La nuova vita dell’Unitre di Todi, presidente Sergio Guarente e esordio il 22 marzo con il critico d’arte Costantino D’Orazio

Nuova vita per l’Università della Terza Età di Todi, la cui attività si era andata esaurendo nel periodo dell’emergenza pandemica. Su impulso della Consigliera Nazionale e coordinatrice Unitre dell’Umbria Mara Quadraccia, con il sostegno dell’assessorato alla cultura del Comune di Todi, si è proceduto alla rifondazione della sezione di Todi, necessaria anche ai fini delle novità normative sopraggiunte a regolare il terzo settore. Nei giorni scorsi si sono tenute due assemblee che hanno portato alla ricostituzione del consiglio direttivo che sarà guidato da Sergio Guarente, già dirigente scolastico del Liceo Jacopone, il quale sarà affiancato da Sandra Proietti, che ha assunto il ruolo di direttrice dei corsi e da Maurizio Aristei nel ruolo di tesoriere; vicepresidente sarà Tiziana Menciotti e segretario Rita Perari.
“Ho apprezzato il forte pragmatismo emerso fin da primi incontri – sottolinea l’assessore alla cultura Alessia Marta – al quale l’Amministrazione comunale ha intenso rispondere mettendo a disposizione una sede stabile presso la Biblioteca comunale e i propri spazi, a partire dalla sala Vetrata, per lo svolgimento dei corsi”. L’inaugurazione dell’anno accademico è stata fissata per mercoledì 22 marzo, nella sala del Consiglio dei Palazzi Comunali, con una conferenza di Costantino D’Orazio, storico dell’arte e saggista, giornalista e conduttore televisivo in vari programmi culturali delle reti RAI. Nell’occasione sarà anche presentato il programma degli incontri che, con cadenza periodica, accompagneranno la ripresa dell’attività dell’Unitre di Todi che resta intitolata a Giuseppe Orsini.
“Il livello regionale e nazionale non farà mancare il proprio supporto, vista l’importanza di una città come Todi”, ha dichiarato Mara Quadraccia, la quale non ha escluso la presenza in futuro del presidente nazionale Piercarlo Rovera.
“La ripartenza dell’Unitre – evidenzia il Sindaco di Todi Antonino Ruggiano – è un segnale positivo per la vita sociale e culturale della città: nel ringraziare e congratularmi con quanti hanno assunto l’impegno di promuoverne le attività, ritengo opportuno ribadire la massima collaborazione da parte del Comune nel favorirne le iniziative”.




Il “Club Amici della Stampa” ringrazia la città e soprattutto i giovani per la giornata del 26 febbraio e l’abbraccio a Sami Modiano

La giornata emozionante del 26 febbraio che ha visto protagonista assoluto Sami Modiano ha avuto anche un altro protagonista, il pubblico giovane. Lo ammettiamo, qualche timore c’era. Un incontro di domenica mattina, con uno degli ultimi sopravvissuti di Auschwitz e una sala da riempire. Modiano, è noto, ama i giovani e a loro indirizza il suo straziante racconto perché “non si ripeta mai più”. Lo ha ripetuto spesso alla fine della sua testimonianza.

Partiamo proprio dalla fine, dall’abbraccio commovente del “nonno” ai suoi numerosi nipoti. Sono corsi tutti in avanti appena chiamati, perché quando il nonno chiama si corre senza se e senza ma. Poi quei ripetuti abbracci, le lacrime di Modiano, senza mai nasconderle. D’altronde le emozioni non si devono nascondere, mai!

Ogni timore sull’impegno dei giovani di domenica mattina è svanito immediatamente quando all’ingresso di Modiano in sala tutti hanno applaudito, quando ha iniziato il suo struggente racconto sulla prima giovinezza felice nella sua Rodi e gli occhi degli studenti sono rimasti fissi sul protagonista delle giornata. E poi il racconto è andato avanti con l’espulsione dalla scuola, la mano sul capo del maestro…le parole del padre. La vergogna delle leggi razziali hanno colpito la famiglia Modiano. L’isola delle rose ha perso i suoi petali e ha tirato fuori le spine. Spine non sue ma dei tedeschi e dei loro alleati fascisti. Il racconto del viaggio, lunghissimo in nave e poi l’arrivo al campo di Birkenau.

E i giovani erano rapiti, attenti, commossi. Non c’era un telefonino se non per fotografare o registrare qualche brano. Un silenzio che ha parlato più di tante parole. E allora bravi alle ragazze e ai ragazzi del IISACP, Liceo Classico e delle Scienze Umane, Artistico e Professionale, all’IIS Majorana-Maitani, delle scuole medie di Orvieto e dell’Istituto Comprensivo Muzio Cappelletti di Allerona. Hanno offerto un’immagine di Orvieto fresca, attenta, emozionante e non quella stereotipata di giovani disattenti, a tratti menefreghisti e superficiali.

Dobbiamo ringraziare la Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto che ha compreso l’importanza dell’evento e la sua unicità. I dipendenti che in un giorno festivo hanno offerto la loro professionalità e disponibilità per trovare la soluzione giusta per accontentare il gran numero di persone venute per ascoltare Sami Modiano. La cittadinanza, la ringraziamo, per aver dato dimostrazione di sensibilità e aver riempito la sala ben prima dell’orario d’inizio della manifestazione. Sicuramente avremmo potuto scegliere una sala più capiente ma la disponibilità della Fondazione per noi è divenuto un impegno.

Il “Club Amici della Stampa”, costituitosi per volontà dei professionisti dell’informazione che operano direttamente in città, ringrazia le istituzioni, i cittadini e soprattutto i giovani che hanno partecipato all’evento “Ho visto l’orrore. Il futuro della memoria”che ha visto protagonista assoluto Sami Modiano insieme a Ruben Della Rocca, vicepresidente della Comunità Ebraica di Roma, e Roberto Conticelli, giornalista che non ha bisogno di grandi presentazioni dal 26 febbraio socio onorario.




Commozione e partecipazione per l’incontro con Sami Modiano. Il sindaco s’impegna per la cittadinanza onoraria

“Frequentavo la terza elementare nell’isola di Rodi dove vivevo con la mia famiglia quando, un giorno, mi chiamò il mio maestro alla cattedra. Io ero pronto per farmi interrogare, ma l’insegnante mi parlò invece con espressione cupa e la voce bassa. Mi disse: ‘Sami, tu sei espulso dalla scuola, da domani non potrai più tornarci’. Io chiesi perchè e lui mi disse: ‘Te lo spiegherà tuo padre’. Erano state appena approvate le leggi razziali. Quel giorno ho perso la mia innocenza. Quella mattina mi ero svegliato come un bambino. La notte mi addormentai come un ebreo”. E’ iniziato con il racconto di questo episodio il viaggio nell’orrore di Sami Modiano, 93 anni, sopravvissuto al campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau che domenica mattina ha tenuto un incontro pubblico all’auditorium palazzo Coelli, per l’occasione stracolmo di persone, tra cui moltissimi ragazzi. Un appuntamento profondamente emozionante nel corso del quale Modiano ha dialogato con il vice presidente della Comunità ebraica di Roma, Ruben Della Rocca e con il giornalista Roberto Conticelli. Ad introdurre la mattinata è stato Alessandro Li Donni, presidente del neo costituito club Amici della stampa che si è presentato alla città con questo primo appuntamento. Alberto Romizi vice presidente dell’Unitre ha letto dei brani tratti dal libro autobiografico di Modiano “Per questo ho vissuto”.  Un silenzio assoluto ha accompagnato il racconto straziante di Sami Modiano che, dopo aver perso la mamma Diana, venne trasferito in Germania insieme a tutti i componenti della piccola comunità ebraica di Rodi. Quel viaggio disumano che durò un mese, nell’estate del 1944, era iniziato su un mercantile utilizzato per il trasporto di animali, ancora sporco degli escrementi delle bestie e proseguì in un vagone piombato fino al campo di sterminio. Una volta arrivati, il padre Giacobbe fece di tutto per tenere con sè i figli, ma venne brutalmente massacrato dai nazisti che le strapparono la sorella Lucia, destinata ad andare con le altre donne. Dopo pochi mesi, sia Giacobbe che Lucia erano morti. La straziante odissea di questo bambino, rimasto solo al mondo che è poi riuscito a salvarsi miracolosamente da quel meccanismo di morte di Auschwitz, ha toccato il cuore di tutti e alla fine erano molti i volti rigati di lacrime tra le tante persone che hanno deciso di dedicare la loro domenica mattina ad ascoltare questa preziosa e lucida testimonianza.

Alla fine dell’incontro, Modiano ha chiamato di fronte a sè i giovani studenti presenti a cui ha mostrato il numero identificativo del campo di sterminio che ha impresso sul braccio sinistro. “Voi siete fortunati, avete delle famiglie che vi vogliono bene, fate in modo che non venga mai dimenticato quello che è successo a noi. Vi abbraccio uno ad uno” ha detto.

Presenti tra il pubblico anche il sindaco di Orvieto Roberta Tardani che ha portato il saluto dell’amministrazione comunale ed ha accolto con favore la proposta lanciata da Ruben Della Rocca di concedere la cittadinanza onoraria a Sami Modiano, il presidente della fondazione Cassa di risparmio di Orvieto, il professor Mario Mari che ha gentilmente concesso la disponibilità dell’auditorium “Gioacchino Messina”. Alla mattinata hanno preso parte anche una settantina tra alunni e docenti dell’Istituto di istruzione artistica, classica e professionale, dell’istituto scientifico e tecnico Majorana-Maitani, e della scuola media Signorelli.




Dopo la pandemia e per il 2024 si punta sulla tradizione del Carnevale aquesiano

Addio ed inizio in contemporanea per la tradizione carnevalesca aquesiana. Il passaggio tra il falò Carnevalaccio e progetto 2024 Dark Camera è davvero breve perché si può contare in passi: quelli che portano da Piazza Girolamo Fabrizio alla Biblioteca Comunale. Dove grazie all’ultimo regalo economico della Giunta Zingaretti (Legge regionale 24/2019 annualità 2022 per gli archivi storici) l’Associazione promozionale che opera nel territorio della Provincia di Viterbo e nella parte nord di Roma sdogana una mostra dal titolo “Ricordi di cartapesta: evviva il Carnevale” con l’obiettivo di “studiare la storia per progettare il futuro” come sperano Comune di Acquapendente e Pro Loco. Per cercare lo spirito goliardico che possa far rinascere la manifestazione l’Associazione di Promozione sociale punta tutto sull’aquesianità. Come quella di privati cittadini (Dino Bronzo, Luca Calamai, Giuseppe Ciacci, Renzo Colonnelli, Roberto Forlini, Marcello Poponi, Paolo Rossi, Roberto Sugaroni, Angelo Vitali) che hanno contribuito all’esperienza multimediale coordinati da Cesare Goretti curatore del tutto.

Fotografie e video indimenticabili. Con il materiale griffato fondo Fotografico Nocchia, Fotofit, Archivio Interferenze snc, Archivio Graphispshera, Archivio Provideo, Consapevole che organizzare l’evento vuole dire anche sostenere la produzione artistica ed artigianale locale prende quota da subito l’officina delle Arti e dei Mestieri.




Appuntamento con la storia: a Orvieto incontro con Sami Modiano

Pubblichiamo con molto piacere l’articolo di Ruben Della Rocca, vicepresidente della Comunità Ebraica di Roma, dedicato all’incontro con Sami Modiano di domenica 26 febbraio, pubblicato su Radio Gente Umbra e La Gazzetta di Foligno. Ringraziamo per la disponibilità il direttore Fabio Luccioli.

L’appuntamento di domenica 26 febbraio alle 10.30 all’Auditorium Gioacchino Messina – palazzo Coelli a Orvieto è un appuntamento con la Storia.
Grazie alla sensibilità dimostrata dal “Club Amici della Stampa” e al prodigarsi nell’organizzazione dell’evento da parte dell’amico presidente Alessandro Li Donni, avremo la possibilità di passare una mattinata in compagnia di un personaggio straordinario.
Sami Modiano, sopravvissuto allo sterminio nazista e al campo di Auschwitz-Birkenau, ci racconterà la sua storia e per me sarà un grandissimo onore condividere il palco con lui, che rappresenta un pezzo della nostra memoria collettiva.
“Per dialogare con Sami Modiano e quindi fare in modo che gli spettatori comprendano fino il fondo il messaggio implicito delle sue parole, è doveroso conoscere la sua storia umana e quindi occorre un’accurata preparazione documentale – racconta il giornalista Roberto Conticelli, che con la sua esperienza e la sua grande sensibilità condurrà l’incontro e ci intervisterà – e allo stesso tempo bisogna metterci cuore affinché si crei quel feeling indispensabile tra intervistato ed intervistatore”.
“Con Modiano è facile da un lato perché egli è molto diretto e descrive ciò che ha visto e vissuto nella terribile esperienza di Auschwitz – prosegue Conticelli – mentre più complicato sarà gestire le emozioni che inevitabilmente riguarderanno anche a me che vi intervisterò, per la natura del tema trattato e l’immensità della tragedia vissuta dall’uomo che si ha davanti”.
“Personalmente mi preparerò preventivamente con un bagaglio di domande – spiega Conticelli – ma lascerò poi che l’intervista abbia il proprio corso sulla falsariga delle sensazioni che per forza di cose sarà Modiano stesso a far scaturire nell’animo degli ascoltatori e in questo sarò coaudiviato da te, caro amico Ruben”.
E in effetti quello che vorremmo proporre a chi ci ascolterà è anche un passaggio generazionale del racconto da chi è stato vittima in prima persona delle leggi razziste e della persecuzioni, nonché della deportazione nei campi di sterminio ed è stato testimone oculare dell’orrore a chi invece, come il sottoscritto, ha ricevuto questa memoria come nipote della Shoah e ha il dovere di tramandarla nel prossimo futuro quando i sopravvissuti purtroppo, per motivi anagrafici, verranno a mancare.
“È questa la nostra missione – spiega la professoressa Elvira Di Cave, chirurgo ortopedico di fama internazionale, medico personale di Sami che lo accompagna in ogni iniziativa ed in ogni viaggio e che è una sorella per lui – e lo è soprattutto perché ai giovani venga insegnato quanto accaduto”.
“Sami ha una caratteristica fondamentale nel suo carattere – spiega la Di Cave – ed è quella particolare dote di raccontare con la voce e di far vedere attraverso i suoi occhi tutto ciò che è accaduto a lui ed ai suoi fratelli deportati. La sua voce che non ha mai una nota di rancore riesce entrare dritto nei cuori soprattutto dei ragazzi che si accorgono del suo desiderio di trasmettere soltanto il ricordo di ciò che è stato”.
“Anche le persone più anziane rimangono fortemente colpite dal suo modo di porsi davanti a tutti, con calma e delicatezza anche nel raccontare le situazioni più terribili – prosegue la Di Cave – ma è soprattutto con i giovani che Sami riesce ad ottenere un ascolto incredibile”.
“A volte ci è capitato di incontrare ragazzi che non avrebbero mai creduto alle storie sui campi di sterminio e su quanto accaduto ed il viaggio ad Auschwitz-Birkenau che assieme a Sami è diventato per loro una vera fonte di rivelazione – conferma la professoressa – e per lui andare ad Auschwitz è un dovere. Il dovere di raccontare e di far sapere che cosa significhi togliere la dignità e il pudore a un essere umano e di testimoniare quanto accaduto. E quando i ragazzi escono dalla visita in quei campi sono cambiati, perdono ogni aggressività, paradossalmente cercano conforto nelle parole piene di speranza e di amore di Sami”.
“Sami una persona dolce e paziente con tutti – conclude la Di Cave – e si prodiga perché ci sia una risposta ad ogni domanda che riceve, ma è rimasto ad Auschwitz, non è uscito da li. Quando si entra 13 anni in un campo di sterminio con padre e sorella e dopo poco tempo si rimane da soli, la vita diventa un peso enorme con la voglia di farla finita su un filo spinato elettrificato. Ma la frase di Giacobbe, suo papà, “tu ce la devi fare Sami!” è stato lo sprone a resistere e a vivere ogni ricordo, ogni tormento tornando in quei campi per raccontare ed anche la pena di portare un sasso nel posto dove si incontrava con la sorella e dove la ha vista andare via per l’ultima volta. E ogni volta che andiamo là la rivede ridotta una larva, lei bellissima com’era e come dopo poche settimane li,non lo era più”.
Con queste premesse quindi ci approcciamo all’ incontro così significativo e denso di motivazioni.
“Compito dei media – conclude Conticelli – è descrivere la realtà. L’Olocausto è e resta la più grande tragedia umana del 900, il secolo più tragico della storia. Quindi il dovere dei giornalisti è di continuare a comunicare la Shoah anche nelle sue applicazioni più recenti, ad esempio dando conto della presenza dei negazionisti, ma sottolineando come questi ultimi non abbiano portato nel dibattito storiografico alcun elemento di valutazione e di prova scientifica a supporto delle loro tesi. I comunicatori del nostro tempo hanno la fortuna di poter ancora interloquire con figure come Modiano, quindi a loro spetta di fungere da cassa di risonanza di ciò che è stato e di quanto è ancora raccontabile, con lo sguardo della testimonianza diretta“.




“Orvieto always On”, tutti gli appuntamenti e gli eventi in programma fino al 30mo di UJW

Orvieto città viva tutto l’anno tra arte, tradizioni, enogastronomia, teatro, musica e sport. Sono oltre settanta gli appuntamenti già in programma nel 2023 e inseriti nel calendario unico degli eventi “Orvieto Always On”, elaborato e coordinato dal Comune di Orvieto con la collaborazione degli organizzatori delle varie manifestazioni. Un anno iniziato con i sold out al Teatro Mancinelli per le serate-evento con Beppe Grillo Alessandro Barbero, il concerto di Patty Pravo e le romantiche emozioni di “Innamorati di Orvieto” che ha messo in vetrina il Pozzo di San Patrizio e i sotterranei della Città nascosta persino sull’agenzia internazionale Reuters.
La copertina degli eventi 2023 spetta però all’arte e alle celebrazioni del 500esimo anniversario dalla morte di Luca Signorelli, autore dei capolavori che si trovano all’interno della Cappella di San Brizio in Duomo. Il 5 aprile si terrà l’evento inaugurale, organizzato in collaborazione tra Comune di Orvieto, Opera del Duomo e Gal Trasimeno-Orvietano, alla presenza del sottosegretario alla Cultura e critico d’arte, Vittorio Sgarbi. Una data particolarmente significativa perché è il 5 aprile del 1499 che Luca Signorelli firma il contratto con i Soprastanti dell’Opera del Duomo per ultimare le pitture della Cappella Nova iniziando a dare forma a quella che sarà una delle più importanti opere del Rinascimento italiano.
Il programma degli appuntamenti dedicati al pittore cortonese – dal titolo “E vidi un cielo nuovo e una terra nuova” – proseguirà con un ciclo di sei conferenze con importanti storici dell’arte e teologi tra maggio e novembre, lo spettacolo teatrale all’interno della Cappella di San Brizio “L’Oltremondo”, prodotto dalla Compagnia Lombardi-Tiezzi, e tre concerti per organo in Duomo.

Tradizioni
Le celebrazioni di Signorelli faranno naturalmente sfondo alle feste della tradizione. Dal 26 al 28 maggio l’undicesima edizione di Orvieto in fiore che culminerà come di consueto nel giorno di Pentecoste con lo spettacolare volo della Palombella sul sagrato del Duomo, il 9 giugno il Corteo delle Dame e l’11 giugno l’imponente Corteo Storico nella domenica del Corpus Domini. Dal 28 maggio all’11 giugno, inoltre, quest’anno torna nella sua formula completa il festival “Arte e Fede”. Fra le tradizioni ormai consolidate nella città anche il Saint Patrik’s Day (17 marzo) con un programma di iniziative in collaborazione con l’Ente Turismo Irlandese che si svolgeranno durante tutta la settimana dal 13 fino al 19 marzo, giorno di San Giuseppe Patrono di Orvieto. Per questa occasione, il 16 marzo nella Sala consiliare del Comune, la cerimonia del Pialletto d’Oro a cura della Cna. Dal 24 novembre al 7 gennaio 2024 infine il ricco programma di A Natale regalati Orvieto.

Enogastronomia

Le tradizioni vanno a braccetto con una delle eccellenze del territorio, il vino Orvieto Doc. Il “sole nel bicchiere”, come lo definì D’Annunzio, è il protagonista di Orvieto DiVino, la manifestazione organizzata dal Consorzio tutela vini che quest’anno si sposta nel fine settimana del Corpus Domini (9-10 giugno). Dal 15 settembre al 1 ottobre – con sei date per cene stellate, convegni e momenti di approfondimento – la terza edizione di Orvieto città del gusto, dell’arte, del lavoro e dell’innovazione che si chiuderà con la Passeggiata enogastronomica nel centro storico il 30 settembre e 1 ottobre.

Teatro, cinema e danza

Il Teatro Mancinelli anche nel 2023 sarà cuore pulsante della vita culturale della città e non solo per gli appuntamenti della stagione teatrale “Sipario!” giunta ormai al giro di boa. A marzo “Ricomincio da G.”, omaggio musicale a Giorgio Gaber (4), Giovanni Scifoni con “Santo Piacere” (12),  Andrea Delogu con “40esto” (18). Il 21 aprile Enzo Iacchetti e Vittoria Belvedere “Bloccati dalla neve”, il 7 maggio la chiusura con “Sempre fiori mai un fioraio” di Pino Strabioli. Il 18, 20 e 21 maggio, infine, la rassegna organizzata dall’associazione “Io ci sono per” al Ridotto nell’ambito del cartellone “Off” del Teatro.
Al Mancinelli spazio alla danza con Orvieto Danza (1-2 aprile) e Orvieto Tango Winter (24-26 febbraio). Il tango peraltro nel 2023 farà tris sulla Rupe: dopo l’edizione invernale, infatti, Orvieto Tango Marathon dal 22 al 25 aprile sempre al Ridotto del Teatro, mentre dal 7 al 9 luglio l’edizione estiva Orvieto Tango Festival in piazza Duomo e al Palazzo del Popolo.
Come di consueto il teatro si trasformerà in una spettacolare sala cinematografica per la sesta edizione del festival internazionale dei cortometraggi Orvieto Cinema Fest (19-23 settembre) e il cinema sarà come al solito l’asse portante di One – Orvieto Notti d’Estate (26 giugno-12 agosto), il contenitore dell’estate orvietana al Giardino dei Lettori fatto anche di dibattiti e appuntamenti musicali e culturali. 

Musica

Il palcoscenico del Mancinelli ospiterà inoltre numerosi appuntamenti musicali. Il 17 marzo “Live 2023 – Racconti Unplugged”, la data zero del tour di Fabrizio Moro che si sta avviando già verso il sold out. Da febbraio a maggio, al Ridotto, sei gli appuntamenti della stagione concertistica Antecedente, antipasto della terza edizione del Festival della Piana del Cavaliere – Orvieto Festival che si terrà dal 4 al 17 settembre. Dal 16 luglio al 30 agosto, infine, appuntamento con l’opera con la nuova edizione di Spazio Musica.
Il programma musicale della città è ancora più ampio e completo e raccoglie un pubblico variegato. Oltre agli appuntamenti organizzati dalla Scuola comunale di musica “A.Casasole”, il 24 marzo in Duomo il Concerto di Pasqua per la Rai con Zubin Mehta che torna a dirigere l’Orchesta e il Coro del Maggio Musicale Fiorentino, dal 18 giugno al 9 luglio in varie location del centro storico la rassegna di musica da camera Orvieto Musica, dal 15 al 18 giugno alla Fortezza dell’Albornoz il pop del Maf-Music Alt Festival, il 16 giugno in piazza del Popolo il concerto per i 20 anni di carriera di Simona Quaranta.
Dal 20 al 22 luglio piazza del Popolo tornerà a riempirsi per la terza edizione di Orvieto Sound Festival che dopo il successo del 2022 quest’anno avrà un’anima urban e sarà ancora più rivolto ai giovani. Per loro – e non solo – Orvieto Music Fest (19-20 maggio in piazza del Popolo), Ciconia Summer Festival (21-25 giugno al Parco Urbano del Paglia), Rock a tutta birra (6-15 luglio a Sferracavallo), e il Made in Umbria Street Festival (2 settembre in piazza del Popolo).
L’appuntamento più atteso è quello che conclude il 2023 con l’edizione speciale per i 30 anni di Umbria Jazz Winter dal 28 dicembre al 1 gennaio 2024.

Sport

Denso di appuntamenti anche il calendario delle manifestazioni sportive. La “regina” del 2023 è la cronoscalata de La Castellana che quest’anno festeggia i 50 anni e si regala per il terzo anno consecutivo la prestigiosa finale del Trofeo Italiano Velocità Montagna (13-15 ottobre). Si inizia però il 5 marzo con i campioni nazionali e internazionali di mountain bike in gara alla  Orvieto Wine Marathon. Dal 9 al 26 marzo a Ciconia, invece, il sesto Torneo Open Bnl Orvieto che da il lasciapassare alle prequalificazioni degli Internazionali di Roma di tennis, ad aprile la 13esima edizione del Memorial “Luca Coscioni” di atletica leggera (25 aprile). Il 13 e 14 maggio torna il Motor Style Show che si sposta a Orvieto scalo, dal 21 maggio al 25 giugno allo stadio “Luigi Muzi” il 28esimo Torneo di calcio giovanile “Mario Frustalupi”. A giugno i tradizionali appuntamenti con la Staffetta dei Quartieri in piazza Duomo (10 giugno) e il Torneo di basket dei quartieri “Corrado Spatola” in piazza Marconi (12-17 giugno). Dal 7 al 9 luglio, infine, dopo la rassegna mondiale dello scorso anno con l’emozionante cerimonia in piazza Duomo, il Campionato italiano di tiro a volo Sporting con centinaia di atleti attesi al Tav Orvieto Shooting Range in località Botto.

Tra le principali iniziative, completano il calendario del 2023 due importanti appuntamenti con il raduno regionale del Cai Umbria il 4 giugno a Palazzo del Popolo e il raduno europeo di camper Euro CC che farà tappa a Orvieto il 12, 14, 16 e 18 giugno, “Il Paese delle Rose” a Rocca Ripesena (19-21 maggio), il Festival del Dialogo (8-12 maggio e 20-22 ottobre), e gli incontri e convegni organizzati dalla Fidapa di Orvieto, l’Unitre e l’Isao.

Un calendario di appuntamenti che copre tutto l’anno– commenta il sindaco e assessore al Turismo e alla Cultura, Roberta Tardani – e si rivolge a un pubblico eterogeneo per i turisti e per la nostra comunità. Ma quello che esprime è sopratutto la rinnovata vitalità della città e delle sue associazioni che, insieme a quello che la storia ci ha lasciato in eredità, rappresentano il capitale culturale che abbiamo e vogliamo valorizzare al di là degli ambiziosi titoli a cui stiamo concorrendo. Il programma, destinato ad arricchirsi ancora, è frutto di un grande lavoro di coordinamento, di modifiche che sono scaturite dall’analisi di quanto fatto lo scorso anno e di integrazioni che puntano e punteranno a destagionalizzare i flussi turistici”.




Il calendario degli eventi 2022 promossi dal GAL Trasimeno-Orvietano

Anche per l’anno 2022 il Gal Trasimeno-Orvietano ha proposto un ricco programma di eventi come ormai di consueto che sostengono il marketing, e la promozione di un territorio che ha da vendere, tradizione, cultura, natura e un patrimonio storico artistico che il passato ci ha regalato e che è la base del nostro futuro sviluppo.

Si sono appena conclusi i primi due eventi delle iniziative di primavera, in contemporanea DE.CO a Monteleone di Orvieto e la Festa del Tulipano a Castiglione del Lago che hanno registrato una più che ottima partecipazione di pubblico, con grande attrazione anche sotto l’aspetto turistico, e siamo in attesa della festa dei pugnaloni ad Allerona che riprende dopo due anni di stop a causa del covid e della 1000 miglia di Passignano il 16 giugno prossimo.

Abbiamo, anche quest’anno, reso omaggio ad un ricco calendario di eventi con l’impegno che va nella direzione di selezionare e di qualificare l’intervento sostenendo iniziative di livello e possibilmente diffuse in tutto il territorio, facendo lo sforzo di programmare anche in condivisione con il territorio, ma soprattutto con quella autonomia di iniziativa, che ha portato anche alla proposta del 2022 ad una rigida selezione dei contenuti e degli eventi. Siamo convinti che dobbiamo con impegno continuare in questa direzione, il Gal non può essere, sia per scelta politica che per le rigide regole tecniche che dobbiamo giustamente adottare ai fini della trasparenza, un portafoglio aperto ad ogni richiesta che ci venga sollecitata dall’esterno, ma siamo noi, in completa autonomia, che abbiamo il dovere di ascoltare, ma anche quello di fare una rigida selezione delle proposte. Anche quest’anno, a distanza di poco più di un anno dalla formazione di questo direttivo, abbiamo cercato di coordinare al meglio ciò che oggi è il programma degli eventi 2022 che possiamo considerare la prima proposta di questo nuovo Consiglio di amministrazione. Abbiamo lavorato mesi e mesi, con accanto il conforto tecnico del nostro direttore, e oggi con soddisfazione dico che, anche per l’anno 2022, si sta proponendo un salto di qualità negli eventi, considerando che il programma contiene iniziative che da tanti anni il Gal finanzia e che probabilmente se venisse meno questo sostegno non si potrebbero più realizzare. Preso atto quindi che esiste una storicizzazione degli eventi proposti, ogni anno si cerca di migliorare la proposta.

Il programma di quest’anno infatti vede due iniziative ampliarsi a tutto il territorio del nostro Gal ed in particolare Castiglione Cinema che oltre la 5 edizione a Castiglione del Lago nel Giugno, vedrà una prima edizione nell’autunno inoltrato ad Orvieto e Orvieto con Gusto e con l’Arte che vedrà una prima edizione verso la fine di Giugno con la proposta Trasimeno Terra del gusto dell’arte e del Lavoro. Tra le novità c’è poi un evento di grande spessore culturale, che abbiamo presentato a settembre scorso, che sono le iniziative relative ai 500 anni dalla morte di Perugino e Signorelli sul quale c’è il progetto territoriale ma anche quello interregionale con altri due Gal dell’Italia centrale. L’altra novità riguarda il coinvolgimento dei giovani nell’attenzione al fenomeno dei cambiamenti climatici in abbinamento con il futuro dell’innovazione tecnologica (Game Over Future C(o)ulture 2022) proposto a Città della Pieve con il coinvolgimento dell’amministrazione locale. L’anno 2021 è stato l’anno dove sono nate alcune nuove iniziative, anche in relazione al fatto che la pandemia ha richiesto, a volte, un cambiamento anche negli eventi, ed è nato così Giallo Trasimeno, Cartoline dal Trasimeno ed altri eventi che hanno, da subito riscontrato un successo, a volte inaspettato, quindi abbiamo deciso di riproporli. Ormai storicamente in forma crescente sono diventati eventi importanti e diffusi in tutto il territorio la kermesse del merletto e del ricamo, per le quali il 2022 speriamo riprendano anche le altre iniziative oltre fili in Trama che ha resistito anche al covid, così come il Green Music Fest che ha coinvolto quasi tutti i nostri comuni con concerti di grande livello e che quest’anno abbiamo saputo con piacere sarà sostenuto anche da un altro Gal umbro, ma anche l’isola del libro, le iniziative legate al cinema e tanto altro.

Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito a realizzare questo ambizioso programma e mi auguro che il 2022 sia l’anno della ripartenza per ritornare a quella normalità di cui l’economia ma anche le persone hanno tanto bisogno, sicuri che il nostro impegno sarà utile anche a questo.

Fonte: Gionni Moscetti – presidente GAL Trasimeno-Orvietano




Ritorno in grande stile degli eventi a Porano e il 19 agosto la prima del Festival Internazionale Green Music

Lasciati alle spalle gli anni bui della pandemia, un ricco programma di eventi estivi torna a caratterizzare Porano.  Pro Loco, Amministrazione comunale, Teatro Santa Cristina e Associazione culturale “La Batreccola” uniscono le forze per restituire a Porano quella vivacità culturale che l’aveva sempre contraddistinta negli anni precedenti.  Una serie di appuntamenti che animeranno il centro storico e Villa Paolina dal mese di maggio a tutto il mese di agosto.

Il programma prenderà il via venerdi 20 maggio alle ore 16,30 con la presentazione del volume di Giuseppe Maria Della FinaTerre Etrusche” con la partecipazione di Andreas Steiner, direttore della rivista “Medioevo”, iniziativa che si terrà presso la Sala Malerba.

Dal 23 al 25 giugno il borgo medievale ospiterà una nuova edizione di “Borgo in Festa”, la tradizionale manifestazione enogastronomica che si snoda per le piazzette del centro storico con i piatti della tradizione poranese allietata dalla musica.

Nei week-end del mese di luglio, ad iniziare da sabato 2, torna la seconda edizione di “Music Summer Festcurata dal direttore artistico del Teatro S.Cristina Stefano Benini.  Gruppi musicali si alterneranno sul palco allestito per tutta l’estate nella splendida cornice di Piazza Carlo Alberto.

La prima settimana di agosto vedrà invece protagonisti i gruppi teatrali amatoriali all’interno della rassegna “Teatri..Amo” curata dall’Associazione culturale “La Batreccola” sotto la guida dell’infaticabile Felicita Farina.

Una serata dedicata interamente ai bambini ed alle famiglie quella del 10 agosto nel centro storico con la “Notte Magica dei bambini”, quando le piazzette e le vie del borgo saranno animate da letture e giochi con la regia della Biblioteca comunale di Porano.

Per la prima volta Porano ospiterà, nello splendido scenario del parco di Villa Paolina, la sesta edizione del “Festival Internazionale Green Music” il 19 agosto.  Sul palco si esibirà il Trio “n3cci” composto da Antonio Carretta (tromba), Nazario La Piscopia (pianoforte) e Vincenzo Raddato (percussioni) che spazierà dalla musica operistica a quella per il cinema.

Il calendario delle iniziative estive si concluderà il 20 agosto con la “Cena di fine estate” organizzata dalla Pro Loco di Porano.

Oltre al calendario degli eventi culturali, l’estate poranese sarà caratterizzata anche dal ritorno dei festeggiamenti civili a cura del “Comitato Festeggiamenti di S.Bernardino, S.Antonio e Madonna delle Grazie” che faranno da contorno alle celebrazioni religiose.




O.R.VI.ET.A.N.O. parte il 24 aprile con il trekking urbano, il mercatino dei produttori locali e musica

Degustazioni, concerti in vigna, trekking urbano e suggestivi tour in e-bike per scoprire e raccontare Orvieto attraverso la musica e l’enogastronomia. Ecco “O.R.VI.ET.A.N.O” (Occasioni per recuperare visibilità e trasformare le avversità in nuove opportunità) finanziato nell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale 2014 – 2022 – Intervento 16.7.1- che vede come protagonista un partenariato pubblico-privato, composto dal Comune di Orvieto, 8 aziende agricole del territorio, 6 imprese artigiane e turistiche e 5 partners tra associazioni culturali e sportive ed enti di formazione. Gusto e udito sono i due sensi capaci di rappresentare, sinteticamente, le direttrici di un  progetto in cui è proprio la musica, unita alle eccellenze agroalimentari,  a narrare con un linguaggio originale i diversi attrattori del territorio: enogastronomia, paesaggio, ambiente, artigianato, patrimonio storico-artistico.

“La musica invita alla convivialità, alla socialità, alla partecipazione – spiegano dall’assessorato alla Cultura del Comune di Orvieto, capofila del progetto – e gli eventi di musica jazz, classica o popolare da anni riempiono con successo il calendario degli appuntamenti cittadini sebbene il Covid-19 abbia messo a dura prova questa simbiosi tra città e musica.  Ma è  proprio da qui, dalla possibilità di costruire nuove modalità di progettazione di eventi e attività, che nasce O.R.VI.ET.A.N.O. Il risultato è una rete vasta di soggetti eterogenei ma uniti dalla medesima volontà di operare in sinergia per attivare in un contesto integrato le più ampie leve di promozione territoriale”. Nel paniere di O.R.VI.ET.A.N.O accanto al vino figurano oli, formaggi, legumi, zafferano e  miele. Un giacimento di gusti sorprendenti che tiene insieme qualità organolettiche e varietà dei sapori, conservazione dei paesaggi rurali, salute e benessere. Il tutto legato da un unico fil rouge: la musica, quale invito a stare insieme e strumento di condivisione di esperienze. La formula, dunque, è quella di legare il gioioso piacere del convivio, con mercatini di prodotti a Km Zero, ad un cartellone di eventi da aprile 2022 a febbraio 2023, proponendo appuntamenti di degustazione, animazione e formazione che potranno contribuire a valorizzare tutte le sfaccettate tipicità  e peculiarità del  territorio.

Sette gli eventi principali, di cui quattro in città in cui avranno luogo assaggi e degustazioni, appuntamenti musicali e trekking urbano alla scoperta dei tesori e degli scorci più suggestivi di Orvieto.  E 3 eventi in azienda “Respiriamo Musica” durante i quali sono previsti assaggi e degustazioni, concerti in vigna e E-bike tour tra i vigneti alla scoperta del territorio e dei vigneti che danno vita all’Orvieto Doc.

Il primo appuntamento si svolgerà domenica 24 aprile. Il programma della giornata prevede il mercatino a Km Zero dei produttori partner del progetto dalle 10:00 alle ore 19:00 presso l’Atrio di Palazzo dei Sette. Sarà possibile assaggiare, degustare e acquistare prodotti tipici locali in un paniere che vede formaggi, legumi, miele, oli e vini. Nel pomeriggio, dalle ore 15:30 alle 17:30, trekking urbano a cura di Uisp Mediotevere alla scoperta dei tesori dell’arte romanica a Orvieto. Il tour è gratuito e il programma prevede alle ore 15:30 il raduno presso Piazza Febei dove si potrà ammirare la facciata della chiesa di San Francesco per poi proseguire alla visita di San Lorenzo de’ Arari. Il percorso proseguirà per il quartiere medievale con la visita guidata a San Giovenale e per i suggestivi vicoli. Si proseguirà poi verso Sant’Andrea, Piazza del Popolo e San Domenico, per concludersi a Palazzo dei Sette presso il mercatino dei produttori. Obiettivo della passeggiata, della durata di circa due ore, è quello di far ri-scoprire le tante bellezze storiche, artistiche e monumentali della città.




Il 30 gennaio Fidapa BPW Italy di Orvieto festeggia i suoi primi venti anni con un video sui social

La Fidapa di Orvieto festeggia i 20 anni della sezione

Venti sono gli anni trascorsi da quando alla fine del gennaio 2002 alla sala convegni dell’hotel Gialletti venne ufficializzata la nascita di una sezione FIDAPA BPW Italy nella nostra città. Prima Presidente Alessandra Fiumi e tra le socie fondatrici le imprenditrici Stefania Anselmi, Adriana Sgarroni, Ivana Ferretti e Maria Pia Romagnoli. Sezione madrina Fidapa di Viterbo, con Gianna Marianello che aveva caldamente perorato la causa e sostenuto la “mission” dell’Associazione.

Durante questi venti anni la sezione è cresciuta molto e molte sono state le attività e gli eventi realizzati e proposti alla cittadinanza: convegni, giornate di studio, collaborazioni con le associazioni del territorio, concorsi per le scuole, momenti di socialità e di confronto allo scopo di favorire e sostenere la crescita delle donne nel mondo delle professioni, delle arti e dei mestieri. Nel pieno rispetto di quello spirito emerso nel lontano 1919, quando Lena Madesin Phillips negli Stati Uniti d’America diede vita alla Federation of Business and Professional Women o quando a Roma Maria Castellani, in contatto con la Madesin Phillips, nel 1929 fondò la FIPA, antesignana della FIDAPA, che sarebbe nata sulla scia del lavoro della Castellani il 14 febbraio 1945.

Un bel traguardo Venti anni! Un traguardo che non può essere ignorato, perché la FIDAPA di Orvieto ha alacremente lavorato lungo tutto il suo percorso, ha coinvolto tante persone, (le fidapine orvietane ad oggi sono ben 65…e non finisce qui) si è fatta conoscere, ha sostenuto iniziative importanti, ha organizzato premi per i ragazzi delle scuole, ha contribuito a rendere sempre più vivo e variegato il panorama delle proposte sociali e culturali della nostra un po’ “sonnacchiosa” città. Una tra le tante vorremmo  ricordare, verificatasi in piena emergenza pandemica,  quando le attività in presenza sono state sostituite da quelle on line e tutti  siamo stati  improvvisamente proiettati verso  nuove realtà comunicative, verso quella dimensione virtuale, per lo più sconosciuta alle persone “un po’ agê”,  con tutte le sue luci e le sue ombre… ebbene,  in quel particolare momento  la sezione  FIDAPA di Orvieto, non solo ha promosso attività in rete che coinvolgessero tutte le socie, facendo loro arrivare il calore di essere parte di una grande famiglia, ma ha accolto una richiesta del pronto soccorso dell’ospedale cittadino e ha donato una nuova seggiola montascale per le ambulanze che effettuano servizi di 118 e elargito una somma di denaro per la gestione delle emergenze. Ha un cuore grande la FIDAPA di Orvieto! E quella sensibilità che (non ce ne vorranno gli uomini) quando non viene scambiata per femminea debolezza, si trasforma in atavica risorsa e in quel “quid” in più che spesso fa la differenza. 

Ed arriviamo al 2022! Il disorientamento e quel clima di sospensione sperimentato nel 2019, purtroppo, ci accompagna tuttora e condiziona le nostre azioni, le celebrazioni del nostro ventennale, a lungo atteso e minuziosamente preparate sono solamente rimandate a tempi migliori, in primavera speriamo. Abbiamo in serbo l’allestimento di una mostra sulla FIDAPA BPW ITALY, LA BPW International e sulla sezione di Orvieto che si terrà nell’atrio del Palazzo dei Sette. La mostra vuole essere un regalo alla città, un modo concreto e tangibile di dire un sentito grazie per le tante positive risposte e il gradimento con cui sono state accolte le numerose nostre iniziative.  In attesa di quel momento il Comitato di presidenza a guida Francesca Compagnucci ha realizzato un video, intitolato Fidapa di Orvieto: ieri, oggi e domani, che il 30 gennaio verrà pubblicato sui canali Facebook e YouTube della FIDAPA di Orvieto. Nel video si illustrano a grandi linee la storia della sezione e i principi e i valori di questa importante Associazione; si ripercorrono gli eventi più rilevanti e si trasmette la voglia di continuare a fare sentire la voce delle donne, una voce forte, che deve uscire dall’alveo dell’indifferenza e costruttivamente contribuire  a realizzare una società civile  degna di questo nome.

Buon anniversario FIDAPA di Orvieto. Ad maiora!

VIDEO PARTE I – FIDAPA ORVIETO: IERI OGGI DOMANI

VIDEO PARTE II – FIDAPA ORVIETO: IERI OGGI DOMANI