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“Siamo Orvieto” e il bilancio di metà mandato delle giunta Tardani, “le liti interne alla maggioranza guidano le scelte e la città soffre”

“Siamo Orvieto” è una lista civica nata in occasione delle elezioni comunali del 2019.  La creammo in pochi mesi, grazie all’impegno dei candidati e al sostegno dei cittadini, ottenendo un lusinghiero risultato: la nostra capolista Cristina Croce venne eletta in consiglio comunale.  Da allora, molte cose sono cambiate e, alla luce di quello che sta accadendo, sembra davvero opportuno riprendere il filo, per guardare avanti e non più indietro.   Siamo a metà mandato dell’amministrazione Tardani.

I risultati, al netto dell’emergenza Covid che ha colpito il mondo intero e non solo Orvieto, meritano una riflessione, e prima ancora una analisi, razionale, nitida, che sarebbe stato troppo presto iniziare a condurre subito dopo le elezioni. Non si può, infatti, giudicare una giunta in maniera obiettiva dopo pochi mesi dal suo insediamento.  Si può ben farlo, invece, al “giro di boa”, dopo due anni e mezzo, per chiedere conto non solo di ciò che è stato fatto, e cosa no; bensì anche di quello che sta accadendo e di cosa questa giunta intenda fare, in una situazione di palese imbarazzo dopo la figuraccia nazionale dell’assessora ai servizi sociali (sfiduciata solo dopo che la Lega l’aveva scaricata).

Abbiamo oggi una sindaca assessora a tutto, col risultato che l’amministrazione è totalmente e definitivamente immobilizzata. Tranne sui social: ma l’abilità di coprire il nulla con il nulla non sta portando la città da nessuna parte, e sempre più cittadini se ne stanno accorgendo.   Nel frattempo, notizia di oggi: si utilizzerà la votazione del bilancio del prossimo 7 febbraio per le solite rese dei conti interne alla maggioranza.  Cioè l’atto più importante dell’anno per la città viene ridotto a una lite di condominio (politico) tra gente che non si sopporta più.  Ma siamo noi cittadini a non poterne più, francamente.

La sanità è allo sfascio ma ci dicono che va tutto bene, anzi meglio di prima. La discarica, grazie a Roberta Tardani e alla Lega che la sostiene, è adesso ufficialmente la pattumiera dell’Umbria intera, ma per la sindaca è una cosa buona, perché “adesso c’è un piano”. E poi Il lavoro, di cui nessuno parla. I servizi sociali fino ad oggi relegati all’ordinario e alla buona volontà degli uffici, perdono opportunità in un momento particolarmente delicato in cui rilevanti sarebbero le strategie e le risorse da sfruttare al meglio per rispondere ed interpretare le nuove fragilità emergenti.

Sono solo alcuni tristi esempi.  La lista delle criticità, ma sarebbe meglio dire delle emergenze, è lunga, e purtroppo si sta sempre più allungando.   Quante promesse sono state tradite? Stiamo ormai perdendo il conto. Tuttavia, il nostro obiettivo non è criticare (che di per sé non porta a niente), bensì (ri)iniziare a costruire.  L’obiettivo è sollevare un dibattito che, per tanti motivi, non c’è più, sui temi che davvero contano. Un dibattito che comprenda e coinvolga anche l’azione dell’opposizione e tutte le forze che la rappresentano.   L’obiettivo è accogliere e aggiornare più punti di vista, senza escludere nessuno, per poi proporre possibili soluzioni – cosa che adesso è più importante di proporsi – per governare una situazione che oggettivamente è molto preoccupante.

Certo, non tutti quelli che nel 2019 furono disposti a impegnarsi con noi sono ancora in prima linea, com’è giusto che sia.  E c’è chi, come la nostra amata Nicoletta De Angelis, non può più esserci ma c’è ancora, più forte che mai, nel ricordo e nel desiderio di meritare ogni giorno il prezioso contributo che diede allora, al nostro progetto che nasceva.

Noi cercheremo di fare la nostra parte.  Con questo spirito vogliamo ripartire, augurando a noi stessi di dare un contribuito utile a tutti.

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