PrometeOrvieto, “prenotazioni esami clinici cancellate alla chetichella e durata delle visite dimezzata”

L’incontro con le tante persone preoccupate per “la sanità negata” che abbiamo organizzato a dicembre scorso ci ha posti come punto di riferimento per la segnalazione di problemi, difficoltà, aspettative. Ci siamo ritagliati questo ruolo e vorremmo svolgerlo senza urla, ma con la necessaria attenzione e nella speranza che possa essere utile a chi amministra e a chi fruisce dei servizi sanitari. Già dallo scorso anno la Ausl Umbria 2 richiedeva ai medici di medicina generale che le prescrizioni fossero accompagnate dal quesito diagnostico, quindi dalla descrizione del problema di salute che motiva la richiesta da parte del medico. Nello specifico, una persona ci segnala che a dicembre 2022 ha visto cancellata la prenotazione già attiva, ma non adeguata allo standard richiesto dall’Ausl Umbria 2, senza però che venisse avvertito né il medico né il paziente. Tutto ciò, in relazione a controlli periodici particolarmente delicati che il paziente stava aspettando di effettuare, addirittura da marzo.

Abbiamo chiesto ai nostri riferimenti se ci fossero situazioni simili e abbiamo rilevato che questo mancato allineamento tra Cup e medico di base si è ripetuto in altri casi con la stessa modalità: cancellazione sic et sempiciter della prenotazione. Questa nuova regola limita certamente i numeri delle liste d’attesa, ma soltanto formalmente, mentre aggrava le condizioni di chi aspetta un servizio. Soprattutto, sarebbe buona norma e regola, in presenza di introduzione di nuove modalità di redazione delle ricette, evadere quelle precedenti secondo le regole pregresse, senza annullare le prenotazioni alla chetichella. O, per lo meno, lo stesso Cup, dopo aver caricato prenotazioni senza quesito diagnostico, dovrebbe attivarsi per sanare la questione, mantenendo in lista il paziente interessato.

Sarebbe utile, a questo punto, che i pazienti controllassero che sia ancora attiva la prenotazione eventualmente effettuata e che il Cup assumesse una posizione attiva nei confronti di medico e paziente in presenza di tale situazione. Ma ce n’è anche un’altra di questione che ci preoccupa, e molto. Ci risulta che ai medici di alcune specialità che effettuano la prima visita giungano prenotazioni di visite da evadere in metà tempo, cioé i tempi previsti della prestazione passano di fatto da mezzora a quindici minuti, comprimendo quindi il primo importante approccio con l’assistito. Ci auguriamo che questo sia soltanto un errore di comunicazione interno, perché non si può neppure pensare di accorciare le liste di attesa mortificando la qualità della visita creando o alimentando confusione e tensioni a causa del conseguente sovraffollamento.

Attendiamo risposte, ma soprattutto soluzioni.

Con l’occasione, volevamo informarvi che siamo lusingati per le 389 reazioni, i 97 commenti e soprattutto le 108 condivisioni al nostro ultimo post concernente l’esistenza dell’Utic all’Interno dell’ospedale di Orvieto. Ciò, a testimonianza dell’interesse con cui ci state seguendo, interesse che inevitabilmente accresce le nostre responsabilità che faremo di tutto per onorare. Rinnoviamo a chi legge la richiesta di continuare a darci informazioni sui ritardi di evasione degli accertamenti medici nelle strutture sanitarie pubbliche del territorio e di segnalarci anche casi particolari che ci riserviamo di trasmettere direttamente alle autorità sanitarie (Sindaco, Assessore regionale Sanità e Presidente Regione):dilloaprometeorvieto@gmail.com .
Ricordiamo inoltre che è possibile sottoscrivere la campagna di sensibilizzazione “ Aiutaci ad aiutarci” al seguente indirizzo: https://chng.it/tFKg7Hp6RC