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Grave incidente sulla A1 a 5 km da Orvieto. Un furgone si ribalta e perde la vita un 50enne di Caserta, altri 4 restano feriti

Ha 50, è originario di Caserta l’uomo che ha perso la vita in un incidente stradale avvenuto sulla A1 tra Attigliano e Orvieto in direzione nord. Erano circa le 17 del 18 gennaio quando un furgone, per cause che sono in corso di accertamento da parte della polizia stradale, si è ribaltato a 5 chilometri dal casello di Orvieto in direzione nord. Nel violento impatto ha perso la vita un uomo originario di Caserta e altri 4 occupanti del veicolo sono rimasti feriti. Sul posto sono intervenuti mezzi e personale della polizia stradale, dei vigili del fuoco del 118 e di Autostrade per l’Italia.

Per alcune ore il traffico è rimasto bloccato e l’autostrada in direzione nord è stata chiusa. Verso le 19 il tratto è stato riaperto e le lunghe code sono iniziate a defluire. Gli occupanti del veicolo erano diretti in Lombardia per lavoro, poi il furgone mentre si trovava sulla corsia di sorpasso si è ribaltato probabilmente per ke cattive condizioni meteo che c’erano nel tratto in quel momento.




Arrestato dai carabinieri nella zona di Lapone il rapinatore dell’Unicredit e recuperati i 30 mila euro

E’ durata solo poche ore la latitanza del presunto rapinatore della banca Unicredt a Orvieto Scalo.  Nel pomeriggio del 12 gennaio, infatti, alcuni cittadini hanno richiesto l’intervento delle forze dell’ordine perché un uomo si aggirava nell’area di Lapone alla ricerca della propria vettura.  Appena l’uomo ha visto i carabinieri intervenuti sul posto è fuggito lanciandosi in un roveto.  Raggiunto e bloccato dai militari è stato sottoposto a controlli approfonditi che hanno permesso di risalire all’uomo come autore della rapina della stessa mattina all’Unicredit di via Monte Peglia che aveva fruttato circa 30 mila euro.  La visione delle immagini delle telecamere, confrontate con l’uomo fermato non hanno lasciato alcun dubbio.  Addosso allo stesso fermato è stata ritrovata parte della somma rapinata mentre il resto del denaro è stato rinvenuto tra i rovi dove l’uomo si era lanciato nel tentativo di sfuggire ai carabinieri.

L’uomo, un 57enne di origini campane con un curriculum criminale di tutto rispetto (sul cui conto vige il principio di presunzione di innocenza), d’intesa con l’Autorità Giudiziaria è stato quindi sottoposto a fermo ed accusato di rapina e di violazione della legge sulle armi. Al termine delle formalità di rito è stato quindi accompagnato presso la Casa di reclusione di Terni a disposizione della magistratura. Gli indumenti e la mascherina utilizzati dall’uomo per la rapina nonché la somma rapinata sono stati sottoposti a sequestro dai militari.




Rapinatore entra all’Unicredit e minaccia i dipendenti con un coltello. Scappa con 30 mila euro

Giovedì mattina, poco dopo l’apertura, un uomo con il viso travisato da una mascherinae, secondo le prime testimonianze dall’accento marcatamente campano, è entrato nella filiale Unicredit di Orvieto Scalo armato di un coltello molto probabilmente con la lama in ceramica per non essere segnalato dal metal detector. Minacciando il direttore e i dipendenti con il coltello si è fatto consegnare circa 30 mila euro in contanti. Fuori ad attenderlo c’era probabilmente e si sono dati alla fuga con un’auto forse rubata in direzione dell’autostrada, che dista poco più di 1 km dalla banca.

Sono immediatamente scattate le indagini coordinate dal personale del commissariato di polizia di Orvieto supportati dal personale della Scientifica che ha iniziato con i rilievi e la visione delle registrazioni.

Fortunatamente, a parte il grande spavento, non si sono registrati feriti tra le persone coinvolte. Secondo le prime ipotesi si potrebbe trattare di “pendolari del crimine” che sono arrivati a Orvieto proprio per il colpo in banca e poi sono immediatamente fuggiti a bordo di un’auto in autostrada, magari cambiando il mezzo per rendere più difficoltosa ogni ricerca tramite le videocamere poste sia in via Costanzi che in Autostrada.

(notizia in aggiornamento)




Fermato dai carabinieri fornisce false generalità, scoperto anche grazie ai social network

Durante la notte tra l’11 e il 12 gennaio, una pattuglia dell’Aliquota Radiomobile del Comando Compagnia Carabinieri di Orvieto ha proceduto nel centro cittadino al controllo di un veicolo il cui conducente, alla vista della “gazzella”, ha effettuato una manovra improvvisa.  I militari hanno fermato il mezzo e la persona al volante ha dichiarato ai Carabinieri di non avere a seguito i documenti di riconoscimento e la patente e declinava le proprie generalità, ma con una incertezza tale da destare più di un sospetto ai militari che hanno deciso di procedere con ulteriori accertamenti.

Proprio durante il controllo, i carabinieri oltre alle interrogazioni in banca dati hanno verificato anche attraverso un noto social network se il nome fornito corrispondesse al volto del profilo social scoprendo l’inganno, l’uomo aveva infatti fornito generalità diverse (in realtà del fratello) poiché non era in possesso della patente di guida in quanto revocata.

L’uomo è stato quindi denunciato all’Autorità Giudiziaria di Terni per i reati di “false dichiarazioni sull’identità” e di “sostituzione di persona”; il veicolo è stato sottoposto a fermo amministrativo per tre mesi.




Picchia la moglie che rifiuta di prostituirsi, uomo arrestato dai carabinieri ad Attigliano

Nella tarda serata dell’8 gennaio i Carabinieri del Comando Stazione di Giove (TR) hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Terni, nei confronti di un uomo 45enne di origini nigeriane, residente ad Attigliano (TR) per il reato di “maltrattamenti contro familiari conviventi” (art. 572 c.p.).  I fatti contestati risalgono al novembre dello scorso anno allorquando alla Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Amelia arrivò la chiamata di una donna, 41enne di origini nigeriane anch’ella, che richiedeva un intervento per una lite in famiglia. Sul posto giunsero nell’immediatezza i militari della Stazione di Giove, competente per territorio, unitamente al personale del 118. In prima battuta la donna ha rifiutato il supporto dei sanitari.  Successivamente, però, confidandosi con i Carabinieri, ha raccontato che durante la lite è stata malmenata dal marito convivente perché ha rifiutato di prostituirsi, come invece lui voleva imporle.

Ha poi denunciato ulteriori maltrattamenti sempre subiti in precedenza. Un paio di settimane dopo, il G.I.P. del Tribunale di Terni ha emesso a carico dell’uomo un’ordinanza per l’applicazione della misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare, con contestuale divieto di avvicinamento alla persona offesa. La misura è stata prontamente notificata al nigeriano da parte dei Carabinieri di Giove che hanno provveduto al suo allontanamento dall’abitazione. L’uomo, però, noncurante di quanto imposto dal giudice, ha violato ripetutamente la misura assillando telefonicamente la donna e cercando di avvicinarla più volte quando lei si recava a lavoro per chiederle soldi e per essere riaccolto in casa, fino a quando, qualche giorno fa, l’ha spintonata violentemente colpendola sulle spalle.

Pertanto, visto il comportamento trasgressivo e inaffidabile dell’uomo, il Giudice ha disposto l’aggravamento della misura cautelare in atto con quella della custodia in carcere. L’uomo è stato quindi condotto presso la casa Circondariale di Terni.




Giallo a Baschi, proseguono le indagini sull’anziana trovata morta nella sua casa a Morre

La mattina del 4 gennaio una telefonata al 118 è arrivata, sembrerebbe, da parte dei familiari di un’anziana donna di 80 anni preoccupati perché non riuscivano a mettersi in contatto con lei. I sanitari, giunti sul posto, hanno potuto solo constatare il decesso della donna. Poi sono iniziati gli accertamenti perché non erano ben chiare le dinamiche dell’accaduto. E’ giunto sul posto anche il personale del Reparto Investigativo Scientifico dei Carabinieri.

Nella casa dell’anziana nella frazione di Morre del Comune di Baschi potrebbe essere successo qualcosa di drammatico tanto che, secondo quanto scritto sul sito della TGR della Rai, il procuratore avrebbe deciso di procedere con l’esame autoptico per stabilire con precisione le cause della morte dell’anziana signora. Intanto le indagini continuano nel massimo riserbo e nessuna ipotesi viene esclusa dagli investigatori.




Baschi, i carabinieri indagano sulla morte sospetta di una donna nella propria abitazione

Tragedia nella tarda mattinata del 4 gennaio in una frazione di Baschi. I carabinieri della stazione di Baschi sono intervenuti dopo una chiamata per la richiesta di soccorso in un’abitazione dove una donna è stata poi trovata priva di vita. Non si sa molto altro anche perché non trapelano notizie dalle fonti ufficiali, ma l’arrivo degli investigatori e, in un secondo momento, sempre secondo notizie non ufficiali, del reparto dei RIS sempre dei Carabinieri potrebbe far intendere che la dinamica non sia proprio cristallina e che ci sia più di un dubbio sulla morte dell’anziana donna.

Rimane massimo il riserbo da parte degli investigatori.




La polizia sente l’allarme e sventa un furto in una casa alla Gabelletta durante i controlli del territorio

Questi giorni di festa in cui molti orvietani escono di casa per fare acquisti e regali sono quelli preferiti dai topi d’appartamento per “visitare” le abitazioni da svaligiare. Proprio per questo motivo, il questore di Terni Bruno Failla aveva disposto una intensificazione dei servizi di controllo del territorio anche mediante l’impiego di pattuglie in borghese, soprattutto nel tardo pomeriggio e nelle ore serali che risultano essere quelle più critiche. E proprio una di queste pattuglie in borghese della Squadra Anticrimine del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Orvieto, alcune sere fa, verso le 18, mentre percorreva una strada in località Gabelletta, ha sentito il suono dell’allarme di un’abitazione che si trovava nelle vicinanze.

Gli agenti si sono avvicinati ed hanno notato che l’allarme era scattato in una casa isolata che al momento appariva disabitata in quanto le luci erano tutte spente. I poliziotti hanno parcheggiato la propria autovettura nei pressi della parte posteriore dell’abitazione, hanno notato che la recinzione era stata recisa in tre diversi punti e sono entrati nel giardino sito nel retro dell’edificio. Mentre entravano hanno sentito il rumore di un’autovettura che, parcheggiata nell’area antistante l’ingresso
dell’abitazione, quindi dalla parte opposta, si è velocemente allontanata. Rintracciati i proprietari, i poliziotti hanno fatto un sopralluogo presso l’abitazione ed hanno visto che gli ignoti visitatori erano già entrati all’interno dell’edificio forzando una finestra sita al pianoterra, ma l’arrivo degli agenti, allertati dall’entrata in funzione dell’allarme, li ha messi in fuga prima che potessero iniziare la loro attività predatoria. Di quanto accaduto il Commissariato di Pubblica Sicurezza di Orvieto ha inviato una dettagliata relazione alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Terni che coordina le indagini.

Alla luce di questo episodio la Polizia di Stato rinnova l’invito ai cittadini a segnalare tempestivamente qualsiasi movimento sospetto e chiamare immediatamente il numero di
emergenza 112.




Incendio di un casale a Castel Giorgio nella notte di Capodanno dichiarato inagibile dai Vigili del Fuoco

Alle ore 2.30 del 1° gennaio 2023 la squadra del distaccamento di Orvieto è intervenuta a Castel Giorgio per un incendio di una abitazione singola su due piani. Le fiamme hanno interessato la totalità del secondo piano che ha riportato ingenti danni e pertanto è stato dichiarato inagibile. Gli occupanti, una famiglia composta da 3 persone, al nostro arrivo era già fuori dall’abitazione.

Non si registrano feriti. Intervento concluso alle ore 6.30




Sequestrati dai carabinieri capi contraffatti per 70 mila euro che un 60enne trasportava in auto

Nella serata del 28 dicembre, durante un ordinario servizio di controllo alla circolazione stradale, i Carabinieri della Radiomobile del Comando Compagnia di Orvieto hanno fermato a bordo del proprio mezzo un uomo di 60anni, di origine campana, che è stato trovato in possesso di numerosissimi capi di abbigliamento, portafogli, borse, tutti di note griffe dell’alta moda. Con la preziosa ed immediata collaborazione dei colleghi della locale Tenenza della Guardia di Finanza, si è accertato che il materiale rinvenuto era contraffatto e di dubbia provenienza, motivo per cui è stato sottoposto a sequestro. Si è stimato che la merce sequestrata abbia un valore teorico di circa settanta mila euro.

L’uomo, che non ha indicato la provenienza della merce che trasportava, è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria di Terni per i reati di “introduzione e commercio di prodotti con segni falsi in violazione delle norme che regolano la proprietà intellettuale” e di “ricettazione”. In compagnia della persona fermata vi erano anche altri due soggetti, sempre di origine campana, di 41 e 26 anni, che al termine delle operazioni sono stati proposti per l’emissione di un “foglio di via” dalla provincia di Terni.