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I positivi a Orvieto toccano quota 131 e aumentano i ricoverati anche in terapia intensiva

E’ arrivato l’aggiornamento quotidiano della dashboard regionale per quanto riguarda l’emergenza covid-19 e le novità non sono confortanti per la città di Orvieto.  Nelle ultime 24 ore i nuovi casi sono 7 per un totale di 131 positivi mentre non si registrano guariti.  I cittadini orvietani in isolamento contumaciale sono 127 alle 11,50 del 10 marzo, cioè 6 in più delle 24 ore precedenti.

In aumento anche i ricoveri, ora 4 e di questi 3 sono in terapia intensiva.  Rimane dunque molto alto il rapporto tra contagiati ogni 100 mila abitanti che ha indotto il sindaco Tardani a chiudere tutte le scuole di ogni ordine e grado.  Alla data del 9 marzo l’incidenza di contagiati per 100 mila abitanti era a orvieto di 292, con questi nuovi numeri si sta pericolosamente avvicinando a quota 300.




Il sindaco firma l’ordinanza, chiuse tutte le scuole, asili e nidi fino al 21 marzo. Incidenza di 261 contagiati su 100 mila abitanti

Al fine di fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19 il Sindaco di Orvieto, Roberta Tardani ha emesso l’ordinanza di sospensione di tutte le attività didattiche in presenza per tutte le scuole, statali o paritarie, di ogni ordine e grado nonché all’interno degli asili d’infanzia, nidi inclusi, pubblici e privati nel territorio del Comune di Orvieto da lunedì 8 al 21 marzo 2021.
Resta salva la possibilità di svolgere attività in presenza in ragione di mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali (secondo quanto previsto dal decreto del Ministro dell’Istruzione n. 89 del 7 agosto 2020 e dall’ordinanza del Ministro dell’Istruzione 134 del 9 ottobre 2020), garantendo comunque il collegamento on line con gli alunni della classe che sono in didattica digitale integrata.
Il provvedimento (ordinanza sindaco) si basa sul rapporto emesso il 6 marzo dal Servizio di Igiene Sanità Pubblica della ASL Umbria 2, nel quale si evidenzia che i dati relativi alla sorveglianza epidemiologica COVID-19 mostrano nelle ultime due settimane un rilevante aumento dei contagi nel Comune di Orvieto. “In particolare – spiega la nota della Asl – si sono osservati molti casi COVID (in gran parte asintomatici) nella popolazione scolastica, che ha costretto a porre in isolamento numerose classi di ogni ordine e grado, dal Nido alle Superiori. E’ pertanto evidente l’effetto di diffusione del contagio costituito dalla frequenza scolastica con successivi cluster familiari”.  Nella stessa nota viene comunicata l’incidenza settimanale (dati parziali) nel Comune di Orvieto dal 1 marzo al 5 marzo (settimana 1 –7 marzo) che risulta pari a 261 contagi per 100.000 abitanti, quindi già superiore al limite stabilito dall’ultimo DPCM del 2 marzo, di 250 contagi per 100.000 abitanti.   Sulla base di tali dati, di concerto con la ASL viene adottato il provvedimento di chiusura di tutte le Scuole e Nidi d’Infanzia presenti nel territorio comunale per un periodo di 14 giorni, in stretto adeguamento al DPCM del 2 marzo 2021 e all’ordinanza del Presidente della Giunta regionale del 5 marzo recante “Ulteriori misure per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID’, che dà atto della permanenza della nostra Regione nella cosiddetta ‘zona arancione’”.
“I dati sull’incidenza settimanale dei contagi nel nostro comune che ci sono stati comunicati dalla Asl Umbria 2 – commenta il Sindaco, Roberta Tardani – ci impongono misure più stringenti di contenimento del virus come stabilito dall’ultimo Dpcm del 2 marzo.  Abbiamo chiesto e ottenuto di anticipare i tempi di valutazione dei dati, solitamente analizzati il lunedì, per consentire alle scuole e alle famiglie di organizzarsi seppur con un giorno di anticipo.
Chiudere le scuole è un provvedimento doloroso, che so che comporta disagi come ritengo che la didattica in presenza rappresenti sicuramente un valore aggiunto per l’apprendimento e la socialità rispetto alla Dad. Ma questo, considerate le indicazioni del Dpcm entrato in vigore ieri e l’ordinanza della Regione Umbria, è al momento l’unico strumento e obbligo che abbiamo per contenere la diffusione del virus”.
“Proprio per i comprensibili disagi che comporterà – prosegue – mi appello al senso di responsabilità di tutti affinché la chiusura delle scuole non venga vanificata da comportamenti non responsabili, soprattutto da parte dei più giovani, come ci sono stati segnalati in questi giorni. I controlli saranno intensificati ma non possiamo essere h24 in tutte le zone della città e non possiamo certo entrare nelle case della gente. Allo stesso tempo questa ordinanza ha l’obiettivo di non compromettere il corretto svolgimento della campagna vaccinale in corso. Confidiamo quindi nella collaborazione che ha sempre contraddistinto la nostra comunità in questo lungo anno di condivisione e adattamento all’emergenza sanitaria”.



Orvieto, due asili privati chiusi e due classi in quarantena e in totale sono 88 i positivi al covid

Ad Orvieto abbiamo toccato quota 88 nuovi positivi, sembra di essere tornati a qualche mese fa.  Ora la “tecnica” di contagio del virus è cambiata, utilizza spesso come veicolo i bambini per poi contagiare anche interi nuclei familiari.  L’incidenza nelle scuole, in particolare asili ed elementari, inizia ad essere importante in Umbria così come in città.  Il sindaco, Roberta Tardani, durante il consiglio del 4 marzo ha indicato in 5 i bambini positivi sugli 88 casi totali con 3 ricoverati e di questi 2 in terapia intensiva.  Sempre Tardani conferma che “c’è una prevalenza di casi di tipo familiare”; tanto che un cluster è quello del carcere e sono attualmente chiusi due asili paritari, il “san Ludovico” nel centro storico e a Sferracavallo.  Sono in quarantena, poi una classe del biennio al liceo “Majorana” e una delle elementari di Sferracavallo.  Sono intanto scattati tutti i protocolli di tracciamento e di screening da parte del Distretto sanitario di Orvieto così come era già successo quando si sono evidenziati alcuni casi alle elementari di Orvieto Scalo.

Proprio per quanto riguarda il mondo scolastico sono iniziate e stanno andando avanti piuttosto celermente le vaccinazioni di tutto il personale scolastico, docente e non docente mentre dal prossimo 8 marzo inizieranno le somministrazioni dei vaccini per il personale del carcere a partire dagli agenti di polizia penitenziaria, poi sarà la volta del personale civile e infine dei detenuti.

 




Dal 7 marzo il punto vaccinale anticovd di Orvieto sarà a Bardano in via dei vasari. Ogni giorno somministrate 250 dosi

A partire da domenica 7 marzo, alle ore 8,30, sarà attivo il nuovo punto vaccinale anticovid del distretto sociosanitario di Orvieto dell’Azienda Usl Umbria 2 diretto dalla dottoressa Teresa Manuela Urbani che si trasferirà dall’ospedale “Santa Maria della Stella” alla struttura ex Lebole di via dei Vasari 13, in località Fontanelle di Bardano.  L’azienda Usl Umbria 2 invita pertanto gli assistiti già prenotati,  da domenica 7 marzo, per la seduta vaccinale, a recarsi nella nuova postazione di via dei Vasari, agevolmente raggiungibile grazie ad appositi cartelli stradali posizionati nelle principali vie di accesso.

Intanto a partire dal 2 marzo sono stati raddoppiati i turni di vaccinazione, ora in programma sette giorni su sette, dal lunedì al sabato mattina e pomeriggio dalle 8,30 alle 14 e dalle 14,30 alle 19 mentre la domenica dalle ore 8,30 alle 14, per la somministrazione delle dosi agli assistiti over 80 ed al personale docente degli istituti scolastici.  Tra vaccini BioNTech Pfizer e AstraZeneca vengono somministrate giornalmente ad Orvieto circa 250 dosi.




Covid, Orvieto 17 nuovi casi in un giorno per 74 positivi, a Fabro 16. In Umbria numeri ancora alti

I numeri della pandemia non si decidono a sterzare in maniera continua verso il basso.  Nelle ultime 24 ore su 3737 tamponi molecolari i positivi registrati sono stati 289 mentre i guariti sono stati 182.  In terapia intensiva si è scesi a 78 dai 79 del giorno precedente mentre i ricoveri sono stabili a 524.  I decessi hanno segnato un piccolo rallentamento con 6 vittime, una di queste a San Venanzo.  la curva è comunque in una fase di leggera discesa e già in molti chiedono un allentamento delle misure restrittive ma dalla Regione fanno sapere che è troppo presto “la situazione viene monitorata giorno per giorno ma serve molta cautela prima di allargare le maglie”.

Le notizie non sono molto confortanti dal territorio e in particolare da Orvieto e Fabro.  In solo 24 ore Orvieto ha fatto registrare un aumento dei nuovi positivi di 17 unità portando il totale a 74, un numero che riporta la memoria a ritroso nel tempo.  Anche il saldo dei ricoveri vede un piccolo incremento con 3 persone ospedalizzate e di queste due sono in terapia intensiva.  A Fabro si registrano 8 nuovi positivi in 24 ore secondo la dashboard che fotografa la situazione alle 11,37 circa del 2 marzo.  Il sindaco ha pubblicato un post FB in cui indica in 10 i nuovi positivi per un totale di 16 nel Comune.  Sempre il primo cittadino ha spiegato che “2 dei suddetti casi, riguardano l’Asilo Nido “Le Coccinelle” di Fabro Scalo, ragione per la quale, sono pronto a emettere ordinanza sindacale di chiusura della struttura”.




Un anno di covid in Umbria, la lettera di Massimo De Fino, dg della Usl Umbria 2

Oggi è il 28 febbraio. È trascorso un anno esatto dal primo caso di positività al Covid-19 nel nostro territorio. Un anno che ha cambiato profondamente la nostra vita e quella dei nostri cari.  Veniamo da settimane difficili, che hanno messo a dura prova la tenuta della rete ospedaliera e delle attività del territorio e che hanno richiesto un ulteriore sforzo straordinario ai nostri professionisti in prima linea nella lotta al virus.  L’alta incidenza dei contagi registrata in provincia di Perugia, la necessità di istituire la zona rossa che sta dando i primi risultati, la diffusione di varianti del virus, hanno caratterizzato le ultime settimane e la situazione particolarmente critica e delicata ha generato stress, fatica, frustrazione, sofferenza, a volte paura di non farcela ma anche grande forza, coraggio, resilienza.  Malgrado ciò dobbiamo guardare con grande speranza e fiducia ai prossimi giorni, dobbiamo voltare pagina per focalizzare i nostri sforzi e la nostra attenzione sugli elementi nuovi che rendono la luce sempre più intensa in fondo al tunnel.

I progressi della scienza e della ricerca ci permettono oggi, rispetto ad un anno fa, di avere l’arma potente dei vaccini. Si stanno compiendo passi in avanti significativi nelle terapie che contrastano l’infiammazione, siamo più preparati ed attrezzati, nei territori e negli ospedali, per gestire l’emergenza sanitaria, prestare cure e assistenza adeguate, salvare vite umane. Abbiamo allestito nelle città un’organizzazione puntuale che ci permette di spingere sull’acceleratore con la somministrazione delle dosi vaccinali.  Entro l’inizio dell’estate avremo coperto una fascia ampia di popolazione che, spero, ci consentirà di avvicinarci all’azzeramento dei contagi, al contrasto efficace della diffusione delle varianti più insidiose, nonché ad un livello di immunizzazione in grado di sconfiggere definitivamente il virus e restituire una vita normale alle nostre comunità e alle nostre famiglie.

Ancora una volta vorrei ringraziare tutti voi, cari amici e colleghi che siete al lavoro anche in questo giorno festivo e tutti gli operatori sanitari che si trovano in trincea ad affrontare questa sfida, i professionisti del servizio di emergenza 118, dei reparti ospedalieri, dei servizi territoriali e domiciliari, del servizio di prevenzione, di contact tracing, della sorveglianza sanitaria. Un sincero apprezzamento va al lavoro dei medici di medicina generale, del servizio di continuità assistenziale e dei pediatri di libera scelta, da estendere a tutto il personale dell’Azienda Usl Umbria 2 tecnico e amministrativo.  Esprimo ammirazione per la solidarietà, la sensibilità, lo spirito di sacrificio, il coraggio e il senso civico dimostrato da tutti voi.   Un ringraziamento all’istituzione regionale, alla presidente Donatella Tesei, all’assessore Luca Coletto, alla direzione regionale, alla task force, alle forze dell’ordine e militari che stanno affrontando con determinazione questa fase difficile e supportano con vicinanza e condivisione il nostro duro lavoro nei territori.

Grazie ai sindaci, alle istituzioni locali, agli imprenditori, alle realtà economiche e produttive della nostra regione, al mondo dell’associazionismo ben presente nel nostro territorio, sempre vicini e solidali nei confronti dei nostri sanitari e professionisti.

Grazie a tutti i cittadini, costretti come tutti noi in una situazione di disagio, ai quali chiediamo di tener duro e continuare a rispettare rigorosamente le misure anticontagio.

Grazie alle forze sociali e alle organizzazioni sindacali, nei confronti delle quali c’è massimo rispetto e massima attenzione per le proposte, le sollecitazioni e le critiche che ci aiutano a comprendere, a crescere, a fare nostre ed affrontare insieme le difficoltà presenti negli ospedali, nella rete di assistenza distrettuale e nei territori.

Il rilancio di un’azione forte e condivisa fondata su un dialogo franco e costante e un confronto forse serrato ma propositivo e costruttivo sono punti irrinunciabili ai quali la direzione dell’Azienda Usl Umbria 2 non solo non intende sottrarsi ma che fa propri e si impegna a condurre in tutte le sedi.  L’unità di intenti e la condivisione delle scelte sono elementi fondamentali per superare questa fase difficile e vincere la sfida comune contro il virus.

Ce la dobbiamo fare, ce la faremo. Presto.

 

Massimo De Fino

Direttore Generale Azienda Usl Umbria 2




Si allarga il cluster nel carcere, siamo a quota 28 positivi. A Orvieto 6 in più in un giorno, e siamo a 46

Si allarga il cluster del carcere di Orvieto.  A quanto ci risulta, anche dopo aver avuto conferma indiretta, quindi non ufficiale, ora sono 14 detenuti e altrettanti agenti di polizia penitenziaria, due impiegati civi dell’amministrazione e un medico.  Se domenica 21, quando sempre da orvietolife avevamo anticipato i contagi, i positivi sembravano essere sotto controllo, ora sembrerebbe, ma non ne abbiamo conferma ufficiale, che anche all’interno dei nuclei familiari si stiano riscontrando dei casi.

Intanto secondo l’aggiornamento quotidiano della dashboard regionale, a Orvieto sono 46 gli attualmente positivi con un aumento di 6 unità nella ultime 24 ore.




Accelerazione nel piano vaccinale, via alle prenotazioni per docenti e non, forze dell’ordine, ultraottantenni e partono anche le domiciliari

Si amplia la platea dei cittadini umbri che possono prenotare la vaccinazione. La Regione ha infatti comunicato tempi e modalità di prenotazione per il personale della scuola, le forze dell’ordine, i volontari, gli ultra-ottantenni che ancora non avevano potuto accedere alla vaccinazione.

Il personale docente e non docente della scuola statale, dal 24 febbraio alle ore 8.30, potrà prenotarsi direttamente tramite il portale https://vaccinocovid.regione.umbria.it/cup/ e presso le farmacie.  Chi ha attivato la App IO riceverà la notifica per l’adesione alla campagna. La loro vaccinazione, con vaccino Astrazeneca, riservato ai soggetti di età compresa tra i 18 e i 54 anni senza patologie, inizierà sabato 27 febbraio e proseguirà per tutto il mese di marzo.

Per la prenotazione del personale universitario, verranno adottate procedure specifiche in accordo con l’Ateneo di Perugia che saranno comunicate a breve.

Il personale docente e non docente della scuola non statale potrà prenotarsi successivamente, non appena verranno comunicati alla Regione gli elenchi ufficiali. Tali soggetti riceveranno una mail con le istruzioni per l’adesione, oltre alla notifica sulla App IO, per chi l’ha scaricata.

Per quanto riguarda i cittadini, nati da febbraio a dicembre 1941, nel 1939 e negli anni precedenti potranno prenotare la vaccinazione a partire da giovedì 25 febbraio alle ore 8.30. La loro vaccinazione, con vaccino Pfizer, inizierà lunedì 1 marzo e proseguirà nei mesi di aprile e maggio.

Per tutti i soggetti sopraelencati le modalità di prenotazione sono le stesse già comunicate: tramite il portale https://vaccinocovid.regione.umbria.it/cup/ e presso le farmacie.

Il personale delle Forze dell’Ordine, Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza e gli altri corpi, inizieranno la vaccinazione questa settimana e verranno contattati dai rispettivi referenti.

Da lunedì primo marzo inoltre, i medici di medicina generale cominceranno le vaccinazioni a domicilio dei cittadini ultraottantenni impossibilitati a recarsi presso i punti vaccinali. Per questa fascia della popolazione non è necessaria la prenotazione, in quanto coloro che vi rientrano, saranno contattati direttamente dal medico.

I punti vaccinali territoriali sono consultabili sul sito https://emergenzacoronavirus.regione.umbria.it/




Umbria arancione, nelle zone rosse sospesi laboratori scolastici e corsi di formazione solo a distanza. Amelia torna arancione

Alla luce di un andamento della curva dei contagi che non presenta ancora una stabilizzazione discendente, e nella volontà di ispirare l’azione amministrativa al principio di massima precauzione, nonché al fine di portare il periodo di osservazione dei fenomeni epidemiologici almeno a 21 giorni rispetto alle misure restrittive assunte, la Regione Umbria ha deciso di prolungare per una settimana le ordinanze n.16 del 12 febbraio e n. 14 del 6 febbraio che contengono misure valide sia per tutto il territorio regionale, sia alcune specifiche per la provincia di Perugia e San Venanzo.  Amelia, infatti, dal 19 febbraio non sarà più compresa nella così detta “zona rossa”.

“È necessario – afferma la presidente della Regione, Donatella Tesei – prolungare per una ulteriore settimana le ordinanze in scadenza il 21 febbraio, per poter valutare e apprezzare i risultati delle misure restrittive fin qui adottate. Capisco bene il sacrificio a cui sono chiamati gli umbri. Già da giovedì 18, dopo averne parlato in settimana anche con il ministro della Salute Speranza, ho inviato una seconda lettera al Governo per chiedere nuovamente che siano riconosciuti i ristori per le imprese e gli aiuti alle famiglie residenti delle zone in cui abbiamo applicato le misure maggiormente restrittive, in aggiunta a quanto già stanziato dalla Regione”.

L’ordinanza di proroga, decisa anche a seguito del parere del Comitato tecnico scientifico e sentito il ministro della Salute, contiene anche alcuni nuovi provvedimenti che nello specifico riguardano, per il territorio della provincia di Perugia e San Venanzo: la sospensione delle attività di laboratorio nelle scuole secondarie di secondo grado e nei corsi leFP (resta salva la possibilità per ogni ordine e grado di svolgere attività in presenza qualora sia necessario mantenere una relazione educativa con alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali) e l’obbligo di svolgimento in modalità telematica a distanza per i corsi di formazione pubblici e privati approvati o autorizzati dalla Regione Umbria e da Arpal. Infine, per quanto attiene alla caccia, considerato il ruolo di interesse pubblico che svolge l’attività venatoria in termini di controllo e abbattimento della fauna selvatica, nonché il fatto che la caccia di selezione si svolge in maniera individuale, è permesso, evitando assembramenti, lo spostamento al di fuori del proprio territorio comunale al fine di svolgere tale attività.

Il provvedimento sarà suscettibile di modifiche in ragione dell’eventuale mutamento delle condizioni epidemiologiche ad esito delle attività di sorveglianza e monitoraggio appositamente implementate.




Il TAR del Lazio, i centri estetici possono lavorare anche nelle zone “rosse”, riapertura immediata anche in Umbria

Tutti i centri estetici situati nei comuni umbri ricompresi nella “zona rossa” possono riprendere sin da ora la loro attività, in quanto equiparati alle altre attività previste per “i servizi alla persona” che possono essere svolte, sulla base del Dpcm del 14 gennaio scorso. È quanto ha stabilito una sentenza emessa il 16 febbraio dal Tribunale amministrativo del Lazio, in accoglimento di uno specifico ricorso presentato da un centro estetico laziale.  Con una lettera, la Regione Umbria ha inviato copia della relativa sentenza del Tar del Lazio alle Prefetture di Perugia e Terni, all’Anci Umbria, alle Province di Perugia e Terni, a tutti i Comuni della provincia di Perugia ed a quelli di Amelia e San Venanzo ed alla Camera di Commercio regionale.

Nella lettera si richiama la sentenza che ha annullato il punto del Dpcm del 14 gennaio 2021 nella parte in cui escludeva gli “estetisti” dai servizi alla persona erogabili in “zona rossa”, e si specifica che “con decorrenza immediata anche nei Comuni umbri individuati con le ordinanze 14 e 16 del 2021 quali territori caratterizzati da uno scenario di contagio COVID di massima gravità e da un livello di rischio alto, i centri estetici possono prestare i propri servizi alla persona”.