1

Francesco Notazio, Fipe-Confcommercio Umbria, “ogni ora di lavoro viene pagata circa 10 euro, chi utilizza il nero fa concorrenza sleale”

Featured Video Play Icon

Il settore dei pubblici esercizi è ripartito con la fine di ogni restrizione riguardante la pandemia, ma contemporaneamente è esploso il problema del personale e dei costi di materie prime e energia. Il settore, quindi, continua a scontare un periodo difficile partito con la pandemia e ora prolungatosi a causa della guerra e, sicuramente, di una speculazione che ha approfittato delle tensioni sui prezzi internazionali.

Con Francesco Notazio, consigliere di Fipe-Confocmmercio Umbria abbiamo fatto il punto della situazione e siamo andati anche a approfondire la questione degli stipendi. “La media degli stipendi è superiore ai 10 euro l’ora, nulla a che vedere con cifre che circolano troppo spesso e di gran lunga inferiori”. Notazio analizza anche alcuni punti critici sottolineando come chi lavora nel settore “è impegnato nei festivi, in giorni e periodi particolari e il lavoro oggi si è spostato soprattutto nei week-end a discapito dei giorni feriali”. Forti critiche nei confronti di chi non assume in maniera ufficiale che “fa concorrenza sleale nei confronti di chi rispetta le regole e non tutela i lavoratori”.




Il Comune di Acquapendente pronto al censimento delle attività storiche per procedere poi con i vantaggi economici

Venerdì 10 febbraio alle 15 il Comune di Acquapendente presso la sala consiliare organizza un importante incontro con tutte le imprese locali: “Intendiamo informare”, sottolinea la sindaca Alessandra Terrosi, “tutte le imprese operanti sul territorio che è di prossima pubblicazione l’avviso finalizzato al censimento delle attività economiche presenti sul territorio comunale, le quali, a seguito della verifica istruttoria del possesso dei requisiti di cui all’articolo 2 della Legge Regionale n. 1/2022, potranno essere iscritte nell’elenco regionale delle botteghe ed attività storiche e beneficiare degli interventi di salvaguarda e valorizzazione di cui all’articolo 4 della Legge regionale n.1/2022, nonché delle attività e strumenti di promozione definiti all’articolo 7 del regolamento regionale n.11/2022.

Possono partecipare alla procedura di censimento le seguenti tipologie di esercizio: a) I locali storici, locali e botteghe, connotati da valore storico-artistico e architettonico, destinati ad attività di commercio, somministrazione, artigianato, artistiche o miste, compresi cinema, teatri, librerie e cartolibrerie, svolte continuativamente anche da soggetti diversi e in modo documentabile da almeno settanta anni; b) I locali storici tradizionali, individuati ai sensi del Codice, dei beni culturali e del paesaggio; c) Le botteghe d’arte e di antichi mestieri, botteghe nelle quali sono svolte, in modo documentabile da almeno cinquanta anni, attività artistiche consistenti in creazioni, produzioni e opere di elevato valore estetico (in fotografia il padre Roberto e la  figlia Roberta Sugaroni coordinatori di un rinomato laboratorio di artigianato artistico locale) comprese quelle che richiedono l’impiego di tecniche di lavorazione tipiche della tradizione regionale, e attività artigiane e commerciali che hanno conservato antiche lavorazioni, prevalentemente manuali, e tecniche di produzione derivanti da tradizioni, usi e culture locali che rischiano di scomparire, ivi comprese le attività di restauro dei beni culturali e degli oggetti d’arte, dell’antiquariato e da collezione; d) Le attività storiche e tradizionali, attività di commercio e somministrazione in sede fissa, artigianato, artistiche o miste, compresi cinema, teatri, librerie, cartolibrerie ed edicole, svolte, in modo documentabile, continuativamente, nel medesimo locale, da almeno cinquanta anni, con la stessa tipologia di vendita, somministrazione o lavorazione e di cui siano mantenute l’identità e le caratteristiche originarie dell’attività, restando ininfluenti l’eccellenza degli arredi, il valore storico, artistico, architettonico della bottega storica in cui detta attività si svolge.

Questa nostra proposta, punta a tutelare e valorizzare il piccolo commercio locale. Per questo motivo siamo a caldeggiare la partecipazione, al fine di costruire un percorso condiviso che non si limita a tutelare l’attuale tessuto produttivo nelle sue dinamiche, ma che lavora anche per garantire il loro futuro”.




Nuovo direttivo di Confcommercio Orvieto, alla presidenza eletto Stefano Malentacchi

Nuovo consiglio direttivo e nuovo presidente per Confcommercio Orvieto, che ha affidato all’assemblea degli associati l’incarico di eleggere i propri rappresentati in carica per i prossimi cinque anni. Tanti i temi discussi nel corso dell’assemblea, che si è svolta all’Hotel Aquila Bianca, per fare un bilancio dell’attività degli ultimi anni e tracciare gli scenari di quella futura. A guidare i lavori è stato il presidente uscente Giuseppe Santi, al quale è andato il sentito e caloroso ringraziamento da parte di tutti i presenti, per il lavoro svolto e l’impegno profuso.
L’Assemblea ha eletto il nuovo Consiglio direttivo che a sua volta ha nominato alla presidenza Stefano Malentacchi e alla vicepresidenza Stefano Martucci. Gli altri membri del Consiglio direttivo sono Paola Achilli, Tolmino Caiello, Francesco Notazio, Massimo Perali e Andrea Tiberi: una squadra che è apparsa subito fortemente motivata e carica di energia. I sette membri del nuovo direttivo hanno già definito alcune priorità del loro mandato: la volontà di intensificare l’incontro ed il confronto con tutti gli associati, venuto meno durante la pandemia; l’individuazione di possibili sinergie con i principali attori economici e sociali della città e del territorio; l’intenzione di operare affinché l’orvietano acquisisca un peso adeguato nelle politiche regionali. Questi sono solo alcuni degli obiettivi che la nuova squadra, che a breve si presenterà all’amministrazione comunale, si impegna a perseguire con rinnovato slancio.
Nel corso dell’assemblea sono stati affrontati anche i temi legati al caro energia con esperti di
Confcommercio Umbria che hanno illustrato le azioni a supporto delle imprese (bandi, credito, check
bollette) e risposto alle domande degli associati.




Annalisa Bacciottini, CTS, “a Orvieto i settori trainanti sono agricoltura e commercio che soffrono la crisi”

Featured Video Play Icon

Con Annalisa Bacciottini abbiamo preso spunto dall’ultimo report di Cittadinanza Territorio Sviluppo sulle microimprese curato anche da Matteo Tonelli. Si evince un quadro a tinte più scure per l’intero territorio ma soprattutto per Orvieto con una discesa vertiginosa dei redditi della società di persone e degli occupati. I settori trainanti a Orvieto sono agricoltura e commercio, con particolare riguardo alle attività legate al turismo.

I momenti critici sono molto legati a problematiche esogene e nel territorio il settore manifatturiero non ha una forte incidenza è questo il segnale che l’economia non cresce.




La grande corsa dei prezzi di energia, gas e materie prime non si ferma e il caffè passa a 1,10 euro

Sono arrivate o stanno per arrivare le nuove bollette elettriche e del gas. Un vero incubo per cittadini privati e per le imprese che orami da settimane si sentono ripetere da tv, giornali, social che sarà un botta notevole. E’ stato realmente così. Andando a controllare si evidenziano aumenti piuttosto sostenuti, in particolare per le utenze commerciali. alcune imprese hanno deciso di chiudere e non per mancanza di ordinativi ma per i costi troppo alti dell’energia che andrebbero a mangiare i margini di guadagno. Altre piccole imprese, in particolare nel settore della ristorazione stanno rimandando le aperture o addirittura hanno deciso di chiudere definitivamente. in media per la bolletta elettrica gli aumenti sono nell’ordine del 30% mentre per il gas si arriva anche a oltre il 40%. La prima conseguenza è un aumento generalizzato dei prezzi finali, quelli al consumatore. A Orvieto la musica non cambia. Nei bar è ormai difficile trovare chi ha lasciato invariato a un euro il costo della tazzina di caffè. anche i lieviti sono cresciuti, e non è un gioco di parole. Sempre più spesso il prezzo è di circa 1,20 euro. Sì perché il rincaro dei prezzi all’ingrosso ha toccato anche le materie prime. Non sono i trasporti a incidere oltre il dovuto, ma i costi aziendali come appunto le bollette e quello delle materie prime all’origine.

Farina, caffè, burro, latte, pasta, zucchero stanno facendo salire i listini di bar e ristoranti. Anche nei negozi alimentari e nei supermercati la corsa dei prezzi non sembra rallentare. Nella cosiddetta fascia di “primo prezzo” la pasta di Gragnano sfiora il costo di 1 euro a confezione. In molti casi alcuni marchi hanno preferito lasciare il prezzo fermo diminuendone il contenuto, in alcuni casi addirittura dimezzandolo. Sì perché il combinato dell’aumento del costo delle materia prime e di quello dell’energia ha, di fatto, lasciato poca scelta. A Murano molte vetrerie hanno deciso di interrompere la produzione, così sta succedendo anche nel settore della ceramica industriale.

A Orvieto qual è la situazione delle imprese? Quali sono i costi reali? Avete notato rincari dei beni di largo consumo e di quanto? Se avete risposte fateci sapere, inviateci le vostre testimonianze per raccontare questo momento difficile tra tra ripartenza, pandemia, timori e venti di guerra lontani ma dalle conseguenze molto vicine.




Due settimane di controlli dei Carabinieri, per rispetto delle normative anti-covid sono state sanzionate delle attività per 13 mila euro

Nelle ultime due settimane i Carabinieri hanno svolto, oltre le normali attività di controllo, anche alcune operazioni ad hoc nell’orvietano sia per quanto riguarda il rispetto delle norme sanitarie e di sicurezza sul lavoro sia per il green pass.

In questi ultimi 15 giorni sono stati controllati in totale 293 veicoli con 11 contravvenzioni, il sequestro di 4 mezzi e il ritiro di 5 patenti; il totale delle sanzioni comminate è di poco più di 2 mila euro. Importante il controllo sulle residenze per anziani svolte con l’ausilio dei reparti specializzati in materia di lavoro e sanità. Nei confronti del responsabile di una struttura sono state elevate sanzioni per un totale di 3,8 mila euro.

Un altro servizio riguarda il controllo del rispetto delle normative anti-covid e in particolare del super green pass nei locali dove necessario. I Carabinieri si sono concentrati sulle attività di ristorazione e ne hanno sanzionate alcune per un totale di circa 13 mila euro, di cui 2 mila per le violazioni alle normative anti-covid e la conseguente sospensione dell’attività per 2 esercizi commerciali. Nell’ambito dei controlli per la verifica del possesso del green pass o del super green pass, è stata verificata la documentazione di 747 persone e 3 sono state sanzionate per il mancato possesso della certificazione verde.




Confcommercio e Cogesta attivano lo Spin-sportello innovazione per sostenere lo sviluppo delle aziende

Confcommercio Umbria, in sinergia con Co.Ge.S.T.A. scrl, ha attivato a Orvieto lo SPIN –Sportello Innovazione, con l’obiettivo di accompagnare le imprese del territorio nel processo di trasformazione digitale, fornendo loro un supporto concreto e tanti servizi gratuiti, affiancandole nel momento delle scelte strategiche e della definizione delle soluzioni più idonee e convenienti.
Lo SPIN Umbria fa parte della rete nazionale di EDI Ecosistema Digitale per l’Innovazione, il Digital
Innovation Hub di Confcommercio Imprese per l’Italia riconosciuto ed accreditato dal Piano Nazionale Imprese 4.0. I servizi che SPIN è in grado di fornire, gratuitamente, alle imprese di Orvieto sono davvero tanti: si va dall’analisi della presenza dell’impresa nel web e sui social per capire punti di forza e di debolezza al supporto nell’accesso a bandi e incentivi che possono fornire le risorse necessarie alla trasformazione digitale; dal supporto nella definizione di strategie per creare il proprio e-commerce alla formazione gratuita: dall’alfabetizzazione digitale all’uso specialistico di nuove tecnologie.

Attivare i servizi dello SPIN – Sportello Innovazione è facile: basta contattare l’ufficio Confcommercio a Orvieto (Via delle Acacie, 12 – 340.4596123) o direttamente lo SPIN Sportello Innovazione (075.5067145 -spin-edi@confcommercio.umbria.it)
“Da mesi ormai sentiamo parlare del PNRR – Piano Nazionale di Resilienza e Ripresa quale fondamentale occasione per la trasformazione digitale e verde del Paese. Ovviamente un simile scenario impone anche alle aziende del territorio orvietano di affrontare queste sfide con nuove progettualità e conseguenti investimenti. Tali processi di cambiamento sono urgenti e complessi”, sostengono Confcommercio e Co.Ge.S.T.A. , “Abbiamo voluto portare a Orvieto lo SPIN – Sportello Innovazione perché svolgesse un suo ruolo di protagonista professionale nel facilitare e supportare la creazione di un ecosistema locale che, in stretta collaborazione anche con le Istituzioni locali e regionali, sia in grado di sostenere i processi di sviluppo delle aziende.
Confcommercio Umbria insieme con Co.ge.s.t.a. intendono infatti candidarsi quali protagonisti e
“facilitatori” della trasformazione digitale ed anche “green” delle imprese, ma anche del territorio stesso. Con la più ampia disponibilità ad attivare tutte le possibili forme di sinergia tra pubblico e privato, a cominciare da una auspicabile coordinamento con il Digi.Pass, che può svolgere una significativa funzione nel favorire la sensibilizzazione e la diffusione delle tecnologie digitali tra i cittadini e le imprese. Coordinamento necessario per la definizione di progettualità utili ai fini di una rapida trasformazione digitale e “green” del territorio orvietano, sia sul versante dei servizi pubblici che del tessuto economico – produttivo”.




Sacripanti chiede al sindaco di conoscere la situazione del nuovo regolamento per l’arredo urbano

Durante la question time del consiglio comunale che si è svolto il 21 ottobre, il capogruppo della Lega, Andrea Sacripanti ha chiesto di conoscere lo stato dell’arte del nuovo regolamento sull’arredo urbano e l’occupazione del suolo pubblico che ancora non è approdato in consiglio per la sua approvazione. Gli operatori commerciali attendono da tempo il nuovo regolamento anche se il dibattito è aperto in città sull’intera questione. Proprio da qui è partito Sacripanti nel suo quesito rivolto al sindaco: “ci sono perplessità soprattutto per quanto riguarda possibili disequilibri tra operatori. Vorrei chiedere se fosse possibile – ha spiegato il capogruppo della lega – ampliare l’area di occupazione del suolo pubblico oltre il 50% attualmente previsto così come è avvenuto per rispondere alle esigenze degli stessi operatori dopo l’emergenza covid. Così – ha chiarito Sacripanti – si potrebbero mitigare eventuali sperequazioni di trattamento dovute proprio a vincoli e altre strettoie”. Il sindaco Roberta Tardani ha ribadito che “in settimana gli assessori competenti incontreranno le categorie produttive per partecipare il nuovo regolamento e prenderemo in considerazione la proposta della Lega sull’ampliamento della percentuale di occupazione del suolo pubblico ma per farlo si deve capire con quali modalità e soprattutto si devono rimodulare le tariffe. Puntiamo, comunque, a presentare il nuovo regolamento forse già al prossimo consiglio comunale”.

Il nuovo regolamento stabilisce, ricordiamolo, tutti i criteri per i dehors, cioè per gli spazi esterni coperti e protetti destinati ad essere occupati dai tavolini dei bar e dei ristoranti, per l’arredo, per tende e ombrelloni e altre questioni ancora sul tappeto come ad esempio l’utilizzo di sistemi di riscaldamento esterno, ad oggi quasi tutti vietati.




Nuova opportunità con un bando per le micro imprese dell’orvietano

Confcommercio informa di una nuova opportunità per le imprese del territorio orvietano. Ora si può accedere a contributi in conto capitale fino al 70% delle spese ammissibili, messi a disposizione del GAL Trasimeno-Orvietano.

Proprio per illustrare questa nuova opportunità agli operatori i tecnici di Confcommercio Umbria sono presenti nei vari comuni dell’orvietano. Il bando è riservato alle micro-imprese che operano nel turismo rurale, nel commercio, nell’artigianato, nella produzione e servizio nel settore dell’innovazione tecnologica. Le spese ammissibili al finanziamento sono quelle relative alla ristrutturazione e miglioramento di beni immobili strettamente necessari allo svolgimento dell’attività; l’acquisto di nuovi impianti, attrezzature, automezzi e forniture per lo svolgimento dell’attività; l’acquisto di hardware e software; la creazione o implementazione di siti internet; gli onorari e la progettazione su immobili per un massimo del 12% degli investimenti immobiliari e del 5% degli investimenti mobiliari e degli interventi immateriali. Le imprese che possono accedere al finanziamento sono quelle ricadenti nei comuni di San Venanzo, Montegabbione, Monteleone d’Orvieto, Fabro, Parrano, Ficulle, Allerona, Orvieto, Porano, Castel Viscardo e Castel Giorgio.

Per informazioni più dettagliate, contattare gli uffici di Confcommercio Orvieto – tel. 340.4596123 / orvieto@confcommercio.umbria.it – nella nuova sede di Orvieto Scalo (via delle Acacie n. 12) dove le imprese trovano anche una serie di nuovi servizi, grazie alla collaborazione operativa con la società orvietana Co.ge.sta.




Saldi estivi l’assessore Fioroni, “si torna alla normalità con inizio il 3 luglio fino al primo settembre”

E’ la data che tutti attendono, quella dei saldi estivi ed è arrivata la conferma da  parte della Regione Umbria, “la data di inizio dei saldi estivi è confermata per il 3 luglio. La durata sarà di 60 giorni e pertanto, per l’anno 2021, i saldi termineranno mercoledì 1 settembre. Resta ferma la possibilità di svolgimento delle vendite promozionali anche nei trenta giorni precedenti i saldi”.  E’, praticamente, un ritorno alla normalità visto che nel 2020, dopo la lunghissima chiusura forzata da marzo a metà maggio circa, le associazioni avevano chiesto ed ottenuto uno spostamento in avanti dell’inizio dei saldi estivi.  Quest’anno, come ha spiegato l’assessore Michele Fioroni, “il ritorno al tradizionale periodo di inizio dei saldi estivi, rappresenta un passo verso il ritorno ad una normalità dopo il periodo di grande difficoltà che ha visto il settore del commercio fra i più colpiti dalla crisi pandemica.  Colgo l’occasione. ha concluso Fioroni – per rivolgere un sincero buon lavoro a tutte le imprese del settore”.