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Restauro della meridiana del Vescovo ad Acquapendente, un’eccellenza di Mariano Marziali

A pochi giorni dalla solenne restituzione alla Chiesa di San Francesco del prezioso Crocefisso ligneo del Marani, frutto delle attente cure dei restauratori del Dipartimento Dibaf dell’Università della Tuscia, un’altra opera di inestimabile valore vede la conclusione dei lavori. Il restauratore locale Mariano Marziali ha portato a termine la delicata opera di recupero della meridiana del Vescovo.

L’orologio solare, risalente al periodo successivo al 1650, fu concepito quando Palazzo Oliva venne acquistato e adibito a episcopio. La necessità di uno strumento di misurazione si fece impellente per consentire una chiara visibilità dalle finestre del Palazzo Vescovile dell’epoca, oggi sede del Museo della Città Civico e Diocesano. Il progetto di recupero è stato magistralmente curato dagli Architetti Renzo Chiovelli e Vania Rocchi, che hanno sapientemente guidato il processo di restituzione di questo affascinante elemento storico alla sua antica gloria. La meridiana del Vescovo, oltre a fungere da strumento di misurazione temporale, riveste un ruolo di notevole importanza nel contesto storico-artistico della città di Orvieto.

Il talento e l’impegno di Mariano Marziali emergono in tutta la loro eccellenza, sottolineando il valore di professionisti locali impegnati nella conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale. La città si arricchisce così di un’altra testimonianza della sua storia, pronta a essere apprezzata e studiata dalle generazioni presenti e future.

ENGLISH VERSION

BISHOP’S SUNDIAL RESTORATION IN ACQUAPENDENTE, A FEAT BY MARIANO MARZIALI

A Few Days After the Solemn Return of Marani’s Precious Wooden Crucifix to the Church of San Francesco, Carefully Restored by the Dibaf Department of the University of Tuscia, Another Priceless Work Concludes. Local Restorer Mariano Marziali Completes the Delicate Restoration of the Bishop’s Sundial.

The sundial, dating back to the period after 1650, was conceived when Palazzo Oliva was purchased and converted into an episcopal residence. The need for a measuring instrument became pressing to allow clear visibility from the windows of the then Episcopal Palace, now the seat of the Civic and Diocesan City Museum. The restoration project was masterfully curated by Architects Renzo Chiovelli and Vania Rocchi, who expertly guided the process of returning this fascinating historical element to its former glory. The Bishop’s Sundial, in addition to serving as a temporal measurement tool, holds significant importance in the historical and artistic context of the city of Orvieto.

Mariano Marziali’s talent and dedication shine in all their excellence, emphasizing the value of local professionals committed to the preservation and enhancement of cultural heritage. The city thus gains another testimony to its history, ready to be appreciated and studied by present and future generations.




Acquapendente, l’opposizione bacchetta la sindaca, “le promozioni natalizie vanno organizzate bene”

“Al fine di incentivare nel periodo delle festività natalizie l’afflusso di persone nel Centro Storico e per incentivare gli acquisti negli esercizi commerciali del Capoluogo, la giunta comunale ha deliberato l’esenzione al pagamento dei parcheggi nei Venerdì 15 e 22 dicembre 2023, dalle ore 16.00 alle ore 20.00, e nei Sabati 16 e 23 dicembre 2023 dalle ore 8.00 alle ore 20.00.” L’annuncio della sindaca di Acquapendente Alessandra Terrosi non è musica melodiosa per i Consiglieri di minoranza Alessandro Brenci e Valentina Sarti che nella mattinata domenicale prenatalizia sottolineano   come “almeno copiamo dai paesi limitrofi se non si è capaci di  organizzare iniziative . Le chiusure dei parcheggi a pagamento per rilanciare il commercio nel periodo natalizio e cercare di far venire visitatori-turisti dai paesi limitrofi vanno fatte in maniera tale che possano portare un beneficio. Ossia dall’8 Dicembre alla chiusura delle festività 6 Gennaio. Presentate in questa maniera è l’ennesima eloquente dimostrazione di come si decide in maniera sbagliata. Non ci resta altro che consigliare vivamente alla prossima occasione di girare per gli esercizi del centro storico ed ascoltare attentamente il parere dei proprietari tanto sullo stato di salute delle proprie attività quanto sulle soluzioni idonee da adottare in determinati periodi per alleviare in parte il peso delle criticità. Se si continua a “navigare in questa maniera la barca affonda”. Non sarebbe male inoltre prendere ad esempio ciò che avviene nei paesi limitrofi: illuminazioni montate entro l’8 Dicembre e parcheggi gratuiti dalla stessa data fino alla Vigilia di Natale”. Orvieto docet.




Vigor Acquapendente vince ancora e si mantiene al primo posto in classifica

Alessio Bedini mantiene la Polisportiva Vigor Acquapendente in vetta al girone A del campionato di seconda categoria. Una sua rete permette all’undici di coach Franco Bacchi di espugnare il terreno di gioco dell’ACD Sporting Bagnoregio. Sabato 18 novembre alle 15 appuntamento sul campo amico del “Dario Dante Vitali” per il derby contro la Virtus Acquapendente che dopo la sconfitta casalinga per 1-0 contro l’Onano Sport calcio scivola al quarto posto in graduatoria.




Luca Cionco e il suo trio aprono la stagione teatrale di Acquapendente con un omaggio a Fabrizio De Andrè

Domenica 29 ottobre alle 17,30 si aprirà ufficialmente la stagione teatrale aquesiana organizzata dal presidente dell’Associazione Tebo Tolmino Piazzai in partnership con il Comune di Acquapendente.Vernissage vedrà protagonista Luca Cionco con un omaggio a Fabrizio De André.

Luca vuoi spiegare ai Nostri lettori in che cosa consiste il progetto musicale che porterete? Si tratta di un trio musicale che omaggia Fabrizio de André ripercorrendo la sua carriera artistica, proponendo i maggiori successi, e non solo, in una chiave di lettura piuttosto intima. Senza troppe sovrastrutture, il nostro intento è arrivare dritti al cuore dell’ascoltatore. Se con gli Hotel Supramonte proponiamo uno spettacolo ricco di colori per via dei vari strumenti differenti, la versione in trio “Luca Cionco canta de André” sembra essere quel nostalgico bianco e nero, in una parola: essenziale.

Vorreste brevemente raccontare le tappe principali delle esperienze musicali degli Hotel Supramonte?

Con gli Hotel Supramonte siamo partiti da un garage dieci anni fa, nel 2013, con Edoardo Fabbretti e Glauco Fantini e ogni anno abbiamo aggiunto qualche soddisfazione nel nostro percorso.Forse la prima tappa importante fu il concerto con Neri Marcorè a Viterbo, poi il riconoscimento dalla Fondazione de André di Dori Ghezzi, i concerti con Ellade Bandini, che ritroveremo quest’anno a Bologna, e con Michele Ascolese, due dei musicisti di Faber.Abbiamo suonato in teatri magnifici, ne cito solo alcuni, come il Duse di Bologna, l’Olimpico di Roma, il Mancinelli di Orvieto, il Politeama di Genova, dove tra il pubblico avevamo Giampiero Reverberi che ha scritto tanto con Faber, il Morlacchi di Perugia, il Menotti di Spoleto e tanti altri; molto belli anche alcuni anfiteatri, come Sutri, Ferento e Ostia antica. La cosa più bella però non sono tanto i vari teatri e anfiteatri, ma il fatto che moltissime persone ci stanno seguendo ovunque e quando si apre il sipario e vediamo il pienone allora ci accorgiamo che, forse, qualcosa di buono lo stiamo portando avanti. Nel nome di Faber.

La bibliografia musicale italiana è ricca di cantautori di valore assoluto. Come collochereste in questo panorama la figura di Fabrizio De André?

Vedo molto difficile stilare classifiche, ma se potessi permettermi il lusso direi che al vertice inserirei Fabrizio De André e Francesco Guccini, poi vedrei altri enormi autori come Battiato, Dalla, Venditti, De Gregori, Vecchioni, Battisti, Vasco, non in uno specifico ordine.Credo che Fabrizio abbia la capacità di guidare la persona verso il miglioramento, se si è disposti ad ascoltare, interiorizzare e mettere in pratica questi concetti così alti eticamente.

Quali saranno i vostri appuntamenti futuri?

Con gli Hotel Supramonte ripartiamo nel 2024:11 Gennaio Teatro S. Leonardo Viterbo, 5-6 Marzo teatro Ghione Roma, 15 Maggio Teatro Duse Bologna con Ellade Bandini, Con il trio “Luca Cionco canta De André” dopo la tappa aquesiana3 Novembre Teatro Civico Rocca di Papa, 10 Novembre Teatro Gassman Civitavecchia, 18 Novembre Auditorium Rieti, 24 Novembre Teatro del lago Bracciano20-21 Aprile 2024, Teatro Imperiale, Guidonia (RM)Una Produzione AR Spettacoli.




Arriva il via libera alle pale eoliche del progetto Phobos, ambientalisti al fianco di chi protesta

Lettera aperta a molte istituzioni sul provvedimento favorevole al progetto eolico PHOBOS

È stato pubblicato il provvedimento relativo al progetto eolico PHOBOS (7 pale da 200 m nei Comuni di Castel Giorgio e Orvieto e nuova stazione elettrica estesa 5 ha a Castel Giorgio, a confine con Bolsena e Acquapendente). Si tratta di un provvedimento con motivazioni indecorose e strumentali, che purtroppo potranno fare da apripista ai procedimenti di VIA in corso presso il MASE di molti progetti della Tuscia (previste al momento oltre 200 megapale talora di altezza intorno ai 250 m!), cui si sommeranno altri impianti eolici di competenza regionale e migliaia di ettari di impianti fotovoltaici e agrivoltaici. Verranno stravolti i progetti e le attività improntate alla salvaguardia e valorizzazione dei territori rurali e dei piccoli borghi della incontaminata Tuscia, ove una rivista prestigiosa come FORBES era giunta addirittura ad inserire Bolsena tra le 10 città piccole più belle d’Europa.

Chi “ringraziare” per questi atti impuri? L’ex Presidente Mario DRAGHI che ha adottato a suo tempo norme liberiste più che liberali per facilitare le “rinnovabili” ad ogni costo, dovendo ubbidire ai potentati europei e tedeschi in particolare; La Presidente Ursula Von der Leyen che non manca quotidianamente di sollecitare i nostri governi a realizzare rinnovabili ad ogni costo, mentre la sua Germania continua ad avere il primato delle emissioni di CO2 in Europa per il funzionamento e la riapertura delle centrali a carbone; La Presidente Giorgia Meloni ed il Consiglio dei Ministri che hanno partorito il provvedimento su PHOBOS, interpretando le poche norme a tutela del paesaggio e dell’ambiente secondo quanto sostenuto dalle ditte proponenti i progetti piuttosto che in armonia con le leggi dello Stato; Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica che, per affrontare il tema riguardante una fetta minimale del fabbisogno energetico nazionale, sta dando attuazione ad una strategia basata su fonti rinnovabili intermittenti e basate su risorse per gran parte in mano ad uno stato autoritario come la Cina; La Regione Umbria che ha espresso un parere favorevole trascurando le proprie norme su ambiente e paesaggio e non partecipando alla seduta decisoria del Consiglio dei Ministri sebbene invitata; La Regione Lazio che ha rilasciato un parere favorevole facendo inorridire gli esperti della biodiversità; I mass media nazionali che hanno censurato le voci di protesta che venivano da associazioni, comitati, organizzazioni e cittadini; Le associazioni ambientaliste, Legambiente in testa, che sostengono la necessità di superare le visioni passate sul paesaggio, criticando le Soprintendenze e parlando di nuovi paesaggi energetici e di parchi eolici che potrebbero consentire iniziative turistiche con appositi manuali e guide.

Infine un “ringraziamento” complessivo alle istituzioni sopra elencate che costringeranno molti Cittadini ad affrontare una dura e costosa stagione di ricorsi per pretendere il rispetto delle leggi!

Gli Amici della Terra e molte altre associazioni e comitati saranno a loro fianco!

ENGLISH VERSION

The green light has been given to the wind turbines of the Phobos project, with environmentalists supporting those who protest

Open letter to many institutions regarding the favorable decision on the Phobos wind project

We are writing to express our deep concern and disappointment regarding the recent decision to approve the Phobos wind project in the communities of Castel Giorgio and Orvieto. The decision, as outlined in the published statement, is filled with questionable and instrumental motivations. Unfortunately, it paves the way for the ongoing Environmental Impact Assessment (VIA) processes for numerous projects in the Tuscia region.

The Phobos project consists of 7 wind turbines, each with a height of 200 meters, spanning across Castel Giorgio and Orvieto. Additionally, it involves the creation of a new electrical station covering an area of 5 hectares at the border of Bolsena and Acquapendente. These developments are alarming, especially considering that they are just the beginning of a significant wave of renewable energy projects planned for the Tuscia region. We anticipate more projects to follow, including additional wind turbines, some of which could reach heights of around 250 meters, alongside thousands of hectares dedicated to photovoltaic and agrivoltaic installations.

The consequences of this wave of industrialization will have far-reaching effects on the rural landscapes, small villages, and pristine environments of Tuscia. The region, known for its natural beauty and charming towns, including Bolsena, which was recognized by Forbes as one of the ten most beautiful small cities in Europe, risks losing its unique character and appeal.

We would like to question and express our concerns to the following individuals and organizations who have contributed to this decision:

  1. Former President Mario Draghi, who adopted overly liberal policies to facilitate renewable energy projects at any cost, complying with European and German energy interests.
  2. President Ursula Von der Leyen, who continually urges national governments to prioritize renewable energy projects, despite Germany maintaining the highest CO2 emissions in Europe due to coal-powered plants.
  3. President Giorgia Meloni and the Council of Ministers, who drafted the Phobos project’s approval, interpreting existing regulations in favor of project proponents rather than in harmony with state laws.
  4. The Ministry of the Environment and Energy Security, which is pursuing a strategy primarily based on intermittent renewable sources, many of which rely on resources controlled by an authoritarian state like China.
  5. The Umbria Region, which provided a favorable opinion while neglecting its own environmental and landscape regulations and choosing not to participate in the Council of Ministers’ decisive session despite being invited.
  6. The Lazio Region, which issued a favorable opinion, alarming biodiversity experts.
  7. National mass media, which have overlooked the voices of protest from associations, committees, organizations, and concerned citizens.
  8. Environmental associations, including Legambiente, which argue for the necessity of redefining our perceptions of the landscape, criticizing heritage conservation authorities and suggesting that new “energy landscapes” and wind parks could support tourism.

We want to express our support and solidarity with the citizens who will inevitably face a challenging and costly process of legal appeals to demand the enforcement of the law.

The Friends of the Earth and many other associations and committees stand by their side and are ready to join efforts to protect our environment and heritage.




Fondazione Tuscia, l’agricoltura è importante per l’economia del territorio

Il Consigliere di minoranza al Comune di Acquapendente Alessandro Brenci è stato invitato dalla consigliera regionale e Presidente della Commissione Agricoltura ed Ambiente Valentina Paterna ad un incontro sull’agricoltura svolto dalla Fondazione per la Tuscia. “Diversi spunti interessanti”, ha sottolineato Paterna, “per migliorare l’agricoltura nel nostro territorio. Grazie a Paolo Zappi Presidente dell’Associazione per aver dato vita ad un evento che ha messo al centro del dibattito un settore che è tra i pilastri dell’economia territoriale. La speranza resta quella di far avvicinare sempre più persone a questo mondo. In particolare i giovani che sono il nostro futuro e di conseguenza quello delle aziende. Proprio la settimana scorsa in Commissione, abbiamo dato il via all’iter di approvazione della proposta di legge sulle attività turistiche del vino e dell’olio. Questo per rimarcare l’attenzione massima della Regione verso le questioni che la riguardano e anche tutte le attivitàconnesse. Questo grazie anche al lavoro costante che sta svolgendo l’Assessore Giancarlo Righini. Anche il Consiglio si sta dando da fare per apportare migliorie.

Ad esempio tramite la proposta di Legge sull’agricoltura sociale già presentata sempre in VIII Commissione. Un provvedimento che offrirà la possibilità di creare una sinergia tra due mondi apparentemente distanti ma in realtà molto vicini. Ringrazio l’Onorevole Mauro Rotelli, il Presidente della Provincia Alessandro Romoli, il Sindaco di Tarquinia Alessandro Giulivi, l’Assessore Alberto Riglietti, l’Assessore all’Università Agraria Alessandro Sacripanti e tutti gli imprenditori ed i rappresentanti di categoria intervenuti al Convegno. E’ stato davvero interessante ascoltare i loro interventi, da cui potremmo trarre spunti utili in vista delle sfide future. Tutti sappiamo quanto la Tuscia sia ricca di biodiversità. Ospitiamo nella Nostra provincia specie di piante rarissime e oltre la metà delle razze animali presenti nel Lazio. Siamo fortunati ad avere questo patrimonio e dovremmo essere bravi ad utilizzarlo con intelligenza. Continuando a produrre le nostre eccellenze ma rispettando sempre l’ambiente”.




La Riserva Naturale di Monte Rufeno compie 40 anni, punto centrale per la salvaguardia ambientale

“Oggi è stata una giornata veramente importante per tutto il nostro territorio, con la celebrazione dei 40 anni dalla nascita della Riserva Naturale di Monte Rufeno. Questo l’incipit dell’intervento della sindaca di Acquapendente Alessandra Terrosi nella giornata dedicata ai festeggiamenti per il 40° anniversario della Riserva Naturale Monte Rufeno. “L’Amministrazione Comunale di allora”, sottolinea, “la Comunità Montana, l’Amministrazione Provinciale e quella Regionale, ebbero la visione di lungo termine e l’intelligenza politica di capire l’importanza della tutela ambientale. Così 3000 ettari di boschi demaniali divennero protetti. La Riserva Naturale Monte Rufeno da allora è diventata laboratorio a cielo aperto, luogo di studio, territorio salvaguardato, visitato da un turismo consapevole. Un gruppo di giovani aquesiani misero a disposizione la propria passione per il territorio, credendo in quel progetto di salvaguardia e creando il primo nucleo di persone che dopo una formazione ad hoc diventarono Guardiaparco. Dopo 40 anni la RNMR mantiene il suo ruolo centrale nella salvaguardia ambientale e nell’educazione alla corretta gestione e fruizione del territorio.

Oggi, è anche l’occasione per ricordare anche Egidio Leandri e Maria Teresa Pelorosso, entrambi impiegati presso la Riserva di Monte Rufeno, che hanno amato e per la quale si sono impegnati con estrema passione. L’Amministrazione ringrazia la Consigliera Regionale Valentina Paterna, il Direttore della Direzione Ambiente Vito Consoli, sua Eccellenza il Prefetto ed il Questore della provincia di Viterbo e tutte le autorità civili e militari, la dirigente scolastica, i docenti e gli alunni presenti, i Guardiaparco e i direttori provenienti da altre aree protette, i rappresentanti di tutte quelle realtà, scientifiche e associative, che hanno avuto ed hanno tutt’ora rapporti con la nostra area protetta”.




L’istituto omnicomprensivo Leonardo Da Vinci di Acquapendente diventa biomedico

L’Istituto Omnicomprensivo Leonardo Da Vinci di Acquapendente si trasforma in biomedico. A ratificarlo il Decreto dell’8 settembre del Ministero dell’Istruzione che inaugura quindi il percorso triennale di “Biologia con curvatura biomedica”. Il percorso di potenziamento e orientamento sarà di 15 ore a partire dal terzo anno di studi. Monte annuale di 50 ore 40 di cui svolte presso il laboratorio con la formula dell’impresa formativa simulata. Infine sono previste 10 ore presso le strutture sanitarie individuate dagli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri Provinciali, secondo modalità afferenti ai “Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento”. Le 40 ore da svolgere presso gli Istituti interessati saranno così suddivise: 20 tenute dai docenti di scienze e 20 da esperti medici individuati dai relativi Ordini Provinciali dei Medici Chirughi e degli Odontoiatri.  Del progetto oltre all’Istituto aquesiano ne faranno parte altri 15 in tutta Italia.




Pioggia e vento non fermano la festa per il patrono aquesiano Sant’Ermete

Pioggia ad intermittenza e folate di vento non esasperano la Festa aquesiana in onore del Patrono S.Ermete. In prima mattinata la cerimonia di consegna delle “mantelline” con atto di affidamento al Martire Cristiano Prefetto di Roma ucciso a 46 anni il 28 Agosto 116 dagli sgherri dell’Imperatore Triano per i bambini battezzati nell’anno. Investitura degli aspiranti Cavalieri mentre il Parroco Don Enrico Castauro legge la Preghiera accanto al neo Presidente dell’Istituto Luciano Luciani ed al capogruppo portatori Massimo Pallotti: “O Sant’Ermete, Patrono di questa comunità, la Devozione che abbiamo sempre avuto per te ci dà la certezza di poter contare sulla tua intercessione presso Dio. Ti mettiamo in mano le Nostre indegnità, i nostri progetti e le nostre ansietà, affinchè il Signore ci conceda il suo perdono, la sua provvidenza e una fiduciosa serenità. Tu che hai il privilegio di poterci assicurare la Misericordia di Cristo, aiuta ogni aquesiano a non tradire le promesse del Battesimo, a coltivare la fede che salva a dispensare il conforto che solleva, a difendere che è esposto al rischio dell’indifferenza. Il Signore sa che abbiamo bisogno di innocenza che ci faccia sperare e di bontà che ci dia sicurezza, ma tu aiutaci a meritarle. Presenta a Dio le invocazioni di questo popolo: siamo certi che per mezzo tuo saremmo esauditi e benedetti. Amen”.

Nella Pontificale in cui si esalta il coro del direttore Romano Gordini nello scandire l’Inno, le stupende riflessioni del vescovo della Diocesi di Viterbo Orazio Francesco Piazza in presenza di autorità civili e militari : “Ad Ermete sereno, forte e determinato”, sottolinea, “ci consegniamo come comunità. Invocandolo per proteggerci dal Male. Esempio di fierezza e stile di vita come annuncia il Vangelo. La cui conoscenza cambia e trasforma nel suo rapporto Fede -Vita. All’insegna della coerenza. Un’ immagine più che attuale in una società come la Nostra che necessita di riferimenti nelle relazioni interpersonali. Gli aquesiani devono immedesimarsi nella sua determinazione, nella sua serenità interiore, nella sua presenza. Aprendosi e non chiudendosi di fronte ad ogni tipo di rapporto relazionale. Ermete e Dio sono presenti non vi abbandonano e vi indicano la strada per non tremare di fronte alla Vita. Apriamo il vocabolario e soffermiamoci sul significato di termini come Fraternità, Rispetto, Amicizia, Compassione, Carità. E poi applichiamoli per combattere visioni del mondo e stili di vita inadeguati”




Lettera aperta di Amici della Terra ai sindaci del territorio per bloccare il progetto “Phobos”

Amici della Terra di Orvieto ha scritto ai sindaci di Castel Giorgio, Orvieto, Porano, Castel Viscardo, Allerona, San Venanzo e Acquapendente che a suo tempo hanno formulato osservazioni contrarie al progetto PHOBOS.

Gentili Sindaci,

il progetto in oggetto prevede il dispacciamento dell’energia presso la stazione elettrica in loc. Torraccia prevista all’interno del progetto PHOBOS che è ubicata all’interno delle fasce di rispetto di cui all’articolo 20 comma 8 c-quater del D.Lgs. 2021.

Ciò dovrebbe costituire motivo di incompatibilità su cui molti cittadini e associazioni si stanno mobilitando per ricorrere contro il provvedimento (peraltro non ancora pubblicato) del Consiglio dei Ministri a favore della VIA del procedimento relativo a PHOBOS.

Si auspica pertanto una nuova presa di posizione dei Comuni in indirizzo con la presentazione di osservazioni contrarie al progetto indicato in oggetto in quanto correlato alla stazione elettrica sopra nominata e per il fatto che tale infrastruttura potrà favorire la proliferazione di altri progetti per impianti a FER che potrebbero stravolgere l’Alfina.

ecco di seguito il testo per una eventuale osservazione in tal senso.

Testo per eventuale osservazione al Progetto agrivoltaico “Maag Black Sheep” di Castel Giorgio

Questo ente ha presentato a suo tempo osservazioni contrarie al progetto PHOBOS relativo a 7
aerogeneratori di m 200 di altezza nei Comuni di Castel Giorgio e Orvieto e ad una nuova stazione elettrica in loc. Torraccia di Castel Giorgio.
Proprio quest’ultima è di nuovo prevista a servizio del progetto “Maag Black Sheep” in argomento, sebbene ricada all’interno delle fasce di rispetto previste dall’art. 20 comma 8 c-quater del D.Lgs. 199/2021. Per tale motivo esprimiamo parere contrario a tale progetto anche per la viva preoccupazione che tale stazione possa favorire una proliferazione di impianti a FER non compatibile con la valenza paesaggistica con carattere interregionale dei territori dell’altipiano dell’Alfina.
Di seguito una sommaria elaborazione di quanto sopra riportato, sulla base della cartografia dei beni paesaggistici dell’Umbria, da cui risulta che la stazione elettrica sia ubicata a circa 1400 metri di distanza dall’area vincolata del “Pecorone” e quindi a distanza inferiore di km 3 di cui alle fasce di rispetto sopra richiamate.

Distintamente
Monica Tommasi, Presidente