Denunciati dai carabinieri di Fabro due malviventi che hanno rapinato un uomo di 76 anni spacciandosi fruttivendoli

I carabinieri della Stazione di Fabro hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Terni due uomini, 35 e 34 anni, pregiudicati di origini campane che nel mese di aprile hanno commesso una rapina ai danni di un uomo 76enne del posto.  La dinamica della rapina si è sviluppata secondo un copione ben preciso, messo in atto da molti malviventi sul territorio nazionale, che ha preso alla sprovvista l’ignara vittima.

Il cittadino fabrese è stato avvicinato dai due uomini a bordo di un furgone che, spacciandosi per fruttivendoli, hanno cercato di vendergli una cassetta di frutta. È stato a quel punto, quando l’uomo ha preso in mano il portafogli per pagare, che i due glielo hanno strappato dalle mani e l’hanno spinto per allontanarlo ed assicurarsi immediatamente la fuga.

Grazie alla descrizione fornita dalla vittima ed alla visione delle telecamere di videosorveglianza presenti sul posto i militari hanno individuato i due rapinatori e li hanno denunciati a piede libero.




Videosorveglianza, 7 telecamere per offrire sicurezza nel centro storico

Il sistema di videosorveglianza di una parte del centro storico di Orvieto è entrato in funzione dopo una fase di collaudo. Il progetto, realizzato da Umbra Control, finanziato al 50% dal Ministero dell’Interno è composto da 7 videocamere dislocate in piazza della repubblica (2), piazza del Popolo (1), corso Cavour all’incrocio con via Duomo (2), via Duomo e piazza Duomo (2) che coprono l’area del centro storico con la maggiore concentrazione di negozi e punti di aggregazione. Con questa rete di videocamere anche a Orvieto sarà possibile sorvegliare strade, palazzi istituzionali, monumenti e le strade laterali dove spesso avvengono atti vandalici. Le telecamere sono collegate ad un sistema di registrazione e consentono, con ponti radio, la visualizzazione in tempo reale di almeno 16 flussi video contemporanei con frame rate a 1 fps con la registrazione continua e senza restrizioni orarie.

I flussi video possono essere facilmente selezionabili dagli operatori delle Workstation di Controllo. Il Centro di gestione e controllo del sistema di videosorveglianza è allestito al Corpo della Polizia Locale di Orvieto dove si è svolta la presentazione tecnico-operativa del nuovo servizio, alla quale hanno partecipato il sindaco, Roberta Tardani, l’assessore Gianluca Luciani (Mobilità e Trasporti, Sicurezza Urbana, Servizi Manutentivi, Igiene Urbana), la dirigente della Polizia Locale di Orvieto, Alessandra Pirro e il rappresentante della Società Umbra Control srl che ha illustrato le caratteristiche operative del sistema. Il progetto è bivalente, poiché da un lato, persegue la finalità di potenziare la sicurezza urbana e la tutela dell’ordine pubblico, migliorare e rafforzare la qualità della vita delle persone che vivono e lavorano nel comune di Orvieto garantendo serenità e tranquillità a tutte le attività correlate alla vita sociale ed al turismo e, dall’altro intende prevenire, ed eventualmente reprimere, efficacemente la commissione dei reati, particolarmente di tipo predatorio, assicurando alle forze di polizia utili elementi per risalire all’identità dei responsabili. Nel pieno rispetto delle norme vigenti e della riservatezza dei cittadini, infatti, il sistema ha come obiettivi, rilevare le situazioni di pericolo, prevenire eventuali fatti criminosi con l’azione di deterrenza della videosorveglianza, rendere più veloci gli interventi delle forze dell’ordine per reprimere fatti criminosi. Inoltre, il sistema di videosorveglianza consente al Comune di Orvieto di dotarsi di uno strumento attivo di protezione civile per l’individuazione e la gestione delle aree e dei punti strategici a fronte di emergenze; identificare in tempo reale, luoghi e ragioni di ingorghi e assembramenti di persone per consentire il pronto intervento della Polizia Locale; comunicare agli utenti utili informazioni sulla viabilità, rilevare dati anonimi per lo studio e l’analisi dei flussi di traffico e dei parcheggi per la predisposizione dei piani comunali e rilevare infrazioni del codice della strada.

“Il Sistema di videosorveglianza, più volte auspicato, è stato realizzato e ora finalmente siamo arrivati a compimento di un intervento nato da zero – ha detto il sindaco, Roberta Tardani – prima non esisteva infatti un’infrastruttura per il controllo, la prevenzione e la repressione. Si tratta di un sistema fortemente integrato con le Forze di Polizia. Già è stata fatta richiesta di fondi per l’implementazione al resto del centro storico e alla periferia. È un sistema innovativo con telecamere ad alta definizione ed è il primo passo di un progetto che avrà compimento nei prossimi mesi – ha aggiunto – con l’obiettivo di garantire una sicurezza urbana della città a 360 gradi. Abbiamo infatti l’esigenza di verificare alcune aree della città dove si stanno evidenziando fenomeni di eccessiva ‘esuberanza’. Dovranno essere implementati ad esempio la zona del polo scolastico e quella di piazza Cahen. Realizzato in due anni questo step è il primo passo verso una progettazione più ampia. Da sottolineare a tale riguardo, la stretta collaborazione con le Forze di Polizia, coordinate dal Tavolo tecnico finalizzato a capire quali sono gli elementi e i punti più critici della città”.

“Attualmente sono in funzione sette telecamere e a breve se ne aggiungerà un’ottava grazie ad un risparmio sulla gara d’appalto – ha anticipato la dirigente della Polizia Locale di Orvieto Alessandra Pirro – dal punto di vista tecnico, gli apparati tecnici oggi installati consentono inquadrature a colori, con registrazione che fa capo, attraverso il collegamento con ponti radio, alla sede del Comune in piazza della Repubblica. È una videosorveglianza di contesto per la risoluzione di molteplici problematiche. Le telecamere sono posizionate in modo da coprire la visuale più lunga possibile e nel maggior numero di direzioni, sono dotate di zoom ottico adeguato a mantenere alta risoluzione ed offrire funzionalità di monitoraggio in tempo reale degli eventi in corso. Il livello di dettaglio offerto dalle telecamere è tale da garantire il riconoscimento facciale privo di distorsioni in parti distanti delle scene. La sorveglianza è importante perché serve come deterrente per i comportamenti antisociali e per consentire alle forze dell’ordine e ai rappresentanti della giustizia di perseguire tali comportamenti, grazie ad alcune caratteristiche del sistema, ovvero: la capacità di seguire gli eventi in corso in tempo reale; consentire l’intervento immediato delle forze dell’ordine per una gestione ottimale delle criticità; la possibilità di fornire prove registrate ammissibili in giudizio; la capacità di identificare volti e abbigliamento e la capacità di produrre immagini di alta qualità anche in scenari notturni. Le telecamere di sorveglianza riprendono infatti di giorno e di notte ed hanno una funzione sociale contribuendo a migliorare la vita dei cittadini, dando risposte concrete al loro bisogno di sicurezza. Tecnicamente – ha proseguito – le immagini sono conservate per una settimana poi si sovrascrivono. Login e logout sono in capo ai nostri agenti incaricati che hanno fatto un apposito corso di formazione ed hanno la necessaria autorizzazione all’accesso al sistema. E’ previsto inoltre un registro degli accessi alle forze dell’ordine. Nella scelta dei punti di installazione delle video-camere abbiamo cercato di non impattare sul centro storico dove le zone video-sorvegliate sono chiaramente indicate. Gli inserimenti delle strumentazioni riguardano edifici di proprietà pubblica e a tale proposito un ringraziamento va all’Opera del Duomo che ha dato la disponibilità della Torre di Maurizio per la collocazione delle telecamere per l’osservazione di piazza Duomo. Il sistema va ad implementare inoltre gli apparati della video-sorveglianza già esistenti nei parcheggi pubblici offrendo così una copertura più ampia. L’intervento ha un costo di 36.000 euro a cui si aggiungono altre somme derivanti da risorse proprie del Comune”.  




I Carabinieri mettono in campo anche la Stazione mobile per garantire più sicurezza nel centro di Orvieto

La riapertura progressiva dell’Italia e il ritorno dei turisti ha riportato persone nel centro di Orvieto e in particolare al Duomo. La Compagnia Carabinieri di Orvieto, per garantire maggiore sicurezza ai cittadini, oltre al carabiniere di quartiere, ha messo in campo la Stazione mobile, un mezzo attrezzato nel quale vengono impiegati almeno tre militari, di cui un ufficiale di polizia giudiziaria, organizzata per acquisire denunce e dare una risposta pronta ed efficace ai richiedenti.

L’obiettivo primario è quello di migliorare il servizio tenendo costo anche della presenza di numerosi turisti che non conoscono la dislocazione delle Stazioni sul territorio e che con facilità possono usufruire della Stazione mobile.




Operazione “Zona Bianca” polizia e carabinieri arrestano tre persone e recuperano refurtiva

Le forze dell’ordine dell’orvietano hanno dato via all’operazione “Zona Bianca” che si è rivelata un grande successo. In due giorni, tra il 7 e l’8 giugno, infatti, sono stati fermati in totale 3 individui tutti tra i 24 e i 30 anni circa di nazionalità serba e poi sono stati firmati 4 fogli di via.

Ma vediamo come si sono svolti i fatti. Nella mattinata del 7 giugno un cittadino segnala al Numero Unico di Emergenza la presenza di tre persone sospette a bordo di una Fiat panda blu nella zona di Sferracavallo. Immediatamente iniziano le ricerche dei sospetti e una pattuglia del nucleo radiomobile dei carabinieri intercetta l’auto intorno alle 11 all’inizio della strada Bagnorese. Gli occupanti, due donne e un uomo, riescono a fuggire a piedi in direzione via Monte Bianco. Nel frattempo anche un’auto civetta della squadra anti-crimine della Polizia arriva nella stessa zona, e dopo aver velocemente appreso dai colleghi dell’Arma l’accaduto, hanno iniziato a loro volta le ricerche dei fuggitivi. Nel frattempo all’interno dell’auto abbandonata sono stati rivenuti gioielli con ogni probabilità provenienti da furti messi in atto poco prima. Polizia e Carabinieri insieme agli agenti della Polstrada hanno iniziato la ricerca delle persone fuggite anche grazie alla descrizione fornita da alcuni cittadini che li avevano notati correre nelle loro proprietà. Alle 13, sempre del 7 giugno, dopo una segnalazione di una signora che aveva notato strani movimenti in un casottino abbandonato di fronte la propria abitazione, una pattuglia della polizia ha individuato due dei fuggitivi riuscendo a fermare e trarre in arresto una ragazza di nazionalità serba. L’uomo riesce a darsi alla fuga. Nel casottino vengono rinvenuti altri preziosi provenienti dal furto in un’abitazione. La ragazza ha fornito una descrizione dell’uomo e, grazie alla polizia scientifica, è stato individuato tramite un precedente fotosegnalamento, risultando gravato da precedenti per reati contro il patrimonio, ricettazione e rapina. Scattano immediatamente le ricerche portate avanti fino a notte fonda dalle forze dell’ordine del territorio orvietano. Verso le 14 del 7 giugno una volante ha individuato altre tre persone sospette a bordo di una Golf in via Monte Bianco. I tre, tutti di nazionalità serba, hanno numerosi precedenti penali contro il patrimonio e sono stati trovati in possesso di chiavi e grimaldelli senza giustificato motivo. Uno di loro, poi, è anche gravato di un ordine di detenzione domiciliare emesso dalla Procura di Roma. L’individuo viene riportato al domicilio coatto dove avrebbe dovuto scontare la pena per furto aggravato avvisando la locale stazione dei carabinieri. A bordo dell’auto vengono rinvenuti attrezzi atti allo scasso, grimaldelli, radioline e 2500 euro in contanti e per questo il proprietario viene denunciato.

A carico dei 4 individui fermati viene emesso un divieto di ritorno sul territorio per tre anni dal Questore di Terni. Nel frattempo due famiglie nella serata del 7 giugno hanno denunciato di aver subito dei furti e, riconoscendo tra la refurtiva, gli oggetti di loro proprietà ne sono rientrati immediatamente in possesso. Le ricerche non si sono fermate e nella mattinata dell’8 giugno, probabilmente dopo aver passato la notte all’addiaccio, il fuggitivo ha rubato un’auto in zona Tor di Monte. Dopo aver imboccato la A1 in direzione sud è stato intercettato da una pattuglia della Polstrada di Roma nord e, dopo un inseguimento durato una ventina di minuti è stato intercettato e tratto in arresto all’altezza di Guidonia.

Nel corso della conferenza stampa congiunta, presenti il comandante della compagnia carabinieri di Orvieto, il capitano Giuseppe Viviano, e il dirigente della polizia, Filippo Girella, hanno sottolineato due fatti in particolare, la partecipazione dei cittadini e grazie alle precise e puntuali segnalazioni hanno indirizzato le indagini, ancora in corso, per individuare altre due persone che sono riuscite a scappare. Sia Viviano che Girella hanno anche spiegato come il reato sia fra i più odiosi in assoluto perché “mettono le mani nell’intimità della casa” e soprattutto “lascia un grande senso di insicurezza nei cittadini, colpiti direttamente dai reati”. Hanno poi espresso soddisfazione per il risultato che ha portato all’arresto di veri e propri “professionisti del mestiere” tutti provenienti dai campi rom intorno alla Capitale.




Il capitano Giuseppe Viviano, tornato dalla missione in Kosovo, riprende il comando della Compagnia di Orvieto

Il capitano Giuseppe Viviano torna alla guida della Compagnia Carabinieri di Orvieto dopo aver trascorso gli ultimi sette mesi impegnato come “capo cellula” nella base italiana dei Carabinieri MSU (Multinational Specialized Unit) di Pristina in Kosovo.  Recentemente Viviano ha fatto rientro ad Orvieto riprendendo il comando della Compagnia, retta in sua assenza dal neo-promosso capitano Luciano Lappa.

I Carabinieri impegnati nei Balcani sono parte, da oltre vent’anni, della missione “Joint Enterprise NATO” e partecipano attivamente al mantenimento della pace in un territorio difficile, dilaniato dalla guerra e indipendente da pochissimo tempo.

Da parte della redazione di OrvietoLife  buon ritorno e soprattutto buon lavoro al capitano Giuseppe Viviano.




I Carabinieri della Stazione di San Venanzo eseguono un’ordinanza di custodia per un uomo in prova ai servizi sociali

Verso le 15 del 25 maggio i carabinieri della Stazione di San Venanzo hanno eseguito una “ordinanza di custodia cautelare in carcere” a seguito della sospensione della misura dell’affidamento in prova al servizio sociale, emessa dall’Ufficio di Sorveglianza di Spoleto nei confronti di un uomo rumeno classe 1970 il quale, affidato in prova al servizio sociale, rendendosi spesso responsabile di comportamenti contrari al proprio status veniva segnalato all’Autorità Giudiziaria per il ripristino della condizione detentiva nei suoi confronti.




I Carabinieri di Amelia arrestano un uomo del ’74 già in prova ai servizi sociali

Nel primo pomeriggio del 25 maggio i militari del nucleo operativo e radiomobile della stazione di Amelia hanno tratto in arresto, in esecuzione di un “ordine di sospensione provvisoria della misura alternativa per cessazione dei presupposti ed accompagnamento in carcere” emesso dall’Ufficio di Sorveglianza di Spoleto, un uomo originario della provincia di Palermo classe 1974 il quale era già sottoposto all’affidamento in prova al servizio sociale e condannato in via definitiva. L’uomo è stato quindi condotto presso la Casa Circondariale di Terni




Le forze dell’ordine controllano la strada della “Castellana”, centauri controllati e 4 multati

I residenti della frazione Colonnetta di Prodo avevano inviato degli esposti al commissariato di Pubblica Sicurezza di Orvieto lamentando l’invivibilità delle strade della zona nel fine settimana – ogni fine settimana senza pioggia – per il continuo transito di motociclette che, arrivando anche da altre regioni – attirati dalla particolarità del tratto di strada, famoso per la corsa conosciuta come “Cronoscalata della Castellana” – causavano pericolo per la circolazione ed inquinamento sia dell’aria che acustico.  Di seguito alle giuste e comprovate lamentele della cittadinanza, il Questore di Terni ha disposto dei controlli interforze, anche in vista della stagione estiva, attuati lo scorso fine settimana.

Con il coordinamento del Commissario Antonello Calderini, le pattuglie della Polizia di Stato – Commissariato di PS e Sottosezione della Polizia Stradale – dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Polizia Locale, quest’ultima munita di apparecchio autovelox, hanno controllato ed identificato 93 persone, alla guida di altrettanti motoveicoli; 4 le sanzioni elevate: una per la velocità elevata, una per la mancata revisione del veicolo, una per la targa non regolare e una per mancato possesso dei documenti.  Durante i controlli, che verranno ripetuti, è stata accertata anche una violazione alle norme anti-Covid, alla quale è seguita la relativa sanzione.




32enne di Fabro adescato in videochat e ricattato per video sexy. I carabinieri deferiscono per estorsione un 60enne

Prima le avances, poi il video registrato e un uomo di 32 anni si trova sotto ricatto.  Il 32enne di Fabro non ci ha pensato molto ed ha denunciato l’accaduto ai Carabinieri della stazione di Fabro.  Il 15 maggio i militari hanno deferito in stato di libertà alla Procura di Terni un 60enne originario della provincia di Bari e già noto alle forze dell’ordine, per i reati di diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti, minaccia, estorsione.

Il giovane di Fabro nello scorso mese di aprile era stato adescato su un social network, piuttosto noto, da una ragazza che lo ha indotto, nel corso di una videochat, a spogliarsi insieme a lei.  Intanto la ragazza ha registrato il video e poco dopo il 32enne di Fabro ha iniziato a ricevere telefonate minacciose con richieste estorsive di denaro.  Intimorito l’uomo ha inizialmente ceduto alle richieste versando su di una postepay circa 2 mila euro.  Poi è scattata la denuncia- querela in seguito alla quale sono iniziate le indagini, non ancora concluse che hanno consentito di individuare l’estortore.




Controlli anti-droga e prevenzione covid dei Carabinieri di fronte le scuole superiori di Orvieto, tutto in piena regola

Nella giornata del 13 maggio, nell’ambito del progetto “Scuole Sicure”, i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile del Comando Compagnia Carabinieri di Orvieto e del locale Comando Stazione, anche con l’impiego di una unità cinofila del Nucleo di Ponte Galeria di Roma, hanno svolto una serie di controlli antidroga all’esterno degli Istituti d’Istruzione della Scuola Secondaria di Orvieto finalizzati al contrasto dell’uso di sostanze stupefacenti, con l’ispezione delle aree esterne ai plessi scolastici, della stazione ferroviaria e delle fermate dei bus extraurbani.  Contemporaneamente sono state eseguite verifiche sul rispetto dei protocolli per la limitazione del contagio da virus covid-19 all’interno dei plessi degli Istituti d’Istruzione Secondario Scientifico e Tecnico di Ciconia e Artistico, Classico e Professionale di Orvieto centro, rilevando il rispetto delle norme di sicurezza anti-contagio. 

Nel corso delle attività si è proceduto al controllo di 19 mezzi, all’identificazione di 31 persone, a 3 ispezioni locali delle aree scolastiche con l’unità cinofila, ad esse si sono aggiunte le attività di controllo presso la Stazione ferroviaria, anche sui bagagli di alcuni viaggiatori, e presso la fermata dei bus. Nel corso di dette ispezioni non sono state rinvenute sostanze stupefacenti.