Operazione antidroga dei Carabinieri. Arrestati in sei che spacciavano nel bosco di Villalba ad Allerona

All’alba dell’8 agosto i Carabinieri della Compagnia di Orvieto hanno eseguito l’ordinanza di applicazione della misura cautelare personale emessa dal GIP del Tribunale di Terni nei confronti di 6 cittadini magrebini, di cui 2 custodie cautelari in carcere e 4 divieti di dimora nel Lazio e in Umbria. 

I dettagli dell’operazione che si è svolta a Villalba ad Allerona, sono stati spiegati durante la conferenza stampa tenuta a Orvieto dal Procuratore della Repubblica di Terni Alberto Liguori alla presenza del Sostituto Procuratore titolare dell’indagine Giorgio Panucci, del Comandante Provinciale dei Carabinieri Colonnello Davide Milano, del Comandante di Compagnia di Orvieto Capitano Nicola Parente e del Comandante del Nucleo Operativo e Radiomobile tenente Carlo Sivoccia.   “L’attività investigativa – ha spiegato il Sostituto Procuratore Giorgio Panucci – è partita ad aprile dello scorso anno quando dopo una prima segnalazione di alcuni cittadini e poi dei Carabinieri della Stazione di Allerona, sono stati coinvolti anche i militari dell’Arma del Comando di Orvieto.  Durante le indagini è emerso che in località Villalba ad Allerona era stata creata una vera e propria piazza di spaccio di hascisch e cocaina”.  Una parte del bosco era stata trasformata in centrale operativa dello spaccio dal gruppo di nord africani, tutti uomini, che oltre alla base avevano scelto il posto anche come luogo di “soggiorno” con tende e tutto il necessario per un lungo periodo di campeggio.

Il comandante del Nucleo Operativo Radiomobile Carlo Sivoccia ha spiegato, “dopo la segnalazione dei colleghi di Allerona abbiamo iniziato a indagare in maniera diversa dal solito con servizi di osservazione, controllo, pedinamento e attività tecniche molteplici da aprile a ottobre del 2022.  Durante il monitoraggio abbiamo accertato oltre 700 cessioni di sostanze stupefacenti pari a 900 grammi di sostanza stupefacenti per un controvalore economico di circa 20 mila euro. Ad oggi sono indagati complessivamente 6 persone”.  Il capitano Nicola Parente, comandante della Compagnia di Orvieto “l’attività era ben strutturata e addirittura alcuni clienti, probabilmente per stringere rapporti migliori, hanno rifornito i presunti spacciatori di beni di prima necessità come acqua e batterie per auto, utilizzate dagli indagati per ricaricare i telefonini e alimentare le lampade di campeggio.  L’attività era continua favorita dal fatto che il luogo era piuttosto appartato e non facilmente raggiungibile”.  Il Procuratore della Repubblica di Terni, Alberto Liguori, “l’attività investigativa è stata lunga e complessa ma voglio sottolineare alcuni punti nodali.  La malavita legata agli stupefacenti ha ormai compreso che nelle classiche piazze di spaccio i controlli sono capillari e allora stanno cambiando modalità scegliendo luoghi meno noti e meno controllati.  Proprio per questo la collaborazione con i cittadini è sempre più importante e questo caso è emblematico.  Infine il ruolo fondamentale dei cittadini che hanno segnalato il traffico anomalo in una strada isolata di campagna”. Sempre il Procuratore, “ringrazio per l’attività continua i Carabinieri che sono presenti in maniera capillare sul territorio presidiandolo”.

Al momento la Compagnia di Orvieto ha rintracciato i due indagati sottoposti alla misura cautelare in carcere e tre dei destinatari della misura del divieto di dimora, irreperibile un solo indagato.