Pialletto d’Oro special edition 2022, tre anni di emozioni, premi e le novità delle borse di studio e delle botteghe storiche
Il 2022 ha riportato una delle manifestazioni più sentite per la ricorrenza di San Giuseppe, “Il Pialletto d’oro”. E’ stata l’occasione per tornare a premiare gli artigiani e imprenditori di lungo corso, quelli che hanno e ancora mantengono la barra dritta di quella spina dorsale del sistema produttivo orvietano e che la CNA segue in ogni passo.
Alla Sala dei Quattrocento quest’anno è stata una special edition perché la CNA ha voluto fortemente recuperare le ultime due edizioni che non si erano potute tenere a causa della pandemia. E allora iniziamo con ordine nel racconto. Torniamo al 2020. Era marzo e l’allora premier Giuseppe Conte aveva da poco comunicato all’Italia i provvedimenti di emergenza fra i quali il lockdown. Si ferma tutto il Paese. Il premio Ad Honorem era previsto, cime ogni anno dal 2014 intitolato alla memoria dell’artigiano e dirigente di CNA Renzo Anselmi, per chi si occupa di donne in difficoltà; viene premiato “L’Albero di Antonia”. A precedere il premio un video dedicato proprio alle donne vittime di violenza. In rapida successione è la volta del premio alla carriera e un emozionatissimo Claudio Pagliaccia chiama sul palco Alessandro Paci. Altrettanto emozionato Paci ringrazia tutti, proprio tutti, a partire dalla famiglia. Il Pialletto d’oro 2020 va a Luciano Ciotti, imprenditore nel settore dei trasporti e della logistica, e con un nuovo settore, quello della produzione agricola.
Siamo arrivati all’edizione 2021. Il premio Ad Honorem va a Romolo Pelliccia, atleta di lungo corso, pluripremiato e recordman nella marcia; a consegnare il premio un altro simbolo dello sport e dell’atletica orvietana, Carlo Moscatelli, nella sua veste di assessore allo sport. Il premio alla carriera è stato consegnato a Giuseppe Rosati e Luciano Mescolini, due meccanici mentre il premio Pialletto d’Oro è andato all’artigiano del ferro Elio Curti. E’ una cavalcata attraverso le storie familiari e imprenditoriali della città, con attimi di commozione, di sorrisi e di qualche timido abbraccio, sì perché l’emergenza Covid è ancora presente in tutto e in tutti. Arriviamo al 2022, il premio Ad Honorem viene presentato da un video ad alto impatto emotivo. In un minuto viene ripercorsa l’emergenza derivante dalla pandemia. Le mascherino, le tute sterili per infermieri e medici, le ambulanze, le strade completamente vuote, la stella cometa in piazza Duomo, gli sguardi. Claudio Pagliaccia è visibilmente commosso e lascia la parola a Ciro Schiaroli che comunica la decisione di assegnare il premio Ad Honorem ai medici e agli infermieri della USCA, le unità create proprio per affrontare l’emergenza pandemica sul territorio. Si presentano sul palco giovani professionisti che hanno lavorato senza orario, con tanta paura, con attenzione e con immensa umanità. L’applauso è scrosciante e lungo da parte di una Sala quasi piena, al massimo della capienza permessa. Un riconoscimento meritatissimo, giusto per chi in questi due anni ha seguito ogni caso di covid passo dopo passo rassicurando, consolando, curando anziani, giovani, donne, uomini, bambini senza sosta. Il premio alla carriera è andato a Ivana Ferretti, imprenditrice nel settore della moda. Il Pialletto d’oro è andato al falegname Danilo Ermini.
L’edizione 2022 è stata anche quella di due novità importanti, la prima riguarda la decisione della famiglia Conticelli che, per ricordare l’artista del ferro battuto Marcello Conticelli, ha voluto istituire una borsa di studio che per quest’anno ha visto protagonisti due studenti orvietani, Lorenzo Morelli e Pietro Focarelli, dell’Istituto Professionali con indirizzo Manutenzione e Assistenza Tecnica. A consegnare materialmente le due borse di studio la grande famiglia, tre generazioni, sul palco e Marco Conticelli che ha voluto sottolineare la grande valenza simbolica di due giovani che studiano per divenire imprenditori/artigiani e che per il prossimo futuro la famiglia intende inserire le borse in un percorso scolastico definito in collaborazione con la dirigenza. L’altra novità riguarda il premio per le Botteghe storiche, un riconoscimento promosso dal Comune di Orvieto e inserito nella cornice del Pialletto. Il riconoscimento è andato a Adriano Di Mario, pasticcere in attività dal 1962, 82 anni, che oggi vede alla guida il figlio Maurizio tra continuità e novità ma sempre con un forte legame al nome e alla tradizione.