Nova, il nuovo che avanza. Tenuto per mano da babbo e mamma

Cosmopoliti, iperconnessi, plurilingue, plurilaureati, più anglosassoni che italiani, preoccupati più per l’ambiente che per il lavoro che manca, belli. E pure simpatici. Sono i ragazzi di Nova, il miglior distillato della borghesia orvietana che ora si propongono come futura classe dirigente. New esthablishment, pardon. Il loro metodo è quello dei “focus group”, la loro prospettiva concettuale quella delle assemblee a raffica nelle quali ognuno dice la sua. Brainstorming da declinare in versione Tamburino, La Padella, Morrano, Canale.

La buona volontà è evidente come lodevole è la determinazione a dare una mano ad una città abitata da vecchi che qualcun altro vorrebbe coinvolgere in un metaverso a colori e non grigio-ospizio come adesso. I ragazzi di Nova sono infaticabili, si dividono brillantemente tra il web che è la loro prima dimensione e i tanti incontri in cui la gente parla, parla, ma spesso si limita a chiacchierare. Le conference call sono, in alternativa, il mezzo per superare le distanze e raccogliere i feedback. Un grande lavoro politico che lascia ben sperare sul fatto che giovani davvero in gamba come loro amino questa terra e vogliano impegnarsi per darle una qualche sorta di futuro. Peccato che finora tanti prestigiosi background accademici abbiano prodotto pochino in termini di idee e proposte. Diciamo pure zero.

Ad avere molte idee sono invece i babbi e le mamme; figure di riferimento sempre presenti in ogni occasione e anche angeli custodi con cui devono confrontarsi gli altri esponenti politici che entrano in contatto con il fantastico mondo di questa super Nova.

Ognuno dei ragazzi e delle ragazze ha le proprie skill e sono di grande valore, ma alla fine saranno sempre daddy e mom a indicare loro come impiegarle nel superiore interesse della community?