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Il Fondo Sport e Periferie finanzia nuova campo sportivo polifunzionale a Castel Viscardo e Allerona

L’amministrazione comunale di Castel Viscardo insieme a quella di Allerona hanno ottenuto un importante finanziamento di €234.500 dal dipartimento dello sport per il bando “Fondo Sport e Periferie 2022”. Questo finanziamento è finalizzato alla realizzazione di un impianto sportivo polifunzionale dedicato al calcio a 5, pallamano e tennis, con un progetto complessivo che ammonta a €335.000. Lo studio Baffo di Bagnoregio ha redatto il piano esecutivo e i lavori partiranno a breve.
L’obiettivo di collocare un campo polifunzionale nella frazione di Pianlungo è stato perseguito dall’amministrazione comunale da diversi anni e finalmente è stato raggiunto.

L’assessore allo sport Gian Paolo Graziani commenta entusiasta: “Quando sono uscite le graduatorie, non potevo quasi crederci. Da anni, insieme al sindaco Daniele Longaroni, mi batto per questo progetto perché ritengo che la presenza di un campo polifunzionale sia un importante valore aggiunto per il nostro territorio, popolato da numerosi giovani appassionati di questi sport non solo a livello agonistico, ma anche a livello dilettantistico e amatoriale, in particolare per gli amanti del calcio a 5.”
Il sindaco Daniele Longaroni aggiunge: “Questo nuovo impianto non solo darà un valore aggiunto al centro sportivo esistente, che già dispone di un campo da calcio e un impianto natatorio, ma permetterà anche di ampliare i servizi sportivi offerti e di raggiungere un più ampio bacino di utenza.”
Questo investimento nell’infrastruttura sportiva è un passo significativo per promuovere l’attività fisica e lo sviluppo di talenti nel territorio di Castel Viscardo e Allerona. Si prospetta un futuro ricco di opportunità per i giovani e gli appassionati di sport di queste comunità, che potranno godere di nuovi spazi polifunzionali dedicati alla pratica sportiva e al divertimento.




Uomo violento allontanato dalla casa dei familiari a Castel Viscardo, applicato il braccialetto elettronico

I Carabinieri del Comando Stazione di Castel Viscardo hanno dato esecuzione all’ordinanza di applicazione della misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento alle persone offese nonché ai luoghi abitualmente frequentati dalle stesse nei confronti di un 43enne straniero per il reato di maltrattamenti in famiglia.

L’attività d’indagine, scaturita a seguito di numerosi interventi dell’Arma presso l’abitazione del nucleo familiare, ha consentito di acquisire gravi indizi di colpevolezza nei confronti dell’indagato in relazione ai comportamenti posti in essere nei confronti della moglie e della figlia, fin dal mese di giugno 2023 ed acuitisi dalla seconda decade dello scorso dicembre, causando in entrambe una situazione di forte disagio psicologico derivante dalle reiterate condotte vessatorie e verbalmente aggressive del congiunto, che  pretendeva che le due svolgessero solo i lavori di casa senza dedicarsi ad altre attività, sia lavorative che scolastiche.

Al fine di una maggior tutela nei confronti delle vittime, il Giudice ha disposto anche l’applicazione del braccialetto elettronico nei confronti dell’indagato.




A Castel Viscardo le rotatorie diventano “un’attrazione visiva e progetto artistico”

Le rotatorie stradali, spesso considerate solo nodi di traffico, stanno diventando un palcoscenico sempre più frequente per opere d’arte uniche e affascinanti. Dove una volta dominava l’anonima geometria del cemento, oggi emergono sculture, installazioni e progetti artistici che trasformano questi spazi funzionali in vere espressioni di creatività urbana. Un esempio notevole è la rotatoria in Loc. Alfina (incrocio tra la Strada Provinciale n. 45 e la Strada Provinciale n. 107), divenuta quasi un luogo magico grazie all’intervento creativo di Riccardo il giardiniere.

I lavori di realizzazione e manutenzione degli spazi verdi adiacenti la rotatoria si sono conclusi a novembre, dando vita a un progetto che ha coinvolto la comunità e reso la rotatoria una testimonianza di amore per la natura e per la storia locale. L’iniziativa è nata dalla volontà della Giunta Comunale di Castel Viscardo, che sin dal 2021 ha cercato di migliorare la qualità del verde pubblico. La storia inizia con il contributo della Pro Loco di Castel Viscardo, la realizzazione di progetti dell’architetto Tabarrini, e diversi interventi che hanno riguardato la strada per Orvieto e Monterubiaglio. La Giunta Comunale ha poi aperto la possibilità a privati o ditte commerciali di gestire a proprie spese la rotatoria, offrendo visibilità in cambio. La ditta vincitrice è stata Riccardo Il Giardiniere di Allerona Scalo, la cui proposta ha conquistato l’attenzione della Giunta e dell’Ufficio Tecnico. Il progetto ha trasformato la rotatoria in un luogo suggestivo, con una rampa di ciottoli di basalto, terrazzamenti di rose e cespugli ornamentali, uno stagno interrato con piante acquatiche, siepi sbalzate e una staccionata con corda di canapa. La Basalti Orvieto, la ditta Riccardo Il Giardiniere e la Provincia di Terni hanno sostenuto il progetto, contribuendo a rendere la rotatoria un simbolo di innovazione e storia.

La rotatoria non è solo un’attrazione visiva; ha anche un impatto positivo sulla comunità locale. I residenti e i pendolari che attraversano la rotatoria sono accolti da uno spettacolo di colori e profumi, diventando un luogo che celebra la storia del paese. L’amministrazione comunale sottolinea che “l’intervento di Riccardo non è solo un progetto artistico; è un omaggio alla storia, alla natura e alla comunità.”

Tuttavia, integrare opere d’arte nelle rotatorie comporta sfide, come la manutenzione continua e la gestione delle piante. Riccardo ha dimostrato che il risultato finale vale ogni sforzo, e la rotatoria di Castel Viscardo è ora un esempio di come l’amore per la natura e il rispetto per la storia possano trasformare un angolo grigio della città in uno spazio affascinante.




Più di duemila mattonelle all’uncinetto danno vita all’albero di Natale di Monterubiaglio

Il periodo natalizio è spesso associato a tradizioni, famiglia e calore. Quest’anno, la comunità di Monterubiaglio, nel Comune di Castel Viscardo, ha deciso di abbracciare un tocco vintage e unico, creando un albero di Natale straordinario composto interamente da mattonelle Granny.
E sono oltre duemila le mattonelle colorate, sessanta le mani impegnate a realizzarle per circa nove metri di altezza. Ecco l’albero di Natale realizzato con i “quadretti all’uncinetto,” piccoli motivi squadrati realizzati con la tecnica dell’uncinetto. Questi piccoli quadrati colorati sono spesso utilizzati per creare coperte, cuscini e, in questo caso, un albero di Natale unico.
A realizzarlo sono state una trentina di donne del paese che, in una serie di sessioni di lavorazione all’uncinetto, ognuna in completa autonomia, hanno portato a compimento l’opera realizzando circa 2000 mattonelle. A lanciare l’idea sono state due signore del paese.
“E’ stato un bellissimo lavoro di squadra – hanno raccontato Antonella e Graziella – una volta che tutte le mattonelle sono state realizzate – ci abbiamo messo all’incirca 8 mesi – è iniziato l’assemblaggio dell’albero. Ci siamo quindi nuovamente riunite per unire i vari quadrati e creare, grazie anche all’aiuto degli uomini del paese, una struttura tridimensionale che avrebbe preso la forma di un albero di Natale. L’assemblaggio è stato un momento di condivisione e collaborazione, con tutti che contribuivano a dare vita all’opera”.
Il lavoro instancabile delle donne del paese, oltre al maestoso albero di nove metri, ha permesso anche di realizzare altri 10 alberelli che andranno ad adornare le vie del piccolo borgo di Monterubiaglio. Per renderlo ancora più speciale, l’albero sarà abbellito con luci colorate e con un originale puntale di legno realizzato dall’artista Franco Picciolini. L’accensione delle luci è stata programmata per domenica 10 dicembre in Piazza dello Statuto dove sarà collocato l’albero.
“Questo progetto – commenta il sindaco Daniele Longaroni – non è solo un omaggio al passato attraverso le mattonelle Granny, ma anche un messaggio di creatività e condivisione. Ha dimostrato che la tradizione e l’innovazione possono coesistere, creando qualcosa di straordinario che riflette l’identità unica della nostra comunità. Questa iniziativa ha reso il periodo natalizio ancora più significativo, celebrando il passato, abbracciando la creatività e rafforzando i legami comunitari. Che questa tradizione creativa continui a ispirare le generazioni future, portando gioia e unicità a ogni Natale a venire”.
La realizzazione dell’opera è stata possibile grazie anche alla collaborazione della Pro Loco e della parrocchia di Monterubiaglio oltre al sostegno economico delle aziende del territorio. L’iniziativa gode del patrocinio del Comune di Castel Viscardo.




Arriva il via libera alle pale eoliche del progetto Phobos, ambientalisti al fianco di chi protesta

Lettera aperta a molte istituzioni sul provvedimento favorevole al progetto eolico PHOBOS

È stato pubblicato il provvedimento relativo al progetto eolico PHOBOS (7 pale da 200 m nei Comuni di Castel Giorgio e Orvieto e nuova stazione elettrica estesa 5 ha a Castel Giorgio, a confine con Bolsena e Acquapendente). Si tratta di un provvedimento con motivazioni indecorose e strumentali, che purtroppo potranno fare da apripista ai procedimenti di VIA in corso presso il MASE di molti progetti della Tuscia (previste al momento oltre 200 megapale talora di altezza intorno ai 250 m!), cui si sommeranno altri impianti eolici di competenza regionale e migliaia di ettari di impianti fotovoltaici e agrivoltaici. Verranno stravolti i progetti e le attività improntate alla salvaguardia e valorizzazione dei territori rurali e dei piccoli borghi della incontaminata Tuscia, ove una rivista prestigiosa come FORBES era giunta addirittura ad inserire Bolsena tra le 10 città piccole più belle d’Europa.

Chi “ringraziare” per questi atti impuri? L’ex Presidente Mario DRAGHI che ha adottato a suo tempo norme liberiste più che liberali per facilitare le “rinnovabili” ad ogni costo, dovendo ubbidire ai potentati europei e tedeschi in particolare; La Presidente Ursula Von der Leyen che non manca quotidianamente di sollecitare i nostri governi a realizzare rinnovabili ad ogni costo, mentre la sua Germania continua ad avere il primato delle emissioni di CO2 in Europa per il funzionamento e la riapertura delle centrali a carbone; La Presidente Giorgia Meloni ed il Consiglio dei Ministri che hanno partorito il provvedimento su PHOBOS, interpretando le poche norme a tutela del paesaggio e dell’ambiente secondo quanto sostenuto dalle ditte proponenti i progetti piuttosto che in armonia con le leggi dello Stato; Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica che, per affrontare il tema riguardante una fetta minimale del fabbisogno energetico nazionale, sta dando attuazione ad una strategia basata su fonti rinnovabili intermittenti e basate su risorse per gran parte in mano ad uno stato autoritario come la Cina; La Regione Umbria che ha espresso un parere favorevole trascurando le proprie norme su ambiente e paesaggio e non partecipando alla seduta decisoria del Consiglio dei Ministri sebbene invitata; La Regione Lazio che ha rilasciato un parere favorevole facendo inorridire gli esperti della biodiversità; I mass media nazionali che hanno censurato le voci di protesta che venivano da associazioni, comitati, organizzazioni e cittadini; Le associazioni ambientaliste, Legambiente in testa, che sostengono la necessità di superare le visioni passate sul paesaggio, criticando le Soprintendenze e parlando di nuovi paesaggi energetici e di parchi eolici che potrebbero consentire iniziative turistiche con appositi manuali e guide.

Infine un “ringraziamento” complessivo alle istituzioni sopra elencate che costringeranno molti Cittadini ad affrontare una dura e costosa stagione di ricorsi per pretendere il rispetto delle leggi!

Gli Amici della Terra e molte altre associazioni e comitati saranno a loro fianco!

ENGLISH VERSION

The green light has been given to the wind turbines of the Phobos project, with environmentalists supporting those who protest

Open letter to many institutions regarding the favorable decision on the Phobos wind project

We are writing to express our deep concern and disappointment regarding the recent decision to approve the Phobos wind project in the communities of Castel Giorgio and Orvieto. The decision, as outlined in the published statement, is filled with questionable and instrumental motivations. Unfortunately, it paves the way for the ongoing Environmental Impact Assessment (VIA) processes for numerous projects in the Tuscia region.

The Phobos project consists of 7 wind turbines, each with a height of 200 meters, spanning across Castel Giorgio and Orvieto. Additionally, it involves the creation of a new electrical station covering an area of 5 hectares at the border of Bolsena and Acquapendente. These developments are alarming, especially considering that they are just the beginning of a significant wave of renewable energy projects planned for the Tuscia region. We anticipate more projects to follow, including additional wind turbines, some of which could reach heights of around 250 meters, alongside thousands of hectares dedicated to photovoltaic and agrivoltaic installations.

The consequences of this wave of industrialization will have far-reaching effects on the rural landscapes, small villages, and pristine environments of Tuscia. The region, known for its natural beauty and charming towns, including Bolsena, which was recognized by Forbes as one of the ten most beautiful small cities in Europe, risks losing its unique character and appeal.

We would like to question and express our concerns to the following individuals and organizations who have contributed to this decision:

  1. Former President Mario Draghi, who adopted overly liberal policies to facilitate renewable energy projects at any cost, complying with European and German energy interests.
  2. President Ursula Von der Leyen, who continually urges national governments to prioritize renewable energy projects, despite Germany maintaining the highest CO2 emissions in Europe due to coal-powered plants.
  3. President Giorgia Meloni and the Council of Ministers, who drafted the Phobos project’s approval, interpreting existing regulations in favor of project proponents rather than in harmony with state laws.
  4. The Ministry of the Environment and Energy Security, which is pursuing a strategy primarily based on intermittent renewable sources, many of which rely on resources controlled by an authoritarian state like China.
  5. The Umbria Region, which provided a favorable opinion while neglecting its own environmental and landscape regulations and choosing not to participate in the Council of Ministers’ decisive session despite being invited.
  6. The Lazio Region, which issued a favorable opinion, alarming biodiversity experts.
  7. National mass media, which have overlooked the voices of protest from associations, committees, organizations, and concerned citizens.
  8. Environmental associations, including Legambiente, which argue for the necessity of redefining our perceptions of the landscape, criticizing heritage conservation authorities and suggesting that new “energy landscapes” and wind parks could support tourism.

We want to express our support and solidarity with the citizens who will inevitably face a challenging and costly process of legal appeals to demand the enforcement of the law.

The Friends of the Earth and many other associations and committees stand by their side and are ready to join efforts to protect our environment and heritage.




Troppi disservizi con la fibra ottica, nove sindaci dell’orvietano scrivono all’assessore regionale Fioroni

Nove Sindaci della Zona Sociale n.12 facenti parte dell’Area Interna Sud-Ovest dell’orvietano (Porano, Allerona, Castel Viscardo, Montecchio, Monteleone d’Orvieto, Castel Giorgio, Baschi, Fabro, Montegabbione) hanno inviato all’Assessore allo Sviluppo economico, innovazione, digitale e semplificazione Michele Fioroni una nota in merito ai disservizi che da alcuni mesi stanno caratterizzando l’infrastruttura banda ultralarga fibra ottica sui rispettivi territori.

Gent.mo Assessore

il 3 Marzo 2015 il Governo italiano ha approvato la Strategia Italiana per la Banda Ultralarga, al fine di ridurre il gap infrastrutturale e di mercato esistente, attraverso la creazione di condizioni più favorevoli allo sviluppo integrato delle infrastrutture di telecomunicazione fisse e mobili; Strategia che rappresenta il quadro nazionale di riferimento per le iniziative pubbliche a sostegno dello sviluppo delle reti a banda ultralarga in Italia.  L’obiettivo consiste nel costruire una rete di proprietà pubblica che viene messa a disposizione di tutti gli operatori che vorranno attivare servizi verso cittadini ed imprese.

In questi ultimi anni si è realizzato in effetti un grande sviluppo tecnologico che ha consentito di portare la Fibra ottica anche nei piccoli Comuni con evidenti benefici per cittadini e imprese.  Tuttavia da alcuni mesi riscontriamo, sui nostri territori, sempre più numerose segnalazioni provenienti dai cittadini che hanno attivato nel frattempo contratti con diversi fornitori di fibra ottica.

I cittadini si rivolgono ai nostri Comuni, che costituiscono ovviamente l’interfaccia più diretto, segnalando periodici malfunzionamenti della infrastruttura di rete a banda ultra larga in fibra ottica.

Come Sindaci abbiamo più volte segnalato ad Open Fiber, player infrastrutturale, tali disservizi ma non abbiamo mai ricevuto risposte alle nostre comunicazioni ufficiali.  In alcuni casi la questione è stata portata all’attenzione dei Consigli comunali mediante interrogazioni rivolte al Sindaco il quale ovviamente non ha sufficienti elementi per rispondere adeguatamente a tali richieste se non la possibilità di richiedere informazioni alla società proprietaria della rete infrastrutturale, Open Fiber.

Abbiamo constatato che si tratta di malfunzionamenti e/o non funzionamenti che si manifestano periodicamente alcuni giorni e ore durante il mese.  Tali problematiche sono diffuse e pressoché identiche per gran parte dei nostri Comuni del comprensorio orvietano mettendo i cittadini e le imprese in grande difficoltà sia da un punto di vista lavorativo che familiare.  Anche da alcuni colloqui telefonici con i responsabili di zona di Open Fiber, abbiamo riscontrato evidenti difficoltà nell’individuazione delle cause dei problemi suddetti.

Come Sindaci dei Comuni della Zona Sociale n.12, facenti parte dell’Area Interna Sud-Ovest dell’Orvietano, Le chiediamo pertanto, gentile Assessore, in virtù del ruolo di primo piano svolto dalla Regione Umbria come protagonista dell’accordo di programma per la diffusione della banda ultra larga nelle cosiddette “aree bianche” del territorio regionale, di farsi promotore di iniziative verso Open Fiber al fine di ripristinare definitivamente la normale  funzionalità dell’infrastruttura fibra ottica onde evitare ripetuti disservizi che mettono in grande difficoltà i nostri cittadini che hanno stipulato contratti con i vari gestori ma che non riescono ad utilizzare al meglio tale tecnologia.

La nota è stata inviata per conoscenza anche al Dirigente Servizio Infrastrutture Tecn.Digitali Regione Umbria Dott. Graziano Antonielli e ad Open Fiber, la società che da alcuni anni sta lavorando per portare la rete nelle cosiddette “aree bianche”.

I Sindaci auspicano una rapida soluzione dei disservizi che stanno creando non pochi problemi alle aziende ed alle famiglie del territorio comprensoriale orvietano anche in considerazione della esponenziale richiesta di allacci alla rete fibra ottica che da tempo si sta verificando su tutti i territori comunali.




Contro la ludopatia, a Castel Viscardo la mostra itinerante “Azzardo non chiamiamolo gioco”

L’arma dell’ironia per contrastare la ludopatia. Arriva a Castel Viscardo la mostra itinerante “Azzardo non chiamiamolo gioco”, una delle iniziative informative che rientrano nel progetto di contrasto alla ludopatia della Zona sociale n. 12, di cui il Comune di Orvieto è capofila, “Io non azzardo”. Dopo la prima tappa a Fabro nell’agosto scorso, in collaborazione con l’associazione Centro Dentro di Fabro, venerdì 29 settembre, presso il Centro Sociale del Comune di Castel Viscardo verrà inaugurata l’esposizione che rimarrà aperta al pubblico fino a domenica 1 ottobre. Saranno presenti il sindaco di Castel Viscardo, Daniele Longaroni, l’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Orvieto, Alda Coppola, il direttore del Distretto di Orvieto e Responsabile del SerD, Massimo Marchino, ed Elisa Marceddu della Struttura semplice dipartimentale Sorveglianza e Promozione della Salute Usl Umbria2.

La mostra si compone di sessanta vignette umoristiche di 36 artisti italiani e si basa su un’ironia graffiante quale spunto per un cambiamento culturale contro il dilagare del gioco d’azzardo. Nella prima esposizione, durante la festa Contadina di Fabro, è stato allestito anche uno spazio dove sono state esposte 10 vignette (delle 60 totali) e 5 pannelli con grafici e statistiche rispetto al fenomeno del GAP (Gioco d’azzardo patologico) dei comuni della Zona sociale n°12. I dati riportati sono stati forniti dal Servizio di Sorveglianza e Promozione della salute della UslUmbria2 di Orvieto. Inoltre, nella serata del venerdì, hanno partecipato gli educatori dell’Unità di Strada “Info Scimmia” che hanno proposto un intervento di sensibilizzazione sulla tematica del gioco d’azzardo patologico, con  distribuzione di materiale informativo sulle attività del progetto “Io Non Azzardo” e diffusione di materiale a marchio “Umbria No Slot”.

La mostra è organizzata dal Centro di riferimento regionale per la Dipendenza da gioco, con sede a Foligno presso il Dipartimento delle Dipendenze della Usl Umbria2, in collaborazione con il Comune di Foligno, Azione Cattolica, Caritas Diocesana, Cgil, Cisl, Locomotiva cooperativa sociale, e la Comunità La Tenda. Il progetto è stato messo a disposizione dall’associazione Exodus onlus ed è patrocinato dal Senato della Repubblica. Le organizzazioni aderenti fanno parte del Gruppo inter-istituzionale coordinato dal Centro di riferimento regionale, previsto dal progetto “Implementazione degli aspetti sociali, legali e finanziari del modello di intervento integrato sulla dipendenza da gioco”, finanziato dalla Regione Umbria, che, tramite la mostra, vuole attuare anche attività di prevenzione e informazione sul tema del gioco d’azzardo.

L’obiettivo del progetto di cui il Comune di Orvieto è capofila – spiega l’assessore alle Politiche sociali, Alda Coppola – è quello di aumentare nella popolazione la consapevolezza dei rischi associati al gioco d’azzardo, con particolare attenzione ai gruppi più vulnerabili, ma anche promuovere il reinserimento delle persone con DGA a livello sociale, relazionale e lavorativo e a sostenere le loro famiglie. I beneficiari diretti degli interventi, quindi, sono le persone con comportamenti di dipendenza da gioco d’azzardo e i loro familiari e i beneficiari indiretti sono le comunità locali. Per questo motivo riteniamo di fondamentale importanza eventi comunicativi come la mostra itinerante che si sposterà in luoghi di partecipazione collettiva su tutto i territorio della Zona sociale. Inoltre – conclude – sono attivi due sportelli informativi, uno presso il Serd di Orvieto e uno ubicato nel Comune di Fabro, in quanto riteniamo fondamentale il ruolo dell’ascolto e della comunicazione al fine di intercettare quanto prima un possibile disturbo patologico”.




Le modifiche alla circolazione per i lavori di E-Distribuzione nel centro abitato di Viceno

Nei prossimi giorni la Strada Provinciale n° 107 nel tratto che attraversa il centro abitato della Frazione di Viceno sarà aggetto di lavori di realizzazione di linea elettrica MT (20Kv) in cavo interrato, con manomissione del suolo pubblico commissionati da E-Disitribuzione Spa. A tal proposito in relazione alle caratteristiche tecniche della strada, individuate in alcuni punti nella sezione ridotta che consente solamente il transito di una fila di veicoli ed alla tipologia delle lavorazioni, in base al cronoprogramma presentato dalla ditta incaricata, il Comune di Castel Viscardo, previo nulla osta rilasciato dalla Provincia di Terni, ha emesso in data 21/09/2023 ordinanza n° 66 di modifica della circolazione veicolare.

Nella prima fase che avrà inizio presumibilmente, salvo imprevisti e condizioni climatiche permettendo, nella giornata di lunedì 25 settembre, per la presenza del cantiere mobile nel tratto compreso fra il Km 2+800 e il Km 3+240, e precisamente inizio centro abitato da lato Orvieto e inizio centro storico, dove la carreggiata si presenta a due corsie una per senso di marcia separate da striscia longitudinale continua, il traffico verrà disciplinato a senso unico alternato regolato da impianto semaforico nei giorni feriali dalle ore 8,00 alle ore 18,00. Mentre, successivamente al completamento delle operazioni in detto tratto, il cantiere mobile si sposta, presumibilmente salvo imprevisti dal 2 ottobre al 24 novembre 2023, nella parte di strada compreso fra la progressiva chilometrica 2+654 e la 2+800 (Centro Storico). Per la presenza delle abitazioni che la fronteggiano, la strada in detto punto presenta una sezione molto ridotta, con transito garantito solamente ad una fila di veicoli, comportando di conseguenza la chiusura del traffico veicolare nel periodo di durata delle lavorazioni. Per questo motivo è stato disposto con la citata ordinanza il divieto di transito a tutti i veicoli nel tratto interessato dai lavori ed indicati i percorsi alternativi.

Nel dettaglio con il citato provvedimento viene prescritto:

  • nel tratto di strada provinciale n° 107 compreso fra la progressiva chilometrica 2+654 e la progressiva 2+800 (Centro Storico di Viceno) il divieto di transito a tutti i veicoli a partire dalla data di istituzione del cantiere mobile, previsto presumibilmente dal giorno lunedì 2 ottobre e fino al termine dei lavori relativi a detto tratto, dalle ore 8,00 alle ore 13,45 e dalle ore 14,45 alle ore 18,00 di ogni giorno feriale.
  • Nel periodo di valenza del divieto di transito sulla S.P. 107 il traffico è deviato sui percorsi alternativi individuati sia in direzione Orvieto che in direzione Castel Viscardo sulla S.P. 45 e la S.P. 44 o in alternativa sulla S.P. 99, quest’ultima però viene indicato per tutti i veicoli fatta eccezione per quelli aventi massa a pieno carico superiore a 7 t., per i motocicli e per le biciclette, considerata la imitazione attualmente esistente su detta strada. Quanto sopra sarà indicato da apposita segnaletica temporanea installata all’altezza delle intersezioni della S.P. 107 con la S.P. 45 (rotatoria) e la S.P. 99.



Lettera aperta di Amici della Terra ai sindaci del territorio per bloccare il progetto “Phobos”

Amici della Terra di Orvieto ha scritto ai sindaci di Castel Giorgio, Orvieto, Porano, Castel Viscardo, Allerona, San Venanzo e Acquapendente che a suo tempo hanno formulato osservazioni contrarie al progetto PHOBOS.

Gentili Sindaci,

il progetto in oggetto prevede il dispacciamento dell’energia presso la stazione elettrica in loc. Torraccia prevista all’interno del progetto PHOBOS che è ubicata all’interno delle fasce di rispetto di cui all’articolo 20 comma 8 c-quater del D.Lgs. 2021.

Ciò dovrebbe costituire motivo di incompatibilità su cui molti cittadini e associazioni si stanno mobilitando per ricorrere contro il provvedimento (peraltro non ancora pubblicato) del Consiglio dei Ministri a favore della VIA del procedimento relativo a PHOBOS.

Si auspica pertanto una nuova presa di posizione dei Comuni in indirizzo con la presentazione di osservazioni contrarie al progetto indicato in oggetto in quanto correlato alla stazione elettrica sopra nominata e per il fatto che tale infrastruttura potrà favorire la proliferazione di altri progetti per impianti a FER che potrebbero stravolgere l’Alfina.

ecco di seguito il testo per una eventuale osservazione in tal senso.

Testo per eventuale osservazione al Progetto agrivoltaico “Maag Black Sheep” di Castel Giorgio

Questo ente ha presentato a suo tempo osservazioni contrarie al progetto PHOBOS relativo a 7
aerogeneratori di m 200 di altezza nei Comuni di Castel Giorgio e Orvieto e ad una nuova stazione elettrica in loc. Torraccia di Castel Giorgio.
Proprio quest’ultima è di nuovo prevista a servizio del progetto “Maag Black Sheep” in argomento, sebbene ricada all’interno delle fasce di rispetto previste dall’art. 20 comma 8 c-quater del D.Lgs. 199/2021. Per tale motivo esprimiamo parere contrario a tale progetto anche per la viva preoccupazione che tale stazione possa favorire una proliferazione di impianti a FER non compatibile con la valenza paesaggistica con carattere interregionale dei territori dell’altipiano dell’Alfina.
Di seguito una sommaria elaborazione di quanto sopra riportato, sulla base della cartografia dei beni paesaggistici dell’Umbria, da cui risulta che la stazione elettrica sia ubicata a circa 1400 metri di distanza dall’area vincolata del “Pecorone” e quindi a distanza inferiore di km 3 di cui alle fasce di rispetto sopra richiamate.

Distintamente
Monica Tommasi, Presidente




Laudato Sii Alfina: il 16 giugno via agli appuntamenti della manifestazione fortemente voluta dall’Unità Pastorale del territorio

Scoperta e ricchezza. Sono le due parole che caratterizzano l’evento “Laudato sì Alfina, alla scoperta delle ricchezze dell’Alfina” che si articola su tre fine settimana, dal 16 al 18 giugno, dal 23 al 25 giugno e dal 30 giugno al 2 luglio.

Fortemente voluto dall’Unità Pastorale del territorio, la manifestazione è frutto della collaborazione con le Amministrazioni Comunali di Castel Giorgio e Castel Viscardo e con le Pro Loco di Castel Giorgio e Castel Viscardo e Monterubiaglio.

Laudato sì Alfina mette insieme enogastronomia, tradizioni, musica, fotografia, antichi mestieri, sport, natura, teatro, preghiera, mostre e tradizioni contadine, per conoscere o approfondire la ricchezza di questo territorio, non solo dal punto di vista ambientale e paesaggistico, ma di realtà imprenditoriali, specialità alimentari, arte, cultura e sapienza, non solo contadina.

Ad aprire il ricco calendario di appuntamenti l’evento che si terrà venerdì 16 giugno, a Castel Giorgio, nella piazza del Municipio alle 21: “Noi i custodi della Creazione”, confronto pubblico sulle esperienze di vita sociale delle nostre comunità con video, musica, letture e approfondimenti, che vedrà la partecipazione della regista Alice Rohrwacher. Sempre a Castel Giorgio si terrà la cena di chiusura di questi tre fine settimana che puntano a far scoprire, appunto, un luogo caratterizzato da eccellenze.

Oltre a dibattiti, tante camminate per svelare, passo dopo passo, la bellezza di questi luoghi, concerti, visite ai produttori, spettacoli teatrali, il recupero di antiche tradizioni contadine, preghiera, giochi popolari, tavole rotonde e mostre, installate nei comuni e nelle frazioni interessate. A Castel Viscardo, presso la Sala Sant’Agostino si terrà “Carte Sacre e Tondi d’autore”, mostra di tele e terrecotte di Giuliano Baglioni; presso la Casa Parrocchiale, invece, in esposizione “Vedute e personaggi dell’Alfina su cotto” di Bianchini e Tabarrini; a Monterubiaglio, presso la sala adiacente la Chiesa, sarà installata “C’era una volta l’Alfina in legno e tufo”, di Picciolini e presso il Cellaio del Castello “I Casolari dell’Alfina e dintorni” di Giuseppe Sabatini. A Castel Giorgio, presso la Biblioteca Comunale, sarà possibile visitare la mostra fotografica a cura di Tatiana Dyga, Marco Pacetti e Benedetta Lupi. Presso la Sala Polivalente, in piazza Anne Frank, si terrà “Feste e tradizioni di comunità, vestiti, ricordi e cimeli delle figlie di Maria e degli Alzatori dell’antica tradizione del maggio” e presso la sala della ex biblioteca “Idee e ricami dell’Alfina” a cura di Marisa Basili e Antonella Cirifino. Infine, a Viceno sarà aperta al pubblico “Alla scoperta della vita contadina, la gioia di rivivere le antiche tradizioni”, mostra fotografica ed esposizione di attrezzi agricoli a cura di Maria Assunta Pioli e Veraldo Serranti.

“L’Alfina è un abbraccio collettivo, è famiglia è casa, dice don Marco Gasparri, parroco di Castel Giorgio, Castel Viscardo, Monterubiaglio e Viceno. Questa collaborazione con le Amministrazioni Comunali, con le Pro Loco, con imprenditori, artisti, con le Associazioni, con i parrocchiani che si sono messi a disposizione degli organizzatori per la riuscita dell’evento, ne è dimostrazione. Laudato Sii come esaltazione del creato, ma anche come prova che si può cooperare alla creazione di Dio. La nostra terra, con i suoi tesori enogastronomici, con la sua ricca presenza umana e di eccellenze imprenditoriali, culturali ed artistiche, con i suoi mestieri di un tempo e moderni, con la sapienza contadina e l’amore che ogni residente le dimostra è alta espressione della Creazione. Abbiamo fortemente voluto questo evento – conclude Don Marco – proprio perché desideriamo che sempre più persone vengano a conoscenza di tutto ciò. E dunque…Laudato sii Alfina”!