Consegna del cantiere alle curve di Baschi, 8,5 milioni di euro per due anni di lavori alla Ceprini Costruzioni

Anas, società del Polo Infrastrutture del Gruppo FS Italiane, ha consegnato oggi all’impresa esecutrice i lavori di miglioramento del tracciato della strada statale 205 “Amerina” nei pressi di Baschi Scalo (km 47,500 circa), in provincia di Terni, per un investimento complessivo di 12,5 milioni di euro. Alla consegna dei lavori ha preso parte l’assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti, Enrico Melasecche. Presenti, inoltre, l’ingegner Lamberto Nicola Nibbi, responsabile della Struttura territoriale Anas Umbria; i sindaci di Orvieto, Roberta Tardani, e di Baschi, Damiano Bernardini; Patrizia Ceprini, della Ceprini Costruzioni che realizzerà l’opera. La durata dei lavori è di 815 giorni.

“Abbiamo raggiunto un importante risultato e ne siamo molto soddisfatti – ha detto l’assessore Melasecche – Diamo oggi il via ai lavori ai ‘Fori di Baschi’ che, per la complessità dell’opera, hanno richiesto alla Regione in tre anni un grande impegno, in cui ho dovuto sbloccare pratiche, risolvere problemi infiniti e che si trascinavano da tempo, in un contesto reso ancora più complicato dalla pandemia. Se si considera il fatto – ha rilevato – che alcuni abitanti del luogo conservano articoli di stampa in cui l’assessore regionale di allora, nel 2006, dichiarava che il progetto era pronto ed il cantiere sarebbe partito immediatamente… Dopo 17 anni finalmente siamo riusciti a realizzare un obiettivo in cui non credeva più nessuno. Ed è motivo di soddisfazione – ha aggiunto – anche il fatto che ad eseguire i lavori sarà un’impresa estremamente qualificata, di Orvieto: siamo fiduciosi che opererà bene e nel rispetto dei tempi di esecuzione previsti, circa due anni. Allo stesso tempo ho sollecitato l’Anas a completare il ripristino del ponte sul lago di Corbara – ha comunicato l’assessore – per restituire la fluidità della circolazione sull’intero itinerario fra Orvieto e Todi, utilizzato non solo da cittadini e imprese, ma anche da un notevole numero di turisti, e dare così un’adeguata risposta alle esigenze di collegamento del territorio”.

L’intervento sul tracciato della strada statale 205 “Amerina” nei pressi di Baschi Scalo prevede, in particolare, il prolungamento di una galleria ferroviaria della linea lenta Firenze-Roma, la realizzazione di un’opera a sbalzo e di diverse opere di sostegno, consentendo l’allargamento della sede stradale e la rettifica di due doppie curve della SS205, al fine di modificare l’attuale configurazione del tracciato, determinato dalla particolare conformazione orografica, dalla presenza del fiume e della ferrovia. I lavori consentiranno di aumentare il raggio di curvatura, la visibilità e soprattutto permetteranno il transito in contemporanea di più mezzi pesanti nelle due direzioni senza creare rallentamenti o interruzioni al traffico.

“Un’opera strategica sia in termini di sicurezza stradale che di miglioramento della viabilità“, ha commentato il sindaco di Orvieto, Roberta Tardani. “Si tratta di un intervento di cui si parla da almeno venti anni – ha aggiunto – più volte sollecitato dai cittadini per la pericolosità di quel tratto di strada e dalle associazioni delle imprese del nostro territorio che in quella doppia ‘strozzatura” della viabilità vedevano un ostacolo ai collegamenti con un pezzo importante dell’Umbria e con la E45. Dopo la pandemia, abbiamo ripreso con determinazione i contatti con tutti i soggetti coinvolti per riprendere le fila di un discorso che sembrava finito in una situazione di impasse e il risultato di oggi è il frutto della concretezza della Regione Umbria, dell’assessore Melasecche, di Anas e Ferrovie dello Stato che hanno trovato la soluzione progettuale migliore per risolvere un problema che si trascinava da tempo. Il Comune di Orvieto ha partecipato e seguito dall’inizio questo percorso che darà finalmente la risposta ad una esigenza da troppo tempo rimandata“.

“Un investimento importante – ha detto l’assessore ai Lavori pubblici, Piergiorgio Pizzo – che va incontro alle esigenze della comunità e del tessuto imprenditoriale ed economico territoriale. Sarà un cantiere molto complesso perché interessa anche la linea ferroviaria – ha aggiunto – ma da Anas abbiamo avuto rassicurazioni che nella fase iniziale non ci saranno interruzioni della viabilità mentre nella fase successiva in cui si interverrà sulla sede stradale ci si attiverà per limitare al minimo i possibili disagi. Nel frattempo Anas sta anche definendo la progettazione per l’intervento sul ponte sul lago di Corbara, per i lavori di manutenzione stradale all’uscita del casello autostradale di Orvieto e del tratto della statale 71 dalla rotatoria di Orvieto scalo al Ponte dell’Adunata“.




Cristina Croce, “sindaca, ma i lavori all’Albornoz quando finiscono?”

In data 28 settembre 2020 in un comunicato istituzionale l’amministrazione comunale informava la cittadinanza che, a conclusione delle relative procedure di gara, erano stati affidati i lavori riguardanti il  progetto Rupe Valle che “consentiranno tra le altre cose il collegamento tra l’Albornoz, il Pozzo di San Patrizio ed il Tempio del Belvedere, permettendo così di valorizzare ulteriormente l’area di piazza Cahen mentre, rendendo fruibile un secondo accesso alla fortezza, sarà possibile mettere a disposizione quegli spazi per iniziative e manifestazioni rispettando i protocolli di sicurezza; i lavori prevedono un importo di 376.904,96 Euro oltre Iva ed avranno una durata di 5 mesi”;

In data 17 febbraio 2021 appariva sulla stampa locale un ulteriore articolo dal titolo “Fortezza Albornoz lavori in corso”, in cui la Sindaca e l’assessore ai lavori pubblici dichiaravano che “saranno completati entro la primavera i lavori in corso alla fortezza Albornoz per metterla in collegamento con la zona del Pozzo di San Patrizio e creare in questo modo un secondo punto di accesso che è anche indispensabile per il futuro svolgimento di eventi in piena sicurezza”;

Premesso ancora che

i lavori suddetti sono stati finanziati dai fondi europei del Psr nell’ambito della Strategia delle Aree interne Sud Ovest Orvietano dopo che l’amministrazione, a luglio del 2018 con il progetto di riqualificazione dell’Anello della Rupe, cosiddetto progetto “Rupe Valle” si era aggiudicata il finanziamento sul Programma di Sviluppo Rurale per l’Umbria, 2014-2020 (Misura 7, Sottomisura 7.6, Intervento 7.6.2 Servizi di base e rinnovamento nelle zone rurali);

Considerato che

i lavori preannunciati dalla Sindaca e dall’assessore iniziarono nella primavera del 2021 ma furono interrotti subito dopo, tanto che ad oggi la Fortezza Albornoz, in particolare l’area dei giardini pubblici, nella parte dell’anfiteatro, è transennata, sede di deposito di materiale edile vario tra cui anche parti in ferro e, cosa più grave, è completamente abbandonata come dimostrano le foto riprese da tanti cittadini che in più occasioni, anche pubblicamente, hanno manifestato preoccupazione e disappunto per la perdita di un luogo da sempre punto di riferimento per tanti ragazzi e famiglie con bambini e che oggi potrebbe addirittura rappresentare motivo di rischio per l’incolumità delle persone che vi accedessero;

a seguito di una question time posta sempre dalla sottoscritta in merito al motivo del fermo lavori, l’assessore ai lavori pubblici rispondeva che “vi era un problema su una particella che è stato risolto, stiamo aspettando l’autorizzazione della Regione per poter ripartire”;

quanto premesso

si chiede alla Sindaca:

  • perchè dopo l’annuncio del completamento della procedura di affidamento dei lavori, avvenuta a settembre del 2020, gli stessi siano stati interrotti subito dopo il loro inizio;
  • perchè l’amministrazione, nonostante fossero stati già acquisiti tutti gli atti autorizzativi, pareri e/o nulla osta necessari all’ottenimento del finanziamento, non sia stata, ad oggi, in grado di ottenere le eventuali ulteriori autorizzazioni funzionali all’inizio e all’ultimazione dei lavori;

se sia intenzione dell’amministrazione adoperarsi con urgenza perché siano eliminati quanto prima dal cantiere, accessibile nonostante le transenne, i materiali edili ivi giacenti evitando che possano rappresentare un rischio per la pubblica incolumità.