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Semaforo verde sulla Castellana edizione 2021

Terminato il 2020, anno della pandemia, anno del rinvio di molte manifestazioni sportive, in cui ha dovuto chinare il capo anche la Cronoscalata della Castellana, il 2021, nonostante il perdurare della precarietà, si presenta con grosse novità in campo motoristico e la gara orvietana è pronta a accendere i motori.

«Come tanti altri, anche il nostro progetto per il 2020 è rimasto soltanto sulla carta – spiega il presidente della associazione La Castellana, Luciano Carboni – adesso ripartiamo, con una titolazione nuova. Aci Sport ha deciso, di fatto, la sostituzione della prova “unica” del Campionato Italiano a Squadre, comunque difficile da realizzare, assegnata a Orvieto l’anno scorso, con la Finale Nazionale del Trofeo Velocità Montagna. Un appuntamento nuovo, a calendario per la prima volta, una gara di ampia visibilità, sponsorizzata in maniera egregia, alla quale si prevede partecipino piloti e macchine di primo piano.  Aci Sport pare intenzionata a farne l’evento clou delle salite, con una possibile rotazione Nord-Centro-Sud. Orvieto, con la sua salita, sarà la prima città protagonista – continua Carboni – c’è un titolo italiano in palio, i premi saranno adeguati all’importanza dell’evento. Noi, come associazione, siamo pronti a tornare in pista, in ogni senso, Covid permettendo».

Finale Nazionale Tivm, con una formula abbastanza diversa, da quella accreditata l’anno scorso: «Diciamo che siamo ancora un po’ nel limbo – precisa il presidente – ad ogni modo, posso garantire come, quella cui ci stiamo preparando, sarà di livello superiore alla precedente. Per noi si tratta di vera e propria promozione, anche nell’ottica del possibile ingresso nel circuito delle gare titolate, come il Civm. Se poi riusciremo ad essere più bravi di sempre, non è da escludere il mantenimento della finale titolata anche per il futuro».

Quindi, la rinuncia dell’anno scorso ha avuto poche conseguenze: «Ricordo come, a Maggio del 2020, fossimo combattuti tra la conferma e l’annullamento della gara. Eravamo piuttosto indietro sui tempi dell’eventuale allestimento – spiega ancora – dovevamo fare i conti con problemi sanitari di difficile soluzione. La quasi certezza di promuovere la gara senza pubblico, il rischio di una scarsa adesione di piloti, senza dimenticare la fuga, più che giustificata dei nostri amici sponsor, ci convinse a rinunciare. Oggi, siamo certi di aver preso la decisione più responsabile. Avremmo corso il rischio di compromettere la compattezza del nostro gruppo, con i conti in rosso, non escludibile a priori.  Molti organizzatori hanno fatto altrettanto, altri, decidendo diversamente, non hanno avuto gli attesi riscontri».

A proposito dell’associazione, quanto sentite la mancanza dei momenti aggregativi, riunioni, cene, feste, da sempre momenti importanti per amici e consiglieri: «Molto. C’è stato soltanto il breve risveglio estivo, seppur di poco conto. Abbiamo cercato di mantenere il contatto con le “conference”, ma non è la stessa cosa. Aspettiamo Febbraio per riprendere a pieno ritmo, sperando di potersi ritrovare “in presenza”, perché le cose vanno vissute dal di dentro».

Mancano circa dieci mesi al grande giorno, lontano soltanto per chi non ha incarichi operativi: «La gara dovrebbe svolgersi il 24 Ottobre. Il tempo non manca ma abbiamo i nostri tempi e non possiamo togliere più ore alle normali attività professionali. Come tempistica, entro Aprile dovremo terminare la pianificazione, sia nei termini organizzativi, che economici. Poi inizieremo a tirare le fila, con l’intenzione di migliorare la promozione della manifestazione, anche con eventi di contorno che servano a fornire una maggiore visibilità alla gara e alla nostra città».

Come di consueto la Castellana si propone ambasciatore delle bellezze di Orvieto, da qualche giorno, inoltre, ed è la prima volta che capita, la Castellana ha posto la sua bandierina in seno alla commissione per le gare in salita, organo da cui dipendono le decisioni per calendari, titolazioni e tanto altro. Un esito che, certamente, vi riempie d’orgoglio: «Infatti. Posso annunciare con vero piacere, essendo la nomina ufficiale che il nostro Federico Giulivi sarà tra i membri della commissione. Siamo veramente felici per lui, noi e anche per la nostra città. Confidiamo che l’incarico sia beneaugurante per la gara».
Giulivi, già fiduciario di Aci Sport provinciale, giovane brillante e preparato, è una vostra creatura. Mi viene da pensare ad Andrea Stella, il nostro amico ingegnere oggi ai vertici della McLaren, perché, pure lui, e non smette mai di ricordarlo, si convertì agli studi aerodinamici che l’hanno condotto dov’è, dopo l’esperienza con la Rossa, frequentando l’ambiente motoristico e la Castellana in particolare. Veramente una seconda, grande gratificazione per riproporre l’associazione e la corsa quale fabbrica di talenti: «E’ uno dei tanti motivi che ci spingono a insistere e continuare – continua Carboni – in proposito mi piace ricordare anche la crescita del movimento di piloti e ufficiali di gara come, a titolo d’esempio, Michele Fattorini e i commissari di gara cui è toccato l’onore di prestare la loro opera nelle gare mondiali di F1 e Moto GP di quest’anno e senza dimenticare Paolo Roselli, ormai da anni nei ruoli dei direttori di gara. Tornando a Federico, non puoi immaginare quanto sia stato e continuerà a esserlo per l’associazione. E’ preparatissimo, continua a studiare e non lascia cadere una chiamata ogni qualvolta sia richiesta la sua presenza a gare che si svolgano dalle Alpi alle Piramidi, copiando umilmente il Manzoni».

Le buone notizie non finiscono qui, perché Alessandro Battaglia è il nuovo presidente della stessa commissione: «Vero. Per chi lo ricorda, è stato il direttore di gara dell’ultima edizione della Castellana disputata, quella del 2019. Persona intelligente, pure lui molto preparato e con tante idee per ridare vitalità al settore delle salite delle quali ha già accennato qualcosa. Nello specifico, contiamo possa riuscire affinché la meritocrazia non sia più subordinata alla politica per quanto attiene all’assegnazione delle titolarità, riaffermando la centralità di chi organizza. Meno politica e più sport, in sostanza. Con il nuovo presidente intratteniamo ottimi rapporti, che vedremo di intensificare. Insomma, per dirla tutta, auspico che arrivi anche il momento per vedere premiato il lavoro del nostro gruppo. Ci sarà più competizione anche fra noi organizzatori e come si sa, la concorrenza, quella leale, stimola. Sia chiaro, non c’aspettiamo regali e il nostro modo di fare dovrà rimanere impeccabile. E su questo non ho dubbi, sapendo di poter contare, ad occhi chiusi, sulle varie componenti  che, da anni, assicurano ossigeno alla salita di Orvieto».