Opera del Duomo, politica a gamba tesa, la Lega chiede alla ministro Lamorgese se il nuovo segretario è Rossini del PD

In questi ultimi giorni si fatta l’ipotesi dell’arrivo di Carlo Rossini come nuovo segretario dell’Opera del Duomo, in sostituzione di Giuseppe Mearilli che andrà in pensione a breve. Nulla di strano, ma sempre Rossini è stato sindaco di Todi per il Pd e sempre per il partito di Letta potrebbe essere scelto quale candidato alla prossima tornata elettorale per il Comune di Todi. La politica entra dunque a gamba tesa nell’Opera del Duomo e fanno sentire la loro voce i senatori della Lega Luca Briziarelli e Stefano Candiani con una lunga nota. “E’ inaccettabile anche solo l’ipotesi, paventata a mezzo stampa in questi giorni, che l’ex sindaco di Todi del Partito democratico, Carlo Rossini possa essere assunto come segretario e amministratore dell’Opera del Duomo di Orvieto. Ciò è tanto più grave se si considera che l’attuale presidente dell’Opera, Andrea Taddei, è stato capogruppo del Partito democratico nel consiglio comunale di Orvieto e Nicola Pepe, membro del consiglio di amministrazione, è un ex esponente della segreteria regionale del PD”.

Una reprimenda piuttosto dura da parte di Candiani e Briziarelli che spiegano, “tenuto conto che il Ministero dell’Interno indica cinque dei sette consiglieri di amministrazione che opereranno la scelta, abbiamo presentato una interrogazione al Ministero chiedendo che la scelta dei componenti del consiglio sia improntata su criteri oggettivi, quali la valutazione dei curricula e preferibilmente l’appartenenza al territorio orvietano, più che sull’orientamento politico. Crediamo sia opportuno che il ministro Lamorgese – spiegano Briziarelli e Candiani – ci dica se è a conoscenza di ciò che sta accadendo, visto che l’Opera adempie ai propri compiti ai sensi del suo statuto, approvato proprio dal Ministero (direzione generale degli affari dei culti) e se non ritenga, per fugare ogni legittimo dubbio, che le scelte dei componenti dell’organo direttivo dell’Opera siano esenti da qualsivoglia connotazione politica. Rossini dal canto suo è tuttora impegnato politicamente, tanto che, sempre secondo notizie di stampa, si potrebbe ricandidare a sindaco di Todi il prossimo anno”.