“Un mese, un’offerta, un sacerdote”, La sperimentazione è stata un successo nelle Parrocchie di Sant’Andrea, San Domenico e Sferracavallo

In questi due anni molto difficili per l’Italia e per l’Umbria la Chiesa Cattolica è stata vicina alla popolazione con i fondi straordinari messi a disposizione dalla CEI per aiutare le famiglie in difficoltà per la pandemia e soprattutto per la mancanza di lavoro. Anche al suo interno è stata avviata una sperimentazione molto interessante riguardante le cosiddette offerte liberali per il clero.  La Diocesi di Orvieto-Todi ha avuto risultati molto sopra le attese e questo l’ha portata al centro dell’attenzione anche a livello nazionale.  L’iniziativa “Un mese, un’offerta, un sacerdote” invitava i fedeli di ogni parrocchia a contribuire al sostegno del proprio parroco.  Ogni mese la CEI “paga” mille euro ai propri parroci e l’idea era quella di rendere responsabile la comunità, nella massima trasparenza, del sostentamento del proprio parroco.  Operazione riuscita pienamente in particolare nella Parrocchia di Sant’Andrea, con quella di San Domenico e di Sferracavallo che hanno raccolto poco più di 3 mila euro

Questa operazione ha permesso di liberare ulteriori e importanti risorse da destinare a realtà in sofferenza per il perdurare della crisi.  Il dato è emerso durante la presentazione del “Rendiconto delle somme derivanti dall’8xMille delle Diocesi Umbre dell’anno 2020” con le diocesi umbre che in totale hanno ricevuto oltre 26,3 milioni di euro nel 2020 contro i poco più dei 24 dell’anno precedente.




Per “Orvieto in Fiore” del 2022 il tema scelto è “Francesco e il coronavirus”

Nel caldo e accogliente grembo dell’aula magna del Liceo Artistico di Orvieto, si è tenuto venerdì 4 febbraio, giornata mondiale della fratellanza, l’incontro introduttivo al tema delle infiorate per la realizzazione dei bozzetti. Con questa iniziativa sono stati ufficialmente avviate le attività per la 10^ edizione di “Orvieto in Fiore”, che auspichiamo, per il 2022, possa essere realizzata nel suo tradizionale format, anche grazie al consueto sostegno dell’Opera del Duomo, della Fondazione Cassa di risparmio e del Comune di Orvieto.

Il presidente Leonardo Mariani e il direttivo del Comitato Cittadino dei Quartieri ritengono che la crescita del progetto infiorate possa proseguire seguendo il percorso iniziato ormai anni fa e che ha come filo conduttore le riflessioni e le iniziative di Papa Francesco, che illuminano la via da seguire per un futuro sostenibile e un corretto rapporto con il nostro ambiente e con gli altri.
Ci è sembrato particolarmente in tema il progetto “Francesco e il Coronavirus”, promosso dal Sacro Convento di Assisi e dall’organizzazione delle Scuole di Pace, come atto piccolo atto concreto ma significativo per creare un legame fra Orvieto e Assisi e tra la Palombella e l’organizzazione della Marcia della Pace.

“Francesco e il Coronavirus” è una proposta didattica originale, tesa ad aiutare le giovani generazioni a riflettere sull’esperienza della pandemia che ancora stiamo vivendo, mettendola a confronto con tre momenti vissuti da San Francesco d’Assisi all’età di vent’anni: la prigionia (il tempo del confinamento); la malattia e la crisi (il tempo della malattia, dell’incertezza e della crisi); il cambiamento (il tempo della ripartenza, del cambiamento e della ricostruzione), per creare un ambiente di fraternità. Presentata questa opportunità a S.E. Mons. Gualtiero Sigismondi, questi ci ha incoraggiato a cercare contatti con i referenti, che, dopo essere stati edotti sullo spirito e sui contenuti della nostra iniziativa, con semplicità e generosità, si sono resi disponibili a organizzare un laboratorio sul tema.

I ragazzi delle classi 2A, 2B, 2C, 3C e 3D, coordinati dalle docenti Dorella Colonnelli, Sabrina Moretti, Daniela Torsello e Silvia Valentini, alla presenza della dirigente scolastica prof.ssa Cristiana Casaburo, hanno incontrato, insieme a Armando Fratini, vicepresidente del Comitato: Monsignor Gualtiero Sigismondi, Vescovo della Diocesi di Orvieto-Todi; Flavio Lotti, coordinatore della Tavola della Pace, e Padre Simone Tenuti, responsabile del Centro Francescano Giovani ad Assisi. Questi ultimi hanno portato il loro contributo, proponendo un’originale lettura dell’esperienza vissuta dal giovane Francesco d’Assisi: prigionia-crisi-cambiamento, che, nel tempo del coronavirus, ci propone la riflessione, il ripensamento, il cambio di sguardo sulla realtà e un percorso di trasformazione anche interiore.

Essenziale e profondo l’intervento di Monsignor Sigismondi, che ha invitato a riflettere sulle tre parole che descrivono San Francesco: “semplice, umile, libero”, sottolineando come la libertà sia il frutto dell’incontro tra l’essere semplici e l’essere umili.
La pandemia ha anche messo in evidenza quanto siano importanti i rapporti umani, le relazioni e i comportamenti personali di ciascuno, la consapevolezza, l’assunzione di responsabilità, il rispetto reciproco, la cura reciproca, la solidarietà la vicinanza, la collaborazione a tutti i livelli. Ed è proprio sul tema delle relazioni che i nostri giovani artisti rifletteranno e realizzeranno i bozzetti, tra i quali verranno selezionati quelli che, tradotti nelle infiorate, abbelliranno, con i colori dei quartieri, l’interno di chiese e palazzi della nostra città.

Fonte: Comitato Cittadino dei Quartieri




Don Luca Conticelli, “è stata un successo la sperimentazione della CEI sulle offerte liberali al clero”

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Il mese di novembre è stato un periodo di sperimentazione per alcune parrocchie della diocesi di Orvieto-Todi. La CEI ha infatti indicato un nuovo modello di offerta liberale per il clero basato sulla comunità. In pratica i fedeli della parrocchia si “sono presi in carico” il loro sacerdote. L’obiettivo era quello di offrirgli una vita dignitosa e “far risparmiare” alla CEI la quota mensile dedicata ai sacerdoti per poter, così dirottare quei soldi verso altre esigenze, in primis l’aiuto alle famiglie.

Don Luca Conticelli, responsabile diocesano dell’8 per mille, ha accolto fin da subito con entusiasmo questa sperimentazione anche nelle Parrocchie che guida, a partire da Sant’Andrea per arrivare a San Domenico. Il risultato è stato lusinghiero e oltre ogni più rosea attesa, segno che la responsabilizzazione della comunità tutta ha dato i frutti sperati.




“Sostieni il tuo parroco”, una piccola, grande sfida della Cei. La comunità provvede al “suo” sacerdote

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Per tutto il mese di novembre all’interno delle parrocchie di Sant’Andrea, San Domenico e San Pietro Parenzo i fedeli troveranno una scatola e delle buste. E’ frutto di una sperimentazione, o forse sarebbe meglio chiamarla piccola sfida, avviata dalla Cei che punta al sostentamento diretto del parroco da parte della propria comunità.

Don Luca Conticelli, responsabile diocesano dell’8 per mille, sottolinea l’importanza di quest’iniziativa che andrà avanti per l’intero mese di novembre, “la comunità s’impegna con il parroco e il parroco, a sua volta, fa altrettanto con i parrocchiani, con la comunità che così potrà controllare in ogni momento come vengono utilizzati i propri soldi. Troppe volte sono avvenuti fatti deplorevoli, così la comunità sarà direttamente coinvolta nella vita della parrocchia”.




Il vescovo Gualtiero Sigismondi apre i corsi della scuola diocesana di teologia

Nel pomeriggio del 22 settembre, ha avuto inizio la Scuola diocesana di Teologia, un’esperienza già consolidata nel passato e che quest’anno si è deciso di riprendere su suggerimento del Vescovo, il quale ha sempre sottolineato l’importanza e la priorità della formazione a tutti i livelli. Una preziosa opportunità formativa, proposta ora con una formula nuova, anche alla luce di quanto vissuto nel particolare periodo del Covid-19, utilizzando le moderne piattaforme per videoconferenze.

Numerosi gli iscritti, alcuni collegatisi dalla propria abitazione ed altri riunitisi nelle “sale di comunità”, ben dieci, allestite nelle diverse zone del territorio di Orvieto-Todi; occasione quest’ultima per partecipare insieme e dare all’iniziativa quel carattere diocesano che le è proprio.

Il primo incontro è iniziato alle ore 18,00 con un momento di preghiera e la prolusione di Mons. Gualtiero Sigismondi. A seguire la presentazione dei corsi a cura di don Alessandro Fortunati, direttore dell’Ufficio Cultura della Diocesi, che ha poi risposto alle varie domande dei partecipanti.
Il tutto si è concluso con la benedizione impartita dal Vescovo.




GAL-TO e Comuni insieme per celebrare Perugino e Signorelli nel 2023, una grande occasione per i territori

Il 6 settembre a Città della Pieve è stato presentato il protocollo d’intesa tra il GAL Trasimeno-Orvietano, i Comuni di Città della Pieve, Cortona, Orvieto e Todi e le diocesi afferenti ai territori che sancisce la collaborazione tra i vari enti per le celebrazioni, nel 2023, dei 500 anni dalla morte di Cristoforo Vannucci detto il Perugino e di Luca Signorelli.  A coordinare la presentazione il conduttore televisivo Bruno Vespa che ha sottolineato la grande importanza della programmazione plaudendo gli Enti che hanno dato vita al protocollo d’intesa con grande anticipo sulla data della doppia importantissima celebrazione.  Sono intervenuti Gionni Moscetti e Francesca Caproni, rispettivamente presidente e direttore del GAL, la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, il senatore Luca Briziarelli, Laura Teza, docente all’Università degli Studi di Perugia, i sindaci delle città coinvolte, Fausto Risini, Antonino Ruggiano, Luciano Meoni e Roberta Tardani, Riccardo, Dominga, Enrica e Marta Cotarella, Ruggero Parrotto, della Fondazione Famiglia Cotarella.  La prima domanda di Vespa è stata per Luca Briziarelli, ideatore del progetto che ha spiegato come l’idea è nata per riuscire “a lavorare in sinergia tra territori di confine per sostenere l’offerta turistico-culturale e per riscoprire quell’Italia centrale che troppo spesso è schiacciata nel dibattito Nord/Sud

Bruno Vespa, Donatella Tesei (al centro), sen. Luca Briziarelli (a destra)

Anche la presidente Donatella Tesei, ha plaudito all’iniziativa e garantito il sostegno della Regione dell’Umbria al Protocollo, che parte nei tempi giusti e che si coordinerà anche con altri eventi ed iniziative che si realizzeranno nell’intero territorio Umbro. Ha assunto inoltre l’impegno a mantenere e far crescere i rapporti istituzionali con tutte le regioni del centro Italia. 

Del progetto è parte integrante e attiva il privato con la famiglia Cotarella e l’omonima FondazioneRiccardo Cotarella, in particolare ha voluto sottolineare che “la collaborazione tra pubblico e privato sicuramente andrà a creare un valore aggiunto e l’impegno in sinergia è la testimonianza della serietà dell’intero progetto”Dominga Cotarella si è concentrata in

Dominga Cotarella

particolare sui prossimi appuntamenti orvietani, “il programma Orvieto Città del Gusto e dell’Arte che si svolgerà dal 27 settembre al 3 ottobre rappresenta il primo e vero banco di prova del progetto e l’occasione per approfondire ulteriormente il protocollo d’intesa che abbiamo appena sottoscritto”.  Il GAL è il soggetto coordinatore, un ruolo di vitale importanza per l’intero progetto.  Sarà compito dell’ente andare a coinvolgere gli altri enti omologhi proprio per creare una rete di cooperazione interregionale che è la vera novità del progetto Perugino e Signorelli.  Tutti gli intervenuti, infatti, hanno insistito sulla necessità di superare le barriere dei “campanili” che troppo spesso hanno rallentato se non bloccato lo sviluppo in particolare del turismo e della promozione di ampio respiro di territori limitrofi ed omogenei per storia, cultura, prodotti enogastronici e non solo.  Il GAL ha una grande esperienza in questo campo e nel riuscire ad intercettare i programmi europei con i relativi finanziamenti ma soprattutto nel progettare oltre il territorio singolo ma andando a stabilire connessioni e contaminazioni tra aree confinanti promuovendone lo sviluppo e nuove partnership, anche tra privati e miste con il pubblico.

La serata si è conclusa invitando gli intervenuti all’evento di Orvieto e annunciando una prossima presentazione del progetto a Roma.




Il vescovo Sigismondi lascia Foligno per dedicarsi alla Diocesi di Orvieto-Todi

Per Monsignor Gualtiero Sigismondi, vescovo della Diocesi di Orvieto-Todi, sono giorni particolari quelli che sta vivendo. Il 29 giugno, infatti, è stato il 35° anniversario di sacerdozio e il 1° come vescovo della città di Orvieto. Ma le notizie non finiscono qui. Proprio lo scorso 26 giugno è arrivata la nomina del nuovo vescovo della Diocesi di Foligno, Mons. Domenico Sorrentino. Così ora Mons. Gualtiero Sigismondi potrà dedicarsi a tempo pieno alla Diocesi di Orvieto-Todi.

Dalla redazione di OrvietoLife i più sinceri auguri!!!!




Fino al 21 febbraio chiuso l’archivio della diocesi e quello parrocchiale di Sant’Andrea per la situazione pandemica

Per decisione del vescovo, considerati gli ultimi sviluppi della situazione pandemica soprattutto nel nostro territorio, la Curia di Orvieto rimarrà chiusa fino al 21 febbraio. Il termine ovviamente sarà soggetto all’evoluzione del virus.
Non sarà quindi possibile consultare l’Archivio, e chi avesse bisogno di altri servizi da richiedere in Curia può telefonare al numero 0763 341264 – Curia Orvieto.
Ci scusiamo con chi aveva già programmato di venire, ma la situazione ha suggerito questa decisione per tutti gli uffici.
Per le stesse ragioni, sarà chiuso anche l’Archivio parrocchiale di Sant’Andrea