek e Gianluca Mazzella. Nel cast, tra gli altri, Luca Argentero, Ambra Angiolini, Anna Ferzetti, Serra Ylmaz, Carla Signoris, Paola Minaccioni. L’arrivo in tv è previsto nel 2022 su Disney+, all’interno del catalogo Star, ma sarà visibile anche su Sky Q

Circa 50 le persone della troupe che sono arrivate a Orvieto tra lunedì e martedì per l’allestimento della scenografia e le riprese. Una trentina le comparse che hanno preso parte al set e che sono state reclutate in città. “Orvieto si conferma ancora un set naturale per il cinema e la tv – commenta il Sindaco, Roberta Tardani – non solo per la bellezza dei luoghi che può mettere a disposizione, come il nostro meraviglioso teatro, ma anche per l’organizzazione e l’accoglienza che gli uffici comunali e la città sanno mettere a disposizione delle produzioni cinematografiche. Dopo il film ‘Carla’ sulla vita di Carla Fracci e ‘La Befana vien di notte – Le origini’ nei prossimi mesi ci sarà dunque un’altra importante vetrina per le location della nostra città. Stiamo inoltre lavorando per accogliere altre produzioni potendo sfruttare l’avviso per il Film Fund recentemente pubblicato dalla Regione Umbria nell’ambito delle attività della Film Commission. In questi giorni inoltre – conclude – Alberto Angela sta girando in città le riprese della nuova stagione di ‘Meraviglie – La Penisola dei tesori’ che dedicherà una puntata a Orvieto”.  




Operazione “Zona Bianca” polizia e carabinieri arrestano tre persone e recuperano refurtiva

Le forze dell’ordine dell’orvietano hanno dato via all’operazione “Zona Bianca” che si è rivelata un grande successo. In due giorni, tra il 7 e l’8 giugno, infatti, sono stati fermati in totale 3 individui tutti tra i 24 e i 30 anni circa di nazionalità serba e poi sono stati firmati 4 fogli di via.

Ma vediamo come si sono svolti i fatti. Nella mattinata del 7 giugno un cittadino segnala al Numero Unico di Emergenza la presenza di tre persone sospette a bordo di una Fiat panda blu nella zona di Sferracavallo. Immediatamente iniziano le ricerche dei sospetti e una pattuglia del nucleo radiomobile dei carabinieri intercetta l’auto intorno alle 11 all’inizio della strada Bagnorese. Gli occupanti, due donne e un uomo, riescono a fuggire a piedi in direzione via Monte Bianco. Nel frattempo anche un’auto civetta della squadra anti-crimine della Polizia arriva nella stessa zona, e dopo aver velocemente appreso dai colleghi dell’Arma l’accaduto, hanno iniziato a loro volta le ricerche dei fuggitivi. Nel frattempo all’interno dell’auto abbandonata sono stati rivenuti gioielli con ogni probabilità provenienti da furti messi in atto poco prima. Polizia e Carabinieri insieme agli agenti della Polstrada hanno iniziato la ricerca delle persone fuggite anche grazie alla descrizione fornita da alcuni cittadini che li avevano notati correre nelle loro proprietà. Alle 13, sempre del 7 giugno, dopo una segnalazione di una signora che aveva notato strani movimenti in un casottino abbandonato di fronte la propria abitazione, una pattuglia della polizia ha individuato due dei fuggitivi riuscendo a fermare e trarre in arresto una ragazza di nazionalità serba. L’uomo riesce a darsi alla fuga. Nel casottino vengono rinvenuti altri preziosi provenienti dal furto in un’abitazione. La ragazza ha fornito una descrizione dell’uomo e, grazie alla polizia scientifica, è stato individuato tramite un precedente fotosegnalamento, risultando gravato da precedenti per reati contro il patrimonio, ricettazione e rapina. Scattano immediatamente le ricerche portate avanti fino a notte fonda dalle forze dell’ordine del territorio orvietano. Verso le 14 del 7 giugno una volante ha individuato altre tre persone sospette a bordo di una Golf in via Monte Bianco. I tre, tutti di nazionalità serba, hanno numerosi precedenti penali contro il patrimonio e sono stati trovati in possesso di chiavi e grimaldelli senza giustificato motivo. Uno di loro, poi, è anche gravato di un ordine di detenzione domiciliare emesso dalla Procura di Roma. L’individuo viene riportato al domicilio coatto dove avrebbe dovuto scontare la pena per furto aggravato avvisando la locale stazione dei carabinieri. A bordo dell’auto vengono rinvenuti attrezzi atti allo scasso, grimaldelli, radioline e 2500 euro in contanti e per questo il proprietario viene denunciato.

A carico dei 4 individui fermati viene emesso un divieto di ritorno sul territorio per tre anni dal Questore di Terni. Nel frattempo due famiglie nella serata del 7 giugno hanno denunciato di aver subito dei furti e, riconoscendo tra la refurtiva, gli oggetti di loro proprietà ne sono rientrati immediatamente in possesso. Le ricerche non si sono fermate e nella mattinata dell’8 giugno, probabilmente dopo aver passato la notte all’addiaccio, il fuggitivo ha rubato un’auto in zona Tor di Monte. Dopo aver imboccato la A1 in direzione sud è stato intercettato da una pattuglia della Polstrada di Roma nord e, dopo un inseguimento durato una ventina di minuti è stato intercettato e tratto in arresto all’altezza di Guidonia.

Nel corso della conferenza stampa congiunta, presenti il comandante della compagnia carabinieri di Orvieto, il capitano Giuseppe Viviano, e il dirigente della polizia, Filippo Girella, hanno sottolineato due fatti in particolare, la partecipazione dei cittadini e grazie alle precise e puntuali segnalazioni hanno indirizzato le indagini, ancora in corso, per individuare altre due persone che sono riuscite a scappare. Sia Viviano che Girella hanno anche spiegato come il reato sia fra i più odiosi in assoluto perché “mettono le mani nell’intimità della casa” e soprattutto “lascia un grande senso di insicurezza nei cittadini, colpiti direttamente dai reati”. Hanno poi espresso soddisfazione per il risultato che ha portato all’arresto di veri e propri “professionisti del mestiere” tutti provenienti dai campi rom intorno alla Capitale.




Orvietolife, il quotidiano al servizio dei cittadini

Ci siamo, a piccoli passi si procede con la nuova grafica e il nuovo concept di Orvietolife, il quotidiano del territorio che vuole essere sempre di più al servizio dei cittadini. Siamo a quasi 8 mila followers, che ringraziamo uno ad uno per la fiducia e in primis a loro dedichiamo questo rinnovamento.

Ma cosa sarà OrvietoLife? Prima di tutto un luogo di dibattito, di idee, di critica, anche dura, ma sempre aperto al dialogo. Sarà il quotidiano che andrà a ricercare le notizie, scomode a volte, altre volte positive, ma sempre dalla parte del cittadino. Al centro ci sono la città, il territorio nel senso ampio del termine e le persone con le loro necessità. E’ una sfida che abbiamo voluto accettare lanciando il cuore oltre l’ostacolo in un momento storico sicuramente complesso ed economicamente difficile.

OrvietoLife vuole diventare il punto di riferimento del dibattito e anche per questo abbiamo potenziato i principali canali social: Facebook, Linkedin, Twitter, Telegram, Whatsapp, Instangram. Ma non c’è solo il virtuale; ogni giorno ci siamo per raccontare il territorio e per ascoltare quello che il territorio vuole raccontare. Senza passi più lunghi della gamba, giorno dopo giorno costruiremo un nuovo OrvietoLife anche con il vostro aiuto. Lo sforzo produttivo del “TG OrvietoLife” continuerà e dopo l’estate tornerà quotidiano. Il canale YouTube sarà il luogo dei video e dei nostri approfondimenti con ZOOM e POLITICS.

Le nostre parole chiave sono ascolto, racconto, indipendenza e ci teniamo. Siamo scomodi? Sì, lo siamo, e ne siamo contenti. Essere scomodi significa avere una propria idea, una propria linea e, di solito, si è antipatici ai potenti, ai “furbetti” e non ci dispiace. E’ il ruolo che ci siamo scelti, da sempre, e che continueremo ad avere in futuro. Questo, però, non significa essere distruttivi e colpire la persona. OrvietoLife è critico ma allo stesso tempo propositivo e pronto ad accettare l’opinione di tutti coloro che vogliono il bene di Orvieto e del territorio.

Questo è il nostro progetto, coraggioso, che si svilupperà anche dal punto di vista delle comunicazione promozionale con tante novità che vi segnaleremo di volta in volta. Intanto vogliamo continuare a crescere con il vostro insostituibile aiuto e allora vi invitiamo a iscrivervi alle nostre pagine e ai nostri canali social. E’ semplice e vi assicuriamo che insieme ci divertiremo e porteremo il nostro piccolo contributo per tentare di far crescere la città con un occhio attento a quello che avviene intorno a noi, aprendoci e non chiudendoci a riccio, è dannoso e non preserva dalle crisi, anzi le aggrava e le rende difficili da risolvere.

Grazie ancora ai nostri lettori, ai nostri clienti pubblicitari e a chi condivide il nostro progetto!

 




Anche quest’anno per la festa di Sant’Antonio a San Giovenale niente festeggiamenti civili

Per il secondo anno consecutivo, a causa delle restrizioni per l’emergenza Covid-19, i festeggiamenti e le celebrazioni per la tradizionale festa di Sant’Antonio da Padova avranno luogo in forma estremamente ridotta.  Il quartiere medievale di Orvieto si vede costretto, con rammarico, a rinunciare ad uno dei momenti più fortemente legati alla tradizione popolare e alla devozione dell’intero territorio: sono infatti annullati tutti i festeggiamenti civili che animavano la zona di San Giovenale, dalla cena nel giardino alle manifestazioni in piazza, dalle attività ludiche alle serate di intrattenimento.  Annullata anche la suggestiva processione in notturna con la storica e preziosa statua del santo francescano dalla tunica completamente damascata in oro.  Resteranno comunque alcune celebrazioni essenziali, che avranno luogo tutte all’interno della ultra-millenaria chiesa di San Giovenale, nel rispetto del distanziamento e delle prescrizioni previste dai protocolli anti-Covid.Si inizierà con un triduo di preparazione alla festa:

– giovedì 10 alle 17 Santo Rosario e alle 17,30 Santa Messa;

– venerdì 11 alle 17 Santo Rosario, alle 17,30 Santa Messa e alle 18 Adorazione Eucaristica;

– sabato 12 alle 17,30 Santo Rosario e alle 18 Santa Messa prefestiva.

Per culminare con la Santa Messa festiva di domenica 13, ricorrenza di Sant’Antonio da Padova, che si terrà alle ore 11 con la partecipazione dei portatori della statua del santo.  Durante le celebrazioni e i momenti di raccoglimento, si pregherà anche per la salute di tutti i devoti del santo frate così caro alla devozione degli orvietani, di tutti i fedeli e di tutto il mondo.

La parrocchia, i portatori e il comitato parrocchiale danno ovviamente appuntamento, Dio volendo e con l’aiuto di Sant’Antonio, ai festeggiamenti del prossimo anno, quando si spera di poter recuperare la gioia di stare insieme e abbracciarsi fraternamente come era consuetudine fino a due anni fa.




Per la ripartenza turistica di Orvieto si punta su itinerari esperienziali, eventi e “adventure”

Itinerari esperienziali immersivi, eventi e gamification, sono queste le tre linee progettuali con obiettivi di medio-lungo periodo contenuti nel piano di marketing territoriale del Comune di Orvieto presentato alla Sala Digipass della biblioteca comunale nel corso dell’iniziativa “Turismo, l’esperienza autentica di Orvieto per la ripartenza” alla quale ha partecipato l’assessore al Turismo e alla Cultura della Regione Umbria, Paola Agabiti Urbani.

Il piano, che comprende una fase di analisi dell’offerta turistica, del sentiment dei turisti sull’esperienza a Orvieto e l’elaborazione di tre proposte per la valorizzazione delle risorse turistiche del territorio, fa parte degli interventi inseriti nel progetto “Orvieto, un’esperienza aumentata”, di cui è partner anche il Comune di Porano, cofinanziato della Regione Umbria.  Il lavoro, curato dall’agenzia di comunicazione H2H, ha idealmente proseguito quello realizzato in occasione della campagna di promozione post lockdown “Orvieto città viva esperienza autentica” ed è il frutto di tre workshop che hanno coinvolto tutti i principali stakeholder cittadini (istituzioni, operatori di settore e associazioni) nel rebranding del portale di promozione turistica del territorio www.liveorvieto.com e nella definizione delle idee vincenti sulle quali costruire le politiche turistiche dei prossimi anni.   Ad illustrare i risultati sono stati Marcello Pavan responsabile Business Development di H2H che ha parlato di “un progetto molto ampio e di lunga prospettiva, una visione più che un punto di arrivo” e Andrea Di Napoli Ux Designer; presente Gianni Trotta, responsabile Digital Strategy & Performance.  Nel corso dei workshop sono stati raccolti più di 70 spunti e 26 idee progettuali concrete focalizzati sull’arricchimento del valore esperienziale del territorio. Sono progetti di costruzione di un’offerta originale, in grado di coinvolgere direttamente il turista, di portarlo dietro le quinte e di farlo interagire con il territorio in maniera diversa. Dall’analisi e la rielaborazione di tutti i contributi emerse durante i workshop sono nati tre concept differenti: Orvieto Experience, Orvieto Always On e Orvieto Adventure.

Orvieto Experience mette al centro dell’esperienza il viaggio inteso come esplorazione, scoperta e immersione in un tema, una passione, una cultura. L’ispirazione e l’immersione sono al centro dell’esperienza per scoprire e vivere il territorio dell’Orvietano in modo vivo e autentico. Le aree di interesse tematico, che diventano ognuno un prodotto turistico, sono Storie di artigianato, I piaceri della tavola, Religione e misteri, Rivivere la storia, Land Art&Territorio. Nel corso della presentazione è stato sviluppato il tema delle “Storie di artigianato”. L’obiettivo è quello di promuovere una strategia collettiva che superi l’individualità della singola bottega, spesso troppo nascosta e sconosciuta, creare itinerari-tour permanenti che possano mettere in evidenza le eccellenze del territorio dell’Orvietano, le piccole botteghe storiche e i maestri artigiani, con l’intento di mostrare e tramandare i loro preziosi antichi mestieri e manufatti. Si vuole cosi valorizzare il turismo esperienziale legato alle eccellenze artigiane costruendo un’offerta di workshop e attività sul territorio per rendere i turisti protagonisti attivi, entrando in sintonia con la cultura e tradizioni della bottega che visita.

Orvieto Always On invece non significa solamente vivere la città, ma farlo live, “dal vivo” grazie agli eventi che durante tutto l’anno animano il territorio, arricchendo il palinsesto di attività già in essere con eventi di diverso tipo e durata, capaci di stimolare curiosità intellettuale ed emozioni. Eventi speciali che riflettano l’autenticità e I valori della comunità per permettere a turisti e cittadini di partecipare e vivere il territorio in modo differente e partecipativo. Tra gli obiettivi indicati quello di creare nuovi eventi per completare l’offerta annuale e rendere attrattivo il territorio in ogni stagione, inserendo eventi dedicati a quelle tematiche non ancora sufficientemente sviluppate, potenziare l’attività di comunicazione degli eventi lavorando su marketing mix diversi come tipologia e canali, creare pacchetti turistici ad hoc per ogni evento/festival/iniziativa puntando sulla formula chiavi in mano in modo da facilitare la promozione e la prenotazione.

Orvieto Adventure è infine un programma di esplorazione interattiva che si propone di offrire esperienze di storytelling e gioco che guidano il turista nella scoperta del territorio e delle sue attrazioni. Il progetto, attraverso un’app dedicata che prevede audiobook, quiz e  a giochi ad alta interazione attraverso la realtà aumentata, offre l’occasione di raccontare in modo diverso la città, spinge il turista ad un ruolo attivo, trasformandolo da passivo fruitore e osservatore ad un esploratore coinvolto in prima persona nella storia della città.Per quanto riguarda la parte di sentiment analisys, lo studio ha analizzato i feedback rilasciati dai visitatori di Orvieto sul canale digitale Google Places, evidenziando criticità e punti di forza che possono influenzare la visita di un turista nella città. L’analisi ha interessato diverse categorie: Attrazioni, Ristorazione, Hospitality, Parcheggi. Per ciascuna di queste sono stati calcolati il sentiment medio aggregato e il rating medio aggregato degli ultimi due anni (dal 1 gennaio 2019 al 1 gennaio 2021) e si è proceduto al confronto tra la città di Orvieto e i cinque principali competitor rilevati: Siena, Assisi, Spoleto, Pienza e Civita di Bagnoregio. Dall’analisi sulle attrazioni è emerso un sentiment decisamente positivo (4.35), con un rating medio di 4.67. Il tema del prezzo è quello che riscontra opinioni e feedback meno positivi. Molto buoni anche i giudizi sulla ristorazione, con un sentiment di 4.37 e un rating di 4.41, e sulle strutture ricettive, con un sentiment di 4.40 e un rating di 4.35. Nel confronto con i competitor, sulle attrazioni Orvieto si contende il primo posto nel rating con Assisi e Siena e batte tutti nel campo della ristorazione. Abstract del progetto al link https://share.h2h.net/index.php/s/H3DpiWtpmgcHY3D

“In questo anno, anche grazie alla collaborazione con la Regione Umbria e con l’assessore Paola Agabiti – ha detto il sindaco di Orvieto e assessore al Turismo, Roberta Tardani – non abbiamo mai smesso di raccontare l’esperienza autentica che si vive nella nostra città facendo accendere su Orvieto i riflettori di tutti i media nazionali e non solo, rivendicando un ruolo da protagonisti in Umbria e non da semplice foto di copertina. Ma in questo anno non abbiamo mai smesso di pianificare il futuro e abbiamo lavorato insieme alla città per costruire un piano di marketing territoriale che dopo l’emergenza ci desse delle prospettive di medio-lungo termine. Oggi quel lavoro arriva a compimento. Un piano che, sin dall’inizio, abbiamo voluto essere concreto e operativo, che ci dicesse sì quali sono i nostri problemi e quali le criticità del nostro sistema ma che ci facesse capire come ci vedono da fuori, cosa dicono di noi, quale è il confronto con altre realtà simili alla nostra ma soprattutto che individuasse soluzioni e ci fornisse una progettualità spendibile da subito per valorizzare le risorse turistiche del territorio”.“E’ stato un lavoro lungo – ha aggiunto – complicato anche per via delle limitazioni dell’emergenza sanitaria che ci hanno impedito di organizzare incontri e workshop in presenza, ma è stato un lavoro corale dove tutti hanno potuto dare il loro contributo. Abbiamo un nuovo brand turistico, che mette il territorio al centro dell’offerta ma pone Orvieto al centro del territorio, abbiamo un sito web di promozione turistica rinnovato, più completo e più efficace, oggi presentiamo le tre proposte che sono già progetti da mettere in campo sui quali coinvolgere tutta la città e reperire risorse a partire da quelle che la Regione Umbria si appresta a mettere a disposizione. Quello di oggi non è dunque un punto di arrivo ma un punto di partenza, anzi di ripartenza”.

“Un ringraziamento particolare va al Comune di Orvieto e alla Regione – ha affermato Marco Conticelli, sindaco di Porano – perché abbiamo iniziato ad intraprendere un percorso che vede Orvieto al centro ed il suo territorio protagonista di questo progetto e di altri che seguiranno. Sono felice di poter collaborare a questo progetto di territorio che, per il Comune di Porano vede evidenziati due aspetti fondamentali: gli attrattori culturali e gli itinerari naturalistici. Porano è il Comune più vicino ad Orvieto situato in una posizione collinare e meta di persone, anche di una certa notorietà, che hanno scelto il nostro territorio per la loro residenza. Stiamo lavorando sulle emergenze culturali e naturali. Porano è un territorio di Etruschi e infatti la sezione del progetto si intitola ‘territorio degli Etruschi’. In questo senso abbiamo intrapreso una collaborazione concreta con la Soprintendenza e sono prossimi gli interventi sulla tomba Hescana e le tombe Golini e poi c’è il gioiello di villa Paolina sede del CNR che, relativamente al parco, è gestita direttamente dal Comune di Porano su convenzione con la Provincia di Terni. Quel sito diventerà una ulteriore possibilità di sviluppare iniziative. Quanto ai percorsi naturalistici il territorio di Porano che guarda verso l’alto viterbese, ne è ricco. Nei giorni scorsi è stato inaugurato un nuovo percorso con il CAI. Un territorio quindi quello di Porano che costituisce una continuità importante rispetto all’ambito comunale di Orvieto. L’importanza del progetto sta nella continuità territoriale che è possibile con le collaborazioni trasversali di territorio”. 

“E’ un piacere vedere la realizzazione di questo importante progetto, perché la Regione dà tutto il supporto; ma vedere realizzati con risorse pubbliche progetti che hanno coinvolto due Enti Pubblici e i loro Sindaci, con la partecipazione diretta degli operatori che ogni giorno sono a contatto con la realtà è un segnale molto positivo” ha detto l’assessore regionale al Turismo e alla Cultura, Paola Agabiti Urbani che ha proseguito “presto pubblicheremo un nuovo bando che consentirà di completare questo progetto. La profilatura del turista che il progetto di marketing territoriale di Orvieto ci rappresenta, è una istantanea dei punti di forza non solo di questa città ma di una importante parte del territorio regionale. E’ stato fatto un lavoro fondamentale e importante che è una base anche per la Regione, che fornirà un aiuto e un supporto necessario per portarlo a compimento”.“Quello di Orvieto e il suo territorio è un legame fortemente attrattivo – ha proseguito – in questa città si respira la storia, il sapere, la maestria delle botteghe artigiane, il vivere lento che caratterizza anche i nostri borghi quindi fa particolarmente piacere vedere che, nonostante questi mesi difficili, i Comuni hanno messo in cantiere progetti importanti che riguardano non solo il brand ma anche gli eventi che il Comune sta già mettendo in campo, da UJW ad altri appuntamenti. Un territorio che ben si presta alle produzioni cinematografiche che, come Regione, attraverso la nuova Umbria Film Commission ci auguriamo di poter attrarre per nuove produzioni in tutta la regione e quindi anche in questa realtà territoriale.   Le idee progettuali che il progetto ci rappresenta tendono al turismo esperienziale che lascia al turista emozioni nuove e la voglia di tornare. Il lavoro fatto ricalca molto di ciò che come Regione abbiamo iniziato a fare per conoscere meglio il turista che sceglie la nostra regione. Oggi sappiamo che la domanda che proviene dal ‘turista post Covid’ è molto diversa da quella del ‘turista pre Covid’ ed anche per questo l’impostazione della campagna di promozione della Regione Umbria – ‘io amo il mare dell’Umbria’ – è stata molto modificata. La strada da percorrere è lunga, stiamo però lavorando sotto una molteplicità di aspetti, come sanno gli operatori del settore che ho incontrato proprio questa mattina presso il Comune. Stiamo lavorando ad un’app regionale con partner nazionali e internazionali per fare un progetto che ossa fare dell’Umbria un brand corporate che sia da collettore per tutte le realtà territoriali. Oggi abbiamo la dimostrazione tangibile che la strategia regionale per avere successo non può andare da sola ma deve essere condivisa e declinata il più possibile a livello territoriale, facendo del turismo un elemento essenziale di crescita economica”. 




Acconto IMU la scadenza è per il 16 giugno, chi paga e chi è esentato

L’Ufficio Tributi del Comune rende noto che l’acconto dell’IMU per l’anno 2021 dovrà essere effettuato entro il 16 giugno 2021 secondo le aliquote riportate nel Prospetto aliquote IMU 2021.

Sono mantenute, alle stesse condizioni, anche per l’IMU 2021, le seguenti riduzioni:- riduzione del 50% per la casa concessa in comodato gratuito a parenti in linea retta entro il primo grado, genitori-figli;- riduzione del 50% per gli immobili inagibili e inabitabili e per gli immobili storici;- riduzione del 25% per gli immobili locati a canone concordato. Viene mantenuta anche l’esenzione totale o parziale per gli immobili posseduti da enti non commerciali, a particolari condizioni, e l’esenzione per i terreni agricoli. Non sono previste, invece, esenzioni per i titolari di pensione estera iscritti all’Aire, i quali dovranno effettuare i versamenti sui fabbricati secondo l’aliquota ordinaria. 

L’art. 1, comma 599, della Legge n.178/2020, ha previsto l’esenzione dal pagamento della rata dell’acconto Imu 2021, per le categorie di operatori di operatori economici:

– immobili adibiti a stabilimenti balneari marittimi, lacuali  e fluviali, nonché immobili degli stabilimenti termali; 

– immobili rientranti nella categoria catastale D/2  e  relative pertinenze, immobili degli agriturismi, dei villaggi turistici, degli ostelli della gioventù, dei rifugi di montagna, delle colonie marine e montane, degli affittacamere per  brevi  soggiorni,  delle  case  e appartamenti per vacanze, dei bed & breakfast, dei  residence  e  dei campeggi, a condizione che i relativi proprietari siano anche gestori delle attività ivi esercitate; 

– immobili rientranti nella categoria  catastale  D  in  uso  da parte di imprese esercenti attività  di  allestimenti  di  strutture espositive nell’ambito di eventi fieristici o manifestazioni; 

– immobili rientranti nella categoria catastale D/3 destinati  a spettacoli cinematografici, teatri e sale per concerti e  spettacoli, a condizione che i relativi proprietari  siano  anche  gestori  delle attività ivi esercitate; 

– immobili destinati a discoteche, sale da ballo,  night-club  e simili, a condizione che i relativi proprietari siano  anche  gestori delle attività ivi esercitate.  

L’art. 6-sexies del D.L. 41/2021 “Decreto Sostegni”, convertito in Legge n. 69/2021, ha disposto l’esenzione della prima rata dell’IMU 2021 per gli immobili posseduti dai soggetti passivi per i quali ricorrono le condizioni per la fruizione dei contributi a fondo perduto stanziati dal medesimo D.L. n.41/2021.I soggetti potenzialmente beneficiari dell’esenzione sono i titolari di partita Iva, residenti in Italia, esercenti attività di impresa, arte o professione, ovvero titolari di reddito agrario, si tratta di coloro che esercitano per professione abituale, ancorchè non esclusiva, le attività commerciali previste dall’art. 2195 C.C.  o attività artistiche o professionali.  Sono comunque esclusi gli enti pubblici e i soggetti previsti dall’art.162 bis del Tuir, quali intermediari (banche, società finanziarie etc), le società di partecipazione finanziaria e non finanziaria etc, e tutte le imprese, le professioni e le attività agricole cessate alla data del 22.03.2021 o avviate dopo tale data. Potranno accedere al beneficio coloro che abbiano avuto un fatturato medio mensile nell’anno 2020 ridotto almeno del 30% rispetto a quello dell’anno 2019. Tale requisito non è richiesto per le attività iniziate dopo il 1 gennaio 2019. L’agevolazione compete esclusivamente per gli immobili nei quali i soggetti passivi IMU esercitano l’attività di cui siano anche gestori.  Ai sensi dell’art. 16 del Regolamento IMU, per beneficiare dell’esenzione è necessario presentare apposita Dichiarazione IMU, entro il 30 giugno 2022, indicando i riferimenti catastali per i quali si è usufruito dell’esenzione e il periodo di esenzione. 

MODALITA’ DI PAGAMENTO 

Il versamento dell’imposta deve essere effettuato con il Modello F24. L’importo da versare deve essere arrotondato all’euro inferiore o superiore. Non è dovuto il versamento se l’imposta dovuta per l’intero anno è inferiore a € 12,00.I soggetti non residenti sul territorio nazionale potranno eseguire dall’estero il versamento dell’imposta mediante bonifico bancario. Per la parte di competenza del Comune le coordinate bancarie sono le seguenti:

Cassa di Risparmio di Orvieto, sede centrale, appartenente al gruppo Banca Popolare di BariConto corrente 2100 103Cod. Iban IT48W0622025710000002100103Cod. Swift    BPBAITR1 

Per gli immobili in categoria D, il cui gettito ad aliquota standard (7,6 per mille) è di competenza dello Stato, i contribuenti dovranno versare la somma a favore della Banca d’Italia (codice BIC BITAITRRENT), utilizzando il codice Iban IT02G0100003245348006108000. 

L’Ufficio Tributi ricorda, inoltre, che il Decreto Fiscale n. 124/2019, convertito in Legge n.  157/2019, per chi paga in ritardo ha previsto la possibilità di beneficiare dello sconto delle sanzioni mediante la procedura del ravvedimento operoso lunghissimo.  Tale regolarizzazione può essere effettuata sempreché la violazione non sia già stata constatata, e comunque non siano iniziati accessi, ispezioni, verifiche o altre attività amministrative di accertamento delle quali l’autore o i soggetti solidalmente obbligati, abbiano avuto formale conoscenza. 

Sul sito del Comune è stato predisposto un calcolatore al seguente indirizzo: https://www.riscotel.it/calcoloimu/?comune=G148 




Aggredito un agente della polizia penitenziaria nel carcere di Orvieto. Bonino (SAPPE), “servono taser e spray al peperoncino”

Sangue e violenza, nella giornata del 7 giugno, nel carcere di Orvieto per la folle intemperanza di un detenuto.   Fabrizio Bonino, segretario nazionale per l’Umbria del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria: “è stato aggredito un sovrintendente di Polizia Penitenziaria da un detenuto, D.G. anni 40 circa di Foggia residuo pena circa 8 anni.  Parliamo di un soggetto che è stato in diciotto carceri diversi sempre per allontanamento dopo disordini e aggressioni varie.  Per una futilissima problematica relativa alla certificazione sulla fornitura del pane morbido, dopo aver ricevuto ampie rassicurazioni circa la sua ripetuta insistenza (per 20 volte in una mattinata) inspiegabilmente ed improvvisamente si avventato contro il sovrintendente.  La prontezza di riflessi dello stesso ha fatto sì che il detenuto ha potuto afferrare solo l’indumento indossato dal collega che è riuscito miracolosamente a divincolarsi.  Non contento l’aggressore seriale è risalito in sezione comune, si è procurato lamette e coltello artigianale ricavato da una una bomboletta di gas ed è ritornato al piano terra per colpire di nuovo il sovrintendente. Con l’ausilio del pochissimo personale presente in servizio (come quotidianamente accade ad Orvieto) si è riusciti a neutralizzare il detenuto e a condurlo presso il reparto isolamento dove ha pensato bene di distruggere il tavolo, lo sgabello, la finestra, il rubinetto dell’acqua e il termosifone, oltre a procurarsi tagli autoinferti con la lametta e ad ingerire due viti in ferro! Il Sappe esprime solidarietà al sovrintendente e plaude alla prontezza dei pochi poliziotti penitenziari in servizio che hanno evitato il peggio”.
Bonino esprime solidarietà ed ha parole di apprezzamento per il personale di Polizia Penitenziaria in servizio a Orvieto e aggiunge: “ogni giorno giungono notizie di aggressioni a donne e uomini del corpo in servizio negli istituti penitenziari del Paese, sempre più contusi, feriti, umiliati e vittime di violenze da parte di una parte di popolazione detenuta che non ha alcuna remora a scagliarsi contro chi in carcere rappresenta lo Stato. E allora è mai possibile che nessuno, al Ministero della Giustizia e al Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, abbia pensato di introdurre anche per la Polizia Penitenziaria ed i suoi appartenenti, per fronteggiare ed impedire aggressioni fisiche e selvagge, strumenti come quelli in uso a Polizia di Stato e Carabinieri, ossia pistola “taser” e spray al peperoncino?”
Per Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, “ormai è un bollettino di guerra e le vittime sono sempre le stesse: le donne ed uomini in divisa della Polizia Penitenziaria.  Occorrono interventi immediati e strutturali che restituiscano la giusta legalità al circuito penitenziario intervenendo in primis sul regime custodiale aperto.  Ogni giorno nelle carceri italiani succede qualcosa, ed è quasi diventato ordinario denunciare quel che accade tra le sbarre”, aggiunge “altro che carcere umano e più sicuro, come auspica la Ministro della Giustizia Cartabia: le carceri sono un colabrodo per le precise responsabilità di ha creduto che allargare a dismisura le maglie del trattamento a discapito della sicurezza interna ed in danno delle donne e degli uomini della Polizia Penitenziaria”.




Le scuole secondarie di primo grado tornano all’interno dei musei

L’Istituto Comprensivo Orvieto-Montecchio, in collaborazione con il Museo Claudio Faina e il Museo Archeologico Nazionale della città di Orvieto, presenta due iniziative che vedranno coinvolti gli studenti delle classi prime della Scuola Secondaria di Primo Grado, “Ippolito Scalza” e “Michelangelo Buonarroti”, dedicate alle emergenze archeologiche del territorio orvietano. Lo spunto per questa collaborazione è arrivato da un progetto didattico che i ragazzi della 1B, 1D e 1M hanno affrontato in questo anno scolastico 2020/21 nelle ore di Arte e Immagine. L’attività didattica, pensata come un compito di realtà incentrato sugli obiettivi disciplinari curricolari e di educazione civica, ha voluto far capire agli studenti l’importanza di una corretta conoscenza dei beni culturali del territorio e in particolare le testimonianze giunte a noi del popolo etrusco. La conoscenza attiva porta con sé la possibilità di comprendere profondamente il valore del patrimonio artistico e di sensibilizzare le giovani generazioni verso la sua tutela e valorizzazione.

Dopo un attento studio dell’arte etrusca, l’obiettivo didattico si è spostato sulla costruzione creativa di alcuni Lapbook, una sorta di mappa concettuale tridimensionale, creata attraverso l’uso di cartoncini colorati e tanto altro, molto versatile che si può applicare facilmente a qualsiasi tipo di argomento e materia. Il termine deriva dal verbo inglese “to lap” che significa avvolgere, piegare, ripiegare, sovrapporre, sovrapporsi. Il Lapbook dunque assume la forma di una cartelletta che, per gli studenti, diventa un piano di lavoro dove creare conoscenza. La filosofia del Lapbook, poiché composto al suo interno da mini sezioni ripiegabili e richiudibili, si può sintetizzare con il gioco di parole “aprendo apprendo” che oggi in Italia, grazie all’entusiasmo di Ginevra e Giuditta Gottardi, è divenuto un marchio registrato.  La risposta da parte degli studenti a questa attività è stata talmente sentita che si è pensato, in un secondo momento, di far prendere visione alle due istituzioni della città di Orvieto che conservando al loro interno la maggior parte dei tesori analizzati dai ragazzi, quei prodotti che si sono distinti per originalità e accuratezza esecutiva. I due musei hanno accolto fin da subito positivamente l’idea, tanto che si è pensato di creare intorno a questo due eventi distinti che vedranno protagonisti i ragazzi e i loro elaborati all’interno degli spazi museali, calati nei panni di vere e proprie guide.

Si inizierà il 18 giugno 2021 alle ore 11.00, presso il Museo Claudia Faina, con l’inaugurazione di una piccola mostra di alcuni dei lavori che sarà in visione al pubblico fino alla riapertura della scuola il prossimo settembre, in una sorta di staffetta tra scuola e museo che potrà accompagnare la cittadinanza e tutti gli altri studenti che avranno modo di visitare nei mesi estivi gli spazi espositivi, verso il nuovo anno scolastico. In questa occasione una piccola rappresentanza degli alunni esporrà le fasi operative e descriverà alcuni reperti custoditi nel museo.

La sera del 19 giungo 2021 “Giornata dell’Archeologia”, dalle ore 20.30 alle ore 22.30, sarà la volta del Museo Archeologico Nazionale che, all’interno di un più vasto progetto di valorizzazione culturale, ospiterà la presentazione di altri lavori ispirati alle opere del percorso espositivo spiegati dagli autori stessi.

In un momento così difficile come è stato quello che ci ha visti coinvolti in questi ultimi due anni a causa del Covid-19 con la completa chiusura dei luoghi della cultura e con l’avvento della didattica a distanza integrata per la scuola, applicata nei momenti di maggior rischio pandemico, queste iniziative sono un modo per far nuovamente incontrare scuola e territorio e per far conoscere le attività di educazione al patrimonio che L’Istituto Comprensivo Orvieto-Montecchio porta avanti all’interno della sua offerta formativa. La scuola, dopo essere stata lontana per l’impossibilità di fare visite didattiche e viaggi di istruzione, rientra al museo e il museo torna nuovamente a svolgere la sua primaria mansione di apertura verso la città, per una divulgazione della bellezza conservata al suo interno. Un rapporto educativo, quello della tra scuola e museo, sancito dalle parole di un illuminato storico dell’arte, Giulio Carlo Argan, che a proposito di questo nel 1977 disse: “La conoscenza dell’ambiente in cui si vive è fondamentale per la formazione della coscienza civile”.




Un 53enne di Roma prova ad entrare in un centro commerciale forzando i controlli anti-covd. Denunciato dalla Polizia per resistenza e lesioni personali

Un uomo nei giorni scorsi si è presentato all’ingresso di un centro commerciale di Orvieto e, al momento della misurazione della temperatura da parte di un addetto alla vigilanza, si è rifiutato. Alcune testimoni, che hanno assistito a tutta la scena, hanno richiesto l’intervento della Polizia. L’uomo, un 53enne di Roma, ha comunque tentati di entrare forzando il fermo del vigilante senza sottoporsi alla misurazione. Secondo l’uomo, lo strumento utilizzato per la misurazione essendo a raggi infrarossi, ha giustificato il suo diniego con possibili danni alla retina dell’occhio. Ne è nata una discussione e l’uomo ha spintonato l’addetto alla vigilanza cercando comunque di entrare.
Non riuscendoci ha iniziato a insultare il vigilante mentre si allontanava. Il vigilante è dovuto ricorrere alle cure dei sanitari. Intanto il personale di polizia intervenuto ha identificato l’uomo che è stato denunciato per resistenza ad un incaricato di pubblico servizio e lesioni personali.




Il PNRR, tanti sogni e due incubi, sanità e rifiuti. Sindaci, siamo sicuri che va tutto bene?

Il PNRR dell’Umbria è stato consegnato a Roma.  Come quello di altre Regioni è un po’ un libro dei sogni, dove c’è dentro tutto, ma proprio tutto.  E come tutti i libri dei sogni che si rispettano, leggendolo si intravede il progetto futuro di Regione che ha in testa la presidente Tesei.  Si spinge sul digitale, certamente, si implementa la centralità (sic!) di Bastia Umbra, si pensa a una mission adeguata per Terni sempre meno a trazione industriale pesante.  E Orvieto?  Ecco, anche il futuro di Orvieto è disegnato.  Soprattutto è delineato il grado d’importanza della città all’interno dell’Umbria.  Otto volte è citata la città del Duomo; sembrano tante ma nella realtà così non è, visto che l’unica ripetizione e gli unici progetti definiti già nel libro dei sogni riguardano l’incubo-rifiuti.  Sarà un caso?

Ma vediamo brevemente come è pensata Orvieto del futuro per l’Umbria.  I collegamenti dovrebbero essere il piatto forte e invece, solo generici impegni a migliorare, migliorare, migliorare…nulla di più.  Ma cosa e dove?  Sicuramente i collegamenti ferroviari da e per Roma e Firenze, andandosi a collegare in maniera veloce con i due punti extra-regionali dell’AV umbra (il pensiero di utilizzare Orvieto non è mai venuto né a sinistra né a destra) e con l’aeroporto di Roma Fiumicino, quello di riferimento per la città del Tufo.  Sarebbe auspicabile un netto miglioramento della viabilità da e verso il capoluogo regionale nei punti dei cosiddetti “Fori di Baschi” e rendendo meno tortuosa, laddove economicamente sostenibile, la Orvieto-Todi che poi si collega alle E45 per Perugia.  Orvieto città isolata, ma allo stesso tempo di confine con alto Lazio e bassa Toscana e attraversata da tre direttrici di grande traffico nazionale (due linee ferroviarie e una autostradale) dovrebbe avere una sanità semi-autonoma, non si pretende di avere in house anche i trapianti, per rispondere in particolare alle emergenze denominate “tempo-dipendenti”.  Ci ritroviamo con un hospice a due passi dal Duomo e ambulatori, in un punto dalla viabilità difficile e dove auspicabilmente non si dovrebbe proprio arrivare in auto.  Un ospedale DEA di I livello con alcune operazioni di maquillage e una manciata di operatori in più.  Per il resto Orvieto è inserita in “altre città” nel PNRR targato Tesei.

Poi, per finire, c’è l’incubo dei rifiuti, un male ma necessario.  E’ vero, i rifiuti li produciamo tutti ma perché poi il conto lo paga solo uno?  Insomma, anche nell’ossatura del nuovo piano e nel libro dei sogni, Orvieto appare come punto di riferimento per il settore.  Sì da una parte si recupera e si mette in sicurezza il calanco più “antico” quello con i rifiuti importati per intenderci, ma dall’altro non si nasconde più la mano che ha scritto “revamping”.  Sì, ci si è giustamente preoccupati della vicinanza di un possibile futuro impianto di trasformazioni di rifiuti plastici, ancora una volta sempre di rifiuti si parla, perché troppo vicino a zone di alto pregio vitivinicolo, e poco più in là c’è la discarica che dovrebbe, il condizionale è d’obbligo, rimanere come riferimento per l’intero ATO2, anche se in forma residuale, ma tanto basta per sapere che continueranno gli scarichi a “Le Crete”.  Contro questa realtà hanno alzato la voce, di un tono, sindaci e amministratori, di più, le associazioni, ma alla fine la discarica continua a rimanere a Orvieto come un moloc.

In sintesi, per quanto possibile, questo è il profilo che viene delineato per Orvieto nel “libro dei sogni” della Regione Umbria, un territorio ancora marginale, con qualche “aiutino” di facciata e nulla di sostanzioso e due incubi: la sanità e l’ambiente.  E allora per finire due domande agli amministratori dell’orvietano, semplici e dirette.  Ai sindaci dell’intero territorio piace questa situazione?  I sindaci del territorio sono pronti a combattere fino alle barricate senza distintivi politici?