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Orvieto piena di turisti ma loro che ne pensano e quanto costa un week-end sulla Rupe?

In questi giorni d’inizio agosto la città è apparentemente piena di turisti. Ristoranti da tutti esaurito e nella maggioranza delle strutture ricettive, soprattutto nei week-end. Abbiamo provato a fare i turisti cercando una camera in un hotel “4stelle” e in un B&B con servizi top sul sito Expedia, senza procedere all’usanza della telefonata post ricerca per ottenere uno sconto extra che corrisponde, poi, alla fee che si dovrebbe pagare ai portali. Abbiamo poi fatto un giro sempre online, per cercare i prezzi medi dei ristoranti. Non è un’impresa facilissima, ma ci siamo riusciti. Ultimo step il costo dei parcheggi nel centro storico, operazione riuscita.

Il risultato è che per due notti, tre pranzi e due cene, la Carta Unica per due persone, due giorni di parcheggio sulle strisce blu e un’altra mezza giornata la domenica, la coppia non scende sotto i 450 euro, calcolando qualche piccolo extra e una pausa in qualche bar del centro storico. A proposito, niente aperitivi o apericene e shopping, altrimenti si sale ulteriormente. Se si sceglie il B&B il prezzo del week-end scende a circa 320 euro. La Carta Unica incide per 50 euro (25 euro a persona) mentre una voce piuttosto corposa riguarda i parcheggi scoperti a pagamento con la stranezza della prima ora che costa meno delle successive; in totale ogni giornata intera, fino alle 20 anche se in realtà la sosta a pagamento è fino alle 22, costa 18,60 euro (1 euro la prima ora e 1,60 le successive).

Secondo l’offerta che abbiamo selezionato su Expedia in hotel 4stelle con colazione inclusa due notti costano 300 euro mentre in un B&B top si scende a 230 euro; l’imposta comunale di soggiorno pesa per 8 euro in hotel e 4 in B&B. Il B&B che abbiamo selezionato è fornito anche di parcheggio riservato gratuito, abbattendo di circa 52 euro il costo totale del soggiorno. La nostra scelta è caduta sull’offerta più alta sia per l’albergo che per la struttura extra-alberghiera; abbiamo richiesto il parcheggio e la colazione inclusa. Nella struttura alberghiera selezionata non è possibile, anche andando sul canale diretto, avere un servizio di mezza pensione cioè con un pasto incluso. Ricercando on-line gli hotel a 4 e 3 stelle presenti nel centro storico non hanno il ristorante interno ad uso dei clienti.

Sempre su Expedia abbiamo cercato location simili a San Gimignano e Assisi. I prezzi di un hotel 4stelle sono leggermente inferiori o in linea con Orvieto nella città di San Francesco mentre a San Gimignano un Relais lo avremmo potuto prenotare a 252 euro sempre con colazione inclusa.

Ma che dicono i turisti di Orvieto? In questi giorni li abbiamo intervistati, in qualche caso abbiamo origliato, in altri abbiamo approfittato della richiesta di indicazioni per scambiare veloci pareri. La città con i suoi monumenti, i suoi vicoli, i suoi tesori nascosti viene promossa a pieni voti, ma non è così per altro. Molti ritengono piuttosto alto il costo dei parcheggi e l’impossibilità di avere una tariffa giornaliera a forfait. Altra critica, e così chiudiamo con la questione auto, il pagamento anche nei giorni festivi e la mancanza in molte strutture di parcheggi riservati o la disponibilità di posti auto prenotati soprattutto nei due parcheggi insilati. Poche sono le lamentele, anzi quasi nulle, per l’imposta di soggiorno, ormai diffusa in tutta Italia. Promossa a pieni voti Carta Unica che a un costo accessibile permette di visitare gran parte dei monumenti della città senza ulteriori aggravi per il portafoglio. Grandi sono le carenze per quanto riguarda i bagni pubblici, almeno da quanto si evince dalle interviste con i turisti. Chi ha capacità di spesa ha sottolineato con disappunto la chiusura dei negozi nelle ore centrali della giornata e la sera e soprattutto troppi locali, ristoranti in particolare, chiusi per ferie, “ma come in una città turistica si chiude a luglio e agosto, non è possibile”. Altri ci hanno spiegato che “non rimaniamo a Orvieto più giorni, come avremmo voluto, perché non abbiamo trovato nel centro storico hotel che offrono la mezza pensione”; un’altra persona, tra l’altro abbiamo scoperto del settore, “in altre città chi non ha il ristorante in proprio offre delle alternative in convenzione, cosa che qui non sono riuscito a trovare”. La curiosità ci ha spinto allora a domandare perché la mezza pensione fosse così importante?Semplice, si contengono i costi e si ha la possibilità di avere già una soluzione visto che è molti difficile trovare un ristorante che ti accolga dopo le 22 a cena”.

Il cahier de doléance non risparmia il decoro e la pulizia e in particolare la continua presenza di furgoni, auto, motorini e simili sul Corso e in via Duomo oltre alla scarsa attenzione nei parcheggi davanti a monumenti e Chiese interessanti come Sant’Andrea, San Giuseppe, Palazzo del Popolo e tutta l’area di piazza del Duomo compreso lo spazio antistante l’ingresso di Orvieto Underground (l’area destinata a parcheggio a pagamento ndr). Insomma molti turisti si chiedono come mai non ci sia una vera isola pedonale in piazza e via Duomo e corso Cavour, almeno nella parte con più esercizi commerciali con spazi esterni. Sempre il turista operatore del settore ricettivo ha sottolineato, “l’area dello shopping, della movida serale non può essere attraversata da mezzi a motore di continuo e a qualsiasi ora…certamente alcune aree devono essere disponibili al parcheggio, soprattutto le piazze, ma al Duomo, in due giorni, ho trovato furgoni e auto sempre, mai senza, anche in orari diversi e considero uno scempio aver riservato a parcheggio quell’area ombreggiata che ben attrezzata potrebbe divenire un punto ristoro veramente notevole”. Una coppia di americani provenienti da Boston, invece, “Orvieto è bellissima e ci è piaciuto poter vivere il vostro quotidiano, con pregi e difetti, con il mercato del sabato pieno di colori e profumi. Siamo di età un po’ avanzata e poter parcheggiare in centro è stata una bella sorpresa anche se i costi sono un pochino alti. Ma la sera qui non si fa nulla. Alle 22 iniziano a chiudere bar e ristoranti, mangiare un piatto caldo è un’impresa e tutti i negozi sono chiusi, ma proprio tutti”. Altri turisti, invece, ci hanno riportato la grande difficoltà nella mobilità pubblica, insomma la mancanza di collegamenti con lo Scalo sempre dopo le 22 sia con i bus ma soprattutto con i taxi. Allora abbiamo provato a chiamare verso le 23 in tre giorni distinti, un festivo, un feriale e un sabato il numero che appare sulla colonnina del Duomo…silenzio! In Comune ci è stato assicurato che stanno lavorando al problema dei taxi, mentre per quanto riguarda l’isola pedonale forse questa sarà la volta buona.

Tanti turisti con pochi soldi in tasca, attenti a ogni spesa e ipercritici? No, Orvieto è stata una piacevole sorpresa – riferisce una coppia originaria del Veneto – ma il turista vuole servizi e qui, c’è la cortesia, la tranquillità, la bellezza, ma sui servizi qualche falla c’è a partire dal viavai continuo di veicoli sul corso e alla difficoltà di mangiare dopo le 22 come è capitato proprio a noi di ritorno da un piccolo tour dell’Umbria”. Cosa è successo? Siamo tornati in ritardo sulla tabella di marcia e abbiamo chiamato tre ristoranti per prenotare verso le 22,15 ma tutti hanno risposto che avevano le cucine chiuse, peccato! Abbiamo scelto un altro locale con il classico tagliere ma tra giovani un po’ alticci”.

Ma voi consigliereste Orvieto come meta per un week-end o una vacanza più lunga? Quasi tutti hanno risposto che la consiglierebbero per un week-end, magari in concomitanza con qualche evento come i concerti estivi o uno spettacolo a teatro. I più entusiasti sono stati i due americani di Boston, “noi ci verremmo a vivere, si sta bene, è calma, c’è l’ospedale, abbiamo saputo, e un pensierino lo abbiamo fatto anche guardando i prezzi delle case che non sono esagerati”.