1

Con il progetto Polis l’ufficio di Poste Italiane nel centro di Orvieto avrà anche il co-working

L’edificio di Poste Italiane in Largo Ravelli a Orvieto, da fine maggio, sarà uno dei primi 250 immobili scelti da Poste Italiane nell’ambito del progetto Polis per dare vita alla più grande rete nazionale di spazi di lavoro condivisi dedicati ad aziende, organizzazioni e liberi professionisti.  L’immobile è stato completamente ristrutturato e allestito con uffici moderni, digitalizzati e dotati di postazioni di lavoro attrezzate, open space, aree break e sale riunioni.

“Attraverso Spazi per l’Italia – ha dichiarato il direttore dell’Ufficio Postale di Orvieto Cesare Catalini –vogliamo offrire ai cittadini, alle aziende e ai professionisti del nostro territorio, luoghi fisici, moderni e dotati di tanti servizi che potranno essere utilizzati in maniera flessibile per un solo giorno o per periodi più ampi. I prezzi molto accessibili, uniti alla location centrale e alla qualità degli spazi, rappresentano sicuramente una nuova opportunità per l’imprenditorialità locale. La sede di Largo Ravelli diventerà un punto di riferimento per tutta la comunità ed entrerà a far parte della rete di spazi per ufficio più diffusa, digitalizzata e accessibile del Paese”.  Il nuovo spazio, accanto all’ufficio postale di Largo Ravelli, dispone di 2 uffici privati da 4 persone, 1 ufficio privato da 6 persone ed un open space con 4 postazioni, oltre ad un’accogliente area break.   L’offerta commerciale degli “spazi per l’italia” include tutti i servizi: arredi degli uffici, connessione internet Wi-Fi, accesso a stampanti e scanner, pulizia e manutenzione, utenze e climatizzazione degli ambienti.

Un investimento importante sul territorio che conferma il contributo di Poste Italiane nel processo di digitalizzazione, innovazione e di crescita economica del Paese.

Per informazioni e prenotazioni si può scrivere a spaziperlitalia@posteitaliane.it.




Sulla complanare i soliti “no” dai soliti noti

Eccoci di nuovo con il “faciolo secondo” per cercare di bloccare l’opera pubblica più importante degli ultimi sessant’anni. Non sfugge a nessuno che le ragioni della contrarietà siano principalmente politiche, anche perché dietro a “le faciolette” ci sono politici ed ex politici di sinistra che hanno avuto ruoli politici ed istituzionali molto importanti nei decenni passati, sia in città che in Regione. Adesso che l’Amministrazione Tardani ha avuto la capacità di incrementare il finanziamento pubblico – riuscendo a passare da otto a tredici milioni di euro per il secondo stralcio – i soliti noti tornano a sbandierare la loro contrarietà.

A differenza di quanto affermano i sostenitori del no (ormai a sinistra è sempre no a tutto), la complanare è una infrastruttura fondamentale per Orvieto e per l’intero territorio perché è attesa dai cittadini dello Scalo e di Sferracavallo per liberare i loro quartieri dall’inquinamento acustico ed atmosferico, oltre che dal traffico pesante; perché la aspettano i cittadini per accorciare i tempi di percorrenza; perché la aspettano le attività imprenditoriali per abbattere i tempi ed i costi di trasporto delle merci; perché potrà dare una spinta allo sviluppo dell’area industriale di Fontanelle di Bardano. Motivare la contrarietà alla complanare denunciando la scomparsa del “faciolo secondo” altro non è che un mix tra le solite panzane da decrescita felice e la volontà, neanche tanto velata, di cercare di bloccare l’azione dell’Amministrazione: ma forse potrebbe esserci anche un qualcosina in più, visto che per effettuare l’opera si dovrà procedere agli espropri di alcuni terreni. Non sarà mica  che dietro alla difesa del “faciolo secondo” si possano nascondere meri interessi economici? Non sarà mica che questa contrarietà possa riguardare il valore di esproprio dei terreni? Sono domande assolutamente legittime che ne richiamano un’altra: per quale ragione un nutrito numero di esponenti della sinistra siano diventati strenui difensori del facioletto e dei terreni lungo il fiume? Quando questi stessi signori. ai tempi in cui avevano “pieni poteri” sulla città, facevano cavare ettari ed ettari lungo la valle del Paglia, fregandosene totalmente della difesa del “facioletto”. Il solito doppiopesismo della sinistra.

Adesso, per piccolissimi interessi di parte, si vorrebbe bloccare un’opera pubblica che i residenti dello Scalo e di Sferracavallo attendono da troppi anni, così come la attendono  gli imprenditori ed in generale tutti i cittadini.




Il secondo stralcio della complanare inserito tra le opere strategiche dalla Regione Umbria

La complanare di Orvieto inserita tra le opere strategiche dell’Umbria da finanziare con le risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione. La realizzazione del secondo stralcio funzionale dell’infrastruttura per un importo di 12,9 milioni di euro è tra i 22 interventi approvati dalla giunta regionale che verranno proposti al Governo per l’assegnazione delle risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2021-2027. La quota a disposizione dell’Umbria è di circa 210 milioni di euro, di cui 149 milioni destinati agli interventi in ambiti fondamentali per lo sviluppo della Regione e 61 milioni da utilizzare come cofinanziamento dei programmi comunitari. 

Da mesi – commentano congiuntamente il sindaco di Orvieto, Roberta Tardani, e l’assessore ai Lavori pubblici, Piergiorgio Pizzo – stavamo lavorando insieme alla Regione Umbria per una riprogrammazione delle risorse da destinare alla complanare di Orvieto alla luce dello studio di fattibilità tecnico-economica, che abbiamo fatto realizzare al momento dell’insediamento di questa amministrazione, e che ha evidenziato come gli 8 milioni di euro disponibili non avrebbero consentito di realizzare per intero il secondo stralcio funzionale. Le interlocuzioni sempre propositive ed efficaci con l’assessore regionale al Bilancio, Paola Agabiti, e con l’assessore regionale ai Trasporti, Enrico Melasecche, hanno consentito di arrivare a inserire la complanare tra le opere strategiche dell’Umbria e ad individuare le risorse per finanziare l’intero tracciato del secondo stralcio funzionale che collegherà il primo tratto con l’area industriale di Fontanelle di Bardano. Un passaggio importante perché  si riconosce la rilevanza dell’opera e si testimonia l’attenzione della Regione per il territorio. Dopo il piano per il polo chimico di Terni, infatti, l’intervento su Orvieto è quello più cospicuo”.

“In attesa della formalizzazione dell’accordo con il Governo – aggiungono – prosegue l’iter amministrativo con la conferenza dei servizi che si esprimerà sul progetto definitivo del secondo stralcio entro l’8 gennaio 2024 dopodiché si potrà procedere agli espropri e quindi all’appalto integrato per la progettazione esecutiva e l’affidamento dei lavori. E’ necessario ulteriormente sottolineare – proseguono – visti i recenti interventi politici evidentemente poco aggiornati sulla situazione che puntano solo ad alimentare confusione, che quando questa amministrazione si è insediata a giugno 2019 non c’era ne un progetto ne uno studio di fattibilità tecnico-economica del secondo stralcio della complanare. Il progetto definitivo del tracciato all’attenzione della conferenza dei servizi è il frutto del confronto con Società Autostrade e salvaguarderà anche le produzioni agricole di pregio che insistono lungo il percorso. Questo ha comportato mesi di lavoro che sono serviti a costruire la soluzione più idonea per recepire le istanze arrivate ma soprattutto per non perdere di vista l’obiettivo principale che è quello di portare a termine un’opera fondamentale per migliorare i collegamenti alla zona industriale di Bardano, come chiedono le imprese del nostro territorio, e a liberare dal traffico pesante i quartieri di Orvieto scalo e Ciconia, come chiedono i cittadini”. 




“Umbria precaria”, il documento presentato dai Giovani Democratici dell’Umbria

I Giovani Democratici dell’Umbria sono entusiasti di presentare il documento “Umbria Precaria”. L’iniziativa avrà luogo sabato 28 ottobre 2023 presso la sede del PD di Orvieto in via Pianzola.

Questo incontro è un’opportunità unica per discutere delle questioni più urgenti e cruciali che affliggono i giovani lavoratori umbri, con l’obiettivo di creare soluzioni innovative e promuovere un dialogo costruttivo. L’evento é promosso dai Giovani Democratici di Orvieto, i Giovani Democratici dell’Umbria e il Circolo del Partito Democratico di Ciconia.

Introdurrà il Segretario del circolo dei Giovani Democratici di Orvieto, Leonardo Cruciani e relazionerà il Dirigente Regionale Giovani Democratici dell’Umbria, con delega al lavoro, Simone Emili. L’evento sarà aperto al pubblico e offrirà un’opportunità di interazione e partecipazione attiva.

Per informazioni: gdorvieto@gmail.com




Sciopero di 24 ore dei lavoratori del gruppo BusItalia il 9 ottobre proclamato dalla USB

Il sindacato USB LAVORO PRIVATO ha proclamato uno sciopero di 24 ore lunedì 9 ottobre per tutto il personale per motivazioni politiche e legate all’organizzazione del lavoro.

Busitalia, Società del Polo Passeggeri del Gruppo FS Italiane, comunica che saranno garantiti i collegamenti nelle seguenti fasce orarie.

PROVINCIA DI PERUGIA

Collegamenti garantiti nelle fasce orarie 6:00-9:00 e 12:00-15:00 per i servizi autobus urbani ed extraurbani, Navigazione Lago Trasimeno, Minimetrò di Perugia, Mobilità alternativa di Spoleto (percorsi meccanizzati dei parcheggi “Spoletosfera” e “Ponzianina-Rocca e Posterna”). Le corse che partono dal capolinea prima dell’orario dello sciopero raggiungeranno comunque il capolinea di destinazione.

A Perugia saranno garantiti, con il normale orario, i seguenti servizi:biglietterie di Piazza Partigiani e Stazione FS, l’Ufficio Relazioni con il Pubblico, ascensori e scale mobili. A Spoleto, biglietteria Stazione FS.

PROVINCIA DI TERNI

Collegamenti garantiti nelle fasce orarie 6:30-9:30 e 12:30-15:30per i servizi autobus urbani ed extraurbani, Funicolare di Orvieto. Le corse che partono dal capolinea prima dell’orario dello sciopero raggiungeranno comunque il capolinea di destinazione.

La Biglietteria Bus Terminal osserverà il normale orario di servizio.

SERVIZI FERROVIARI

Garantiti i collegamenti nelle fasce orarie: 5:45-8:45 e 11:45-14:45.

Servizi sostitutivi effettuati nella rete Regionale.

I servizi con partenza dalla stazione di origine al di fuori da tali fasce orarie non saranno garantiti. In particolare, per le diverse modalità del servizio autobus-treno-autobus, non sarà garantita la continuità del servizio stesso tra le località di origine e fine corsa.

Servizi ferroviari effettuati in nome e per conto di Trenitalia nella rete nazionale RFI

Saranno garantiti i collegamenti fra Terni e L’Aquila come indicato nell’orario ufficiale Trenitalia (treni 19705 e 19745, 19722 e 19758)

Maggiori dettagli o informazioni su www.fsbusitalia.it, oppure telefonando agli Uffici Relazioni con il Pubblico ai numeri 0759637637 – 0744492703

In occasione degli ultimi scioperi, proclamati dalla medesima sigla sindacale si è registrata un’adesione media del 14%.

In base a quanto sopra riportato il livello di presumibile vulnerabilità* dell’azione di protesta è moderato




La storia di Valentina Mammanco, orvietana, assunta come consulente finanziario da Poste Italiane

In provincia di Terni sono 2 i consulenti finanziari assunti con un contratto a tempo indeterminato da Poste Italiane. Valentina Mammanco, orvietana, ci racconta la sua esperienza. “Ho 32 anni, sono di Orvieto e lavoro da febbraio all’ufficio di Fabro Scalo come consulente finanziaria”.

Un contratto a tempo indeterminato oggi è un bel traguardo.

Vero, sono stata molto fortunata. A dire la verità avevo giù inviato il mio cv qualche anno fa, ma senza successo. Questa invece è stata la volta buona. Avere la certezza di un lavoro fisso è un traguardo importante, anche se cerco di vederlo come un punto da cui partire per crescere.

Questo è un lavoro in cui la formazione è essenziale. Come la affronti?

Stare al passo con la formazione è il nostro pane quotidiano, così come acquisire dimestichezza con tutti i prodotti dell’Azienda. L’ultimo ingrediente è una buona sicurezza nell’approccio con i clienti.

Tra 10 anni dove ti vedi?

Sono ambiziosa, per cui mi piacerebbe fare la direttrice di un grande ufficio, oppure lavorare proprio ai piani alti. Intanto oggi mi impegno al massimo!

Il programma di Politiche Attive del lavoro, che riguarda circa 2100 assunti in tutta Italia, è concordato con le Organizzazioni Sindacali, e contribuisce a realizzare in modo efficace le strategie delineate nel piano industriale “2024 Sustain & Innovate”, in particolare per quanto riguarda la nuova organizzazione del recapito che vede la trasformazione della figura del portalettere sempre più incentrata sul crescente mercato dei pacchi. Grazie a queste nuove assunzioni, Poste Italiane continua a garantire una presenza costante e qualificata sul territorio, dimostrando concretamente la propria vicinanza alle comunità, al territorio e alle esigenze di tutti i cittadini.




Vetrya, altri 20 giorni per sapere se i creditori sceglieranno il concordato o il fallimento

Nella giornata del 10 maggio si è tenuta l’adunanza dei creditori del gruppo Vetrya preso il Tribunale di Terni. Ora i creditori dovranno votare attraverso un portale scegliendo se accettare il piano di concordato dell’azienda o il fallimento. Per i creditori privilegiati l’eventuale “vittoria” del concordato significherebbe aprire la strada al riconoscimento dell’intero ammontare del debito che per gli ex-dipendenti si tradurrebbe nel via libera a stipendi, ferie non godute e Tfr. Chiaramente il riconoscimento non ha come conseguenza l’integrale pagamento delle spettanze perché si dovranno trovare le risorse tra gli attivi dell’azienda. Nel caso in cui si aprisse la strada del fallimento agli ex-dipendenti andrebbe sicuramente l’intero Tfr pagato dall’Inps.

Secondo i dati di bilancio risalenti al 2021a fronte di ricavi per 24 milioni c’erano debiti per 39 milioni e una perdita netta di 14,7 milioni di euro. Proprio questi dati avevano spinto a mettere in liquidazione Vetrya l’11 novembre per poi procedere con la domanda di concordato in continuità aziendale. Sempre nel 2021 Katia Sagrafena viene nominata liquidatrice mentre Luca Tomassini viene nominato ceo delle newco Quibyt costituita il 17 ottobre; un mese dopo il 17 di novembre, viene costituita Agic Cloud e alle due società viene accordato l’affitto del ramo d’azienda e dell’immobile per 500 euro mensili, pari a 3,5 euro a metro quadrato. Contemporaneamente le due società presentano una futura proposta di acquisto dell’immobile sito a Bardano per un totale di 1 milione di euro diviso esattamente a metà tra le due realtà societarie.

Ora il prossimo futuro di Vetrya in liquidazione dipende dal voto dei creditori che dovranno esprimere il loro parere in 20 giorni, poi il commissario Leonardo Proietti con il giudice delegato Francesca Grotteria prenderanno le decisioni conseguenti. Il Tribunale, infatti, farà un ricognizione dei debiti e delle risorse disponibili per soddisfare in primis i creditori privilegiati e poi i chirografari, sempre tenendo conto delle risorse disponibili. Probabilmente l’intera vicenda, nel caso in cui dovesse essere approvato il concordato, si dovrebbe concludere in un arco temporale massimo di 12 mesi dal momento del via libera ufficiale.




Francesco Notazio, Fipe-Confcommercio Umbria, “ogni ora di lavoro viene pagata circa 10 euro, chi utilizza il nero fa concorrenza sleale”

Featured Video Play Icon

Il settore dei pubblici esercizi è ripartito con la fine di ogni restrizione riguardante la pandemia, ma contemporaneamente è esploso il problema del personale e dei costi di materie prime e energia. Il settore, quindi, continua a scontare un periodo difficile partito con la pandemia e ora prolungatosi a causa della guerra e, sicuramente, di una speculazione che ha approfittato delle tensioni sui prezzi internazionali.

Con Francesco Notazio, consigliere di Fipe-Confocmmercio Umbria abbiamo fatto il punto della situazione e siamo andati anche a approfondire la questione degli stipendi. “La media degli stipendi è superiore ai 10 euro l’ora, nulla a che vedere con cifre che circolano troppo spesso e di gran lunga inferiori”. Notazio analizza anche alcuni punti critici sottolineando come chi lavora nel settore “è impegnato nei festivi, in giorni e periodi particolari e il lavoro oggi si è spostato soprattutto nei week-end a discapito dei giorni feriali”. Forti critiche nei confronti di chi non assume in maniera ufficiale che “fa concorrenza sleale nei confronti di chi rispetta le regole e non tutela i lavoratori”.




Poste Italiane ricerca consulenti finanziari da inserire nel proprio organico

Poste Italiane ricerca in Umbria laureati motivati a intraprendere un percorso di formazione e crescita professionale come consulenti finanziari.

I consulenti finanziari di Poste Italiane rappresentano una rete di professionisti con competenze tecniche e commerciali in grado di assistere il cliente nelle sue scelte e offrire il prodotto più adatto alle sue esigenze.

È possibile  inviare la propria candidatura (entro il 23 aprile) tramite la pagina web https://www.posteitaliane.it/it/lavora-con-noi.html.  Il candidato ideale, laureato e con ottime capacità di comunicazione e di relazione, dovrà avere un’ottima conoscenza del pacchetto Office e avrà l’opportunità di essere coinvolto in percorsi di formazione e sviluppo professionale.

Lavorare nel Gruppo Poste Italiane rappresenta una grande opportunità per un giovane laureato che si appresta ad entrare nel mercato del lavoro avendo l’opportunità di far parte della più grande infrastruttura di servizi in Italia presente su tutto il territorio e centrale nel tessuto socio-economico del Paese.




Dominga Cotarella nominata dal Presidente Mattarella Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica

Dominga Cotarella è stata insignita della distinzione onorifica di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana con decreto del Presidente della Repubblica del 27 Dicembre 2022, pubblicato sul Supplemento ordinario alla “Gazzetta Ufficale” n. 81 del 5 Aprile 2023 – Serie Generale.

“Nell’apprendere con vivissima commozione e orgoglio questa notizia, -ha detto Dominga Cotarella- desidero fare mie le parole dell’indimenticabile Presidente Ciampi che, proprio venti anni fa, il 29 Maggio 2003, nell’intervento in occasione della consegna delle Onorificenze OMRI nella ricorrenza della fondazione della Repubblica così diceva: “L’Italia è una Nazione dal nerbo forte, che ha valori antichi, che sa progettare a lunga scadenza, che vuole continuare ad avere il posto che merita nella comunità internazionale, che non dispera di fronte alle incertezze e alle difficoltà. L’Italia crede nella visione umanistica della vita, inverata nel patrimonio culturale e morale ereditato e orgogliosamente custodito. Vuole crescere materialmente e moralmente nel solco delle sue tradizioni, vuol diffondere la presenza dell’italianità nel mondo. Per far questo ci vogliono idee, organizzazione, determinazione e tenacia.”

“D’ora in poi, queste parole costituiranno una fonte perenne d’ispirazione nel mio agire quotidiano da Cavaliere -ha detto ancora Dominga Cotarella, Ceo dell’azienda vitivinicola Famiglia Cotarella e Presidente di Fondazione Cotarella- per continuare ad affermare con maggior vigore i valori del lavoro, dell’impegno sociale culturale ed etico a favore del vino: valori ai quali sono stata educata sin da piccola dal costante e quotidiano esempio di mio padre.”

La cerimonia di conferimento della prestigiosa onorificenza si terrà il prossimo 2 giugno, in occasione della Festa della Repubblica.