1

La sindrome “Hitler” spazza via Sartini e ora? Si apre il dialogo Tardani-Lega

Un uragano si è abbattuto sull’assessore Angela Maria Sartini. A provocarlo lei stessa con un post su FB che raffigura Hitler che al telefono si complimenta con Mario, Draghi…Troppo anche per gli alleati e il suo stesso partito, la Lega, che l’ha immediatamente sospesa mentre la sindaco Roberta Tardani le ha ritirato le deleghe.

Come un’improvvisa tempesta Sartini si è ritrovata senza partito e senza deleghe e la sindaco ha già aperto la fase di interlocuzione con la Lega per la sostituzione. Certo che Hitler è veramente galeotto per gli assessori orvietani; prima ci è cascato Massimo Gnagnarini, delega al bilancio nella giunta Germani, che ha chattato una frase chiaramente ironica ma fuori delle righe. La gogna mediatica in quel caso è partita a scoppio ritardato ma travolse Gnagnarini che alla fine si dimise con tanto di lettera di spiegazione. Ora è la volta di un altro assessore “scomodo” sicuramente non popolare, Angela Maria Sartini, provocatoria così come il suo predecessore che in silenzio, per ora senza alcuna lettera, è stata licenziata in tronco. Anche in questo caso ironia, pesantissima, corrosiva così come è l’ironia e la satira. Può non piacere, essere molto sopra le righe, dissacrante ma è satira. C’è però il ruolo di chi fa satira. Quando un comico assurge a politico, lo abbiamo visto, difficilmente riesce a separare i due ruoli, ma quando un politico, un rappresentante delle istituzioni decide improvvisamente di fare il comico il risultato è lo sconquasso, in tutti i sensi. Chi ha incarichi istituzionali deve avere equilibrio, attenzione e non usare i social a ogni starnuto, forse il “giovane” presidente Garbini non aveva proprio torto.

E ora? Ancora una volta i social hanno avuto un tempismo politico incredibile. Ieri Gnagnarini, che nella maggioranza in molti volevano sostituire, inciampò in “zio Adolfo”; oggi Sartini, che in molti vogliono sostituire, è inciampata sempre nello stesso “Adolf” e proprio mentre qualche scossone nella maggioranza c’è stato con Beatrice Casasole uscita sbattendo la porta da Fratelli d’Italia e le esternazioni del presidente Umberto Garbini non gradite alla minoranza, ovvio, e a parte della maggioranza. Ecco, la consigliera Casasole è delegata proprio a parte delle deleghe, perdonate il gioco di parole, dell’assessore uscente e magari…certo bisogna convincere la Lega che non ne vorrà proprio sapere di perdere un assessore dopo il sacrificio “Mazzi”.

Dunque la palla passa a Roberta Tardani che dopo aver tirato fuori dal cilindro il vice-sindaco Mazzi e spento velocemente le polemiche su Sartini, ora ha l’arduo compito di scegliere il nuovo assessore, già perché è lei a decidere, senza alterare gli equilibri apparentemente stabili della maggioranza e garantendo una presenza femminile ora largamente minoritaria in giunta.