“Overbooking” di iscrizioni al Classico, Scienze Umane e Economico Sociale. Ipotesi succursale ai Geometri di Ciconia

A febbraio scorso, chiuse le iscrizioni, il Liceo Classico, delle Scienze Umane e Economico Sociale si è trovato con un piccolo boom di iscrizioni per l’anno scolastico 2022/23. Un risultato eccezionale ma che è andato a appesantire ancora di più una situazione che già nell’anno scolastico appena concluso ha visto i laboratori utilizzati con classi normali, con un evidente deficit formativo per gli studenti che si sono ritrovati a non poter usufruire delle aule di informatica, scienze, linguistiche. Per il prossimo anno il problema riguarda proprio la capienza e la possibilità di formare alcune classi. Non c’è fisicamente posto e allora è stato chiesto alla Provincia di Terni di intervenire per trovare una soluzione. Quale soluzione e soprattutto dove andranno almeno 5 classi il prossimo anno scolastico?

Si sta lavorando, dicono dalla Provincia, ma la soluzione più probabile sembra essere quella dell’utilizzo di parte delle aule dell’Istituto per Geometri a Ciconia. Lo stabile è già della Provincia, è un istituto scolastico, ha una palestra che potrebbe essere utilizzata per le attività di scienze motorie. Alcuni sopralluoghi sono stati effettuati anche in altri siti nel centro storico di Orvieto ma nessuno è pronto, agibile e senza costi aggiuntivi per l’ente provinciale. Lo stabile della ex-pediatria, ha bisogno di pesanti lavori di ristrutturazione, la Caserma Piave per gran parte non è agibile, Palazzo Negroni è occupato dal Centro Studi e in proiezione da altro. Tutti gli edifici, poi, non sono nella diretta disponibilità della Provincia. Un ultimo spazio potenziale è stato individuato nell’edificio delle suore a San Paolo ma anche in quest’ultimo caso permane il problema della necessità di lavori di adeguamento e di un costo di locazione che difficilmente potrebbe giustificarsi a un controllo dei revisori e soprattutto della Corte dei Conti. Anche sugli edifici di proprietà comunale, come Palazzo Negroni o parte di Palazzo Simoncelli, rimane il problema della tempistica dei lavori. C’è veramente poco tempo per riuscire a completare le ristrutturazioni in tempo per settembre quando studenti e insegnanti si ritroveranno nelle aule per l’inizio delle lezioni.

Si fa quindi sempre più concreta l’ipotesi di uno smembramento parziale dell’istituto con alcune classi che potrebbero trasferirsi al campus di Ciconia anche se, recentemente, il consiglio d’istituto ha votato contro tale ipotesi ma l’ultima parola spetta alla Provincia che “sta lavorando” senza altre specificazioni.