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Sono Luca Frosinini e Giuseppe Maria Della Fina i due consiglieri della Fondazione Faina per il Comune

Sono Luca Frosinini e Giuseppe Maria Della Fina i membri di competenza del consiglio comunale di Orvieto nella Commissione amministratrice della Fondazione per il Museo “Claudio Faina”.

I due rappresentanti sono stati eletti con votazione a scrutinio segreto nel corso della seduta del 15 marzo. Due le terne di candidati presentate al consiglio comunale dal neo presidente della Fondazione per il Museo “Claudio Faina”, Andrea Solini Colalè. Nella prima terna figuravano Marella Pappalardo, Ugo Antonio Ciammella e Luca Frosinini, nella seconda terna Paolo Binaco, Giuseppe Maria Della Fina e Maria Paola Cupello. Nella votazione della prima terna Luca Frosinini ha riportato 8 voti, 4 invece le schede bianche. Nella votazione della seconda terna Giuseppe Maria Della Fina ha riportato 3 voti mentre le schede bianche sono state 9.

La nomina dei due membri è stata quindi ratificata all’unanimità dal consiglio comunale.




Il ministro Sangiuliano nomina Andrea Solini Colalè come presidente della Fondazione Claudio Faina

Dopo mesi di presidenza in prorogatio per Daniele di Loreto è arrivato il decreto di nomina da parte del Ministro Gennaro Sangiuliano per il nuovo presidente della Fondazione Claudio Faina. La scelta è caduta su Andrea Solini Colalè (ringraziamo il quotidiano Umbriaon.it e il direttore Fabio Toni per averci concesso l’utilizzo della foto ndr), avvocato orvietano noto in città e che dal prossimo consiglio prenderà la guida della Fondazione dopo l’ottimo lavoro svolto da Daniele Di Loreto in questi anni difficili.




“In quanto donne” di Francesca Compagnucci è il quarto libro della collana Letture Fainiane

Due persone di straordinario talento, ma condannate dalla società del loro tempo a vivere dietro le quinte, relegate nell’ombra solo perché donne. Sono Elena Lucrezia Cornaro, la prima donna al mondo a conseguire la laurea in filosofia il 25 giugno 1678 e Giuseppina Anselmi Faina che nell’Ottocento, studiando privatamente, poté fregiarsi del titolo di pittrice, uscendo dall’ambito del dilettantismo nel quale le donne erano confinate e riuscendo ad esporre alcune opere, caso rarissimo, nelle mostre torinesi. Sono le protagoniste di “In quanto donna” il volume appena dato alle stampe da Francesca Compagnucci per Intermedia Edizioni.

Questa pubblicazione vuole essere un piccolo contributo a quel processo di riconoscimento di parità di genere che ancora fatica ad affermarsi pienamente, anche laddove nessuna regola neanche religiosa o di costume lo impedisce. Un’opera originale, una ricerca interessante e un contenuto di grande valore che arricchisce la collana di Letture fainiane, ideata dal presidente della fondazione Faina Daniele di Loreto con il sostegno di Intermedia Edizioni, giunta con questo volume al quarto numero. L’idea di questa pubblicazione è maturata nel corso di un convegno che Fidapa di Orvieto, di cui Francesca Compagnucci è stata presidente, ha organizzato per riflettere su due donne alle quali era stato impedito il diritto allo studio.  Una resistenza che è andata oltre anche il principio di uguaglianza sancito nel 1948 nella nostra Costituzione, come dimostrano del resto i ritardi della legislazione nell’attuazione di questo principio. Solo nel 1963, infatti, è stato consentito l’accesso alle donne a tutte le cariche, professioni ed impieghi pubblici compresa la magistratura, nel 1981 nelle forze di polizia, nel 1999 nelle forze armate.

Con questa interessante ricerca storica, originale e magistralmente costruita, Francesca Compagnucci ci fa riflettere su un tema ancora di grande attualità e già con il titolo, di particolare effetto, ci invia un messaggio molto forte: talvolta la discriminazione si nasconde nella banalità del linguaggio, che esprime una malcelata pericolosità delle convinzioni. “In quanto donna” è una provocazione, nel senso etimologico del termine, che vuole appunto provocare la curiosità storica, la riflessione intellettuale, il dibattito ma soprattutto vuole provocare la consapevolezza dei veri valori sui quali costruire il futuro delle giovani generazioni” scrive Di Loreto nell’introduzione. Il libro sarà presentato nel corso di un incontro organizzato il 18 novembre nell’auditorium della fondazione Cassa di risparmio in piazza Febei ad Orvieto insieme alla sezione Fidapa di Orvieto ed Intermedia Edizioni al quale parteciperanno varie donne che hanno raggiunto posizioni di prestigio in vari campi della vita professionale, della politica, dell’imprenditoria e della politica.

ENGLISH VERSION

“IN QUANTO DONNE” BY FRANCESCA COMPAGNUCCI IS THE FOURTH BOOK IN THE LETTURE FAINIANE SERIES

“In quanto donne,” authored by Francesca Compagnucci, is the fourth book in the Letture Fainiane series. It sheds light on the lives of two exceptionally talented individuals, condemned by the societal norms of their time to remain in the background, relegated to the shadows solely because they were women. The book introduces us to Elena Lucrezia Cornaro, the first woman in the world to earn a degree in philosophy on June 25, 1678, and Giuseppina Anselmi Faina, who, in the 19th century, through private study, managed to earn the title of a painter, breaking free from the confines of amateurism in which women were typically confined. Remarkably, she even succeeded in exhibiting some of her works in Turin, a rare achievement.

This publication aims to be a small contribution to the ongoing struggle for gender equality, a battle that still struggles to gain full recognition, even when no religious or cultural rules explicitly prohibit it. It represents an original work, an intriguing study, and a valuable contribution to the Letture Fainiane series, initiated by the Faina Foundation’s president, Daniele di Loreto, with the support of Intermedia Edizioni. With this volume, the series has reached its fourth publication.

The idea for this publication emerged during a conference organized by Fidapa Orvieto, of which Francesca Compagnucci was the president, reflecting on the two women who were denied the right to education. This resistance extended beyond the principle of equality enshrined in Italy’s 1948 Constitution, as demonstrated by the delayed legislative actions in its implementation. It was only in 1963 that women were allowed access to all public offices, including the judiciary, in 1981 in the police force, and in 1999 in the armed forces.

“With this compelling, original, and masterfully constructed historical research, Francesca Compagnucci prompts us to reflect on a topic that remains highly relevant. Even the book’s title, which has a significant impact, conveys a powerful message: discrimination can sometimes be concealed in the banality of language, which reflects deeply ingrained biases. ‘Being a Woman’ is a provocation in the etymological sense of the term, aiming to provoke historical curiosity, intellectual reflection, debate, and, above all, awareness of the true values upon which the future of younger generations should be built,” writes Di Loreto in the introduction.

The book will be presented during an event on November 18 at the auditorium of the Cassa di Risparmio Foundation in Piazza Febei, Orvieto, along with the Orvieto section of Fidapa and Intermedia Edizioni. Various women who have achieved prestigious positions in various fields of professional life, politics, and entrepreneurship will participate in the event.




Dal 26 ottobre 461 alunni delle scuole dell’orvietano al corso per “guide del Museo Claudio Faina”

Avrà inizio mercoledì 26 ottobre e proseguirà per tutto l’anno scolastico 2022-2023 il progetto didattico “Corso di formazione delle giovani guide del Museo Claudio Faina” che ha lo scopo di avvicinare i bambini e le bambine, i ragazzi e le ragazze all’importante patrimonio archeologico del territorio orvietano e, attraverso di esso, alla sua storia più antica.

L’iniziativa educativa nasce dalla collaborazione tra la Fondazione per il Museo “Claudio Faina” e la Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto, ed è rivolta alle Scuole dell’infanzia, alle Scuole primarie e alle Scuole secondarie di primo grado di Orvieto e del territorio.

461 alunni di 28 classi provenienti da Orvieto, Castel Giorgio e Castel Viscardo hanno sinora aderito al progetto che prevede una formazione articolata su due giorni: il primo da trascorrere in classe e il secondo presso il museo dove è prevista una visita guidata e un laboratorio tenuto nell’aula didattica. L’attività è organizzata e condotta da Irene Cucchiarini.




A Palazzo Coelli il 7 ottobre si terrà la presentazione del primo volume dedicato al brigantaggio della collana “Letture Fainiane”

Il primo numero della nuova collana editoriale Letture Fainiane verrà presentato venerdì 7 ottobre , alle 17.30 ad Orvieto, all’Auditorium “Gioacchino Messina” (Fondazione Cassa di Risparmio, Palazzo Coelli, Piazza Febei). E’ questa la nuova data dopo il rinvio dell’appuntamento della scorsa settimana. All’iniziativa interverranno Daniele Di Loreto, presidente della Fondazione per il Museo “Claudio Faina” e i due autori Giuseppe M. Della Fina e Luca Montecchi.
Il titolo del primo numero è Una storia di brigantaggio. Il rapimento e l’uccisione del conte Claudio Faina. Nelle sue pagine si ripercorre un episodio di brigantaggio del 1874, che ebbe un risalto notevole nel territorio orvietano per l’esito tragico e per le figure che vide coinvolte: un esponente di spicco di un’importante e nobile famiglia umbra e il brigante David Biscarini. Quest’ultimo, nato a Marsciano, in seguito costituì una banda con Domenico Tiburzi, destinato a divenire uno dei briganti più noti della Maremma. La vicenda viene narrata gettando uno sguardo attento sulla società dei decenni centrali dell’Ottocento e sulle dinamiche che la caratterizzavano e, al contempo, esaminando la personalità dei protagonisti principali del tragico avvenimento.