1

“Informazione negata nella Provincia di Terni”, lettera di protesta di Odg e Asu al Procuratore Liguori

Fare informazione è sempre più difficile fra tutele, leggi, regolamenti e silenzi assordanti di chi conosce, di chi sa istituzionalmente e non perché ha visto qualcosa dal “buco della serratura”. Per i giornalisti anche la più piccola notizia di cronaca è un ostacolo quasi insormontabile così ci troviamo quasi del tutto ingessati per non incorrere, poi, in sanzioni, denunce o più semplicemente in errori che potrebbero anche colpire l’intimo di qualcuno. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la notizia delle donna rinvenuta senza vita nella propria abitazione di Osarella. Servivano poche informazioni, quelle classiche come l’età, le ipotesi, nulla di più. Niente da fare. Questo episodio, l’ultimo di una lunghissima serie, ha spinto l’Ordine dei Giornalisti dell’Umbria e il consiglio direttivo dell’Associazione Stampa Umbra a scrivere una lettera di vibrante protesta al Procuratore della Repubblica del Tribunale di Terni .

Egregio Procuratore,

Odg Umbria e Asu esprimono sconcerto e indignazione per la carenza informativa, relativa a fatti di cronaca, che si registra da mesi sul territorio ternano.
L’episodio di ieri, riguardante una donna morta a Orvieto in dinamiche tuttora misteriose e in cui non si configura in alcun modo la ‘presunzione d’innocenza’, è solo la punta dell’iceberg di una lunga serie di fatti di cronaca le cui circostanze sono state negate alla stampa e con essa all’opinione pubblica. 
Nonostante le sollecitazioni e i confronti che da tempo si susseguono, dobbiamo purtroppo prendere atto di una situazione totalmente insostenibile, che mina alla radice il diritto di cronaca e il diritto della comunità ad un’adeguata informazione.  Auspichiamo, anche attraverso L’Osservatorio appositamente costituito e da Voi condiviso, un’immediata, netta e chiara inversione di tendenza. Siamo al punto in cui le notizie di cronaca ci vengono segnalate, inevitabilmente con giorni di ritardo, dagli stessi cittadini.
In mancanza di  evidenti segnali di ripristino di normali condizioni operative, ci riserviamo ulteriori iniziative di sensibilizzazione.

Cordiali saluti

Il Consiglio dell’Ordine dei Giornalisti dell’Umbria

Il Consiglio direttivo dell’Associazione Stampa Umbra




Scritte offensive e minacciose contro la collega Antonella Manni, la solidarietà dell’Ordine dei Giornalisti dell’Umbria

L’Ordine dei Giornalisti dell’Umbria esprime piena solidarietà alla collega spoletina Antonella Manni, giornalista de Il Messaggero, per il grave atto intimidatorio di cui è stata vittima in queste ore. Questa mattina (ieri ndr) sul portone della sua casa la scoperta di un cartello che recava parole offensive e minacciose nei confronti di tutta la categoria così apostrofata: “Giornalisti, infami, chiacchieroni, vere vipere, velenosi, «spoletini», falliti, venduti”.

Un atto gravissimo che colpisce per la seconda volta un collega di Spoleto – è in corso un processo per querela temeraria in cui ci siamo costituiti parte civile -, che si inserisce in un clima esacerbato e generalizzato di duro attacco e delegittimazione della stampa in tutta Italia. E in questo caso ancor più lesivo di tutto il mondo della stampa venendo a colpire una giornalista impegnata negli organi di categoria, componente del Consiglio di disciplina dell’Ordine dei Giornalisti umbri. Un attacco diretto al cuore dell’informazione, della sua autonomia, dell’insopprimibile libertà di informazione e critica da sempre alla base di ogni società civile e democratica. Siamo e saremo a fianco di Antonella Manni e de Il Messaggero in tutte le azioni che intenderanno intraprendere ora e in futuro.