1

Tutte le associazioni partecipano al convegno di sabato sul progetto per l’alta formazione a Orvieto

Tutte le associazioni della città aderiscono al convegno sul futuro dell’alta formazione e del polo universitario di Orvieto. Un unanimismo inedito e confortante. Tutte le associazioni cittadine hanno dato la loro adesione al convegno sul tema dell’alta formazione e del polo universitario in programma nell’auditorium della Fondazione Cassa di risparmio di Orvieto il 9 marzo alle ore 17:30.
Al dibattito, organizzato dalla casa editrice Intermedia Edizioni e da Cogesta Servizi Orvieto, in collaborazione con il club Amici della stampa, ci saranno infatti i rappresentanti delle associazioni di categoria: Confindustria, Confartigianato, Confcommercio, Federalbeghi, Confagricoltura e le associazioni culturali: Unitre, Cts Cittadinanza territorio sviluppo, Abitare Orvieto, Age associazione dei genitori, associazione Apertamento Orvieto, Isao, Cantiere Orvieto, Fidapa, il Pensiero, Prometeo Orvieto, Orvieto città del Corpus Domini.
Il convegno è dedicato alla memoria del grande imprenditore orvietano Eugenio Fumi, indimenticabile fondatore ed amministratore di Itelco. I temi in discussione grazie alla partecipazione di una parterre di importanti relatori, saranno quelle delle strategie da adottare per realizzare un vero polo universitario, l’analisi sulle prospettive del Centro studi in funzione della sua implementazione e, in generale, la formazione superiore con particolare attenzione agli Istituti tecnici superiori da collegare al sistema economico territoriale.




Il 9 marzo il convegno, “L’economia della conoscenza per il futuro di Orvieto. Quali strategie per il polo universitario e l’alta formazione”, dedicato a Eugenio Fumi

“Perché alcuni paesi vincono mentre altri perdono?”  Questa domanda costituisce l’incipit di uno studio che l’economista Stefan Dercon ha messo alla base del suo ragionamento. “Perché alcuni paesi hanno prosperato mentre altri hanno fallito?”.   Stefan Dercon sostiene che la risposta non sta in uno specifico insieme di politiche, ma piuttosto in un “patto di sviluppo” fondamentale, in base al quale le élite di un paese passano dalla protezione delle proprie posizioni alla scommessa su un futuro basato sulla crescita”. Egli arriva alla conclusione che la ricchezza di un Paese non è data dalle risorse naturali che esso possiede ma dalla qualità delle proprie élite. Trova ispirazione in questo concetto il convegno organizzato per il 9 marzo alle 17 e 30 nell’auditorium “Gioacchino Messina” di piazza Febei ad Orvieto sul tema dell’alta formazione e del rilancio del progetto universitario dal titolo: “L’economia della conoscenza per il futuro di Orvieto. Quali strategie per il polo universitario e l’alta formazione” per iniziativa della casa editrice Intermedia Edizioni e di Cogesta Servizi Orvieto in collaborazione con il Club Amici della Stampa e del neo costituito comitato “Universitas studiorium”.

I TEMI IN DISCUSSIONE

Gli argomenti che saranno oggetto del dibattito, che sarà aperto dal sindaco di Orvieto Roberta Tardani, sono quelli collegati all’economia della conoscenza, per contribuire a delineare un nuovo modello di sviluppo della città. Si parlerà dunque delle possibile strategie per rilanciare il progetto del polo universitario, partendo da ciò che esiste attualmente ovvero dal Centro studi e le convenzioni attualmente in essere con le università americane, ma affrontando una serie di temi come quello del decentramento dall’ateneo regionale, dei possibili rapporti con altre università straniere e private, il ruolo che può essere giocato dagli atenei telematici che sono attualmente undici riconosciuti dal Miur con ben 370 sedi con 224 mila iscritti, pari al 11,5 % degli studenti universitari italiani. Altro argomento che verrà trattato è quello degli Its, gli Istituti tecnici superiori, finanziati dal Governo Draghi in funzione dello stretto collegamento tra mondo delle imprese e formazione superiore. L’obiettivo è quello di fornire un quadro aggiornato delle possibilità esistenti nel contesto attuale per rilanciare il progetto dell’alta formazione, lavorando anche sulle opportune sinergie con il mondo imprenditoriale.

I RELATORI

Parteciperanno al convegno vari relatori espressione del mondo economico, accademico e politico. Si tratta di Lorenzo Lucarelli, sindaco di Narni che affronterà il tema: “Il decentramento statale è ancora una prospettiva? Il caso Narni“, Stefano Armenia dell’Università telematica Iul su “Le università telematiche, una risorsa per i territori“, Riccardo Corradini, titolare dell’ istituto Ludus su “Costituire una rete territoriale solida per risolvere un problema formativo complesso“, Anna Maria Fausto, ordinaria di Zoologia, già pro rettore dell’università della Tuscia su “L’università della Tuscia, una collaborazione possibile?”, Mauro Franceschini, presidente regionale Confartiginato su “Gli atenei nelle economie cittadine, Terni e Orvieto“.  Ancora Fulvia Lazzarotto di Welcare Industries su “Formazione scolastica ed esigenze delle imprese orvietane“.  Danilo Capponi direttore di Elettrolonk e Ivano Mocetti, presidente di Costa d’Oro parleranno dell’Itelco e di Eugenio Fumi.  Della formazione superiore e degli Its parleranno Lorella Monichini e Cinzia Meatta, rispettivamente dirigente scolastico dell’istituto scientifico Majorana e dell’istituto omnicomprensivo Laporta. Ci sarà il sindaco di Bagnoregio Luca Profili che illustrerà l’importante collaborazione che Bagnoregio vanta da anni con l’università di Yale e la scuola di architettura.

PERCHE’ EUGENIO FUMI

Eugenio Fumi, fondatore di Itelco, è stato uno dei più importanti imprenditori nel settore delle telecomunicazioni. Partito dal nulla, fece di Itelco il quarto produttore al mondo di trasmettitori. L’azienda aveva originariamente sede a palazzo Coelli che ospita il convegno e che apparteneva in origine alla famiglia di Fumi. Eugenio Fumi è stato un grande innovatore nel mondo dell’imprenditoria, ma nella sua veste di insegnante all’istituto professionale di Orvieto ha costituito anche quel modello di docente-imprenditore capace di creare un connubio funzionale e di grande successo tra scuola ed impresa.

Si ringrazia la fondazione Cassa di risparmio di Orvieto per la gentile concessione dell’auditorium “Gioacchino Messina”.




Fidapa, “la certificazione della parità di genere nel lavoro”, convegno il 28 febbraio alla Fondazione CRO

La Sezione di Orvieto di Fidapa BPW Italy, Federazione Italiana Donne Arti, Professioni e Affari, ha organizzato, a Orvieto per mercoledì 28 febbraio 2024, alle 16,30, presso l’Auditorium “Gioacchino Messina” della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto, il convegno “La certificazione della parità di genere. Per una maggiore inclusione delle donne nel mercato del lavoro”.  Il convegno mira a far conoscere questo tipo di certificazione che le aziende possono richiedere agli organismi accreditati, per attestare la conformità dell’organizzazione di impresa ai principi di parità tra i generi: come l’equità salariale, politiche paritetiche di formazione e avanzamento di carriera, attenzione alla genitorialità, luogo di lavoro adeguato. e ulteriori accorgimenti. Il tutto al fine di promuovere una cultura permanente della parità di genere, con possibili vantaggi non solo per l’azienda certificata ma per tutta la comunità.  

Dopo i saluti istituzionali sono previsti i seguenti interventi: Consigliera di Parità della Regione Umbria: Dr.ssa Rosita Garzi; Consigliera di Parità della Provincia di Terni: Avv.Vittorina Sbaraglini; Presidente Comitato Pari Opportunità Ordine dei Commercialisti ed Esperti Contabili di Terni: Dr.ssa Giuliana Maccarino; Componente Commissione Pari Opportunità dell’Ordine degli Avvocati di Terni: Avv.Manuela Landi; Responsabile Comunicazione Authentica S.p.a. Azienda Certificata: Dr.ssa Sonia Berrettini. L’evento è patrocinato dalla Consigliera di Parità della Regione Umbria, dal Centro Pari Opportunità della Regione Umbria, dal Comune di Orvieto, da Confindustria Umbria, Sezione Territoriale di Orvieto, dalla Consigliera di parità della Provincia di Terni, dal Comitato Pari opportunità dell’Ordine degli Avvocati di Terni.

La Fidapa BPW Italy, quale movimento di opinione, sempre attenta alla tematica della parità di genere, con questo evento mira a promuovere la cultura dell’uguaglianza, anche in campo lavorativo, attraverso la conoscenza degli strumenti idonei a realizzarla. L’evento è gratuito ed è aperto a tutta la cittadinanza.




Per OrvietoScienza il tema è “Nutrire il futuro: può la sostenibilità essere la chiave per il sistema agroalimentare?”

OrvietoScienza è un appuntamento annuale, organizzato dall’IIS Majorana-Maitani di Orvieto, nel quale si cerca di potenziare la diffusione della scienza all’interno e fuori della scuola.  L’incontro si svolgerà il 29 febbraio e 1 e 2 marzo, tre giornate dedicate ai rapporti tra scuola, scienza e società nella cornice della bella città medievale di Orvieto.  Gli incontri sono programmati al Teatro del Carmine e al Palazzo del Capitano del Popolo. Il tema scelto per l’edizione 2023 parte da una domanda di estrema attualità: è possibile garantire la sicurezza alimentare a una popolazione mondiale ancora in crescita e al contempo passare a una filiera agroalimentare più sostenibile, visto che attualmente contribuisce per circa il 25-30% delle emissioni antropogeniche di gas serra? Esistono strade percorribili per un cambio di paradigma nella produzione degli alimenti, così come nella produzione, trasformazione, consumo, riduzione degli sprechi? Sarà forse anche necessaria una difesa della biodiversità agricola, così come di una nuova ecologia sociale?

Cercheremo di trovare risposte a queste ed altre domande nelle giornate di OrvietoScienza grazie alla generosità dei nostri relatori: scienziati, divulgatori, giornalisti e docenti universitari, che si sono messi a disposizione per discuterne insieme agli studenti e alla cittadinanza.

OrvietoScienza è rivolta alla scuola ma nella scuola trae anche l’origine. Gli studenti dell’IIS Majorana Maitani, ma anche dell’IISACP, sono stati impegnati negli ultimi mesi in una serie di attività laboratoriali per arrivare all’appuntamento motivati, preparati, protagonisti. 

L’evento si rivolge in particolare agli studenti ed ai docenti, ma è aperto anche ad un pubblico non scolastico.

Il programma, gli abstract degli interventi e ulteriori informazioni si possono trovare sul sito  orvietoscienza.majoranaorvieto.org




A vent’anni dall’istituzione del “Giorno del Ricordo” della tragedia delle foibe una giornata per riflettere e approfondire

Il 30 marzo del 2004 veniva approvata la legge numero 92 con cui la Repubblica Italiana riconosceva il 10 febbraio quale “Giorno del Ricordo” al fine di “conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle Foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel Secondo Dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale“.

Venti anni dopo la città di Orvieto riflette sul significato di quella legge in occasione del Giorno del Ricordo con un appuntamento di approfondimento in programma lunedì 12 febbraio alle 10.30 nella Sala consiliare del Comune. Interverranno il sindaco Roberta Tardani, il presidente emerito di FederEsuli Antonio Ballarin, il direttore dell’Istituto regionale per la cultura Istriano-Fiumano-Dalmata Piero Del Bello, e il sindaco emerito di Orvieto e presidente dell’associazione Dalmati Italiani nel Mondo, Toni Concina. All’incontro, moderato dalla professoressa Marella Pappalardo, parteciperanno anche gli studenti delle scuole superiori della città.




CTS, “Orvieto è in declino secondo la cruda evidenza dei dati e non abbiamo intenzione di fare politica”

L’incontro che si è tenuto giovedì 25 gennaio promosso dall’Associazione “Il Pensiero” e Cittadinanza Territorio Sviluppo è stato un successo, con la partecipazione di tante persone interessate e attente. Non era scontato, almeno per noi di CTS che per la prima volta dopo due anni di lavoro ci confrontavamo con la proposta di un dibattito pubblico su temi certamente importanti ma altrettanto sensibili, tanto più in questo particolare momento di fermento pre-elettorale. C’è chi ritiene che sia inopportuno parlare di “declino”, ma la cruda evidenza dei dati ci dice invece che la fase che Orvieto sta vivendo è proprio questa. Se la parola “declino” non piace si può usare un altro temine, si può chiamare come più si preferisce, si può disquisire sulla terminologia da usare, ma le risposte che vanno cercate urgentemente sono evidenti:

Perché in un contesto nazionale e regionale di costante calo demografico, ad Orvieto il fenomeno è più accentuato rispetto al resto della Regione, con l’aggravante che il calo più significativo interessa le fasce di età produttive?

Perché in un contesto nazionale e regionale di parcellizzazione del sistema imprenditoriale, le imprese dell’orvietano sono sempre più piccole, non investono e non crescono, e in alcuni settori strategici gli addetti diminuiscono? 

Perché i servizi sono più scarsi e meno accessibili rispetto al passato?

Noi di CTS con umiltà stiamo cercando di fornire informazioni utili e ragionate per contribuire a comprendere le cause di questi fenomeni, comprensione che è necessaria se si vuole seriamente cercare di dare risposte efficaci. Dopo due anni di lavoro, siamo arrivati a questo primo nostro incontro pubblico di dibattito proprio a ridosso della campagna elettorale. Questa circostanza non può giustificare l’atteggiamento superficiale, ed in alcuni casi con toni sprezzanti, di chi in più occasioni ha liquidato il nostro lavoro banalizzandolo come “campagna elettorale”. 

Cittadinanza Territorio Sviluppo non è, e non sarà, un partito e non fa campagna elettorale perché non deve cercare consenso e voti.Piuttosto, è singolare il fatto che sia proprio chi la campagna elettorale la sta già facendo, cercando consenso e voti proponendosi al governo di questa Città, a fuggire da occasioni di confronto e dibattito sul tema dello stato e del futuro economico e sociale della Città.

Cittadinanza Territorio Sviluppo Impresa Sociale Srl




Convegno internazionale su Gianni Rodari, “Grammatica della Fantasia 50 anni dopo – riletture critiche e prospettive di ricerca”

Il Centro Studi “Gianni Rodari” di Orvieto rende omaggio a Gianni Rodari, lo scrittore di Omegna noto per la sua arte di “inventare storie”, teorizzata nella celebre “Grammatica della Fantasia”. In occasione del 50º anniversario della pubblicazione di quest’opera, esperti dell’opera rodariana e studiosi di varie università internazionali si riuniranno a Orvieto per analizzare il testo, esplorare la sua attualità e valorizzarne la profondità culturale.

Il convegno internazionale, intitolato “Grammatica della Fantasia 50 Anni Dopo – Riletture Critiche e Prospettive di Ricerca”, si terrà venerdì 17 novembre 2023 presso la Sala Digipass della Nuova Biblioteca Pubblica “Luigi Fumi”. L’evento è promosso dal Centro Studi “Gianni Rodari” di Orvieto, con la direzione scientifica di Daniela Marcheschi e il patrocinio della Regione Umbria, del Comune di Orvieto, della Fondazione per il Centro Studi “Città di Orvieto” e di Umbria Libri.

Il programma prevede l’inaugurazione della mostra “Gianni Rodari, una Favola di Pace” alle 10 nel Chiostro della biblioteca comunale, a cura di Giorgio Diamanti, già responsabile dell’archivio e del settore documentazione del Centro Studi “Gianni Rodari” di Orvieto. La mostra si articola in due parti, in cui lo scrittore si racconta attraverso testi autobiografici, filastrocche e fiabe, invitando il pubblico a giocare con le parole per creare rime e storie.

Alle 10.30 si apriranno ufficialmente i lavori del convegno con i saluti istituzionali dell’assessore regionale alla Cultura, Paola Agabiti, del sindaco di Orvieto, Roberta Tardani, e della presidente della Fondazione per il Centro Studi “Città di Orvieto”, Liliana Grasso.

Il convegno prevede due sessioni di interventi, con relatori provenienti da diverse discipline di ricerca, come letteratura, filosofia, antropologia, linguistica e pedagogia. Gli argomenti spazieranno dalla linguistica e la Grammatica alla figura del bambino come protagonista, dall’immaginazione e creatività alla filosofia della fantasia.

Il Centro Studi “Gianni Rodari” di Orvieto ospita un patrimonio unico nel mondo, con oltre 1500 documenti che includono opere di Gianni Rodari, lavori critici e di ricerca, prime edizioni italiane e straniere, e altro ancora. Il convegno rappresenta un’occasione straordinaria per approfondire e valorizzare questo prezioso patrimonio culturale.

Per ulteriori informazioni sul convegno e per partecipare, è possibile iscriversi tramite l’evento su Eventbrite.

ENGLISH VERSION

INTERNATIONAL CONFERENCE ON GIANNI RODARI, “GRAMMA OF FANTASY 50 YEARS LATER – CRITICAL READINGS AND RESEARCH PERSPECTIVES”

The “Gianni Rodari” Study Center in Orvieto pays tribute to Gianni Rodari, the writer from Omegna known for his art of “inventing stories,” theorized in the famous “Grammar of Fantasy.” On the occasion of the 50th anniversary of the publication of this work, experts on Rodari’s work and scholars from various international universities will gather in Orvieto to analyze the text, explore its relevance, and highlight its cultural depth.

The international conference, titled “Grammar of Fantasy 50 Years Later – Critical Readings and Research Perspectives,” will take place on Friday, November 17, 2023, at the Digipass Hall of the New Public Library “Luigi Fumi.” The event is promoted by the “Gianni Rodari” Study Center in Orvieto, with the scientific direction of Daniela Marcheschi and the patronage of the Umbria Region, the Municipality of Orvieto, the Foundation for the Study Center “Città di Orvieto,” and Umbria Libri.

The program includes the opening of the exhibition “Gianni Rodari, a Tale of Peace” at 10 a.m. in the Cloister of the municipal library, curated by Giorgio Diamanti, former head of the archive and documentation sector of the “Gianni Rodari” Study Center in Orvieto. The exhibition is divided into two parts, where the writer tells his story through autobiographical texts, nursery rhymes, and fairy tales, inviting the public to play with words to create rhymes and stories.

At 10:30 a.m., the conference officially opens with institutional greetings from the regional councillor for Culture, Paola Agabiti, the mayor of Orvieto, Roberta Tardani, and the president of the Foundation for the Study Center “Città di Orvieto,” Liliana Grasso.

The conference includes two sessions of presentations, with speakers from various research disciplines such as literature, philosophy, anthropology, linguistics, and pedagogy. Topics will range from linguistics and Grammar to the figure of the child as the protagonist, from imagination and creativity to the philosophy of fantasy.

The “Gianni Rodari” Study Center in Orvieto hosts a unique heritage in the world, with over 1500 documents that include works by Gianni Rodari, critical and research papers, Italian and foreign first editions, and more. The conference represents an extraordinary opportunity to deepen and enhance this precious cultural heritage.

For further information about the conference and to participate, registration is available through the Eventbrite event.




Dieci anni di “festival del Dialogo”, tre giorni con dibattiti, mostre e il nuovo premio letterario

Compie dieci anni il Festival del Dialogo promosso dall’Associazione Culturale “ApertaMenteOrvieto”, con il patrocinio di Asvis – Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, Provincia di Terni, Comune di Orvieto, Fondazione per il Centro Studi Città di Orvieto e Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto. Location scelta, ancora una volta, il Palazzo del Capitano del Popolo. Tema da declinare: “La Rete del Dialogo”. Sì, perché il dialogo è una delle competenze più sviluppate che distingue l’uomo dall’animale. Lingua, parola e confronto sono le armi più efficaci e sicure per avere una buona convivenza civile.

Il potere del dialogo nella società dell’immagine – spiegano gli organizzatori – deve essere la sfida da portare avanti per tessere reti e ponti anziché alzare barricate e muri. È il dialogo strumento di vitale importanza nelle relazioni, opportunità vera per conoscere in modo autentico l’altro”. Il dialogo, dunque, ad Orvieto Città del Dialogo come strumento per evitare la frantumazione del pensiero e per raggiungere la consapevolezza che idee e convinzioni debbano avere sempre un confronto. Dialogo e condivisione.

Nel dialogo – sottolineano da ApertaMenteOrvieto – comprendiamo e riduciamo, senza escludere, diseguaglianze sociali e problematiche attuali come la guerra che incombe sul tempo dell’umanità. Dialogando creiamo un ambiente in cui parti diverse entrano in relazione, senza dimenticare che al cuore c’è l’ascolto di sé, dell’altro, di ciò che accade intorno. Il dialogo è forza dirompente per generare consapevolezza comune e maturare decisioni condivise, coerenti, collettive”.

Forti di ciò, si inizia a dialogare venerdì 20 ottobre alle 17 nella Sala dei Quattrocento. Dopo i saluti istituzionali, sono attesi l’intervento inaugurale da remoto di Mariaflavia Cascelli (Asvis) sul tema “In dialogo per il futuro”, la tavola rotonda con Liliana Grasso, presidente della Fondazione per il Centro Studi “Città di Orvieto”, Lorenzo Tecleme, attivista di “Fridays for Future” e giornalista di Valori.it, e Guido Barlozzetti, giornalista Rai. Modera Paolo Cornetti (La Fionda).

Sabato 21 ottobre, alle 10.30 in Sala Expo, la premiazione dei finalisti del Premio Letterario “Orvieto Città del Dialogo” e la lettura delle opere a cura del Collettivo Teatro Animazione. Negli stessi spazi, dalle 16 alle 17.30, si faranno largo i colori della Scuola d’Arte di Stefania Conticchio, che terrà un laboratorio di pittura per bambini da 3 a 10 anni con merenda finale. “Il dialogo nelle relazioni internazionali: come si costruisce la pace” è, invece, il tema dell’incontro con Alberto Bradanini, ex ambasciatore a Teheran e Pechino, in dialogo con la giornalista Veronica Stigliani, collaboratrice de La Repubblica, atteso alle 17.30 nella Sala dei Quattrocento.

Qui, alle 9, si apre anche la giornata conclusiva, quella di domenica 22 ottobre, che andrà avanti fino alle 17 ospitando la sessione regionale del Parlamento Europeo Giovani. Alle 16, in Sala Expo, al finissage della Collettiva d’Arte Contemporanea, allestita per tutta la durata del festival, a cura della sociologa Anna Appolloni, interverranno oltre agli artisti le docenti di storia dell’arte dell’Istituto di Istruzione Superiore Scientifico e Tecnico “Majorana-Maitani” di Orvieto, Francesca Boncompagni e Francesca Vincenti. Alle 17.30 nella Sala dei Quattrocento, infine, l’incontro con Bruno Mastroianni, social media strategist di Rai Teche e docente universitario di Comunicazione e Media, intorno al tema “La disputa felice: dissentire senza litigare, si può!” introdotto da Annalisa Distasi.




Dal 7 al 9 ottobre al Festival del Dialogo si parla di “globalizzazione: crisi e nuove prospettive”

Dopo il prologo tenutosi a maggio, sia in modalità telematica che in presenza, con la quarta edizione del Festival del Dialogo Giovani, l’AssociazioneApertaMenteOrvieto prosegue nell’approfondimento di un tema quanto mai attuale come “Globalizzazione: crisi e nuove prospettive” con l’obiettivo di attivare e mantenere vivo un dialogo costante tra più parti sociali e istituzionali. Incontri, laboratori ed eventi collaterali scandiranno la IX edizione delFestival del Dialogo patrocinato dal Comune e promosso in collaborazione con la Fondazione per il Centro Studi Città di Orvieto e l’Asds “Ettore Majorana” e aperto a tutta la cittadinanza.

Tre, anche quest’anno, le giornate del festival che si aprirà venerdì 7 ottobre alle 17 nell’Atrio del Palazzo dei Sette con i saluti istituzionali ed entrerà subito nel vivo con una conferenza dal titolo “La globalizzazione è finita?” che vedrà dialogare il giornalista Fulvio Scaglione, già vicedirettore di Famiglia Cristiana, con Paolo Cornetti, consulente politico e spin doctor che si interessa di teoria politica, geopolitica e comunicazione.

Il Palazzo dei Sette è il punto di ritrovo e partenza anche per “Le perle nascoste di Orvieto”, passeggiata che sabato 8 ottobre alle 9.30 invita a ri-scoprire il centro storico della città attraverso la pratica sportiva dell’orienteering in un percorso predefinito caratterizzato dai punti di controllo, tecnicamente chiamati lanterne con l’aiuto di una bussola e una cartina topografica dettagliata e a scala ridotta. L’appuntamento, promosso dall‘Asds “Ettore Majorana” (Fie – Fiso), vedrà la partecipazione degli studenti dell’Istituto d’Istruzione Superiore Scientifico e Tecnico “Majorana – Maitani”. “Proteggere la biodiversità e le scienze della vita. Due obiettivi irrealizzabili nel contesto socio-economico e accademico attuale” è, invece, il titolo dell’incontro che avrà luogo alle 17 nella Sala dei Quattrocento del Palazzo del Capitano del Popolo. Ad animarlo l’imprenditore Valentino Mercati, presidente di Aboca, in dialogo con la giornalista Beatrice Curci.

Si prosegue, poi, domenica 9 ottobre alle 11 di nuovo nell’Atrio del Palazzo dei Sette con un laboratorio di pittura e creatività per bambini da 3 a 10 anni in compagnia di Stefania Conticchio. Alle 17, invece, focus su “La sovranità alimentare e la spesa quotidiana: le nostre scelte a tavola” con Monica Petronio (Slow Food Umbria) e Alessandra Cannistrà (Slow Food Orvieto). Alle 18.30 la chitarra acustica di Andrea Vincenti incontrerà la voce raffinata di Martina Maggi. La musica del duo Diadema accompagnerà l’aperitivo.

Inoltre, una cornice di artisti nell’atrio del Palazzo dei Sette affiancherà i 3 giorni del Festival del Dialogo.

“Una collettiva fortemente voluta dall’Associazione ApertamenteOrvieto – spiega la curatrice della mostra Anna Appolloni – capace di arricchire di contenuti chi, passando per il Corso, rivolgerà uno sguardo verso la Torre del Moro ed il Festival stesso. L’occhio avrà modo di fruire dei colori dell’arte contemporanea, interpretata attraverso le varie tecniche, dove le pennellate ed i gesti manuali, saranno capaci di trasmettere quella morbidezza espressiva, tipica d’espressione stessa.  Tra loro troveremo affezionatissimi e non, capaci di donarci la loro parola artistica”.  Il presidente ApertaMenteOrvieto, Erasmo Bracaletti ha commentato: “Il IX festival del dialogo affronta un tema che pone alcune domande: si può ignorare la globalizzazione? E’ stato sbagliato il tentativo fatto per affrontarla o non esiste questo processo? Noi pensiamo che la globalizzazione sia uno dei temi del nostro tempo. In questi 9 anni di attività, questo è uno di quelli. Riteniamo che l’umanità vive in un momento di grande incertezza e paura. Fa paura una guerra che non avrebbe né vinti né vincitori, fanno paura le nuove povertà che sono sotto i nostri occhi, concretizzandosi nella frase che i poveri sono sempre più poveri e sempre di più e i ricchi sempre più ricchi e sempre di meno, fa paura la natura che si sta ribellando e ci sta travolgendo, fanno paura vecchie e nuove epidemie e potremmo continuare, ma la paura più grande è il buio del futuro.  Il dialogo allora come unico mezzo per fare la nostra parte aprendoci ad altre culture, alle nuove esigenze dell’umanità, ad un nuovo modo di vivere su questo pianeta.  Essendo consapevoli che il potere non ha mai il vuoto. Siamo stati sempre coerenti con i motivi per cui siamo nati affrontando temi di grande rilevanza e andando oltre.  Per esempio abbiamo nel 2015 presentato il manifesto per (Orvieto città del dialogo),nel 2019 abbiamo chiesto e ottenuto di intitolare (aula del dialogo) l’aula dell’ex tribunale, quest’anno abbiamo presentato un documento al consiglio comunale chiedendo che Orvieto entrasse a far parte della rete nazionale delle città del dialogo e di conseguenza in quella europea.  Quel documento è diventato una mozione ed è stato approvato all’unanimità dal consiglio comunale. Ci sembra un passo importante per gemellaggi, scambi culturali con altre realtà nazionali e internazionali. Si apre quindi una nuova fase, abbiamo lanciato un nuovo progetto (Orvieto città del dialogo). Quindi noi non ci fermiamo consapevoli che saremo una goccia nel mare, ma che il mare è fatto di gocce. Siete tutti invitati a partecipare al festival di ottobre, useremo strumenti vecchi e nuovi per farvi conoscere il programma e a dare il vostro contributo di idee e non solo per alimentare una lampada che dia luce al cammino dell’uomo. Conoscere il passato, vivere il presente ma mantenere lo sguardo dritto verso il futuro a questo serve un po’ di energia per quella lampada”.




A Bolsena il 4 e 5 giugno convegno sui miracoli eucaristici

Il 4 e il 5 giugno a Bolsena si terrà un convegno sui miracoli eucaristici, organizzato dal Comune di Bolsena, dalla Basilica di Santa Cristina, dalla  Confederazione delle Confraternite diocesi d’Italia e dal Forum paneuropeo delle Confraternite.
Saranno presenti al convegno mons. Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione, mons. Michele Pennisi, amministratore apostolico della Diocesi di Monreale, padre Eugenio Barbosa Martin, superiore generale della Congregazione del SS. Sacramento, padre Fiorenzo Salvi, direttore responsabile Edizioni Centro eucaristico, Franco Serafini, cardiologo e studioso di eventi  miracolosi, Rino Bisignano, presidente della Confederazione delle Confraternite diocesi d’Italia, don Stefano Puri, vicario generale diocesi Orvieto-Todi, il sindaco della città Paolo Dottarelli, oltre a numerosi relatori provenienti da città dove sono avvenuti importanti miracoli eucaristici: Alatri, Bolsena, Dronero, Lanciano, Mogoro, Torino, Trani, per l’Italia, e Avignone, Ettiswill, Lugano, Santarem e Segovia, per l’Europa.

“Si parlerà – si legge in una nota – delle ricadute che il miracolo ha avuto nell’animo delle persone (credenti o meno) e nella società. Si racconterà di come il miracolo viene vissuto oggi in un’epoca convissuta con il Covid e macchiata da guerre fratricide, ma vedremo anche come la pietà popolare, nata intorno al miracolo, sia fonte e ispirazione per la nuova evangelizzazione”.
Insieme al convegno verrà riproposta la mostra sui miracoli eucaristici ideata dal giovane beato Carlo Acutis utilizzando i pannelli illustrativi preparati dalla Editrice Shalom. La mostra sarà visitabile fino al 20 giugno.