Tutto è pronto per la XVII edizione del Concorso delle Pizze di Pasqua Orvietane

Sulla scia del grande successo e della partecipazione all’ultima edizione, anche quest’anno torna il Concorso delle Pizze di Pasqua Orvietane. Come nell’edizione precedente sarà il Club “Amici della Stampa” ad occuparsi della sua organizzazione. “Teniamo molto alle tradizioni e teniamo molto al Concorso delle Pizze di Pasqua Orvietane – spiega il presidente del Club, Alessandro Maria Li Donni – abbiamo già ricevuto molte richieste e, a brevissimo, renderemo noti i dettagli operativi del concorso. Voi, nel frattempo scaldate i forni e preparate di ingredienti”.

Anche in questa edizione il concorso sarà dedicato esclusivamente ai prodotti amatoriali e a chi, nelle proprie cucine, ogni anno, ormai per tradizione, ha piacere a creare la propria Pizza di Pasqua. L’evento vede la collazione della Condotta Slow Food Orvieto e dell’Associazione Pier Luigi Leoni – Cenacolo Gastrosofico d’Italia.

A giudicare le pizze saranno, come di consueto, alcuni dei professionisti della pasticceria orvietana, che insieme al resto dei giurati, tra cui anche alcuni soci del Club, anche quest’anno si impegneranno per eleggere la pizza più buona di tutte tra le salate e le dolci che vorranno partecipare. A breve saranno resti noti il regolamento, le modalità di consegna e partecipazione e i dettagli rispetto alla cerimonia di premiazione.




“Umbriache”, un’esperienza per immergersi nella storia, nel cibo, nel vino e nelle tradizioni di Orvieto

Una bella iniziativa è in corso a Orvieto in questi giorni frenetici e pieni di musica di UJW#30.  Il titolo è emblematico, “Umbriahce”, un vero e proprio tuffo nella storia, nelle tradizioni, nel buon cibo e soprattutto nel vino da effettuare il 29 e il 30 di dicembre.  Il 2024 sarà l’anno del turismo delle radici e allora quale migliore occasione per ricordarle, queste radici, di un incontro a tutto tondo con la storia raccontata dall’archeologo Claudio Bizzarri che vi porta nelle grotte-cantine sotto Orvieto e che raccontano la città nascosta, quella etrusca e poi medievale e ancora vanti fin quasi ai giorni nostri.  Tutto è organizzato dalla Strada dei Vini Etrusco-Romana, per far immergere i partecipanti dentro la città, nella sua storia con il tour in bus elettrico, poi nella cantina in tufo del Grand Hotel Italia e nella lettura con “Le Umbriache” di Mara Quadraccia ed “Orvieto e l’orvietano” di Dante Freddi.  E ancora tanti racconti e un a degustazione dei vini orvietani, per conoscerli in tutte le sue declinazioni, dai bianchi DOC ai rossi fino ai muffati nobili. Ad accompagnare il vino i cibi a chilometri zero e i salumi della tradizione con una breve guida per conoscerli e riconoscerli.

Umbriache sono degustazioni teatralizzate, racconti con ricette e stralci di vita quotidiana. Un cammino di storia, colture, tradizione enogastronomica e cultura, racchiusa dentro un ricettario dal libro “Le Umbriache”. Un percorso attraverso ricette, ingredienti e segreti delle famiglie tramandate da generazione in generazione.

Non può mancare un’attenzione ai temi dell’artigianalità, del riuso, del lavoro etico e sociale, un’attività sartoriale di alto livello della cooperativa sociale MIR che insieme ai detenuti realizzano manufatti pregevoli.

Le Informazioni per partecipare all’esperienza di “Umbriache”

Per partecipare ci si deve prenotare al 366. 3051823 a un costo di € 30,00

PROGRAMMA

29 Dicembre

Ore      17.30 Piazza Chaen tour guidato a bordo di un bus elettrico con video e audioguida

18.30 Cantine Gran Hotel Italia inizio Food parade con musica, racconti, prodotti e ricette

“Le Umbriache” ricette e racconti con i vini umbri di Mara Quadraccia autrice e con Cristina Caldani attrice

19.00 visita guidata alla cantina con l’archeologo Claudio Bizzarri

19.30 degustazioni: di vini guidate da sommelier FISAR, dei piatti delle ricette presentate, deiprodotti dell’Azienda Agricola Zappitello, tutto accompagnato da musica live.

30 Dicembre

Ore 17.30 Piazza Chaen tour guidato a bordo di un bus elettrico con video e audioguida

18.30 Cantine Gran Hotel Italia inizio Food parade con musica, racconti, prodotti e ricette

Un Cenacolo Gastrosofico per Orvieto e per l’Italia di Dante Freddi Associazione Pier Luigi Leoni

19.00 visita guidata alla cantina con l’archeologo Claudio Bizzarri 19.30 degustazioni: di vini guidate da sommelier FISAR, dei piatti delle ricette presentate e dei prodotti dell’Azienda Agricola Zappitello e della Panetteria La Dolce Vita, tutto accompagnato da musica live.

 

 

ENGLISH VERSION

“UMBRIACHE”, AN EXPERIENCE TO IMMERSE YOURSELF IN THE HISTORY, FOOD, WINE AND TRADITIONS OF ORVIETO

Amidst the bustling days filled with the melodious tunes of UJW#30, a delightful initiative is underway in Orvieto. Aptly titled “Umbriache,” this event offers a genuine immersion into history, traditions, delectable cuisine, and, above all, wine, taking place on the 29th and 30th of December. As 2024 is heralded as the year of “tourism of roots,” what better occasion to revisit these roots than through a comprehensive encounter with history led by archaeologist Claudio Bizzarri. Bizzarri takes participants on a journey into the cave-cellars beneath Orvieto, revealing the hidden city – from its Etruscan and medieval past to its prominence almost to the present day.

The entire experience is organized by the Strada dei Vini Etrusco-Romana, aiming to immerse participants in the city’s history through a tour on an electric bus, followed by exploration of the tufo cellar of the Grand Hotel Italia and engaging readings from “Le Umbriache” by Mara Quadraccia and “Orvieto e l’orvietano” by Dante Freddi. The program includes numerous stories and a wine tasting of Orvieto’s wines, allowing participants to appreciate the various nuances, from the DOC whites to the reds and noble sweet wines. To accompany the wines, there will be locally sourced foods and traditional cured meats, along with a brief guide to understand and recognize them.

“Umbriache” involves theatricalized tastings, stories accompanied by recipes, and glimpses into everyday life. It is a journey through history, agricultural practices, enogastronomic traditions, and culture, encapsulated in a recipe book titled “Le Umbriache.” This path traverses recipes, ingredients, and secrets passed down through generations of families.

An emphasis on craftsmanship, reuse, and ethical and social work is also evident. A high-level tailoring activity by the social cooperative MIR, where prisoners collaborate to create valuable artifacts, adds another layer to the experience.

Details for Participating in the “Umbriache” Experience

To participate, reservations can be made by calling 366.3051823 at a cost of €30.00.

PROGRAM

December 29th:

  • 5:30 PM: Piazza Chaen guided tour on an electric bus with video and audioguide
  • 6:30 PM: Gran Hotel Italia Cellars – Food parade begins with music, stories, products, and recipes

    • “Le Umbriache” – Recipes and stories with Umbrian wines by Mara Quadraccia, the author, and Cristina Caldani, the actress

  • 7:00 PM: Guided tour of the cellar with archaeologist Claudio Bizzarri
  • 7:30 PM: Tastings: Wines guided by FISAR sommeliers, dishes from presented recipes, products from Azienda Agricola Zappitello, all accompanied by live music.

December 30th:

  • 5:30 PM: Piazza Chaen guided tour on an electric bus with video and audioguide
  • 6:30 PM: Gran Hotel Italia Cellars – Food parade begins with music, stories, products, and recipes

    • “Un Cenacolo Gastrosofico per Orvieto e per l’Italia” by Dante Freddi – Pier Luigi Leoni Association

  • 7:00 PM: Guided tour of the cellar with archaeologist Claudio Bizzarri
  • 7:30 PM: Tastings: Wines guided by FISAR sommeliers, dishes from presented recipes, and products from Azienda Agricola Zappitello and Panetteria La Dolce Vita, all accompanied by live music.



“Premio del Gusto” al Bar Montanucci come azienda storica a conduzione familiare da un secolo

La 19ª edizione del “Premio del Gusto,” organizzata dall’Associazione Stampa Estera in Italia, si è tenuta sabato 11 novembre a Perugia, celebrando l’eccellenza dell’agroalimentare italiano. Il premio, che riconosce i produttori, i divulgatori, i consorzi e le aziende storiche che si distinguono nel settore alimentare, ha annunciato i seguenti vincitori:

  1. Miglior Produttore: Silvia Trignani della Masseria del Parco di Farindola, Abruzzo, per il suo pecorino speciale, coagulato con caglio suino.
  2. Miglior Divulgatore: La rivista online “Il Salvagente” per il suo impegno nel sensibilizzare i consumatori sulle truffe sempre più diffuse nel mondo dell’agroalimentare.
  3. Miglior Consorzio: Il Frantoio cooperativo di Gradoli “Appo” (Associazione provinciale produttori olivicoli) per la produzione di olio extravergine d’oliva di alta qualità.
  4. Azienda Storica in Gestione Familiare da oltre 100 anni: Il Bar Montanucci di Orvieto, che ha continuato a servire i clienti per più di un secolo.

Inoltre, per la prima volta, è stato istituito un “Gran Premio Speciale” consegnato a Jacopo Fo per il suo impegno nella tutela dell’ambiente. Questa iniziativa sottolinea l’importanza dell’agroalimentare e dell’enogastronomia nell’ambito dell’attività professionale dei corrispondenti della stampa estera in Italia.

ENGLISH VERSION

“GUSTO AWARD” FOR BAR MONTANUCCI AS A FAMILY.RUN HISTORIC BUSINESS FOR A CENTURY

The 19th edition of the “Gusto Award,” organized by the Foreign Press Association in Italy, took place on Saturday, November 11th in Perugia, celebrating the excellence of Italian agri-food. The award, which recognizes producers, promoters, consortia, and historic companies that stand out in the food sector, announced the following winners:

Best Producer: Silvia Trignani from Masseria del Parco in Farindola, Abruzzo, for her special pecorino cheese, coagulated with pork rennet.

Best Promoter: The online magazine “Il Salvagente” for its commitment to raising consumer awareness about the increasingly prevalent scams in the agri-food world.

Best Consortium: The cooperative olive oil mill in Gradoli “Appo” (Provincial Association of Olive Producers) for the production of high-quality extra virgin olive oil.

Family-Run Historic Business for Over 100 Years: Bar Montanucci in Orvieto, which has continued to serve customers for over a century.

Additionally, for the first time, a “Special Grand Prize” was established, awarded to Jacopo Fo for his commitment to environmental protection. This initiative underscores the importance of agri-food and enogastronomy in the professional activities of foreign press correspondents in Italy.




Buona la prima per “le stelle di Orvieto” degustazioni tra cucina locale e grandi chef italiani

Al via “Le Stelle di Orvieto”, il progetto di promozione e sviluppo della filiera corta dei prodotti agricoli territoriali promosso dal Comune di Orvieto come capofila del partenariato pubblico-privato costituito con nove aziende del territorio.

La primna tappa si è svolta lo scorso 24 ottobre alle Grotte del Funaro con lo chef del ristorante Alfredo alla Scrofa che ha preparato le sue iconiche fettuccine alla Alfredo e il maritozzo romano con la panna. Le Grotte del Funaro ha invece presentato una panzanella fresca con ingredienti del territorio e la faraona tartufata.

Le prossime “fermate” che seguiranno, fino all’aprile 2024, coinvolgeranno Il Malandrino, Al Mercato Osteria, Todoloco, Trattoria La Pergola, Osteria Mamma Angela, Capitano del Popolo, Ristorante Trippini, FE3.0, Bottega Vèra, Il Miglio, Ristorante Pellegrini, Enoteca Duomo, Numero 63 e Ristorante Charlie. Poi ci saranno alcuni appuntamenti speciali in coincidenza con alcune date particolari per la città di Orvieto. Primo evento sarà per Umbria Jazz, poi Innamorati di Orvieto il 14 febbraio, il Corpus Domini e aiugno e il 15 agosto per la festa dell’Assunta, patrona di Orvieto.

Il progetto prevede proprio il matrimonio tra piatti della cucina italiana accostati con quelli della tradizione locale e umbra preparati rigorosamente con ingredienti a chilometri “0” e spesso legati alla stagionalità. Una nuova scommessa, questa, di promozione del territorio e di Orvieto, possibile grazie alla partnership tra Comune, Gal, e imprenditori locali.

 

ENGLISH VERSION

SUCCESSFUL DEBUT FOR “THE STARS OF ORVIETO”, TASTINGS FEATURING LOCAL CUSINE AND RENOWNED ITALIAN CHEFS

Kicking off ‘The Stars of Orvieto,’ a project aimed at promoting and developing the short supply chain of local agricultural products, spearheaded by the Municipality of Orvieto in collaboration with nine local companies in a public-private partnership.

The first stop took place on October 24th at the Grotte del Funaro, featuring the chef from the Alfredo alla Scrofa restaurant, who prepared his iconic fettuccine Alfredo and Roman maritozzo with cream. Grotte del Funaro, on the other hand, presented a fresh panzanella with local ingredients and truffle-flavored guinea fowl.

The upcoming stops, running until April 2024, will involve several restaurants including Il Malandrino, Al Mercato Osteria, Todoloco, Trattoria La Pergola, Osteria Mamma Angela, Capitano del Popolo, Ristorante Trippini, FE3.0, Bottega Vèra, Il Miglio, Ristorante Pellegrini, Enoteca Duomo, Numero 63, and Ristorante Charlie. Additionally, there will be special events held in conjunction with specific dates significant to the city of Orvieto. The first event will be during Umbria Jazz, followed by ‘Innamorati di Orvieto’ on February 14th, Corpus Domini in June, and August 15th for the Feast of the Assumption, Orvieto’s patron saint.

The project aims to combine Italian dishes with those of local and Umbrian traditions, prepared exclusively with local, zero-kilometer ingredients often tied to the seasons. This is a new initiative to promote the territory and Orvieto, made possible through the collaboration between the Municipality, GAL, and local entrepreneurs.

 




All’inaugurazione dell’anno accademico di Intrecci si parla di cibo, ospitalità e lavoro

Quali sono le esigenze del mondo dell’enogastronomia e dell’accoglienza turistica di qualità? Quali sono le opportunità e le prospettive per i giovani che vogliono intraprendere un percorso professionale in questi mondi? Quale è oggi l’attenzione del Governo e delle istituzioni? Quale è la risposta che può dare una scuola di alta formazione come Intrecci?  Tanti gli spunti emersi nel corso dell’Inaugurazione dell’Anno Accademico 2023-2024 di Intrecci, scuola di alta formazione per la Sala e l’Accoglienza, svoltasi a Castiglione in Teverina, il 9 ottobre, presso il Campus fondato da Dominga, Marta e Enrica Cotarella.   

Alla presenza del Consigliere del Lazio Daniele Sabatini, dell’On. Mauro Rotelli, Presidente della VIII Commissione della Camera del Deputati e dei Sindaci del territorio, gli Assessori all’Agricoltura della Regione Lazio Giancarlo Righini e della Regione Umbria Roberto Morroni, il Capo di Gabinetto del Ministero del lavoro, Mauro Nori e il Commissario straordinario dell’Arsial, Massimiliano Raffa hanno sottolineato la rinnovata attenzione delle istituzioni verso settori per troppo tempo ritenuti secondari. Una centralità che Silvio Moretti, responsabile dell’Area Relazioni Industriali di Fipe e Danila Milioni, responsabile di Fipe Confcommercio Lazio Nord hanno rimarcato in modo inequivoco.

Molto significative le testimonianze di Alessandro Pipero, patron del Ristorante Pipero, Matteo Zappile, Restaurant Manager del Ristorante il Pagliaccio, Mariella Caputo, Vice Presidente di Ambasciatori del Gusto e Paolo Marchi, fondatore e amministratore di Identità Golose: un osservatorio privilegiato su quello che accade in una sala, nel difficile e bellissimo rapporto fra la cucina e i clienti e sulle esigenze di un mondo sempre più importante. Il Made in Italy di qualità è oggetto di un grande cambiamento e di un forte sviluppo. Ed è sempre più forte l’esigenza di personale qualificato in grado di gestire i diversi aspetti dell’ospitalità. Una sfida che coinvolge tutti: le scuole, le istituzioni, le imprese, le associazioni di rappresentanza, i produttori di materie prime.

Marta Cotarella, Fondatrice e Direttrice dell’Accademia, insieme a Chiara Riccardi, hanno  raccontato la risposta di Intrecci: 6 mesi di formazione intensiva, residenziale, ricchissima di esperienze sul campo e 6 mesi di stage nei più importanti ristoranti ed hotel nazionali e internazionali: un Intreccio di “Sapere”, “Saper fare” e “Saper essere” che permette ai ragazzi di lavorare molto sulle competenze tecniche e su quelle comportamentali, sempre più importanti in tutti i mestieri ma indispensabili nelle professioni dove la qualità della relazione fa la differenza. Non potevano mancare le toccanti testimonianze degli ex studenti di Intrecci che hanno raccontato la loro esperienza nel mondo della ristorazione di qualità.

Tanti i giovani presenti insieme ai loro insegnanti e ai dirigenti scolastici di numerosi Istituti Alberghieri provenienti da tutta Italia: Orvieto, Fabro, Fiuggi, Firenze, Assisi, Anzio, Treviso e Roma. E molto partecipata la tavola rotonda finale con i rappresentanti di alcune delle imprese e delle organizzazioni partner dell’Accademia: Paolo Melone, Senior Director Coordinamento Marketing e Business Development Imprese Intesa Sanpaolo, Matteo Biagini, Marketing Manager di Bonifiche Ferraresi, Mario Rossi, Direttore di Coldiretti Umbria, Alessandro Piccioni, Marketing manager di Farchioni, Olga Urbani Presidente di Urbani Tartufi,  Elena Zottig Communication manager di Illycaffè, Manuel Lombardi, titolare de Le Campestre e Arianna Guerrini in rappresentanza di Ginori 1735. Un confronto che ha confermato il grande interesse del mondo imprenditoriale nel voler sostenere la formazione di qualità che l’Accademia Intrecci si è posta come obiettivo imprescindibile.

Al termine dell’incontro, lo chef Andrea Astolfi del Convivial Tuscania ha allietato gli ospiti nel ristorante didattico di Intrecci, con un menù a base di prodotti del territorio e materie prime di qualità e il servizio curato, per l’appunto, dai 25 studenti di Intrecci 7.0 che termineranno il loro percorso nel 2024.  

Una mattinata particolarmente intensa, moderata da Ruggero Parrotto, Direttore della Fondazione Cotarella e terminata con i saluti finali di Riccardo, Dominga e Marta Cotarella.




Cacao che passione!, al via la seconda edizione del laboratorio di Maurizio Di Mario per Unitre

Un successo travolgente, quello colto da “Cioccolato, che passione!”, il laboratorio dedicato al cibo degli dei che lo chef e maestro pasticciere Maurizio Di Mario ha tenuto, a partire dallo scorso mese di febbraio, all’interno del calendario Unitre. Tanto entusiastico da farne riproporre all’Università delle Tre Età di Orvieto una nuova edizione, grazie alla gentilissima disponibilità di Di Mario, per accontentare quanti non riuscirono ad entrare nel primo gruppo di allievi. La formula stabilita per questa replica consiste in un pomeriggio intero nel quale concentrare gli aspetti peculiari che caratterizzano il mondo del cacao e dei suoi derivati: giovedì 11 maggio, a partire dalle ore 15, presso il “Labirinto di Adriano” in Orvieto (via della Pace, 26/36).
La nuova esperienza cultural-gastronomica, in cui Di Mario mescolerà sapientemente elementi teorici e pratici coinvolgendo i cinque sensi dei partecipanti, è riservata ad un numero massimo di 20 associati Unitre che, ovviamente, non abbiano frequentato la precedente edizione.
Informazioni e prenotazioni al 3389514859 (Prof.ssa Fabrizia Mencarelli).




Il 7 maggio per la Giornata della Lentezza sulla via Francigena e del Gusto in Tuscia “il paniere del pellegrino”

Domenica 7 maggio in occasione della Giornata della Lentezza la DMO Via Francigena e le Vie del Gusto in Tuscia (capofila Comune di Acquapendente) renderà disponibile sul sito www.tusciadavivere.it il packaging eco sostenibile “Paniere del Pellegrino” curato in parte nel design dall’arista artigiana viterbese Roberta Pietrini.  Obiettivo è mettere a disposizione del pellegrino quatto “soluzioni” per affrontare il viaggio senza produrre rifiuti e nel rispetto dell’ecosistema circostante. Utile anche e soprattutto a scoprire le ricchezze del territorio e le materie prime di 21 borghi della Tuscia coordinati in un “unicum” di valorizzazione territoriale targata PromoTuscia (Dottoressa Ivana Pagliara). Nato dal binomio tra la Promo ed il Politecnico di Milano, sarà disponibile in quattro versioni in forma e formato fibra naturale: si parte dalla borsa telo da picnic, per passare alla borsa mappa della Via Francigena e terminare con i più classici contenitori da viaggio. All’interno dei formati cereali, ortofrutta e legumi (come la lenticchia di Onano e l’aglio rosso di Proceno), oli e vini (l’olio di Canino Dop, il vino aleatico di Gradoli), e anche dolci, creme e conserve (come i tozzetti del viterbese e la Nellina crema di Nocciole).

Il Paniere Pellegrino sarà disponibile anche nei punti informativi lungo la Via Francigena (Acquapendente presso Torre Julia de Jacopo ubicata di fronte alla Basilica Concattedrale del Santo Sepolcro).




Il 12 aprile a “lo Scalo Hub” Enotekne, l’arte del vino dalla protostoria fino a oggi

Mercoledì 12 aprile alle 18,30 a “Lo Scalo” Community Hub, prenderà il via “Dulcis Aqua”, il breve ciclo di aperitivi culturali con il quale le associazioni culturali “Il Giglio” di Corbara e “Vitis Sapientiae” di Castiglione in Teverina intendono riproporre all’attenzione dell’opinione pubblica i progetti di ricerca e di valorizzazione del sito archeologico di Pagliano, importante insediamento portuale ubicato alla confluenza tra Paglia e Tevere, “sulle vie dell’acqua tra Etruria e Roma”. Con apparente paradosso, il primo appuntamento di “Dulcis Aqua” è intitolato “Enotekne. L’arte del vino dalla protostoria fino ad oggi”, proprio per porre in evidenza una delle tipiche produzioni locali che, in età classica, da Pagliano giungevano a Roma attraverso la via fluviale.

Alla breve presentazione del progetto e del programma della serata farà seguito l’intervento di Pietro Tamburini, archeologo, già direttore del Museo Territoriale del Lago di Bolsena, su “Il vino più antico del territorio volsiniese”. Sarà poi la volta di Benedetta Cosimi, archeologa, presidente di “Vitis Sapientiae”, che tratterà di “Scrivere il vino. La produzione attraverso le fonti scritte latine”. Alessandro Trapassi, archeologo, già tutor delle campagne di scavo e ricerca archeologica condotte a Pagliano dalla Scuola di Etruscologia e Archeologia dell’Italia Antica, compirà quindi un excursus “Dall’anfora alla damigiana. Evoluzione delle forme vinarie”. La serata si concluderà in modo appropriato con l’intervento curato dalla Cantina Castello di Corbara che, nell’illustrare l’attualità nella tecnica e nell’arte vinaria, introdurrà il pubblico alla degustazione. Il ricavato dell’aperitivo, al netto delle spese, andrà a sostenere i progetti di studio e ricerca su Pagliano. L’ingresso è libero.

Alla luce degli studi finora compiuti, si può affermare che a Pagliano si sviluppò un importante insediamento portuale di epoca romana che, in base allo studio preliminare delle monete e degli altri reperti ritrovati negli scavi di fine Ottocento e, di recente, nelle indagini effettuate dalla Soprintendenza Archeologica dell’Umbria e dalla Scuola di Etruscologia e Archeologia dell’Italia Antica, sembra essere stato attivo agli inizi del I secolo a.C. fino all’intero arco del IV secolo d.C.. Quest’area ha svolto, sin dall’epoca molto antica, la funzione di centro di raccolta e smercio di prodotti e manufatti provenienti dall’Etruria interna e dai centri produttivi limitrofi. Qui venivano non solo imbarcate merci per Roma, ma anche prodotti agricoli del territorio orvietano, come olio, vino e grano, insieme a manufatti ceramici e laterizi.




Tutti i premiati per la 16ma edizione del Concorso delle Pizze di Pasqua

Sabato scorso si è concluso con grande successo il Concorso delle Pizze di Pasqua orvietane giunto alla sua 16ma edizione. Sono stati tre giorni intensi con la consegna da parte dei concorrenti, tutti rigorosamente non professionisti, il giudizio da parte della giuria che per tutto il pomeriggio di venerdì 31 marzo ha assaggiato e completato la griglia di giudizio. Il sabato conclusivo è iniziato con una lezione-dialogo su lieviti e paste madri condotta da Maurizio Di Mario (Pasticceria Adriano) e Francesco Notazio (Pasticceria Montanucci); una bella esperienza con tante curiosità soddisfatte dai due protagonisti. Poi alla “Sala di Tonino” gentilmente messa a disposizione dal parroco di Sant’Andrea, don Luca Conticelli, sono tornate le vere protagoniste, le Pizze di Pasqua dolci e salate, 12 le prime 7 le seconde. La giuria ha votato per le pizze dolci: Valentina Tordi, Allegrida Ricci e Gabriele Meniconi; per le pizze salate: Loredana Biffarino, Elena Papa e Giampaolo Bonuso.

Il Club Amici della Stampa ringrazia tutti coloro che ci hanno aiutato in questa avventura simpatica, divertente e importante perché mantiene viva la tradizione. Durante la giornata conclusiva c’è stata anche una piccola lotteria-sottoscrizione con parte dell’incasso che verrà devoluto a OCC, Orvieto Contro il Cancro.

Presente, per l’Amministrazione Comunale, l’assessore Piergiorgio Pizzo. Sentito il ringraziamento agli sponsor e chi ha contribuito alla riuscita dell’iniziativa. In particolare ricordiamo la Famiglia Cotarella, Caffè Montanucci, L’Officina del Gelato, Il Labirinto di Adriano, Too Italy, Alkimye, LC Ottica, “Pozzo della Cava” di Marco Sciarra, Libreria Valente, Norcineria Oreto.

Ora per tutti appuntamento al prossimo anno con tante novità che vi sveleremo nel corso dei prossimi mesi.




Concorso delle Pizze di Pasqua orvietane, tutti i dettagli per partecipare e “assaggiare”

“Avete cominciato a preparare gli ingredienti? I forni sono tutti funzionanti?” Alessandro Li Donni, presidente dell’associazione “Club Amici della Stampa” torna a lanciare l’appello a partecipare alla  XVI edizione il Concorso delle Pizze di Pasqua orvietane. “La XVI edizione del Concorso delle Pizze di Pasqua orvietane, in questa edizione – continua il presidente – è dedicata esclusivamente ai prodotti ‘amatoriali’ e a chi, nelle proprie cucine orvietane ogni anno, ormai per tradizione, ha piacere a creare la propria pizza di Pasqua”. L’evento vede la collaborazione di Slow Food Orvieto e dell’associazione Gastrosofia. A giudicare le pizze saranno alcuni dei professionisti della pasticceria orvietana, che insieme al resto dei “giurati”, tra cui anche alcuni soci del Club, anche quest’anno si impegneranno per eleggere la pizza più buona di tutte tra le salate e le dolci che vorranno partecipare.

La cerimonia di premiazione della Pizza salata e di quella dolce “più buona” si terrà sabato 1° aprile a Orvieto, “Sala di Tonino” (via Cipriano Manente, accanto alla Chiesa di Sant’Andrea) alle 19. Le Pizze potranno essere consegnate (si veda il regolamento allegato) giovedì 30 marzo dalle 10 alle 19 al Bar Montanucci. La giuria si riunirà per l’assaggio e le votazioni in seduta pubblica (si veda regolamento allegato) venerdì 31 marzo dalle 15 alle 19 al Bar Montanucci. Al termine della premiazione le pizze, tutte, saranno offerte in degustazione.
Inoltre, sempre sabato 1° aprile, dalle 16 alle 17, al Bar Montanucci, gli chef Maurizio Di Mario della Pasticceria “Adriano” e Francesco Notazio della Pasticceria “Montanucci” terranno una lezione gratuita dal titolo “Lieviti e Pasta Madre: difficoltà e benefici”. All’evento, con diritto di prelazione per i soci della associazione “Club Amici della Stampa”, potranno partecipare massimo 30 persone, con prenotazione obbligatoria.

16° Concorso delle Pizze di Pasqua orvietane
Associazione Club Amici della Stampa

REGOLAMENTO

COME PARTECIPARE :

Il Concorso, in questa edizione 2023, è riservato esclusivamente alle pizze amatoriali ed è diviso in due sezioni: “Pizze Dolci” e “Pizze Salate”.

E’ possibile partecipare sia per la categoria “Pizze Dolci” sia per la categoria “Pizze Salate”.

E’ possibile partecipare con una sola pizza per ciascuna categoria.

La pizza, o le pizze se si partecipa a entrambe le sezioni, deve essere intera e imbustata in materiale per alimenti trasparente, deve essere corredata dalla lista ingredienti usati (non occorre la grammatura, ma è indispensabile, pena l’esclusione, la lista), e non deve recare alcuna dicitura che possa far individuare la provenienza.
Ogni pizza al momento della consegna sarà contrassegnata da un numero identificativo, in una apposita lista sarà preso nota della corrispondenza della provenienza. Il/La partecipante non sarà messo a conoscenza del numero a lui/lei assegnato.

CONSEGNA delle PIZZE:

Recapitare le pizze presso il Bar Montanucci, a Orvieto, nella giornata di giovedì 30 marzo, dalle 10 alle 19.

GIURIA:

La Giuria, la cui composizione sarà annunciata nei prossimi giorni, si riunirà in seduta pubblica, venerdì’ 31 marzo presso il Bar Montanucci, a Orvieto. Sarà possibile osservare i lavori di giuria ma non sarà permesso intervenire in alcun modo, né assaggiare le pizze.

EVENTO COLLATERALE:

Sabato 1° aprile alle 16, e fino alle 17, al Bar Montanucci, in Corso Cavour XX, a Orvieto, gli chef Maurizio Di Mario della Pasticceria “Adriano” e Francesco Notazio della Pasticceria “Montanucci” terranno una lezione sui lieviti e pasta madre. La partecipazione è gratuita ma sottoposta a prenotazione (massimo 30 persone) con prelazione da parte dei soci dell’associazione Club Amici della Stampa.

PREMIAZIONE E DEGUSTAZIONE:

Le pizze vincitrici saranno premiate sabato 1° aprile alle 19, alla “Sala di Tonino” in via Cipriano Manente, (accanto alla Chiesa di Sant’Andrea), dopo la premiazione le pizze in concorso saranno offerte in degustazione.

Nel corso della premiazione e della degustazione sarà possibile iscriversi alla associazione e partecipare a una lotteria. Info e prenotazioni: clubamicistampa@gmail.com o
Monica Riccio 3474182090