Rinviati in Umbria gli appuntamenti vaccinali Astrazeneca del 16 e 17 marzo. AIFA lo vieta in tutta Italia

La Regione Umbria ha sospeso tutte le somministrazioni del vaccino AstraZeneca a seguito delle disposizioni di AIFA (Agenzia italiana del Farmaco) che ne ha deciso il divieto di utilizzo, in via del tutto precauzionale e temporanea, su tutto il territorio nazionale.

L’AIFA renderà nota tempestivamente ogni ulteriore informazione che dovesse rendersi disponibile, incluse le ulteriori modalità di completamento del ciclo vaccinale per coloro che hanno già ricevuto la prima dose.

Il Commissario Straordinario regionale per l’emergenza Coronavirus, Massimo D’Angelo, ha immediatamente informato i referenti dei Punti vaccinali territoriali ed ospedalieri e dato mandato a Umbria Salute e Umbria Digitale di inviare tempestivamente messaggi SMS e/o mail a tutti i prenotati con AstraZeneca per i giorni 16 e 17 marzo, comunicando di non presentarsi per la vaccinazione.




Umbria, fino al 5 aprile scuola a distanza e negozi aperti il sabato. Nell’orvietano chiuse scuole dell’infanzia

E’ stata firmata dalla presidente della Regione Umbria  Donatella Tesei, un’Ordinanza regionale che resterà in vigore sino al 5 aprile e che sostituisce la numero 22 del 5 marzo. Alcune delle misure già adottate sono confermate e prorogate, mentre altre vengono adattate all’attuale situazione epidemiologica umbra e tengono conto delle prescrizioni della sanità regionale  e delle linee presenti nel Dpcm. In tal senso vi sono delle novità che riguardano soprattutto i servizi socio educativi della prima infanzia, i servizi educativi della scuola dell’infanzia e in generale le scuole operanti in quei distretti individuati dalla Sanità in cui si registrano particolari situazioni di diffusione del virus (come previsto da Dpcm in vigore).

Le principali novità riguardano: dal 15 marzo i servizi socio educativi della prima infanzia e i servizi educativi della scuola dell’infanzia saranno svolti in presenza in tutta la regione, fatta eccezione per i distretti sanitari che presentano le caratteristiche sopracitate. I distretti interessati dalla sospensione sono: l’Alto Tevere  (comprendente i comuni di Citerna, Città di Castello, Lisciano Niccone, Monte Santa Maria Tiberina, Montone, Pietralunga, San Giustino e  Umbertide);
il Folignate  (Bevagna, Foligno, Gualdo Cattaneo, Montefalco, Nocera Umbra, Sellano, Spello, Trevi, Valtopina);  l’Orvietano (comuni di Allerona, Baschi, Castel Giorgio, Castel Viscardo, Fabro, Ficulle, Montecchio, Montegabbione, Monteleone d’Orvieto, Orvieto, Parrano, Porano); la Valnerina (Cascia, Cerreto di Spoleto, Monteleone di Spoleto, Norcia, Poggiodomo, Preci, Sant’Anatolia di Narco, Scheggino, Vallo di Nera); l’Assisano (Assisi, Bastia Umbra, Bettona, Cannara Valfabbrica) e il Ternano (Acquasparta, Arrone, Ferentillo, Montefranco, Polino, San Gemini, Stroncone e Terni).

Le scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado svolgeranno le lezioni con modalità a distanza al 100% in tutto il territorio regionale.

Quanto al commercio, sempre su tutto il territorio regionale, il sabato (già dal 13 marzo) potranno rimanere aperti tutti i negozi di vicinato.  Chiuderanno invece alle 14 del sabato le medie e grandi superfici e rimarranno chiusi tutto il week end i centri commerciali. Domenica commercio chiuso fatta eccezione per farmacie, presidi sanitari, ottici, generi alimentari, prodotti agricoli e florovivaistici, edicole librerie e tabacchi.
Torneranno in presenza in tutta l’Umbria i corsi individuali (ad esempio di musica, danza, teatro, lingue ecc), con distanziamento di almeno 2 metri e utilizzo della mascherina ffp2.

Infine per ciò che riguarda l’attività venatoria, a quanto già previsto in precedenza, dal 13 marzo viene consentita in forma individuale l’addestramento cani nelle aree Zac (Zona addestramento cani) presenti nel comune di residenza o, nel caso in cui non fosse presente, in quelle del comune più vicino.

Le misure potranno essere riviste anche settimanalmente in base al mutamento del quadro dei contagi.




Il lotto di vaccini Astrazeneca ABV2856 bloccato anche in Umbria. A Orvieto nessuna reazione avversa

Il lotto ABV 2856 del vaccino Astrazeneca è stato ritirato dall’Aifa in via precauzionale dopo alcune episodi avversi definiti gravi.  Anche in Umbria il lotto è stato utilizzato per la vaccinazione in particolare delle persone under 64 in questo periodo almeno fino ai giorni scorsi.  Ad Orvieto il punto vaccinale ha inoculato dosi del lotto ora ritirato.

Secondo quanto dichiarato dalla dottoressa Teresa Manuela Urbani, direttrice del Distretto Usl Umbria 2 di Orvieto e coordinatrice del punto vaccinale della città, “le dosi del lotto ABV 2856 sono state utilizzate secondo i protocolli e non abbiamo registrato reazioni avverse se non febbre e dolori muscolari che sono reazioni nella norma”.  Sempre Urbani ha spiegato che le reazioni pericolose sono quelle che si hanno nei primi 10 minuti successivi alla vaccinazione e per questo “il team vaccinale è pronto ad intervenire immediatamente”.  Ora le dosi del lotto ritirato sono state conservate in attesa degli sviluppi delle indagini tecnico-scientifiche.  Non deve temere chi ha già avuto inoculata la dose.  Per capire che tipo di vaccino e di quale lotto basta controllare la ricevuta che viene consegnata al paziente dopo la vaccinazione.

dalla Regione l’assessore Luca Coletto fa sapere che l’ultima somministrazione relativa al lotto ritirato è stata effettuata prima della comunicazione ufficiale di AIFA.  Ora le rimanenti dosi vaccinali sono state bloccate.




I positivi a Orvieto toccano quota 131 e aumentano i ricoverati anche in terapia intensiva

E’ arrivato l’aggiornamento quotidiano della dashboard regionale per quanto riguarda l’emergenza covid-19 e le novità non sono confortanti per la città di Orvieto.  Nelle ultime 24 ore i nuovi casi sono 7 per un totale di 131 positivi mentre non si registrano guariti.  I cittadini orvietani in isolamento contumaciale sono 127 alle 11,50 del 10 marzo, cioè 6 in più delle 24 ore precedenti.

In aumento anche i ricoveri, ora 4 e di questi 3 sono in terapia intensiva.  Rimane dunque molto alto il rapporto tra contagiati ogni 100 mila abitanti che ha indotto il sindaco Tardani a chiudere tutte le scuole di ogni ordine e grado.  Alla data del 9 marzo l’incidenza di contagiati per 100 mila abitanti era a orvieto di 292, con questi nuovi numeri si sta pericolosamente avvicinando a quota 300.




Il sindaco firma l’ordinanza, chiuse tutte le scuole, asili e nidi fino al 21 marzo. Incidenza di 261 contagiati su 100 mila abitanti

Al fine di fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19 il Sindaco di Orvieto, Roberta Tardani ha emesso l’ordinanza di sospensione di tutte le attività didattiche in presenza per tutte le scuole, statali o paritarie, di ogni ordine e grado nonché all’interno degli asili d’infanzia, nidi inclusi, pubblici e privati nel territorio del Comune di Orvieto da lunedì 8 al 21 marzo 2021.
Resta salva la possibilità di svolgere attività in presenza in ragione di mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali (secondo quanto previsto dal decreto del Ministro dell’Istruzione n. 89 del 7 agosto 2020 e dall’ordinanza del Ministro dell’Istruzione 134 del 9 ottobre 2020), garantendo comunque il collegamento on line con gli alunni della classe che sono in didattica digitale integrata.
Il provvedimento (ordinanza sindaco) si basa sul rapporto emesso il 6 marzo dal Servizio di Igiene Sanità Pubblica della ASL Umbria 2, nel quale si evidenzia che i dati relativi alla sorveglianza epidemiologica COVID-19 mostrano nelle ultime due settimane un rilevante aumento dei contagi nel Comune di Orvieto. “In particolare – spiega la nota della Asl – si sono osservati molti casi COVID (in gran parte asintomatici) nella popolazione scolastica, che ha costretto a porre in isolamento numerose classi di ogni ordine e grado, dal Nido alle Superiori. E’ pertanto evidente l’effetto di diffusione del contagio costituito dalla frequenza scolastica con successivi cluster familiari”.  Nella stessa nota viene comunicata l’incidenza settimanale (dati parziali) nel Comune di Orvieto dal 1 marzo al 5 marzo (settimana 1 –7 marzo) che risulta pari a 261 contagi per 100.000 abitanti, quindi già superiore al limite stabilito dall’ultimo DPCM del 2 marzo, di 250 contagi per 100.000 abitanti.   Sulla base di tali dati, di concerto con la ASL viene adottato il provvedimento di chiusura di tutte le Scuole e Nidi d’Infanzia presenti nel territorio comunale per un periodo di 14 giorni, in stretto adeguamento al DPCM del 2 marzo 2021 e all’ordinanza del Presidente della Giunta regionale del 5 marzo recante “Ulteriori misure per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID’, che dà atto della permanenza della nostra Regione nella cosiddetta ‘zona arancione’”.
“I dati sull’incidenza settimanale dei contagi nel nostro comune che ci sono stati comunicati dalla Asl Umbria 2 – commenta il Sindaco, Roberta Tardani – ci impongono misure più stringenti di contenimento del virus come stabilito dall’ultimo Dpcm del 2 marzo.  Abbiamo chiesto e ottenuto di anticipare i tempi di valutazione dei dati, solitamente analizzati il lunedì, per consentire alle scuole e alle famiglie di organizzarsi seppur con un giorno di anticipo.
Chiudere le scuole è un provvedimento doloroso, che so che comporta disagi come ritengo che la didattica in presenza rappresenti sicuramente un valore aggiunto per l’apprendimento e la socialità rispetto alla Dad. Ma questo, considerate le indicazioni del Dpcm entrato in vigore ieri e l’ordinanza della Regione Umbria, è al momento l’unico strumento e obbligo che abbiamo per contenere la diffusione del virus”.
“Proprio per i comprensibili disagi che comporterà – prosegue – mi appello al senso di responsabilità di tutti affinché la chiusura delle scuole non venga vanificata da comportamenti non responsabili, soprattutto da parte dei più giovani, come ci sono stati segnalati in questi giorni. I controlli saranno intensificati ma non possiamo essere h24 in tutte le zone della città e non possiamo certo entrare nelle case della gente. Allo stesso tempo questa ordinanza ha l’obiettivo di non compromettere il corretto svolgimento della campagna vaccinale in corso. Confidiamo quindi nella collaborazione che ha sempre contraddistinto la nostra comunità in questo lungo anno di condivisione e adattamento all’emergenza sanitaria”.



Orvieto, due asili privati chiusi e due classi in quarantena e in totale sono 88 i positivi al covid

Ad Orvieto abbiamo toccato quota 88 nuovi positivi, sembra di essere tornati a qualche mese fa.  Ora la “tecnica” di contagio del virus è cambiata, utilizza spesso come veicolo i bambini per poi contagiare anche interi nuclei familiari.  L’incidenza nelle scuole, in particolare asili ed elementari, inizia ad essere importante in Umbria così come in città.  Il sindaco, Roberta Tardani, durante il consiglio del 4 marzo ha indicato in 5 i bambini positivi sugli 88 casi totali con 3 ricoverati e di questi 2 in terapia intensiva.  Sempre Tardani conferma che “c’è una prevalenza di casi di tipo familiare”; tanto che un cluster è quello del carcere e sono attualmente chiusi due asili paritari, il “san Ludovico” nel centro storico e a Sferracavallo.  Sono in quarantena, poi una classe del biennio al liceo “Majorana” e una delle elementari di Sferracavallo.  Sono intanto scattati tutti i protocolli di tracciamento e di screening da parte del Distretto sanitario di Orvieto così come era già successo quando si sono evidenziati alcuni casi alle elementari di Orvieto Scalo.

Proprio per quanto riguarda il mondo scolastico sono iniziate e stanno andando avanti piuttosto celermente le vaccinazioni di tutto il personale scolastico, docente e non docente mentre dal prossimo 8 marzo inizieranno le somministrazioni dei vaccini per il personale del carcere a partire dagli agenti di polizia penitenziaria, poi sarà la volta del personale civile e infine dei detenuti.

 




Dal 7 marzo il punto vaccinale anticovd di Orvieto sarà a Bardano in via dei vasari. Ogni giorno somministrate 250 dosi

A partire da domenica 7 marzo, alle ore 8,30, sarà attivo il nuovo punto vaccinale anticovid del distretto sociosanitario di Orvieto dell’Azienda Usl Umbria 2 diretto dalla dottoressa Teresa Manuela Urbani che si trasferirà dall’ospedale “Santa Maria della Stella” alla struttura ex Lebole di via dei Vasari 13, in località Fontanelle di Bardano.  L’azienda Usl Umbria 2 invita pertanto gli assistiti già prenotati,  da domenica 7 marzo, per la seduta vaccinale, a recarsi nella nuova postazione di via dei Vasari, agevolmente raggiungibile grazie ad appositi cartelli stradali posizionati nelle principali vie di accesso.

Intanto a partire dal 2 marzo sono stati raddoppiati i turni di vaccinazione, ora in programma sette giorni su sette, dal lunedì al sabato mattina e pomeriggio dalle 8,30 alle 14 e dalle 14,30 alle 19 mentre la domenica dalle ore 8,30 alle 14, per la somministrazione delle dosi agli assistiti over 80 ed al personale docente degli istituti scolastici.  Tra vaccini BioNTech Pfizer e AstraZeneca vengono somministrate giornalmente ad Orvieto circa 250 dosi.




Covid, Orvieto 17 nuovi casi in un giorno per 74 positivi, a Fabro 16. In Umbria numeri ancora alti

I numeri della pandemia non si decidono a sterzare in maniera continua verso il basso.  Nelle ultime 24 ore su 3737 tamponi molecolari i positivi registrati sono stati 289 mentre i guariti sono stati 182.  In terapia intensiva si è scesi a 78 dai 79 del giorno precedente mentre i ricoveri sono stabili a 524.  I decessi hanno segnato un piccolo rallentamento con 6 vittime, una di queste a San Venanzo.  la curva è comunque in una fase di leggera discesa e già in molti chiedono un allentamento delle misure restrittive ma dalla Regione fanno sapere che è troppo presto “la situazione viene monitorata giorno per giorno ma serve molta cautela prima di allargare le maglie”.

Le notizie non sono molto confortanti dal territorio e in particolare da Orvieto e Fabro.  In solo 24 ore Orvieto ha fatto registrare un aumento dei nuovi positivi di 17 unità portando il totale a 74, un numero che riporta la memoria a ritroso nel tempo.  Anche il saldo dei ricoveri vede un piccolo incremento con 3 persone ospedalizzate e di queste due sono in terapia intensiva.  A Fabro si registrano 8 nuovi positivi in 24 ore secondo la dashboard che fotografa la situazione alle 11,37 circa del 2 marzo.  Il sindaco ha pubblicato un post FB in cui indica in 10 i nuovi positivi per un totale di 16 nel Comune.  Sempre il primo cittadino ha spiegato che “2 dei suddetti casi, riguardano l’Asilo Nido “Le Coccinelle” di Fabro Scalo, ragione per la quale, sono pronto a emettere ordinanza sindacale di chiusura della struttura”.




Un anno di covid in Umbria, la lettera di Massimo De Fino, dg della Usl Umbria 2

Oggi è il 28 febbraio. È trascorso un anno esatto dal primo caso di positività al Covid-19 nel nostro territorio. Un anno che ha cambiato profondamente la nostra vita e quella dei nostri cari.  Veniamo da settimane difficili, che hanno messo a dura prova la tenuta della rete ospedaliera e delle attività del territorio e che hanno richiesto un ulteriore sforzo straordinario ai nostri professionisti in prima linea nella lotta al virus.  L’alta incidenza dei contagi registrata in provincia di Perugia, la necessità di istituire la zona rossa che sta dando i primi risultati, la diffusione di varianti del virus, hanno caratterizzato le ultime settimane e la situazione particolarmente critica e delicata ha generato stress, fatica, frustrazione, sofferenza, a volte paura di non farcela ma anche grande forza, coraggio, resilienza.  Malgrado ciò dobbiamo guardare con grande speranza e fiducia ai prossimi giorni, dobbiamo voltare pagina per focalizzare i nostri sforzi e la nostra attenzione sugli elementi nuovi che rendono la luce sempre più intensa in fondo al tunnel.

I progressi della scienza e della ricerca ci permettono oggi, rispetto ad un anno fa, di avere l’arma potente dei vaccini. Si stanno compiendo passi in avanti significativi nelle terapie che contrastano l’infiammazione, siamo più preparati ed attrezzati, nei territori e negli ospedali, per gestire l’emergenza sanitaria, prestare cure e assistenza adeguate, salvare vite umane. Abbiamo allestito nelle città un’organizzazione puntuale che ci permette di spingere sull’acceleratore con la somministrazione delle dosi vaccinali.  Entro l’inizio dell’estate avremo coperto una fascia ampia di popolazione che, spero, ci consentirà di avvicinarci all’azzeramento dei contagi, al contrasto efficace della diffusione delle varianti più insidiose, nonché ad un livello di immunizzazione in grado di sconfiggere definitivamente il virus e restituire una vita normale alle nostre comunità e alle nostre famiglie.

Ancora una volta vorrei ringraziare tutti voi, cari amici e colleghi che siete al lavoro anche in questo giorno festivo e tutti gli operatori sanitari che si trovano in trincea ad affrontare questa sfida, i professionisti del servizio di emergenza 118, dei reparti ospedalieri, dei servizi territoriali e domiciliari, del servizio di prevenzione, di contact tracing, della sorveglianza sanitaria. Un sincero apprezzamento va al lavoro dei medici di medicina generale, del servizio di continuità assistenziale e dei pediatri di libera scelta, da estendere a tutto il personale dell’Azienda Usl Umbria 2 tecnico e amministrativo.  Esprimo ammirazione per la solidarietà, la sensibilità, lo spirito di sacrificio, il coraggio e il senso civico dimostrato da tutti voi.   Un ringraziamento all’istituzione regionale, alla presidente Donatella Tesei, all’assessore Luca Coletto, alla direzione regionale, alla task force, alle forze dell’ordine e militari che stanno affrontando con determinazione questa fase difficile e supportano con vicinanza e condivisione il nostro duro lavoro nei territori.

Grazie ai sindaci, alle istituzioni locali, agli imprenditori, alle realtà economiche e produttive della nostra regione, al mondo dell’associazionismo ben presente nel nostro territorio, sempre vicini e solidali nei confronti dei nostri sanitari e professionisti.

Grazie a tutti i cittadini, costretti come tutti noi in una situazione di disagio, ai quali chiediamo di tener duro e continuare a rispettare rigorosamente le misure anticontagio.

Grazie alle forze sociali e alle organizzazioni sindacali, nei confronti delle quali c’è massimo rispetto e massima attenzione per le proposte, le sollecitazioni e le critiche che ci aiutano a comprendere, a crescere, a fare nostre ed affrontare insieme le difficoltà presenti negli ospedali, nella rete di assistenza distrettuale e nei territori.

Il rilancio di un’azione forte e condivisa fondata su un dialogo franco e costante e un confronto forse serrato ma propositivo e costruttivo sono punti irrinunciabili ai quali la direzione dell’Azienda Usl Umbria 2 non solo non intende sottrarsi ma che fa propri e si impegna a condurre in tutte le sedi.  L’unità di intenti e la condivisione delle scelte sono elementi fondamentali per superare questa fase difficile e vincere la sfida comune contro il virus.

Ce la dobbiamo fare, ce la faremo. Presto.

 

Massimo De Fino

Direttore Generale Azienda Usl Umbria 2




Si allarga il cluster nel carcere, siamo a quota 28 positivi. A Orvieto 6 in più in un giorno, e siamo a 46

Si allarga il cluster del carcere di Orvieto.  A quanto ci risulta, anche dopo aver avuto conferma indiretta, quindi non ufficiale, ora sono 14 detenuti e altrettanti agenti di polizia penitenziaria, due impiegati civi dell’amministrazione e un medico.  Se domenica 21, quando sempre da orvietolife avevamo anticipato i contagi, i positivi sembravano essere sotto controllo, ora sembrerebbe, ma non ne abbiamo conferma ufficiale, che anche all’interno dei nuclei familiari si stiano riscontrando dei casi.

Intanto secondo l’aggiornamento quotidiano della dashboard regionale, a Orvieto sono 46 gli attualmente positivi con un aumento di 6 unità nella ultime 24 ore.