“Astor, per sempre” Unitre fa il bis al Teatro del Carmine il 26 febbraio

A grande richiesta, torna al Teatro del Carmine una realizzazione Unitre incentrata
sul grande compositore e bandoneonista argentino Astor Piazzolla, presentata lo
scorso autunno durante una delle tappe del gruppo di Ascolto Musicale curato dal
Maestro Riccardo Cambri.
Sabato 26 Febbraio 2022, alle ore 17, “Astor, per sempre” accenderà i riflettori su
Piazzolla, lo straordinario musicista di cui nel 2021 si è celebrato il centenario dalla
nascita
e al quale Unitre e Scuola Comunale di Musica “A. Casasole” intendono
dedicare un programma di appuntamenti culturali.
Il Vicepresidente Unitre Alberto Romizi illustrerà i momenti salienti della vita del
popolarissimo autore argentino, toccandone gli aspetti emozionali e percorrendo la
linea evolutiva della sua produzione musicale; Cambri, al pianoforte, eseguirà una
selezione di celeberrimi temi musicali composti da Piazzolla.
Sarà possibile assistere prenotandosi al 3387323884; in ossequio all’attuale
normativa anticovid, occorrerà essere muniti di super green pass e mascherina
FFP2
.
Astor per sempre: ovvero l’uomo, il musicista, la narrazione del contesto in cui
sviluppò il suo genio, l’Argentina di fine ottocento, New York e la musica jazz:
l’intreccio di culture musicali diverse che Piazzolla riversò nel suo Tango, cambiando
per sempre quello che si può considerare il più grande fattore identitario del Paese
che gli diede i natali.




La Scuola Comunale di Musica fa gli auguri di Natale al Teatro Macinelli il 23 dicembre

Tornano i tradizionali auguri in musica promossi dal Comune di Orvieto e dalla presidenza del consiglio comunale. L’appuntamento è per giovedì 23 dicembre ore 21 al Teatro Mancinelli grazie alla Scuola Comunale di musica “Adriano Casasole”.

L’appuntamento con gli auguri in musica mancava dal 2019 e quest’anno, grazie alla Scuola Comunale, il supporto della Fondazione CRO e la collaborazione di Unitre e Filarmonica Luigi Mancinelli, il programma prevede una prima parte con la partecipazione degli Sparring Partners mentre nella seconda protagonista sarà l’orchestra d’archi con il coro della Scuola. Sparring Partners è un gruppo interamente dedicato alla musica di Paolo Conte. IN verità è un vero progetto culturale e musicale nato in pieno lockdown grazie alla determinazione dei musicisti che con l’home recording hanno continuato a suonare. Il loro primo videoclip è stato girato nel Teatro Mancinelli e sarà l’apertura della serata. La seconda parte è tutta della Scuola Comunale di Musica con l’orchestra d’archi e il coro che presenteranno musiche e canti della tradizione natalizia internazionale.

Il concerto sarà ad ingresso gratuito, ma nel rispetto delle normative vigenti è necessaria la prenotazione al numero 339.2619440 o alla mail musicaorvieto@gmail.com. L’accesso è consentito solo ai possessori di Super Green Pass.




11 dicembre, la Fondazione Marco Besso regala alla città l’esecuzione di “Paolo e Francesca” con musiche di Luigi Mancinelli

In occasione del centenario della morte di Luigi Mancinelli e all’interno delle celebrazioni dei 700 anni della morte di Dante Alighieri la Fondazione Marco Besso, presieduta da Lucio Caracciolo, offre alla città la prima esecuzione assoluta in forma di concerto del dramma lirico in un atto di Arturo Colautti, musicato proprio da Luigi Mancinelli, “Paolo e Francesca”. L’evento, completamente gratuito si terrà sabato 11 dicembre alle 18 al Teatro Mancinelli.

Il dramma è stato adattato per orchestra da camera dal maestro Marcello Panni. Lo stesso Panni spiega, “trovata la partitura in archivio, alla prima occhiata mi convinsi subito. E’ un breve affresco Dugentesco e dannunziano, (la Francesca del “Vate” è del 1901), dalle armonie sapienti e raffinate, da eseguirsi in forma di concerto con soli quattro personaggi e un piccolo coro. Scartata l’orchestrazione originale per grande orchestra sinfonica – continua Panni – mi decisi per un adattamento drastico: via le parti corali meno interessanti, riduzione dell’orchestra a un quintetto d’archi e pianoforte, più 3 strumenti essenziali: l’arpa, che realizza il liuto del Matto, il corno per l’evocazione della caccia al ‘cignale’, e le campane, per lo straordinario e evocativo finale, al quale partecipa un piccolo coro nascosto. Con soli nove esecutori ho praticamente riscritto l’opera, senza cambiare nulla del testo e della musica”.

Ad esibirsi nell’opera ispirata al V Canto dell’Inferno della Divina Commedia di Dante saranno il Coro e Orchestra da camera Roma Sinfonietta, diretti dallo stesso maestro Marcello Panni e maestro collaboratore Mirco Roverelli. La serata sarò arricchita ulteriormente da un racconto delle parti mancanti di Sandro Cappelletto, scrittore e storico della musica, autore di numerosi libretti d’opera e melologhi con musiche si Mozart, Schubert, Beethoven e di vari compositori italiani contemporanei.

Per partecipare alla serata basta prenotarsi alla mail: attivitaculturali@fondazionemarcobesso.net entro il prossimo 10 dicembre. L’ingresso al Teatro sarà consentito solo con mascherina e green pass secondo quanto stabilito dai DPCM. Inoltre sarà attiva la trasmissione in streaming sul sito della Fondazione  http://fondazionemarcobesso.net/eventi  e sul canale YouTube.

I protagonisti

Coro e Orchestra da camera ROMA SINFONIETTA. Direttore Marcello Panni. Maestro collaboratore Mirco Roverelli

Solisti: Francesca – Galina Ovchinnicova (soprano); Gianciotto – Alessio Potestio (baritono);  Paolo – Gianluca Zampieri (tenore); Il matto – Francesco Lucii (tenore)

Coro e orchestra da camera
Roma Sinfonietta

Anna Chulkina, Violino primo
Plamena Krumova, Violino secondo
Raffaele Mallozzi, Viola
Michele Chiapperino, Violoncello
Carla Tutino, Contrabbasso
Rino Pecorelli, Corno
Nazarena Recchia, Arpa
Flavio Tanzi, Percussioni
Mirco Roverelli, Pianoforte
Direttore Marcello Panni
Maestro collaboratore Mirco Roverelli




UJW#28 si riparte finalmente, manca solo il coro gospel

Il cartellone di UJW #28 che si terrà dal 29 dicembre 2021 al 2 gennaio 2022 ad Orvieto, è stato presentato a Palazzo Coelli, sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto, dal sindaco, Roberta Tardani, dal direttore artistico del festival, Carlo Pagnotta, da Gianluca Laurenzi, presidente della Fondazione Umbria Jazz. A dare il benvenuto il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto, Libero Mario Mari che ha ringraziato la Fondazione Umbria Jazz per aver scelto la sede della Fondazione CRO per la presentazione dell’evento “nell’Auditorium che presto sarà dedicato alla memoria del mio predecessore Gioacchino Messina che ha guidato l’ente in un periodo non semplice”. 

“Non nego di essere particolarmente emozionato – ha aggiunto – perché oggi si riparte con UJW che per Orvieto è l’evento musicale più rilevante a tutto tondo. Siamo alla 28esima edizione, dopo un anno di stop forzato che è stato molto difficile e che ci ha visto tutti rinchiuderci e distanziarci con un allontanamento interpersonale che ha pesato moltissimo. Umbria Jazz Winter è una manifestazione che nel corso degli anni ha confermato un successo di critica e di pubblico che sono il frutto di tanto lavoro, competenze, impegno, professionalità e passione. Ad Orvieto sono passati personaggi importantissimi e per noi è un evento a 360 gradi. Orvieto è grata a Umbria Jazz come lo è Umbria Jazz verso Orvieto che è la stupenda cornice dell’edizione invernale. Insieme sono un binomio e un sodalizio perfetto che solo una pandemia ha temporaneamente interrotto ma che è destinato a durare. Oggi siamo felici della ripartenza di questa kermesse che è anche una ripartenza in termini di ricadute sulla città, penso a tutte le attività produttive e dell’accoglienza che ne beneficeranno come l’intera città e il territorio con tutte le loro bellezze ed attrattive e che sono  pronti ad accogliere artisti e visitatori in una atmosfera unica.  Umbria Jazz Winter in questi anni è sicuramente cambiata nelle tematiche e nelle dinamiche ma non nel livello qualitativo che è altissimo”.

Stessa emozione anche per il Presidente della Fondazione Umbria Jazz, Gianluca Laurenzi che ha detto “sono personalmente innamorato di Orvieto e voglio salutare questa nuova edizione, con il sorriso che noi tutti avevamo nelle foto scattate nell’ultimo giorno dell’edizione 2019 nel foyer del Teatro Mancinelli, quando eravamo beatamente ignari di quello che sarebbe accaduto dopo con l’arrivo della pandemia. Oggi quindi ripartiamo dallo stato d’animo di quel giorno di due anni fa. Il sodalizio non si è interrotto mai, nemmeno durante la pandemia. Anzi lo scorso anno avevamo ipotizzato di realizzare almeno un fine settimana nel mese di settembre, progettandolo e riprogettandolo più volte, ma poi abbiamo dovuto fermarci a causa dell’avanzata del virus”.  “Ripartiamo oggi – ha proseguito – con un programma artistico che definirei strepitoso con una media di 10/12 concerti al giorno. C’è poi la conferma di UJ4KIDS, per spingere sull’importanza sull’insegnamento musicale che la pandemia ha molto penalizzato. Il 30 dicembre prossimo, durante il primo appuntamento di UJ4KIDS, la Fondazione Umbria Jazz consegnerà ai 23 Istituti di indirizzo musicale umbri una tromba, strumento iconico del jazz per promuovere l’insegnamento musicale nella nostra regione. Ringrazio i soci: Regione Umbria e Comune di Orvieto. Quest’ultimo non solo per la disponibilità che ogni anno ci riserva, ma perché quest’anno per la prima volta, ha messo in campo risorse importanti. Ringrazio la Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto per il sostegno alla manifestazione e tutti i nostri sponsor: Intesa San Paolo, Cosp Tecno Service, Consorzio Vino Orvieto, Radio Monte Carlo nostro media partner. sul piano della comunicazione abbiamo predisposto un piano importante che comprende Rete 101, reti Mediaset, Radio Subasio, pubblicità sui giornali e una forte spinta sui social”.
“Questo ultimo anno e mezzo è stato il momento più triste della nostra storia, ma anche il momento più stimolante perché abbiamo dovuto far ripartire una città”
 ha esordito il sindaco e assessore alla Cultura e Turismo, Roberta Tardani che ha aggiunto: “Ci siamo trovati ad affrontare una tragedia, ma abbiamo trovato la forza, abbiamo avuto contezza delle capacità delle risorse espresse dalla nostra comunità che ha dato il meglio di sé. Volevamo che la luce su Orvieto non si spegnesse, e che la città fosse alla ribalta nazionale e internazionale anche nei momenti più bui. Oggi i risultati li stiamo testando: abbiamo avuto un’estate straordinaria, con presenze inaspettate nei numeri: oltre il 40 per cento in più rispetto al 2019. Parliamo di ripartenza perché siamo stati due anni in attesa, ma in realtà non ci siamo mai fermati. Umbria Jazz Winter è l’evento della città che porta Orvieto alla ribalta internazionale e in questo senso abbiamo sempre cercato di promuoverla anche attraverso gli eventi che sono stati molti. Abbiamo la certezza che questa è la strada da intraprende e continuare a portare avanti. Ci crediamo davvero e ci investiamo al contrario di come avveniva in passato. Vogliamo essere vicini ad Umbria Jazz Winter con la concretezza investendo le giuste risorse per ripartire. “Ringrazio il direttore artistico, Carlo Pagnotta per la pazienza rispetto alla ‘lentezza’ delle risposte delle istituzioni – ha proseguito il sndaco – questa estate avevamo ancora molte incertezze, ma ora la possibilità del riempimento al 100% delle location ci dà fiducia ed energia. In questi giorni Orvieto è alla ribalta nazionale anche per un altro significativo aspetto: l’altro giorno a Milano è stato presentato il film tv ‘Carla’ dedicato a Carla Fracci. Il teatro Mancinelli, che peraltro è stato sempre aperto, è tornato ad essere il contenitore e il luogo della cultura e il 5 novembre prossimo ospiterà l’anteprima dell’uscita del film nelle sale cinematografiche. Al Mancinelli abbiamo ripreso una Stagione di Prosa di qualità. E’ vero, stiamo faticando a riempirlo, ma abbiamo grande fiducia e speranza per questa città”. “Anche ad Orvieto abbiamo eccellenze locali che vanno gratificate – ha concluso – e l’ultima annotazione importante riguarda proprio il manifesto di questa edizione di Umbria Jazz Winter realizzato dall’artista orvietano, Maurizio Rosella. E’ una esplosione di colori che esprime lo d’animo con cui affrontiamo i problemi e cerchiamo di risolverli per ripartire. Ci saranno infine gli appuntamenti natalizi che partiranno dal 26 novembre con luci ed eventi culturali durante tutto il periodo delle feste. C’è un grande fermento. Sarà un Natale bellissimo”.
Ad illustrare il programma e il parterre degli artisti presenti alla 27^ edizione di UJW di Umbria Jazz Winter #28 è stato il Direttore artistico Carlo Pagnotta che, ironizzando sull’essersi volutamente vestito come quell’ultimo giorno dell’edizione 2019/2020, ha voluto sottolineare l’entusiasmo generale per la ripartenza della nuova edizione 2021/2022 e l’impegno dell’intero staff di Umbria Jazz. Tra le tante “chicche” che il programma ha in serbo, Pagnotta ha parlato del progetto di Bill Frisell con la Umbria Jazz Orchestra seguito direttamente dal direttore M° Manuele Morbidini. “Il progetto è una produzione esclusiva di Umbria Jazz. Una sorta di miracolo per uno dei musicisti universalmente riconosciuti. Progetto che riconosce il percorso di crescita del festival e che fa incontrare ad Orvieto, solo per Umbria Jazz Winter, in un unicum straordinario Bill Frisell e Michael Gibbs in una produzione che non ha precedenti e che, a livello internazionale, sarà uno degli eventi musicali dell’anno”. “La messa della Pace quest’anno sarà senza Gospel – ha concluso Pagnotta – perché fino all’ultimo doveva partecipare un gruppo importante di 35 elementi ma poi non ci sono state conferme. D’altra parte con il gospel abbiamo una tradizione da rispettare che risale al 1988 e non ce la siamo sentiti di rimediare. In America ci sono ancora molte difficoltà ad organizzare i grandi tour quindi nell’edizione successiva torneremo con il gospel. I musicisti della 28esima edizione sono comunque moltissimi e di alta qualità artistica nello stile di Umbria Jazz Winter”.  

Tutti i musicisti di Umbria Jazz Winter # 28 (Fonte: Servizio Comunicazione UJW)

GLI ARTISTI DI UJW LA CHITARRA – Il cartellone presenta un grande evento: il nuovo progetto di Bill Frisell, uno degli artisti più innovativi della scena contemporanea, con la Umbria Jazz Orchestra e con la direzione di un luminare dell’orchestrazione, in particolare delle grandi formazioni, Michael Gibbs. Il progetto è una produzione esclusiva di Umbria Jazz.

Frisell sarà anche protagonista di una solo performance. Sempre in tema di chitarra ad UJW ci sarà  il solitario omaggio di Lionel Loueke a quello che lo stesso Loueke definisce il suo mentore, Herbie Hancock. E un altro grande chitarrista, il brasiliano Romero Lubambo, fa parte del trio di Sarah McKenzie, elegante cantante/pianista che nel suo periodo formativo ha fatto esperienza anche nelle Clinics di Umbria Jazz, con il virtuoso del violoncello, anche lui brasiliano, Jaques Morelenbaum. Tre artisti il cui collante è un approccio raffinato e non convenzionale alla canzone.  Due chitarre anche nel trio Accordi Disaccordi, vecchia conoscenza di Umbria Jazz, che si presenta con ospite speciale la violinista Anais Drago.

LA CANZONE, PAROLE E MUSICA – Un filo conduttore è la forma canzone, declinata sia come vocalità che nella traduzione strumentale. Sofisticato cantante è Allan Harris, con la band che ha prodotto il suo ultimo disco, in cui rende omaggio, anche attraverso ricordi familiari, alla Harlem degli anni ‘50-‘60. Aria di famiglia, con il quintetto di Giovanni Tommaso e sua figlia Jasmine, vocalista affermatasi sulla scena californiana. In programma, canzoni evergreen italiane e americane. Ancora canzoni con il duo Luca Aquino – Giovanni Guidi, che così commenta il progetto: “Desideravamo suonare delle belle melodie, semplici e farle nostre: così nasce questo duo, in modo naturale e sincero”. Infine, un garbato intrattenitore quanto solido musicista: è Nick The Nightfly, che con il suo quintetto ripropone un lungo itinerario musicale che va dalle hit degli anni d’oro del jazz fino alle canzoni di Sting.

UNA LEGGENDA DEL JAZZ – Un mito vivente del jazz è George Cables, hard bopper di grande tradizione e testimone diretto (lui c’era!) di alcune delle più grandi band del jazz. A Orvieto sarà con il trio – con ospite speciale il sax di Piero Odorici – e nella sempre suggestiva formula del duo pianistico. Il suo partner è Sullivan Fortner, di parecchi anni più giovane, uno dei trentenni di successo dell’attuale scena del jazz. Fortner sarà anche protagonista di alcune solo piano performance.

IL GRANDE JAZZ ITALIANO – E il grande jazz italiano? “Al Gir dal Bughi” è il titolo del progetto che rivede insieme Dino Piana ed  Enrico Rava, per un omaggio al trombonista che è stato uno dei padri del jazz moderno in Italia. Importante lo spazio riservato a Francesco Bearzatti, con due band: il Tinissima Quartet che presenta il suo recente “Zorro”, ed un quartetto completamente diverso per un rivisitazione della musica del grande ma sottovalutato Tony Scott.

IL SOUL DELLA TRADIZIONE – Infine, lo spazio della Black Music che in Umbria Jazz non manca mai. È la band di Anthony Paule, nata con il proposito di mantenere vivo il soul che si suonava una volta. Una musica che resta insuperata e che ha ispirato le generazioni più giovani.

UJ4KIDS, RIFLETTORI ACCESI SULLA DIDATTICA MUSICALE – Torna a Orvieto UJ4KIDS, anche con l’obiettivo di riaccendere i riflettori sull’insegnamento musicale che la pandemia ha fortemente penalizzato. Sono in programma esibizioni degli allievi di alcune delle scuole di musica coinvolte nel progetto “Improvvisazioni”, e due repliche della storia musicale per bambini “Lazzaro ed i suoni del vento”, liberamente ispirata al film “Lazzaro felice” di Alice Rohrwacher.
La Fondazione Umbria Jazz consegnerà in una cerimonia a tutti i ventitré Istituti di indirizzo musicale umbri una tromba, strumento iconico del jazz (i primi grandi solisti agli albori del jazz furono trombettisti). Un gesto simbolico e concreto nello stesso tempo, in linea con la politica della Fondazione di promuovere l’insegnamento musicale nella regione.

COLLABORAZIONE UMBRIA JAZZ – SOCIETÀ AQUILANA DEI CONCERTI – “Natale in Jazz” è la manifestazione che la Società Aquilana dei Concerti “B. Barattelli” terrà nella città abruzzese in collaborazione con Umbria Jazz.

Dal 28 al 30 dicembre si esibiranno alcuni artisti presenti anche a Orvieto: Giovanni Guidi, Bill Frisell Trio & Umbria Jazz Orchestra, Francesco Bearzatti Tinissima Quartet.




Jose Carreras visita il Teatro Mancinelli come location di “OperAEtruria”

Il grande tenore spagnolo Jose Carreras, nella giornata di lunedì, – uno dei famosi Tre Tenori insieme a Placido Domingo e Luciano Pavarotti – ha effettuato un sopralluogo al Teatro Mancinelli di Orvieto accompagnato dai rappresentanti dell’associazione artistico culturale “XXI Secolo”, presieduta dall’avvocato Giuliano Nisi, che sta organizzando la prima edizione del Festival dell’Etruria Meridionale  “OperAEtruria”. Il tenore di Barcellona è infatti il presidente della giuria del concorso lirico internazionale “Premio Fausto Ricci”, organizzato dalla stessa associazione, e sarà il direttore artistico della nuova manifestazione che coinvolgerà le città di Viterbo, Rieti, Civitavecchia e Chiusi e ha in programma di far tappa a Orvieto nella primavera 2022. 

Il Maestro Carreras, che ha calcato i più grandi palcoscenici di tutto il mondo, è rimasto impressionato dalla bellezza del Teatro Mancinelli e della città di Orvieto. Dopo la visita al teatro, insieme al sindaco, Roberta Tardani, la delegazione si è spostata al Duomo di Orvieto ricevuta dal presidente dell’Opera del DuomoAndrea Taddei. Qui il tenore spagnolo ha potuto ammirare le meraviglie della Cattedrale soffermandosi in particolare ad osservare gli affreschi di Luca Signorelli nella Cappella di San Brizio promettendo di tornare il prossimo anno per visitare anche gli altri luoghi della città a partire dal pozzo di San Patrizio.  




“Chi è di scena?”, riapre il teatro Mancinelli con Salemme, Masini, Guerritore e non solo

Ci siamo, riparte il Teatro Mancinelli con una stagione teatrale ridotta ma di alta qualità, con tanti bei nomi e la conferma della data di Marco Masini per il tour celebrativo dei suoi 30 anni di carriera. A presentare la nuova stagione sono stati il sindaco Roberta Tardani e il direttore artistico, Pino Strabioli. Indubbiamente non è ancora un avanti tutta ma il titolo scelto per il cartellone è emblematico “Chi è di scena?” a sottolineare che gli attori tornano a recitare e il pubblico si ritroverà seduto ad assistere agli spettacoli. La capienza del Mancinelli è ridotta a circa 250 persone ma, probabilmente, per la seconda parte della stagione, solo annunciata in conferenza stampa, si tornerà ad una capienza dell’80% con molti vantaggi sia logistici che economici.

La partenza della stagione il 9 e 10 ottobre, è affidata a Vinicio Marchioni con “In vino veritas” uno spettacolo particolare che celebra il vino con l’attore che alternerà suo racconti personali con opere ispirate proprio al vino. Prima dello spettacolo il Consorzio Vino Orvieto offrirà una degustazione di vini del territorio. Esattamente a distanza di dieci giorni, il 19 e 20 ottobre sarà la volta di una “signora” del teatro, Monica Guerritore con “L’anima buona di Seuzan”, di Bertold Brecht. Il 12 novembre arriverà ad Orvieto Marco Masini mentre il 20 e 21 novembre in prima nazionale Vincenzo Salemme, innamorato di Orvieto e del suo teatro, con “Napoletano? E famme’ na pizza”.

A dicembre, il 12 sarà il turno di Pino Strabioli con lo spettacolo tratto dal suo libro “Sempre fiori mai un fioraio” come omaggio a Paolo Poli. Il 18 e 19 dicembre chiuderà la prima parte della stagione un’altra star, Elena Sofia Ricci con “la dolce ala della giovinezza” di Tennesee Williams. Nella seconda parte della stagione, da gennaio ad aprile 2022, il cartellone sarà completato da altri cinque spettacoli che avranno come protagonisti altri importanti nomi del teatro e della televisione: Umberto Orsini e Franco Branciaroli, Paolo Conticini, Yari Gugliucci, Veronica Pivetti, Nancy Brilli e Chiara Noschese.

“Finalmente si riparte – ha esordito il sindaco Roberta Tardani – ci avevamo provato due volte, ma il lockdown ci ha fermati. Stavolta ci siamo. E’ chiaro che abbiamo dovuto dividere in due la stagione anche perché le compagnie non prendono impegni a lungo termine”. Il sindaco ha spiegato il prossimo futuro degli asset culturali della città,il teatro, il palacongressi e appena tornerà nelle nostre disponibilità la Torre del Moro, saranno gestite in maniera integrata e diretta da parte del Comune perché siamo convinti di uno sviluppo integrato della città“. Sempre Tardani, “Ringrazio Pino Strabioli che si è messo nuovamente a disposizione della città a dimostrazione del fatto che chi vuole bene a Orvieto e al teatro lo fa al di là delle polemiche di natura politica. Ora, quindi, lanciamo la sfida con chi è di scena anche agli orvietani perché tornino a teatro con tranquillità e fiducia”.

Direttore artistico è Pino Strabioli che continua la sua collaborazione con l’amministrazione comunale. “Finalmente tornano a riaccendersi le luci del Mancinelli anche per la prosa con un stagione che mette insieme grandi nomi del teatro, del cinema e della televisione: ci sarà spazio anche per la grande musica con la data zero del tour di Marco Masini che qui inizierà i festeggiamenti per i suoi 30 anni di carriera”. E’ stata pianificata anche la seconda parte della stagione, “siamo in attesa di poter confermare gli altri cinque spettacoli e altri importanti nomi. C’è ancora molta incertezza su quello che sarà l’andamento della situazione sanitaria e su quali saranno le future disposizioni per i teatri. In accordo con l’amministrazione abbiamo deciso di non prevedere per quest’anno formule di abbonamento e consentire quindi a più persone possibile di venire a teatro”. Strabioli ha poi spiegato il significato del titolo della stagione teatrale che “vuole essere un omaggio a tutti gli artisti e i lavoratori dello spettacolo che per più di un anno sono stati tenuti lontano dalla loro casa, il teatro, e che ora possono tornare ai gesti quotidiani e familiari, come la voce di un direttore di scena e a quelle emozionante e straordinaria normalità di salire sul palcoscenico”.

 




Parte il Festival della Piana del Cavaliere, 12 giorni di musica, teatro, lirica e arte

Attesa ad Orvieto per la V edizione del Festival della Piana del Cavaliere, rassegna estiva di eventi culturali, teatrali e di musica classica, in programma dal 1° al 12 settembre 2021. La programmazione prevede un cartellone di 27 eventi che racchiudono musica, teatro, lirica, arte con diverse prime esecuzioni assolute. Il Teatro Mancinelli aprirà il sipario ad artisti di fama internazionale come il Quartetto di Cremona che inaugurerà il Festival il 3 settembre con le musiche di Verdi e Saint Saens, scelti come omaggio al 120° anniversario dalla morte del primo e al 100° anniversario dalla morte del secondo. La programmazione proseguirà con il Galà Lirico del 5 settembre in cui il tenore Francesco Meli e il soprano Serena Gamberoni porteranno in scena alcune delle più belle arie della tradizione lirica italiana.  Ai due artisti verrà conferito il Premio AISICO per l’Arte e la Cultura, voluto e promosso dalla società AISICO S.r.l. Il Premio Aisico è realizzato da Riccardo Monachesi, artista romano che utilizza la ceramica come medium.

A cura di Serena Gamberoni e Francesco Meli anche il concerto lirico tenuto dagli allievi dell’Accademia del Teatro Carlo Felice di Genova il 4 settembre. Guido Barbieri, voce storica di Radio3, Massimo Mercelli e l’Orchestra Calamani saranno insieme per la prima volta con una produzione inedita dedicata a Pier Paolo Pasolini il 10 settembre. Artisti d’eccellenza come I Virtuosi del Teatro alla Scala saranno in concerto l’11 settembre sul sagrato del Duomo di Orvieto e l’Orchestra Filarmonica Vittorio Calamani eseguirà il concerto di chiusura del 12 settembre con la sinfonia n. 45 di Haydn e la sinfonia n. 2 di Beethoven.

Inoltre, per tutta la durata della manifestazione, l’atrio di Palazzo dei Sette accoglierà l’esposizione delle opere di Milena Smerilli, artista e illustratrice, vincitrice del bando per la realizzazione del manifesto della V edizione del Festival. Tra i grandi spettacoli e gli eventi collaterali i giorni del Festival saranno una vera e propria immersione nella musica, nella storia e nella cultura del territorio. La biglietteria del Festival è all’ufficio turistico di Orvieto situato in Piazza Duomoda mercoledì 1 settembre al foyer del Teatro Mancinelli.




“E ora…pijamola a ride” l’omaggio di Orvieto Wind Ensamble alla musica della commedia italiana 1l 13 agosto per ONE

Appuntamento con la musica e la commedia italiana nelle serate di Orvieto notti d’Estate. Venerdì 13 agosto, alle ore 21,30 nel Giardino dei Lettori della Biblioteca Luigi Fumi di Orvieto, sarà presentato il nuovo progetto musicale della Orvieto Wind Ensemble interamente dedicato alle colonne sonore dei film cult della commedia italiana. “E ora… pijamola a Ride” è un irriverente esperimento musicale che vuole diffondere il sorriso e il ricordo dei grandi interpreti della commedia italiana. Gli sketch memorabili, le battute delle pellicole cult e le colonne sonore si mescolano in un programma da ridere, guardare, e ascoltare.

L’Orvieto Wind Ensemble nato dalla collaborazione tra Scuola Comunale di Musica “Adriano Casasole” e Filarmonica Luigi Mancinelli, guidato dal maestro Lamberto Ladi, danzerà sulle melodie che più di altre porteranno alla mente degli spettatori quei film che hanno fatto fare a tutti delle belle e grasse risate. Alla musica sarà legato un contributo video che darà voce e volto ai comici più amati e apprezzati, principi del buon umore. Verdone, Sordi, Bud Spencer, Terence Hill, Tognazzi, Gassman e molte altre altre figure simbolo della commedia italiana vi aspettano allora venerdì 13 Agosto, alle ore 21,30 . L’ingresso sarà regolato secondo la normativa di contenimento della pandemia in vigore dal 6 agosto.




Dal 20 al 22 luglio Parte Orvieto Sound Festival con Diodato, Ghemon e Silvestri. Chiusa piazza del Popolo e mercato di giovedì a piazza Cahen

Ci siamo, in piazza del Popolo si sta lavorando per allestire il palco della tre giorni di Orvieto Sound Festival. Il 20 luglio ad aprire la kermesse sarà Diodato con Greta Zuccoli, il 21 sarà la volta di Ghemon e Folcast e a chiudere il 22, giovedì, ci sarà Daniele Silvestri con Erica Mou. In questi tre giorni saranno diverse le variazioni al transito e non solo. Anche il mercato di giovedì 22, che inizialmente era previsto in Piazza d’armi, sarà in Piazza Cahen, dopo le molte lamentele degli operatori economici e la disponibilità del sindaco e del comandante della Polizia Locale Alessandra Pirro, che in tempi molto brevi hanno individuato la soluzione superando i problemi relativi ai piani di sicurezza.

vediamo cosa cambia nel dettaglio soprattutto per il traffico veicolare:

  
–  Dalle ore 06:00 di lunedì 19 luglio fino alle ore 20.00 di venerdì 23 luglio è previsto il divieto assoluto di transito e sosta con rimozione dei veicoli in tutta Piazza del Popolo e Piazza Mazzini, con interruzione veicolare in Via del Popolo e deviazione su Piazza Generale Cimicchi ed in Piazza Ascanio Vitozzi con deviazione su Via II^ della Misericordia.
 
–  Durante tale periodo viene istituito il doppio senso di circolazione in Via Corsica nel tratto compreso tra Piazza Corsica e Piazza Vivaria.
 
–  Nei giorni 20 – 21 – 22 luglio è fatto divieto assoluto di sosta con rimozione dei veicoli in Piazza Vivaria, dalle ore 16:00 fino alle 24:00 e comunque fino al termine della manifestazione. 
 
–  Nella giornata di giovedì 22 luglio, il consueto mercato cittadino sarà svolto in Piazza Cahen.
 
–  Dalle ore 05:00 alle ore 15:00 di giovedì 22 luglio, pertanto, è fatto divieto assoluto di transito e sosta con rimozione dei veicoli in Piazza Cahen.
 




Scuola di Musica e Filarmonica, insieme a Umbria Jazz for Kids il 17 luglio

Nuova avventura musicale per i giovani allievi della Scuola Comunale di Musica “Adriano Casasole” di Orvieto e della Filarmonica Luigi Mancinelli – Banda città di Orvieto. L’appuntamento è sabato 17 luglio, alle ore 11 ai Giardini del Frontone a Perugia, per l’edizione estiva di Umbria Jazz For Kids
Il rapporto musicale avviato nel 2019 con la prima edizione invernale di UJ4KIDS organizzato al Teatro del Carmine di Orvieto non si è spento nemmeno quando le distanze sono state ampliate dalla pandemia e, grazie alla tenacia degli insegnanti e degli allievi, è stato possibile continuare a programmare per riuscire, oggi, a proporre un nuovo progetto che coinvolge oltre 30 giovani allievi e una orchestra di musica popolare
“Lazzaro e i suoni del vento”, questo il titolo dello spettacolo che sarà presentato a Umbria Jazz For Kids, è una storia-musicale per bambini liberamente tratta dal film “Lazzaro Felice” di Alice Rohrwacher vincitore del premio per la migliore sceneggiatura al Festival di Cannes del 2018. Un racconto che, grazie ai “suoni del vento”, trasporta i ragazzi in un tempo in cui la vita era scandita dai ritmi della natura e da quelli ripartire per raccontare le tradizioni e valori della nostra terrà. Come d’incanto il piccolo Lazzaro scopre che intorno a lui ogni cosa può diventare musica e trasformarsi in un grande concerto da suonare, immaginare e ascoltare. 
Protagonisti musicali saranno i giovani allievi della Scuola Comunale di Musica “Adriano Casasole” di Orvieto e del progetto “SaràBanda” della Filarmonica Luigi Mancinelli – Banda città di Orvieto. SaràBanda è una delle esperienze più interessanti del panorama bandistico nazionale per l’integrazione tra pratica musicale e mondo scolastico. Un progetto, nato in collaborazione tra Filarmonica Mancinelli, Scuola Casasole e Istituto Comprensivo Orvieto-Baschi, che negli anni ha saputo coinvolgere più di 50 bambini in età scolare che si sono avvicinati alla musica, all’apprendimento di uno strumento a fiato, e infine allo studio musicale.
Altrettanto sarà una sorta di “prima esperienza” per una formazione bandistica giovanile nel partecipare con oltre 30 elementi ad un evento di Umbria Jazz For Kids, con un progetto che si concentra sulla musica popolare e le tradizioni storiche del territorio. In “Lazzaro e i suoni del vento”, i ragazzi ritroveranno le sonorità della storia musicale dell’Umbria, grazie al supporto de La Compagnia de la Panatella, la libera orchestra di musica popolare che da anni lavora alla riscoperta dei suoni della tradizione e che nel 2018 ha scritto ed eseguitoCorri Lazzaro“, la canzone originale del film dell’affermata regista umbra.