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Stefano Olimpieri, “la scuola pubblica non può essere strumento di revisionismo sulle foibe”

Nella mattinata di martedì 14 febbraio, presso l’aula magna del Liceo Scientifico “E. Majorana”, è stato organizzato un convegno rivolto al personale scolastico avente ad oggetto un vero e proprio processo di natura “negazionista” sul dramma che hanno vissuto gli italiani di Istria, Fiume e Dalmazia durante e dopo la seconda guerra mondiale.

E’ una vergogna che in una scuola pubblica venga dato spazio a tesi revisioniste, soprattutto perché in Italia esiste una legge che ha istituito il “giorno del ricordo” e perché non più tardi di qualche giorno fa il Presidente della Repubblica ha affermato con forza che sulle foibe e sull’esodo istriano-dalmata “non ci può essere nessun atto di negazionismo”. Questa iniziativa non può essere in nessun modo giustificata, non solo perché viene fatta dentro una scuola pubblica, ma soprattutto per il fatto che una iniziativa di questo genere continua a dividere le generazioni, nonché instillare odio e contrapposizioni. Ma a maggior ragione non è accettabile che la dirigenza scolastica del Liceo Scientifico abbia autorizzato un convegno di formazione di natura negazionista, in totale contrasto con le dichiarazioni del Presidente Mattarella.