Pietro Grasso si racconta con i suoi libri

Dal meraviglioso “rapporto” tra Demea Eventi Culturali e Comune di Acquapendente è stato “partorito” il riuscitissimo incontro culturale con Pietro Grasso. Archiviati i saluti istituzionali della Sindaca Alessandra Terrosi, Grasso dialoga con gli uditori in merito a due suoi libri : “In Paolo Borsellino parla ai ragazzi”, sottolinea, “rileggo l’ultima mattinata della vita del Magistrato. Che prima di morire in Via Mariano d’Amelio causa il posizionamento di un ordigno bellico di stampo mafioso, ha lasciato una lettera a metà. Una sorta di testimonianza civile per le nuove generazioni nel rispondere alle domande postegli dagli studenti di un Liceo di Padova. Risposte in cui esprime il dolore che provava in quei giorni ma anche la determinazione che lo spingeva a lavorare senza sosta per combattere la mafia. Nel libro il mio amico Giovanni racconto una storia che non finirà mai perché è una storia di amicizia, rapporto professionale, condivisione di tempi e spazi, studio intenso, paure grandissime, gioie immense, piccoli passi avanti e cocenti frustrazioni. Il mio sguardo è rivolto al futuro. Partendo dalla strage di Capaci per arrivare a tutto ciò che ancora non è stato fatto e che potrebbe realizzarsi. Non c’è di meglio che raccontare ai ragazzi le tante battaglie contro la mafia vissute accanto al Giudice Simbolo”.