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Parco eolico dell’Alfina, sì della Regione Umbria, ora manca solo il Ministero

Il futuro parco eolico dell’Alfina denominato “Phobos” e presentato da Rwe Renewables Italia srl e che prevede l’istallazione di 7 aerogeneratori su terreni dei Comuni di Castel Giorgio e Orvieto fa un ulteriore passo in avanti. La Regione Umbria, infatti, ha dato parere positivo all’impianto che molte polemiche ha sollevato nei mesi scorsi per l’impatto ambientale e paesaggistico. Secondo la Regione, invece, l’impianto non insiste su aree vincolate, che l’autorizzazione è di competenza ministeriale visto che supera i 30MW di potenza. Il progetto prevede una produzione di 42MW e tutte le condotte interrate. Anche il Ministero ha già pubblicato le integrazioni richieste sul portale e ritiene che sia congruo anche perché ricadente all’interno del “Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC)”. Non è un via libera ufficiale ma un ulteriore passo verso verso la realizzazione.

Secondo la Regione Umbria gli impianti potrebbero interferire con la Zona di Protezione Speciale Lago di Bolsena, Isola Bisentina e Martana che ricadono nel Lazio. Questo però non impedisce la costruzione della centrale di produzione elettrica con pale eoliche. Esaminiamo passo dopo passo le tappe che hanno portato all’approvazione del progetto da parte della Regione.

Atmosfera e Rumore: La Regione ha chiesto di prevedere un piano dei flussi veicolari visto che sono previsti mezzi speciali che, comunque, possono transitare sul sistema viario esistente con la realizzazione di piazzole e tratti stradali nuovi. Sempre la Regione ha indicato a RWE di mitigare le problematiche relative al traffico di mezzi pesanti limitando per quanto possibile il loro passaggio all’interno dei centri abitati.

Paesaggio, suolo e sottosuolo: la regione raccomanda il rispetto del distanziamento dalle aree boscate e richiede che vengano effettuate indagini geognostiche e geotecniche in fase di progettazione.

Ora rimane l’ultimo “esame”, quello del Ministero, per poi far partire il progetto del parco eolico, nato non senza polemiche, anche per i terreni utilizzati e per il possibile impatto paesaggistico.