1

Tre bambini e un’insegnante della scuola dell’infanzia dello Scalo positivi al Covid. Sospesa la didattica in tutte le classi e via allo screening

Sono stati accertati 4 casi di positività al Covid-19 per tre bambini e un insegnante della scuola per l’infanzia di Orvieto scalo. Il Dipartimento di prevenzione dell’Asl Umbria 2, di concerto con l’amministrazione comunale, ha programmato uno screening che coinvolgerà gli alunni, insegnanti e collaboratori scolastici del plesso. Le modalità saranno comunicate tempestivamente alle famiglie. In attesa degli esiti dei controlli è sospesa la didattica in presenza per tutte le classi dell’istituto di Orvieto scalo.




Il sindaco Tardani, “e’ stato solo un errore la mancata pubblicazione del progetto fotovoltaico sul sito del Comune. Ora 60 giorni per le osservazioni”

Il comunicato ufficiale del Comune di Orvieto sulla mancata pubblicità al progetto per il fotovoltaico è chiaro: c’è stato un errore.  Ora si corre ai ripari con la pubblicazione sul sito web del Comune di Orvieto “dell’avviso pubblico relativo alla possibilità per i cittadini di formulare osservazioni sul “Progetto di Impianto Fotovoltaico denominato SAN FAUSTINO FV nel Comune di Orvieto” proposto dalla società Ecg Umbria Srls. Tali osservazioni rientrano nell’ambito del Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale (P.A.U.R.) avviato su tale progetto”.
E’ stato un errore materiale, è scritto ancora nel comunicato, e già è stata comunicata la nuova data di pubblicazione alla Regione e così dal 4 febbraio decorrono i 60 giorni per poter presentare le osservazioni sul progetto in questione.
 “Seppur grave – commenta il sindaco di Orvieto, Roberta Tardani – si è trattato soltanto di un errore materiale degli uffici di cui comunque, come assessore all’Ambiente e sindaco, mi assumo la piena responsabilità. Respingo tuttavia al mittente le gravi accuse e illazioni in base alle quali l’amministrazione comunale, e in particolare il sindaco, avrebbero voluto nascondere il progetto alla popolazione per chissà quali fini. Voglio sottolineare infatti che tutto il materiale era a disposizione sul sito della Regione Umbria sin dal 4 dicembre e i soggetti interessati avrebbero potuto conoscerne tutti i dettagli. Peraltro, al netto del disguido relativo alla pubblicazione, i competenti uffici comunali hanno tempestivamente svolto il lavoro istruttorio ed espresso il parere sul progetto rilevando elementi di incompatibilità con il vigente Piano regolatore generale. La procedura istruttoria ora va avanti – conclude il Sindaco – e ci saranno altri 60 giorni per la presentazione delle osservazioni. Sarà infine la Conferenza dei Servizi a esprimersi sul progetto anche sulla scorta dei pareri espressi dal Comune di Orvieto”
 



La giunta dice “no” all’impianto di trattamento di rifiuti non pericolosi previsto a Ponte Giulio

Nella riunione della giunta comunale del 28 gennaio c’era un punto in discussione delicato, l’autorizzazione per un impianto di trattamento di rifiuti non pericolosi.  La location prevista è Ponte Giulio; l’azienda che ha richiesto il permesso, così come risulta dagli atti ufficiali e dalla documentazione della Regione, è la Gi.Ga srl con sede a Gubbio, capitale sociale 10 mila euro.  Dalla visura camerale la società ha trasferito la propria sede legale dalla provincia di Caserta e i soci al 50% sono Belgiro Di Marzo e Biagio Vallefuoco, quest’ultimo è l’amministratore unico. C’è anche una richiesta di autorizzazione inviata alla Regione Umbria per lo stesso impianto con variazione al P.R.G. con una prima convocazione datata 18 gennaio.  La stessa conferenza è stata poi rinviata al 29 gennaio.

Nella documentazione allegata all’autorizzazione inviata alla Regione e al Comune di orvieto la società chiede di poter avviare un impianto per il recupero di rifiuti non pericolosi. Stando sempre alla richiesta è scritto che l’impianto andrebbe a pretrattare i rifiuti anche per la produzione di combustibile, in sostanza, “pretrattamento di rifiuti destinati all’incenerimento o coincenerimento”.  Nel documento approvato dalla giunta è chiaramente scritto che l’impianto così come presentato non è conforme all’attuale PRG e che si dovrà, nel caso specifico, procedere ad una variante. I problemi evidenziati sono molteplici.  Si parte dal sistema della viabilità che, a differenza di quanto scritto nel progetto della società eugubina, non è assolutamente a scorrimento veloce e £grande viabilità” ma ordinaria e i numerosi mezzi pesanti che andrebbero a transitare aggraverebbero ancor di più il già precario equilibrio esistente tra le esigenze di buon vivere della popolazione e quello delle imprese.  Insomma il traffico pesante andrebbe ad incidere ancor di più su Orvieto Scalo e Sferracavallo, in attesa della costrizione della seconda parte della variante, quartieri che già soffrono degli attuali carichi.

I dubbi principali vengono però dalla vicinanza dell’impianto al Parco fluviale del Paglia, ma soprattutto ai vigneti di Bigi (Gruppo Italiano Vini) e poco distante di quelli di Antinori.  L’impatto ambientale rischia di essere elevato in una zona che non è. come descritto nel progetto, secondo la giunta, in piena area industriale, ma al limite e circondato da terreni coltivati di pregio, oltre che in un’area che è già gravata dal punto di vista ambientale, dalla presenza dell’impianto di discarica “Le Crete”.    Nella delibera 12 del 2021 approvata dalla giunta all’unanimità dei presenti, vengono richiesti all’azienda numerose integrazioni, viene nominato come rappresentante del Comune il dirigente del settore tecnico, l’architetto Rulli per trattare in ogni luogo preposto l’intera vicenda e viene espresso parere negativo in sede di conferenza dei servizi al progetto.  Ora la palla passa alla conferenza dei servizi della Regione che, stante il parere del Comune può anche decidere eventualmente di autorizzare l’impianto, magari con prescrizioni e indicazioni vincolanti.

 

 




Partiti i lavori di riqualificazione dell’anello della Rupe e del PAAO e dell’Albornoz

In questi giorni sono iniziati i lavori di riqualificazione dell’Anello della Rupe, il percorso pedonale storico, artistico e paesaggistico-ambientale inserito all’interno del PAAO / Parco archeologico ambientale dell’Orvietano.
Il primo blocco di interventi ha riguardato la sostituzione e il ripristino della staccionata che segue il percorso e la pulizia dell’Anello dove si è proceduto al taglio dell’erba e alla rimozione delle piante pericolanti.   Successivamente si interverrà per ripristinare il frutteto e l’antico vigneto alle pendici della Rupe nell’ottica di un complessivo recupero paesaggistico-ambientale della zona a fini formativi che porterà anche alla realizzazione di un giardino delle erbe aromatiche.
Sono stati conclusi, intanto, i lavori di bonifica dell’area a ridosso degli impianti sportivi di piazza Cahen e sono iniziati quelli di consolidamento della volta di accesso alla fortezza dell’Albornoz.   Si tratta di operazioni propedeutiche alla realizzazione del collegamento tra la fortezza e il pozzo di San Patrizio che fa parte del progetto “Rupe-Valle”, in capo all’Assessorato ai Lavori pubblici, finanziato per oltre 376mila euro dai fondi europei del Psr 2014-2020 nell’ambito della Strategia delle Aree interne “Sud Ovest Orvietano”.  Parallelamente alla riqualificazione nelle prossime settimane prenderanno il via sull’Anello della Rupe anche gli interventi per la pulizia di canaletti e fossi, coordinati dall’Assessorato ai Servizi manutentivi, che rientrano tra le azioni previste dall’Accordo di programma con la Regione Umbria per il monitoraggio e la manutenzione delle aree verdi e delle opere di consolidamento per la salvaguardia della Rupe di Orvieto e del Colle di Todi.



Alessandra Pirro, comandante Polizia Locale, “innovazione e sicurezza sono le parole d’ordine per Orvieto. Progetto per un’area pedonale nel centro storico”

E’ tempo di bilanci anche per la Polizia Locale di Orvieto.  Il comandante, colonnello Alessandra Pirro, ha presentato i dati relativi al 2020 ma soprattutto ha spiegato il programma degli interventi su due direttrici, sicurezza e innovazione.  Al primo posto è indubbiamente la sicurezza stradale visto che, come ha spiegato Pirro “quando sono arrivata, poco più di un anno fa, avevamo una media di un incidente a settimana mentre oggi siamo a più di 3 e alcuni con conseguenze importanti per chi è coinvolto”.  Si partirà con l’illuminazione e il miglioramento della fruibilità degli attraversamenti pedonali in particolare per quelli situati nei punti a più alto traffico come via dei Tigli, via monte Peglia e viale dello Stadio.  Sempre per implementare la sicurezza stradale nei prossimi mesi verranno attivati gli autovelox in modalità mobile sulla strada che collega Orvieto Scalo con il centro storico, quella che sempre dallo Scalo va verso Sferracavallo e sulla strada del Piano, tre arterie ad alto traffico e che spesso sono teatro di incidenti anche con gravi conseguenze.

L’altro punto nodale riguarda l’innovazione che passata attraverso un cambio dei parcometri per renderli utilizzabili anche da remoto, questo entro il 2022, le convenzioni con Telepass e Easypark per il pagamento dei parcheggi.  “E’ un modo per essere più vicini ai turisti – ha spiegato la comandante  – e offrire la più ampia gamma di modalità di pagamento dei parcheggi.  Ma a cambiare sarà anche il sistema delle contravvenzioni con il QRcode, presente anche sui preavvisi, che permetteranno il pagamento attraverso PagoPA”.  Insomma la digitalizzazione di tutto il processo di controllo, prevenzione, contravvenzione sta andando avanti speditamente.  Il sindaco Roberta Tardani, intervenuta alla conferenza stampa, ha ricordato che la gratuità dei parcheggi a pagamento di superficie dalle 16 alle 22 è stata prorogata sino al prossimo 15 febbraio, “per venire incontro in questo periodo difficile, alle esigenze delle tante attività commerciali presenti nel centro storico che stanno soffrendo per la mancanza di turisti che, speriamo, possano tornare il più presto possibile”.   Nel corso del 2020 sono stati elevati nel complesso 5833 verbali contro i 7mila circa del 2019.  “Il calo è dovuto – ha spiegato Pirro – alla prima fase di lockdown che di fatto ha fermato la circolazione privata e, probabilmente, ad un maggior rispetto del codice della strada da parte dei cittadini orvietani”.   Per quanto riguarda i parcheggi a pagamento il 2020 rischiava di essere veramente una debacle per i conti del Comune, invece, il boom del turismo in estate ha permesso di limitare di molto i danni con una contrazione piuttosto contenuta.  Per l’emergenza COVID, la comandate ha sottolineato il grande impegno del personale di Polizia Locale che in 294 giorni ha effettuato 600 ore di servizio ad hoc con 865 persone controllate, 1895 esercizi commerciali, 9 verbali e 4 procedimenti penali”.  Alessandra Pirro ha voluto sottolineare come “ad Orvieto nella prima fase di lockdown per assicurare parità di trattamento, nella gdo abbiamo fatto chiudere quei reparti che avevano in vendita beni che nei negozi di vicinato non potevano essere acquistati per l’obbligo di chiusura, un provvedimento che non tutti i comuni hanno applicato”.

La novità più rilevante per il centro storico riguarda la rete di sicurezza e sorveglianza che nei prossimi mesi verrà fortemente implementata con altre telecamere che saranno poste nei punti sensibili come Torre del Moro, Duomo, Piazza del Popolo e Palazzo Comunale.  La vera anticipazione riguarda invece la circolazione.  “Stiamo studiando la creazione di un’area pedonale nel centro storico, visto che manca totalmente, da un certo punto di corso Cavour, sempre con alcune fasce orarie dedicate alle attività commerciali.  E’ necessaria la pedonalizzazione, ha spiegato la comandante – perché il centro storico è estremamente fragile e in alcune zone, soprattutto con il ritorno del turismo, è difficilmente conciliabile il traffico veicolare con quello pedonale”.  La creazione di un’area pedonale tra Teatro Mancinelli, piazza della Repubblica, Torre del Moro e Duomo è una proposta che da tempo è stata presentata da alcune associazioni e che anche noi di orvietolife abbiamo spesso sostenuto.  Non serve una pedonalizzazione allargata, ma mirata laddove il turismo di massa transita, dove gli orvietani stessi sono abituati a passeggiare e soprattutto per dare un’immagine di maggiore decoro alla città.




Umberto Garbini, presidente del consiglio comunale, “2020 anno particolare, forte vicinanza a chi è stato colpito dal covid”

Il presidente del consiglio comunale, Umberto Garbini, ha tenuto nella giornata del 14 gennaio la conferenza stampa di fine anno.  Tradizionalmente  questa è l’occasione per il presidente di tracciare un bilancio delle attività del consiglio comunale e delle commissioni consiliari.  Alla conferenza hanno partecipato anche la vice-presidente Silvia Pelliccia e il capogruppo Stefano Olimpieri.
 “Prima di fare un bilancio sull’attività svolta dal Consiglio Comunale – ha esordito il presidente, Umberto Garbini – desidero ringraziare i dipendenti comunali per avermi supportato con grande disponibilità e competenza. Un ringraziamento particolare lo rivolgo ai dipendenti comunali con cui collaboro quotidianamente: Daniela Volpi, Anna Antonini, Annalisa Fasanari e Luisa Borgna ed anche Gianfranco Milani e Sergio Zanchi del Settore Servizi Informatici che ci hanno supportato risolvendo le varie esigenze di collegamento.
La pandemia del COVID-19, infatti, ha provocato inizialmente problemi nel garantire la gestione e la riunione delle assemblee consiliari e delle commissioni. Devo riconoscere che gli uffici hanno lavorato tanto da poter consentire in piena pandemia la riunione della Conferenza dei Capigruppo in modalità telematica in tempi record rispetto ad altri comuni, favorendo con il tempo il reperimento di mezzi più consoni per l’organizzazione dei Consigli Comunali e delle Commissioni. Con gli uffici, infatti, siamo stati in grado di poter consentire il giusto svolgimento dell’attività democratica senza limitazione di iniziativa o di proposta da parte dei membri dell’Assemblea cittadina. Tengo a ringraziare inoltre i due Vice-Presidenti del Consiglio Comunale, il Consigliere Silvia Pelliccia per la Maggioranza e il Consigliere Federico Giovannini per la Minoranza, con i quali ho un rapporto di proficua collaborazione”. Nel corso del 2020 il consigliere Stefano Olimpieri, eletto con la Lega Salvini per Orvieto, ha lasciato il gruppo ed è stato iscritto nel Misto nel quale ricopre il ruolo di capogruppo.  Sempre nel corso dello scorso anno la consigliera Beatrice Casasola ha lasciato Progetto Orvieto per passare al gruppo di Fratelli d’Italia.  “Questi due cambiamenti – ha spiegato Garbini – hanno determinato anche una riorganizzazione nella composizione delle commissioni consiliari, rispettivamente: Conferenza dei Capigruppo, 2^ Commissione Permanente, la Commissione di Vigilanza e Garanzia.
Dal 1 gennaio del 2020 sono state convocate 13 sedute del Consiglio Comunale, adottati 50 atti deliberativi, presentate 20 Interrogazioni, 10 Interpellanze e 15 tra mozioni e ordini del giorno, per un totale di 95 atti esaminati dal Consiglio Comunale. Tutti i consiglieri hanno fatto registrare oltre il 50% delle presenze”.
“Quanto agli obiettivi del nuovo anno – ha aggiunto – sono da riproporre quelle iniziative che, nel 2020 a causa del Covid-19 non è stato possibile mettere in atto. Mi riferisco alle visite nelle scuole che proprio quest’anno hanno subito delle trasformazioni profonde non solo a livello strutturale e organizzativo ma anche di riprogrammazione delle metodologie didattiche e nel carcere. Mi riferisco anche all’apertura del Palazzo Comunale per far sì che le testimonianze artistiche e di memoria storica e culturale che custodisce divenga patrimonio condiviso con i concittadini. La riflessione sul percorso di modifica del regolamento e dello statuto comunale richiede un lavoro corale che ha subito una battuta d’arresto per la situazione nuova che stiamo attraversando”.
Il presidente del consiglio comunale si è poi soffermato su alcuni temi specifici:
Vittime COVID-19. È doveroso da parte del Consiglio Comunale rivolgere un abbraccio a tutti i famigliari delle vittime della pandemia COVID-19 e a tutti coloro che hanno combattuto contro questo virus.
Difficoltà delle imprese e delle attività produttive. Parallelamente alle vittime della pandemia, non si possono dimenticare le imprese, le partite IVA, i professionisti, i commercianti, gli artigiani che dovranno affrontare tempi difficili e dovranno essere remunerati e aiutati dallo Stato. Non parlo di elemosine, ma di aiuti che sono dovuti a contribuenti e onesti lavoratori, che da anni favoriscono il sostentamento del ‘sistema Italia’.
Scuola. Auspico che le misure restrittive possano essere allentate nel più breve tempo possibile per garantire la possibilità di poter far ritornare l’attività scolastica a pieno regime, per consentire una migliore formazione ad una intera generazione che soffre le difficoltà di apprendimento, dovute alla Didattica a distanza (DAD).
Giovani. Alla mia generazione e ai più giovani chiedo di sopportare ancora una condizione di vita limitativa per contribuire poi alla crescita, soprattutto con idee e forze nuove, alla rinascita che sempre vi è dopo un periodo buio.
Auspico che tutto ciò che ho detto precedentemente, sia centrale, insieme ad altri argomenti, nella vita del Consiglio Comunale, che deve diventare luogo di elaborazione, evitando che possa essere considerato solo come momento di semplice incontro per la ratifica o per rispettare termini di legge.
Ricordo di Livio Orazio Valentini. Da appassionato collezionista di opere d’arte del Novecento, non posso non fare un accenno al centenario appena trascorso dalla nascita del Pittore Livio Orazio Valentini. Valentini con le sue opere e la sua versatilità anche nell’utilizzo dei materiali differenti ha dimostrato una grande capacità compositiva. Non ho avuto la possibilità per motivi anagrafici di poterlo conoscere, ma la sua arte consente alla mia generazione di poter mantenere un rapporto e un dialogo con lui attraverso le sue opere, che dimostrano una inconfondibile unicità nello stile, tanto da poter cogliere sempre l’attenzione dell’osservatore. Il ‘marchio di fabbrica’ che ogni sua opera possiede, ha consentito a Valentini di poter essere uno dei grandi pittori del Novecento”.
Domande dei giornalisti:
Quale Consigliere Comunale è stato più produttivo?
Umberto Garbini: “il gruppo PD, ma ovviamente chi è all’opposizione ha più argomenti da voler approfondire rispetto alla maggioranza che conosce meglio le materie su cui si lavora. La classificazione sulla produttività è comunque riferita ai gruppi e non ai singoli Consiglieri”.
Uscendo dalla quantificazione dell’attività svolta dal Consiglio quale è il tenore della dialettica politica all’interno dell’Assemblea e  in maggioranza? Lei  Presidente, ad esempio, talvolta  ha assunto posizioni autonome se non addirittura divergenti.
Umberto Garbini: “sono molto severo con me stesso, quindi per mia imposizione sin dall’atto di insediamento del Consiglio Comunale ho deciso che qualsiasi scelta che un giovane fa nell’avvicinarsi alla politica deve essere fatta in modo ponderato, documentato e soprattutto studiando gli atti. E’ ciò che ho fatto ad esempio per la questione delle modifiche statutarie del SII e per altri argomenti”. 
Ogni anno parliamo della possibilità di avvicinare le comunità delle frazioni per favorirne la partecipazione. Superati i vecchi Consigli di Zona quali soluzioni si stanno studiando?
Umberto Garbini: “c’è la necessità di snellire i Consigli di Zona favorendo la rappresentatività del territorio trovando delle formule giuridiche idonee”
 
Ci sono timori reverenziali da parte di un giovane Presidente verso qualche consigliere che ha maggiore esperienza politico-amministrativa?
Umberto Garbini: “timore no rispetto sì. Perché chi ha una esperienza ed una conoscenza e capacità anche superiori alle mie io lo apprezzo. Sono abituato a studiare molto, a prepararmi e prima di andare ad ogni Consiglio Comunale, approfondisco gli atti e rivedo il Regolamento. L’unico timore ed emozione, li ho provati il giorno dell’insediamento”. 
In questo momento la politica è sempre più lontana e non al passo con le istanze dei giovani.
Umberto Garbini: “i giovani sono molto più interessati alla politica di quello che si possa pensare. Il limite è quello dei partiti che tendono a soffocare interessi e passioni dei giovani non preoccupandosi di farli emergere. Anche per me non è stato facile comporre a soli 23 anni un lista viste le resistenze che ho incontrato. Il messaggio che però desidero dare ai giovani è quello di impegnarsi, amare la propria città e portare il loro bagaglio di idee al servizio della collettività in cui vivono”.



Allerta neve con macchine spalaneve in azione a Morrano e al Monte Peglia. San Venanzo, scuole chiuse l’11 gennaio

Giornata difficile quella del 10 gennaio da punto di vista del meteo su tutto l’orvietano.  La neve è scesa a quote collinari e immediatamente la Protezione Civile di Orvieto ha iniziato ad effettuare la ricognizione delle strade interessate dal fenomeno.  Morrano e Monte Peglia sono le aree osservate speciali con i mezzi che hanno liberato le carreggiate dalla neve accumulata.  Non ci sono comunque particolari problemi alla circolazione ma si raccomanda la massima attenzione per possibili strade ghiacciate nonostante siano in azione le macchine spargisale.
A Montegabbione la neve è caduta per molte ore nella giornata del 10 mentre a San Venanzo il sindaco ha decretato la chiusura di tutte le scuole di ogni ordine e grado per la giornata dell’11 gennaio.



Variazioni al traffico veicolare a Sferracavallo per la chiusura di via Panaro dall’11 al 13 gennaio

Al fine di consentire le operazioni di abbattimento e smaltimento dei tagli degli alberi d’alto fusto (pino domestico) situati a bordo strada in corrispondenza dei numeri civici 1 e 3 di Via Panaro, la via verrà chiusa temporaneamente al traffico veicolare nei giorni 11 – 12 e 13 gennaio 2021.
In base all’ordinanza del Settore Polizia Locale e Mobilità, tutto il traffico veicolare proveniente dalla S.P.44 (zona industriale) e diretto ad Orvieto Scalo sarà deviato su Via Po fino alla rotatoria per proseguire su Via Tevere o Via Arno.
Il traffico veicolare dei residenti di Via Panaro sarà garantito secondo il seguente percorso alternativo: Via Ombrone, Via Garigliano (svolta a destra per immettersi su Via Panaro), Via Po, Via Tagliamento, Via Panaro.
I bus del Trasporto Pubblico Locale in transito su Via Po e diretti ad Orvieto Scalo, non potendo percorrere Via Panaro, effettueranno la fermata e la svolta allo svincolo con Via Ombrone con ritorno su Via Po.
La Ditta esecutrice effettuerà il posizionamento della segnaletica necessaria alla chiusura della strada, segnalando la presenza del cantiere in base al vigente Codice della Strada e al Regolamento di attuazione; mentre il Comando della Polizia Locale adotterà i provvedimenti necessari a garantire il normale flusso della circolazione.