La Scuola Comunale di Musica fa gli auguri di Natale al Teatro Macinelli il 23 dicembre

Tornano i tradizionali auguri in musica promossi dal Comune di Orvieto e dalla presidenza del consiglio comunale. L’appuntamento è per giovedì 23 dicembre ore 21 al Teatro Mancinelli grazie alla Scuola Comunale di musica “Adriano Casasole”.

L’appuntamento con gli auguri in musica mancava dal 2019 e quest’anno, grazie alla Scuola Comunale, il supporto della Fondazione CRO e la collaborazione di Unitre e Filarmonica Luigi Mancinelli, il programma prevede una prima parte con la partecipazione degli Sparring Partners mentre nella seconda protagonista sarà l’orchestra d’archi con il coro della Scuola. Sparring Partners è un gruppo interamente dedicato alla musica di Paolo Conte. IN verità è un vero progetto culturale e musicale nato in pieno lockdown grazie alla determinazione dei musicisti che con l’home recording hanno continuato a suonare. Il loro primo videoclip è stato girato nel Teatro Mancinelli e sarà l’apertura della serata. La seconda parte è tutta della Scuola Comunale di Musica con l’orchestra d’archi e il coro che presenteranno musiche e canti della tradizione natalizia internazionale.

Il concerto sarà ad ingresso gratuito, ma nel rispetto delle normative vigenti è necessaria la prenotazione al numero 339.2619440 o alla mail musicaorvieto@gmail.com. L’accesso è consentito solo ai possessori di Super Green Pass.




Carta Unica presenta i risultati e l’accordo di co-marketing con Ternitalia

Da luglio a dicembre 2021, ovvero da quando sono state riaperte a regime le vendite di Carta Unica e attivato il nuovo servizio di ticketing on line, sono state vendute circa 8 mila carte, un numero superiore a quello registrato nel 2020 (6.500) e tornato ai livelli dello stesso periodo del 2019 che si chiuse complessivamente con circa 14mila tessere vendute in un anno. Degli 8.000 biglietti 700 quelli che sono stati acquistati on line. “Prendendo in considerazione il periodo dell’anno tra giugno e dicembre in cui si è potuto circolare – ha spiegato il Presidente di Carta Unica, Gianluca Polegri – nel 2021 le vendite sono tornate ai livelli pre-Covid nonostante siano mancati all’appello moltissimi turisti stranieri, particolarmente avvezzi alle city card e ai servizi digitali, e i viaggi organizzati che in passato hanno sempre privilegiato l’acquisto di Carta Unica grazie alla tariffa agevolata riservata ai gruppi. E’ previsto anche un programma di partnership molto integrato con le strutture ricettive, gli esercizi di ristorazione e le agenzie turistiche e la realizzazione di una App rivolta al cittadino/turista in cui si potranno trovare tutti i servizi offerti dalla carta e tutte le funzionalità utili alla visita della città”.
Nello specifico, a partire dal 1 marzo 2022, saranno realizzate quattro carte tematiche al prezzo intero di 14 euro e ridotto di 10 euroEtruschi, che comprende l’accesso al Museo “Claudio Faina”, alla Necropoli del Crocifisso del Tufo, al Museo Archeologico nazionale e ad Orvieto Underground, Medioevo (Duomo, Museo Modo, Pozzo di San Patrizio e Torre del Moro), Musei (Museo Modo, Museo Faina, Archeologico, Duomo), e Sotterranei (Underground, Pozzo di San Patrizio, Pozzo della Cava e Necropoli). Sempre a partire dal 1 marzo 2022 sarà adeguato anche il prezzo della Carta Unica, fermo ormai da anni (da quando venne introdotto l’euro), che passerà da 20 a 25 euro per il biglietto intero e da 17 a 20 euro per il biglietto ridotto. Nel 2021 sono state inoltre attivate convenzioni con BusItalia, Guardia di Finanza e Opera Romana Pellegrinaggi. Attivo ora anche l’accordo di co-marketing con Trenitalia che prevede l’acquisto a prezzo ridotto della Carta Unica Orvieto a chi utilizzerà i treni regionali per arrivare ad Orvieto. La promozione è valida anche per gli abbonati regionali dell’Umbria. In base a questo accordo Carta Unica e la Città di Orvieto saranno promossi non solo sul sito di Trenitalia ma anche sui monitor delle biglietterie self service e sui monitor a bordo dei treni del circuito regionale umbro e delle regioni limitrofe oltre che nelle biglietterie delle stazioni dell’Umbria.  

“Grazie al nuovo Consiglio – ha detto il Sindaco e Assessore al Turismo, Roberta Tardani – continua il percorso di valorizzazione e crescita di Carta Unica che come Amministrazione Comunale abbiamo fortemente voluto e accompagnato anche investendo direttamente nel rebranding e nella digitalizzazione di quello che è a tutti gli effetti il principale prodotto turistico della città. Dopo il nuovo sito e la vendita on line, i cui risultati sono già incoraggianti, il terzo obiettivo era ed è quello di ampliare e rendere più efficace la rete di vendita. Va in questo senso l’accordo raggiunto con Trenitalia, per cui ringrazio la direzione regionale, che è  frutto anche della costante collaborazione con Sistema Museo che gestisce il Pozzo di San Patrizio, e che ci consentirà di avere a disposizione ulteriori canali di promozione per la nostra città. Stiamo puntando molto sulla digitalizzazione dei nostri servizi turistici – ha concluso – e il nuovo sistema di vendita di Carta Unica permette già oggi di avere a disposizione dati importanti sui flussi e sulle tipologie di turisti che visitano i nostri monumenti così come quelli che possiamo ricavare anche dalle statistiche che quotidianamente abbiamo dalla segnaletica pedonale multimediale. L’auspicio è che, insieme, si possa nel prossimo futuro lavorare sull’analisi di questi dati per orientare strategie, comunicazione e investimenti”.

La direttrice di Trenitalia Umbria, Amelia Italiano da parte sua ha ringraziato infine il Comune di Orvieto e l’Associazione Carta Unica dell’opportunità di “avviare questa collaborazione che ha un orizzonte temporale che va ben oltre il Natale. Un orizzonte che comprende tutto il 2023 e consente di riempire di contenuti più vari, offerte di viaggio rivolte ai turisti ed invogliarli a trascorre ad Orvieto più giornate”. “In Umbria, nelle regioni confinanti e in altre regioni italiane, così come all’estero – ha proseguito – in questo particolare momento tutti desiderano muoversi ed il turismo di prossimità in sicurezza va a cogliere questa esigenza. Il nostro obiettivo è promuovere una partnership straordinaria. Già sul nostro portale è presente una comunicazione mirata, a cui si aggiunge la rete delle biglietterie e dei self service di Trenitalia. Verso il turismo di vicinanza c’è quindi un orizzonte di Trenitalia che ha creato delle promo interessanti. Con Italia in Tour sono proposti viaggi illimitati a bordo dei treni regionali per 3 giorni a soli 29 euro, oppure 5 giorni a 40 euro, e per i bambini fino a 12 anni lo sconto del 50%, ed poi c’è Junior weekend che, fino al 27 marzo, va viaggiare gratuitamente il sabato e la domenica i bambini fino a 15 anni se accompagnati da un adulto (maggiore di 25 anni) pagante. Per gli abbonati regionali, infine, c’è la promo Viaggia con me che consente all’abbonato di viaggiare gratuitamente su qualsiasi tratta regionale se accompagnato da un possessore del biglietto di corsa semplice valido sulla tratta del viaggio”. “Iniziative straordinarie quindi e una Carta Unica valida per un anno che invita a tornare più volte ad Orvieto – ha concluso – una città che, è servita ogni giorno da numerose corse regionali, fino a 29 collegamenti nei feriali. E ancora, collegamenti con Perugia e Terni, sia diretti che con cambio, e collegamenti senza cambio con Roma e Firenze. Quindi grandissime  opportunità di viaggio per tutti, che soddisfano il bisogno di evadere comune a tutte le persone”.




Tentano di introdurre droga nascosta nel parmigiano e in un giubbotto per un detenuto nel carcere di Orvieto

E’ di nuovo sotto i riflettori il carcere di Orvieto, questa volta nessun atto di violenza ma la scoperta del tentativo di introdurre droga all’interno dell’istituto. Come è già successo recentemente per introdurre la droga è stata utilizzata la tecnica della “posta. Come spiega in una nota Fabrizio Bonino, segretario nazionale per l’Umbria del Sappe, “la droga era accuratamente occultata all’interno di alcune porzioni di parmigiano e di un giubbino imbottito indirizzati a una detenuto originario del Mdagascar. Anche in questo caso, come la volta precedente con le confezioni imbottite di bresaola, nonostante il poco personale in servizio, la polizia penitenziaria è riuscita a impedire l’introduzione in istituto di circa un etto di hascish e di alcuni grammi di cocaina”.

L’episodio riferito da Bonino risale allo scorso 17 dicembre ma è solo l’ultimo di una serie di ritrovamenti di sostanza stupefacenti o di telefonini nascosti nei pacchi per i detenuti. Sempre Bonino sottolinea come “attraverso delicate e puntuali attività d’intelligence interne, portate avanti in completa autonomia dai colleghi di Orvieto, sono stati scoperti, oltre a sostanze stupefacenti, anche diversi telefoni cellulari occultati ad arte dai detenuti e utilizzati per scopi illeciti. Droga, telefoni, continue aggressioni e umiliazioni ai danni del personale stanno portando la polizia penitenziaria in servizio a Orvieto allo stremo. Ci si attendono – continua Bonino – provvedimenti e riscontri da un’amministrazione locale e regionali che tardano a arrivare, insieme alle risposte alle tante istanze presentate dai sindacati e mai riscontrate”.




Giornata di ordinaria follia alla casa di reclusione di Orvieto, detenuto ferisce due agenti e incendia un materasso

La giornata del 20 dicembre è stata piuttosto movimentata all’interno della casa di reclusione di Orvieto. A ricostruire gli eventi è Fabrizio Bonino, segretario nazionale dell’Umbria del SAPPE, “nei locali dell’infermeria, verso le 10 di mattina, un uomo di nazionalità marocchina, detenuto per rapina aggravata e altro con una pena fino al 2024, ha preteso dal medico del carcere di ottenere il greenpass rafforzato, nonostante avesse ricevuto una sola dose di vaccino lo scorso ottobre”. All’ovvio rifiuto del medico il detenuto ha reagito in maniera piuttosto violenta tanto che è stato necessario l’intervento di alcuni agenti di polizia penitenziaria. “Il personale intervenuto – ha continuato a spiegare Bonino – ha tentato invano di riportare a più miti consigli il detenuto che ha iniziato a brandire una lametta che teneva celata nel cappello. I poliziotti sono riusciti a disarmarlo me nel tentativo di divincolarsi l’uomo ha dato una testata a un sovrintendente della Penitenziaria. Una volta giungi al reparto di isolamento lo stesso soggetto ha trascinato un altro sovrintendente all’interno della cella e ha iniziato a colpirlo violentemente con dei pugni alla testa e alla nuca. Un collega, intervenuto per aiutare il sovrintendente è riuscito a liberarlo ma è rimasto a sua volta contuso. Visitati i tre agenti, due sono stati inviati al pronto soccorso per le cure del caso”. Ma la giornata di assurda follia del detenuto non è finita così. Vero le 13,30, continua sempre Fabrizio Bonino, “il detenuto ha incendiato il materasso e grazie al pronto intervento di altri agenti non ci sono state ulteriori conseguenze”.

Donato Capece, segretario generale del Sappe, “servono interventi urgenti e strutturali che restituiscano la giusta legalità al circuito penitenziario intervenendo in primis sul regime di custodia aperto. I numeri di eventi critici nel primo semestre del 2021 sono allucinanti: 5.290 atti di autolesionismo, 44 decessi per cause naturali, 6 suicidi e 738 sventati dalla Polizia Penitenziaria, 3.823 colluttazioni, 503 ferimenti. In pratica, ogni giorno nelle carceri italiani succede qualcosa, ed è quasi diventato ordinario denunciare quel che accade tra le sbarre. le carceri sono un colabrodo per le precise responsabilità di ha creduto che allargare a dismisura le maglie del trattamento a discapito della sicurezza interna ed in danno delle donne e degli uomini della Polizia Penitenziaria”.

A fine giornata i due agenti che sono stati curati al pronto soccorso hanno avuto uno 12 e l’altro 13 giorni di prognosi




Presentato il volume con 50 opere che raccontano la storia di Orvieto

Il volume “Orvieto. Il museo della città. 50 opere della sua storia”, appena pubblicato da Officina Libraria, è stato presentato sabato 18 dicembre all’auditorium di Palazzo Coelli. Curato da Giuseppe Della Fina, il libro nasce con la consapevolezza che la storia di una città può essere narrata attraverso i monumenti, le opere d’arte e le realizzazioni del suo artigianato artistico. Un progetto editoriale ambizioso che viaggia attraverso i 3 mila anni di storia della città. In pratica si va dal cippo a testa di guerriero, rinvenuto nella necropoli di Crocifisso del Tufo e risalente in un periodo tra il 530 e il 520 a.C. per arrivare alle porte di bronzo della Cattedrale realizzate da Emilio Greco negli anni ’60 del secolo scorso.

Tra queste due opere, che aprono e chiudono il volume, vengono descritti e narrati – per limitarsi a qualche esempio – capolavori del ceramista attico Exekias, dei pittori Simone Martini, Lippo Memmi, Gentile da Fabriano e Luca Signorelli, degli architetti e scultori Lorenzo Maitani e Ippolito Scalza, dello scultore Francesco Mochi, dell’orafo Ugolino di Vieri. Nel libro non mancano però opere di un artigianato artistico di qualità notevole nella consapevolezza – mutuata da Gustave Flaubert – che non sono le perle a fare la collana: è il filo.

Il volume si apre con interventi di Roberta Tardani – sindaco di Orvieto, e Daniele Di Loreto –  presidente della Fondazione per il Museo “Claudio Faina”, ed ospita contributi di 28 autoriLaura Andreani, Lara Anniboletti, Giovanna Bandinu, Guido Barlozzetti, Paolo Binaco, Claudio Bizzarri, Alessandra Cannistrà, Luana Cenciaioli, Giordano Conticelli, Maurizio Damiani, Raffaele Davanzo, Giampaolo Ermini, Corrado Fratini, Stefania Furelli, Roberta Galli, Laura Guidi di Bagno, Aldo Lo Presti, Silvio Manglaviti, Fabio Marcelli, Luca Montecchi, Rocco Olivadese, Francesco Pacelli, Luca Pulcinelli, Alberto Satolli, Simonetta Stopponi, Giusi Testa, Alessandro Trapassi. Il coordinamento della ricerca iconografica e della campagna fotografica è di Massimo Achilli. Alla realizzazione dell’opera hanno partecipato tutti gli Enti cittadini: Comune di Orvieto, Diocesi di Orvieto-Todi, Fondazione per il Museo “Claudio Fina”, in collaborazione con Opera del Duomo di Orvieto, Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto, Cassa di Risparmio di Orvieto S.p.A., Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria, G.A.L. Trasimeno-Orvietano, Fondazione per il Centro Studi “Città di Orvieto” in un esempio virtuoso di collaborazione istituzionale. “Una condivisione di squadra con la voglia di vincere e un comune obiettivo – ha sottolineato, tra l’altro, il Presidente della Fondazione Faina, Di Loreto – è stato importante il ruolo del ‘direttore d’orchestra’ Della Fina che ringraziamo e di tutti gli studiosi che hanno dato il loro contributo senza protagonismi. E’ un inizio di ‘lavoro in rete’ che va alimentato con la consapevolezza che sono operazioni di sistema come queste che sono necessarie”.

All’incontro di presentazione, coordinato da Guido Barlozzetti, sono intervenuti Roberta Tardani, Daniele Di Loreto, Monica d’Onofrio (Rai – Radio 3), Andreas M. Steiner (direttore delle riviste “Archeo” e “Medioevo”) e Giuseppe M. Della Fina (curatore del volume) che, da parte sua, ha precisato: “abbiamo dato conto della storia di una città, dai grandi artisti alle opere artigiane. Abbiamo provato ad entrare nelle storie perché dietro ogni opera c’è una storia. È il libro di diverse generazioni di studiosi che si sono occupati di Orvieto dagli anni ‘70 ad oggi. Sono il compendio di 45 anni di persone che si sono dedicate a questa città”.“ Orvieto non è una città museo: è una città viva, un’esperienza autentica” – così ha esordito il Sindaco, Roberta Tardani che ha aggiunto: “Questa frase l’abbiamo ascoltata e ce la siamo ripetuta più volte quando, circa un anno e mezzo fa, abbiamo cominciato a lavorare insieme alle istituzioni cittadine e agli operatori di settore per ricostruire l’immagine di Orvieto da proporre al Mondo. Lo abbiamo fatto puntando non solo sulle meraviglie che una storia millenaria ci ha lasciato in eredità ma soprattutto sulle persone, invertendo quel paradigma che per anni aveva proposto Orvieto come ‘città narrante’. Allora, quando lo storytelling era una parola sconosciuta, fu un’intuizione di Piergiorgio Maoloni che nel tempo tuttavia la città non ha saputo cogliere e sfruttare non riuscendo mai fino in fondo a riempirla di contenuti ed emozioni. Oggi, dunque, abbiamo voluto puntare sui narratori, gli orvietani e gli innamorati della nostra città, i custodi di questa bellezza. Sono loro che la vivono, che accompagnano i figli a scuola passeggiando nella storia, che sorseggiano un bicchiere del nostro vino nei locali del centro storico, che nelle botteghe artigiane rinnovano le nostre tradizioni. Sono loro che la conoscono fin nelle sue antiche viscere e possono trasmetterne l’anima oltre che l’incredibile bellezza che già da sola riempie gli occhi. Ma che potrebbe non bastare se non accompagnata dal racconto, da una narrazione condivisa, dalle emozioni.

Per questo ho particolarmente apprezzato il lavoro di questo volume dove 50 opere e luoghi di Orvieto vengono raccontati dagli orvietani, studiosi, esperti e appassionati, che così danno vita alle meraviglie di questa città, non solo le più note e conosciute ma anche quelle più insolite e nascoste che hanno ancora più bisogno di essere raccontate. Un lavoro che non dovrebbe essere confinato a questo volume ma che – questo è l’auspicio e il nostro obiettivo – possa continuare e rinnovarsi quotidianamente per far conoscere a chi arriva a Orvieto una città viva, per far vivere loro un’esperienza autentica attraverso lo scambio di storie”.




Fratelli d’Italia, “Umberto Garbini consigliere provinciale, il più votato nei piccoli Comuni, e terzo della lista”

Nella giornata di sabato 18 si sono tenute le elezioni provinciali dove sono stati chiamati a votare soltanto i consiglieri comunali e i sindaci dei Comuni della Provincia di Terni. Il risultato è stato piuttosto lusinghiero per Fratelli d’Italia che commenta con il coordinatore di Orvieto, Carlo Ceci, Umberto Garbini ha ottenuto una netta affermazione grazie al radicamento territoriale di Fratelli d’Italia in tutti i comuni e grazie al contributo di tanti amministratori civici. Ci fa piacere che le votazioni hanno dimostrato l’ampio consenso in tutti i comuni, ma soprattutto nei comuni piccoli. Garbini nella lista del centrodestra Provincia Libera ha raccolto più consensi tra i consiglieri e sindaci dei comuni sotto i tremila abitanti, posizionandosi terzo assoluto in base al voto ponderato. Ringraziamo i quaranta consiglieri comunali e i sindaci della Provincia che hanno creduto in Umberto Garbini, che avrà il doppio incarico di rappresentare gli interessi del territorio della Provincia e quelli dei comuni meno popolosi. Siamo fieri del lavoro corale che ha permesso questo risultato e siamo conviti questa sia solo la prima di numerose vittorie”.

Carlo Ceci

Coordinatore FdI Orvieto – Consigliere Comunale di Parrano




Via a gennaio al farmaco e alla visita sospesi con un progetto di CiCasco

Si chiama “Visita medica e farmaco – Sospesi”, il progetto pilota promosso e realizzato dall’Associazione “CiCasco” in collaborazione con il Cesvol Umbria per offrire un sostegno concreto ai cittadini in un momento di grave difficoltà, che è stato presentato dal presidente dell’associazione di volontariato per l’inclusione sociale CiCascoLeandro Tortolini, da Laura Rossi referente del Cesvol Umbria per il territorio, e dai rappresentanti di altre associazioni coinvolte nell’iniziativa, alla presenza del sindaco di Orvieto, Roberta Tardani.“Visita specialistica e farmaco – Sospesi”, si ispira alla famosa abitudine napoletana del “caffè sospeso”, con la quale i clienti di un bar possono lasciare un caffè pagato per i clienti successivi. In questo caso non si tratta di un caffè bensì di un sostegno più concreto che si concretizza con la messa a disposizione gratuita di medicinali e visite specialistiche essenziali in favore di quelle persone che si trovano in un momento di grave difficoltà, grazie alle strutture che hanno aderito all’iniziativa. Il progetto partirà a gennaio 2022, dopo una adeguata campagna di comunicazione e prevede:
– la partecipazione all’acquisto di medicinali e visite specialistiche essenziali avverrà attraverso le due strutture che aderiscono all’iniziativa: la Farmacia e Parafarmacia FRISONI e lo Studio Polispecialistico Medico Abbadia Medica- Tutti possono donare attraverso il codice IBAN di CiCasco IT08R0200825703000106093064 – nei punti di raccolta distribuiti nella città, attraverso le “scatole” realizzate dai bambini del Centro Diurno educativo-abilitativo per minori “Il Piccolo Principe”– i soggetti beneficiari delle visite mediche e dei farmaci sospesi saranno individuati da figure incaricate del Comune di Orvieto.

Il progetto ‘Visite mediche e farmaci – Sospesi’ – ha spiegato Leandro Tortolini dell’Associazione CiCasco – nasce grazie alla raccolta di fondi effettuata in occasione dell’evento ‘Metti in moto l’INCLUSIONE’ svoltosi lo scorso 4 settembre presso l’ex Caserma Piave che ha visto giovani disabili e normodotati protagonisti di varie attività ludico-culturali e di uno show motoristico. Questo nuovo progetto consiste in una serie di iniziative che vogliono coinvolgere la cittadinanza a mettere in atto la gentilezza verso il prossimo con azioni solidali. La coscienza attiva, fatta di comportamenti virtuosi, di uomini che rispettano altri uomini, si deve tradurre in gesti quotidiani contagiosi. E’ più efficace intervenire con azioni dirette su ciò che ci circonda ricordandoci che la solidarietà può anche essere a KM zero. Il progetto parte con i fondi raccolti da CiCasco – ha proseguito – ma è un progetto aperto nell’auspicio che ogni cittadino si prenda cura di un altro cittadino per non lasciare nessuno indietro come è nello spirito dell’inclusione. Dobbiamo guardare ad un territorio incerto, impoverito, segnato da profonde diseguaglianze, reso ancor più fragile dalla pandemia e dalla crisi economica che ne è seguita e ne seguirà; il senso di comunità e la responsabilità sociale sono quindi al centro della scena nel momento in cui si evidenza la fatica della mancanza delle relazioni sociali.  Il Covid ci impone anche la necessità, difficilmente aggirabile, di ridefinire una scala di valori, di non disperdere nel giro di breve tempo quel prezioso senso di solidarietà e di comunità che, abbiamo capito, rappresenta una risorsa fondamentale in tempi angosciosi di difficoltà e di incertezza. I cittadini ‘attivi’ applicando il principio di sussidiarietà (art. 118 della Costituzione) si prendono cura della comunità – ha concluso – in maniera disinteressata esercitando una nuova forma di libertà, solidale e responsabile, che ha come obiettivo la realizzazione non di interessi privati, per quanto assolutamente rispettabili e legittimi, bensì dell’interesse generale”.
Nel ringraziare CiCasco per l’opportunità di partecipare al progetto,  Vittorio Frisoni della omonima Farmacia e Parafarmacia di Orvieto, ha confermato che “la situazione della povertà sanitaria in generale, già non semplice prima del Covid, ora si è ingigantita. C’è una fascia di persone – ha puntualizzato – a cui è precluso l’accesso al farmaco fornito dal servizio sanitario nazionale e quindi sono costrette a scegliere se curarsi o no. Abbiamo sempre partecipato alle iniziative nazionali a sostegno del banco del farmaco ma sono particolarmente orgoglioso di poter far parte di questo importante progetto per il nostro territorio”.
“Lo Studio Polispecialistico Abbadia Medica
 – ha affermato Giampiero Giordano – è stato vicino all’amico Leandro Tortolini e al suo progetto perché la partecipazione e la passione che ha espresso in questa iniziativa è stata veramente forte e coinvolgente. Mi ha ricordato la mia stessa passione, quando molti anni fa creammo – forse i primi in Italia – il progetto dei defibrillatori a servizio della nostra città. Forse eravamo troppo avanti e fu faticosissimo ma emozionante. Il bello è che ora si cominciano a vedere in tutta Italia i risultati sull’utilità dei defibrillatori. Il progetto ‘Visita medica e farmaco – Sospesi’ è bello, garbato, leggero e, come Abbadia Medica, ci vedrà coinvolti, e speriamo, utili con i nostri medici specialisti, circa 80, che potranno essere di aiuto in molte situazioni”.
Un ringraziamento per essere stato coinvolto nel progetto è stato espresso anche dall’imprenditore Stefano Pace che ha ne ha sottolineato il forte significato con l’auspicio che, attorno ai principi che esso porta avanti, si concentri l’attenzione degli imprenditori e di un grande numero di persone. “L’inclusione e la condivisione rappresenta l’essenza dei bambini, e proprio questi due elementi sono alla base del metodo di lavoro del Centro diurno ‘Il Piccolo Principe’ gestito dalla Cooperativa sociale ‘Il Quadrifoglio’ – ha detto la psicologa Tiziana Frellicca – un metodo che si basa sulla relazione che consente di sperimentare le capacità comunicative, relazionali e l’autonomia dei bambini che diventano gioia e felicità. La realizzazione delle scatole/contenitori per la raccolta dei fondi finalizzati al progetto ‘Visite mediche e farmaci – Sospesi’ ha comportato un grande impegno per i nostri bambini che differenziano queste scatole con i personaggi e i colori della storia del Piccolo Principe. A fronte del loro straordinario impegno viene da chiedersi: quanto noi, persone normotipiche siamo disposte a restituire all’impegno dei bambini, in termini di attenzione?”.

“Il Centro ‘Il Piccolo Principe’ – ha aggiunto da parta sua un operatore della struttura – è aperto quattro ore al giorno e attualmente è frequentato da dieci bambini. Da circa un mese lavoriamo e abbiamo fatto nostro il progetto proposto dal comitato CiCasco sperando che questa avventura sia lunga e proficua. Per la realizzazione delle scatole abbiamo utilizzato materiali di riuso come vecchie scatole di scarpe che, grazie all’aiuto dei bambini e alla loro spontaneità, sono state valorizzate attraverso tecniche semplici. Queste scatole sono ben riconoscibili perché riportando i personaggi e i colori della celebre storia del Piccolo Principe. Una sperimentazione di laboratorio sensoriale che ha coinvolto molto i bambini del centro ed è stata molto utile al fine di favorirne il migliore adattamento”.  

“Questo progetto stimola una serie di riflessioni importanti su quanto sia ricca e articolata la presenza del volontariato e del terzo settore in questo territorio – ha affermato la referente territoriale del Cesvol Umbria, Laura Rossi – una presenza che è simbolo di vivacità, di vicinanza e prossimità alla popolazione. Nello specifico, si tratta di un progetto ambizioso che ad oggi coinvolge una serie di soggetti ma che in futuro speriamo possa camminare con due obiettivi a medio-lungo termine: innalzare il più possibile il numero dei soggetti partner del progetto e lavorare sull’aspetto della povertà sanitaria che, dopo un anno di emergenza, oggi arriva a toccare circa il 40% della popolazione, c’è quindi bisogno di educare i cittadini anche alla cultura della sussidiarietà in campo socio-sanitario”.
Anche il sindaco, Roberta Tardani ha salutato con favore l’avvio del progetto dei farmaci e visite mediche sospesi, “un progetto ambizioso ma che è destinato ad incontrare la disponibilità e la sensibilità dei cittadini di Orvieto – ha detto – un progetto nato da una iniziativa di solidarietà che è finalizzato ad altra solidarietà. Il Comune è disponibile ad assicurare qualunque sostegno alla buona riuscita dell’iniziativa”. 
La presentazione si è poi conclusa con una anticipazione dell’edizione 2022 dell’evento “CiCasco” che, nel mese di maggio, prevede una o due giornate di attività inclusive finalizzate all’integrazione e accoglienza di persone di altri PaesiCiCasco sta lavorando al programma che vedrà l’alternarsi di eventi culturali e ludici. A tale proposito, è stato direttamente l’amministratore di Ritorno al Futuro Club Italia Pierluigi Falvo, ad annunciare la presenza del gruppo ad Orvieto la prossima primavera“Il nostro intento – ha detto – è quello di avvicinare le persone al mondo della tecnologia con eventi divertenti, anche creando occasioni di inclusione finalizzate, nello specifico, a contrastare la violenza sui minori e il bullismo. Dal 1985, generazioni di persone hanno iniziato a sognare con la celebre trilogia del film ‘Ritorno al futuro’, e con il nostro mondo e la macchina del tempo, la mitica DeLorean, vogliamo far parte del sogno di aiutare l’inclusione”. 




Petizione per i nuovi stalli in Piazza Angelo da Orvieto, “problemi a trovare parcheggio e niente confronto”

Riceviamo e pubblichiamo una petizione promossa dagli abitanti del quartiere di San Domenico sul problematico assetto del parcheggio di piazza Angelo da Orvieto.  Per chi vuole le firme vengono raccolte al bar e negozio di frutta di San Domenico e al Ristorante Corsica.

Alla c.a. del sindaco Roberta Tardani e del tenente colonnello Alessandra Pirro

Gentile sindaco e colonnello Pirro, ci rivolgiamo a voi per manifestarvi i disagi di noi residenti dovuti al nuovo assetto del parcheggio recentemente modificato in piazza Angelo da Orvieto. Questi cambiamenti, dettati come abbiamo saputo dalle nuove norme europee che impongono stalli di sosta di dimensioni maggiori rispetto ai precedenti, hanno di fatto ridotto notevolmente il numero dei posti auto a disposizione. Ormai trovare parcheggio è diventato un problema serio. Del tutto incomprensibile ci appare la scelta di lasciare un ampio triangolo libero in mezzo alla piazza, una scelta che unita alle dimensioni maggiori degli stalli, ha ridotto i parcheggi a disposizione, senza nemmeno raggiungere l’obiettivo estetico di rendere più bella la piazza dal momento che lo spazio lasciato vuoto non è visibile se non dall’alto. Avremmo molto apprezzato un confronto preliminare con l’amministrazione. Siamo sicuri che vogliate accogliere con spirito costruttivo queste nostre osservazioni e valutare con la necessaria attenzione come venire incontro alle nostre esigenze.

Cordiali saluti.




La biblioteca Luigi Fumi l’11 e 12 dicembre festeggia i suoi primi 90 anni

La biblioteca comunale “Luigi Fumi” di Orvieto compie 90 anni e celebra questo importante anniversario con due giornate di aperture straordinarie dense di iniziative e appuntamenti. Sabato 11 e domenica 12 dicembre saranno infatti in programma letture, spettacoli, giochi, musiche, visite guidate, proiezioni e laboratori creativi organizzati in collaborazione con le associazioni e gli operatori culturali presenti sul territorio comunale che, in forma totalmente gratuita, hanno deciso di aderire a questa grande festa. Era il 1921 quando l’illuminato concittadino Luigi Fumi donò la sua biblioteca privata alla città natale, dieci anni dopo apriva al pubblico la Biblioteca “Luigi Fumi”, diventando luogo simbolo e polo culturale della città di Orvieto. 

Tra gli appuntamenti in programma Sabato 11 dicembre alle ore 18.00, presso la Sala Digipass, il sindaco e assessore alla cultura, Roberta Tardani, presenterà il folder dal titolo “Un secolo di Fumi” che contiene cinque stampe storiche di Orvieto conservate presso la Nuova Biblioteca Pubblica, come segno tangibile del prezioso patrimonio storico documentario conservato. Al termine della prima giornata è previsto un aperitivo a cura dell’Istituto Alberghiero di Orvieto, allietato dai suoni della Scuola di Musica con il gruppo“Swing Duo”. Concluderanno la festa domenica 12 dicembre un brindisi finale, sempre a cura dell’Istituto Alberghiero e le piacevoli note del gruppo  “Folk Panda – Kermesse di cantautori”. Nei giorni di sabato e domenica sarà inoltre possibile, tramite l’app “Pemcards”, inviare dalla biblioteca una cartolina postale personalizzata per immortalare la giornata

“Due giorni particolarmente intensi – afferma il Sindaco, Roberta Tardani – in cui la Nuova Biblioteca Pubblica ‘Luigi Fumi’ aprirà le sue porte per incontrare i cittadini e quanti vorranno cogliere l’occasione per visitarla e scoprirne tutti i tesori. La biblioteca è un centro di coesione territoriale, sociale e culturale dove trovano la giusta accoglienza benessere, svago, socializzazione, studio, formazione e informazione, pari opportunità, integrazione e relazioni umane. Su questo vogliamo continuare a investire per fare di questo luogo sempre di più uno dei poli culturali più importanti della nostra città”.  Tutte le attività prevedono l’accesso ai soli possessori di “Super Green pass” ad eccezione di quelli che si terranno nella “Biblioteca ragazzi” per i minori di anni 12. La prenotazione è obbligatoria solo per la “Caccia al tesoro” e “Di cosa parliamo quando parliamo di Fumetti” inviando una mail alla Biblioteca (bilioteca@comune.orvieto.tr.it) oppure un messaggio WhatsApp al numero 3312309032.  Tutte le altre attività sono soggette alla limitazione dei posti disponibili previste dall’attuale normativa anti Covid-19.




I clown di corsia di VIP Orvieto si presentano il 5 dicembre in Piazza del Popolo

Domenica 5 dicembre, dalle 15 alle 19, i clown di corsia dell’associazione Vip Orvieto saranno in piazza del Popolo per la Giornata del Naso Rosso 2021, inserita nel calendario degli eventi natalizi del Comune di Orvieto. Si tratta dell’unico appuntamento in piazza durante l’anno, che consente di far conoscere l’ associazione, i volontari, le attività e i progetti della federazione di associazioni di clown terapia e di raccogliere fondi per le attività.

“È la prima volta che organizziamo questo evento in presenza – dice il presidente, Andrea TorreL’anno scorso, a causa delle restrizioni della pandemia, lo abbiamo organizzato on line. E non vedevamo l’ora di poter essere tra la gente. Proprio per la natura del nostro volontariato, noi clown di corsia di Vip Orvieto non abbiamo bisogno di organizzare frequentemente raccolte fondi, perché la risorsa principale di cui disponiamo è il tempo. Quello che i nostri volontari dedicano alla loro formazione e all’incontro con i pazienti. Le risorse raccolte ci permettono di fronteggiare le spese per gli affitti delle sale in cui ci riuniamo, per la formazione, e per sostenere i progetti della federazione”.

In caso di condizioni meteorologiche avverse, l’evento verrà si terrà domenica 12 dicembre.