Nella tradizionale conferenza stampa d’inizio anno della presidenza del consiglio comunale che si è tenuta alla presenza di Umberto Garbini, presidente, e dei due vice, Silvia Pelliccia e Federico Giovannini, è stato tracciato un bilancio delle attività dell’assemblea elettiva. Garbini ha aperto con i ringraziamenti per “i dipendenti, Daniela Volpi, Anna Antonini, Luisa Borgna e il segretario comunale Maria Perali che collaborano quotidianamente con me, per il senso delle istituzioni che hanno”. Dopo i dati sulle attività consiliari (che troverete in calce all’articolo ndr) Garbini ha affrontato alcuni temi di stretta attualità anche alla luce delle dichiarazioni della sindaca Roberta Tardani durante l’annua conferenza stampa della giunta.
Per quanto riguarda la questione del Most alla Piave Garbini ha sottolineato che in tempi piuttosto brevi verrà completata la delegazione che sarà composta verisimilmente da tre consiglieri, uno dei quali sarà proprio lo stesso presidente. “E’ chiaro – ha spiegato il presidente – che fin da ora il sindaco potrebbe già chiedere ufficialmente un incontro con il ministro visto che, come sappiamo, l’appuntamento non sarà fissato nel giro di pochissimi giorni, quindi nel frattempo sarà definita la composizione della delegazione consiliare”. Sulla presunta urgenza richiesta in consiglio, il presidente ha voluto chiarire che “non c’è stata alcuna urgenza specifica ma la richiesta di invertire l’ordine di discussione così come è avvenuto sovente in altre occasioni e i consiglieri interessati hanno approvato. Tutto qui senza alcuna altra richiesta particolare”.
Durante l’ultimo consiglio comunale dello scorso 30 dicembre una dichiarazione del consigliere Alessio Tempesta ha lasciato molti di stucco, “qui discutiamo mozioni anche a distanza di quasi un anno e spesso, troppo spesso, anche se approvate rimangono lettera morta”. Sia Garbini che Giovannini hanno replicato ammettendo che troppo spesso le mozioni vengono discusse con grande ritardo e uno degli obiettivi che si è prefissato il presidente è proprio quello di accorciare questi tempi lunghi magari con ordini del giorno dei consigli più stringati. Garbini ammette “sì le mozioni spesso vengono approvate all’unanimità poi non hanno seguito. Ciò avviene per molti motivi, ad esempio le valutazioni da parte dell’Esecutivo sulla fattibilità economica. Resta il fatto che il consiglio è sovrano quindi dovrebbe essere in ogni caso vincolante. Un ragionamento questo che è generale per molte altre assemblee elettive dove il dibattito porta a delle conclusioni di sintesi non al ribasso”. Gli fa eco Giovannini, “nell’ultima seduta dell’anno, il consigliere Tempesta aveva sottolineato la tematica della trattazione delle mozioni in tempi che non sempre sono congrui rispetto alla presentazione e all’urgenza dei temi trattati. Cosa che io auspico si possa risolvere. Un uso migliore della conferenza dei capigruppo su temi rilevanti per la comunità orvietana, potrebbe agevolare tutta l’Assemblea. Con questo intendiamo rassicurare non solo Tempesta ma tutti gli altri consiglieri. Altra questione è quella di trovare delle date congrue per tutti. Devo dire che il presidente ce la mette tutta per conciliare i vari aspetti”. Sulla questione ritardi e mancata presa d’atto si è inserita la discussione sull’emodinamica, con una mozione approvata all’unanimità in consiglio regionale a cui non è corrisposto alcun atto da parte dell’esecutivo. “Per l’emodinamica, di cui in questi giorni si è nuovamente parlato – ha risposto Garbini – a seguito di un evento drammatico, dico che so di questo problema come di tutti quelli del nostro ospedale che si trascinano e che devono essere risolti dalla politica. Ho apprezzato l’atto del consiglio regionale che grazie ad una sintesi tra i consiglieri Paparelli e Pace portò all’approvazione della mozione il cui deliberato non è stato però inserito nel Piano Sanitario Regionale. Spero che ciò avvenga e sicuramente lavoreremo tutti in questa direzione, perché parliamo di salute e della necessità di garantire a tutti le necessarie cure in un momento di difficoltà”.
Il presidente del consiglio comunale non ha sorvolato sulla questione dei contenitori e in particolare del Palazzo dei Sette su sollecitazione dei giornalisti presenti. La Sala del Governatore è, infatti, indicata come sala consiliare e come sala dei comizi elettorali in Prefettura. Garbini sulla questione è stato coinciso e chiarissimo, “ad oggi non ho ricevuto indicazioni in merito. La Sala del Governatore è indicata come aula del consiglio comunale alternativa come già successo ai tempi della ristrutturazione di quella nel Palazzo Comunale. L’amministrazione deve indicare alla Prefettura la sala alternativa per i consigli e i comizi elettorali e la Prefettura deve dare il via libera definitivo, successivamente la Sala del Governatore può essere utilizzata per altro e occupata stabilmente”.
NUMERI E ATTIVITA’ DEL CONSIGLIO COMUNALE
il Consiglio si è riunito quattordici volte durante l’anno 2022, una delle quali ha previsto l’utilizzo della modalità a telematica in osservanza delle normative e nel rispetto della sicurezza e della salute dei Consiglieri e dei dipendenti. Tutte le sedute sono state convocate in regime ordinario ad eccezione della seduta del 15 Marzo che ha previsto un carattere di urgenza.
Nell’anno 2022 il Presidente del Consiglio ha presentato 16 proposte di delibere, la maggior parte delle quali sono ‘Prese d’Atto’ ad eccezione delle due delibere che riguardano la variazione della composizione delle Commissioni Consiliari. Queste ultime si sono rese necessarie in conseguenza del cambiamento della composizione dei gruppi consiliari. Nello specifico si tratta della fuoriuscita del Consigliere Casasole dal Gruppo di ‘Fratelli d’Italia’ per aderire al ‘Gruppo Misto’ nei primi mesi dell’anno 2022. Di recente invece il Consigliere Tempesta ha comunicato la fuoriuscita dal Gruppo ‘Progetto Orvieto’ per aderire al ‘Gruppo Misto’, sempre nelle stesse ore il Consigliere Casasole ha lasciato il ‘Gruppo Misto’ per il Gruppo ‘Progetto Orvieto’.
Le proposte di Delibere trattate dal Consiglio Comunale sono rispettivamente: 6 presentate dal Sindaco, 13 presentate dal Vicesindaco Mazzi, 1 presentata dall’Assessore Coppola, 31 presentate dall’Assessore Pizzo e 1 presentata dall’Assessore Luciani.
Gli atti di iniziativa consiliare che sono stati trattati, sono stati: 12 Interrogazioni, 3 Interpellanze e 10 Mozione.
I lavori delle commissioni si articolano nel seguente modo:
- La Seconda Commissione Permanente, che si occupa dell’approfondimento delle proposte di delibera iscritte all’Odg e presieduta dal Consigliere Fontanieri, è stata convocata 12 volte;
- La Commissione di Vigilanza e Garanzia, presieduta dal Consigliere Croce, non è stata convocato nell’anno 2022, ma soltanto negli anni precedenti;
- La Conferenza dei Capigruppo è stata convocata una sola volta nell’anno 2022 per condividere i nominativi dell’Osservatorio permanente sul fenomeno delle dipendenze e per affrontare la discussione in merito al nuovo “regolamento per la disciplina delle attività di ripresa fotografica/audiovisiva/streaming e diffusione delle sedute del Consiglio Comunale”.