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Le presenze al Duomo di Orvieto nel corso dei primi sei mesi del 2023 sono cresciute del 30,2%

Dopo i dati positivi registrati nel 2022, prosegue nel primo semestre 2023 il trend di crescita delle presenze nel Duomo di Orvieto. Al 30 giugno, infatti, 163.155 persone hanno fatto ingresso nella Cattedrale, rispetto ai 125.313 del primo semestre 2022, con un incremento del 30,2%. Il picco massimo è stato registrato tra il 23 aprile ed il primo maggio, in occasione dei due ponti in calendario, con 21.315 visitatori in nove giorni.

Dati incoraggianti, che lasciano ben sperare anche per la seconda parte dell’anno. “Il Duomo di Orvieto – commenta il Presidente dell’Opera del Duomo Andrea Taddei – si conferma grande attrattore per il territorio e meta tra le più ambite dell’Umbria, sospinto anche dalla ricorrenza del quinto centenario dalla morte di Luca Signorelli che nel Duomo ha dipinto il Giudizio Universale, tra i capolavori dell’arte italiana. La presenza di molti visitatori da tutto il mondo e l’attenzione riservata dai media anche in questi mesi palesano le potenzialità di ulteriore crescita e sviluppo”.




Il restauro del Reliquiario del Corporale di Orvieto in un documentario il 1° giugno al Museo Emilio Greco

Il Reliquiario del Corporale di Orvieto, straordinario capolavoro di oreficeria medievale, ritrova nuovo splendore. Le fasi e i momenti salienti delle delicate operazioni di restauro saranno ripercorsi e approfonditi nella conferenza-studio di giovedì 1° giugno, al Museo Emilio Greco, con la partecipazione degli esperti e dei tecnici degli istituti che hanno collaborato: il gruppo di lavoro dell’Istituto Centrale per il Restauro, che ha curato il progetto unitamente a quello per la vetrina, la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria, responsabile dell’alta sorveglianza e i Musei Vaticani, che hanno prestato consulenza scientifica. Ad introdurre la giornata sarà Andrea Taddei, Presidente dell’Opera del Duomo di Orvieto. Seguiranno i saluti di S.E. Gualtiero Sigismondi, Vescovo di Orvieto-Todi, Giuseppe Lacava, Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria, Alessandra Marino, Direttore Istituto Centrale per il Restauro e Barbara Jatta, Direttore Musei Vaticani. Un video-documentario, realizzato su progetto visivo e fotografia di Massimo Achilli, testi di Alessandra Cannistrà, con voce narrante di Daniele Barcaroli e musiche di Stefano Profeta, farà immergere nella storia e nella bellezza del Reliquiario fino alle immagini straordinarie del dopo-restauro. A seguire interverranno Stefania Furelli, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria, Elisabeth Huber ed Elisabetta Giani dell’Istituto Centrale per il Restauro e Gerardo De Canio, consulente dell’Opera del Duomo. Sarà poi la restauratrice, Mari Yanagishita, a illustrare in dettaglio l’intervento compiuto. Ed infine gli studiosi Elisabetta Cioni e Giampaolo Ermini collocheranno questo “oggetto unico al mondo” nel contesto storicoartistico per comprenderne la complessità dietro alla straordinaria bellezza.

Il Reliquiario del Corporale, realizzato da Ugolino di Vieri nel 1338, costituisce non soltanto una delle più straordinarie opere dell’oreficeria medievale, ma anche il più “imponente esempio di manufatto in smalto traslucido” esistente, come ricordava Giuseppe Basile in occasione della restituzione dopo il complesso intervento conservativo condotto da parte dell’allora Istituto Centrale per il Restauro negli anni Ottanta del secolo passato. La struttura portante dell’opera è in argento dorato, come pure le parti decorative lavorate a tutto tondo. Ad essa sono unite, mediante piccoli chiodi, placche di diverse forme e dimensioni, lavorate a bulino e cesello e poi smaltate con paste vitree traslucide. Conservato nella Cappella del Corporale in Duomo all’interno della vetrina fatta realizzare da ICR e Soprintendenza dell’Umbria a fine restauro, il Reliquiario è stato trasferito nel 2014 nel Museo dell’Opera del Duomo di Orvieto, nella sala della Libreria Albèri, in occasione del Giubileo Eucaristico. Il suo valore culturale è superato solo dalla valenza storica e iconica: creato per conservare ed esporre al mondo la reliquia del sangue di Cristo, contiene il racconto figurativo più antico della storia del miracolo eucaristico avvenuto a Bolsena nel 1263, fonte originaria per i maestri che da secoli ne hanno narrato la storia, dall’orvietano Ugolino di Prete Ilario negli affreschi della Cappella del Corporale fino a Raffaello nella stanza di Eliodoro in Vaticano.

“Il restauro del Reliquiario del Corporale – afferma il Presidente dell’Opera del Duomo di Orvieto, Andrea Taddei – rappresenta uno dei più importanti obiettivi raggiunti dall’Opera del Duomo in questi ultimi anni, all’esito di un impegnativo percorso di studio, monitoraggio, documentazione e diagnostica, a cui si è aggiunta la successiva realizzazione della nuova vetrina che ora protegge il prezioso manufatto.”




Per la ricorrenza di San Giuseppe al Museo Greco il 17 marzo “il custode del Redentore” attraverso l’arte ceramica moderna

Il complesso profilo iconografico di San Giuseppe torna al centro di un nuovo approfondimento, promosso dall’Opera del Duomo di Orvieto a cura del MODO, che si terrà venerdì 17 marzo 2023 alle 16,30 al Museo Emilio Greco, con il titolo Il “Custode del Redentore” attraverso l’arte ceramica moderna.

Al Santo Patrono della città di Orvieto e della Diocesi di Orvieto – Todi è dedicato quest’anno un percorso attraverso l’arte ceramica che da secoli ne illustra le diverse posture materiali e morali in particolare nell’ambito del tema della Natività. Questo soggetto, amatissimo dalla devozione popolare ma anche dalla tradizione artistica, è esemplificato da splendidi esemplari che si soffermano spesso sugli aspetti più intimi e sulle sfumature poetiche di un racconto di portata universale.  Ci guideranno in questo percorso i relatori dell’incontro. Inizierà Stefania Colafranceschi, specialista nel campo degli studi iconografici con molte pubblicazioni al suo attivo in materia, nonché animatrice culturale ormai affezionata a Orvieto dove sarà anche sabato 18 marzo per una sessione didattica del corso per volontari della Diocesi. Quindi Maria Selene Sconci, studiosa della ceramica ben nota anche a Orvieto come curatrice di cataloghi, in particolare quello della collezione dell’Opera del Duomo, e mostre di settore. Infine Marino Moretti, maestro e artista che da Orvieto porta nel mondo una tradizione che ha contribuito a rinnovare e rilanciare con continue sperimentazioni e lavoro critico.

L’evento, che vede la collaborazione di UniTre Orvieto, sarà anche l’occasione per conoscere una particolare raccolta di Presepi di Stefano Rappuoli appassionato e competente collezionista che illustrerà e farà ammirare in una piccola selezione di preziosi esemplari.




Per l’anno dedicato al Signorelli più di 30 giornalisti esteri in visita all’Opera del Duomo

Oltre trenta giornalisti di testate estere hanno preso parte ad un tour che li ha portati da Roma ad Orvieto per conoscere la storia di Luca Signorelli e della Cappella di San Brizio nella Cattedrale orvietana.  Reporter e giornalisti corrispondenti di molti paesi nel mondo sono stati ospiti dell’Opera del Duomo di Orvieto venerdì scorso, nell’ambito delle iniziative di promozione dell’anno dedicato alle celebrazioni dei 500 anni dalla morte di Luca Signorelli.

Accolta dal presidente della Fabriceria Orvietana, Andrea Taddei, dal sindaco di Orvieto, Roberta Tardani, dal presidente del Gal Trasimeno-Orvietano, Gionni Moscetti e dagli altri membri del Cda dell’Opera, Giuseppe Della Fina, Giovanna Bandinu e Don Francesco Valentini, la delegazione ha potuto approfondire le proposte culturali e storiche che caratterizzeranno le iniziative del cinquecentenario.  Durante la mattinata, nella sede dell’Opera, giornalisti e report hanno preso visione del video sugli affreschi della Cappella di San Brizio, con protagonista il noto divulgatore scientifico e conduttore, Mario Tozzi. Sotto la guida di Noemi Grilli, responsabile dell’Archivio Storico dell’Opera del Duomo, hanno poi osservato da vicino i contratti che Luca Signorelli sottoscrisse con l’Opera del Duomo per il suo incarico.

La visita, alla presenza del Vescovo della Diocesi Orvieto-Todi, Monsignor Gualtiero Sigismondi, è proseguita nel pomeriggio all’interno della Cappella di San Brizio affrescata da Luca Signorelli, meraviglia del Duomo di Orvieto.  L’incontro è stata anche l’occasione per presentare il calendario definitivo delle conferenze che in questo anno celebreranno Luca Signorelli. Arte, architettura, teologia, storia e teatro, saranno gli argomenti su cui si incentrerà il percorso culturale che vedrà la partecipazione di importanti relatori: Francesco Federico Mancini e Cristina Galassi docenti dell’Università degli Studi di Perugia, Antonio Natali, storico dell’arte, già direttore della Galleria degli Uffizi e attualmente membro del consiglio di amministrazione dell’Opera di Santa Maria del Fiore, Tom Henry professore di storia dell’arte presso l’Università di Kent e direttore dell’istituto di Kent a Roma, Padre Jean Paul Hernandez docente presso la Facoltà di Storia e Beni Culturali della Pontificia Università Gregoriana, S. Em. Rev. Cardinale Gianfranco Ravasi, Presidente emerito del Pontificio consiglio della cultura e S. E. Monsignor Gualtiero Sigismondi, Vescovo della Diocesi di Orvieto – Todi.

“Altre iniziative organizzate dall’Opera del Duomo – ha dichiarato in conclusione il presidente Andrea Taddei – si aggiungeranno e segneranno l’anno signorelliano: presto ne daremo comunicazione con nostra soddisfazione e, ne sono certo, dell’intera comunità orvietana”.




Boom di visitatori al Duomo e al Museo dell’Opera, oltre 300 mila nel 2022 e ora il 500mo di Signorelli

Il Duomo di Orvieto e i Musei dell’Opera del Duomo segnano un dato eccezionale per l’afflusso di visitatori che nel 2022 registrano un aumento degli accessi superiori al 55% rispetto al 2021. Il 2022 si chiude con 302.938 accessi, che rimangono inferiori al 2019 di appena il 10% ma che fanno registrare un aumento economico di oltre il 14% rispetto al periodo precedente la Pandemia. Dati che in prospettiva al 2023 appena iniziato, e nel quale si celebrano i 500 anni dalla morte di Luca Signorelli, fanno sicuramente ben sperare. Durante l’anno appena trascorso l’Opera del Duomo di Orvieto ha aperto al pubblico la nuova biglietteria in Piazza Duomo, all’interno dei locali del Palazzo della Fabbriceria. La riqualificazione degli spazi della Sede dell’Opera ha permesso anche di allestire la nuova area bookshop inaugurata all’inizio del mese di dicembre in occasione della presentazione degli eventi per l’anno dedicato a Luca Signorelli.




Capitolo della Cattedrale, Vox et Jubilum e Opsm presentano i concerti di Natale e il Christmas Carol Service il 18 e 22 dicembre in Duomo

La Corale polifonica del Duomo di Orvieto, Vox Et Jubilum, in collaborazione con il Capitolo della Cattedrale e l’ Opera del Duomo, sono lieti di invitarvi a due eventi straordinari che ci accompagneranno verso le feste natalizie. 

Domenica 18 dicembre alle ore 18.30, dopo la messa del Vescovo, il Coro Laeti Cantores di Roma, diretto da Angelo Gubbini, ci offrirà un bellissimo concerto a conclusione dell’ Avvento. Il programma si svilupperà attraverso alcune pagine di importanti autori della coralità classica come Purcell e Viadana, per arrivare alla rilettura dei brani più noti del Natale. L’ esibizione si avvale della presenza del Contralto Elisabetta Pallucchi. Al pianoforte Riccardo Bonci. 

Il 22 Dicembre, alle ore 21.15, il tanto atteso Christmas Carol Service. Dopo il grande successo dello scorso anno, la Corale del Duomo ripropone al pubblico e ai fedeli, questa affascinante forma di preghiera – concerto. Si tratta di una vera e propria “liturgia di Canti Natalizi”, presieduta da sua eccellenza il Vescovo, in cui la musica e la Parola ci guideranno nel cuore dello spirito del Natale. Come lo scorso anno, insieme a Vox Et Jubilum ci saranno i Cherries on a Swing set e gli attori Davide Simoncini e Sophia Angelozzi. Le novità di quest’ anno saranno invece la partecipazione canora dei bambini del catechismo e quella straordinaria del baritono Colin Baldy, cantante di fama internazionale. All’ organo Riccardo Bonci, direttore Stefano Benini.




L’Opera del Duomo e la città di Orvieto si preparano agli eventi per i 500 anni dalla morte di “magister Lucas de Cortona”, il Signorelli

Andrea Taddei, presidente dell’Opera del Duomo, e Antonio Natali, storico dell’arte, hanno presentato il calendario degli eventi dedicati ai 500 dalla morte di Luca Signorelli. Un carnet piuttosto ricco che partirà il prossimo mese di marzo con un ciclo di conferenze dal titolo “magister Lucas de Cortona” per approfondire la figura dell’artista.

Dalle sacre scritture della Bibbia, la Fabbriceria Orvietana ha scelto di trarre ispirazione per descrivere le celebrazioni che ricorderanno il 500esimo anniversario della morte di Luca Signorelli: “E vidi un Cielo Nuovo e una Terra Nuova”. Arte, architettura, teologia, storia e teatro, saranno gli argomenti su cui si incentrerà il percorso culturale che vedrà la partecipazione di importanti relatori: Francesco Federico Mancini e Cristina Galassi docenti dell’Università degli Studi di Perugia, Tom Henry professore di storia dell’arte presso l’Università di Kent e direttore del istituto di Kent a Roma, Antonio Natali, storico dell’arte, già direttore della Galleria degli Uffizi e attualmente membro del consiglio di amministrazione dell’Opera di Santa Maria del Fiore, S.E. Monsignor Gualtiero Sigismondi, Vescovo della Diocesi di Orvieto  Todi e Padre Jean Paul Hernandez docente presso la Facoltà di Storia e Beni Culturali della Pontificia Università Gregoriana.

Nell’aprile del 1499 Luca Signorelli assunse l’incarico di completare la decorazione delle due vele rimaste incompiute dal lavoro iniziale del Beato Angelico. L’intervento del Signorelli fu così mirabile che l’Opera del Duomo di Orvieto scelse di affidare all’artista anche la realizzazione del ciclo del Giudizio Universale. Il 23 aprile del 1500, il pittore sottopose al vaglio dei committenti i progetti per gli affreschi delle pareti e quattro giorni dopo ricevette ufficialmente l’incarico di portare a termine la decorazione dell’intera cappella. Tra il 1499 e il 1504, nella Cappella di San Brizio, egli illustrò il più importante ciclo rinascimentale dedicato alla trattazione di soggetti escatologici, comprendente Le Storie dell’Anticristo, il Finimondo, La Resurrezione della Carne, L’Inferno, L’Antinferno, La Chiamata degli Eletti e Il Paradiso. L’emozionante esperienza della vita di Luca Signorelli e del suo rapporto con la Cattedrale di Orvieto vivrà nel video che l’Opera del Duomo di Orvieto ha realizzato, per la produzione di Ruvido Produzioni e la regia di Igor Molino Padovan, di cui è protagonista il noto divulgatore scientifico e conduttore, Mario Tozzi. Il video documentario sarà pubblicato in occasione della prossima edizione di Umbria Jazz Winter che si terrà ad Orvieto alla fine del mese di dicembre, tramite il sito internet e i canali social dell’Ente e diffuso in città mediante totem interattivi e impianti multimediali.

Il programma delle iniziative prevede, inoltre, una proposta musicale curata dalla Cappella Musicale del Duomo di Orvieto, su tre appuntamenti che impegneranno l’organistaMaestro Riccardo Bonci e la Corale diretta dal Maestro Stefano Benini. Previsto anche il contributo musicale della Scuola Comunale di Musica “Adriano Casasole” di Orvieto che nel corso del 2023 presenterà un concerto per pianoforte all’interno della Cappella di San Brizio, del Maestro Riccardo Cambri.

Ad autunno del 2023 la Compagnia Lombardi-Tiezzi allestirà dalla lo spettacolo “L’Oltremondo, Luca Signorelli a Orvieto”Fabrizio Sinisi compone per Sandro Lombardi un testo che, continuando la ricerca intorno alle Vite di Giorgio Vasari inaugurata da Federico Tiezzi, attraversa la vita di Luca Signorelli a Orvieto, immaginandone il capolavoro come un teatro di visioni, una vasta e crudele profezia dell’oggi.

Le iniziative per celebrare i 500 anni dalla morte di Luca Signorelli vedranno la collaborazione tra l’Opera del Duomo, la Diocesi di Orvieto-Todi e le istituzioni amministrative e culturali della città. Previste una serie di attività che coinvolgeranno il mondo della scuola e dell’associazionismo. Tutti gli appuntamenti del calendario dedicato al Signorelli saranno trasmessi in diretta streaming sui canali social dell’Opera del Duomo per diffondere più ampiamente le iniziative, non solo in presenza.




Olimpieri, “l’OPSM con i vertici del PD è un fatto irrituale e mina la credibilità della Fabbriceria”

Nell’ottobre scorso ebbi modo di fare delle dichiarazioni che profetizzavano come nelle “segrete stanze” dell’Opera del Duomo si stesse lavorando per nominare il nuovo Segretario Amministratore nella persona dell’ex Sindaco del PD di Todi. Oggi, a distanza di dieci mesi, quella profezia si è completamente avverata, a dimostrazione che quando le “segrete stanze” fanno una scelta, quella scelta si realizza. Premesso che porto massimo rispetto all’OPSM ed alla sua secolare autonomia; ma, proprio perché porto rispetto, mi corre l’obbligo di affermare che questa autonomia si sta fortemente affievolendo.

Non è accettabile – lo dico da cittadino orvietano, prima che da Consigliere Comunale – che la Fabbriceria divenga una sorta di “cimitero degli elefanti” per alcuni importanti esponenti del PD, non solo di Orvieto ma anche di Todi. E’ un dato incontestabile, infatti, che l’attuale Presidente dell’Opera abbia ricoperto per anni la carica di Capo Gruppo del PD nel Consiglio Comunale di Orvieto, dopo essersi candidato anche alle primarie dello stesso partito nel 2014, e che un membro dell’attuale CdA fino a qualche anno fa sedeva nella Segreteria Regionale del Partito Democratico. Oggi, attraverso una selezione a cui hanno partecipato molti candidati (tra cui diversi orvietani), apprendiamo che l’ex Sindaco PD di Todi sarà il nuovo Segretario Amministratore. In definitiva, tre importanti membri di un partito politico  alla guida dell’Opera del Duomo: con il massimo ossequio, lo ritengo un fatto irrituale che svilisce ed indebolisce la credibilità della Fabbriceria, Istituzione che ha più di settecento anni e che rappresenta, insieme al Comune, la massima Istituzione della città. 




Via la scritta della vergogna dal Duomo. Lucio Riccetti, Italia Nostra “è un segno del degrado culturale e sociale di Orvieto”

La scritta della vergogna è stata cancellata dal muro del Duomo. Intanto continuano le indagini per risalire al teppista autore del deprecabile gesto anche cercando di visionare le immagini delle telecamere installate nella piazza, ma sembrerebbe che non ci siano i video di quel preciso momento. Lucio Riccetti, consigliere di Italia Nostra ha voluto stigmatizzare duramente l’accaduto, “è un segno purtroppo evidente del degrado culturale e sociale in cui versa Orvieto ormai da anni e che le istituzioni deputate alla preservazione e promozione dei beni culturali cittadini non sono più in grado, almeno apparentemente, di arginare”. Recentemente in un’intervista che ci ha rilasciato proprio Riccetti aveva sottolineato i tanti gesti di degrado e di scarsa considerazione per i monumenti più o meno conosciuti della città.

Per quanto riguarda la rimozione della scritta è intervenuto con una dichiarazione Andrea Taddei, presidente dell’Opera del Duomo, “a seguito del rinvenimento di un scritta deturpante, realizzata con vernice spray sulle mura esterne del Duomo di Orvieto, è stata presentata, dall’Opera del Duomo di Orvieto, formale denuncia contro ignoti.  Dopo un sopralluogo tecnico, grazie all’intervento degli operai dell’Opera del Duomo, la scritta è stata rimossa, ma sarà previsto un ulteriore sopralluogo, ed eventuale intervento, per valutare lo stato della superficie e la totale rimozione della vernice.  L’Opera del Duomo esprime un sincero ringraziamento alle tante persone e rappresentanti delle istituzioni che hanno manifestato il loro sdegno verso un gesto inqualificabile ai danni di un luogo simbolo per tutta la nostra comunità civile e religiosa. Un episodio sul quale stanno indagando le Forze dell’Ordine e si spera, a breve, di risalire ai responsabili.  Ringraziamo, inoltre, i professionisti e le aziende che immediatamente dopo la diffusione della notizia si sono resi disponibili per intervenire alla ripulitura della scritta”.




Andrea Taddei, presidente OPSM, “non abbiamo potuto cancellare la scritta sul muro del Duomo, servono specialisti, intanto speriamo nelle telecamere”

La mattina del 23 maggio con profondo sdegno ci si è accorti del “regalo” di qualche teppista-tifoso su uno dei muri del Duomo. Andrea Taddei, presidente dell’Opera del Duomo, ha immediatamente spiegato che “con profondo sdegno, purtroppo, su una parete esterna del Duomo di Orvieto è stata rinvenuta una scritta deturpante, realizzata con vernice spray. L’area è stata delimitata nel tentativo di effettuare un primo intervento di ripulitura, ma la superficie porosa non ha permesso di procedere in modo efficace, pertanto, nei prossimi giorni, sarà predisposto un sopralluogo con l’ausilio di esperti di restauro al fine di programmare il ripristino dell’area. Contestualmente è stato fornito il massimo supporto alle Forze dell’Ordine che stano indagando sull’episodio, consentendo la visione dei filmati delle telecamere di sorveglianza che monitorano l’area della Piazza e della Cattedrale”. 

Concordiamo con il presidente Taddei, speriamo nell’ottimo lavoro delle telecamere perché venga rintracciato l’autore della scritta affinché paghi di tasca propria l’intervento di pulitura che, su pareti costruite con pietre porose, hanno costi piuttosto alti.