L’Istituto Agrario di Fabro torna a “aprirsi” al territorio e alle famiglie

L’Istituto Agrario Marchino di Fabro torna ad aprire le sue porte al territorio e alle famiglie.  Il 16 dicembre partiranno le attività, in presenza e nel rispetto delle normative anti-covid, con “studente per un girono”, mentre il 22 dicembre ci sarà il classico Open day.  Sempre da dicembre sono ripartite le attività laboratoriali con le scuole che hanno richiesto di accedervi.  Nel complesso, quindi, l’Istituto Agrario di Fabro ha strutturato l’offerta dedicata al territorio in quattro punti: visita della scuola; studente per un giorno; a lezioni di…; laboratori in presenza e online di chimica, biologia, fisica e di agronomia.  Tutte queste attività si protrarranno per tutto il mese di gennaio del prossimo anno. 

La dirigente scolastica Maravalle ritiene che sia fondamentale “provare l’istituto” per le famiglie e i ragazzi.  “L’istituto permette ai discenti di professionalizzarsi in operatore agricolo e in futuro anche di operatore agroalimentare al terzo anno e in agrotecnico alla fine del percorso scolastico di cinque anni”.   La scuola sta procedendo a grandi passi verso quelle specializzazioni che sono più richieste poi nel mondo del lavoro.  Secondo i dati forniti dalle principali associazioni di categoria, i diplomati degli istituti agrari trovano lavoro dopo circa due mesi dalla conclusione del percorso di studio, così come dimostrato anche dal placement a cui sono stati sottoposti gli studenti che si sono diplomati.




Unione dei Comuni, la scommessa del sindaco di Ficulle Maravalle per promuovere “l’orvietano tutto”

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Torna prepotentemente di attualità la questione dell’unione dei comuni. Le municipalità dell’alto orvietano, con l’esclusione per ora di Montegabbione, e l’aggiunta di Porano stanno per dare mandato ad un ente emanazione della presidenza del consiglio dei ministri di mettere in campo un’unione di 9 Comuni e cioè Fabro, Ficulle, Parrano, Monteleone, Allerona, Castel Viscardo, Castel Giorgio, Baschi e Porano. Il sindaco di Ficulle, Gian Luigi Maravalle, è stato sempre convinto della validità di una rete pronta ad offrire servizi ai cittadini. Oggi, poi, sempre di più i progetti vengono valutati se hanno una valenza territoriale ampia ecco quindi che essere uniti è determinante anche nel confronto con la Regione.




Arrestato a Fabro dai carabinieri un 46enne per il furto di un marsupio da un’auto

Nel pomeriggio dell’11 novembre i carabinieri delle Stazioni di Fabro e Ficulle hanno tratto in arresto in flagranza di reato G.S. di 46 anni, originario e residente della provincia di Napoli, con l’accusa di furto aggravato.  L’uomo si è reso responsabile del furto di un marsupio custodito all’interno di un furgone contenente un telefonino e 162 euro, mentre il proprietario era intento a scaricare della merce.

Appena la vittima si è accorta del furto ha immediatamente avvertito le forze dell’ordine che, dopo aver raccolto alcune testimonianze, si sono messi alla ricerca del ladro che è stato poi rintracciato alla stazione ferroviaria di Fabro pronto a lasciare la zona.  G.S è stato fermato, la refurtiva è stata recuperata e l’uomo è stato “accompagnato” alla Casa Circondariale di Terni.




Incidente tra Attigliano e Fabro, il responsabile senza patente e assicurazione

Nella giornata di domenica 12 settembre Sulla A1 nel tratto compreso tra Attigliano e Fabro si è verificato un tamponamento a catena . Nell’incidente sono rimasti coinvolti 4 veicoli, tre erano incolonnati per il traffico rallentato mentre il quarto ha tamponato gli altri. Sul posto è intervenuta la polizia stradale di Orvieto per i primi soccorsi, la gestione della viabilità e i rilievo tecnici di rito per tentare di ricostruire la dinamica del sinistro.

Tutti i passeggeri delle auto coinvolte hanno riportato, fortunatamente, solo lievissime contusioni. Dopo gli accertamenti di rito è emerso che il conducente del veicolo che ha tamponato quelli incolonnati era sprovvisto di patente di guida e assicurazione per questo gli agenti polstrada hanno proceduto al sequestro del mezzo mentre a carico della persona sono state elevate sanzioni per più di 5500 euro.




Fabro, denunciati in tre dai Carabinieri per contrabbando di sigarette

Nel corso della nottata del 9 agosto a Fabro, i militari del locale Comando Stazione Carabinieri nel corso di un servizio di controllo del territorio hanno deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Terni, per violazione delle disposizioni legislative in materia doganale, tre persone (un cittadino di origini statunitensi di 42 anni, un uomo di origini napoletane di 50 anni ed un romano classe 1962, di cui i primi due già noti alle Forze dell’ordine). I tre, nel corso di un normale controllo e della conseguente perquisizione veicolare, sono stati trovati in possesso di 95 pacchetti di sigarette (per un valore approssimativo di 450 euro) di una nota marca, sprovviste del sigillo dei “Monopolio di Stato”.  I tabacchi sono stati sottoposti a sequestro.




Tra Fabro e Ficulle i carabinieri sequestrano droga a un 43enne e un 39enne

Tra il 23 e il 24 luglio i Carabinieri del Comando Compagnia di Orvieto hanno messo a segno due risultati nel settore della prevenzione e del contrasto al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti. Nel pomeriggio del 23 luglio i carabinieri della Stazione di Ficulle e una squadra operativa del Comando di Orvieto hanno deferito in stato di libertà alla Procura di Terni, per il reato di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, un 43enne originario della provincia di Macerata ma residente nell’orvietano. L’uomo era già noto alle forze dell’ordine e nel corso di una perquisizione locale hanno rinvenuto 39 grammi di marijuana.

Il 24 luglio a Fabro, i carabinieri della stazione di Fabro in collaborazione con quelli di Ficulle, dopo una servizio di controllo mirato, hanno deferito alla Procura di Terni un 39enne orvietano in stato di libertà per il reato di produzione e traffico illecito di sostanze stupefacenti. L’uomo. già noto alle forze dell’ordine è stato fermato durante un posti di blocco. I militari hanno sentito il tipico odore dello stupefacente provenire dall’auto e si sono fatti consegnare una parte di marijuana, Successivamente, dopo una perquisizione personale e domiciliare, i carabinieri hanno rivenuto 28 grammi di hashish, 13 grammi di inflorescenze di marijuana e 1 grammo circa di ketamina e di mdma.




Denunciati dai carabinieri di Fabro due malviventi che hanno rapinato un uomo di 76 anni spacciandosi fruttivendoli

I carabinieri della Stazione di Fabro hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Terni due uomini, 35 e 34 anni, pregiudicati di origini campane che nel mese di aprile hanno commesso una rapina ai danni di un uomo 76enne del posto.  La dinamica della rapina si è sviluppata secondo un copione ben preciso, messo in atto da molti malviventi sul territorio nazionale, che ha preso alla sprovvista l’ignara vittima.

Il cittadino fabrese è stato avvicinato dai due uomini a bordo di un furgone che, spacciandosi per fruttivendoli, hanno cercato di vendergli una cassetta di frutta. È stato a quel punto, quando l’uomo ha preso in mano il portafogli per pagare, che i due glielo hanno strappato dalle mani e l’hanno spinto per allontanarlo ed assicurarsi immediatamente la fuga.

Grazie alla descrizione fornita dalla vittima ed alla visione delle telecamere di videosorveglianza presenti sul posto i militari hanno individuato i due rapinatori e li hanno denunciati a piede libero.




Al concorso “Raccontami una storia” per i 100 anni della nascita di Rodari, organizzato dall’IISACP, premiati gli studenti delle medie dell’orvietano e di Fabro

Primo concorso “Raccontami una storia” per i cento anni della nascita di Gianni Rodari promosso dai docenti di lettere dell’istituto Professionale di Orvieto.

Lo scorso 28 maggio presso la sede dell’Istituto Professionale di Orvieto si è tenuta la premiazione della prima edizione del concorso “Raccontami una storia” per i cento anni della nascita di Gianni Rodari promosso dai docenti di lettere dell’istituto Professionale di Orvieto.

Sono stati premiati dalla DSGA Tiziana Bocchino gli studenti delle scuole secondaria di primo grado presenti sul territorio: Orvieto- Baschi, Orvieto-Montecchio, R.Laporta di Fabro.  La premiazione ha interessato anche  gli studenti del Liceo Artistico che hanno realizzato la copertina e i disegni a corredo dei racconti e delle filastrocche scritti  dai partecipanti al bando, raccolti in un libretto.  Sono intervenuti, insieme ai docenti di lettere delle scuole medie, anche  i dirigenti scolastici che hanno accompagnato i loro  studenti durante la premiazione.

La dirigente dell’IISACP, Cristiana Casaburo, ha aperto la manifestazione, salutando gli ospiti e raccontando una storia, ricordando a tutti i presenti il valore pedagogico del “Racconto”.  Roberta Giorgi,  docente di lettere referente del concorso, ha presentato il progetto finalizzato a creare una rete tra le scuole che lavora  per una concreta continuità e per un fine comune.  Riccardo Cipolla, docente di lettere, ha presentato la figura di Gianni Rodari, mettendo in luce la straordinaria forza pedagogica delle sue opere.

Tra i relatori, la scrittrice orvietana Laura Calderini che con la sua intelligenza e sensibilità   è riuscita ad emozionare tutti i presenti.  Anche Laura Cicognolo,  presidente dell’associazione FIDAPA, ha espresso un profondo apprezzamento per l’iniziativa, donando un contributo destinato alla realizzazione del libretto,  per la raccolta dei lavori realizzati da tutti gli studenti.

A conclusione della manifestazione la professoressa Alda Coppola referente del Centro Studi Gianni Rodari di Orvieto,  ha portato a tutti i ragazzi i saluti di Paola Rodari, figlia del grande scrittore.  La giornata si è conclusa con un buffet preparato dagli  alunni dell’Istituto Alberghiero.




32enne di Fabro adescato in videochat e ricattato per video sexy. I carabinieri deferiscono per estorsione un 60enne

Prima le avances, poi il video registrato e un uomo di 32 anni si trova sotto ricatto.  Il 32enne di Fabro non ci ha pensato molto ed ha denunciato l’accaduto ai Carabinieri della stazione di Fabro.  Il 15 maggio i militari hanno deferito in stato di libertà alla Procura di Terni un 60enne originario della provincia di Bari e già noto alle forze dell’ordine, per i reati di diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti, minaccia, estorsione.

Il giovane di Fabro nello scorso mese di aprile era stato adescato su un social network, piuttosto noto, da una ragazza che lo ha indotto, nel corso di una videochat, a spogliarsi insieme a lei.  Intanto la ragazza ha registrato il video e poco dopo il 32enne di Fabro ha iniziato a ricevere telefonate minacciose con richieste estorsive di denaro.  Intimorito l’uomo ha inizialmente ceduto alle richieste versando su di una postepay circa 2 mila euro.  Poi è scattata la denuncia- querela in seguito alla quale sono iniziate le indagini, non ancora concluse che hanno consentito di individuare l’estortore.




I sindaci del territorio preoccupati per i tagli delle filiali CRO, “è un nuovo colpo al rilancio dei borghi e delle Pmi”

Inizia a muovere i primi passi l’aggiornamento del piano industriale della Banca Popolare di Bari controllata da MCC e, di conseguenza, della controllata CR Orvieto.  Alla presentazione ai dipendenti hanno partecipato l’ad di MCC, Bernardo Mattarella, il presidente della BPB, Gianni De Gennaro e l’ad della stessa, Giampiero Bergami.  Sono cinque le linee strategiche all’interno delle quali si muoverà il gruppo, il riposizionamento strategico, focalizzazione su famiglie e Pmi, il rilancio di CariOrvieto, il ritorno alla redditività e il mantenimento di adeguati livelli di liquidità e di solidità patrimoniale.  E per ottenere questi risultati?  Nella presentazione e nel conseguente comunicato viene sottolineato che le due banche “assumeranno il ruolo di facilitatori e aggregatori di interessi sia nella filiera istituzionale di MCC sia, nei territori di riferimento, per i settori dell’agrifood e del turismo.  Un focus dedicato sarà rivolto al sostegno da fornire alle Pmi del territorio, rispetto alle quali le banche, anche grazie al loro ruolo istituzionale, diventeranno interfacce naturali”.  Un capitolo corposo viene dedicato al taglio dei costi e in tal senso sono da leggere le programmate chiusure delle nove filiali della CariOrvieto, un tributo alto per il territorio di riferimento dove dovrebbero essere 6 quelle da chiudere.  Il tam-tam si è messo subito in moto anche perché l’altro settore che dovrebbe essere sacrificato, ma non vi è alcuna conferma ufficiale, è la direzione commerciale.  Se l’impianto fosse confermato sarebbe un prezzo altissimo perché improvvisamente le imprese si troverebbero ad avere risposte da un centro non solo lontano fisicamente ma soprattutto dal punto di vista della conoscenza approfondita delle esigenze e dei bisogni di operatori economici e famiglie.

I sindaci dell’orvietano hanno avuto un incontro con i vertici della Fondazione che non ha potuto far altro che ricordare come l’Ente non possa interferire sulle decisioni operative e finanziare dell’azienda bancaria.

E’ chiara e percettibile la preoccupazione per i comuni che già soffrono la mancanza di alcuni servizi fondamentali e che con la paventata chiusura di alcune filiali vedrebbero peggiorare ulteriormente il quadro.  Per Damiano Bernardini, sindaco di Baschi, “sicuramente per una comunità come la nostra sarebbe un danno anche perché il piano industriale è esclusivamente incentrato sulla finanza e perde di vista il ruolo anche sociale della banca.  Il Comune si sviluppa su 8 frazioni e più di 70 Km quadrati di territorio, e abbiamo un’area industriale importante e proprio per quelle aziende l’unica filiale presente è un punto di riferimento di grane rilievo”.  Sempre Bernardini sottolinea come si stiano facendo grandi sforzi per aiutare i borghi a sopravvivere “ma senza servizi tutto è reso più difficile se non quasi impossibile”.  Per Federico Gori, sindaco di Montecchio e responsabile piccoli comuni di Anci Umbria, “la vera anomalia è che per discutere della banca ci siamo interfacciati come la Fondazione con cui, nella normalità, si discute di arte, cultura, sociale. La paventata chiusura di filiali nei piccoli comuni va a peggiorare una situazione già critica e poi non ne possiamo veramente più del solito leit motiv della razionalizzazione come giustificazione del depotenziamento di uffici e servizi per i cittadini verso i quali abbiamo responsabilità”.   Gori per evitare la cosiddetta razionalizzazione è disponibile ad ogni tipo di collaborazione “ma si deve ricordare che i cittadini, tutti, hanno di fatto aiutato il sistema bancario e ora quest’ultimo dovrebbe essere di aiuto ai territori e alle comunità più piccole che stanno provando ogni strada per il loro rilancio ma tutto viene reso difficile se si continua con la politica dei tagli dei servizi”.   Sempre secondo indiscrezioni due filiali a rischio sembrano essere quella del centro storico di orvieto e quella di Porano.  In merito Marco Conticelli, sindaco di Porano, ha dichiarato, “abbiamo saputo tutto la scorsa settimana e abbiamo chiesto un incontro con la Fondazione.  Pensavamo che tutto fosse rientrato dopo che dalla banca avevano parlato di rilancio della territorialità di CariOrvieto, invece si è tornati ai tagli.  La banca svolge un servizio soprattutto nei confronti degli anziani e di coloro che non hanno competenze digitali.  Ci saremmo attesi un minimo coinvolgimento in fase decisionale e invece non è stato così”.

Spicca proprio questo malinteso rilancio della territorialità della banca che sicuramente non può passare per la chiusura di filiali nel comprensorio di elezione e nella chiusura della direzione commerciale.  Per Giampiero Bergami, ad di BPBari, “intendiamo diventare il motore economico e sociale per lo sviluppo attivo del territorio, ponendoci come il partner di riferimento di famiglie e imprese, con l’obiettivo di trasformare il territorio in una realtà che valorizzi a pieno le sue risorse e crei valore nel sociale”.  Ecco proprio da qui si potrebbe ripartire, sul valore sociale e sul territorio, per cambiare effettivamente passo e iniziare il rilancio della banca insieme al territorio, comprendendone a pieno il suo valore e le sue criticità, senza invece andare a colpire proprio i piccoli comuni impoverendoli di un servizio necessario soprattutto per chi non ha ancora le competenze digitali necessarie.