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Alex Britti è la superstar di Orvieto Sound Festival per il gran finale del 23 luglio

L’Orvieto Sound Festival è giunto alla sua terza edizione e, quest’anno, senza restrizioni dovute al Covid. L’attesa era tutta per la superstar dopo l’annuncio dei protagonisti delle prime tre serate dal 20 al 22 luglio. Il mistero è stato finalmente svelato. Il 23 luglio l’ospite d’onore sarà il cantautore romano Alex Britti che, proprio in questi giorni, dopo sei anni di silenzio, ha lanciato i singoli “Tutti come te” e “Nuda”.

Si completa così il calendario della terza edizione di Orvieto Sound Festival che si aprirà il 20 luglio con Ernia, poi il 21 sarà la volta di Bresh e il 22 Carl Brave, che si era intravisto lo scorso anno come ospite di Noemi. a chiudere, come detto sarà Alex Britti il 23 luglio sempre a partire dalle 21. Come ormai tradizione ad aprire le tre serate saranno alcuni artisti emergenti e quest’anno toccherà rispettivamente a Camilla Magli, Samia, Lil Jolie e Giovanni Toscano.

Anche quest’anno l’evento fortemente voluto dal Comune di Orvieto e OTRlive che hanno curato l’organizzazione insieme al direttore artistico Pino Strabioli, Novità di quest’anno il mediapartner Rai Radio2. Le prevendite sono già aperte su ticketone.it

IL PROGRAMMA COMPLETO

20 luglio – Ernia – opening Camilla Magli

21 luglio – Bresh – opening Samia

22 luglio – Carl Brave – opening Lil Jolie

23 luglio – SPECIAL EVENT Alex Britti – opening Giovanni Toscano




“Il Dialogo come metodo di cura”, incontro il 28 aprile a Lo Scalo Community Hub grazie ad ApertaMente

Venerdì 28 aprile a Lo Scalo Community Hub di Orvieto Scalo alle 18 l’associazione ApertaMente orvieto presenta il secondo incontro per “La Bottega del Dialogo”. L’argomento è di grande rilievo, soprattutto in un momento storico-sociale come l’attuale che nella sanità si discute di esami, visite, operazioni e mai del rapporto medico-paziente.

In particolare si punta sul “dialogo” come metodo di cura del paziente, un punto nodale perché anche parlare, conoscere, approfondire è strumento di cura fondamentale. A discutere del delicato e attuale tema saranno Claudia Barnabei, medico palliativista; Massimo Rosmini, medio chirurgo e Angelo Strabioli, psicoterapeuta che saranno moderati da Massimo Marchino




Ritorna il “mercatino dell’artigianato” in via della Costituente dall’8 al 10 aprile

Torna il “Mercatino dell’Artigianato” di via della Costituente. A partire dall’8 aprile, con apertura alle 14, ritorna l’appuntamento all’ombra della Torre del Moro nel centro storico di Orvieto. Dopo la sospensione causa pandemia, gli artigiani del territorio esporranno le loro produzioni d’eccellenza lungo tutta la via anche nei giorni di Pasqua e Pasquetta con orario dalle 9 alle 20.
L’ appuntamento sarà poi riproposto per il weekend di ogni seconda settimana dei mesi a venire. Gli espositori saranno a disposizione dei visitatori anche con dimostrazione pratica delle loro particolari lavorazioni.
L’iniziativa va a integrare e completare il calendario dei mercatini che si svolgeranno con cadenza ricorrente voluto dall’amministrazione comunale per armonizzare le date durante l’anno e vitalizzare tutto il centro storico. Il primo fine settimana a Piazza Cahen e lungo il primo tratto di Corso Cavour si tiene infatti il mercato di “Campagna Amica” organizzato da Coldiretti, il secondo week end sarà riservato al “Mercato dell’Artigianato” di via della Costituente, nel terzo spazio ad “Anticamente” in Piazza della Repubblica, il mercato dell’antiquariato e del collezionismo ed infine nell’ultimo fine settimana del mese “Indietro nel Tempo”, il mercato del modernariato, artigianato e vintage che si svolge tra piazza Cahen e piazza Lea Pacini. 




Torna la tradizione delle “merenne borsenese” l’11 aprile al Parco di Turona

L’11 aprile tornerà il consueto appuntamento con le ‘Merenne Borsenese’ al Parco di Turona, dalle 9 del mattino fino a tarda serata. L’Associazione Idea, con il patrocinio del Comune di Bolsena e in collaborazione con la Misericordia, la Protezione Civile e la Pro Loco, ormai da diversi anni ha riportato in auge questa manifestazione conviviale, dalle origini antichissime e religiose.

La festività delle Merenne infatti, cade il giorno dopo la pasquetta, momento in cui a Bolsena, presso la Basilica di Santa Cristina, vengono esposte le Sacre Pietre, due mesi prima del Corpus Domini. Tra i contadini e i pescatori, dopo il rito dell’adorazione delle pietre, era consuetudine ritrovarsi nelle campagne vulsinee per consumare pasti frugali e bere del buon vino… da lì nacque questo appuntamento ricco di sacralità ma anche di allegra ricreazione. Convivialità, momenti devozione, una preghiera alla natura e attimi di riflessione sul creato, segnati in un percorso simbolico e spirituale, accomuneranno tutti i presenti che si ritroveranno nei prati sconfinati e nei boschi incontaminati del Parco di Turona. A soli cinque chilometri dal centro del paese, ci si potrà incamminare lungo i sentieri naturali, si osserverà il paesaggio e ci si immergerà nell’ambiente, si potrà guadare il fiume e arrivare fino alle cascate ma soprattutto si starà in piacevole compagnia, degustando anche i prodotti tipici del territorio.

L’Associazione Idea, custode delle tradizioni popolari, organizzerà danze e canti folcloristici, escursioni archeologiche all’interno del parco naturalistico, pic-nic, fuoco libero e pranzo conviviale nel quale vigerà la regola del porta-party (ognuno porterà le proprie stoviglie riutilizzabili); non mancheranno inoltre eventi sportivi, educazione ambientale, musica e giochi all’aperto.

Grazie al prezioso contributo dell’Asilo Nido di Bolsena ‘L’Isola che Non C’è’, verrà organizzato un laboratorio di pittura nella natura per i bambini, che potranno inoltre dilettarsi con il Ludobus dell’animazione ‘Il Salto’ e con il Truccabimbi. Ma la novità del 2023 sarà un uovo di Pasqua gigante, che i più piccoli potranno aprire e giocare con le tante sorprese racchiuse al suo interno. L’appuntamento è dunque il giorno 11 aprile presso il Parco di Turona, dalle 9 fino ad oltre l’imbrunire




Tutti i premiati per la 16ma edizione del Concorso delle Pizze di Pasqua

Sabato scorso si è concluso con grande successo il Concorso delle Pizze di Pasqua orvietane giunto alla sua 16ma edizione. Sono stati tre giorni intensi con la consegna da parte dei concorrenti, tutti rigorosamente non professionisti, il giudizio da parte della giuria che per tutto il pomeriggio di venerdì 31 marzo ha assaggiato e completato la griglia di giudizio. Il sabato conclusivo è iniziato con una lezione-dialogo su lieviti e paste madri condotta da Maurizio Di Mario (Pasticceria Adriano) e Francesco Notazio (Pasticceria Montanucci); una bella esperienza con tante curiosità soddisfatte dai due protagonisti. Poi alla “Sala di Tonino” gentilmente messa a disposizione dal parroco di Sant’Andrea, don Luca Conticelli, sono tornate le vere protagoniste, le Pizze di Pasqua dolci e salate, 12 le prime 7 le seconde. La giuria ha votato per le pizze dolci: Valentina Tordi, Allegrida Ricci e Gabriele Meniconi; per le pizze salate: Loredana Biffarino, Elena Papa e Giampaolo Bonuso.

Il Club Amici della Stampa ringrazia tutti coloro che ci hanno aiutato in questa avventura simpatica, divertente e importante perché mantiene viva la tradizione. Durante la giornata conclusiva c’è stata anche una piccola lotteria-sottoscrizione con parte dell’incasso che verrà devoluto a OCC, Orvieto Contro il Cancro.

Presente, per l’Amministrazione Comunale, l’assessore Piergiorgio Pizzo. Sentito il ringraziamento agli sponsor e chi ha contribuito alla riuscita dell’iniziativa. In particolare ricordiamo la Famiglia Cotarella, Caffè Montanucci, L’Officina del Gelato, Il Labirinto di Adriano, Too Italy, Alkimye, LC Ottica, “Pozzo della Cava” di Marco Sciarra, Libreria Valente, Norcineria Oreto.

Ora per tutti appuntamento al prossimo anno con tante novità che vi sveleremo nel corso dei prossimi mesi.




La presentazione del dossier di Orvieto Capitale della Cultura 2025 a Roma

Il 28 marzo alle 9 di mattina, alla Sala del Refettorio di Palazzo Venezia a Roma, di fronte alla commissione nominata dal Ministero della Cultura, è stato illustrato il dossier di candidatura di Orvieto a Capitale italiana della Cultura 2025 dal titolo “Meta Meraviglia La cultura che sconfina”. La delegazione della città di Orvieto in audizione era composta dal sindaco e assessore alla Cultura, Roberta Tardani,  Cristina Da Milano e Maria Francesca Guida di ECCOM, la società di progettazione che ha assistito l’amministrazione nella redazione del progetto, alcuni dei membri del comitato scientifico, il giornalista e scrittore, Angelo Mellone, l’artista e docente, Cesare Pietroiusti, il regista, conduttore tv e direttore artistico del Teatro Mancinelli, Pino StrabioliCarla Lodi, responsabile dell’Ufficio Cultura, Vincenzo Carducci, dello staff di Comunicazione istituzionale, la presidente della Fondazione Centro  Studi “Città di Orvieto”, Liliana Grasso, e Sophia Angelozzi, rappresentante dell’Associazione “Io ci sono per”. Presente a Roma anche la presidente della Provincia di Terni, Laura Pernazza, e una rappresentanza delle istituzioni e delle associazioni cittadine che hanno collaborato al dossier di candidatura.
Il progetto che presentiamo – ha detto il sindaco di Orvieto, Roberta Tardani – è il frutto di un processo partecipato ampio, iniziato ormai 3 anni fa, che ha visto coinvolta l’intera città. E’ iniziato tutto dopo la fase di lockdown quando, abbiamo deciso di proporre un nuovo modello di sviluppo della città partendo dalle sue vocazioni culturali. Non poteva essere altrimenti. E’ in quel momento che abbiamo iniziato una analisi attenta dei punti di forza e di debolezza di una città e di un territorio che ha un alto valore culturale ma che aveva bisogno di essere interiorizzato, riattualizzato e governato per proiettare Orvieto in una dimensione che potesse superare lo stato di fatto che la storia gli ha consegnato. La verità – ha aggiunto – è che realtà come le nostre, così piene di storia e di bellezza, rischiano di dare per scontata l’eredita culturale che possiedono. Abbiamo avvertito il bisogno di aprire una nuova narrazione della città che potesse stimolare la creatività e nuove visioni in grado di immaginare un futuro per la nostra città e dare una nuova forza alla sua centralità da un punto di vista culturale, sociale, storico, geografico. Al suo essere luogo di connessioni e cerniera, luogo di transito ma anche di sosta. Grazie a questo lavoro di confronto con tutte le articolazioni sociali ed economiche della città si è sviluppata una nuova energia ed è accresciuto un fermento che abbiamo voluto convogliare in qualche cosa che potesse diventare un modello di sviluppo sostenibile e virtuoso che coinvolgesse soprattutto le nuove generazioni”.
C’era certamente una base solida da cui partire – ha proseguito – la storia della città. E Orvieto è stata sempre crocevia di storie, culture, linguaggi diversi. Orvieto era la sede del Fanum Voltumnae, il santuario federale delle città etrusche, è stata sede Papale e da qui è stata promulgata la festa cristiana del Corpus Domini. La città è stata fonte di ispirazione per tanti che l’hanno visitata: la bellezza degli affreschi del Duomo ha ispirato Michelangelo per la Cappella Sistina e stimolato le teorie sulla psicoanalisi di Freud. Il titolo di Capitale italiana della Cultura è quindi parte di un processo e rappresenta una opportunità da una parte per valorizzare e consolidare e mettere a sistema quello che già esiste e che attualmente è dominato dai principali attrattori culturali e dall’altra lo sviluppo di una nuova produzione culturale che sarà arricchita per creare nuove opportunità di scambio e collaborazione. Vogliamo che la cultura sia coinvolgente, che entri nella quotidianità e non sia solo destinata a momenti particolari. E vogliamo che diventi la leva di sviluppo del territorio e opportunità di futuro per i nostri giovani che oggi lasciano realtà come le nostre alla ricerca di altro. Probabilmente perché non ancora consapevoli che l’altro è qui, è potente e ricco di possibilità. Ed è in questa ottica di coinvolgimento di pubblici diversi e soprattutto dei giovani la necessità di rinnovare il racconto e la proposta culturale della città, guardando alla contemporaneità, alle nuove tecnologie e a sfide come quella del Metaverso, che noi guardiamo in una ottica di  miglioramento dell’accessibilità dei nostri attrattori culturali e sostenibilità nelle gestioni”.
La nostra – ha spiegato la prima cittadina – è una proposta che sappiamo di poter sostenere e gestire e che può diventare modello per le città creative fondate su questa nuova visione della cultura come opportunità per mettere a sistema il proprio potenziale e le proprie energie. Abbiamo voluto che ci accompagnassero in questo percorso nomi e volti dell’arte, della letteratura, del giornalismo, dell’enologia, dell’innovazione che hanno avuto rapporti e contatti con la città dal punto di vista personale o professionale e che ciascuno con le proprie competenze e professionalità potrà portare un grande valore aggiunto al progetto. Si tratta di persone che non sono estranee alla nostra città a testimoniare e rafforzare il concetto di Orvieto come crocevia di mondi, una realtà aperta e dinamica che sconfina tra ambiti culturali diversi. In questo viaggio Orvieto è meta, punto di arrivo, ma anche punto di partenza per andare oltre ogni oltre confine fisico e virtuale. Orvieto è Meta Meraviglia, la cultura che sconfina”.

L’audizione è stata trasmessa in diretta straming sul canale You Tube del Ministero della Cultura e seguita anche nelle scuole di Orvieto che si sono collegate.  Di seguito il link per riascoltare la presentazione integrale, gli interventi e le risposte alle domande della commissione.
https://www.youtube.com/watch?v=vnFP_ILtycQ. La proclamazione della Capitale italiana della Cultura 2025 avverrà a Roma, alle 11 alla Sala Spadolini del Ministero della Cultura, venerdì 31 marzo 2023.

Sintesi del dossier
Orvieto, crocevia di culture, incontro di mondi e di connessioni culturali, sociali, storiche, geografiche, virtuali. La cultura sconfina, apre a nuove visioni e orizzonti sostenibili, attiva processi creativi partecipati con giovani, cittadini permanenti e temporanei, nomadi digitali e turisti.
Orvieto con la sua candidatura vuole andare oltre i suoi confini e creare un asse del mondo che attraversa le dimensioni temporali, spaziali, culturali e come dice il titolo: “sconfinare”. Uscire dai limiti territoriali e mettersi in connessione con mondi, prospettive, linguaggi, culture, orizzonti sostenibili e plurali. La città è stata sede di crocevia, di incontri, di storia, di armonia e bellezza, con un passato vivo, fiducia nel ruolo della cultura nella vita umana nel presente e con la volontà di rinforzare trame e legami tra persone, luoghi, imprese, risorse territoriali nel futuro.
La prospettiva della proposta è basata sull’ecologia culturale che pone l’accento sull’equilibrio degli aspetti storico-culturali, ambientali, sull’identità del luogo, le sue comunità e il valore delle relazioni. La candidatura è stata costruita attraverso un processo che ha coinvolto istituzioni, organizzazioni culturali e sociali che operano sul territorio, cittadini.
La strategia culturale punta ad alimentare visioni, immaginari e narrazioni, sperimentare diversi linguaggi per promuovere esperienze di comunità e per far crescere, consolidare processi generativi, partecipati, transgenerazionali, interculturali, inclusivi e sostenibili attraverso la cultura.
La proposta individua 6 assi strategici e 13 linee di intervento, a loro volta generativi di 12 azioni specifiche che promuovono: un’ottica integrata e sistemica dei beni e delle attività culturali, la partecipazione attiva anche attraverso processi creativi e co-creativi (Hub culturale), il rafforzamento della coesione e dell’inclusione sociale, in termini di crescita, produzione e partecipazione (Festival del dialogo, della filosofia, del cinema, città della musica), nuove narrazioni, interpretazioni con il coinvolgimento degli artisti e l’uso di linguaggi del contemporaneo (Parco diffuso di arte contemporanea) e di strumenti innovativi (Metaverso), protagonismo dei giovani nella vita culturale di Orvieto (Young Board).
Gli assi strategici e le linee di intervento:

CULTURAL HUB – LABORATORIO DI CONNESSIONI CULTURALI DI COMUNITÀ (LAB_COCO)

L’obiettivo è dotare Orvieto di un’istituzione al servizio della collettività e del suo sviluppo, uno strumento aperto al pubblico per costruire comunità e connessioni con il territorio e le diverse comunità. Uno spazio dinamico dove le persone abbiano la possibilità di incontrarsi, di contribuire in modo proattivo alla creazione culturale e di sperimentare.Uno spazio generativo di produzione culturale e innovazione sociale che faccia convivere artigiani e startup, giovani artisti e operatori sociali, nomadi digitali e cittadini, aule multimediali e archivi storici, eventi culturali e corsi di formazione.

CONNESSIONI TRA PASSATO, PRESENTE E FUTURO – AZIONI DI SISTEMA PER I LUOGHI DELLA CULTURA

Sistema Orvieto
L’azione, sostenuta e coordinata dal Comune di Orvieto e da Carta Unica, avrà come “collante” anche l’utilizzo di una piattaforma digitale, nella quale confluiranno anche diverse tipologie di narrazioni dei luoghi della cultura e della percezione che di essi ne hanno turisti e cittadini. Il sistema avrà poi una dimensione “virtuale” che confluirà nelle attività collegate a Orvieto come “città nel Metaverso”.

Exhibition Centre
All’interno del Museo “Claudio Faina” è stato individuato uno spazio – attualmente in parte adibito ad uffici – che diventerà un centro espositivo di 450 metri quadrati, composto da 8 grandi sale di cui 3 con affaccio su Piazza Duomo con affreschi di fine ‘800. La realizzazione avverrà attraverso una progettazione condivisa e sinergica tra il Museo e il Comune, che preveda a monte una programmazione a mediolungo termine del tipo di mostre che lo spazio ospiterà. Nel programma di mostre confluiranno le opere degli artisti contemporanei che saranno in residenza a Orvieto per la CIDC 2025.

Punto di incontro del Mondo
L’obiettivo è valorizzare l’area archeologica del Fanum Voltumnae, in modo da rendere visibile quella linea che collega il passato e il presente in maniera così potente nel territorio, e creare un legame con la tradizione di Orvieto come crocevia e come luogo mistico (Asse del mondo) in cui si incontrano le energie del cielo e della terra. La valorizzazione del Fanum Voltumnae intende riconnettere questo luogo, profondamente legato al sacro ma anche al profano, con il presente e il futuro della città. L’azione prevista nell’ambito del progetto si focalizza sulla fruizione accessibile del sito da parte di un pubblico eterogeneo: in particolare, si prevede la razionalizzazione dei percorsi presenti e la realizzazione/rifacimento di pannelli didattici, realizzati secondo i criteri dell’accessibilità fisica e culturale, del design for all, e la raccolta di storie da parte dei visitatori, sotto forma di digital storytelling.

CITTÀ DELLA CONOSCENZA E DELL’IMMAGINARIO

Festival della Filosofia
Il festival di filosofia rappresenta un momento di coinvolgimento della città e di riflessione sul Mondo. Il 2025 sarà l’anno in cui le attività del “Festival di filosofia in dialogo” rafforzerà la sua offerta che sarà aperta a livello nazionale e internazionale. Una sezione del Festival sarà dedicata ai bambini in collaborazione con il Festival di filosofia dei bambini di Milano per creare una connessione che va al di là dei confini territoriali e mette in sinergia le esperienze. Prevista anche l’istituzione del premio per una prima opera di un giovane filosofo.

Orvieto Cinema Fest
L’edizione 2025 di Orvieto Cinema Fest sarà ampliata e potenziata anche con una sezione dedicata ai documentari e sarà attivata una collaborazione con festival di cinema per ragazzi per favorire lo scambio e la circolazione della comunità giovanile che è protagonista di processi culturali. I programmi delle manifestazioni saranno concordati tra l’amministrazione comunale e lo Young board. Le metodologie prevedono processi partecipati, design for all, formazione peer to peer, call per ragazzi per la realizzazione di prodotti audiovisivi.

CITTÀ CREATIVA E DELLA MUSICA

Durante l’anno 2025 saranno rafforzate le attività culturali che si svolgono già ad Orvieto da molti anni al fine di promuovere una diversificazione dell’offerta e ampliare, potenziare le possibilità di collaborazione e la connessione con altri territori, paesi, partner, culture diverse e pubblici non ancora raggiunti. Tra le attività ci sono Umbria Jazz Winter, Orvieto Sound Festival, Spazio Musica e Orvieto Festival Piana del Cavaliere.

Premio Anna Marchesini
L’azione si inserisce nel solco di azioni volte a sostenere la creatività giovanile, in particolare nel campo dell’arte drammatica, nel solco delle radici delle città, rappresentate dalla figura poliedrica di Anna Marchesini. Il premio sarà riservato a giovani attori che si sono contraddistinti nel 2025, vedrà la sinergia della città con istituzioni rilevanti nel settore dell’arte drammatica, promuovendo la creatività giovanile e favorendo i percorsi professionali dei giovani attori.

CITTÀ DEL CONTEMPORANEO

Previsto un programma di residenze che mira a creare una piattaforma di scambio per stimolare la creazione artistica contemporanea e innovare le forme di produzione culturale, favorire le connessioni, le relazioni tra i diversi linguaggi e tra i tanti aspetti che caratterizzano Orvieto. Un laboratorio aperto per sviluppare nuove idee, nuovi progetti e formati che possano mettere in relazione il passato, il presente e il futuro. L’obiettivo è quello di raccogliere proposte di artisti, designer che con le loro pratiche, possono dar vita a sperimentazioni e forme di dialogo con la città, con le comunità che la abitano e aprire visioni di nuovi mondi con opere d’arte vive e in rapporto di stretta interdipendenza con il territorio, in una relazione simbiotica con i quartieri, le storie, le voci, le memorie, i sogni. Gli interventi potranno essere sviluppati attraverso tre filoni tematici:

Osmosi storica – VIAGGI SENZA TEMPO. Corteo storico, che è l’evento che la comunità riconosce come proprio, Orvieto in Fiore, la Ceramica e il Merletto saranno tra gli altri aspetti con cui gli artisti dovranno relazionarsi per promuovere nuove forme di interpretazione, narrazione.
Ecologia integrata – TUTTO SCORRE. Attivare pratiche artistiche innovative che si sviluppano da un rapporto dialogico tra arte e mondi che abitano Orvieto, un insieme di identità, storie e memorie del territorio. Per Orvieto sarà la possibilità di un nuovo modo di pensare la natura e di relazionarsi con il paesaggio, in particolare con la risorsa acqua. La Rupe di Orvieto diventerà uno dei luoghi in cui saranno realizzati gli interventi di Land Art per renderli visibili e accessibili da diversi luoghi e in diverse modalità. Connettere visivamente il territorio anche attraverso punti di contatto creati dalle opere d’arte diventa un modo per creare delle relazioni anche oltre i confini geografici.
Creati per e nel Metaverso – DOVE OSA L’IMMAGINAZIONE. Valorizzare e rendere accessibile l’ingente patrimonio della città, attraverso la creazione di progetti artistici che usano il Metaverso per implementare le possibilità di fruizione, di narrazione e di intervento ad Orvieto e che metto in connessione dimensioni, punti di vista e visioni anche in una nuova dimensione virtuale.

Sarà lanciata una call pubblica che selezionerà 20 artisti nazionali e internazionali che usano linguaggi diversi e che presenteranno delle proposte sui tre temi scelti. Una commissione composta da esperti di arte e design e da un rappresentante dello Young Board, selezioneranno gli interventi.

CITTÀ APERTA A TUTTI

L’obiettivo è favorire l’accessibilità per tutti e consolidare l’attrattività della città e del territorio in termini di qualità della vita e di autenticità per diverse categorie di persone.

Semaforo Verde, è un’iniziativa sportiva promossa negli anni dal Comune di Orvieto – Assessorato alle Politiche Sportive e le associazioni di settore. Nasce per mettere a sistema degli spazi per l’attività sportiva dedicata a tutti e sostiene pratiche sportive con una particolare attenzione all’inclusione, l’integrazione sociale a favore di soggetti, adulti e minori, con disabilità fisica e psichica prevedendo la partecipazione attiva di volontari, Operatori e Tecnici Sportivi. Il fine è quello di promuovere la salute psicofisica e sociale, costruendo una modalità per l’esercizio dei diritti di cittadinanza, offrendo opportunità per costruire reti di relazioni, aggregazioni e solidarietà. Nel 2025 saranno implementare e rafforzate le attivitàche si svilupperanno lungo tutto l’arco dell’anno, implementati dei percorsi accessibili per tutti con l’abbattimento barriere fisiche, culturali ed economiche per connettere maggiormente i luoghi e le comunità attraverso lo sport.

Il Festival del dialogo dei giovani, è un’opportunità che consente a studenti di varie scuole di Orvieto di lavorare insieme. Un evento che è organizzato annualmente e durante il quale i ragazzi sviluppano competenze e soft skill come: saper discutere, sapersi confrontare e cooperare. L’edizione 2025 sarà dedicata al dialogo sui valori universali e sulle possibili connessioni (natura, digitale, diversità, ambiente).

Una rassegna di letteratura per l’infanzia e per i ragazzi, l’attivazione di un network nazionale e una Comunità di pratica sull’educazione culturale che si incontra ad Orvieto, luogo simbolo in cui è presente anche il Centro Gianni Rodari che rappresenta un centro di riflessione importante sui temi dell’educazione e che potrà essere un supporto importante per dare rilevanza al momento di incontro e formazione.

Realizzazione di una programmazione a medio-lungo termine di attività mirate all’inclusione sociale, valorizzando il percorso di formazione sugli Interventi assistiti con animali della Fondazione “Centro Studi” integrandolo con interventi di sperimentazione guidata e di innovazione sociale.

CITTÀ VERDE

La Città verde si caratterizza per l’orientamento verso la sostenibilità individuale, sociale, ambientale ed economica che va declinata in vari campi della vita cittadina. L’azione “città verde” si collega anche al progetto Horizon2020 “DivAirCity”26, di cui Orvieto è partner, e che prevede la realizzazione di laboratori di co-creazione con i cittadini sul tema della qualità dell’aria, con finalità legate all’ambiente e all’inclusione sociale) e al “Paese delle Rose”, che prevede un lavoro con le scuole su tematiche ambientali, uno sviluppo dell’attrattività turistica e anche la possibilità di collegamento alla realtà virtuale (Metaverso).

Diario Green, come la sostenibilità fa parte della mia vita. Creazione dei percorsi per ragazzi per ispirare una cultura Green nella vita quotidiana.

Comunità di pratica ecosostenibile per ragazzi. Organizzazione di comunità di scambio e apprendimento tra e per giovani, per rivedere un’economia creativa e verde.

Green Community. Un patto di 9 piccoli borghi che vogliono lavorare insieme per creare una comunità energetica.

Manifesto Orvieto Green. Creare un manifesto della sostenibilità per Orvieto che si aggancia all’Agenda 2030. Previsto un coinvolgimento delle attività produttive locali con obiettivi e strategie condivise, in modo da rinforzare pensiero e programmi green, e la creazione di comunità di discussione permanente sulla sostenibilità con un focus sul settore culturale.

MARCHIO DI COMUNITÀ

La creazione di un marchio di comunità punta a mettere a sistema le energie territoriali, in una logica di programmazione unitaria delle risorse, per rivitalizzare le attività artigianali e produttive. L’obiettivo è di veicolare l’immagine di Orvieto attraverso un unico marchio che mette in relazione la città, le sue peculiarità legate all’enogastronomia (olio, vino, prodotti alimentari) alle tradizioni, design e artigianato (ceramica, lavorazione del legno, merletto), promuove esperienze legate al saper fare e dal fare insieme. In particolare, per quel che riguarda le attività artigianali, il progetto prevede la formazione di giovani in mestieri legati alla tutela e conservazione del patrimonio. Verrà redatto un Manifesto a cui i diversi stakeholder saranno invitati aaderire, ispirato alle migliori pratiche su scala nazionale e internazionale.

Bottega Orvieto: Sostegno alla creazione, di una piattaforma di collaborazione fra produttori, anche di e-commerce, per la valorizzazione delle produzioni tipiche di alto valore.

Design shop Orvieto. Attraverso l’artigianato di qualità e il lavoro dei designer che rielaborano in modo innovativo le antiche tradizioni artigianali. La volontà di creare degli oggetti che hanno una storia che valorizzano il sapere artigianale del territorio in collaborazione con gli artisti. Verrà creata una linea ecosostenibile per favorire produzioni di riuso e riciclo dei materiali di scarto.

Orvieto fashion green. Un ciclo di incontri per sensibilizzare intorno al riciclo creativo e la rigenerazione degli scarti. Un’intera giornata dedicata al savoirfaire, dove le creative mostrano il loro lavoro, in un percorso di laboratori manuali che illustrano in modo fattivo e pratico lo spirito innovativo dei prodotti riciclati. Un evento serale finale centrato su una sfilata collettiva che unisce tutti i manufatti, creando una collezione dal segno artigianale, ecologico e contemporaneo.

Orvieto Experience. La comunità come fattore di traino di una nuova idea di turismo, dove il viaggio diventa esperienza di cittadinanza e di vita. Sempre più persone cercano esperienze in cui possono dare un contributo alla comunità locale in termini di partecipazione attiva ai progetti. Saranno sviluppate attività legale all’Agrifood in collaborazione con le fattorie didattiche e percorsi di valorizzazione del vino e dell’olio.

NARRAZIONE

Obiettivo del progetto è sviluppare una narrazione organica della città di Orvieto e promuovere un sistema culturale integrato; creare immaginari capaci di stimolare la cultura come elemento chiave della sostenibilità e del futuro del territorio; creare una narrazione della città che valorizzi l’idea di città di connessioni con mondi diversi; creare “circoli narrativi” tra varie categorie di cittadini, storytelling più vicino al territorio e che accompagna le comunità e i turisti in nuove forme narrative.

Orvieto nel Mondo. Un archivio delle memorie viaggianti, molte delle persone che hanno vissuto a Orvieto attualmente si trovano in alcune parti del mondo che il progetto vuole riconnettere. Sarà lanciata una call per raccogliere memorie da implementare sulla piattaforma di Live Orvieto.

Orvieto Città nel Metaverso
Orvieto in un mondo immersivo, interattivo e virtuale in cui potrà mettere a disposizione una serie di servizi a cittadini di tutto il Mondo, un modo per far conoscere una parte della città che altrimenti sarebbe invisibile, inaccessibile o poco conosciuta. Saranno valorizzati luoghi chiusi o parzialmente visitabili, sotterranei o altezze a cui non si può accedere, documenti storici che non sarebbero consultabili per problemi di conservazione.

FORMAZIONE PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO CULTURALE

Obiettivo è superare le carenze in tema di gestione del patrimonio culturale e potenziare un’offerta lavorativa orientata ai giovani, sostenere l’imprenditoria nel settore turistico attraverso la progettazione di servizi, potenziare centri polifunzionali per l’offerta turistica, servizi per l’accoglienza dei visitatori, migliorare quantitativamente e qualitativamente le informazioni e l’assistenza. Nel corso del 2025 il Comune di Orvieto metterà a bando un percorso di formativo orientato alla gestione del patrimonio culturale della durata di 60 ore rivolto a giovani (under 35) residenti nel Comune di Orvieto.

GESTIONE E COORDINAMENTO

Il progetto prevede la creazione di una Cabina di Regia (CdR) composta dalle principali istituzioni della città e il Comune. Inoltre, l’amministrazione comunale istituirà due Advisory Board per la gestione complessiva delle attività legate al progetto, che opereranno in stretta sinergia con il Comune e con tutti gli attori coinvolti. Lo Young Advisory Board sarà un comitato formato esclusivamente da 5 giovani under 35, che potranno interagire con i loro coetanei nella condivisione delle linee strategiche legate al programma della Capitale Italiana della Cultura. L’Advisory Board è composto da 10 personalità di rilevanza nazionale nel settore delle arti visive, del cinema e dello spettacolo dal vivo, della letteratura, dell’enologia e dell’innovazione: Cesare Pietroiusti, Susanna Tamaro, Pino Strabioli, Riccardo Cotarella, Rosella Postorino, Angelo Mellone, Clara Tosi Pamphili, Andrea Occhipinti, Alice Rohrwacker, Maximo Ibarra.

COMUNICAZIONE

Oltre alle attività tradizionali, la peculiarità sarà il coinvolgimento dello Young Board, anche nella redazione del piano editoriale, che si declinerà in una serie di azioni che possano facilitare lo sviluppo di legami identitari con il territorio e la curiosità della comunità locale a “misura di giovani” per favorire un maggior protagonismo dei giovani e la possibilità di valorizzare il loro punto di vista. Le azioni specifiche messe in campo per l’implementazione della strategia di comunicazione sono laboratori di fotografia, videomaking, digital storytelling con artisti e associazioni presenti sul territorio per far emergere letture, interpretazioni inedite e partecipate, la comunicazione peer to peer, che prevederà la diffusione da parte degli stessi ragazzi dei contenuti derivanti dalle attività e del “dietro le quinte” tra cui video, foto, la gestione dei social network dedicati in maniera partecipata da un gruppo redazionale in cui i ragazzi potranno curare alcuni contenuti.




Concorso delle Pizze di Pasqua orvietane, tutti i dettagli per partecipare e “assaggiare”

“Avete cominciato a preparare gli ingredienti? I forni sono tutti funzionanti?” Alessandro Li Donni, presidente dell’associazione “Club Amici della Stampa” torna a lanciare l’appello a partecipare alla  XVI edizione il Concorso delle Pizze di Pasqua orvietane. “La XVI edizione del Concorso delle Pizze di Pasqua orvietane, in questa edizione – continua il presidente – è dedicata esclusivamente ai prodotti ‘amatoriali’ e a chi, nelle proprie cucine orvietane ogni anno, ormai per tradizione, ha piacere a creare la propria pizza di Pasqua”. L’evento vede la collaborazione di Slow Food Orvieto e dell’associazione Gastrosofia. A giudicare le pizze saranno alcuni dei professionisti della pasticceria orvietana, che insieme al resto dei “giurati”, tra cui anche alcuni soci del Club, anche quest’anno si impegneranno per eleggere la pizza più buona di tutte tra le salate e le dolci che vorranno partecipare.

La cerimonia di premiazione della Pizza salata e di quella dolce “più buona” si terrà sabato 1° aprile a Orvieto, “Sala di Tonino” (via Cipriano Manente, accanto alla Chiesa di Sant’Andrea) alle 19. Le Pizze potranno essere consegnate (si veda il regolamento allegato) giovedì 30 marzo dalle 10 alle 19 al Bar Montanucci. La giuria si riunirà per l’assaggio e le votazioni in seduta pubblica (si veda regolamento allegato) venerdì 31 marzo dalle 15 alle 19 al Bar Montanucci. Al termine della premiazione le pizze, tutte, saranno offerte in degustazione.
Inoltre, sempre sabato 1° aprile, dalle 16 alle 17, al Bar Montanucci, gli chef Maurizio Di Mario della Pasticceria “Adriano” e Francesco Notazio della Pasticceria “Montanucci” terranno una lezione gratuita dal titolo “Lieviti e Pasta Madre: difficoltà e benefici”. All’evento, con diritto di prelazione per i soci della associazione “Club Amici della Stampa”, potranno partecipare massimo 30 persone, con prenotazione obbligatoria.

16° Concorso delle Pizze di Pasqua orvietane
Associazione Club Amici della Stampa

REGOLAMENTO

COME PARTECIPARE :

Il Concorso, in questa edizione 2023, è riservato esclusivamente alle pizze amatoriali ed è diviso in due sezioni: “Pizze Dolci” e “Pizze Salate”.

E’ possibile partecipare sia per la categoria “Pizze Dolci” sia per la categoria “Pizze Salate”.

E’ possibile partecipare con una sola pizza per ciascuna categoria.

La pizza, o le pizze se si partecipa a entrambe le sezioni, deve essere intera e imbustata in materiale per alimenti trasparente, deve essere corredata dalla lista ingredienti usati (non occorre la grammatura, ma è indispensabile, pena l’esclusione, la lista), e non deve recare alcuna dicitura che possa far individuare la provenienza.
Ogni pizza al momento della consegna sarà contrassegnata da un numero identificativo, in una apposita lista sarà preso nota della corrispondenza della provenienza. Il/La partecipante non sarà messo a conoscenza del numero a lui/lei assegnato.

CONSEGNA delle PIZZE:

Recapitare le pizze presso il Bar Montanucci, a Orvieto, nella giornata di giovedì 30 marzo, dalle 10 alle 19.

GIURIA:

La Giuria, la cui composizione sarà annunciata nei prossimi giorni, si riunirà in seduta pubblica, venerdì’ 31 marzo presso il Bar Montanucci, a Orvieto. Sarà possibile osservare i lavori di giuria ma non sarà permesso intervenire in alcun modo, né assaggiare le pizze.

EVENTO COLLATERALE:

Sabato 1° aprile alle 16, e fino alle 17, al Bar Montanucci, in Corso Cavour XX, a Orvieto, gli chef Maurizio Di Mario della Pasticceria “Adriano” e Francesco Notazio della Pasticceria “Montanucci” terranno una lezione sui lieviti e pasta madre. La partecipazione è gratuita ma sottoposta a prenotazione (massimo 30 persone) con prelazione da parte dei soci dell’associazione Club Amici della Stampa.

PREMIAZIONE E DEGUSTAZIONE:

Le pizze vincitrici saranno premiate sabato 1° aprile alle 19, alla “Sala di Tonino” in via Cipriano Manente, (accanto alla Chiesa di Sant’Andrea), dopo la premiazione le pizze in concorso saranno offerte in degustazione.

Nel corso della premiazione e della degustazione sarà possibile iscriversi alla associazione e partecipare a una lotteria. Info e prenotazioni: clubamicistampa@gmail.com o
Monica Riccio 3474182090




CNA, pronti per l’edizione del 2023 del “pialletto d’oro” il 16 marzo in sala consiliare

Torna puntuale, come avviene ormai da trentotto anni, la cerimonia di consegna del Pialletto d’oro, premio artigiano istituito dalla CNA e diventato una tappa fissa all’interno delle celebrazioni per un altro artigiano d’eccellenza, San Giuseppe, patrono della città di Orvieto. “Perché l’artigianato è cambiato dal giorno in cui il premio venne istituito, di pari passo con le trasformazioni che hanno investito la tecnologia e la società – afferma Gianluca Mancinetti, presidente territoriale della CNA -, ma il talento resta intatto e va onorato”. L’appuntamento, dunque, è fissato per il 16 marzo a partire dalle ore 18 nella sala consiliare del Comune di Orvieto, per premiare l’artigiano dell’anno con il pialletto d’oro realizzato dal maestro orafo Fabrizio Trequattrini. Oltre al Pialletto verranno conferiti altri due riconoscimenti: il primo è il premio “Artigiano ad Honorem” intitolato nel 2014 alla memoria di Renzo Anselmi, artigiano e dirigente CNA, il secondo è il premio speciale alla Carriera.

La manifestazione, organizzata da CNA Umbria e patrocinata dal Comune di Orvieto, ospiterà anche un altro evento. Da due anni a questa parte, infatti, su iniziativa della famiglia Conticelli e con il patrocinio CNA, verrà attribuita una borsa di studio intitolata all’indimenticato mastro artigiano del ferro battuto, Marcello Conticelli. Inoltre, si procederà alla premiazione per le “Botteghe Antiche”, un riconoscimento promosso dal Comune di Orvieto con il patrocinio di CNA Umbria. All’evento interverranno il vescovo della diocesi di Orvieto-Todi, Gualtiero Sigismondi, e i sindaci di Orvieto e Porano, Roberta Tardani e Marco Conticelli. La CNA sarà rappresentata dal presidente territoriale, Gianluca Mancinetti, dall’imprenditore e membro della presidenza regionale, Ciro Schiaroli, e dal direttore regionale, Roberto Giannangeli.

A coordinare i lavori sarà il referente politico sindacale della CNA territoriale, Claudio Pagliaccia.




Per l’anno dedicato al Signorelli più di 30 giornalisti esteri in visita all’Opera del Duomo

Oltre trenta giornalisti di testate estere hanno preso parte ad un tour che li ha portati da Roma ad Orvieto per conoscere la storia di Luca Signorelli e della Cappella di San Brizio nella Cattedrale orvietana.  Reporter e giornalisti corrispondenti di molti paesi nel mondo sono stati ospiti dell’Opera del Duomo di Orvieto venerdì scorso, nell’ambito delle iniziative di promozione dell’anno dedicato alle celebrazioni dei 500 anni dalla morte di Luca Signorelli.

Accolta dal presidente della Fabriceria Orvietana, Andrea Taddei, dal sindaco di Orvieto, Roberta Tardani, dal presidente del Gal Trasimeno-Orvietano, Gionni Moscetti e dagli altri membri del Cda dell’Opera, Giuseppe Della Fina, Giovanna Bandinu e Don Francesco Valentini, la delegazione ha potuto approfondire le proposte culturali e storiche che caratterizzeranno le iniziative del cinquecentenario.  Durante la mattinata, nella sede dell’Opera, giornalisti e report hanno preso visione del video sugli affreschi della Cappella di San Brizio, con protagonista il noto divulgatore scientifico e conduttore, Mario Tozzi. Sotto la guida di Noemi Grilli, responsabile dell’Archivio Storico dell’Opera del Duomo, hanno poi osservato da vicino i contratti che Luca Signorelli sottoscrisse con l’Opera del Duomo per il suo incarico.

La visita, alla presenza del Vescovo della Diocesi Orvieto-Todi, Monsignor Gualtiero Sigismondi, è proseguita nel pomeriggio all’interno della Cappella di San Brizio affrescata da Luca Signorelli, meraviglia del Duomo di Orvieto.  L’incontro è stata anche l’occasione per presentare il calendario definitivo delle conferenze che in questo anno celebreranno Luca Signorelli. Arte, architettura, teologia, storia e teatro, saranno gli argomenti su cui si incentrerà il percorso culturale che vedrà la partecipazione di importanti relatori: Francesco Federico Mancini e Cristina Galassi docenti dell’Università degli Studi di Perugia, Antonio Natali, storico dell’arte, già direttore della Galleria degli Uffizi e attualmente membro del consiglio di amministrazione dell’Opera di Santa Maria del Fiore, Tom Henry professore di storia dell’arte presso l’Università di Kent e direttore dell’istituto di Kent a Roma, Padre Jean Paul Hernandez docente presso la Facoltà di Storia e Beni Culturali della Pontificia Università Gregoriana, S. Em. Rev. Cardinale Gianfranco Ravasi, Presidente emerito del Pontificio consiglio della cultura e S. E. Monsignor Gualtiero Sigismondi, Vescovo della Diocesi di Orvieto – Todi.

“Altre iniziative organizzate dall’Opera del Duomo – ha dichiarato in conclusione il presidente Andrea Taddei – si aggiungeranno e segneranno l’anno signorelliano: presto ne daremo comunicazione con nostra soddisfazione e, ne sono certo, dell’intera comunità orvietana”.




Torna l’amatissimo “Concorso delle Pizze di Pasqua orvietane”

Dopo la sosta dovuta alle restrizioni imposte dalla pandemia da Covid, torna con la XVI edizione il Concorso delle Pizze di Pasqua orvietane. A riprendere in mano una delle tradizioni gastronomiche più amate dagli orvietani è l’associazione “Club Amici della Stampa” con l’obiettivo di portare avanti questa piccola ma grande sfida tutta orvietana. “La manifestazione – spiega Alessandro Li Donni, presidente del Club Amici della Stampa – si pone obiettivo la rinascita del concorso, negli anni portato avanti con grande impegno dalla Fisar Orvieto, ma anche la valorizzazione delle eccellenze della tradizione pasquale orvietana”.
La XVI edizione del Concorso delle Pizze di Pasqua orvietane ricalca in larga parte la tradizione che ne ha visto la nascita e la prosecuzione negli anni. “In questa edizione abbiamo deciso di valorizzare le produzioni amatoriali – spiega Li Donni – per cui chiamiamo a partecipare tutti coloro che nelle proprie cucine orvietane ogni anno, ormai per tradizione, hanno piacere a creare la loro pizza di Pasqua”»”. A giudicare le pizze saranno alcuni dei professionisti della pasticceria orvietana, che insieme al resto dei “giurati”, tra cui anche alcuni soci del Club, anche quest’anno si impegneranno per eleggere la pizza più buona di tutte tra le salate e le dolci che vorranno partecipare. “«”Scaldare i forni e preparare gli ingredienti – conclude il presidente del Club – presto comunicheremo tutti i dettagli del concorso”.