Stefano Martucci, Federalberghi, “Le prenotazioni a Pasqua sono arrivate last minute. Ora intervenire sugli aumenti altrimenti sarà difficile il futuro”

Il turismo sta ripartendo con molta fatica ma sicuramente i segnali positivi ci sono. Si rivedono soprattutto quelli provenienti dagli Stati Uniti che in questi anni di pandemia sono stati i veri assenti. Sono piccoli ma grandi segnali di un cambiamento che però potrebbe essere rallentato dalla guerra e dalle conseguenze anche nel medio-lungo termine, primo fra tutti l’aumento vertiginoso di utenze e beni di prima necessità. Stefano Martucci, vice-presidente regionale e presidente provinciale di Federalberghi, ha sottolineato che “gli aumenti sono stati nell’ordine del 50% circa e i riverberi sui costi medi delle camere sono evidenti, ma i clienti stanno reagendo con comprensione anche perché gli stessi aumenti valgono anche per le utenze private, quindi tutti conoscono il problema.

Finalmente torniamo a parlare di turismo dopo una lunghissima parentesi. Giornali e Tv stanno presentando il prossimo ponte di Pasqua come estremamente positivo per il turismo. E’ così anche per Orvieto?

Io direi che sta andando abbastanza bene anche se le prenotazioni sono iniziate con grande ritardo. In pratica si sono mosse negli ultimi giorni ma posso dire che siamo soddisfatti, visto il periodo comunque difficile.

Ma se le chiedo di spingersi più in avanti, almeno sino alle fine del mese che dati abbiamo?

Come ho appena detto le prenotazioni di Pasqua, per la maggiora parte, stanno arrivando proprio in questa settimana, a pochissimi giorni dall’effettivo arrivo. Questa tendenza spero si replichi anche per il 25 aprile e i giorni successivi.

Proprio ora che il turismo sta ripartendo c’è la guerra che potrebbe cambiare repentinamente e in peggio le prospettive. Sicuramente ha già portato un forte aumento dei costi delle utenze e non solo. Di quanto sono cresciuti questi costi per le strutture albeghiere?

E’ sicuramente la voce che più incide sui nostri bilanci anche perché si è creato un effetto domino per cui gli aumenti sono generalizzati per tutti i beni e i servizi. A dire la verità i primi segnali di crescita dei costi erano già ben presenti a settembre/ottobre dello scorso anno, ma gli aumenti pià rilevanti sono arrivati tra dicembre e gennaio, proprio quando si utilizzano di più il gas e l’energia. Pr intenderci gli aumenti sono almeno del 50%, fatti salvi coloro che hanno sottoscritto contratti di fornitura calmierati e pluriennali, ma la gran parte delle stretture alberghiere ha normali contratti per energia e gas. E’ una spirale altamente pericolosa che da una parte vede l’aumento dei costi di gestione e dall’altra ci obbliga a ritoccare i prezzi dei servizi che offriamo ma se la tendenza non s’inverte c’è forte e reale il rischio che alcune strutture decidano di non aprire.

Se non ricordo male già ora, in Italia, alcune strutture alberghiere hanno deciso di non aprire o hanno annunciato che non saranno operativi nella prossima stagione estiva…

Confermo, a seconda del tasso di riempimento, soprattutto in bassa stagione, molto spesso non conviene stare aperti.

Facciamo una domanda a Stefano Martucci imprenditore, quanto sono aumentate le bollette e di quanto avete aumentato i prezzi delle camere?

Come ho già detto le bollette sono cresciute almeno del 50% e chiaramente siamo stati costretti ad aumentare i prezzi delle camere minimo del 20%. Devo però sottolineare che questa volta la clientela non si è lamentata anche perché i rincari stanno colpendo tutto e tutti. Insomma, anche i clienti hanno compreso la difficoltà e quasi si sentono vicini a noi.

Anche a Orvieto vedo spesso annunci e cartelli di ricerca del personale, in particolare per ristoranti e bar. Ci sono difficoltà anche nel settore alberghiero?

Ci sono molte difficoltà anche nel nostro settore e non sono di quest’anno. Già lo scorso anno, nel momento della ripartenza estiva, è stato estremamente difficoltoso riuscire a trovare personale soprattutto qualificato. Oggi i giovani che si approcciano al mondo del lavoro trovano mille difficoltà probabilmente perché non vengono stimolati in maniera corretta. Sicuramente le tutele introdotte negli ultimi anni hanno creato un corto circuito tra domanda e offerta che deve essere assolutamente “riparato”.

Cosa intende quando dice “i giovani non vengono stimolati in maniera corretta”?

Le strutture alberghiere hanno necessità di avere personale qualificato per servizi delicati, di personale cha conosca almeno una lingua straniera, tanto per citare i primi due esempi che ho in mente. Magari si potrebbe ipotizzare di creare corsi professionalizzanti e di aggiornamento, ma sicuramente è necessario che vengano anche rispettati i contratti e le regole vigenti in materia.

Chiudiamo con un’ultima domanda riguardante le azioni messe in campo dal governo per alleviare l’onere di costi e degli aumenti. Innanzitutto ci sono questi aiuti e sono arrivati?

Attualmente non abbiamo notizie in merito. Si leggono tanti annunci, tante promesse sui giornali ma di concreto anche non si è visto nulla. Mi auguro che tali promesse diventino realtà in brevissimo tempo perché i bilanci delle aziende soffrono e non so ancora per quanto tempo riusciremo a pagare tutto i tasca nostra.