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Doppia certificazione Erasmus+ per l’Istituto omnicomprensivo Laporta di Fabro

Fermento all’Istituto Omnicomprensivo “R. Laporta” per il raggiungimento del doppio accreditamento Erasmus+, sia nel settore Istruzione scolastica (Azione KA120-SCH) che nel settore della formazione professionale VET (Azione KA121-VET).  Traguardo raggiunto grazie al duro lavoro svolto dal team internazionalizzazione dell’Istituto Laporta e dal lungo e rigoroso processo di valutazione da parte delle Agenzie Nazionali INDIRE e INAPP. Le due agenzie hanno riconosciuto la qualità delle nostre proposte progettuali e la nostra capacità di fornire esperienze di apprendimento significative e stimolanti, dichiarano dall’Istituto.

Entrambi i programmi sono stati redatti in base agli standard di qualità Erasmus: 
1) Inclusione e diversità; 
2) Sostenibilità ambientale e responsabilità; 
3) Educazione digitale, inclusa cooperazione virtuale e mobilità in modalità blended; 
4) Partecipazione attiva nella rete delle organizzazioni Erasmus+.
Questo grande risultato, sottolinea la dirigente Cinzia Meatta, ci consentirà di ampliare le opportunità di formazione e di crescita di studenti e staff, aumentando le possibilità di studiare e formarsi all’estero di entrare in contatto con diverse culture e lingue, di sviluppare competenze interculturali fondamentali per il futuro professionale e personale.
Si tratta di un successo straordinario a coronamento dell’attività progettuale europea in cui, afferma la Dirigente Cinzia Meatta, abbiamo creduto fortemente e costantemente. Un ringraziamento alla commissione internazionalizzazione dell’Istituto, coordinata dalla professoressa Canestri, che in tutte le fasi del percorso ha lavorato in modo costante e meticoloso riuscendo non solo a fotografare le necessità del territorio ma anche a evidenziare le opportunità per tutta la componente studentesca, docente e staff.




L’Istituto Comprensivo Orvieto-Montecchio fra i pochi in Umbria che ha vinto il bando per scambi didattici e di lavoro con Erasmus Plus

Pubblicato dall’Agenzia Indire l’elenco delle istituzioni scolastiche che hanno superato il bando di concorso a livello europeo ottenendo l’ambito accreditamento agli incontri di lavoro e scambi didattici per il periodo che va dal 2023 al 2027 previsti dal programma ErasmusPlus.  Tra le pochissime Istituzioni Scolastiche umbre che hanno superato il bando figura l’Istituto Comprensivo Orvieto-Montecchio.  Già nel corso dell’anno scolastico in corso questo Istituto ha potuto mettere in campo una prima importante esperienza, partecipando a varie attività di job Shadowing legate alla organizzazione Indire.
La dirigente dell’Istituto Comprensivo, Isabella Olimpieri, coadiuvata e accompagnata dal direttore amministrativo, Enrico Bertolini e dalla docente Elisa Stampachiacchere, ha seguito nel corso del mese di febbraio uno stage durato una settimana con reciproci scambi di esperienze didattiche e culturali con il sistema scolastico della Bassa Sassonia, osservandone le modalità organizzative e gestionali e assistendo alle metodologie innovative di insegnamento praticate.  Esperienza questa necessaria e fondamentale, che permette di poter cogliere e applicare di quanto più valido e funzionalmente innovativo propone la didattica e metodologia di quelle scuole.  Ancora più importante e prestigioso per l’Istituto, l’accoglimento e l’accredito da parte dell’Indire del progetto presentato dalla scuola per il quadriennio 2023/2027.  L’articolato e approfondito progetto che ha prodotto il prestigioso riconoscimento, è stato condotto dalla dirigente Isabella Olimpieri e coordinato dall’insegnante Elisa Stampachiacchiere, in condivisione con le funzioni strumentali della scuola Francesca Bellagamba, Manola Galli, Alessio Mancini, Paola Miscetti e Laura Ponta.  Lavorando in sinergia è stata messa nero su bianco una strategia di mobilità a lungo termine rispondente alle esigenze di sviluppo dell’Istituto.
Il raggiungimento di questo importante traguardo, per nulla scontato, permetterà all’Istituto di aprirsi ancor di più alle tecniche e innovazioni didattiche applicate nelle migliori scuole europee, in un’ottica di costante innovazione e ricerca.  L’accreditamento ErasmusPlus, infatti, è la porta di accesso privilegiata per accedere a progetti di mobilità internazionale mirati a rendere la scuola sempre di più al passo dei tempi e delle nuove metodologie.  Il personale della scuola avrà nei prossimi anni la possibilità di partecipare a esperienze di job shadowing con le più blasonate scuole europee, con l’obiettivo di rafforzare la qualità dell’insegnamento, attraverso lo sviluppo professionale, l’apprendimento delle lingue, la condivisione e il trasferimento delle migliori pratiche didattiche e di sviluppo scolastico.   Anche gli alunni avranno l’opportunità di poter vivere un’esperienza europea che permetterà loro di trascorrere ogni anno un periodo temporale in uno dei Paesi aderenti al programma.  E questa esperienza permetterà loro di poter conoscere culture, lingue e sistemi scolastici diversi, vivendo esperienze didattiche, per loro, nuove in condivisione e sinergia con i coetanei di scuole di altri Paesi.  A sua volta le porte delle scuole dell’Istituto Orvieto-Montecchio si apriranno per accogliere insegnanti e allievi delle altre scuole europee a loro volta selezionate e accreditate.
L’ottenimento dell’accreditamento per il progetto Erasmus Plus è stato il culmine e il giusto premio per l’impegno prolungato e meticoloso messo in campo con entusiasmo e passione da parte di tutta la comunità scolastica della scuola. Questo risultato non è solo un riconoscimento del livello di eccellenza educativa raggiunto ,ma rappresenta anche un’opportunità senza precedenti per gli studenti e il personale di immergersi in un contesto di ben più ampie e larghe vedute e contenuti, arricchendo così il loro percorso educativo e professionale.
Guardando avanti, l’istituto è determinato a sfruttare e massimizzare al meglio i benefici di questa esperienza per poter continuare a promuovere la collaborazione internazionale e l’apertura mentale verso nuove e diverse metodologie didattiche  , per poter cosi offrire ai propri allievi una offerta formativa sempre più valida e al passo con i tempi.




Orvieto si aggiudica il contest dedicato alle scuole “DivAirCity” con un progetto per Orvieto Scalo

Orvieto vince il concorso “Pan-European Diversity & Inclusion Green City” nell’ambito del progetto internazionale Divaircity. La squadra “Green Community”, composta dagli studenti del Liceo scientifico “E. Majorana” e della scuola secondaria di primo grado “Ippolito Scalza”, ha vinto a pari merito con i ragazzi spagnoli di Castillon il premio internazionale per il miglior progetto e in solitaria il contest associato su Instagram.

Questa mattina, lunedì 9 ottobre, all’Institut Bruxellois pour la Gestion de l’Environnement si è tenuta la premiazione del concorso che ha coinvolto oltre 70 studenti delle cinque città europee pilota coinvolte nel progetto Divaircity, OrvietoCastellonAarhusPostdam e Bucarest.

Giulia Cattaruzza, Charlotte Catuogno, Giorgia Silvestri, Chiara Rellini, Simone Panzetta, Edoardo Lo Conte, Marco Salvatore e Olimpia Puri del Liceo scientifico “E.Majorana”, accompagnati dalla professoressa Valentina Averardi, e Filippo Rosati e Greta Trippini della scuola “Ippolito Scalza” accompagnati dalla professoressa Maria Caterina Guido, hanno ricevuto i premi dalle mani di Daniela Melandri, presidente dell’associazione Univercities e strategic e content coordinator di Divaircity, Elisa Penalvo Lopez, general coordinator Divaircity, e Georgios Charalampous, project officer e rappresentante della Commissione Europea. Presenti alla cerimonia anche la sindaca di Orvieto, Roberta Tardani, e Carla Lodi e Serena Ubaldini dell’Ufficio Politiche comunitarie del Comune di Orvieto.

Il progetto chiamato “Eco-Sensory Garden” riguarda la valorizzazione e riqualificazione del giardino del fosso dell’Abbadia di Orvieto scalo ed è stato giudicato il migliore dalla giuria composta da esperti internazionali e rappresentanti delle cinque città per la creatività, l’inclusività e la sostenibilità economica.

Quattro gli interventi chiave: un giardino sensoriale inclusivo che coinvolge i visitatori in un’esperienza coinvolgente attraverso i cinque sensi, con uno spazio dedicato ai bambini per scoprire il mondo attraverso i loro sensi, avvicinarsi alla natura e imparare a prendersi cura dell’ambiente, una “barriera verde”, una foresta urbana lineare lungo la variante per combattere l’inquinamento e il rumore del traffico urbano, un’oasi di relax con la realizzazione di frangisole all’interno del anfiteatro altrimenti poco fruibile durante i mesi caldi, e un tunnel sensoriale, sottopassaggio di via Paglia che si trasforma in un’esperienza sensoriale grazie all’illuminazione, ai murales e alla sistemazione di una tettoia aperta.

“Il coinvolgimento della cittadinanza nella valorizzazione del verde urbano – hanno detto i ragazzi nella presentazione – è una strategia vincente per tutelare e preservare un bene di comunità. Il progetto favorisce la partecipazione attiva della cittadinanza nella cura del proprio territorio. La tutela e la valorizzazione del verde urbano non solo migliorano l’estetica e la vivibilità di un’area urbana, ma promuovono anche il senso di appartenenza alla comunità e la condivisione di un bene prezioso che appartiene a tutti”.

“Siamo orgogliosi del lavoro e della creatività dei nostri ragazzi che è stata riconosciuta e premiata oggi qui a Bruxelles”, ha detto la sindaca e assessora all’Ambiente, Roberta Tardani. “Ma oltre a questo – prosegue – il premio migliore che possiamo garantire loro è che queste idee e queste proposte non rimarranno sulla carta ma sono state da spunto per gli interventi di riqualificazione del parco di via Monte Terminillo a Orvieto scalo che saranno realizzati entro giugno 2024 finanziate con i fondi europei del progetto Divaircity, complessivamente 170mila euro. Complimenti ai ragazzi, complimenti al liceo Majorana e alla scuola Ippolito Scalza e grazie anche a tutte le altre squadre delle scuole di Orvieto che si sono cimentate nel contest. L’esperienza di oggi e quella che che stiamo portando avanti con Divaircity è molto significativa perchè rende l’idea della città che abbiamo in mente, quella dove i giovani possono esprimere il proprio talento e la creatività, contribuire a migliorare la qualità di vita dei luoghi che vivono e vedere nella loro città opportunità di futuro”.




Ursula Von Der Leyen e il discorso sullo stato della UE, “preparare la rotta per l’anno che verrà”

Il discorso che verrà pronunciato dal presidente della Commissione Europea, Ursula Von der Leyen, davanti al Parlamento Europeo mercoledì 13 settembre alle 9 segnerà l’inizio ufficiale del nuovo anno legislativo e sarà anche l’ultimo per questa legislatura che terminerà con le elezioni europee previste per il 2024. Per la presidente della Commissione Europea sarà l’occasione per riflettere sui maggiori successi e sui limiti commessi negli ultimi dodici mesi, le criticità e le modalità con cui affrontare le molteplici sfide del nostro tempo.

Il Comune di Porano, primo Comune dell’Umbria ad aderire alla rete “Costruire l’Europa con i consiglieri locali” con la consigliera Elena Brunori, invita a partecipare a questo importante appuntamento pubblico che potrà essere seguito in diretta streaming al sito https://state-of-the-union.ec.europa.eu/index_en.




Da sabato 11 marzo via alle attività con i cittadini e gli studenti per il progetto DivAirCity

Monitorare la vivibilità del quartiere di Orvieto scalo e verificare la percezione del livello di inquinamento rispetto ad altre zone della città. E’ uno degli obiettivi della prima attività di co-creazione del progetto internazionale di cui il Comune di Orvieto, città pilota per l’Italia, è partner insieme ad altri 26 soggetti tra i quali il CNR di Porano.  Sabato 11 marzo, alle 15 presso il parco di via Monte Terminillo (dietro la Scuola primaria “Gianni Rodari” di Orvieto Scalo), sarà organizzato un pomeriggio di orienteering in cui i partecipanti, aiutandosi con una mappa, dovranno raggiungere vari punti di Orvieto scalo nel minor tempo possibile.
Il progetto DivAirCity, finanziato dalla Comunità Europea per circa 10 milioni di euro nell’ambito del programma Horizon2020, punta a costruire modelli replicabili per l’abbattimento delle emissioni di anidride carbonica e per il controllo della qualità dell’aria coinvolgendo tutte le categorie sociali, in particolare quelle più deboli e spesso marginali rispetto alle decisioni.
Durante la gara sarà quindi monitorata la vivibilità del quartiere per analizzare il grado di conoscenza e di frequentazione di alcuni percorsi, le sensazioni e le emozioni legate ad essi e la percezione del livello di inquinamento di alcune zone rispetto ad altre. Il reale livello di inquinamento sarà monitorato in modo scientifico dal CNR che raccoglierà i dati per l’intero 2023.  Nell’ottica del coinvolgimento di una più ampia fascia di utenza possibile, l’iniziativa è organizzata dal Comune di Orvieto e dai partner del Terzo Settore, scelti mediante una procedura di co-progettazione: il Consorzio Coeso, La Tartaruga XYZ Aps e l’organizzazione di volontariato Anteas. Nella giornata di sabato, trattandosi di un’attività sportiva strutturata secondo regole precise, è stata coinvolta anche l’Associazione “Majorana”. L’attività è aperta a tutti e gratuita e si concluderà con una merenda offerta allo Scalo Community Hub.
Nel frattempo è partita anche l’attività che coinvolgerà le scuole orvietane, il Pan European Contest DivAirCity Horizon 2020. Si tratta di un concorso in cui le scuole della città, divise in squadre, presenteranno progetti su come affrontare le sfide ambientali urbane attraverso soluzioni basate sulla natura. Il luogo dell’intervento su cui i ragazzi lavoreranno, presentando proposte di valorizzazione, è proprio il giardino in via Monte Terminillo e le zone limitrofe. Sono previsti tre premi: uno a livello nazionale, uno a livello europeo e uno parallelo di pubblico che sarà assegnato tramite social network. Le squadre vincitrici saranno premiate durante una cerimonia a Bruxelles in cui presenteranno il loro progetto ai funzionari della Commissione Europea. I progetti vincitori saranno esposti in una mostra finale presso il Museo MAXXI di Roma e nel World Design Capital Valencia Programme.
Dal 14 al 17 marzo tutti i rappresentanti delle città pilota del progetto – Castellon (Spagna), Potsdam (Germania), Aarhus (Danimarca), Bucarest (Romania) e naturalmente Orvieto – insieme ai partner coinvolti si incontreranno a Potsdam per condividere le azioni intraprese, i dati raccolti, le esperienze e i futuri step. Orvieto porterà il proprio contributo, che attualmente è stato riconosciuto in fase avanzata rispetto alle altre realtà coinvolte, e quindi potrà essere discusso come “buona pratica”.




Lorella Monichini, dirigente scolastica dell’ISS Majorana-Maitani, “la scuola è tornata alla normalità ora sono tante le sfide per il futuro”

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Lorella Monichini, dirigente scolastica dell’Istituto d’Istruzione Superiore Majorana-Maitani, l’abbiamo incontrata nella “sua ” scuola per parlare di ripartenza, di maturità, di competenze. Abbiamo toccato argomenti complessi e spinosi come la mancanza di insegnanti nelle materie scientifiche , l’alternanza scuola-lavoro, le donne e la scuola senza dimenticare che questo è un anno importante per il Majorana che compie mezzo escolo. Sabato 21 maggio si è tenuto un convegno interessante con al centro il tema “insegnare l’impresa” e la stessa dirigente non ha nascosto che le domande e le riflessioni degli studenti hanno messo in difficoltà anche gli esperti relatori. Unico neo, ha voluto sottolineare Lorella Monichini, “sono mancate alcune istituzioni e alcuni imprenditori e mi è dispiaciuto non per me ma per i ragazzi che non hanno potuto confrontarsi in maniera ancora più completa. Un’occasione persa!”.




Porano comune capofila di altri 12 per il bando da 5 milioni di euro per la rigenerazione urbana

Il bando per la richiesta di contributi finalizzati ad attuare interventi di rigenerazione urbana, introdotto dalla Legge di Bilancio 2022, ha costituito l’occasione per alcuni Comuni del comprensorio orvietano e dell’amerino di dare vita ad una aggregazione allo scopo di partecipare alla predisposizione di progettualità condivise.  L’aggregazione, formata dai Comuni di Porano (capofila), Alviano, Attigliano, Baschi, Castel Giorgio, Fabro, Giove, Lugnano in Teverina, Montecchio, Montegabbione, Monteleone d’Orvieto, Penna in Teverina, ha condiviso un percorso che ha prodotto progetti per un valore totale di € 5.000.000 incentrando le azioni in particolar modo sull’impiantistica sportiva.  “Era necessario” – puntualizza il sindaco del Comune capofila Marco Conticelli, – mettere insieme un numero di Comuni con popolazione inferiore a 15.000 abitanti ma che, in forma associata, avessero costituito una aggregazione con più di 15.000 abitanti. Abbiamo dato vita ad una associazione di Comuni di circa 21.000 abitanti.

I Comuni associati dovevano possedere la caratteristica della contiguità territoriale oppure, in assenza di questa, come nel nostro caso, scegliere una strategia tematica condivisa, come in effetti è stato poi fatto dall’aggregazione.  L’associazione dei Comuni è stata sancita dalla firma di una Convenzione deliberata dai Consigli comunali di tutti i Comuni partecipanti.  Gli interventi riguarderanno essenzialmente la rigenerazione di impianti sportivi, ma anche la riqualificazione di sale polivalenti, giardini pubblici, piazze e vie.  Ritengo sia stata una importante occasione per dimostrare che l’unità fa la forza e che oggi è quantomai necessario condividere percorsi e strategie per avere più peso politico ed incidere maggiormente sulle scelte che riguardano territori in sofferenza.  Ringrazio i Sindaci degli 11 Comuni per aver creduto in questa opportunità che speriamo possa avere esito positivo.

Tengo molto a ringraziare la struttura organizzativa del Comune di Porano, in particolar modo l’Ufficio Tecnico guidato dal Geometra Marco Cincarelli che, con la preziosa collaborazione della Geometra Elisa Mugnari, ha svolto un fondamentale lavoro di raccordo e di allineamento dei progetti dei vari Comuni, fino a giungere alla presentazione della richiesta di finanziamento”.  




Briziarelli (Lega), “Più controlli sugli affitti dei pascoli per evitare frodi alla UE e ai piccoli produttori onesti”

“Frenare subito l’aumento dei casi delle grandi aziende agricole che fanno man bassa di pascoli (distribuiti spesso a prezzi troppo elevati per i piccoli produttori) senza poi portare in quota gli animali, solo per intascare gli incentivi europei. Un problema che se non arginato, metterà in crisi centinaia e centinaia di micro aziende e che riguarda tutta Italia, da nord a sud, Umbria inclusa. In particolare da noi questo fenomeno interessa le aree della Valnerina”. Sono le parole del Senatore della Lega, Luca Briziarelli primo firmatario, insieme ad altri colleghi, di una interrogazione al governo a cui si chiede quali misure si intenda mettere in atto per prevenire fenomeni illeciti che “riducono significativamente – spiega il senatore – la credibilità del nostro Paese nei confronti dell’Unione Europea e mettono a rischio il necessario supporto finanziario che consente ogni anno alle giovani imprese il rilancio delle attività, e quindi, dell’economia del territorio e dell’Italia”. E’ recente la notizia della condanna, da parte della Corte dei Conti, di un imprenditore triestino per contributi europei (previsti per i giovani imprenditori agricoli titolari di terreni per il pascolo di bestiame) incassati indebitamente tra il 2010 e il 2014 per alcuni terreni in Abruzzo. Lo stesso è stato condannato, insieme a un “prestanome” al pagamento di oltre 111 mila euro di danno erariale per frode ai danni dell’Unione europea, rimarcando la natura fittizia dell’azienda, sui cui terreni sembra non siano mai arrivati i bovini previsti. Secondo l’esponente del Carroccio questo annoso problema va fermato subito anche perché “La pandemia ha avuto, e continua ad avere, un impatto senza precedenti sul settore agricolo che ha quindi necessità di un supporto concreto per consentire una giusta e pronta ripresa, a garanzia anche dell’approvvigionamento alimentare dell’UE e quindi della salute e del benessere dei cittadini”. Recentemente al fenomeno è stato anche dedicato un libro inchiesta “Pascoli di carta” di Giannandrea Mencini che conferma quanto sia esteso. Il senatore Briziarelli spiega infatti che “gli illeciti sui fondi europei sono drammaticamente frequenti nel nostro Paese, secondo un’analisi condotta dall’Ufficio Valutazione d’Impatto del Senato della Repubblica, i controlli della Guardia di Finanza hanno fatto emergere un numero significativo di frodi in campo agricolo, con una concentrazione importante nell’Italia centrale. Tra il 2014 e il 2020, l’Unione europea ha accantonato per l’Italia risorse finanziarie pari ad oltre 77 miliardi di euro, di cui 46,5 miliardi per politiche di coesione e 31 miliardi per la Politica Agricola Comune quali contributi allo sviluppo rurale. Questi fondi devono andare agli allevatori e agricoltori onesti e chiediamo quindi che vengano messi in atto controlli adeguati e processi rapidi che garantiscano condanne per i disonesti. Crediamo che queste azioni possano rappresentare uno strumento importante non solo a riparo del danno erariale avvenuto, ma per prevenire e disincentivare azioni illegali da parte di altre aziende”.