Il Comune di Ficulle investe sul turismo, nuovo centro informazioni, logo e sito

Il Comune di Ficulle inaugura un nuovo centro di informazioni ed accoglienza turistica e lo fa nel luogo simbolo del borgo ed ideale porta di accesso al paese: la maestosa Rocca medievale. Mediante una serie di schermi e di totem, il nuovo Centro – la cui attività inizierà lunedì 28 giugno – offrirà ai visitatori un percorso di scoperta di Ficulle e del suo territorio, delle sue eccellenze e delle esperienze turistiche che esso offre. “Considero Ficulle – ha dichiarato il sindaco Gian Luigi Maravalle – un paese in presa diretta con la ripresa. Usciamo da un momento difficile, ma siamo pronti a ripartire presentando le novità nel settore turistico. Anche i privati si stanno organizzando con l’apertura di tre nuove attività di ristorazione”.

“Come amministrazione – ha aggiunto il primo cittadino – siamo impegnati dal 2014 per un rilancio del borgo e lo facciamo sulla scorta delle indicazioni pervenute dallo studio di marketing territoriale realizzato dall’Università degli Studi di Perugia. Abbiamo messo in campo collaborazioni importanti per avere un confronto e trovare un respiro ampio, dando valore aggiunto ad un territorio come il nostro pieno di potenzialità. In questi ultimi mesi gli sforzi sono stati concentrati a dare sostegno a famiglie ed imprese in difficoltà. C’era bisogno di investire e lo abbiamo fatto”.

Ficulle guarda al turismo come volano per la sua economia e in quest’ottica assume rilievo anche il nuovo portale internet www.ficulleturismo.it, realizzato con fondi erogati dal Ministero dello Sviluppo Economico e pensato come uno strumento duttile per la pianificazione del viaggio, prima ancora della partenza, e come sostegno al progetto di sviluppo di un’ospitalità diffusa, attraverso collegamenti diretti alle varie strutture ricettive.

Il claim “Ficulle, Borgo del belvivere” è declinato, infatti, attraverso le voci Turismo, Eccellenze, Territorio, Accoglienza e Arte. “Assertivo, rappresentativo e non banale”, il logo. Ancora la Rocca, stilizzata e vista dall’alto. Qui, accolti da Chiara ed Elena, due ragazze del Servizio Civile Universale selezionate per le loro capacità, rispettivamente videomaking e conoscenza delle lingue straniere, i visitatori potranno ricevere informazioni sul borgo e sul territorio circostante, sulle bellezze storico – artistiche e naturalistiche e sulle esperienze turistiche. Al taglio del nastro e alla presentazione alla stampa, sono intervenuti il sindaco di Ficulle Gian Luigi Maravalle, l’assessore alla promozione turistica Paola Lanzi e i referenti della società Jaspit che ha curato per conto del Comune la realizzazione di questo Centro informativo multimediale.

Dal 15 luglio il Centro sarà aperto al mattino, con orario 10 – 13, successivamente verrò organizzata l’apertura pomeridiana.




I carabinieri continuano i controlli nei cantieri. Tra Ficulle e Baschi 3 oltre tremila euro di ammende e 1200 di sanzioni

Il Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Terni sta effettuando nell’ultimo periodo una serie di controlli ai cantieri edili, dove, oltre a controllare l’ordinaria normativa di settore verifica anche il rispetto dei protocolli anti Covid per il settore edile. 

In particolare il NIL, unitamente all’Ispettorato del Lavoro e all’Arma Territoriale, a seguito di attività ispettiva svolta sui cantieri situati nei territori dei Comuni di Ficulle e Baschi, ha deferito in stato di libertà i responsabili legali di due ditte con sedi legali rispettivamente a Rimini e Siena, per violazioni in materia di sicurezza sul lavoro e mancato rispetto dei protocolli anti Covid.  In tale materia le violazioni accertate sono state di mancata apposizione della cartellonistica prevista, mancato utilizzo di mascherine da parte degli operai, mancata verifica dei lavoratori fragili e mancato rispetto delle procedure di sanificazione dei bagni chimici presenti.

Nel complesso sono state elevate ammende per complessivi 3.600 euro e sanzioni amministrative per circa 1.200 euro.




Ficulle, i Carabinieri del nucleo ispettorato del lavoro denunciano un imprenditore, multano altri due e sospendono una ditta per violazioni alle norme anti-covid e lavoro in nero

Il 16 aprile il nucleo carabinieri ispettorato del lavoro di Terni, nell’ambito di specifici controlli volti alla verifica della corretta applicazione del protocollo di sicurezza covid-19 sui luoghi di lavoro, a Ficulle hanno deferito in stato di libertà alla competente Procura della Repubblica presso il Tribunale di Terni un uomo 55enne del posto, amministratore unico di una società che opera nel campo dell’edilizia, poiché ha violato le norme relative proprio alla sicurezza anti-covid.

Sempre durante l’attività di controllo i carabinieri hanno elevato sanzioni amministrative per 800 euro nei confronti di altre due persone, un 50enne romano e un 45enne salernitano, rispettivamente amministratore unico e socio amministratore, di altre due ditte sempre del settore edile, che non hanno adottato le previste misure di informazione e di prevenzione volte a contenere il rischio epidemiologico all’interno delle proprie aziende.  A conclusione del servizio, infine, è stato adottato un provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale nei confronti di una ditta, sempre di Ficulle, poiché in essa sono stati individuati dei lavoratori in nero su un cantiere impiegati al momento dell’accesso ispettivo. In totale, al termine del servizio, sono state elevate sanzioni amministrative per complessivi 8,4 mila euro.




Ficulle, i Carabinieri Forestali ritengono non reale l’emergenza rifiuti abbandonati. Il sindaco pensa alla denuncia

Nella giornata di sabato 3 aprile 2021 l’amministrazione del Comune di Ficulle ha incontrato il comando territoriale dei Carabinieri Forestali al fine di valutare la consistenza e la corrispondenza alla realtà della campagna posta in essere dal Circolo PD di Ficulle avviata con il comunicato titolato “Ficulle, paese in mezzo ai rifiuti” e proseguita tramite giornali online e social media.  Nel corso dell’incontro con i Carabinieri Forestali è emersa l’inconsistenza e la non corrispondenza alla realtà rispetto a quanto reiterato tramite i media dal Circolo PD di Ficulle in quanto il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti nel Comune di Ficulle è marginale, e certamente meno frequente in confronto alla grande parte dei territori.

Nel corso dell’incontro sono stati valutati anche i risultati delle varie iniziative ed indagini svolte in passato dai Carabinieri Forestali, anche sollecitate dall’Amministrazione comunale di Ficulle con appositi incontri, analisi che conferma la marginalità del fenomeno nel territorio comunale.  Nel merito e previo verifica con gli uffici competenti, è vero che l’Amministrazione di Ficulle ha ricevuto un numero esiguo di segnalazioni relative ai rifiuti abbandonati che sono stati puntualmente rimossi, l’ultima è in corso in questi giorni.  Il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti esiste e nei rari casi segnalati è proattivamente affrontato regolarmente e con serietà dal Comune di Ficulle. A seguito delle violazioni, quando possibile, sono stati sanzionati i responsabili per iniziativa della Polizia Municipale o dei Carabinieri Forestali, com’è emerso anche nel corso della riunione odierna (3 aprile scorso ndr) e nelle precedenti. Nei prossimi giorni saranno svolte ulteriori attività utili al controllo del fenomeno, che si assommano alle iniziative già poste in essere nel tempo dal Comune e dai Carabinieri Forestali, che l’Amministrazione ringrazia esprimendo il massimo apprezzamento per l’importantissimo e difficile lavoro che svolgono.  Benvenuta ogni campagna di sensibilizzazione alla tutela dell’ambiente e la salvaguardia della salute ed in questo l’Amministrazione di Ficulle è in prima linea, da sempre! Tuttavia, le iniziative non possono essere lesive degli interessi generali, tanto meno ai danni di settori stremati dalla crisi conseguente alla pandemia come nel caso del turismo e delle produzioni, così come è grave rischiare di condizionare in negativo il valore di tutti gli immobili o pregiudicare la possibile e necessaria ripresa.

Anche in considerazione delle sollecitazioni di cittadini ed imprese, l’Amministrazione di Ficulle valuta ogni azione al fine di tutelare gli interessi dei settori in crisi conseguentemente alla pandemia e quelli dell’intera comunità, ciò anche in virtù dell’appartenenza del territorio comunale alla Riserva MAB Unesco.




PD Ficulle, “il salto di qualità della politica è occuparsi dei cittadini e dell’ambiente”

La replica della replica, questo il senso del nuovo comunicato del PD di Ficulle.  Di solito non seguiamo le polemiche quando diventano sterili e personali, e questo è il caso, ma riteniamo di dover fare un’eccezione questa volta.  Ci è capitato di passare sulla strade del Comune di Ficulle e, veramente non abbiamo notato tutta questa grande massa di rifiuti.  Certo la maleducazione è diffusa e non è un male del Comune di Ficulle ma di tutti.  Ogni ciglio stradale è ricettacolo di rifiuti di vario genere, spesso angoli nascosti diventano piccole discariche in qualche caso addirittura “specializzate” in categorie specifiche.  Non abbiamo potuto dare conto di un’emergenza che non c’è ma lasciamo ai lettori il giudizio ultimo e insindacabile sull’operato di giunta, sindaco, maggioranza e opposizione ognuno con il proprio ruolo.

 

Ficulle è senz’altro un paese bellissimo, come è bellissimo il suo territorio e nessuno lo sa meglio di chi come noi ci vive da sempre e tutti giorni, ma se si continua a nascondere la polvere sotto al tappeto per far finta che i problemi non esistano, lo sarà ancora per poco.  Chi vuole veramente bene al proprio paese e al territorio che lo circonda si fa in quattro per tenerlo pulito.  Sono le foto a mostrare la realtà per quello che è, non si tratta di opinioni né tanto meno della cattiveria del circolo del PD.

E’ evidente la preoccupante emergenza ambientale che i cittadini continuano a segnalare da molto tempo, prima è doveroso ringraziarli e poi è doveroso mettersi a disposizione per dare risposte soprattutto serie e tempestive, non è possibile che debbano ripetere decine di volte le segnalazioni di rifiuti abbandonati perché qualcuno dal Comune, infastidito dall’incombenza, invii personale per la rimozione.  A noi non interessa la polemica in politichese arcaico di chi è l’ultimo a poter dare lezioni di Politica.  Tra un salto di qualità e l’altro trovasse anche il tempo per occuparsi di far aprire al più presto il Centro di Raccolta della Colonnetta che doveva essere attivo già dalla scorsa primavera 2020 come risulta evidente dalla risposta del Comune di Ficulle ad una interrogazione dell’opposizione e che è una delle principali soluzioni all’abbandono indiscriminato dei rifiuti.  Un anno di ritardo può anche bastare.  Il vero salto di qualità si fa fornendo ai cittadini servizi efficienti e di qualità, non fumo negli occhi.

Proprio perché il territorio è così bello ed è una risorsa importante per tutti, soprattutto per i bambini, adulti di domani, che va tutelato più di ogni altra cosa.  Comunque, il fatto che maggiormente stupisce nella risposta al nostro articolo è la mancanza di argomentazioni precise e attinenti al problema dei rifiuti sparsi sul territorio.

Cosa c’entra con i rifiuti abbandonati il Mab Unesco Monte Peglia?

Anzi proprio in ragione di questa appartenenza dovrebbe essere una priorità tenere il territorio privo di rifiuti, perché come sicuramente il Sindaco saprà le Riserve della Biosfera in base alle Linee Guida Nazionali, sono soggette a monitoraggio periodico e come si è entrati si può anche uscire.

Cosa c’entra l’Auri con i rifiuti abbandonati?

L’ammissione da parte del Sindaco della proroga di un anno dell’applicazione della tariffa puntuale sui rifiuti evidenzia una preoccupante ammissione di responsabilità sulla incompetenza e ignavia di questa amministrazione su un tema che invece dovrebbe essere ai primi posti per la cura e salvaguardia del nostro territorio.  Come abbiamo detto e ripetuto e che ripeteremo anche più avanti, le proroghe di atti amministrativi senza una loro strategia a monte, in questo caso di sensibilizzazione della cittadinanza, portano poco lontano, anzi non portano da nessuna parte.  Invece di perdere tempo a scrivere inutilità su fatti che niente hanno a che vedere con il problema dei rifiuti abbandonati, sarebbe stato tempo impiegato in maniera più proficua se il Sindaco avesse scritto ai cittadini per spiegare e insegnare comportamenti virtuosi in fatto di rifiuti e riciclo.

Invitarli a non lanciare i rifiuti dai finestrini delle auto.  A non portare nei boschi gli ingombranti e i rifiuti speciali.

Dall’articolo in risposta non emerge alcun accenno a quanto fatto per sensibilizzare la cittadinanza sul corretto smaltimento dei rifiuti, sull’educazione ambientale, sulle conseguenze dell’abbandono dei rifiuti, solo l’accusa di diffamazione proprio nei confronti di chi il territorio lo vive da vicino e non si bea dei panorami fotografati dall’alto e postati sui social.  Le uniche vie percorribili che possono liberarci dalla piaga dei rifiuti abbandonati sono l’informazione e la conoscenza.  Più le persone sono informate, più l’ambiente ne guadagna, e comunque è inutile continuare a negare le evidenze, le centinaia di foto di rifiuti sparsi nel territorio parlano chiaro e sono più eloquenti di qualunque risposta a vanvera o qualunque foto di panorama scattate dal tetto della Rocca.  Infine si rimanda al mittente la strumentalizzazione politica sui volenterosi ragazzi che si prodigano per la raccolta dei rifiuti abbandonati, tanto più che il sito di cui si occupano è sul territorio del Comune di Fabro, con l’invito al Sindaco a rileggere, per meglio comprenderle, le nostri frasi di elogio nei loro confronti e ad esimersi da tali meschinità.  Il proverbio dice che il corpo male usato, quel che fa gli vien pensato.   Il loro è sicuramente il fulgido esempio di come tutti noi dovremmo comportarci, ancor di più in questo “momento storico straordinario”.

Proprio perché viviamo questo momento di grandi incertezze occorre che ciascuno di noi faccia la propria parte e, se non è l’amministrazione comunale a sensibilizzare la cittadinanza sul tema della tutela ambientale della casa dove vive, chi lo deve fare?

Il Circolo PD è pronto a fare la sua parte e a dare il suo contributo e auspica che anche l’amministrazione comunale sia pronta in tal senso con fatti ed azioni tangibili a tutela del nostro meraviglioso territorio.

Circolo Comunale di Ficulle

del Partito Democratico




Screening di massa a Ficulle il prossimo sabato 10 aprile

Nella giornata di sabato 10 aprile si terrà la campagna di screening mediante test sierologici rapidi qualitativi sars-cov-2 rivolta ai cittadini residenti o domiciliati nel Comune di Ficulle, anche nelle seconde case. L’adesione alla campagna di screening è volontaria e completamente gratuita, con l’unica limitazione che non possono accedervi le persone che hanno precedentemente contratto il COVID-19 e quelle che si sono già vaccinate (anche con una sola dose). Per l’occasione saranno allestiti due punti screening, uno al Parco Pubblico e l’altro al parcheggio di Largo Don Rinaldo Magistrato, che saranno operativi dalle ore 9 alle ore 13 e dalle ore 14 alle ore 18, secondo le modalità descritte nella locandina allegata. Gli interessati sono tenuti a portare un documento di identità e la tessera sanitaria. Inoltre per favorire la rapida esecuzione dei test si raccomanda di leggere, compilare e firmare l’informativa del programma di screening che è stata già diffusa mediante facebook e sarà scaricabile anche dal sito web del Comune. In ogni caso per chi fosse impossibilitato a stamparla, saranno messe a disposizione delle copie cartacee sia in Comune nei giorni precedenti lo screening che presso le postazioni di test il giorno stesso.  Chi fosse impossibilitato a raggiungere i punti dedicato allo screening può chiamare il numero 320 5625202.

Da parte dell’Amministrazione Comunale di Ficulle un sincero ringraziamento alla Funzione Associata di Protezione Civile, a tutti i gruppi di volontari di Protezione civile e al personale medico-sanitario della USL Umbria 2 per la disponibilità e il supporto nell’organizzazione dell’iniziativa, volta alla tutela della salute pubblica e alla prevenzione della diffusione del contagio.

320 56 25 202




Il sindaco di Ficulle Maravalle replica al PD, “l’articolo è falsificatorio della realtà e lesivo dell’immagine del borgo”

Durissima replica del sindaco di Ficulle, Gianluigi Maravalle al comunicato del PD di Ficulle 

 

Ficulle è un borgo medievale di grande bellezza, circondato da 64 kmq di natura meravigliosa. Non a caso è un borgo del belvivere conclamato da Cittaslow International e ospita parte di una riserva mondiale della biodiversità.   L’articolo del PD è falsificatorio della realtà, e inaccettabilmente lesivo dell’immagine del borgo e dell’interesse generale.

Non esiste nessun partito, tranne il Circolo PD di Ficulle, che nello svolgere l’azione politica, se tale può essere definita, diffama il territorio del proprio comune e danneggia la propria comunità.  E’ da quando volevano archiviare la storia del Comune di Ficulle per tramite della fusione dei comuni dell’Alto Orvietano che il circolo PD ficullese ha come unica ragion di vita “il muoia Sansone con tutti i Filistei”. E’ il partito del nulla cosmico: non una lista alle elezioni, non un’elaborazione politica o proposte e tanto meno in relazione al tema che oggi agitano. E’ un partito ignaro delle problematiche generali ed anche di ciò che accade nel proprio Comune. 

Raccontare che Ficulle ed il suo territorio sono sommersi dai rifiuti, non è soltanto una menzogna ma rappresenta una gravissima responsabilità verso l’intera cittadinanza: è il segno di una politica indegna, soprattutto in considerazione dell’attuale momento storico. Nessuna forza politica dotata del minimo buon senso, solo ed esclusivamente per il proprio tornaconto in termini di visibilità o altro, assumerebbe un’iniziativa lesiva dell’interesse generale nel vortice di una crisi – sanitaria e socio-economica- come quella attuale, con tutte le difficoltà delle famiglie e delle imprese. Tanto meno a danno di settori in crisi come quello del turismo e delle produzioni, ai quali un articolo come quello del circolo piddino bene non fa.  Precludere od ostacolare la resilienza di una comunità o di un territorio per meri fini partitici, deve essere considerato, in questo momento storico di grave difficoltà, il frutto perverso di una politica incapace, disattenta, distante dai bisogni delle persone ed egoista. Esattamente l’opposto rispetto a ciò di cui il paese, il territorio e tutta l’Italia hanno bisogno.   Il fatto è oltremodo grave e deve essere censurato perché attacca Ficulle nella completa ignoranza, da parte del Circolo PD, di quanto l’abbandono dei rifiuti sia un tema che riguarda l’intero territorio della regione e non solo: per quanto riguarda Ficulle non ci sono indicatori che segnalano una maggiore gravità del problema. Non soltanto, l’Amministrazione di Ficulle è tra quelle che hanno deciso di rinviare al prossimo anno l’applicazione della tariffa puntuale relativa ai rifiuti anche in considerazione del rischio d’accentuazione di tale fenomeno, almeno fintanto che non siano concordate iniziative ed organizzazione utili a contrastarlo. A seguito di ogni segnalazione ricevuta riguardo all’abbandono di rifiuti, per quanto di competenza, l’Amministrazione è sempre intervenuta, anche nei rarissimi casi segnalati dal gruppo di minoranza.

Se il Circolo PD vive sul lato oscuro della Luna non rendendosi conto dell’importanza di agire seriamente ed insieme in questo violento momento storico, è presumibile che ignori gli incontri svolti in tal senso con Carabinieri Forestali e referenti di Cosp Tecno Service, le importanti iniziative svolte con le scuole per sensibilizzare i giovani alle tematiche dell’ambiente, la partecipazione con varie progettualità alle contribuzioni Auri in materia ambientale per la riduzione della produzione di plastica, le iniziative prese in favore della riqualificazione del territorio comunale attraverso piantumazione di alberi, ecc… 

Riguardo alla sensibilità ai temi ambientali dell’Amministrazione di Ficulle, appare troppo, rivolgendosi a questo terrificante modo d’intendere la politica, eccepire a questo bieco modo d’agitare l’ambientalismo quanto il Comune di Ficulle, insieme agli altri comuni del territorio, sta facendo, ivi compreso il problema dell’abbandono dei rifiuti, per dare sostanza a progetti come i MAB Unesco ed il Parco dello STINA, così come per la salvaguardia dell’ambiente e del paesaggio.  Non ultimo, l’articolo tende a strumentalizzare un’iniziativa organizzata da giovani e promossa tramite Facebook, peraltro a livello intercomunale, dedicata alla raccolta dei rifiuti abbandonati nei boschi. Se c’è un modo per disincentivare belle iniziative come quella messa in campo dai giovani di Ficulle e non solo, quello è la strumentalizzazione della politica. 

Viviamo un momento storico straordinario, la politica è chiamata ad un grande salto di qualità, anche il Circolo PD di Ficulle.

Il sindaco del Comune di Ficulle

Gianluigi Maravalle




PD di Ficulle, “il Paese del bel vivere in mezzo ai rifiuti”

In queste ultime settimane numerose sono state le segnalazioni e i ritrovamenti sconvolgenti che sono andati ad aggiungersi a quelli inviati negli anni precedenti da parte dei cittadini di rifiuti abbandonati nei boschi, lungo il bordo delle strade e in prossimità dei cassonetti, senza che nessuno sia mai intervenuto per affrontare e tentare di risolvere il problema.  Dopo la riapertura post lockdown, la situazione è peggiorata notevolmente ed è sfuggita di mano, i cigli delle strade sono ricettacolo di ogni tipo di rifiuto, bottiglie di plastica, mascherine, sacchetti pieni di immondizia, pacchetti di sigarette, sembra che ci si sia risvegliati in un romanzo distopico, i boschi e le scarpate, le strade sterrate , i sentieri sono invasi dai rifiuti e ogni giorno aumentano sempre di più. La situazione appare quasi senza ritorno anche se alcuni cittadini provano a segnalare e a collaborare nel tentativo, forse vano, di far cambiare rotta a questa ormai inveterata e pessima abitudine di molti. Encomiabile lo sforzo di quelle persone, per lo più giovani, che dedicano il loro tempo libero alla rimozione di grandi quantità di rifiuti, con il plauso di molti i quali però nulla fanno per cambiare questa pessima e incivile consuetudine, a parte esprimere il proprio dissenso.  Le passeggiate nei sentieri o anche il solo passaggio in auto sulle principali strade mostrano l’inciviltà della nutrita schiera di ignoranti e pessimi cittadini e a nulla valgono le segnalazioni a numeri verdi e agli uffici preposti del Comune per la rimozione.

Rimane ancora, un miraggio, una vera e propria Fata Morgana, il completamento dell’isola ecologica di Fabro che doveva essere operativa già da tempo, ma niente si sa sulla sua apertura.  I consiglieri del gruppo di opposizione di Tradizione e Futuro hanno più e più volte sollecitato e richiesto informazioni sull’apertura dell’isola ecologica, come pure hanno segnalato e seguito con gli addetti del Comune la presenza e la relativa rimozione dei rifiuti abbandonati nei vari soliti luoghi conosciuti, ma non può bastare.  Del resto, a parte poche informazioni da parte degli amministratori, niente è stato fatto per sensibilizzare i cittadini.  Non è stata perseguita nessuna politica di prevenzione nonostante i reclami e le segnalazioni dell’abbandono costante e quotidiano di rifiuti di ogni genere.  A quanto pare l’ambiente non rientra nelle priorità degli amministratori del Comune di Ficulle, eppure basta abbassare lo sguardo lungo la strada statale 71, oppure inoltrarsi per pochi metri nei boschi per vedere cartacce, buste di plastica, schifezze di ogni genere, gettati con disinvolta indifferenza dai finestrini delle auto mentre materassi, divani, pneumatici, bidoni contenenti sostanze non meglio identificate trasportati fino nei boschi e nei luoghi nascosti alla vista, al punto da creare vere e proprie discariche abusive a cielo aperto.  E’ mancata e manca un’educazione ambientale precisa e approfondita.

E’ fondamentale far comprendere a tutti e ripetiamo a tutti, che anche il più piccolo rifiuto finisce nel terreno, nella falda acquifera e nel giro di poco tempo arriva nel nostro cibo, nella nostra acqua e nell’aria che respiriamo.

Come pure è indispensabile far comprendere che la Cosp, incaricata della gestione dei rifiuti, effettua il servizio gratuito di ritiro degli ingombranti, ovvero elettrodomestici, arredi, divani ecc. direttamente presso le abitazioni, mentre c’è chi continua, irriducibile, a disseminare lavatrici, frigoriferi, cucine a gas e ogni altro genere di immondizia pericolosa, dimostrando la grave mancanza di rispetto per l’ambiente e per i cittadini che osservano le regole, non deturpano, ma anzi amano il territorio.  Ormai, sembra che non ci si meravigli più nel rinvenire abbandoni di rifiuti nelle campagne e per le strade, addirittura ci si gira dall’altra parte anche se i pneumatici o l’elettrodomestico sono depositati accanto ai cassonetti davanti alla propria abitazione e nello stesso tempo non ci si rende conto dei costi ai quali si sobbarca la collettività per la raccolta e lo smaltimento di questa massa enorme di rifiuti, oltre al danno di immagine per un paese che oltre ai panorami e l’ambiente, poco altro ha da offrire al turista.

Insomma, non c’è bisogno di essere Greta Thunberg per capire che così non si può andare avanti.  Dispiace di dover verificare che, c’è ancora chi non sia abituato a vivere all’interno della civiltà e che faccia gravare la propria irresponsabilità sulla collettività e nessuno faccia niente per contrastare il basso livello civile raggiunto.  Emerge evidente, come già detto sopra, la completa disaffezione per il territorio e l’abitudine a considerare l’ambiente che ci circonda come un elemento estraneo da noi, che può essere deturpato e sfregiato a piacimento soltanto perché non si è in grado di salvaguardarlo insegnando ai cittadini, a cominciare dai più piccoli nelle scuole, la grande opportunità  offerta dal riciclo dei rifiuti, ovvero dal recupero di tutti i materiali, semplici operazioni che comportano un risparmio considerevole sia sul pagamento della tassa sui rifiuti, sia per la salvaguardia dell’ambiente.

Non è stato preso in considerazione nessun obiettivo per sensibilizzare la cittadinanza sull’importanza della tutela del territorio, al fine di formare un senso di responsabilità teso a ridurre lo spreco di materie e di risorse, ponendo attenzione agli imballaggi che si acquistano facendo la spesa, al loro peso e volume, alla possibilità di differenziarli e quindi di riciclarli, recuperando materie ed energia.  Come pure allo smaltimento dei rifiuti pericolosi abbandonati nelle campagne proprio da chi la terra la coltiva, è proprio con queste persone che va fatta un’opera di sensibilizzazione anche perché il sacco del concime o la tanica del carburante utilizzati per la coltivazione della terra sono rifiuti pericolosi, pericolosi per chi li usa e per l’ambiente.  Lo stesso dicasi per il materiale edilizio, abitudine ormai inveterata quella di non conferire in discarica i materiali di risulta di demolizioni e costruzioni magari fatti dal singolo nella propria residenza, e disperderli impunemente nell’ambiente. Idrocarburi, plastiche, residui di pesticidi, cemento, provocano inquinamento del suolo che comporta significative conseguenze deleterie per l’ecosistema, come pure gli insetticidi, fertilizzanti, concimi chimici, mercurio, medicinali, liquidi scaduti, liquidi di pile usate risultano molto dannosi per l’ambiente poiché raggiungono le falde acquifere sotterranee e danneggiano il loro delicato equilibrio.

Soprattutto in questo periodo storico, in cui le conseguenze dell’inquinamento atmosferico e dei cambiamenti climatici si sono fatti sentire, è importante educare le nuove generazioni ad uno stile di vita sostenibile e rispettoso delle risorse del nostro pianeta.  La cura dell’ambiente è un tema che riguarda tutti: il nostro benessere e la nostra salute dipendono strettamente dal modo in cui trattiamo le risorse ambientali, e dalle scelte che compiamo per preservare o meno la natura che ci circonda.

Per essere ambientalisti, oggi, non basta solo mettere un pollice alzato sui social per rallegrarsi della passione di qualche cittadino sensibile e consapevole, ma serve l’azione concreta a partire da chi amministra la cosa pubblica e che dovrebbe tutelare la salute dei cittadini che amministra e l’ambiente che dovrebbe salvaguardare.  L’epidemia che sta devastando l’intero pianeta avrebbe dovuto insegnarci qualcosa e invece no, si continua imperterriti negli scellerati modelli di vita precedenti senza porci nessuna domanda, anzi liberandoci al più presto della mascherina che triste finisce a terra insieme a tutti gli altri simboli scellerati della nostra civiltà dei consumi.




Centrato un 5 al superenalotto da oltre 35 mila euro a Ficulle

Il Tabacchi dove è stata giocata la schedina vincente

La fortuna ha baciato un anonimo giocatore che ha convalidato la schedina alla tabaccheria di piazza Cesare Battisti nel piccolo comune di Ficulle.  Nell’estrazione dello scorso sabato, 18 marzo, infatti, è stato centrato un 5 al superenalotto da oltre 34 mila euro.

Intanto continua la lunga corsa al record del jackpot con il 6 che latita ormai dallo scorso luglio. Alla prossima estrazione prevista per il 23 marzo, il 6 varrà oltre 125 milioni di euro.  In Umbria il jackpot manca addirittura da quasi 10 anni, fu infatti centrato a Gubbio con una vincita da 65 milioni di euro.




I sindaci del territorio preoccupati per i tagli delle filiali CRO, “è un nuovo colpo al rilancio dei borghi e delle Pmi”

Inizia a muovere i primi passi l’aggiornamento del piano industriale della Banca Popolare di Bari controllata da MCC e, di conseguenza, della controllata CR Orvieto.  Alla presentazione ai dipendenti hanno partecipato l’ad di MCC, Bernardo Mattarella, il presidente della BPB, Gianni De Gennaro e l’ad della stessa, Giampiero Bergami.  Sono cinque le linee strategiche all’interno delle quali si muoverà il gruppo, il riposizionamento strategico, focalizzazione su famiglie e Pmi, il rilancio di CariOrvieto, il ritorno alla redditività e il mantenimento di adeguati livelli di liquidità e di solidità patrimoniale.  E per ottenere questi risultati?  Nella presentazione e nel conseguente comunicato viene sottolineato che le due banche “assumeranno il ruolo di facilitatori e aggregatori di interessi sia nella filiera istituzionale di MCC sia, nei territori di riferimento, per i settori dell’agrifood e del turismo.  Un focus dedicato sarà rivolto al sostegno da fornire alle Pmi del territorio, rispetto alle quali le banche, anche grazie al loro ruolo istituzionale, diventeranno interfacce naturali”.  Un capitolo corposo viene dedicato al taglio dei costi e in tal senso sono da leggere le programmate chiusure delle nove filiali della CariOrvieto, un tributo alto per il territorio di riferimento dove dovrebbero essere 6 quelle da chiudere.  Il tam-tam si è messo subito in moto anche perché l’altro settore che dovrebbe essere sacrificato, ma non vi è alcuna conferma ufficiale, è la direzione commerciale.  Se l’impianto fosse confermato sarebbe un prezzo altissimo perché improvvisamente le imprese si troverebbero ad avere risposte da un centro non solo lontano fisicamente ma soprattutto dal punto di vista della conoscenza approfondita delle esigenze e dei bisogni di operatori economici e famiglie.

I sindaci dell’orvietano hanno avuto un incontro con i vertici della Fondazione che non ha potuto far altro che ricordare come l’Ente non possa interferire sulle decisioni operative e finanziare dell’azienda bancaria.

E’ chiara e percettibile la preoccupazione per i comuni che già soffrono la mancanza di alcuni servizi fondamentali e che con la paventata chiusura di alcune filiali vedrebbero peggiorare ulteriormente il quadro.  Per Damiano Bernardini, sindaco di Baschi, “sicuramente per una comunità come la nostra sarebbe un danno anche perché il piano industriale è esclusivamente incentrato sulla finanza e perde di vista il ruolo anche sociale della banca.  Il Comune si sviluppa su 8 frazioni e più di 70 Km quadrati di territorio, e abbiamo un’area industriale importante e proprio per quelle aziende l’unica filiale presente è un punto di riferimento di grane rilievo”.  Sempre Bernardini sottolinea come si stiano facendo grandi sforzi per aiutare i borghi a sopravvivere “ma senza servizi tutto è reso più difficile se non quasi impossibile”.  Per Federico Gori, sindaco di Montecchio e responsabile piccoli comuni di Anci Umbria, “la vera anomalia è che per discutere della banca ci siamo interfacciati come la Fondazione con cui, nella normalità, si discute di arte, cultura, sociale. La paventata chiusura di filiali nei piccoli comuni va a peggiorare una situazione già critica e poi non ne possiamo veramente più del solito leit motiv della razionalizzazione come giustificazione del depotenziamento di uffici e servizi per i cittadini verso i quali abbiamo responsabilità”.   Gori per evitare la cosiddetta razionalizzazione è disponibile ad ogni tipo di collaborazione “ma si deve ricordare che i cittadini, tutti, hanno di fatto aiutato il sistema bancario e ora quest’ultimo dovrebbe essere di aiuto ai territori e alle comunità più piccole che stanno provando ogni strada per il loro rilancio ma tutto viene reso difficile se si continua con la politica dei tagli dei servizi”.   Sempre secondo indiscrezioni due filiali a rischio sembrano essere quella del centro storico di orvieto e quella di Porano.  In merito Marco Conticelli, sindaco di Porano, ha dichiarato, “abbiamo saputo tutto la scorsa settimana e abbiamo chiesto un incontro con la Fondazione.  Pensavamo che tutto fosse rientrato dopo che dalla banca avevano parlato di rilancio della territorialità di CariOrvieto, invece si è tornati ai tagli.  La banca svolge un servizio soprattutto nei confronti degli anziani e di coloro che non hanno competenze digitali.  Ci saremmo attesi un minimo coinvolgimento in fase decisionale e invece non è stato così”.

Spicca proprio questo malinteso rilancio della territorialità della banca che sicuramente non può passare per la chiusura di filiali nel comprensorio di elezione e nella chiusura della direzione commerciale.  Per Giampiero Bergami, ad di BPBari, “intendiamo diventare il motore economico e sociale per lo sviluppo attivo del territorio, ponendoci come il partner di riferimento di famiglie e imprese, con l’obiettivo di trasformare il territorio in una realtà che valorizzi a pieno le sue risorse e crei valore nel sociale”.  Ecco proprio da qui si potrebbe ripartire, sul valore sociale e sul territorio, per cambiare effettivamente passo e iniziare il rilancio della banca insieme al territorio, comprendendone a pieno il suo valore e le sue criticità, senza invece andare a colpire proprio i piccoli comuni impoverendoli di un servizio necessario soprattutto per chi non ha ancora le competenze digitali necessarie.