Dal 4 al 26 maggio in mostra colori e simboli del Corteo Storico al Museo Faina

Un percorso espositivo dedicato a “I Quartieri di Orvieto nel Corteo Storico” attraversosimboli e colori identitari della città che sfilano ogni anno in occasione del Corpus Domini. I quattro Quartieri di Orvieto sono protagonisti della mostra organizzata dall’Associazione “Lea Pacini” e allestita al Museo “Claudio Faina” da sabato 4 a domenica 26 maggio 2024.

Serancia, Corsica, Olmo e Santa Maria della Stella, con i loro colori e i simboli, saranno protagonisti del percorso espositivo, per poter apprezzare da vicino la pregevole manifattura dei ricami e dei decori pittorici, prima della tradizionale sfilata del Corteo Storico in occasione del Corpus Domini, quest’anno celebrato domenica 2 giugno.

Ogni quartiere vede sfilare nel Corteo Storico i propri tamburini, Anterione, rappresentanti e Nobili del Quartiere, Ceri Votivi, Sbandieratori, Vessillifero Maggiore e Vessilliferi dei Rioni (ogni vessillo di rione rappresenta una parrocchia del quartiere). Parte della mostra saranno fra l’altro le stole degli Anterioni dei Quartieri, veri e propri capolavori dell’artigianato locale, ricamate a mano con le raffigurazioni dei rispettivi simboli. Prezioso il supporto di Fondazione per il Museo “Claudio Faina”, Cassa di Risparmio di Orvieto, Comune di Castel Viscardo, Protezione Civile, Bottega Carli, Fotoamaorvieto e Marco Mandini.




Due apertura straordinarie del Museo Faina programmate il 23 e il 30 aprile

Il Museo Etrusco “Claudio Faina” prosegue le aperture straordinarie in questo mese di aprile per accogliere i tanti turisti che scelgono di visitare Orvieto, l’antica Velzna etrusca. Per i ponti del 25 aprile e del 1° maggio, il Museo, che ordinariamente resta chiuso di martedì, effettuerà un’apertura straordinaria nei giorni 23 e 30 aprile, secondo il consueto orario continuato, dalle 9.30 alle 18.00, con ultimo ingresso alle 17.30.
Questo ampliamento dell’attività di promozione e valorizzazione culturale, con cui il Museo intende veicolare la conoscenza dell’antico, è rivolto a chi vorrà fare visita ai suggestivi ambienti e alle preziose collezioni esposte, per immergersi nell’affascinante mondo del passato e conoscere la storia dell’antica città etrusca, che fu una delle città-stato più importanti dell’Etruria e l’ultima a cadere in mano romana nel 264 a.C.. Attraverso i numerosi e preziosi reperti, testimonianza degli innumerevoli contatti culturali e commerciali intrapresi tra gli Etruschi abitanti di Orvieto e le altre civiltà antiche, il visitatore sarà condotto in un viaggio che esplora la ricchezza creativa di artisti ed artigiani che hanno contribuito a plasmare l’ampio panorama artistico-culturale della città e del suo territorio. Una visita alle collezioni, sarà dunque occasione imperdibile per approfondire alcuni degli aspetti più significativi della storia più antica




Tamara Di Marco dall’Università di Oxford al Museo Claudio Faina per uno stage

Tamara Di Marco, laureata con il massimo dei voti all’Università di Oxford nel luglio scorso, sta svolgendo uno stage presso il Museo “Claudio Faina”.
“È una grande soddisfazione per la nostra Fondazione – afferma il Presidente Daniele Di Loreto – essere stati scelti come un’eccellenza nel campo dell’etruscologia e poter offrire un’opportunità di crescita professionale ed accademica ad una giovane neolaureata”.

La Dottoressa Di Marco, originaria di Giulianova, in provincia di Teramo, ha conseguito la laurea in Archeologia Classica e Storia Antica presso Christ Church, uno dei college dell’Università di Oxford. Il Museo Faina le è stato indicato dalla Professoressa Angela Pola, docente dipartimentale in Archeologia Etrusca ed Italica presso la Faculty of Classics dell’Università di Oxford.

In affiancamento allo staff del museo, la giovane stagista si occuperà di tutte le attività, dalla tutela della collezione alle iniziative didattiche, dalla organizzazione degli eventi alla redazione dei relativi testi, dalla programmazione all’accoglienza dei visitatori, al fine di conseguire una formazione quanto più completa possibile.




Il 31 luglio al Museo Faina inaugurazione della mostra “Omaggio a Luca” dell’artista Thomas Lange

Si inaugura il 31 luglio per terminare il 1° ottobre all’interno dell’Exhibition Center del Museo Claudio Faina, la mostra personale “Omaggio a Luca (Signorelli)” dell’artista Thomas Lange. L’artista tedesco in occasione del 500mo anniversario della morte di Luca Signorelli ha voluto proporre una mostra in omaggio al Maestro che ha lasciato una traccia indelebile a Orvieto con gli affreschi nella Cappella di San Brizio. L’inaugurazione si terrà alle 19 alla presenza dell’artista, di Daniele di Loreto, presidente della Fondazione Claudio Faina, di Umberto Garbini, presidente del consiglio comunale e di Marco Tonelli, docente all’Accademia di Belle arti di Venezia, che terrà l’introduzione della mostra.

Sempre il 31 luglio in occasione dell’inaugurazione verrà presentata anche la grafica personalizzata “Donna di Porpora 2023”.

Thomas Lange è un artista noto per le mostre di pregio in Italia e all’estero, tra cui la Berlinische Galerie e il Martin Gropius-Bau di Berlino, la Kunstverein di Mannheim, il Solomon R. Guggenheim Museum di New York, il Palais de Beaux-Arts di Bruxelles, la Kunstverein di Bielefeld, il Mocak Museum di Cracovia, la Kunsthalle di Budapest, Museum am Dom di Wurzburg, Collezione Wurth, Mori Center Tokyo, Fondazione Mudima di Milano, Palazzo Collicola di Spoleto, Fondazione Volume! di Roma, ZAC di Palermo, Fondazione 107 di Torino.




In mostra al Museo Faina “La fabbrica del corteo” un omaggio a Marcello Conticelli e Franco Menichini

Elmi, scudi, corazze, borchie, armi. E poi centinaia tra scarpe e stivali, cinture e accessori in cuoio. Capolavori artigianali che impreziosiscono il Corteo Storico e che sono tali grazie al lavoro di chi li ha realizzati. È un omaggio a due figure care all’intera città di Orvieto come Marcello Conticelli (1930-2009) e Franco Menichini (1928-2022), artisti rispettivamente della lavorazione del metallo e del cuoio, la mostra che sarà allestita al Museo “Claudio Faina” da sabato 27 maggio a domenica 16 luglio portando nelle sale espositive del primo piano “La fabbrica del Corteo”.

Quella che si mise in moto a partire dagli anni ’60, dando forma alle idee e ai disegni della Signora Lea Pacini. Se dalle abili mani di tante ricamatrici nacquero i magnifici costumi, è nelle botteghe artigiane di Via Vivaria e Via dei Magoni che vennero forgiate e plasmate originali creazioni. Molte di queste verranno esposte per essere ammirate da vicino, insieme a scatti fotografici che ne documentano le varie fasi di lavorazione, ma anche a disegni, bozzetti, schizzi autografi, sagome e materiali vari che raccontano e tanto dicono di un talento al servizio di qualcosa di fortemente identitario.

E di un mestiere appreso anche con gli occhi nelle ore trascorse tra trincetti, fili, chiodi e pinze che da giocattoli sono diventati presto arnesi del proprio lavoro. Per entrambi, fondamentale si è rivelato il sodalizio umano ed artistico con l’ideatrice del Corteo Storico, insieme alla quale hanno vagliato le più svariate ipotesi per riuscire a realizzare manufatti che si avvicinassero il più possibile al bello e alla perfezione. A lei spettava l’ultima parola su calzature e accessori, a loro va riconosciuta la capacità, anche di utilizzare tecniche che rischiavano di essere dimenticate.

Come quella dell’ageminatura che consiste nell’inserire un filo di argento puro nell’incisione del metallo. Sostanzialmente coetanei, sebbene differenti ma comunque accomunati nel loro essere al tempo stesso artisti e artigiani, sia Marcello Conticelli che Franco Menichini nel 1980 furono anche protagonisti di un memorabile servizio realizzato dalla BBC e dedicato proprio al Corteo Storico di Orvieto che non mancò di entrare nelle rispettive botteghe per portare fuori dall’Italia il fascino di quel saper fare tutto italiano.

A riprova che “la fabbrica” è ancora attiva nella salvaguardia di questo patrimonio, in mostra – dopo quella dedicata al Capitano del Popolo – anche due costumi dei cinque da cavaliere e scudiere appena ricreati, a partire dagli originali, dal sarto Antonio Angiolillo. Prezioso, in fase di allestimento, il supporto delle famiglie Conticelli e Menichini, oltre a quello di Fondazione per il Museo “Claudio Faina”, Cassa di Risparmio di Orvieto, Comune di Castel Viscardo, Protezione Civile, Bottega Carli, Fotoamaorvieto e Marco Mandini.




Il Museo Claudio Faina ha una nuova brochure realizzata dagli studenti del Liceo Artistico

Undici studenti della classe VD, dell’Indirizzo di Grafica del Liceo Artistico di Orvieto, nell’ambito di un progetto di PCTO (Progetto per lo sviluppo delle Competenze Trasversali e per l’Orientamento), e di promozione di un polo culturale della città, hanno realizzato la nuova brochure del Museo “Claudio Faina”. Utile strumento di informazione sui contenuti delle collezioni, sugli orari, sui costi e le modalità di visita, la brochure è stata completamente rinnovata e arricchita da un nuovo testo e da nuove immagini.
Il pieghevole, nato per avere una comunicazione più creativa, pur mantenendo semplicità e chiarezza, è frutto di un lavoro che ha coinvolto l’intero gruppo. Ogni studente ha preparato un bozzetto, tutti di grande valore sul piano artistico. Il risultato raggiunto, dunque, ben si inserisce nella collaborazione nata e collaudata ormai da alcuni anni, tra la Fondazione per il Museo “Claudio Faina” e il Liceo Artistico di Orvieto, che ha portato entrambe le istituzioni a vivere momenti di grande soddisfazione, per i lavori finora realizzati e, soprattutto, per aver contribuito ad un accrescimento delle competenze specifiche degli studenti coinvolti, in materia di promozione dei beni culturali del nostro territorio. Il progetto realizzato, curato dalle professoresse Daniela Torsello e Silvia Valentini, è stato presentato, dai ragazzi stessi, mercoledì 17 maggio presso la sala conferenze del Museo, alla presenza della dirigente IISACP, Cristiana Casaburo, di alcuni docenti della scuola, del presidente della Fondazione per il Museo “Claudio Faina”, Daniele Di Loreto, e del direttore scientifico del Museo, Giuseppe Maria Della Fina.
Nel corso della presentazione, gli studenti hanno ricevuto, in segno di riconoscimento per l’impegno e il lavoro svolto, una copia del secondo volume, recentemente pubblicato, della collana editoriale “Letture Fainiane”(Intermedia Edizioni), dal titolo “Giuseppina Anselmi Faina. Una pittrice dell’Ottocento”; un premio ulteriore, inoltre, che consiste in una targa con dedica, è stato consegnato alla studentessa Martina Goretti, autrice della brochure prescelta fra tutte, per cura dell’aspetto grafico e sintesi di contenuti.




L’azienda agricola della Fondazione Faina si rilancia e investe 340 mila euro in nuovi mezzi

La Fondazione Faina, che gestisce l’azienda agricola di 320 ettari di seminativo e 250 ettari di terreno boschivo, ha rinnovato il proprio parco macchine con trattori di ultima generazione, acquistati con un investimento complessivo di 340 mila euro, utilizzando in parte il contributo pubblico per l’innovazione tecnologica in agricoltura. Lo annuncia il Presidente, Daniele Di Loreto che in una battuta sintetizza il concetto che l’agricoltura sostiene la cultura e per questo occorre continuare ad investire per mantenere questo importante asset che consente di sostenere le spese di gestione del museo.

L’azienda agricola, i cui terreni sono ubicati in parte nel territorio del Comune di Castel Giorgio e in parte in quello di Orvieto, produce: grano, orzo, girasole, colza e foraggere.  A dirigerla è l’agente agrario, Stefano Pelorosso e si avvale di due operai agricoli, Stefano Bellitto e Onorio Mazzocchini, tutti dipendenti della Fondazione, cui si aggiungono due operai avventizi per i periodi di maggiore concentrazione delle lavorazioni.  L’attività agricola è seguita per la parte tecnica dal Prof. Antonio Pierri, docente di economia ed estimo rurale all’Università di Perugia, nominato Consigliere della Commissione Amministratrice della Fondazione Faina dal Direttore del Dipartimento di scienze agrarie, alimentari ed ambientali dell’Università, mentre la parte amministrativa è affidata al Segretario Amministrativo della Fondazione, che dal 1° luglio è Patrizia Lazzarini.

Un team di valore e di comprovata esperienza la cui capacità e competenza è dimostrata dagli eccellenti risultati raggiunti nella produzione, evidenzia al riguardo il Presidente della Fondazione.




La Fondazione per il Museo “Claudio Faina” presenta la collana editoriale “Letture fainiane”

Letture fainiane è una nuova collana editoriale della Fondazione per il Museo “Claudio Faina” e sarà composta da monografie dedicate alla storia e all’attività della Fondazione e del contesto in cui essa vive. “Questa collana – ha scritto il presidente Daniele Di Loreto nell’introduzione al primo volume – vuole suscitare anche la curiosità delle giovani generazioni, affinché possano avere maggiore conoscenza dell’enorme patrimonio culturale che possiede la comunità in cui vivono, ne apprezzino il valore e le potenzialità”.

Il primo numero della collana Una storia di brigantaggio. Il rapimento e l’uccisione del conte Claudio Faina, di cui sono autori Giuseppe M. Della Fina e Luca Montecchi, ripercorre un episodio di brigantaggio che ebbe un risalto notevole nel territorio orvietano per l’esito tragico e per le figure che vide coinvolte: un esponente di spicco di una delle famiglie più importanti dell’Umbria del tempo e il brigante David Biscarini. Quest’ultimo, nato a Marsciano, in seguito costituì una banda con Domenico Tiburzi, destinato a divenire uno dei briganti più noti della Maremma. La vicenda viene ripercorsa gettando uno sguardo attento sulla società dei decenni centrali dell’Ottocento e sulle dinamiche che la caratterizzavano e, al contempo, esaminando la personalità dei protagonisti principali del tragico avvenimento.

Il volumetto, corredato da un ricco e curato apparato di immagini, è pubblicato da Intermedia edizioni ed è in vendita presso il bookshop del Museo “Claudio Faina”.




Il museo Claudio Faina ottiene il riconoscimento “Umbria Culture for Family”

Un riconoscimento importante è stato ottenuto dalla Fondazione per il Museo “Claudio Faina”: il museo ha conseguito infatti il marchio “Umbria Culture for Family” dalla Regione Umbria nell’ambito di un progetto finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le politiche della famiglia.  Tra le molte realtà (musei, biblioteche, parchi, fondazioni e associazioni) che avevano fatto domanda, solo sedici sono state quelle che hanno ottenuto l’accreditamento in considerazione dei servizi già messi a disposizione alle famiglie.

Il museo orvietano ha ottenuto il riconoscimento dato che offre numerosi servizi che lo rendono family friendly: dai progetti per la sensibilizzazione delle famiglie, al rispetto del valore e del ruolo della cultura e del patrimonio culturale e ambientale; dall’organizzazione d’iniziative specifiche, alla collaborazione con gli Istituti scolastici; dalle tariffe scontate, alla possibilità di reingresso nell’arco di trenta giorni se la famiglia ha dovuto interrompere la visita; dai supporti alla fruizione e all’orientamento, all’indicazione sulle modalità della raccolta differenziata.  Un traguardo significativo e raggiunto nel quadro di un museo sempre più aperto verso la comunità locale e attento al turismo di qualità e alle sue esigenze.




Il Museo Faina e la mostra dei costumi del corteo salgono a bordo dei Frecciarossa

La Freccia è un magazine edito dalle Ferrovie dello Stato Italiane, che viene distribuito gratuitamente a bordo delle Frecce, nei Freccialounge e nei FrecciaClub delle stazioni. Può essere consultato,
inoltre, sul sito FSnews.it e dal portale Frecce Trenitalia. Negli anni si è ritagliato uno spazio di notevole importanza rivolgendosi prevalentemente a un pubblico in viaggio, curioso e con interessi culturali, artistici e musicali.
Nel numero di maggio un articolo, a firma di Francesca Ventre, illustra il Museo “Claudio Faina” ricostruendone le vicende collezionistiche, che ne hanno determinato la formazione, e presentando alcuni dei capolavori che accoglie e in grado di renderlo uno dei musei archeologici più interessanti
d’Italia. L’autrice ha parole particolarmente lusinghiere e osserva che la Fondazione per il Museo “Claudio Faina” rappresenta: “il primo organismo simile costituito in Italia, sul modello americano” a gestire un museo. Lo sguardo attento della giornalista si allarga poi al modo originale di raggiungere il centro storico della città attraverso la funicolare e ad alcuni dei suoi monumenti più significativi, a partire dal Duomo. La cui facciata può essere letta e apprezzata a pieno proprio dalle finestre di Palazzo Faina.
Spazio viene dato anche alla mostra ospitata attualmente nel museo (sino al 19 giugno) e dedicata ai costumi del Corteo Storico e, in particolare, a quello del Capitano del Popolo. L’articolo è un riconoscimento importante per il museo orvietano, che ne proietta l’immagine in una dimensione nazionale e presso un pubblico vasto e amante dei viaggi.