Orvieto Scalo e Ciconia, vandalizzate molte auto in sosta e mancano le telecamere di controllo

Nelle caldi e afose notti di agosto che si può fare a Orvieto? Tante cose ma dopo una certa ora chiudono tutti e allora cosa c’è di meglio di “divertirsi” alle spalle degli altri? Tra Ciconia e Orvieto Scalo molte persone, si stima circa una trentina, si sono ritrovate nella migliore delle ipotesi con uno specchietto dell’auto rotto, nella peggiore con il lunotto posteriore in frantumi.

Non è la prima volta che questo avviene. E’ già successo sempre recentemente, e a qualcuno per la seconda volta. Stanno iniziando a partire le denunce per attivare le forze dell’ordine. Sono episodi isolati seppure esecrabili? Assolutamente no. E’ avvenuto nel centro storico a Piazza Cimicchi e in Piazza Cacciatori del Tevere con le gomme squarciate, nel parcheggione della stazione con carrozzerie segnate. E’ il segno tangibile che è in atto un imbarbarimento dei costumi che può sicuramente essere fermato con un attento presidio del territorio. Le telecamere che monitorano il centro storico sono poche nonostante abbiano dato dei risultati positivi. Mancano totalmente nel quartiere più popolato della città, Ciconia e là colpiscono i nuovi barbari certi di rimanere impuniti, almeno nel breve termine.




66enne orvietano seduto in bilico su un muretto con uno strapiombo soccorso dalla polizia

Poco prima delle 11 della mattina del 15 agosto un cittadino ha notato un signore seduto su un muretto con le gambe di fuori, su uno strapiombo di circa 40 metri in Strada del Leone ad Orvieto e ha chiamato subito la Polizia.

Immediato l’arrivo della pattuglia della Squadra Volante del Commissariato di Pubblica Sicurezza, con gli agenti che hanno subito, con molta calma e gentilezza, cercato di instaurare un dialogo con l’uomo per cercare di farlo dissuadere dal suo intento.

L’uomo, un impiegato 66enne di Orvieto, si è subito aperto con i poliziotti ed ha riferito di vivere un momento particolare della sua vita, fatto di perdite e di solitudine, tanto da arrivare a temere che qualcuno gli entrasse in casa per spostare le sue cose. Gli agenti, in attesa dell’arrivo di un’autoambulanza, con molto tatto, gli hanno fatto capire che periodi tristi nella vita possono capitare e che si possono superare, rivolgendosi alle persone giuste, dei professionisti in grado di fornire un valido aiuto, anche di supporto psicologico.

L’uomo, dopo circa un’ora, alla fine ha acconsentito a scendere dal muretto e ad entrare da solo nell’ambulanza, affidandosi alle cure dei sanitari.




Orvietano ruba oltre 700 euro di champagne lo scorso maggio, beccato dalla Polizia

Probabilmente pensava di averla fatta franca, il 55enne orvietano denunciato dalla Polizia di Stato nei giorni scorsi, in quanto riconosciuto come l’autore di un furto in un supermercato a fine maggio. Dopo aver nascosto in un borsone 6 bottiglie di champagne – per un costo totale di 714 euro – era uscito da una porta di sicurezza, dileguandosi. Gli investigatori del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Orvieto però erano sulle sue tracce e, con la collaborazione della Polizia Scientifica di Terni, grazie alle immagini riprese dalle telecamere interne, hanno avviato indagini mirate, coordinate dalla Procura della Repubblica ternana.

Grazie alle immagini i poliziotti hanno identificato il presunto autore, che è un orvietano, già noto per reati del genere. Per lui è scattata la denuncia per furto aggravato.




Aliante precipita in un campo della zona industriale di Baschi, illese le due persone a bordo

La squadra del distaccamento di Orvieto sta intervenendo nel comune di Baschi per l’atterraggio, in una zona di campagna, di un aliante con due persone.

La segnalazione è pervenuta da alcuni utenti che transitando lungo la A1 hanno visto “precipitare” il velivolo allertando i soccorsi. Giunti sul posto, nella zona industriale di Baschi che costeggia l’autostrada, i vigili hanno riscontrato che un aliante aveva effettuato una manovra di emergenza atterrando in un terreno incolto. Il velivolo decollato da Rieti e con due persone a bordo di mezza età ha effettuato la manovra di emergenza a causa di una depressione che ha fatto perdere quota al mezzo. Illesi entrambi gli occupanti.

Si sta ora provvedendo al recupero del mezzo. Sul posto gli agenti di Polizia del Commissariato di Orvieto.




Controlli serrati della Polizia Stradale a Orvieto per guida in stato di ebbrezza

E’ stata una notte di intensa attività di controllo delle strade di Orvieto, da parte della Polizia di Stato, quella dello scorso 5 agosto, finalizzati al contrasto del fenomeno della guida in stato di alterazione.  Le pattuglie della Polizia Stradale di Terni ed Orvieto hanno effettuato dei controlli a vasto raggio, ponendo maggiore attenzione alle strade in prossimità di Castiglione in Teverina, controlli iniziati in tarda serata e ultimati le prime ore del mattino.

In questi giorni di vacanza, dove il rischio di incidentalità è statisticamente più alto anche in relazione alle numerose occasioni di aggregazione fino a notte inoltrata, i centauri di Terni e Orvieto hanno unito le forze per rendere più sicure anche le strade dell’orvietano.  La quantità di veicoli controllati e di persone sottoposte ai test è stata elevatissima: sono stati fermati 180 veicoli e altrettante persone sono state controllate e sottoposte ai test, le cui risultanze hanno portato a 10 contestazioni per guida in stato di ebrezza, di cui 6 di rilevanza penale 4 amministrativa per un totale appunto di 10 patenti ritirate.  I sei conducenti sono stati denunciati perché presentavano tassi alcolemici ben superiori ai limiti previsti: cinque con tasso alcolemico superiore a 1,0 g/l alcool e una con tasso alcolemico di poco inferiore a 1,50 g/l alcool.  Qualcuno più coscienzioso ha preferito passare la notte nell’auto in sosta in attesa che le condizioni di guida fossero più sicure.

In questa tiepida notte di mezza estate non è mancata una brutta sorpresa per una signora, madre di due ragazzi, che quando è stata avvisata dalla Polizia di Stato di recarsi a recuperare l’auto, in quanto al figlio era stata ritirata la patente, ha risposto agli agenti di chiamare l’altro figlio, così che potesse riaccompagnare a casa il fratello, ma a quel punto gli agenti le hanno dovuto dire che anche all’altro era stata ritirata la patente, in quanto entrambi i figli – che quella sera erano andati con le loro auto a due sagre diverse – erano destinatari dei provvedimenti di cui all’articolo 186 del Codice della Strada. Verranno attuati altri servizi in cui il personale della Stradale di Terni e Orvieto lavorerà in tandem per rendere le strade di tutte la provincia più sicure, animati dalla ferma convinzione che il contrasto alla guida sotto l’influenza di sostanze alcooliche e stupefacenti costituisce un aspetto molto importante sia della prevenzione della salute e della tutela della sicurezza stradale, ed è per questo che i controlli proseguiranno per tutta l’estate ed oltre, per garantire la sicurezza sulle strade e prevenire incidenti.




Operazione antidroga dei Carabinieri. Arrestati in sei che spacciavano nel bosco di Villalba ad Allerona

All’alba dell’8 agosto i Carabinieri della Compagnia di Orvieto hanno eseguito l’ordinanza di applicazione della misura cautelare personale emessa dal GIP del Tribunale di Terni nei confronti di 6 cittadini magrebini, di cui 2 custodie cautelari in carcere e 4 divieti di dimora nel Lazio e in Umbria. 

I dettagli dell’operazione che si è svolta a Villalba ad Allerona, sono stati spiegati durante la conferenza stampa tenuta a Orvieto dal Procuratore della Repubblica di Terni Alberto Liguori alla presenza del Sostituto Procuratore titolare dell’indagine Giorgio Panucci, del Comandante Provinciale dei Carabinieri Colonnello Davide Milano, del Comandante di Compagnia di Orvieto Capitano Nicola Parente e del Comandante del Nucleo Operativo e Radiomobile tenente Carlo Sivoccia.   “L’attività investigativa – ha spiegato il Sostituto Procuratore Giorgio Panucci – è partita ad aprile dello scorso anno quando dopo una prima segnalazione di alcuni cittadini e poi dei Carabinieri della Stazione di Allerona, sono stati coinvolti anche i militari dell’Arma del Comando di Orvieto.  Durante le indagini è emerso che in località Villalba ad Allerona era stata creata una vera e propria piazza di spaccio di hascisch e cocaina”.  Una parte del bosco era stata trasformata in centrale operativa dello spaccio dal gruppo di nord africani, tutti uomini, che oltre alla base avevano scelto il posto anche come luogo di “soggiorno” con tende e tutto il necessario per un lungo periodo di campeggio.

Il comandante del Nucleo Operativo Radiomobile Carlo Sivoccia ha spiegato, “dopo la segnalazione dei colleghi di Allerona abbiamo iniziato a indagare in maniera diversa dal solito con servizi di osservazione, controllo, pedinamento e attività tecniche molteplici da aprile a ottobre del 2022.  Durante il monitoraggio abbiamo accertato oltre 700 cessioni di sostanze stupefacenti pari a 900 grammi di sostanza stupefacenti per un controvalore economico di circa 20 mila euro. Ad oggi sono indagati complessivamente 6 persone”.  Il capitano Nicola Parente, comandante della Compagnia di Orvieto “l’attività era ben strutturata e addirittura alcuni clienti, probabilmente per stringere rapporti migliori, hanno rifornito i presunti spacciatori di beni di prima necessità come acqua e batterie per auto, utilizzate dagli indagati per ricaricare i telefonini e alimentare le lampade di campeggio.  L’attività era continua favorita dal fatto che il luogo era piuttosto appartato e non facilmente raggiungibile”.  Il Procuratore della Repubblica di Terni, Alberto Liguori, “l’attività investigativa è stata lunga e complessa ma voglio sottolineare alcuni punti nodali.  La malavita legata agli stupefacenti ha ormai compreso che nelle classiche piazze di spaccio i controlli sono capillari e allora stanno cambiando modalità scegliendo luoghi meno noti e meno controllati.  Proprio per questo la collaborazione con i cittadini è sempre più importante e questo caso è emblematico.  Infine il ruolo fondamentale dei cittadini che hanno segnalato il traffico anomalo in una strada isolata di campagna”. Sempre il Procuratore, “ringrazio per l’attività continua i Carabinieri che sono presenti in maniera capillare sul territorio presidiandolo”.

Al momento la Compagnia di Orvieto ha rintracciato i due indagati sottoposti alla misura cautelare in carcere e tre dei destinatari della misura del divieto di dimora, irreperibile un solo indagato.




Truffe online, individuato e denunciato dalla Polizia di Stato un 39enne residente nel viterbese

La Polizia di Stato di Orvieto ha messo fine ad una serie di truffe on line che hanno colpito in questi ultimi anni diversi cittadini, che avevano messo in vendita vari oggetti ed elettrodomestici su un popolare sito di vendite fra privati. Il tutto inizia nel 2021, quando una signora si rivolge al Commissariato di Pubblica Sicurezza di Orvieto per sporgere denuncia contro ignoti per essere stata truffata per la considerevole cifra di 1.875 euro.

La signora racconta al poliziotto che non appena aveva messo in vendita, per 800 euro, i suoi termosifoni, era stata contattata da un sedicente titolare di una ditta di termoidraulica, che le aveva detto di essere molto interessato all’acquisto e di non vendere la merce a nessun altro. Aveva poi chiesto alla donna se possedesse un conto corrente su una certa banca, dove avrebbe immediatamente effettuato il bonifico, ma alla risposta negativa della signora, le aveva allora chiesto di recarsi ad uno sportello postale per fare un giro posta. La donna, convinta dall’uomo, che le aveva detto che sarebbe stato più facile questo modo, attraverso il quale avrebbe ricevuto l’importo della vendita direttamente sul suo conto, si era recata al locale ufficio postale e lì, seguendo le indicazioni che l’uomo le dettava al telefono, inseriva i dati del suo conto corrente, con tanto di pin. Dopo ogni tentativo, però, l’uomo diceva alla donna di riprovare, dato che l’operazione non era andata a buon fine, e la signora digitava di nuovo il pin e vari importi di denaro. All’ennesimo tentativo, però, la donna si è resa conto che c’era qualcosa che non andava, e quando ha controllato il suo estratto conto, ha visto che aveva effettuato non un giro posta, ma ben 9 ricariche su due carte Poste Pay per un importo di 1.875 euro.

Il personale della Polizia di Stato di Orvieto ha avviato delle accurate ed articolate indagini, risalendo dal numero di telefono e dai numeri delle Poste Pay (intestati ad altri soggetti), arrivando ad individuare il responsabile, un pregiudicato 39enne italiano, residente in provincia di Viterbo, che è stato denunciato per truffa.




Un cagnolino salvato dagli agenti della Polizia Stradale di Orvieto

Risale a qualche giorno fa il recupero di un cane di piccola taglia abbandonato sull’autostrada A1 da parte degli agenti della Polizia Stradale di Orvieto durante una giornata particolarmente calda, sia per le elevate temperature, che per la mole di traffico per l’esodo estivo.

Il cagnolino era stato visto da un’addetta alle pulizie, dell’area di servizio Giove Ovest, aggirarsi tra i viaggiatori in transito in cerca di cibo e coccole, ed aveva immediatamente avvisato i centauri orvietani che hanno recuperato l’animale, grazie anche alla collaborazione del personale della Società Autostrade. Una volta tratto in salvo e rifocillato, il cucciolo è stato affidato alle cure del Servizio Veterinario della ASL di Orvieto, evitando così una cattiva sorte per lui e un pericolo per gli automobilisti.

La Polizia di Stato in occasione dell’esodo estivo raccomanda il rispetto delle regole nel trasporto degli animali domestici (https://www.poliziadistato.it/statics/08/vademecum-trasporto-animali.pdf) e ricorda che in occasione di viaggi lunghi è consigliato effettuare delle soste. Questo permetterà al conducente del veicolo di riposare e riprendere quell’attenzione necessaria che comporta la guida di un mezzo. Allo stesso tempo permetterà al nostro amico a “quattro zampe” di rigenerarsi. Le soste dovranno essere sempre effettuate per motivi di sicurezza presso le aree di servizio o di sosta, portando il nostro “amico” al guinzaglio.

In caso di avvistamento di un animale su strada, chiamare i numeri di emergenza e avvisare le forze dell’ordine, evitare di fermarsi e scendere dall’auto nel tentativo di bloccare l’animale, il traffico è aperto e si rischia di essere coinvolti in un incidente.




Messaggio online dalla banca ma è una truffa. Quarantenne orvietano denuncia e la polizia “scova” il presunto autore

Dopo alcuni mesi di indagine la Polizia di Stato ha denunciato il presunto autore di una truffa che costata oltre 3.400 euro a un quarantenne orvietano. Tutto è iniziato con un messaggio arrivato sul cellulare dell’uomo che sembrava provenire dalla propria banca, che lo informava che si era verificato un accesso anomalo sul suo account legato al conto corrente.

Il giorno successivo aveva ricevuto una telefonata con la quale il chiamante, dopo essersi presentato come un dipendente della banca, gli aveva spiegato che il suo conto aveva subito dei tentativi di accesso tramite una utenza telefonica, sconosciuta all’istituto bancario e che quindi, per ragioni di sicurezza, bisognava trasferire presso un altro conto corrente il denaro depositato sul suo conto. A questo punto l’uomo si è recato presso uno sportello ATM, ha prelevato 3.400 euro (il massimo consentito dal sistema), e li ha versati sul conto indicatogli dal sedicente bancario. Successivamente, ha ricevuto una nuova telefonata, sempre da parte della stessa persona, che gli ha chiesto di recarsi presso uno sportello bancario per inviare tutto il denaro rimanente sul conto, indicandogli le coordinate bancarie.

Prima di fare un ulteriore versamento, però, l’uomo ha contattato telefonicamente il servizio antifrode della propria banca, che gli ha chiarito la reale situazione, ha bloccato la carta e lo ha invitato a sporgere querela per truffa; l’uomo si è recato immediatamente presso il Commissariato di Pubblica Sicurezza di Orvieto, ha spiegato agli agenti quanto accaduto ed ha denunciato la truffa subita. Sono subito scattate le indagini, nel corso delle quali gli investigatori dell’Ufficio Controllo del Territorio del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Orvieto hanno svolto degli accertamenti che li hanno portati anche fuori regione, in quanto è apparso chiaro fin da subito che la regia della truffa si trovasse lontano da Orvieto. Sono state coinvolte anche altre articolazioni della Polizia di Stato e gli investigatori orvietani sono riusciti a raccogliere una serie di elementi che hanno portato all’identificazione ed alla denuncia del presunto autore della truffa: un campano residente in Lombardia, con precedenti specifici per la stessa tipologia di reato, che è stato deferito alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Terni, che coordina le indagini.

Al fine di impedire il verificarsi di simili episodi ed aiutare i cittadini nella prevenzione di questi reati la Polizia di Stato ricorda quanto sia importante proteggere i propri dati personali e non fornirli mai se non si è certi al 100% dell’interlocutore: data di nascita, coordinate bancarie, codice fiscale sono dati estremamente utili per i truffatori. Sono frequenti, infatti, i casi di truffe effettuate con la tecnica dello “spoofing” con la quale ignoti hacker utilizzano utenze telefoniche e messaggi che sembrano provenire dagli istituti di credito, come avvenuto proprio nel caso in questione.




Incidente sulla A1 tra Orvieto e Fabro, gasolio sull’asfalto e code in direzione nord

Sulla A1 nel tratto tra Orvieto e Fabro in direzione nord, verso le 11 del 31 luglio c’è stato un incidente all’altezza del chilometro 448. E’ stato coinvolto un solo mezzo pesante che ha riportato alcuni danni anche al serbatoio con lo sversamento di gasolio sul manto stradale.

Sul luogo dell’incidente sono intervenute le pattuglio della Polizia Stradale di Orvieto, i soccorsi stradali e il personale di Autostrade per l’Italia della Direzione V tronco di Fiano Romano. Il traffico ha subito immediate conseguenze con il transito su una sola corsia e nove chilometri di coda in direzione nord. Autostrade per l’Italia consiglia per chi è diretto verso Firenze di uscire a Orte e rientrare a Valdichiana.