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Picchia la moglie che rifiuta di prostituirsi, uomo arrestato dai carabinieri ad Attigliano

Nella tarda serata dell’8 gennaio i Carabinieri del Comando Stazione di Giove (TR) hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Terni, nei confronti di un uomo 45enne di origini nigeriane, residente ad Attigliano (TR) per il reato di “maltrattamenti contro familiari conviventi” (art. 572 c.p.).  I fatti contestati risalgono al novembre dello scorso anno allorquando alla Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Amelia arrivò la chiamata di una donna, 41enne di origini nigeriane anch’ella, che richiedeva un intervento per una lite in famiglia. Sul posto giunsero nell’immediatezza i militari della Stazione di Giove, competente per territorio, unitamente al personale del 118. In prima battuta la donna ha rifiutato il supporto dei sanitari.  Successivamente, però, confidandosi con i Carabinieri, ha raccontato che durante la lite è stata malmenata dal marito convivente perché ha rifiutato di prostituirsi, come invece lui voleva imporle.

Ha poi denunciato ulteriori maltrattamenti sempre subiti in precedenza. Un paio di settimane dopo, il G.I.P. del Tribunale di Terni ha emesso a carico dell’uomo un’ordinanza per l’applicazione della misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare, con contestuale divieto di avvicinamento alla persona offesa. La misura è stata prontamente notificata al nigeriano da parte dei Carabinieri di Giove che hanno provveduto al suo allontanamento dall’abitazione. L’uomo, però, noncurante di quanto imposto dal giudice, ha violato ripetutamente la misura assillando telefonicamente la donna e cercando di avvicinarla più volte quando lei si recava a lavoro per chiederle soldi e per essere riaccolto in casa, fino a quando, qualche giorno fa, l’ha spintonata violentemente colpendola sulle spalle.

Pertanto, visto il comportamento trasgressivo e inaffidabile dell’uomo, il Giudice ha disposto l’aggravamento della misura cautelare in atto con quella della custodia in carcere. L’uomo è stato quindi condotto presso la casa Circondariale di Terni.




La sindaco di Amelia premiata in Corea per il progetto Amerino© sviluppato con Cittaslow

Nei prossimi giorni Laura Pernazza, Sindaco di Amelia e Presidente della Provincia di Terni, riceverà il premio internazionale “Jeonju World Slowness Forum and Awards”dalle mani del sindaco di Jeonju  Bom-Ki Woo, accompagnata dal segretario generale di Cittaslow International, Pier Giorgio Oliveti.

Il sindaco in partenza per Seoul esprime grande soddisfazione per un premio che certifica in sede internazionale la qualità dell’idea alla base del progetto: “il progetto  Amerino© – afferma Laura Pernazza – prevede azioni integrate per la strategia territoriale del cibo e del paesaggio amerino, e  vede collaborare assieme undici Comuni: oltre ad Amelia capofila, ci sono Alviano, Attigliano, Avigliano Umbro, Baschi, Giove, Guardea, Lugnano in Teverina, Montecastrilli, Montecchio e Penna in Teverina.  Il nostro progetto porta innovazione e aggregazione in area vasta attraverso la cooperazione fra soggetti pubblici e privati, affermando il brand “Amerino©” come volano per il futuro del territorio stesso”.

Al centro dell’originalità vincente del progetto, riconosciuta oggi anche a livello internazionale, è il coinvolgimento attivo di cittadini e imprese, in perfetto stile Cittaslow, la Rete delle città del buon vivere fondata in Umbria nel 1999.   Il cibo è riconosciuto come elemento chiave che aggrega e distingue una comunità intera come quella dell’Amerino. Il Segretario generale di Cittaslow Oliveti spiega che “non è stato facile ottenere il riconoscimento: Amelia  e l’Amerino si sono fatti largo in una competizione tra progetti di diverse Cittaslow da svariati paesi, dal Giappone alla Polonia, dalla Turchia alla Francia, da Stati Uniti alla Germania. È stata premiata l’idea di “partecipazione” e “codecisione” dei protagonisti di una comunità, che guidati dall’impegno pubblico diventano agenti del proprio sviluppo, sostenibile e durevole”.

CittaSlow partecipa al progetto con la collaborazione e il supporto strategico a marketing e comunicazione del brand; la creazione di pacchetti turistici Cittaslow Tourism nell’Amerino; internazionalizzazione del progetto.

Il progetto, con il  coordinamento scientifico  del Prof. Marco Filippucci e amministrativo del dott. Riccardo Passagrilli, è reso possibile grazie al finanziamento del PSR per l’Umbria 2014 – 2020 Mis. 16.7.1. che prevede 5 assi progettuali: innovazione delle infrastrutture amministrative pubbliche; innovazione delle infrastrutture digitali; innovazione delle modalità di racconto del territorio e creazione e valorizzazione del brand Amerino© con azioni integrate di marketing.




Porano comune capofila di altri 12 per il bando da 5 milioni di euro per la rigenerazione urbana

Il bando per la richiesta di contributi finalizzati ad attuare interventi di rigenerazione urbana, introdotto dalla Legge di Bilancio 2022, ha costituito l’occasione per alcuni Comuni del comprensorio orvietano e dell’amerino di dare vita ad una aggregazione allo scopo di partecipare alla predisposizione di progettualità condivise.  L’aggregazione, formata dai Comuni di Porano (capofila), Alviano, Attigliano, Baschi, Castel Giorgio, Fabro, Giove, Lugnano in Teverina, Montecchio, Montegabbione, Monteleone d’Orvieto, Penna in Teverina, ha condiviso un percorso che ha prodotto progetti per un valore totale di € 5.000.000 incentrando le azioni in particolar modo sull’impiantistica sportiva.  “Era necessario” – puntualizza il sindaco del Comune capofila Marco Conticelli, – mettere insieme un numero di Comuni con popolazione inferiore a 15.000 abitanti ma che, in forma associata, avessero costituito una aggregazione con più di 15.000 abitanti. Abbiamo dato vita ad una associazione di Comuni di circa 21.000 abitanti.

I Comuni associati dovevano possedere la caratteristica della contiguità territoriale oppure, in assenza di questa, come nel nostro caso, scegliere una strategia tematica condivisa, come in effetti è stato poi fatto dall’aggregazione.  L’associazione dei Comuni è stata sancita dalla firma di una Convenzione deliberata dai Consigli comunali di tutti i Comuni partecipanti.  Gli interventi riguarderanno essenzialmente la rigenerazione di impianti sportivi, ma anche la riqualificazione di sale polivalenti, giardini pubblici, piazze e vie.  Ritengo sia stata una importante occasione per dimostrare che l’unità fa la forza e che oggi è quantomai necessario condividere percorsi e strategie per avere più peso politico ed incidere maggiormente sulle scelte che riguardano territori in sofferenza.  Ringrazio i Sindaci degli 11 Comuni per aver creduto in questa opportunità che speriamo possa avere esito positivo.

Tengo molto a ringraziare la struttura organizzativa del Comune di Porano, in particolar modo l’Ufficio Tecnico guidato dal Geometra Marco Cincarelli che, con la preziosa collaborazione della Geometra Elisa Mugnari, ha svolto un fondamentale lavoro di raccordo e di allineamento dei progetti dei vari Comuni, fino a giungere alla presentazione della richiesta di finanziamento”.  




E’ vero alcuni primari remano contro Orvieto e il suo ospedale. Ci sarà un futuro?

Ci risiamo e questa volta è stato scoperto quello che avevamo scritto di temere e cioè che a remare contro lo sviluppo dell’ospedale di Orvieto fossero figure professionali interne. La conferma arriva dal verbale del consiglio comunale di Attigliano con il sindaco Fazio che, rispondendo ad alcune sollecitazioni del consigliere Meloni, ha apertamente spiegato che un primario di Orvieto ritiene inutile l’emodinamica e che anche altri professionisti, riportiamo il virgolettato, “sarebbe opportuno insistere sull’elisoccorso, che arriva immediatamente, anziché su qualcosa che non riescono a fare, perché loro lavorano sui numeri, e non sulla comodità delle persone”. E no, non si tratta della comodità, ma della vita delle persone e un medico non deve lavorare sui numeri ma sui pazienti, deve fare tutto il possibile per salvarle. Oggi, con l’attuale personale sicuramente l’emodinamica non potrebbe funzionare, ma tante altre cose non funzionano. Lo diciamo ormai da più di un anno. L’ospedale di Orvieto viene depotenziato lentamente per una politica “foligno e spoletocentrica” che onestamente risulta stucchevole. Ad agosto ci saranno criticità nel Pronto Soccorso, ad esempio, e ci risulta, attendiamo conferme, che ad alleviare i problemi vengano professionisti proprio da Spoleto e Foligno, guarda caso.

Delle liste di attesa infinite non ne parliamo più per decenza, anche perché basta effettuare una prenotazione a pagamento che come d’incanto non si attende più. Oppure basta girare per l’Umbria e spuntano posti per servizi essenziali che dovrebbero funzionare anche ad Orvieto. Mentre una parte dei primari orvietani è impegnata in una lotta infruttuosa e fratricida la presidente Tesei ha auspicato che Foligno e Spoleto diventino il terzo polo dell’Umbria, giustamente, ma dimenticandosi un territorio piuttosto vasto, l’orvietano, che per raggiungere l’unico polo della Provincia di Terni ha tempi di percorrenza di almeno 45 minuti. Sicuramente con i mezzi di soccorso i tempi si accorciano ma siamo sempre al limite per le patologie tempo-dipendenti. La creazione di un terzo polo, ancora un volta lontano dalle principali direttrici di traffico nazionale sia su ferro che su gomma, testimonia la scarsa attenzione per il territorio che nel corso degli anni, con colori diversi al potere, si è vista sfilare la ASL, il Tribunale, il CAR ricevendo in cambio l’ampliamento della discarica, qualche sistemazione delle strade e il mantenimento di UJW

Ricordiamo che Foligno ha lottato strenuamente, tutta unita, per la perdita della propria ASL e in cambio ha ottenuto tanto dal punto di vista sanitario. Il risultato è semplice, oggi Foligno per un giovane professionista è appetibile mentre Orvieto sicuramente no. E il risultato è ancora più chiaro se si vanno a controllare quanti posti in ospedale sono rimasti vacanti e quanti hanno rifiutato a vantaggio di altri nosocomi anche umbri.

Eppure Orvieto anche stavolta è governata da una coalizione identica quella regionale ma stiamo rischiando lo stesso errore del passato e cioè di essere tiratori d’acqua per conto terzi e non interlocutori con la schiena dritta pronti a combattere per il futuro della città e di tutto il territorio, senza accettare compromessi al ribasso o ancor peggio piccole prebende ad uso personale e non della comunità, troppo spesso. Che si investano soldi e progettualità vere sulla sanità territoriale e ospedaliera per non perdere un ulteriore treno, tra l’altro abbiamo perso anche l’AV a vantaggio di siti extra-regionali, perché senza una sanità pubblica vera, reale, pronta non si attirano residenti nuovi e investimenti privati di rilievo. Non chiediamo un sindaco barricadero ma che ribadisca in ogni occasione la centralità dell’ospedale e valorizzi le professionalità presenti, che punti i piedi e rifiuti ogni offerta se non estremamente vantaggiosa per l’intero territorio!