Giuseppe Viviano, comandante dei CC di Orvieto, “Truffe online, stupefacenti e alcool sono una realtà ma basta poco per prevenire e mantenere Orvieto tranquilla”

Si è tenuto nella mattinata dell’8 aprile un incontro su truffe online e problemi dei giovani post-lockdown a cui hanno partecipato il comandante della Compagnia dei Carabinieri di Orvieto, capitano Giuseppe Viviano, il sindaco di Orvieto, Roberta Tardani e la consigliera comunale Beatrice Casasole. La relazione del comandante Viviano è stata puntuale e ha affrontato i tanti temi sul tappeto a partire dalle truffe online sempre più diffuse come evidenziato anche da recenti fatti di cronaca. Viviano ha ricordato che “i rappresentanti delle forze dell’ordine non chiedono mai soldi, non si presentano mai da soli, ma praticamente sempre, in coppia” questi due elementi insieme all’esibizione di un tesserino di riconoscimento “che non è la placchetta che si può facilmente reperire nei negozi di articoli militari”, sono fondamentali per capire se chi bussa alla porta è realmente un rappresentante delle forze dell’ordine o un potenziale truffatore, Un altro “classico” dei truffatori online è la telefonata con la richiesta di soldi per aiutare un parente in difficoltà, di solito in stato di fermo. Sempre il capitano Viviano ha spiegato che “nel caso in cui vi arrivasse per telefono una richiesta di denaro in cambio del rilascio di un parente, di solito si tratta di un figlio, siete sicuramente di fronte a un tentativo di truffa visto che in Italia non esiste l’istituto della libertà su cauzione”. Il fenomeno delle truffe online, invece, è cresciuto proprio in coincidenza con il lungo periodo di lockdown che ha costretto molti in casa. “per questo reato specifico – ha spiegato il capitano Viviano – abbiamo notato un aumento dei casi fra i più giovani nella fascia 20-35 anni. In questi casi spesso si parte da una mail per attirare potenziali vittime. Le fattispecie più diffuse sono la presentazione di un certo bene, spesso smartphone, a prezzi più bassi anche del 70% del valore di mercato oppure la richiesta di denaro per evitare che filmati compromettenti vengano inviati a familiari, amici e colleghi di lavoro”.

Per le offerte commerciali, il comandante dei Carabinieri di Orvieto ha spiegato che “quando ci si trova di fronte a offerte di oggetti a prezzi stracciati c’è da dubitare. Spesso vengono richiesti anticipi a vario titolo e a un certo punto il truffatore sparisce e non è più possibile contattarlo, in altri casi viene effettivamente inviato un pacco ma all’interno c’è spesso il classico mattone o qualcosa dal peso simile al bene pubblicizzato. Il consiglio è quello di non fornire mai i propri dati personali e bancari ma soprattutto è bene utilizzare il buonsenso e non fidarsi di proposte troppo vantaggiose provenienti da siti non ufficiali o certificati”. Più pericolosa la fattispecie legata alle riprese compromettenti. “Di solito arriva al proprio indirizzo mail – ha spiegato Viviano – un messaggio in cui i truffatori chiedono alla vittima soldi perché ripresi mentre visionavano al pc immagini da siti porno o ancora peggio pedopornografici. In caso di rifiuto minacciano di inviare le riprese al coniuge, amici e colleghi di lavoro. Sembrerà strano ma i primi a cedere al ricatto sono colore che non hanno nulla da temere ma che temono le conseguenze ovvie nel caso in cui le minacce dovessero trasformarsi in realtà”.

La consigliera Casasole ha rivolto al comandante una domanda sui giovani e la reazione al lockdown. Il comandante ha esordito con un vero e proprio atto d’amore nei confronti della città, “a Orvieto si vive bene, c’è una qualità dell’offerta culturale piuttosto alta e un senso civico molto sviluppato. E’ una città dove si vive bene ma con i problemi comuni a tante altre realtà. Devo comunque, ammettere che non ci sono state situazione post lockdown particolari e i dati continuano a essere in linea con il passato sia per quanto riguarda il consumo di alcool che per quanto riguarda le sostanze stupefacenti”. L’evoluzione c’è stata nel tipo di droghe più diffuse tra i giovani con l’avvento di merce nuova e più sofisticata “che assicura gli effetti classici a un costo minore e soprattutto nel minore tempo possibile – ha spiegato Viviano – è questa la novità vera. Naturalmente l’Arma non abbassa mai la guardia e monitoriamo con attenzione giorno dopo giorno intervenendo quando necessario ma sempre con discrezione”

I fenomeni, dunque, delle truffe e dei reati online destano una significativa attenzione sociale ma Orvieto resta lontana dai picchi di altre realtà territoriali anche se non deve essere mai abbassata la guardia. In conclusione non rimane che seguire i consigli dei carabinieri per prevenire il fenomeno delle truffe con piccoli accorgimenti ma fondamentali per continuare a vivere serenamente ma senza staccarsi dal mondo virtuale e dalla socialità che in questi ultimi due anni è stata fortemente penalizzata dalla pandemia




I Carabinieri fermano tre persone durante i controlli a Orvieto, Fabro e Ficulle

La Compagnia Carabinieri di Orvieto, nell’ultima settimana ha intensificato i servizi di controllo sul territorio, che hanno consentito di conseguire ragguardevoli risultati operativi, nell’ambito dei quali si collocano l’arresto operato, il 30 marzo, dai Carabinieri del Stazione di Orvieto il rintracciamento e la contestuale esecuzione di un provvedimento cautelare emesso dalla Procura Generale della Corte di Appello di Roma nei confronti di un giovane orvietano R.M. di anni 27, che deve espiare una pena di 6 anni e 2 mesi per reati attinenti allo spaccio e detenzione di sostanza stupefacente.

Il 31 marzo, anche i Carabinieri della Stazione di Ficulle hanno proceduto al rintraccio e notifica con contestuale esecuzione di un provvedimento cautelare emesso da un’autorità giudiziaria estera con il quale deve scontare 2 anni e 7 mesi per reati attinenti all’immigrazione clandestina commessi al di fuori del territorio nazionale. I Carabinieri di Fabro, invece, nell’ambito dei servizi finalizzati ad assicurare la sicurezza urbana nei luoghi maggiormente frequentati dalla cittadinanza, presso lo scalo ferroviario hanno proceduto al controllo di un soggetto, F.D. di anni 54, originario di Bolzano, già noto alle forze dell’ordine, che è stato trovato in possesso di alcuni grammi di sostanza stupefacente di tipo hashish, ragione per la quale è stato segnalato alla competente autorità amministrativa territoriale.




Intensi controlli dei Carabinieri sulle strade dell’orvietano nelle ultime settimane

Nelle ultime settimane si sono intensificati sulle strade dell’orvietano i controlli da parte degli uomini del Nucleo Operativo e Radiomobile dei Carabinieri. Durante i controlli, volti ad assicurare sicurezza pubblica nella zona, sono stati controllati 329 veicoli e sono state elevate 19 contravvenzioni per violazione al codice della strada, per un importo totale di 2.304 euro.

Rilevati 5 incidenti stradali di cui 2 con feriti. Le persone controllate sono state 450 e 15 di queste erano già note ai Carabinieri per reati vari. Tra i controlli effettuati, nella rete dei carabinieri sono caduti anche assuntori di sostanze stupefacenti, nei confronti dei quali si è provveduto al ritiro del documento di guida e la contestuale segnalazione agli uffici competenti della Prefettura per l’art. 75 del D.p.r. 309/1990. E’ costante l’impegno dei carabinieri sul territorio, diretto alla prevenzione di eventuali fenomeni di illegalità diffusa e di degrado.




I Carabinieri della stazione di Baschi scovano un “furbetto” del reddito di cittadinanza

Continua incessantemente l’attività dell’Arma del Comando Provinciale di Terni, volta ad individuare gli indebiti percettori del reddito di cittadinanza. Questa volta i militari del comando Stazione Carabinieri di Baschi, a seguito di vari controlli incrociati tra i vari percettori del beneficio statale, hanno individuato e successivamente deferito alle Autorità competenti un 52enne di origine romena, domiciliato in Roma, che ha dichiarato nel 2021 la propria residenza nel piccolo comune orvietano, quando invece lo stesso era stato cancellato dalla lista dei residenti già nel 2019, poiché irreperibile già da qualche anno.

L’attività è stata svolta con la collaborazione del N.I.L., i Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Terni. Il beneficio in questione è stato già revocato dall’INPS.




Due giovani fermati dai carabinieri per vari reati dopo la denuncia di un signore di Orvieto

Nella mattinata del 2 marzo ad Orvieto i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile, a conclusione di una rapida attività investigativa effettuata a seguito della presentazione di una denuncia sporta da un uomo del posto, hanno deferito in stato di libertà alla competente Procura della Repubblica di Terni, per il reato di tentata rapina, un giovane moldavo di 24 anni, già noto alle Forze dell’ordine, e un suo coetaneo polacco, anch’egli già noto alle Forze dell’ordine, per i reati di  tentata rapina, violenza, resistenza e minaccia a Pubblico Ufficiale nonché  per detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

I due giovani, entrambi residenti nell’orvietano, sono risultati responsabili di aver tentato di asportare, nel corso della precedente nottata, un ciclomotore di proprietà del denunciante che, nel tentativo di fermarli, è stato percosso dai due. Rintracciati nel corso della notte, uno dei due ha opposto resistenza ai militari che lo sottoponevano a controllo e li ha minacciati di morte dopo che erano intervenuti sul posto colpendoli con calci. Quest’ultimo, sottoposto successivamente a perquisizione domiciliare, è stato trovato in possesso di 3 involucri di sostanza stupefacente del tipo “marijuana” per un peso totale di quasi 10 grammi, di un bilancino di precisione e del materiale necessario al confezionamento, il tutto sottoposto a sequestro.




Si addormenta sul bus e si risveglia al deposito da sola a Castel Giorgio

Pomeriggio particolare quello che ha trascorso il 3 marzo una ragazza, poco più che maggiorenne, che tornando a casa a bordo di un bus di linea, probabilmente complice la stanchezza, si è addormentata per risvegliarsi completamente sola all’interno del bus regolarmente parcheggiato nel deposito dei mezzi di trasporto di Castel Giorgio. La ragazza, compresa la situazione e non intimidita, è riuscita a scendere dal mezzo dal posto dell’autista e poi ha chiamato il Numero Unico di Emergenza 112.

L’operatore della centrale operativa del comando compagnia carabinieri di Orvieto, compresa immediatamente la situazione, ha contattato il centralino della sede principale della linea di trasporto e poi ha parlato direttamente con il conducente del bus, il quale non si era accorto evidentemente della presenza della ragazza alla fine della corsa. Il militare della Centrale Operativa ha ricontattato la ragazza per assicurarsi del suo stato di salute e per assicurarsi che avesse preso il successivo mezzo di trasporto per riuscire finalmente a tornare a casa. La giovane, nel rassicurarlo, lo ha ringraziato per l’attenzione.




Badante appena licenziata si “vendica” rubando oggetti in casa, fermata dai Carabinieri di Fabro

I Carabinieri della Stazione di Fabro hanno denunciato in stato di libertà alla competente Procura della Repubblica una donna di 58 anni, di origini brasiliane, con l’accusa di furto aggravato e porto di armi atti ad offendere. I fatti si sono svolti nel tardo pomeriggio del 9 febbraio scorso quando i Carabinieri di Fabro, a seguito della denuncia da parte di una residente del posto nei confronti della badante appena licenziata, si sono attivati per la ricerca della donna brasiliana, rintracciata poco dopo alla stazione ferroviaria dove stava attendendo il treno per fare rientro presso la sua residenza a Roma.

Una volta rintracciata, la ormai ex badante, è stata sottoposta a controllo, rinvenendo nella sua disponibilità numerosi capi di vestiario, profumi ed altre suppellettili per uso domestico, tra cui un grosso coltello da cucina, sottratti all’interno dell’abitazione della denunciante. Secondo quanto ricostruito dai militari, le motivazioni che avrebbero portato la 58enne a compiere quel gesto, sarebbero riconducibili alla disapprovazione per il licenziamento dall’attività di badante presso la vittima. La conoscenza del territorio ed il tempestivo intervento da parte dei Carabinieri hanno fatto in modo che la vicenda si concludesse con un lieto fine, recuperando e restituendo gli oggetti alla legittima proprietaria e il deferimento alla competente autorità giudiziaria dell’autrice.




Sicurezza sul lavoro, i Carabinieri sanzionano alcuni cantieri edili a Fabro

Prosegue l’azione dei Carabinieri della Compagnia di Orvieto che, negli ultimi due mesi, sono stati impegnati nel capillare controllo del territorio teso a garantire il rispetto della legalità sui luoghi di lavoro, ancora troppo sovente scenari di incidenti le cui conseguenze sono rese maggiormente tristi dal fatto che il più delle volte risultano corollario del mancato rispetto di normative e procedure di sicurezza.

Nell’ambito di tali servizi, i Carabinieri della Stazione di Fabro, unitamente al personale dell’Ispettorato del Lavoro di Terni, hanno proceduto al controllo di alcuni cantieri edili, rilevando numerose violazioni alle norme del Decreto Legislativo 81/2008 in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, a carico sia dei titolari delle ditte che dei committenti. In particolare, nel mese di dicembre all’esito delle verifiche all’interno di un cantiere ubicato nel comune di Fabro si è riscontrata la presenza di un ponteggio non conforme alle norme pertanto il titolare della ditta è stato sanzionato penalmente con ammenda di € 2.457,02. Nei giorni scorsi sempre a Fabro, all’esito di altro cantiere edile sono stati riscontrati nei confronti di due soggetti gravi mancanze in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro consistenti per il primo nella mancata verifica periodica dell’impianto di sollevamento presente sul cantiere, mentre per il secondo il mancato aggiornamento del PIMUS (piano di montaggio, uso e smontaggio del ponteggio). Nella circostanza sono state elevate ammende per complessivi € 4.800,00 e sanzioni amministrative per complessivi € 600,00.




Due settimane di controlli dei Carabinieri, per rispetto delle normative anti-covid sono state sanzionate delle attività per 13 mila euro

Nelle ultime due settimane i Carabinieri hanno svolto, oltre le normali attività di controllo, anche alcune operazioni ad hoc nell’orvietano sia per quanto riguarda il rispetto delle norme sanitarie e di sicurezza sul lavoro sia per il green pass.

In questi ultimi 15 giorni sono stati controllati in totale 293 veicoli con 11 contravvenzioni, il sequestro di 4 mezzi e il ritiro di 5 patenti; il totale delle sanzioni comminate è di poco più di 2 mila euro. Importante il controllo sulle residenze per anziani svolte con l’ausilio dei reparti specializzati in materia di lavoro e sanità. Nei confronti del responsabile di una struttura sono state elevate sanzioni per un totale di 3,8 mila euro.

Un altro servizio riguarda il controllo del rispetto delle normative anti-covid e in particolare del super green pass nei locali dove necessario. I Carabinieri si sono concentrati sulle attività di ristorazione e ne hanno sanzionate alcune per un totale di circa 13 mila euro, di cui 2 mila per le violazioni alle normative anti-covid e la conseguente sospensione dell’attività per 2 esercizi commerciali. Nell’ambito dei controlli per la verifica del possesso del green pass o del super green pass, è stata verificata la documentazione di 747 persone e 3 sono state sanzionate per il mancato possesso della certificazione verde.




La titolare di una casa di Riposo di Castel Giorgio sanzionata dai CC per mancato rispetto sicurezza sul lavoro

Nella giornata del 13 gennaio a Castel Giorgio, i militari dell’Aliquota Operativa del Comando Compagnia Carabinieri di Orvieto, in concorso con personale del Nucleo Carabinieri Ispettorato del lavoro di Terni e del Nucleo Carabinieri Antisofisticazione e Sanità di Perugia, nel corso di un servizio finalizzato al controllo del rispetto delle norme sul lavoro, sanitarie e di sicurezza sui luoghi di lavoro, hanno sanzionato amministrativamente una donna orvietana di 55 anni, titolare di una casa di riposo, perché nel corso del controllo hanno rilevato violazioni penali in materia di infortunio sui luoghi di lavoro per complessivi 3.800 euro.