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I “Tiromancino” protagonisti di “InCanto d’Estate” a San Venanzo

Saranno i Tiromancino i protagonisti della 16esima edizione di “InCanto d’Estate, Festival di Musica d’Autore”, la manifestazione organizzata dalla Pro Loco di San Venanzo sotto la direzione artistica di Filippo Pambianco, in programma presso il parco di Villa Faina a San Venanzo dal 10 al 14 luglio 2024. Federico Zampaglione e compagni si esibiranno la serata conclusiva del Festival alle ore 22. I biglietti per il concerto, l’unico che sarà a pagamento, sono acquistabili su TicketOne.

La band romana in questi giorni è tra le più ascoltate dopo l’uscita in radio e negli store digitali della nuova e inedita canzone “Puntofermo” (Emi Records Italy/Universal Music Italia). Federico Zampaglione ci ha abituato in oltre 30 anni di carriera ad un continuo passaggio tra canzoni, libri (un romanzo diventato poi una sceneggiatura e un film), film (che negli anni lo hanno reso un affermato regista molto apprezzato soprattutto nel mondo dell’horror) e concerti che lo hanno visto girare in lungo e in largo tutta la penisola. Prima di Puntofermo, lo scorso anno la band aveva pubblicato il singolo “Due Rose” (accompagnato dalla voce di Enula), brano che arrivava a distanza di due anni dall’uscita dell’ultimo album “Ho Cambiato Tante Case” e dai singoli Finché ti vaHo cambiato tante caseCerottiEr Musicista (con Franco126), Domenica e L’odore del mare con Carmen Consoli. Dopo l’uscita dell’ultimo singolo dei Tiromancino Due Rose la scorsa primavera, l’artista romano si è ributtato sul cinema ultimando il suo nuovo film The Well, che sta facendo il giro del mondo nei principali festival e rassegne cinematografiche horror, in attesa di arrivare nelle sale cinematografiche internazionali.

Anche quest’anno “InCanto d’Estate” sarà dedicato alla musica ed al buon cibo. Ogni sera si terrà un concerto (gli altri saranno ad ingresso libero) e sarà possibile degustare alcune specialità tipiche della cucina locale e umbra. 




Max Gazzè torna a Orvieto per il gran finale di Orvieto Sound Festival il 28 luglio

Un big della musica italiana per il gran finale della quarta edizione di Orvieto Sound Festival. Domenica 28 luglio alle 21 sul palco di Piazza del Popolo arriverà Max Gazzè con il suo “Interludio”, secondo capitolo del nuovo tour “Amor Fabulas”. Ad aprire le danze della serata per l’esibizione del cantante romano sarà invece la giovane cantautrice siciliana Anna Castiglia.

Si va dunque componendo il “cast” di Orvieto Sound Festival 2024 che conferma la sua missione di mettere in vetrina giovani talenti emergenti e grandi cantautori per richiamare un pubblico variegato e di tutte le età. Si comincerà giovedì 25 luglio con la rivelazione dell’ultimo Sanremo, Alfa, per poi lanciarsi nel mood degli anni 2000 con il Teenage Dream Party venerdì 26 luglio. Ancora top secret invece il protagonista della terza serata di sabato 27 luglio. 

I biglietti per il concerto di Max Gazzé all’Orvieto Sound Festival saranno disponibili dalle ore 11 di domani, 4 aprile, su TicketOne.




Fiori sull’Acqua ad Orvieto, Andrea Grossi in concerto il 29 marzo con Folk Panda Officina Cantautori

Torna la canzone d’autore il 29 marzo a Orvieto nella cornice della giovanissima Osteria del Fico. Andrea Grossi, cantautore romagnolo di Bagnara (RA), presenterà il suo nuovo disco, “Fiori sull’acqua”, quinto album in studio, fuori lo scorso 11 febbraio. Un Vinile uscito prima del digitale, dodici canzoni che fanno il punto fra presente e passato, fra il sociale e l’amore. Insomma, c’è tutto lì dentro e la sera del 29 Grossi lo canterà fra le mura dell’Osteria del Fico, a La Svolta.

Che poi di svolta, in un certo senso, proprio si tratta perché Simone Stopponi e Matteo Sacco, i due “reggenti” dell’Osteria, non sono certo nuovi a queste manifestazioni, essendo cantautori e artisti anche loro. I “ragazzi del Fico” proseguono coraggiosamente la fortunata tradizione del Magazzino delle Idee e del Valvola, luoghi di aggregazione (o “locali”) che hanno sempre sostenuto la musica di qualità con grande attenzione al fermento locale e nazionale, dei veri e propri punti di riferimento per la “scena” musicale di quel periodo e da cui da troppo tempo si è orfani. A supportare il tutto, c’è anche “Folk Panda Officina Cantautori”, una realtà che sostiene “contro l’estinzione” chi scrive e canta canzoni, che porterà ad aprire il concerto di Andrea Grossi tre artisti di grande talento e dotati di una delicatezza fuori dal comune: la cantautrice bolsenese Saudagi, il cantautore romano Coppola e il poliedrico Stefano Strada. È proprio vero, la bellezza ci salverà tutti, e la musica, specie se suonata dal vivo, specie se “artigianale”, “dal basso”, lo può fare di certo: l’importante però è il volersi salvare.

Chi è Andrea Grossi?

Uno che scrive canzoni da quando era ancora minorenne. Mi è sempre piaciuto usare la parola e mischiarla alla musica, è un gioco creativo che si rinnova e cambia ogni volta. La scrittura è un affare privato, segue il tempo e il sentire, mentre la musica è condivisione con i musicisti e con chi ascolta. È sorprendente come da un discorso interiore così profondo possa scaturire tanta socialità.

I cantautori sono ancora importanti?

Offrire uno sguardo personale sul mondo (interiore ed esteriore) credo valga sempre la pena. Il movimento non è sicuramente alla moda ma non ho mai creduto che il successo commerciale fosse il motivo per fare il cantautore, altrimenti avrei già smesso quattro album fa.

Cosa ci racconta “Fiori sull’acqua”?

È un’istantanea del mio modo di fare canzone oggi e una macchina del tempo di quello che ero ieri. Nel lato A ho inserito i miei ultimi due anni di musica, nel lato B una selezione del mio repertorio più datato. Questo album è una storia di vita mischiata alla musica, dove si può cogliere un costante cambio di direzione sia nella scrittura che nella produzione.

Cosa lascerai ad Orvieto?

Spero il ricordo di un concerto pieno di emozioni condivise.

C’è chi sostiene che i cantautori siano persone “sole in mezzo alla gente” e che questa condizione sia il loro modo di guardare il mondo, che si viva in provincia o in grandi città. Se questo fosse vero, dove abiterebbero le tue canzoni?

Le mie canzoni le porto sempre con me, come i miei ricordi e mi piace portarle in giro. Ogni sfondo possibile offre qualcosa da osservare al di fuori o da ascoltare dentro di sé ed è bello non dover scegliere un’unica strada o città. Personalmente preferisco tenermi tutto il panorama.




Orvieto Sound Festival, il 26 luglio sarà protagonista il cantante Alfa

E’ Alfa il primo nome dell’edizione 2024 di Orvieto Sound Fest. Svelato il primo protagonista della rassegna musicale che, per il quarto anno, si terrà in Piazza del Popolo a Orvieto dal 25 al 28 luglio. Una quattro giorni di concerti che tornerà ad animare la città dopo il grande successo delle prime tre edizioni che hanno ospitato Diodato, Ghemon, Daniele Silvestri, Carmen Consoli, Noemi, Rkomi, Carl Brave, Ernia, Bresh, Alex Britti,  Casadilego, Yuman, Mavie, Greta Zuccoli, Folcast, Erica Mou, Lil Jolie, Giovanni Toscano, Samia e Camilla Magli.

La seconda serata, quella del 26 luglio, porterà a Orvieto Alfa, artista rivelazione del Festival di Sanremo, con il suo tour “Non so chi ha creato il mondo ma so che era innamorato”, in apertura il cantautore romano Rondine.

Andrea De Filippi, in arte Alfa, è un cantautore genovese, classe 2000. Con più di 484mila iscritti al canale Youtube e oltre 1.6 milioni di follower su TikTok, conta oltre 658 milioni di stream sulle piattaforme digitali e oltre 206 milioni di views su Youtube. Le sue canzoni sono state condivise in oltre 500mila video su TikTok e i suoi ultimi video sono entrati ai vertici delle tendenze di YouTube. Ha ottenuto due tripli dischi di platino (“Cin Cin”, “bellissimissima <3”), 4 dischi di platino (“TeStA Tra Le NuVoLe, pT2” e “Sul più bello”, “Testa tra le nuvole, Pt.1”, “Before Wanderlust”), e 9 dischi d’oro. All’ultimo festival di Sanremo ha presentato “Vai” e ed emozionato il pubblico del Teatro Ariston nel duetto con Roberto Vecchioni in “Sogna ragazzo, sogna”.

Il debutto di Rondine avviene in piena pandemia mondiale, in quarantena. Il suo primo singolo si chiama “Mascherine”. La mancanza di condivisione di spazi e idee, che hanno colpito molti ragazzi, lo spingono ad alimentare la sua passione per la musica e in poco tempo, si ritrova ad essere ascoltato in cuffia da tanti ragazzi che, come lui, cercano un nuovo modo di evadere dalla quotidianità. Nelle sue canzoni la chiave di volta ha sempre a che fare con il concetto di libertà, anche in “Arresto”, dove parla di bullismo da entrambe le prospettive, vittima e carnefice, entrambi intrappolati nei ruoli di questa violenza. In breve tempo, Rondine si afferma come la nuova voce emergente della Gen Z. Il riconoscimento arriva anche attraverso l’inserimento nelle playlist di genere in Spotify e quello di Cantera Machete nel loro mixtape, selezionato come uno dei talenti più promettenti del momento. Con il ritorno ai concerti, Rondine esordisce anche sul palco e apre i concerti di Bresh, Chiello e Tananai. Il nuovo singolo “Chi l’avrebbe mai detto”, uscito a gennaio 2024,  ha rappresentato l’inizio di una progettualità con Woodworm Label, in collaborazione con Columbia Records. Rondine nell’ultimo anno ha iniziato a lavorare anche come autore, scrivendo canzoni per altri artisti come “Rossofuoco” di Mida, certificata disco di platino.

L’Orvieto Sound Festival è un evento organizzato dal Comune di Orvieto e da OTRlive con la direzione artistica di Pino Strabioli. Prevendite disponibili dalle 14:00 di domani venerdì 22 marzo su Ticketone.it




“Multiversi – My cinematic world” è il nuovo album tutto strumentale del compositore Stefano Profeta

Esce il 5 marzo l’album di Stefano Profeta, “Multiversi – My cinematic world”, pubblicato su etichetta Carpe Diem, con il contributo di NuovoImaie. Dieci brani tutti composti, arrangiati, eseguiti e missati da Stefano Profeta, presso il Carpe Diem Home Studio e il Mami Record Studio di Orvieto.

“Multiversi -My Cinematic World” rappresenta un viaggio musicale attraverso le varie esperienze della vita di Stefano Profeta, ricca di opportunità di spaziare tra generi e ambiti culturali diversi. “Ho dedicato il mio lavoro, soprattutto negli ultimi anni, alla musica per immagini come colonne sonore per film, cortometraggi e documentari e alla musica per danza e teatro. Multiversi è infatti una raccolta di questo genere di brani a cui sono particolarmente legato e che sono felice di poter realizzare in un album”. Stefano Profeta è nato a Roma e vive tra Orvieto e la Capitale. Compone musica per cinema, televisione, pubblicità, teatro, danza, video arte e per library di production music. In passato si è occupato di scoprire e produrre nuovi talenti in campo discografico, tra cui Andrea Febo in gara tra i Giovani al Festival di Sanremo 2002, per il quale ha anche diretto l’orchestra. Negli anni Ottanta e Novanta ha collaborato con molti artisti tra cui Amedeo Minghi, Mietta, Alex Britti, Marcella Bella, Bobby Solo, Carmen Russo, Don Backy, Alan Sorrenti.

Per conoscere e ascoltare Stefano Profeta: spotify, Instagram Carpe Diem, Instagram Stefano Profeta, Tik Tok, pagina Facebook dell’artista.




Per BolsenArte Winter il 24 febbraio al Cavour arriva il gypsy jazz

Per il BolsenArte Winter, saliranno sul palco del Piccolo Teatro Cavour sabato 24 febbraio, alle 18, il violinista Matteo Cristofori, il chitarrista Marco Aquilani e il contrabbassista Steve Laye. Realizzato in collaborazione con il Centro Musicale Bolsena, nell’ambito del festival Bolsena in Jazz, il concerto, a ingresso gratuito, sarà un viaggio musicale nel gypsy jazz, in cui il trio mescolerà il frizzante repertorio di stampo manouche con le contaminazioni musicali più disparate, dando vita a performances dove l’interplay e il virtuosismo creano atmosfere sonore che hanno sempre riscosso grande entusiasmo di critica e pubblico.

I tre musicisti sono fortemente legati tra loro nonostante le diverse origini musicali: Cristofori, docente di violino Jazz al Saint Louis College of Music, con esperienza di insegnamento in diversi conservatori europei, è stato premiato in prestigiosi concorsi internazionali sia come violinista che come compositore; Aquilani vanta collaborazioni con alcuni tra i più importanti musicisti a livello mondiale e, negli anni, ha sviluppato uno stile chitarristico poliedrico, che gli consente di spaziare tra i generi musicali più disparati; Steve Laye, da anni presente nel circuito jazzistico internazionale, è universalmente riconosciuto come uno dei contrabbassisti più versatili nella scena italiana. Diretto dal maestro Francesco Traversi, il festival BolsenArte Winter è organizzato e promosso dall’assessorato alla cultura del Comune di Bolsena, in collaborazione con l’associazione Visit Bolsena ed è finanziato dalla Regione Lazio – Reti di Impresa tra Attività Economiche




Per Riccardo Stefanini i big di blues e jazz al Mancinelli con “Man&Friends – concerto per un amico”

L’amicizia diventa musica sul palco del Teatro Mancinelli di Orvieto. Giovedì 22 febbraio alle 21 i big della musica jazz e blues saranno i protagonisti di “Man&Friends – Concerto per un amico”, l’iniziativa benefica per raccogliere fondi per le cure di Riccardo Stefanini, collaboratore storico di tante manifestazioni musicali organizzate in città a partire da Umbria Jazz Winter. “Man” come lo chiamano i suoi amici e i tanti artisti che ricambieranno con la loro musica la sua allegria, la disponibilità e la generosità.

Tanti i volti noti del panorama musicale che hanno aderito: Paolo Fresu, Giampaolo Ascolese, i Funk Off e ancora Michele Ascolese, Stefano Indino, Natalio Manglavite, Mario Donatone&Blues-Man Latino, Elio Tatti, Riccardo Biseo, Franco Fasano, Massimo Moriconi, Emilia Zamuner e Daniele Di Bonaventura.

biglietti sono ancora disponibili on line sul sito di TicketItalia a questo indirizzo https://ticketitalia.com/man-friends-orvieto-2024 e presso la biglietteria del Teatro Mancinelli martedì 20 e mercoledì 21 febbraio dalle 16 alle 18.30 e giovedì 22 febbraio dalle 10.30 alle 13 e dalle 16 alle 19.

L’iniziativa è promossa dagli amici di Riccardo Stefanini con la collaborazione del Comune di Orvieto, dello staff del Teatro Mancinelli, della Fondazione Umbria Jazz e delle attività commerciali cittadine.

Per chi volesse contribuire ulteriormente è possibile farlo con un bonifico sul C/C con Iban IT19K0100525700000000002441intestato a Riccardo Stefanini con causale Donazione.




L’incontro di arte e musica il 18 febbraio al Ridotto del Mancinelli con “Dalla belle époque al futurismo”

“Dalla Belle Époque al Futurismo – Duilio Cambellotti e le vetrate del Duomo”, arte e musica s’incontrano al Ridotto del Teatro Mancinelli di Orvieto, domenica 18 febbraio 2024 alle ore 17, nel quarto appuntamento della stagione concertistica: “Insieme nel Segno della Musica”.Un omaggio artistico-musicale che il Tritone Ensemble intende dedicare a Duilio Cambellotti, esponente importante del futurismo italiano che ha donato la sua arte alla città di Orvieto realizzando le vetrate del Duomo. Un percorso che si sposa con le intenzioni di “Insieme nel Segno della Musica” – nato dalla forza propulsiva della collaborazione tra Scuola Comunale di Musica di Orvieto “Adriano Casasole”, Unitre Orvieto e ISAO, in sinergia con il Comune di Orvieto e la Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto, per la direzione artistica del M° Riccardo Cambri – di promuovere un programma di concerti che hanno come filo conduttore quello di raccontare i protagonisti della musica orvietana.

“Dalla Belle Époque al Futurismo – Duilio Cambellotti e le vetrate del Duomo” nasce dai testi e dagli arrangiamenti musicali del maestro Massimo Bartoletti, per anni docente di tromba del Conservatorio Morlacchi di Perugia e della Scuola Comunale di Musica “Adriano Casasole”, con il Tritone Ensemble, composto da: Umberto Ugoberti, fisarmonica, Andrea Agostini, clarinetto, Maurizio Costantini, contrabbasso, Francesco Speziali, percussioni, e con l’apporto della voce recitante di Giulia Zeetti. Una scelta altrettanto importante quella di seguire un filo conduttore artistico riferito alla figura di Duilio Gambellotti di cui quest’anno ricorre il 100esimo anniversario della realizzazione della vetrata della Cappella del Corporale. 

Una ricorrenza che l’Opera del Duomo di Orvieto ha inteso celebrare offrendo il suo patrocinio al concerto di domenica 18 febbraio 2024 alle ore 17 al Ridotto del teatro Mancinelli, nella volontà di promuovere la collaborazione artistica e culturale nella città. Le vetrate di Cambellotti nel Duomo di Orvieto sono un esempio stupefacente del suo genio artistico e della sua maestria nell’uso del vetro come mezzo espressivo tanto da rappresentare una commistione unica di stili e tematiche, che spaziano dall’arte sacra alla modernità. Le vetrate del Duomo di Orvieto saranno anche il prossimo “Tesoro dell’urbe” ad inizio marzo, il percorso di visite culturali promosse dall’Unitre di Orvieto.

Date le dimensioni del Ridotto del Mancinelli, i posti saranno limitati: ingresso libero con prenotazione obbligatoria ai numeri telefonici 339.2619440 e 338.7323884 (anche WhatsApp) o per mail: musicaorvieto@gmail.com.




“Musica d’amare” con Riccardo Cambri e Mirella Cleri alla Sala Eufonica della biblioteca il 15 febbraio

Per la quinta edizione di “Innamorati di Orvieto”, che dal 14 al 18 febbraio celebrerà l’amore per la città in tutte le sue forme, l’Unitre presenta “Musica d’Amare”, una speciale sessione sentimentale di ascolto musicale (in collaborazione con la Scuola Comunale di Musica “Casasole”) che avrà luogo presso la Sala Eufonica della Nuova Biblioteca Pubblica “Luigi Fumi” giovedì 15 febbraio alle 10,30.

Il Maestro Riccardo Cambri, pianista e presidente Unitre Orvieto, e Mirella Cleri, psicologa clinica e di comunità del Consultorio Familiare di Orvieto Usl Umbria 2, condurranno un evento in cui a partire dalle intense suggestioni musicali i partecipanti potranno vivere una originale esperienza di emozioni e sensazioni. Splendide composizioni di Chopin, Beethoven e Bach scelte da Riccardo Cambri verranno messe in vibrazione Mirella Cleri con le parole chiave Attesa – Tempesta – Insieme, per evocare le complesse possibilità recettive dell’animo umano: turbamento, tenerezza, eccitazione, commozione, stupore, gioia, euforia.

Al termine di “Musica d’Amare”, i presenti saranno omaggiati di una dolce delicatezza offerta dal Caffè Montanucci. 35 i posti disponibili, con prenotazione obbligatoria al 3387323884.




Tutti al Mancinelli il 22 febbraio per “Man and friends. Concerto per un amico”

Il Concerto per un Amico, Teatro Mancinelli, giovedì 22 febbraio ore 21, è la manifestazione lampante a spiegare il significato della parola “amicizia”.
L’evento, oltre gli amici storici di Riccardo Stefanini adoperatisi a realizzarlo, vede coinvolti gli artisti che lo animeranno, il Comune di Orvieto, il Teatro Mancinelli con l’intero staff, la Fondazione di Partecipazione Umbria Jazz, oltre a numerose attività commerciali della città e privati, tutti legati alla figura di Riccardo.
Persona alla quale, una volta conosciuto, è matematicamente impossibile non diventare e mantenersi amico per il suo modo d’essere, la bontà, la generosità, l’immensa disponibilità.
Adesso che, sfortunatamente, è lui ad avere necessità di sostegno nessuno si è tirato indietro.
Forza Riccardo, continua a lottare, non arrenderti.